(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di Altavilla  Milicia  (Palermo)  e'  stato
sciolto con decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  11
febbraio 2014, registrato alla Corte dei conti il  17  febbraio  2014
per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art.  143  del  decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati  riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata. 
    Per effetto dello scioglimento, la gestione  dell'ente  e'  stata
affidata  ad  una  commissione  straordinaria   che   ha   perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta  gestione
delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente
difficile per la presenza della criminalita' organizzata. 
    Come rilevato dal prefetto di  Palermo  nella  relazione  del  21
maggio 2015, con la quale e' stata chiesta la proroga della  gestione
commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo
straordinario, l'avviata azione di riorganizzazione e di  risanamento
dell'istituzione locale non puo' ritenersi conclusa. 
    La situazione generale del comune e la necessita'  di  completare
gli  interventi  gia'   avviati   sono   stati   anche   oggetto   di
approfondimento da parte del comitato provinciale per l'ordine  e  la
sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione  del  Procuratore
della Repubblica  presso  il  Tribunale  di  Termini  Imerese,  nella
riunione del 21 maggio 2015 nel corso della quale e'  stato  espresso
parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. 
    Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria, rivolte  al
necessario ripristino della legalita'  ed  a  garantire  il  regolare
andamento  dei  servizi,   sono   state   improntate   alla   massima
discontinuita' rispetto al passato, per dare  inequivocabili  segnali
della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse  forme
di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa dell'ente. 
    L'organo di gestione straordinaria,  fin  dal  suo  insediamento,
avvalendosi  anche  del  supporto  di  alcune  unita'  di   personale
assegnate in posizione di comando ai sensi dell'art. 145 del  decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha avviato una generale attivita'
di  programmazione  e  riassetto  organizzativo  che  ha   riguardato
innanzitutto gli ambiti  ove  era  piu'  evidente  l'ingerenza  della
criminalita', intervenendo sulle molteplici situazioni di  criticita'
emerse in sede di accesso ispettivo. 
    In tal senso sono state poste in essere significative  iniziative
volte ad una generale riorganizzazione  dell'apparato  amministrativo
attraverso  la  revisione  e   la   razionalizzazione   del   modello
organizzativo, implementando processi finalizzati ad  assicurare  una
piu'  efficiente  gestione  delle  risorse  umane  ed  una   connessa
attivita' di indirizzo e controllo, con l'obiettivo di evitare futuri
condizionamenti esterni da parte della locale criminalita'. 
    Particolarmente significativi sono stati gli  interventi,  alcuni
dei quali tuttora in itinere, disposti per assicurare il rispetto del
principio di legalita' nelle procedure di appalto  dei  lavori  e  di
gestione dei servizi pubblici, segnatamente  per  quanto  attiene  al
rispetto della normativa antimafia e dei protocolli di legalita'. 
    La richiesta di proroga del  mandato  straordinario  e'  altresi'
fondata  sulla  necessita'  di  portare  a  termine  gli   interventi
intrapresi nel settore urbanistico-edilizio che risente  notevolmente
della carenza di una pregressa programmazione e di una mancata azione
di vigilanza e controllo. 
    L'attivita' dell'organo di gestione straordinaria  -  finalizzata
al contrasto del fenomeno, particolarmente  diffuso,  dell'abusivismo
edilizio, attraverso la verifica e l'accertamento degli  abusi  -  e'
tuttora rivolta a definire le procedure di demolizione. 
    E' stata inoltre avviata una capillare attivita' di controllo per
verificare che i beni confiscati  alla  criminalita'  organizzata  ed
assegnati  dall'amministrazione   comunale   vengano   effettivamente
utilizzati per le finalita' sociali stabilite al momento  della  loro
destinazione. 
    La  fruizione  di  tali  beni  da   parte   della   collettivita'
costituisce, infatti, un  importante  segnale  della  presenza  dello
Stato e del valore di un'azione amministrativa improntata al rispetto
dei principi di legalita'. 
    Nel settore dei servizi  sociali  devono  essere  completati,  da
parte della commissione straordinaria, alcuni progetti di  intervento
in favore di nuclei  familiari  con  grave  rischio  di  marginalita'
sociale e di sostegno ai disabili e agli anziani. 
    Deve inoltre essere portato a compimento il  programma  «cantieri
di  servizio»,  finanziato  con  fondi  regionali,  che  prevede   lo
svolgimento  di  attivita'  lavorative  da  parte  di   soggetti   in
condizioni di disagio socio-economico. 
    Un ulteriore settore di fondamentale importanza sul quale  si  e'
concentrata l'opera della commissione straordinaria,  e'  quello  dei
tributi e delle entrate comunali. In tale ambito, sono state poste in
essere una serie di procedure di recupero dei  crediti  tributari  ed
extratributari dovuti dai contribuenti morosi. 
    Il perfezionamento delle menzionate procedure richiede di  essere
proseguito dall'organo di gestione straordinaria  per  assicurare  la
dovuta trasparenza  e  imparzialita'  ed  evitare  il  riprodursi  di
tentativi di interferenza da parte della locale criminalita',  i  cui
segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. 
    Per i motivi descritti  risulta  necessario  che  la  commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita'  in
corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione
amministrativa,  essendo  ancora  concreto  il  rischio  di  illecite
interferenze della criminalita' organizzata 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia
(Palermo), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143,  comma
10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
 
      Roma, 8 giugno 2015 
 
                                     Il Ministro dell'interno: Alfano