IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 10 della legge n. 133  del  13  maggio  1999,  recante
«Disposizioni in materia di federalismo fiscale»; 
  Visto l'art. 1, comma 4, del decreto legislativo 18 febbraio  2000,
n. 56 recante disposizioni in materia  di  federalismo  fiscale,  che
stabilisce  la  compensazione   dei   trasferimenti   soppressi   con
compartecipazioni regionali  all'imposta  sul  valore  aggiunto,  con
l'aumento della compartecipazione  all'accisa  sulle  benzine  e  con
l'aumento dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF; 
  Visto l'art. 5, commi 1 e 2, del  predetto  decreto  legislativo  e
successive   modificazioni   ed   integrazioni   che    prevede    la
rideterminazione  delle  aliquote  relative  alla   compartecipazione
all'imposta  sul  valore  aggiunto  e  all'accisa  sulle  benzine   e
dell'aliquota dell'addizionale regionale IRPEF; 
  Visto l'art. 1, comma 59, della legge 30  dicembre  2004,  n.  311,
che, nel disporre la soppressione del fondo di cui all'art. 70  della
legge 28 dicembre 2001, n. 448,  prevede  che  l'ammontare  di  detto
fondo  sia  considerato  nella  determinazione  della   aliquota   di
compartecipazione; 
  Tenuto conto dell'ammontare dei trasferimenti  soppressi  ai  sensi
dell'art. 1, comma 1, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56
e dell'art. 1, comma 59 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Tabella
1); 
  Considerato che l'art. 28, comma 1, del  decreto-legge  6  dicembre
2011 n. 201, convertito con modificazioni  dalla  legge  22  dicembre
2011 n. 214 ha incrementato, a decorrere dall'anno di  imposta  2011,
dello 0,33 per cento l'addizionale regionale all'IRPEF; 
  Visto l'art. 16-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95  che  al
comma 2, lettera a), prevede l'abrogazione del comma 12  dell'art.  3
della legge 28 dicembre 1995, n. 549; 
  Visto l'art. 9, comma 9, del decreto-legge 19 giugno 2015,  n.  78,
che, nel rinviare all'anno 2017 i meccanismi di  finanziamento  delle
funzioni regionali come disciplinati dal decreto legislativo 6 maggio
2011, n. 68, ha confermato per gli anni dal 2013 al 2016 i criteri di
determinazioni  dell'aliquota  di  compartecipazione   all'IVA   come
disciplinati dal decreto legislativo n. 56 del 2000; 
  Vista la delibera CIPE n. 53 del 10 novembre 2014 che ha  ripartito
il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale per  l'anno  2013
(Tabella 2); 
  Vista l'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti  tra  lo
Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del  20
ottobre 2015; 
  Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze. 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. L'aliquota della  compartecipazione  regionale  all'imposta  sul
valore aggiunto, di  cui  all'art.  2,  del  decreto  legislativo  18
febbraio 2000, n. 56, e' rideterminata nella  misura  del  50,15  per
cento per l'anno 2013. 
  2. L'aliquota di cui al comma  1  va  commisurata  al  gettito  IVA
complessivo, di cui all'art. 2,  comma  2,  del  decreto  legislativo
citato, desunto dal Rendiconto generale dello Stato,  capitolo  1203,
articoli 1 e 2, in conto competenza per l'anno 2011. 
  Il presente decreto sara' inviato agli Organi di controllo in  base
alle vigenti  norme  e  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana. 
    Roma, 4 gennaio 2016 
 
                                                p. Il Presidente      
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                   De Vincenti        
Il Ministro dell'economia 
     e delle finanze 
          Padoan 

Registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 2016 
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia  e  affari  esteri,
reg.ne prev. n. 189