(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                    AL Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di Leini  (Torino)  e'  stato  sciolto  con
decreto del Presidente  della  Repubblica  in  data  30  marzo  2012,
registrato alla Corte dei conti il 5 aprile 2012, per  la  durata  di
mesi diciotto, ai sensi dell'art.  143  del  decreto  legislativo  18
agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati   riscontrati   fenomeni   di
infiltrazione  e  condizionamento   da   parte   della   criminalita'
organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione straordinaria,  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita', operando in  un  ambiente
nel quale la criminalita' organizzata ha  saputo  insinuarsi  tra  le
maglie della societa' civile  e  della  pubblica  amministrazione,  a
prescindere da manifestazioni  platealmente  visibili  della  propria
forza intimidatrice. 
    Le azioni intraprese hanno attivato percorsi virtuosi nei diversi
settori   dell'amministrazione   interessati    dal    processo    di
normalizzazione. Pur tuttavia, la commissione ha chiesto  la  proroga
della gestione  commissariale  per  poter  portare  a  compimento  le
avviate attivita' di riorganizzazione  e  risanamento  amministrativo
dell'ente. 
    Le  motivazioni  addotte  a  sostegno  della  richiesta,  che  il
prefetto di Torino ha fatto proprie con relazione del 26 giugno 2013,
sono state condivise dal  comitato  provinciale  per  l'ordine  e  la
sicurezza pubblica nel corso della riunione tenuta il 1° luglio  2013
alla presenza di delegati della  Procura  Generale  e  della  Procura
della Repubblica di Torino,  a  conclusione  della  quale  e'  emersa
l'opportunita'  che  la  gestione  commissariale  sia  prorogata  per
l'ulteriore termine previsto dalla legge. 
    Le  iniziative  della  commissione   straordinaria   sono   state
improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato,  al  fine
di restituire credibilita' alle istituzioni  e  per  interrompere  le
diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita' gestionale. 
    In tal senso, si e' ritenuto necessario procedere ad una generale
revisione dell'assetto dell'ente, che ha riguardato in primo luogo la
regolarizzazione   delle   fasi   di   controllo   delle    attivita'
procedimentali e la predisposizione di  una  nuova  pianta  organica,
funzionale  alle  esigenze  di  efficienza  e  legalita'  dell'azione
amministrativa. 
    L'attenzione  dell'organo  di  gestione   straordinaria   si   e'
prioritariamente incentrata sulla situazione  finanziaria  dell'ente,
che nel 2011 aveva violato  il  patto  di  stabilita',  a  causa  del
risultato negativo della gestione di  competenza.  Il  riassetto  del
sistema contabile, ispirato ai principi di trasparenza e veridicita',
e'  stato  perseguito  attraverso  una  rigorosa  ricognizione  delle
posizioni creditorie e debitorie, che  e'  risultata  particolarmente
complessa  per  i  debiti  fuori  bilancio,  nonche'  attraverso   la
risoluzione degli  impegni  privi  di  previsione  ed  eccessivamente
onerosi. In tale ottica, sono state tenute in  debita  considerazione
le osservazioni svolte, in sede di consuntivo 2010, dalla  Corte  dei
conti, la quale aveva invitato l'ente a prevenire  lo  sbilanciamento
tra entrate e spese, stralciare i  crediti  di  dubbia  esigibilita',
porre  in  essere  una  programmazione  veritiera   ed   attendibile,
controllare e vigilare sugli organismi partecipati in relazione  alle
perdite dovute  alla  esternalizzazione  dei  servizi  intermedi.  La
gestione finanziaria cosi' condotta, attenta ad  evitare  l'insorgere
di  contenziosi  o  disservizi  ai  cittadini,  ha  consentito   alla
commissione di approvare il bilancio di previsione 2013, in relazione
al quale e' stato adottato il piano  delle  opere  pubbliche  per  il
triennio 2013-2015. 
    Significativi interventi sono stati posti  in  essere  anche  nel
settore  degli  appalti   di   lavori   e   servizi   pubblici,   ove
tradizionalmente  si  concentrano  gli  interessi  delle  consorterie
malavitose. Nello specifico, e' stato dato  impulso  ad  un  incisivo
ridimensionamento delle numerose esternalizzazioni, che  spesso  sono
risultate dispendiose ed inefficienti,  ed  e'  tuttora  in  atto  un
articolato  piano  di  ristrutturazione  delle  societa'  partecipate
dall'ente,  nell'ambito  del  quale  l'esigenza  di  salvaguardare  i
livelli occupazionali  e'  oggetto  di  speciale  considerazione.  La
rilevanza economica e la delicatezza del settore  rendono  necessario
che  l'opera  di  risanamento  sia  completata  dallo  stesso  organo
straordinario che l'ha avviata,  in  modo  da  evitare  che  indebite
interferenze possano ostacolarne il buon esito. 
    Nella medesima prospettiva di una  gestione  oculata  e  proficua
delle risorse pubbliche, sono state promosse  importanti  iniziative,
finalizzate a razionalizzare ed ottimizzare la gestione dei  numerosi
immobili di proprieta' dell'ente, attraverso forme di utilizzazione a
beneficio della collettivita' o eventuali alienazioni. In tal  senso,
e' stato altresi' approvato un apposito regolamento concernente l'uso
degli spazi comunali. 
    Incisive risultano  le  attivita'  intraprese  dalla  commissione
straordinaria nel settore urbanistico, gia' connotato  da  molteplici
criticita', in particolare per quanto riguarda la realizzazione e  la
fruizione di un sito sportivo polifunzionale. E' stato deliberato  un
nuovo regolamento per la gestione ad uso commerciale  degli  impianti
sportivi ed e' in corso la valutazione della regolarita' delle scelte
compiute dalla precedente amministrazione in ordine  all'acquisizione
delle  relative  aree.  Ogni  attenzione  va  prestata  affinche'  la
procedura ad evidenza pubblica, tesa ad individuare il concessionario
degli impianti, si svolga al riparo da interessi anomali ed  in  modo
da assicurarne la piena legittimita' ed imparzialita'. 
    Nell'intento di dare inequivocabili segnali della presenza  dello
Stato, sono state realizzate azioni di immediato impatto  nella  vita
della comunita' locale,  quali  quelle  tendenti  ad  assicurare  una
viabilita' piu' sicura e razionale,  anche  per  il  tramite  di  una
riqualificazione del nucleo urbano. 
    In tale ottica, e' stato avviato,  con  il  coinvolgimento  delle
forze  dell'ordine,  un   puntuale   monitoraggio   del   territorio,
propedeutico all'attuazione di progetti finalizzati alla  prevenzione
e repressione  delle  infrazioni  al  codice  della  strada  e  della
criminalita' in generale. 
    Nel settore scolastico, e' stato inaugurato un nuovo asilo nido e
la struttura all'uopo precedentemente utilizzata e' stata  adibita  a
scuola materna, rispetto alla quale si e' registrato  un  consistente
aumento delle richieste di iscrizione. Per farvi fronte, e'  in  fase
di completamento l'attivita'  tecnica  finalizzata  ad  un  ulteriore
ampliamento della scuola materna, attraverso  l'impiego  di  immobili
comunali gia' individuati dalla commissione. 
    Per i motivi descritti  risulta  necessario  che  la  commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita'  in
corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione
amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della
criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per  la  richiesta  di
proroga, stante la complessita' delle azioni di  bonifica  intraprese
dalla commissione. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello scioglimento del consiglio comunale di  Leini  (Torino),
per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art.  143,  comma  10,  del
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
      Roma, 16 luglio 2013 
 
                                     Il Ministro dell'interno: Alfano