(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
    Denominazione: lomitapide 
    Indicazione  terapeutica:  trattamento  della  ipercolesterolemia
familiare omozigote (HoFH), in aggiunta a una dieta a basso tenore di
grassi  e  ad  altri  medicinali   ipolipemizzanti,   con   o   senza
LDL-aferesi. 
    Criteri di inclusione: pazienti adulti (eta' > 18  anni)  affetti
da ipercolesterolemia familiare omozigote  definita  clinicamente  da
xantomi tendinei, arco  corneale  ed  eventuali  patologie  vascolari
precoci. Vanno  incluse  le  forme  di  omozigosi  e  di  eterozigosi
composta per mutazioni nel gene del recettore delle LDL  o  in  altri
geni, quali ApoB, PCSK9 e proteina adattatrice per il  recettore  LDL
(autosomal  recessive  hypercholesterolemia,  ARH).  Dovrebbe  essere
ottenuta, ove possibile, una conferma genetica della patologia. 
    Criteri di esclusione: altre forme di iperlipoproteinemia e cause
secondarie  di  ipercolesterolemia  (ad   es.   sindrome   nefrosica,
ipotiroidismo); pazienti con compromissione epatica moderata o  grave
o con test  di  funzionalita'  epatica  anormali  e  persistenti  non
spiegati; pazienti con malattia intestinale significativa  o  cronica
nota, come malattia intestinale infiammatoria o malassorbimento;  uso
concomitante di inibitori forti o moderati del citocromo  P450  (CYP)
3A4  (ad  es.  azoli  antimicotici  come  itraconazolo,  fluconazolo,
ketoconazolo, voriconazolo, posaconazolo; antibiotici macrolidi  come
eritromicina   o   claritromicina;   antibiotici    chetolidi    come
telitromicina;    inibitori    della     proteasi     dell'HIV;     i
calcio-antagonisti   diltiazem   e   verapamil    e    l'antiaritmico
dronedarone); somministrazione  di  simvastatina  a  dosi  >  40  mg;
gravidanza o allattamento. 
    Periodo di prescrizione a totale carico  del  Servizio  sanitario
nazionale: fino a  nuova  determinazione  dell'Agenzia  Italiana  del
Farmaco. 
    Piano terapeutico: la dose iniziale raccomandata e' di 5  mg  una
volta  al  giorno.  Dopo  2  settimane,  se   la   sicurezza   e   la
tollerabilita' sono accettabili, e' possibile aumentare la dose a  10
mg e quindi, a intervalli di almeno 4 settimane, a 20  mg,  40  mg  e
fino alla massima dose raccomandata di 60 mg. 
    La dose deve essere aumentata gradualmente per ridurre al  minimo
l'incidenza e la gravita' di effetti indesiderati gastrointestinali e
l'aumento delle aminotransferasi. 
    La somministrazione con il cibo puo'  aumentare  l'esposizione  a
lomitapide. Lomitapide deve essere assunto a stomaco vuoto  almeno  2
ore dopo il pasto serale, poiche' il contenuto di grassi di un  pasto
recente   puo'   influire    negativamente    sulla    tollerabilita'
gastrointestinale. 
    La comparsa e la gravita' di reazioni  avverse  gastrointestinali
associate all'uso di lomitapide diminuiscono in presenza di una dieta
a basso tenore di  grassi.  Prima  di  iniziare  il  trattamento  con
lomitapide, i pazienti devono seguire una dieta in cui meno  del  20%
dell'energia sia fornita dai grassi, dieta che deve essere proseguita
durante  tutto  il  trattamento.  Devono  essere  fornite  consulenze
alimentari. 
    I pazienti devono evitare il consumo di succo di pompelmo. 
    Gli inibitori deboli del CYP3A4 possono aumentare sostanzialmente
l'esposizione a lomitapide. La dose di Lojuxta  deve  essere  ridotta
quando il medicinale e' somministrato insieme a un  inibitore  debole
del CYP3A4 e i  pazienti  devono  essere  monitorati  attentamente  I
pazienti che assumono una dose stabile di mantenimento di  lomitapide
e che ricevono un debole inibitore del CYP3A4 devono ridurre la  dose
di lomitapide nel modo seguente: 
      i pazienti che assumono 40 mg o 60 mg devono ridurli a 10 mg; 
      i pazienti che assumono dosi < 40 mg devono ridurle a 5 mg. 
    In   base   alla   risposta   del   colesterolo   LDL   e    alla
sicurezza/tollerabilita' puo' quindi essere  considerato  un  attento
aumento graduale. 
    Si consideri di limitare la dose massima di  lomitapide  in  base
alla risposta desiderata del colesterolo LDL. Quando venga interrotta
l'assunzione di un debole-inibitore del CYP3A4, la dose di lomitapide
deve  essere  aumentata  gradualmente  in  base  alla  risposta   del
colesterolo LDL e alla sicurezza/tollerabilita'. 
    Prestare attenzione aggiuntiva  se  si  somministra  piu'  di  un
debole inibitore del CYP3A4 insieme a lomitapide. 
    Poiche'  nelle  sperimentazioni  cliniche  sono  state  osservate
riduzioni dei livelli di acidi grassi essenziali e di vitamina  E,  i
pazienti devono assumere quotidianamente integratori  alimentari  che
forniscano 400 di vitamina E e almeno 200 mg di acido linoleico,  110
mg di acido eicosapentaenoico (EPA), 210 mg di acido  alfa-linolenico
(ALA) e 80 mg di acido docosaesaenoico (DHA) al giorno, durante tutto
il trattamento con lomitapide. 
    Altre  condizioni  da  osservare:  le  modalita'  previste  dagli
articoli 4, 5, 6 del provvedimento datato 20 luglio  2000  citato  in
premessa, in relazione a: 
      art. 4: istituzione del registro,  rilevamento  e  trasmissione
dei  dati  di  monitoraggio  clinico  ed  informazioni   riguardo   a
sospensioni  del  trattamento  (mediante  apposita  scheda  come   da
Provvedimento 31 gennaio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
70 del 24 marzo 2001); art. 5: acquisizione del  consenso  informato,
modalita' di prescrizione e di dispensazione del medicinale; 
      art. 6: rilevamento e trasmissione dei dati di spesa. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico