(Allegato)
 
                                                             Allegato 
 
LINEE GUIDA E  RELATIVI  QUESTIONARI  PER  GLI  ORGANI  DI  REVISIONE
  ECONOMICO  FINANZIARIA   DEGLI   ENTI   LOCALI   PER   L'ATTUAZIONE
  DELL'ARTICOLO 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005,
  N. 266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2013. 
 
    La finalita' perseguita dai controlli sui  bilanci  e  rendiconti
degli enti locali previsti dall'art.1, commi  166  e  seguenti  della
legge finanziaria per il 2006 - come  ridefiniti  dall'art.  148-bis,
comma 3 del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), introdotto dalla lett. e)  del
comma 1 dell'art. 3 del decreto legge n.  174/2012,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge n. 213/2012 - e' quella di  assicurare  la
tutela dell'unita' economica della  Repubblica  e  del  coordinamento
della finanza pubblica. La realizzazione in concreto  della  predetta
finalita' e' affidata  alla  verifica  dell'effettiva  attuazione  da
parte degli enti locali delle  misure  per  il  raggiungimento  degli
obiettivi di finanza pubblica posti dalla legge di stabilita' e dalle
altre norme di coordinamento finanziario. 
    Le linee guida, che come ogni anno  la  Sezione  delle  autonomie
deve approvare, si  collocano  in  un  quadro  congiunturale  che  ha
comportato  la  necessita'  di  interventi  reiterati  da  parte  del
legislatore, al  fine  di  assicurare  il  controllo  della  spesa  e
dell'indebitamento  con  riferimento  particolare  al  comparto  enti
locali, il cui apporto al raggiungimento degli obiettivi  di  finanza
pubblica e' determinante anche per il rispetto  dei  vincoli  imposti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. 
    L'evoluzione  del  quadro   normativo   della   finanza   locale,
caratterizzata dal succedersi di  provvedimenti  d'urgenza,  ha  dato
vita ad un insieme di regole  quanto  mai  complesso  ed  articolato,
connotato dall'accavallarsi di  disposizioni  regolanti  la  medesima
materia, con la conseguente emersione di  dubbi  interpretativi,  che
hanno reso difficile il compito degli operatori. 
    Al riguardo, le Linee guida, nell'intento di svolgere, oltre alla
funzione istituzionale di supporto alla verifica degli  equilibri  di
bilancio, anche una funzione  di  ausilio  alla  lettura  del  quadro
normativo di riferimento, sono  state  aggiornate,  alla  luce  delle
disposizioni intervenute in materia di finanza locale in  riferimento
all'esercizio 2013. 
    L'aggiornamento  ha   riguardato   ovviamente   le   disposizioni
introdotte dalla legge di stabilita' per il 2013 (legge  27  dicembre
2012, n. 228), in particolare, in materia di equilibri di bilancio di
parte corrente, di vincoli alla spesa sostenuta dagli enti per i beni
immobili e  mobili,  per  le  autovetture  e  per  le  collaborazioni
esterne, nonche' in materia di limiti all'indebitamento. 
    Ulteriori novita' recepite  dai  questionari  sono  state  quelle
introdotte  dal  d.l.  8  aprile  2013,   n.   35,   convertito   con
modificazioni dall'art. 1, comma 1, della legge 6 giugno 2013, n. 64,
in  materia  di  pagamento  dei   debiti   scaduti   della   pubblica
amministrazione,  nonche'  di  riequilibrio  finanziario  degli  enti
territoriali. 
    Le Linee guida per il rendiconto 2013 sono  articolate,  come  di
consueto, in tre distinti questionari riguardanti rispettivamente: le
province, i comuni con popolazione superiore ai 5000  abitanti  ed  i
comuni con popolazione  fino  a  5000  abitanti  (alla  data  del  31
dicembre 2011). All'interno di quest'ultimo questionario i comuni con
popolazione compresa  fra  1001  e  5000  abitanti  sono  chiamati  a
rispondere anche ai quesiti relativi al patto di stabilita' interno. 
    Per l'esercizio 2013, caratterizzato da un  anomalo  differimento
al 30  novembre  del  termine  per  l'approvazione  del  bilancio  di
previsione  e  da  gravi  incertezze  sull'ammontare  delle   risorse
disponibili per gli enti locali, la delibera  n.  23/SEZAUT/2013/INPR
ha stabilito di "soprassedere" all'adozione dei  questionari  annessi
alle Linee Guida EE. LL. al bilancio di previsione  2013  e  di  fare
rinvio, per la raccolta dei dati previsionali, alla sede delle  Linee
guida relative al  rendiconto  2013,  fornendo,  al  contempo,  utili
indirizzi per la sana gestione delle risorse, nel caso del  protrarsi
dell'esercizio provvisorio. Indirizzi volti,  pur  in  assenza  dello
strumento autorizzatorio della gestione  finanziaria,  ad  assicurare
una gestione improntata a criteri prudenziali, atti  a  salvaguardare
la permanenza, in corso d'esercizio, degli equilibri  di  bilancio  e
delle condizioni per il rispetto del patto di stabilita', nonche' dei
vincoli alla spesa corrente. 
    Per l'anzidetta ragione i questionari sul  rendiconto  2013  sono
completati da un'appendice "A", contenente alcuni quesiti (in  totale
12),  che  riguardano   specificatamente   aspetti   della   gestione
finanziaria messi  in  luce  dagli  indirizzi  forniti  dalla  citata
delibera per una sana gestione della fase di esercizio provvisorio. 
    I quesiti contenuti nella suddetta appendice affrontano, in  modo
stringato ma  incisivo,  temi  cruciali  della  gestione  finanziaria
considerata ed, in particolare, la salvaguardia degli  equilibri,  la
coerenza della gestione con l'obiettivo programmatico  del  patto  di
stabilita', le modalita'  con  le  quali  sono  state  affrontate  le
situazioni debitorie fuori bilancio, pur in  assenza,  eventualmente,
di una delibera sulla salvaguardia degli equilibri. 
    Analoga finalita' di recupero dei dati relativi  al  bilancio  di
previsione 2013, in merito ai quali, per i motivi addotti, non si  e'
ritenuto di adottare le prescritte Linee guida, ha supportato  alcune
delle  modifiche   apportate   ai   questionari   per   tener   conto
dell'esigenza  di  ricostruire  l'iter   della   gestione   condotta,
confrontando, ove possibile, gli esiti  con  le  indicazioni  dettate
dalla Sezione delle autonomie nella citata delibera, complessivamente
ispirate alla logica di una gestione prudenziale. 
    La  presenza  di  enti  che  sperimentano  il  nuovo  modello  di
contabilita', come previsto dall'art. 36 del d.lgs. 23  giugno  2011,
n. 118, ha reso necessaria l'individuazione di alcuni quesiti diretti
specificatamente alla verifica  degli  adempimenti  previsti  per  il
secondo anno di sperimentazione. 
    Per l'esercizio 2013, le province (12)  ed  i  comuni  (49),  che
hanno partecipato  alla  sperimentazione,  risponderanno  ai  quesiti
contenuti nell'appendice "B",  che  -  alla  luce  degli  adempimenti
prescritti dall'art. 14 del DPCM 28 dicembre 2011  -  riguardano,  in
particolare, il Fondo pluriennale vincolato iscritto  in  entrata,  i
provvedimenti adottati conseguentemente all'emersione di un disavanzo
al 31 dicembre 2012 derivante dal  riaccertamento  straordinario  dei
residui e le anticipazioni di tesoreria. 
    Nella stesura  dei  questionari,  pur  considerando  l'importante
funzione di monitoraggio che si accompagna a quella  di  controllo  e
che sostanzia molte delle  richieste  ivi  contenute,  si  e'  inteso
tendenzialmente perseguire  gli  obiettivi  della  semplificazione  e
della  chiarezza.  Infatti,  a  fronte  di   novita'   normativamente
rilevanti, si e' cercato di contenere, per quanto possibile, le nuove
domande, limitandole  alle  questioni  di  particolare  importanza  e
cercando  di  evitare  duplicazioni   nelle   richieste   istruttorie
formulate dalla Sezione. 
    In tal ottica, deve segnalarsi l'avvenuta eliminazione di  alcuni
quesiti relativi ai  debiti  fuori  bilancio,  gia'  contenuti  nello
specifico questionario sui  debiti  fuori  bilancio  e  disavanzi  di
amministrazione predisposto dalla Sezione delle autonomie, in sede di
istruttoria finalizzata all'elaborazione del  referto  sulla  finanza
locale. 
    Si e' cercato, altresi', di eliminare alcune delle  richieste  di
dati diversamente acquisibili, attingendo a banche dati  ufficiali  a
disposizione della Corte, la cui integrazione, gia' in parte avviata,
dovrebbe garantire la soluzione dei problemi di qualita'  e  certezza
delle informazioni, nonche' consentire l'accelerazione dell'auspicato
percorso di semplificazione. 
    Nella stesura dei quesiti si e'  tenuta,  comunque,  in  adeguata
considerazione la logica espositiva che permea  la  struttura  stessa
dei questionari, i quali, nonostante  le  modifiche  ed  integrazioni
annualmente apportate, seguono un  iter  argomentativo,  che  ricalca
sostanzialmente gli ambiti della verifica affidata dai  commi  166  e
seguenti della cennata legge finanziaria  per  il  2006  ai  revisori
degli  enti  locali  nella  predisposizione   delle   relazioni   sul
rendiconto. 
    Le Sezioni di controllo, aventi  sede  nelle  Regioni  a  statuto
speciale e  nelle  Province  Autonome,  ove  ne  ricorra  l'esigenza,
potranno apportare ai  questionari  adattamenti  o  integrazioni  che
tengano conto delle peculiarita' della disciplina vigente in  materia
di ordinamento degli  enti  locali,  nonche'  di  finanza  e  tributi
locali. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico