(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
 
 
                        Legame con l'ambiente 
 
6.1 Fattori Ambientali 
    L'olivo del Garda  e'  coltivato  in  un  anfiteatro  di  colline
moreniche di origine glaciale che circondano, in  forma  concentrica,
il lago di Garda e delimitano sul lato nord, la catena delle Alpi.  I
terreni  esposti  verso  il  lago  o  verso   sud,   ospitano   quasi
esclusivamente oliveti e vigneti. La vicinanza alle montagne permette
una  buona  distribuzione  delle  piogge  durante  tutto   l'anno   e
particolarmente in primavera e autunno. 
    In linea generale, il clima della zona,  che  risente  fortemente
sia della presenza della gran  massa  d'acqua  del  lago,  sia  della
protezione data dalla catena montuosa, e'  caratterizzato  da  estati
calde ma non afose e inverni solo relativamente freddi; esso e' cosi'
mite da essere definito "mediterraneo-mitigato" con  la  presenza  di
alcuni microclimi locali. La zona di produzione delle olive del Garda
infatti e' la zona piu' a  nord  al  mondo  per  quanto  riguarda  la
coltivazione dell'olivo. La presenza  del  lago  mitiga  l'escursione
termica notte-giorno. 
6.2 Fattori umani e storici 
    Testimonianze del savoir faire dell'uomo sugli oliveti del Garda,
risalgono  gia'  dal  Rinascimento  quando   l'opera   dell'uomo   ha
contribuito a delineare i tratti caratteristici del paesaggio agrario
e generale del lago di Garda. In questa epoca si inizia a ridisegnare
i pendii con sistemazioni elaborate, che  divengono  vere  e  proprie
costruzioni "a terrazze" affacciate sul lago di  Garda,  adatte  alla
coltivazione degli oliveti. 
    La tradizione olivicola nel comprensorio del Garda fa parte della
vita della gente, nei costumi gastronomici e nel  reddito  aziendale,
come viene descritto in numerosi documenti. 
    Gli oliveti sono ubicati nelle zone  pedecollinari  e  collinari,
anche su terrazzamenti, sia gia' esistenti che creati dall'uomo,  che
permettono di individuare in un modo molto  originale  il  paesaggio,
contribuendo cosi' alla valorizzazione dell'ambiente, anche dal punto
di vista turistico. E' infatti grazie alla presenza degli uliveti che
la zona e'  divenuta  molto  interessante  per  il  turismo  e  viene
chiamata, gia' dal 1968 "Riviera degli Ulivi", mentre il prestigio  e
la tradizione della buona qualita' dell'olio prodotto  ha  ugualmente
attribuito il titolo di "Champagne dell'olio di oliva". 
    Il lago di Garda si trova alla  confluenza  di  tre  regioni  che
hanno una posizione specifica, sia storicamente  che  in  termini  di
tradizioni umane; per questo, in  base  all'area  di  produzione,  e'
consuetudine  sia  nei  consumatori  che  fra  i  produttori,   l'uso
tradizionale  di  tre   menzioni   geografiche   aggiuntive,   ovvero
Bresciano, Trentino, Orientale, aventi il fine di meglio identificare
certi territori molto importanti a livello della tradizione  umana  e
amministrativa. 
    Da sempre presente nella zona del lago di Garda, l'olivo inizia a
svolgere un ruolo chiave nel VII sec. d.C. come testimonia un  editto
del 643  che  applica  sanzioni  pecuniarie  a  coloro  che  venivano
sorpresi a danneggiare le piante di olivo  nei  villaggi  attorno  al
Garda. 
    Gia' nel medioevo l'olio del  Garda  si  distingueva  per  l'alta
qualita' e per l'alto valore economico rispetto  agli  oli  di  altre
provenienze  ed  era  utilizzato,  con   risultati   eccellenti   sia
nell'alimentazione che in medicina. L'uso alimentare era destinato  a
pochi, dato che nell'alto medioevo "4-6 Kg di olio gardesano valevano
quanto un maiale molto grande". L'alto prezzo che  l'olio  del  Garda
riusciva a  spuntare,  rispetto  agli  altri  oli,  fece  sentire  la
necessita' di un controllo, di una protezione dalle frodi.  Gia'  nel
1200 esistevano  infatti  i  bollini/contrassegni  chiamati  Sigillum
Comunis Veronae che dovevano accompagnare l'olio  nelle  esportazioni
ed esistevano gli  incaricati  dal  "Podesta'"  e  dal  Capitano  del
Popolo,  una  specie  di  organismo  di   controllo,   che   dovevano
controllare e registrare per iscritto ogni  anno  i  quantitativi  di
olive e di olio  posseduti  da  ogni  persona  e  da  ogni  comunita'
gardesana. La vendita inoltre,  era  controllata  da  un  funzionario
appositamente  designato,  il  Superstes  oley,  il   sovraintendente
dell'olio. 
    In virtu' delle sue qualita' per  le  quali  e'  da  lungo  tempo
apprezzato, riconosciuto e utilizzato, l'olio extra vergine di  oliva
"Garda" e' tutelato dalla Denominazione di Origine Protetta  fin  dal
1997 (regolamento CE n. 2325 del 24.11.1997) e rientra  oggi  fra  le
prime 6 realta' olivicole italiane DOP.