Allegato 1 Prefettura - Ufficio territoriale del Governo di Ragusa Prot. n. 128/R/OES/A1 Li', 2 marzo 2015 Al signor Ministro dell'Interno - Roma Oggetto: Amministrazione comunale di Scicli (RG) - Relazione ai sensi dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i.. Premessa. A seguito della delega rilasciata dal signor Ministro dell'interno con provvedimento n. 17102/128/67(2) del 1° luglio 1014 - delega che era stata richiesta dallo scrivente in relazione a quanto segnalato dal Procuratore Distrettuale della Repubblica di Catania con nota n. 2598/14/Ris del 6 giugno 2014 - con provvedimento di questa Prefettura n. 499/R/O.E.S. in data 16 luglio 2014, e' stata istituita una Commissione di indagine ai sensi dell'art. 143, comma 2 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, al fine di accedere presso il Comune di Scicli per acquisire dati e documenti intesi ad accertare l'effettiva esistenza di pericoli di infiltrazione di tipo mafioso e condizionamento criminale sulle attivita' dell'anzidetto Ente locale. La richiamata Commissione di indagine, alla quale era stato inizialmente assegnato un termine di tre mesi per gli accertamenti, successivamente prorogato per un analogo periodo con il decreto prefettizio n. 780/RIO.E.S. del 17 ottobre 2014, ha concluso la proprie attivita' ed ha depositato presso questa Prefettura la relazione conclusiva - che si allega - nei termini assegnati. In data odierna e' stato sentito sulla questione il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore Distrettuale Antimafia di Catania e del Procuratore della Repubblica di Ragusa. Situazione amministrativa. Il Consiglio Comunale di Scicli e' stato eletto nelle consultazioni elettorali del 6 e 7 maggio 2012, che hanno registrato, nel successivo ballottaggio tenutosi il 20 e 21 successivo, l'affermazione nella carica di sindaco del omissis il quale, al ballottaggio (dopo aver prevalso al primo turno con l'appoggio di sei liste di candidati con una connotazione politica di centro), ha riportato un totale di 7.062 voti, pari al 55, 93% dei voti validi. Lo stesso Sindaco in data 23 dicembre 2014 ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni e, pertanto, il Presidente della Regione Siciliana ha nominato un Commissario per l'esercizio dei poteri del Sindaco e della Giunta: pertanto, il Comune di Scicli, se non dovesse intervenire un provvedimento di scioglimento ai sensi dell'art. 143 del T.U.O.E.L., rinnoverebbe il proprio Consiglio Comunale nella tornata elettorale della prossima primavera. Contesto ambientale. Il Comune di Scia, a partire dagli anni '90, e' stato interessato a numerose operazioni giudiziarie («Piazza Pulita», «Fire Fox», «Scycli», «Casmene», «Ombra», «Mixer») per diversi reati, tra quali associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed omicidi. Diffuso anche il fenomeno delle estorsioni, dimostrato dai numerosi danneggiamenti ai danni di imprenditori locali, perpetrati a partire dall'anno 1999. In queste vicende giudiziarie si e' evidenziata la presenza, in tale ambito territoriale, di soggetti, associati fra loro - che si erano resi responsabili di gravi fatti delittuosi prevalentemente di natura estorsiva, sfociati in omicidi - tra cui, inizialmente, emerge, come figura di spicco, il pregiudicato omissis collegato al clan mafioso vittoriese omissis. La «famiglia» omissis viene pero' disarticolata da una pressante attivita' giudiziaria ed emerge, a questo punto, la famiglia omissis pure collegata al clan omissis peraltro beneficiario di una rilevante percentuale sui proventi delle estorsioni e di altre attivita' illecite consumate nel territorio di Scicli. Nel contempo risultano operative altre «famiglie» minori quali omissis e i omissis. A seguito dell'operazione di polizia giudiziaria «Bulldozer» del luglio '99, viene «decapitata» anche la «famiglia» omissis ed a questo punto emerge la figura di omissis personaggio coinvolto nel traffico degli stupefacenti e nelle attivita' estorsive, comunque in buoni rapporti con i omissis. In tale contesto degradato si inquadra la piu' recente operazione di polizia giudiziaria condotta dall'Arma dei Carabinieri denominata «Eco», da cui scaturisce anche il presente procedimento finalizzato a verificare resistenza di forme di condizionamento degli organi amministrativi ed elettivi dell'Ente. Nell'ambito di detta operazione, nel giugno del 2014, e' stata eseguita l'Ordinanza n. 7252/12 R.GIP e n. 7324/12 RGNR del 3 giugno 2014 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania - con la quale sono state disposte misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone omissis omissis omissis omissis omissis per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione in concorso, truffa in concorso, furto continuato e violenza privata - adottata a seguito di una intensa attivita' investigativa coordinata e diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania su una consorteria criminale, capeggiata dal predetto omissis e composta dai sopra indicati soggetti, operante prevalentemente nel territorio comunale di Scicli. Collegamenti con gli amministratori. Nell'ambito di tale indagine sono emersi, tra l'altro, elementi circa l'esistenza di rapporti tra gli appartenenti alla citata organizzazione mafiosa ed amministratori nonche' altri esponenti politici del Comune di Scicli. In particolare nel suddetto procedimento penate n. 7324/2012 RGNR risulta coinvolto il omissis inizialmente destinatario di un'informazione di garanzia per il reato di concorso esterno nell'associazione mafiosa facente capo a omissis. Come detto, il citato omissis era stato eletto a seguito del ballottaggio tenutosi il 20 e 21 maggio 2012 a cui era approdato grazie all'appoggio, nel primo turno, di sei liste, compresa la propria. Tra queste quella piu' votata e' risultata la lista omissis che ha riportato 2271 voti validi. La Giunta che conseguentemente e' stata formata, ha progressivamente registrato una «girandola» di assessori - fra cui omissis, al quale piu' volte la consorteria ha fatto riferimento, come risulta dall'attivita' tecnica eseguita dalla polizia giudiziaria-; anche numerosi consiglieri si sono dimessi, (e quindi surrogati), a dimostrazione del disagio degli amministratori via via succedutisi e del «travaglio» vissuto dalla Amministrazione stessa che, evidentemente, non e' riuscita a rendersi impermeabile alle ingerenze di omissis e dei suoi sodali, come dimostrano le risultanze processuali a carico del omissis, nei confronti del quale il Pubblico Ministero ha formulato una richiesta di rinvio a giudizio per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, che sara' trattata all'udienza preliminare fissata per il giorno 10 marzo p.v.. Il capo di imputazione formulato in detta richiesta di rinvio a giudizio e' emblematico e merita di essere trascritto: «con piu' azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed agendo in tempi diversi concorreva, senza farne parte, nell'associazione mafiosa operante a Scicli, composta da omissis omissis omissis omissis omissis, meglio descritta nel capo A), "contribuendo" a far raggiungere le finalita' illecite di tale associazione e favorendone, in particolare, il rafforzamento delle capacita' operative nel settore della raccolta dei RSU; cio' in quanto, nella veste di omissis e candidato alle elezioni comunali di Scicli, svoltesi nel maggio 2012, si accordava con omissis, esponente di spicco del clan a lui riferibile, ottenendone l'appoggio nella competizione elettorale e l'ausilio nella raccolta di consensi e di voti, fornendo in cambio loro: - gia' prima e durante la campagna elettorale: a) l'impegno (manifestato in seno a ripetuti contatti personali e telefonici con il omissis e con omissis) di affidare loro la sua campagna elettorale, in particolare attivita' di affissione dei manifesti elettorali, relativi alla sua candidatura quale omissis e, una volta eletto, ad attivarsi - mediante la strumentalizzazione dell'attivita' politica e delle proprie pubbliche funzioni di amministratori della stessa area politica - per far ottenere l'affidamento (diretto o in sub-appalto) dell'esecuzione di lavori pubblici, la stipula di vantaggiosi contratti con la Pubblica Amministrazione, concessioni, licenze, finanziamenti, posti di lavoro in favore dei partecipanti al sodalizio criminoso, di persone ad essi contigue e di imprese ad essi riconducibili; - omissis: a) una condotta costituita da ripetuti e confidenziali contatti personali e telefonici, che, in coerenza ed esecuzione degli impegni presi con il omissis prima delle elezioni, assicurava a questi un filo diretto extra-istituzionale tale da rafforzare la sua capacita' operativa nel settore dei lavori pubblici, in particolare della raccolta dei RSU, agevolando, in funzione della sua carica, l'ascesa di omissis e dei suoi prossimi congiunti nei vertici della ditta omissis addetta alla raccolta dei RSU per conto del Comune di Scicli, in cui omissis, sfruttando l'appoggio garantito dal omissis, faceva assumere come dipendenti i suoi prossimi congiunti, nella specie, omissis omissis e la figlia omissis, facendo licenziare i dipendenti che tentavano di opporsi alla sua gestione di fatto ed otteneva un canale preferenziale per i pagamenti dei mandati del Comune relativi agli stipendi dei dipendenti della ditta omissis. In Scicli dal maggio 2008 sino al 7 giugno 2014.». In effetti, anche dalla relazione della Commissione di indagine si rileva che il servizio di affissione dei manifesti elettorali di fatto e' stato gestito - sia nella campagna elettorale del 2008 che in quella del 2012 - pressoche' interamente dalla consorteria facente capo al omissis. Ad esso si sono rivolti la maggior parte dei candidati, compreso il omissis che, piu' precisamente, ha incaricato omissis, gia' all'epoca sorvegliato speciale di P.S. e poi tratto in arresto. Peraltro, il «controllo» di tale servizio era stato conseguito attraverso violenze e minacce perpetrate nei confronti di chi non intendeva accettare il loro monopolio. In ogni modo, molti candidati politici si sono dimostrati accondiscendenti nei confronti del omissis, con la consapevolezza di ricorrere al suo sodalizio per i servizi di affissione elettorale evidentemente perche' l'intimidazione di quel gruppo malavitoso ha indotto i candidati a scendere a compromessi per evitare sabotaggi alle loro campagne elettorali. E' sintomatico che uno dei prevenuti, omissis, pur essendo sorvegliato speciale di P.S., abbia ricevuto nella propria abitazione, direttamente e personalmente dai candidati - tra i quali anche il futuro omissis - sia il materiale elettorale sia il compenso per il servizio reso. Detta illecita attivita' da un lato ha determinato un tornaconto economico rilevante per la consorteria, dall'altro ha precostituito i contatti per un futuro rapporto con quelli che sarebbero diventati gli amministratori dell'ente. I collegamenti del omissis con il omissis, peraltro, sono avvalorati dalle continue affermazioni di quest'ultimo - quali sempre risultano dall'attivita' tecnica svolta dalla polizia giudiziaria - circa la possibilita' di indurre il omissis, se da lui richiesto, a determinati comportamenti, a volte vantandosi di essere stato l'artefice della sua elezione e di avere il potere di costringerlo alle dimissioni, accreditando, in ogni caso, un rapporto confidenziale che peraltro emerge nel corso di una telefonata tra omissis ed il funzionario del Comune omissis (in un momento in cui quest'ultimo era insieme al omissis): i due (omissis) si scambiano complimenti anche per interposta persona, manifestando reciproco apprezzamento (si definiscono vicendevolmente «numeri uno»). Oltre agli specifici collegamenti con il omissis nella stessa relazione rassegnata dagli ispettori incaricati dell'accesso viene confermata l'influenza dello scenario criminale a cui si e' fatto cenno - dominato dal sodalizio criminoso della famiglia dei omissis sul territorio comunale di Scicli - sull'Amministrazione comunale, essendosi evidenziati significativi elementi che dimostrano come il predetto omissis ed i suoi sodali, grazie anche ai rapporti di vicinanza con alcuni dipendenti quali omissis, responsabile del servizio omissis e omissis, omissis della polizia municipale e/o amministratori comunali quali omissis, gia' omissis ed i consiglieri omissis e omissis, sono riusciti a condizionare settori della Pubblica Amministrazione locale, ottenendo per se' o per altri sodali illeciti benefici anche di natura economica. Infatti, da quanto riportato dalla relazione sulla attivita' di accesso - peraltro coincidente con le conosciute evidenze processuali - si rileva uno spaccato della realta' territoriale sciclitana connotato da forme di condizionamento dell'anzidetta cosca sul sistema politico del territorio, evidenziandosi che, grazie alle indebite ingerenze dei personaggi succitati ed alla incapacita' degli amministratori comunali nonche' dell'apparato burocratico di contrastarle, la criminalita' organizzata capeggiata dal omissis ha potuto ottenere, in particolare, non solo e non tanto l'assunzione del omissis che per omissis e' risultata dovuta (in quanto gia' dipendente della societa' a cui quest'ultima e' subentrata nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che comunque aveva proceduto alla sua assunzione, secondo quanto sostenuto in una intercettazione telefonica, su richiesta di un noto esponente politico locale) ma anche dei suoi parenti ed amici, imposte dallo stesso omissis (gia' prima dell'insediamento del omissis); ha potuto, inoltre, perpetrare estorsioni a danno di venditori ambulanti in cambio dell'occupazione abusiva di suolo pubblico, ottenere l'annullamento di contravvenzioni gia' redatte dalla Polizia Municipale, occupazioni gratuite ed abusive del posteggio alle fiere in favore di venditori ambulanti provenienti dalla provincia etnea, ecc. Buon andamento ed imparzialita' dell'Amministrazione. Funzionamento dei servizi. Dalla relazione rassegnata, inoltre, emerge che la Commissione ha esaminato un contesto amministrativo - burocratico all'interno del Comune che evidenzia una situazione gestionale complessiva caratterizzata da disordine amministrativo e dalla non conformita' al principio di legalita', che presenta, altresi', una impropria commistione di ruoli fra funzioni politiche e quelle di competenza dell'apparato burocratico, con una significativa ingerenza politica nelle scelte gestionali (situazione che prefigura condizioni prodromiche dell'ingerenza malavitosa), tale da compromettere il buon andamento e l'imparzialita' dell'Amministrazione comunale nonche' il regolare funzionamento dei servizi di competenza. Viene evidenziata, in particolare, una situazione di generale disordine e di mancanza di rispetto delle regolari procedure amministrative, tali da favorire l'ingerenza malavitosa. Si legge, infatti, in detta relazione, che il modello organizzativo adottato dall'Amministrazione predilige l'accorpamento di servizi ed uffici, anche se non omogenei, con la conseguenza di un anomalo rafforzamento della posizione di due funzionari dell'Ente in capo ai quali vengono concentrate la maggior parte delle competenze, concentrazione che - come sostengono gli ispettori - ha determinato un generale rallentamento nell'organizzazione dei servizi. Al riguardo si rileva l'anomala attribuzione di un incarico di Alta Professionalita' al responsabile del settore omissis omissis, gia' titolare di posizione organizzativa. Viene segnalata, inoltre, una impropria commistione di ruoli fra organi politici ed apparato burocratico in conseguenza della eccessiva ingerenza dei primi nella attivita' di gestione: emblematica, al riguardo, e' la disposizione di servizio impartita dal omissis al omissis con la quale gli viene intimato di non assicurare collaborazione alle omissis (Societa' incaricata della omissis) se non previa sua espressa autorizzazione (per tale atto la commissione ha interessato la competente Autorita' Giudiziaria). Da rilevare, inoltre, anche se la circostanza si riferisce alla precedente Amministrazione, il contratto, comunque tutt'ora in essere, stipulato con il consigliere (rappresentante legale della ditta omissis), all'epoca dei fatti omissis del Comune di Scicli, per «l'affitto» di una porzione di arenile nella frazione di Sampieri, utilizzato per realizzare un locale di ristoro e intrattenimento, atto connotato da un evidente conflitto di interessi. Altre carenze vengono evidenziate circa l'applicazione della normativa in materia di prevenzione e repressione della corruzione, dell'illegalita' nella pubblica amministrazione nonche' della trasparenza dell'azione amministrativa ed ancora criticita' nell'adozione e nell'aggiornamento dei regolamenti comunali; viene rilevata, inoltre, l'illegittimita' del rimborsi di spese processuali a beneficio omissis e omissis. Per quanto riguarda il contratto con la Societa' omissis, lo stesso viene stipulato il 10 gennaio 2011 per la durata di sei mesi: successivamente viene rinnovato con determina del Capo Settore omissis sino al 31 dicembre 2012: questi provvede anche ad un ampliamento dell'oggetto iniziale del contratto senza l'espletamento di una gara. Successivamente e fino al 31 dicembre 2014, le proroghe vengono disposte con ordinanze sindacali. Al riguardo, dalla relazione di accesso, si evidenzia, in particolare, che il contratto con omissis era stato stipulato senza acquisire preventivamente la documentazione antimafia, che solo il 17 luglio 2014 (cioe' dopo l'arresto di omissis e dei suoi sodali) il Comune di Scicli ha richiesto a questa Prefettura. D'altronde, gia' prima dell'insediamento dell'Amministrazione omissis, la consorteria criminale facente capo a omissis aveva conseguito il totale controllo della gestione del servizio di raccolta e di smaltimento dei R.S.U., assoggettando omissis, in particolare per quanto riguarda l'imposizione di assunzioni di personale, l'organizzazione dei servizi e la gestione dei mezzi nonche' il licenziamento di personale a lui sgradito. Anche circa l'assegnazione dei posti al mercato rionale viene rilevata l'ingerenza dei fratelli omissis attraverso indebite pressioni (recepite) su omissis omissis della Polizia Municipale. Nell'ambito dell'attivita' socio-assistenziale e' emerso che sono stati concessi benefici economici a favore di soggetti riconducibili, anche per parentela, a personaggi pregiudicati e, in particolare, legati al gruppo criminale mafioso facente capo a omissis. A tal proposito sono state evidenziate sette determine del Settore omissis del Comune in parola adottate nel 2013 concernenti la erogazione di benefici economici a soggetti aventi legami di parentela e di convivenza con il predetto omissis e con il suo adepto omissis (destinatario della richiamata Ordinanza di custodia cautelare in carcere del giugno 2014). Per quanto riguarda il settore degli appalti, invece, gli accertamenti ispettivi hanno consentito di rilevare l'omissione dell'osservanza delle disposizioni di legge in materia di certificazione antimafia e di DURC. Anche per tale omissione la Commissione ha interessato la Procura della Repubblica per il reato previsto dall'art. 328 c.p. Al riguardo e' emersa anche la sostanziale disapplicazione del protocollo di legalita' «Carlo Alberto Dalla Chiesa». Anche la gestione degli interventi di somma urgenza presenta profili di criticita' in particolare riguardo il servizio di montaggio e smontaggio dell'impalcatura per i festeggiamenti della Madonna delle Milizie. La situazione economico-finanziaria prospettata nella relazione della Commissione di indagine appare caratterizzata da gravi irregolarita' contabili ed anomalie gestionali. Gia' all'atto dell'insediamento della suddetta Commissione la Corte dei Conti aveva avviato una procedura di controllo con riguardo agli esercizi finanziari dal 2012 in avanti. Detto controllo ha comportato l'accertamento di numerosi profili di criticita' con conseguenti rilievi formulati all'ente con nota n. omissis, fra i quali il mancato rispetto del patto di stabilita' nell'esercizio finanziario 2012, la condizione di ente strutturalmente deficitario, una forte crisi di liquidita', l'esistenza di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere al 31 dicembre 2012 per un importo stimato pari ad ? 10.435.884,78 (successivamente lievitato fino ad ? 11.239.965), ecc.. Inoltre, la Corte dei Conti non ha approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale che era stato adottato dal consiglio comunale con delibera n. 5 del 9 febbraio 2013. Detto piano e' stato riproposto dal consiglio comunale con delibera n. 135 del 3 settembre 2014. Emblematico, di questo stato di disordine, e' la vicenda del passaggio di consegne tra il responsabile uscente del omissis e l'entrante, omissis che di fatto non avviene, nonostante le pressanti richieste di quest'ultima, documentate da una fitta corrispondenza fra i due, con conseguenti ulteriori difficolta' nell'esercizio delle sue funzioni, in una situazione come detto gia' critica perche' caratterizzata, come ribadito dalla Commissione, «da un diffuso malessere, disordine ed omesso controllo amministrativo e contabile». Conclusioni. Le risultanze giudiziarie conoscibili ed avvalorate - in attesa della decisione del G.I.P. prevista per l'udienza preliminare gia' fissata per il 10 marzo p.v., che si fa riserva di comunicare prontamente - dalla richiesta di rinvio a giudizio omissis per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso comprovano, allo stato degli atti, l'esistenza di collegamenti e di forme di condizionamento omissis e di alcuni amministratori e funzionari dell'Ente tali da determinare la compromissione acclarata dalla Commissione di indagine nominata dallo scrivente - del buon andamento e dell'imparzialita' dell'amministrazione comunale nonche' del regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati. Pertanto, su conforme unanime parere del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato come indicato in premessa, si ritiene che, nel caso di specie, ricorrono i presupposti - comprovati dalla documentazione in atti - per far luogo al provvedimento di scioglimento previsto dall'art. 143, comma 1 del d.lgs. n. 267/2000. Il Prefetto: Varde'