Art. 3 
 
                         Oggetto del decreto 
 
  1. Gli Enti Locali proponenti,  nella  domanda  di  contributo,  si
impegnano, nel superiore interesse dei minori,  ad  attivare  servizi
finalizzati all'accoglienza in favore dei  MSNA  e,  in  particolare,
sulla base delle «Linee Guida» (Allegato A), a garantire: 
    a) il  rispetto  dei  diritti  di  cui  e'  portatore  il  minore
straniero  non  accompagnato  secondo  la   normativa   nazionale   e
internazionale vigente; 
    b) l'avvio graduale del minore verso l'autonomia  e  l'inclusione
nel tessuto sociale del territorio. 
  2. L'Ente Locale proponente, in base  alle  proprie  prerogative  e
ferme restando le responsabilita' degli  altri  attori  istituzionali
del territorio a vario titolo coinvolti, dovra' prevedere  interventi
articolati nel periodo di  accoglienza  per  raggiungere  i  seguenti
obiettivi, riportati nelle «Linee Guida»: 
    collocamento  in  luogo  sicuro  del  minore,  sia  in  strutture
autorizzate, sia presso famiglie selezionate,  secondo  la  normativa
vigente, tenendo conto, in modo particolare dell'eta' e del paese  di
provenienza del minore; 
    supporto di mediatori linguistico-culturali; 
    iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale; 
    assistenza socio-psicologica, sanitaria e orientamento legale; 
    verifica  della  presenza  di  parenti,  connazionali  o  persone
disponibili, idonee secondo la normativa vigente,  ad  una  eventuale
presa in carico del minore; 
    apertura della tutela; 
    regolarizzazione dello status  giuridico  e  della  presenza  sul
territorio; 
    insegnamento di base della lingua italiana; 
    inserimento scolastico e professionale e attivazione di servizi a
sostegno dell'integrazione socio-lavorativa del minore; 
    definizione di un progetto socio-educativo  individualizzato  per
ciascun minore che sara' formulato tenendo  sempre  presenti  le  sue
aspettative e competenze, il suo progetto migratorio, oltre ad essere
preferibilmente condiviso  anche  dal  tutore  e  aggiornato  durante
l'intero periodo di accoglienza; 
    forme di  raccordo  con  gli  interventi  realizzati  nell'ambito
dell'Avviso pubblico «Miglioramento della  capacita'  del  territorio
italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati»  finanziato
a valere sul Fondo  asilo,  migrazione  e  integrazione  2014-2020  -
Assistenza emergenziale. 
  3. Le proposte progettuali finanziate dovranno  altresi'  prevedere
modalita' di confronto e di collaborazione con prefetture,  questure,
forze dell'ordine, tribunali per i minorenni, giudici tutelari,  ASL,
agenzie educative, nonche' con  comunita'  di  accoglienza,  famiglie
affidatarie, comunita' straniere, centri di formazione professionale,
agenzie per  l'impiego,  associazioni  di  promozione  sociale  e  di
volontariato  (sport,   cultura,   etc.)   ed   ogni   altro   attore
potenzialmente coinvolto.