(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
       Prefettura - Ufficio territoriale del Governo di Ragusa 
 
Prot. n. 128/R/OES/A1 
 
                                                    Li', 2 marzo 2015 
 
                               Al signor Ministro dell'Interno - Roma 
 
    Oggetto: Amministrazione comunale di Scicli (RG) -  Relazione  ai
sensi dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000,
n. 267 e s.m.i.. 
 
Premessa. 
    A  seguito  della   delega   rilasciata   dal   signor   Ministro
dell'interno con provvedimento n. 17102/128/67(2) del 1° luglio  1014
- delega che era stata  richiesta  dallo  scrivente  in  relazione  a
quanto segnalato dal Procuratore  Distrettuale  della  Repubblica  di
Catania con nota n. 2598/14/Ris del 6 giugno 2014 - con provvedimento
di questa Prefettura n. 499/R/O.E.S. in data 16 luglio 2014, e' stata
istituita una Commissione di indagine ai sensi dell'art. 143, comma 2
del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267,  al  fine  di  accedere  presso  il
Comune di Scicli per acquisire dati e documenti intesi  ad  accertare
l'effettiva esistenza di pericoli di infiltrazione di tipo mafioso  e
condizionamento criminale sulle attivita' dell'anzidetto Ente locale. 
    La richiamata Commissione  di  indagine,  alla  quale  era  stato
inizialmente assegnato un termine di tre mesi per  gli  accertamenti,
successivamente prorogato per  un  analogo  periodo  con  il  decreto
prefettizio n. 780/RIO.E.S. del  17  ottobre  2014,  ha  concluso  la
proprie attivita'  ed  ha  depositato  presso  questa  Prefettura  la
relazione conclusiva - che si allega - nei termini assegnati. 
    In data odierna e' stato  sentito  sulla  questione  il  Comitato
Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica,  integrato  con  la
partecipazione del Procuratore Distrettuale Antimafia  di  Catania  e
del Procuratore della Repubblica di Ragusa. 
Situazione amministrativa. 
    Il  Consiglio  Comunale  di  Scicli   e'   stato   eletto   nelle
consultazioni elettorali del 6 e 7 maggio 2012, che hanno registrato,
nel  successivo  ballottaggio  tenutosi  il  20  e   21   successivo,
l'affermazione nella carica di  sindaco  del  omissis  il  quale,  al
ballottaggio (dopo aver prevalso al primo turno con l'appoggio di sei
liste di candidati con  una  connotazione  politica  di  centro),  ha
riportato un totale di 7.062 voti, pari al 55, 93% dei voti validi. 
    Lo stesso Sindaco in data 23 dicembre 2014 ha rassegnato  le  sue
irrevocabili dimissioni e,  pertanto,  il  Presidente  della  Regione
Siciliana ha nominato un Commissario per l'esercizio dei  poteri  del
Sindaco e della Giunta: pertanto, il Comune di Scicli, se non dovesse
intervenire un provvedimento di scioglimento ai sensi  dell'art.  143
del T.U.O.E.L., rinnoverebbe  il  proprio  Consiglio  Comunale  nella
tornata elettorale della prossima primavera. 
Contesto ambientale. 
    Il Comune di Scia, a partire dagli anni '90, e' stato interessato
a numerose  operazioni  giudiziarie  («Piazza  Pulita»,  «Fire  Fox»,
«Scycli», «Casmene», «Ombra», «Mixer») per diversi reati,  tra  quali
associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti
ed omicidi. Diffuso anche il fenomeno  delle  estorsioni,  dimostrato
dai  numerosi  danneggiamenti  ai  danni  di   imprenditori   locali,
perpetrati a partire dall'anno 1999. 
    In queste vicende giudiziarie si e' evidenziata la  presenza,  in
tale ambito territoriale, di soggetti, associati fra loro  -  che  si
erano resi responsabili di gravi fatti delittuosi prevalentemente  di
natura estorsiva,  sfociati  in  omicidi  -  tra  cui,  inizialmente,
emerge, come figura di spicco, il pregiudicato omissis  collegato  al
clan mafioso vittoriese omissis. 
    La «famiglia» omissis viene pero' disarticolata da una  pressante
attivita' giudiziaria ed emerge, a questo punto, la famiglia  omissis
pure collegata al clan omissis peraltro beneficiario di una rilevante
percentuale sui  proventi  delle  estorsioni  e  di  altre  attivita'
illecite consumate nel territorio di Scicli. Nel  contempo  risultano
operative altre «famiglie» minori quali omissis e i omissis. 
    A seguito dell'operazione di polizia giudiziaria «Bulldozer»  del
luglio '99, viene «decapitata»  anche  la  «famiglia»  omissis  ed  a
questo punto emerge la figura di omissis  personaggio  coinvolto  nel
traffico degli stupefacenti e nelle attivita' estorsive, comunque  in
buoni rapporti con i omissis. 
    In tale contesto degradato si inquadra la piu' recente operazione
di polizia giudiziaria condotta dall'Arma dei Carabinieri  denominata
«Eco», da cui scaturisce anche il presente procedimento finalizzato a
verificare  resistenza  di  forme  di  condizionamento  degli  organi
amministrativi ed elettivi dell'Ente. 
    Nell'ambito di detta operazione, nel giugno del  2014,  e'  stata
eseguita l'Ordinanza n. 7252/12 R.GIP e n. 7324/12 RGNR del 3  giugno
2014 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania - con la  quale  sono
state disposte misure di custodia cautelare in carcere nei  confronti
di cinque persone omissis omissis omissis omissis omissis per i reati
di  associazione  a  delinquere  di  stampo  mafioso,  estorsione  in
concorso, truffa in concorso, furto continuato e violenza  privata  -
adottata a seguito di una intensa attivita' investigativa  coordinata
e diretta dalla Procura Distrettuale  Antimafia  di  Catania  su  una
consorteria criminale, capeggiata dal predetto omissis e composta dai
sopra indicati  soggetti,  operante  prevalentemente  nel  territorio
comunale di Scicli. 
Collegamenti con gli amministratori. 
    Nell'ambito di tale indagine sono emersi, tra  l'altro,  elementi
circa l'esistenza  di  rapporti  tra  gli  appartenenti  alla  citata
organizzazione mafiosa  ed  amministratori  nonche'  altri  esponenti
politici del Comune di Scicli. 
    In particolare nel suddetto procedimento penate n. 7324/2012 RGNR
risulta   coinvolto   il   omissis   inizialmente   destinatario   di
un'informazione  di  garanzia  per  il  reato  di  concorso   esterno
nell'associazione mafiosa facente capo a omissis. 
    Come detto, il citato omissis era  stato  eletto  a  seguito  del
ballottaggio tenutosi il 20 e 21 maggio  2012  a  cui  era  approdato
grazie all'appoggio, nel primo  turno,  di  sei  liste,  compresa  la
propria. Tra queste quella piu' votata e' risultata la lista  omissis
che ha riportato 2271 voti validi. 
    La   Giunta   che   conseguentemente   e'   stata   formata,   ha
progressivamente registrato una «girandola» di assessori  -  fra  cui
omissis, al quale piu' volte la  consorteria  ha  fatto  riferimento,
come  risulta   dall'attivita'   tecnica   eseguita   dalla   polizia
giudiziaria-; anche numerosi consiglieri si sono dimessi,  (e  quindi
surrogati), a dimostrazione del disagio degli amministratori via  via
succedutisi e del «travaglio» vissuto  dalla  Amministrazione  stessa
che, evidentemente, non e'  riuscita  a  rendersi  impermeabile  alle
ingerenze di omissis e dei suoi sodali, come dimostrano le risultanze
processuali a carico del omissis, nei confronti del quale il Pubblico
Ministero ha formulato una richiesta di  rinvio  a  giudizio  per  il
reato di concorso esterno in  associazione  a  delinquere  di  stampo
mafioso, che sara' trattata all'udienza preliminare  fissata  per  il
giorno 10 marzo p.v.. 
    Il capo di imputazione formulato in detta richiesta di  rinvio  a
giudizio e' emblematico e merita  di  essere  trascritto:  «con  piu'
azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed  agendo  in  tempi
diversi concorreva,  senza  farne  parte,  nell'associazione  mafiosa
operante a  Scicli,  composta  da  omissis  omissis  omissis  omissis
omissis,  meglio  descritta  nel  capo  A),  "contribuendo"   a   far
raggiungere le finalita' illecite di tale associazione e favorendone,
in  particolare,  il  rafforzamento  delle  capacita'  operative  nel
settore della raccolta dei  RSU;  cio'  in  quanto,  nella  veste  di
omissis e candidato alle elezioni comunali di  Scicli,  svoltesi  nel
maggio 2012, si accordava con omissis, esponente di spicco del clan a
lui riferibile, ottenendone l'appoggio nella competizione  elettorale
e l'ausilio nella raccolta di consensi e di voti, fornendo in  cambio
loro: - gia' prima e durante la  campagna  elettorale:  a)  l'impegno
(manifestato in seno a ripetuti contatti personali e  telefonici  con
il  omissis  e  con  omissis)  di  affidare  loro  la  sua   campagna
elettorale, in particolare  attivita'  di  affissione  dei  manifesti
elettorali, relativi alla sua candidatura quale omissis e, una  volta
eletto, ad attivarsi - mediante la strumentalizzazione dell'attivita'
politica e delle proprie pubbliche funzioni di  amministratori  della
stessa area politica - per far ottenere l'affidamento (diretto  o  in
sub-appalto)  dell'esecuzione  di  lavori  pubblici,  la  stipula  di
vantaggiosi contratti con la Pubblica  Amministrazione,  concessioni,
licenze, finanziamenti, posti di lavoro in favore dei partecipanti al
sodalizio criminoso, di persone ad essi contigue e di imprese ad essi
riconducibili; - omissis: a) una condotta costituita  da  ripetuti  e
confidenziali contatti personali e telefonici, che,  in  coerenza  ed
esecuzione degli impegni presi con il omissis prima  delle  elezioni,
assicurava a questi  un  filo  diretto  extra-istituzionale  tale  da
rafforzare  la  sua  capacita'  operativa  nel  settore  dei   lavori
pubblici, in particolare  della  raccolta  dei  RSU,  agevolando,  in
funzione della sua carica, l'ascesa di omissis e  dei  suoi  prossimi
congiunti nei vertici della ditta omissis addetta alla  raccolta  dei
RSU per conto del  Comune  di  Scicli,  in  cui  omissis,  sfruttando
l'appoggio garantito dal omissis, faceva assumere come  dipendenti  i
suoi prossimi congiunti, nella specie, omissis omissis  e  la  figlia
omissis, facendo licenziare i dipendenti  che  tentavano  di  opporsi
alla sua gestione di fatto ed otteneva un canale preferenziale per  i
pagamenti  dei  mandati  del  Comune  relativi  agli   stipendi   dei
dipendenti della ditta omissis. In Scicli dal maggio 2008 sino  al  7
giugno 2014.». 
    In effetti, anche dalla relazione della Commissione  di  indagine
si rileva che il servizio di affissione dei manifesti  elettorali  di
fatto e' stato gestito - sia nella campagna elettorale del  2008  che
in quella del 2012 - pressoche' interamente dalla consorteria facente
capo al omissis. 
    Ad esso si sono rivolti la maggior parte dei candidati,  compreso
il omissis  che,  piu'  precisamente,  ha  incaricato  omissis,  gia'
all'epoca sorvegliato speciale di P.S. e poi tratto in arresto. 
    Peraltro, il «controllo» di tale servizio  era  stato  conseguito
attraverso violenze e minacce perpetrate nei  confronti  di  chi  non
intendeva accettare il loro monopolio. 
    In  ogni  modo,  molti  candidati  politici  si  sono  dimostrati
accondiscendenti nei confronti del omissis, con la consapevolezza  di
ricorrere al suo sodalizio per i  servizi  di  affissione  elettorale
evidentemente perche' l'intimidazione di quel  gruppo  malavitoso  ha
indotto i candidati a scendere a compromessi  per  evitare  sabotaggi
alle loro campagne elettorali. 
    E' sintomatico  che  uno  dei  prevenuti,  omissis,  pur  essendo
sorvegliato  speciale  di  P.S.,   abbia   ricevuto   nella   propria
abitazione, direttamente e personalmente dai candidati - tra i  quali
anche il futuro omissis - sia il materiale elettorale sia il compenso
per il servizio reso. 
    Detta illecita attivita' da un lato ha determinato un  tornaconto
economico rilevante per la consorteria, dall'altro ha precostituito i
contatti per un futuro rapporto con quelli  che  sarebbero  diventati
gli amministratori dell'ente. 
    I  collegamenti  del  omissis  con  il  omissis,  peraltro,  sono
avvalorati dalle continue affermazioni di quest'ultimo - quali sempre
risultano dall'attivita' tecnica svolta dalla polizia  giudiziaria  -
circa la possibilita' di indurre il omissis, se da lui  richiesto,  a
determinati  comportamenti,  a  volte  vantandosi  di  essere   stato
l'artefice della sua elezione e di avere il  potere  di  costringerlo
alle  dimissioni,   accreditando,   in   ogni   caso,   un   rapporto
confidenziale che peraltro emerge nel corso  di  una  telefonata  tra
omissis ed il funzionario del Comune omissis (in un  momento  in  cui
quest'ultimo era insieme al omissis): i due  (omissis)  si  scambiano
complimenti anche  per  interposta  persona,  manifestando  reciproco
apprezzamento (si definiscono vicendevolmente «numeri uno»). 
    Oltre agli specifici collegamenti con  il  omissis  nella  stessa
relazione rassegnata dagli ispettori  incaricati  dell'accesso  viene
confermata l'influenza dello scenario criminale a  cui  si  e'  fatto
cenno - dominato dal sodalizio criminoso della famiglia  dei  omissis
sul territorio comunale di Scicli  -  sull'Amministrazione  comunale,
essendosi evidenziati significativi elementi che dimostrano  come  il
predetto omissis ed i  suoi  sodali,  grazie  anche  ai  rapporti  di
vicinanza con  alcuni  dipendenti  quali  omissis,  responsabile  del
servizio omissis e omissis,  omissis  della  polizia  municipale  e/o
amministratori comunali quali omissis, gia' omissis ed i  consiglieri
omissis  e  omissis,  sono  riusciti  a  condizionare  settori  della
Pubblica Amministrazione locale, ottenendo per se' o per altri sodali
illeciti benefici anche di natura economica. 
    Infatti, da quanto riportato dalla relazione sulla  attivita'  di
accesso - peraltro coincidente con le conosciute evidenze processuali
- si  rileva  uno  spaccato  della  realta'  territoriale  sciclitana
connotato  da  forme  di  condizionamento  dell'anzidetta  cosca  sul
sistema politico del  territorio,  evidenziandosi  che,  grazie  alle
indebite ingerenze dei personaggi succitati ed alla incapacita' degli
amministratori  comunali   nonche'   dell'apparato   burocratico   di
contrastarle, la criminalita' organizzata capeggiata dal  omissis  ha
potuto ottenere, in particolare, non solo e  non  tanto  l'assunzione
del omissis che per omissis  e'  risultata  dovuta  (in  quanto  gia'
dipendente della  societa'  a  cui  quest'ultima  e'  subentrata  nel
servizio di raccolta e smaltimento  dei  rifiuti  solidi  urbani  che
comunque  aveva  proceduto  alla  sua  assunzione,   secondo   quanto
sostenuto in una intercettazione telefonica, su richiesta di un  noto
esponente politico locale)  ma  anche  dei  suoi  parenti  ed  amici,
imposte  dallo  stesso  omissis  (gia'  prima  dell'insediamento  del
omissis); ha  potuto,  inoltre,  perpetrare  estorsioni  a  danno  di
venditori ambulanti  in  cambio  dell'occupazione  abusiva  di  suolo
pubblico, ottenere l'annullamento  di  contravvenzioni  gia'  redatte
dalla  Polizia  Municipale,  occupazioni  gratuite  ed  abusive   del
posteggio alle fiere in favore  di  venditori  ambulanti  provenienti
dalla provincia etnea, ecc. 
Buon andamento ed imparzialita'  dell'Amministrazione.  Funzionamento
dei servizi. 
    Dalla relazione rassegnata, inoltre, emerge che la Commissione ha
esaminato un contesto amministrativo -  burocratico  all'interno  del
Comune  che   evidenzia   una   situazione   gestionale   complessiva
caratterizzata da disordine amministrativo e dalla non conformita' al
principio  di  legalita',  che  presenta,  altresi',  una   impropria
commistione di ruoli fra funzioni politiche e  quelle  di  competenza
dell'apparato burocratico, con una significativa  ingerenza  politica
nelle  scelte  gestionali  (situazione   che   prefigura   condizioni
prodromiche dell'ingerenza malavitosa), tale da compromettere il buon
andamento e l'imparzialita' dell'Amministrazione comunale nonche'  il
regolare funzionamento dei servizi di competenza. 
    Viene evidenziata, in particolare,  una  situazione  di  generale
disordine  e  di  mancanza  di  rispetto  delle  regolari   procedure
amministrative, tali da favorire l'ingerenza malavitosa. 
    Si  legge,  infatti,  in  detta   relazione,   che   il   modello
organizzativo adottato dall'Amministrazione predilige  l'accorpamento
di servizi ed uffici, anche se non omogenei, con la conseguenza di un
anomalo rafforzamento della posizione di due funzionari dell'Ente  in
capo ai quali vengono concentrate la maggior parte delle  competenze,
concentrazione che - come sostengono gli ispettori -  ha  determinato
un generale rallentamento nell'organizzazione dei servizi. 
    Al riguardo si rileva l'anomala attribuzione di  un  incarico  di
Alta Professionalita' al responsabile del  settore  omissis  omissis,
gia' titolare di posizione organizzativa. 
    Viene segnalata, inoltre, una impropria commistione di ruoli  fra
organi  politici  ed  apparato  burocratico  in   conseguenza   della
eccessiva  ingerenza  dei  primi   nella   attivita'   di   gestione:
emblematica, al riguardo, e' la disposizione  di  servizio  impartita
dal omissis al omissis  con  la  quale  gli  viene  intimato  di  non
assicurare collaborazione alle  omissis  (Societa'  incaricata  della
omissis) se non previa sua espressa autorizzazione (per tale atto  la
commissione ha interessato la competente Autorita' Giudiziaria). 
    Da rilevare, inoltre, anche se la circostanza si  riferisce  alla
precedente  Amministrazione,  il  contratto,  comunque  tutt'ora   in
essere, stipulato con il  consigliere  (rappresentante  legale  della
ditta omissis), all'epoca dei fatti omissis del Comune di Scicli, per
«l'affitto» di una porzione di arenile nella  frazione  di  Sampieri,
utilizzato per realizzare un locale  di  ristoro  e  intrattenimento,
atto connotato da un evidente conflitto di interessi. 
    Altre carenze  vengono  evidenziate  circa  l'applicazione  della
normativa in materia di prevenzione e repressione  della  corruzione,
dell'illegalita'  nella  pubblica   amministrazione   nonche'   della
trasparenza   dell'azione   amministrativa   ed   ancora   criticita'
nell'adozione e nell'aggiornamento dei  regolamenti  comunali;  viene
rilevata, inoltre, l'illegittimita' del rimborsi di spese processuali
a beneficio omissis e omissis. 
    Per quanto riguarda il contratto  con  la  Societa'  omissis,  lo
stesso viene stipulato il 10 gennaio 2011 per la durata di sei  mesi:
successivamente  viene  rinnovato  con  determina  del  Capo  Settore
omissis sino al  31  dicembre  2012:  questi  provvede  anche  ad  un
ampliamento dell'oggetto iniziale del contratto senza  l'espletamento
di una gara. Successivamente e fino al 31 dicembre 2014, le  proroghe
vengono disposte con ordinanze sindacali. 
    Al  riguardo,  dalla  relazione  di  accesso,  si  evidenzia,  in
particolare, che il contratto con omissis era stato  stipulato  senza
acquisire preventivamente la documentazione antimafia, che solo il 17
luglio 2014 (cioe' dopo l'arresto di omissis e dei  suoi  sodali)  il
Comune di Scicli ha richiesto a questa Prefettura. 
    D'altronde,  gia'  prima  dell'insediamento  dell'Amministrazione
omissis, la  consorteria  criminale  facente  capo  a  omissis  aveva
conseguito  il  totale  controllo  della  gestione  del  servizio  di
raccolta e di  smaltimento  dei  R.S.U.,  assoggettando  omissis,  in
particolare  per  quanto  riguarda  l'imposizione  di  assunzioni  di
personale, l'organizzazione dei  servizi  e  la  gestione  dei  mezzi
nonche' il licenziamento di personale a lui sgradito. 
    Anche circa l'assegnazione dei posti  al  mercato  rionale  viene
rilevata  l'ingerenza  dei  fratelli  omissis   attraverso   indebite
pressioni (recepite) su omissis omissis della Polizia Municipale. 
    Nell'ambito dell'attivita' socio-assistenziale e' emerso che sono
stati concessi benefici economici a favore di soggetti riconducibili,
anche per parentela, a personaggi  pregiudicati  e,  in  particolare,
legati al gruppo criminale mafioso facente capo a omissis. 
    A tal  proposito  sono  state  evidenziate  sette  determine  del
Settore omissis del Comune in parola adottate nel 2013 concernenti la
erogazione  di  benefici  economici  a  soggetti  aventi  legami   di
parentela e di convivenza con il predetto omissis e con il suo adepto
omissis  (destinatario  della  richiamata   Ordinanza   di   custodia
cautelare in carcere del giugno 2014). 
    Per  quanto  riguarda  il  settore  degli  appalti,  invece,  gli
accertamenti  ispettivi  hanno  consentito  di  rilevare  l'omissione
dell'osservanza  delle  disposizioni   di   legge   in   materia   di
certificazione antimafia e di  DURC.  Anche  per  tale  omissione  la
Commissione ha interessato la Procura della Repubblica per  il  reato
previsto  dall'art.  328  c.p.  Al  riguardo  e'  emersa   anche   la
sostanziale  disapplicazione  del  protocollo  di  legalita'   «Carlo
Alberto Dalla Chiesa». 
    Anche la gestione degli  interventi  di  somma  urgenza  presenta
profili  di  criticita'  in  particolare  riguardo  il  servizio   di
montaggio e smontaggio dell'impalcatura per  i  festeggiamenti  della
Madonna delle Milizie. 
    La situazione economico-finanziaria prospettata  nella  relazione
della  Commissione  di  indagine  appare  caratterizzata   da   gravi
irregolarita' contabili ed anomalie gestionali. 
    Gia' all'atto dell'insediamento  della  suddetta  Commissione  la
Corte dei Conti aveva avviato una procedura di controllo con riguardo
agli esercizi finanziari dal 2012 in avanti. 
    Detto controllo ha comportato l'accertamento di numerosi  profili
di criticita' con conseguenti rilievi formulati all'ente con nota  n.
omissis, fra i quali il mancato  rispetto  del  patto  di  stabilita'
nell'esercizio   finanziario   2012,   la    condizione    di    ente
strutturalmente  deficitario,  una   forte   crisi   di   liquidita',
l'esistenza di debiti fuori bilancio  ancora  da  riconoscere  al  31
dicembre  2012  per  un  importo  stimato  pari  ad  ?  10.435.884,78
(successivamente lievitato fino ad ? 11.239.965), ecc.. 
    Inoltre, la  Corte  dei  Conti  non  ha  approvato  il  piano  di
riequilibrio finanziario  pluriennale  che  era  stato  adottato  dal
consiglio comunale con delibera n. 5 del 9 febbraio 2013. Detto piano
e' stato riproposto dal consiglio comunale con delibera n. 135 del  3
settembre 2014. 
    Emblematico, di questo stato di  disordine,  e'  la  vicenda  del
passaggio di consegne tra  il  responsabile  uscente  del  omissis  e
l'entrante, omissis che di fatto non avviene, nonostante le pressanti
richieste di quest'ultima, documentate da  una  fitta  corrispondenza
fra i due, con conseguenti ulteriori difficolta' nell'esercizio delle
sue funzioni, in una  situazione  come  detto  gia'  critica  perche'
caratterizzata, come  ribadito  dalla  Commissione,  «da  un  diffuso
malessere, disordine ed omesso controllo amministrativo e contabile». 
Conclusioni. 
    Le risultanze giudiziarie conoscibili ed avvalorate -  in  attesa
della decisione del G.I.P. prevista per  l'udienza  preliminare  gia'
fissata per il 10  marzo  p.v.,  che  si  fa  riserva  di  comunicare
prontamente - dalla richiesta di rinvio a  giudizio  omissis  per  il
reato di concorso esterno in  associazione  a  delinquere  di  stampo
mafioso  comprovano,  allo   stato   degli   atti,   l'esistenza   di
collegamenti e di  forme  di  condizionamento  omissis  e  di  alcuni
amministratori  e  funzionari  dell'Ente  tali  da   determinare   la
compromissione acclarata dalla Commissione di indagine nominata dallo
scrivente    -    del    buon    andamento    e    dell'imparzialita'
dell'amministrazione comunale nonche' del regolare funzionamento  dei
servizi ad essa affidati. 
    Pertanto, su conforme unanime parere del Comitato Provinciale per
l'Ordine  e  la  Sicurezza  Pubblica,  integrato  come  indicato   in
premessa, si ritiene che, nel caso di specie, ricorrono i presupposti
- comprovati  dalla  documentazione  in  atti  -  per  far  luogo  al
provvedimento di scioglimento previsto dall'art.  143,  comma  1  del
d.lgs. n. 267/2000. 
 
                                                  Il Prefetto: Varde'