Allegato 2 Dati e informazioni minimi che devono figurare nel Rapporto di sicurezza di cui all'art. 15 1. Informazioni sul sistema di gestione e sull'organizzazione dello stabilimento in relazione alla prevenzione degli incidenti rilevanti Queste informazioni devono tener conto degli elementi di cui all'allegato 3. 2. Presentazione del sito dello stabilimento: a) descrizione dello stabilimento e della sua collocazione territoriale, includendo informazioni quali posizione geografica, dati meteorologici, geologici, idrografici e, se rilevante, la sua storia; b) identificazione degli impianti e di altre attivita' dello stabilimento che potrebbero presentare un pericolo di incidente rilevante; c) sulla base delle informazioni disponibili, identificazione degli stabilimenti adiacenti, nonche' di siti di attivita' che non rientrano nell'ambito di applicazione del presente decreto e di aree, insediamenti e progetti urbanistici che potrebbero essere all'origine o aumentare il rischio o le conseguenze di incidenti rilevanti e di effetti domino; d) descrizione delle aree in cui puo' verificarsi un incidente rilevante. 3. Descrizione dello stabilimento: a) descrizione delle principali attivita' e dei prodotti delle parti dello stabilimento importanti dal punto di vista della sicurezza, delle fonti di rischio di incidenti rilevanti e delle condizioni per le quali tale incidente rilevante potrebbe prodursi, corredata di una descrizione delle misure preventive proposte; b) descrizione dei processi, in particolare delle modalita' operative; se del caso, tenendo conto delle informazioni disponibili sulle migliori pratiche; c) descrizione delle sostanze pericolose: i) inventario delle sostanze pericolose, comprendente: - l'identificazione delle sostanze pericolose: denominazione chimica, numero CAS, denominazione secondo la nomenclatura IUPAC, - quantita' massima di sostanze pericolose effettivamente presente o possibile, ii) caratteristiche fisiche, chimiche, tossicologiche e indicazione dei pericoli, sia immediati che differiti, per la salute umana e l'ambiente; iii) comportamento fisico e chimico nelle condizioni normali di utilizzo in stabilimento o nelle condizioni anomale prevedibili. 4. Identificazione e analisi dei rischi di incidenti e metodi di prevenzione: a) descrizione dettagliata dei possibili scenari di incidenti rilevanti e delle loro probabilita' di accadimento o delle condizioni in cui tali scenari possono prodursi, corredata di una sintesi degli eventi che possono avere un ruolo nell'innescare ognuno di tali scenari, con cause interne o esterne all'impianto; comprendente in particolare: i) cause operative; ii) cause esterne, quali quelle connesse con effetti domino, siti di attivita' che non rientrano nell'ambito di applicazione del presente decreto, aree, insediamenti e progetti urbanistici che potrebbero essere all'origine o aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante; iii) cause naturali, ad esempio terremoti o inondazioni; b) valutazione dell'estensione e della gravita' delle conseguenze degli incidenti rilevanti identificati, includendo le mappe, le immagini, o appropriate descrizioni equivalenti, che mostrino le aree suscettibili di essere colpite da siffatti incidenti derivanti dallo stabilimento; c) riesame degli incidenti e degli eventi anomali occorsi in passato legati all'utilizzo delle stesse sostanze e degli stessi processi utilizzati in stabilimento, considerazione degli insegnamenti tratti da questi e riferimento esplicito alle misure specifiche adottate per prevenire tali eventi; d) descrizione dei parametri tecnici e delle attrezzature utilizzate per garantire la sicurezza degli impianti. 5. Misure di protezione e di intervento per limitare le conseguenze di un incidente rilevante: a) descrizione dei dispositivi installati nell'impianto per limitare le conseguenze di incidenti rilevanti per la salute umana e per l'ambiente, compresi ad esempio sistemi di rilevazione/protezione; dispositivi tecnici per limitare l'entita' di rilasci accidentali, tra cui nebulizzazione dell'acqua; schermi di vapore; recipienti di raccolta e trappole di emergenza; valvole di intercettazione; sistemi di inertizzazione; sistemi di raccolta delle acque antincendio; b) organizzazione della procedura di allarme e di intervento; c) descrizione delle risorse, interne o esterne, che possono essere mobilitate; d) descrizione di qualsiasi misura tecnica e non tecnica pertinente ai fini della riduzione dell'impatto di un incidente rilevante.