(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
5.1. Sistema di produzione 
    La  coltivazione  dell'«Asparago   di   Cantello»   deve   essere
effettuata in pieno campo, nella zona delimitata dal disciplinare.  I
terreni destinati a questa coltura devono essere franco-sabbiosi, con
PH variabile da 5.3 a 7.5. 
5.2. Tecniche di coltivazione 
    Preparazione del terreno ed impianto:  i  terreni  devono  essere
coltivati secondo i principi della buona pratica agricola.  L'aratura
deve essere profonda da un minimo di 30 cm ad un massimo  di  60  cm,
seguita da un'accurata preparazione del letto d'impianto. 
    Distanze e profondita' d'impianto: la distanza tra le file e'  di
2-2,40 metri, la messa a dimora  deve  essere  effettuata  in  solchi
profondi dai 20 ai 30 cm. La densita' d'impianto deve essere compresa
tra le 20.000 e le 25.000 zampe ad ettaro. 
    Nel mese di marzo  le  piante  di  asparago  vengono  rincalzate.
L'operazione viene  effettuata  con  una  macchina  che,  passando  a
scavalco della fila, crea una baulatura, un cumulo  trapezioidale  di
terreno alto 40-50 cm, poi coperto con un telo, di colore  nero,  che
viene tolto al momento  di  procedere  alla  raccolta.  Gli  asparagi
crescono cosi' al  riparo  dai  raggi  solari.  Successivamente  alla
raccolta il cumulo viene nuovamente ricoperto dal telo. 
5.3. Materiale di propagazione 
    Il materiale di propagazione  certificato,  viene  acquistato  da
produttori  nazionali  e/o  esteri,  gli  impianti   possono   essere
realizzati con zampe o con piantine. 
5.4. Fertilizzazione 
    Prima dell'impianto deve essere effettuata  una  analisi  chimica
del  terreno  per  stabilire  la  quantita'   di   fertilizzanti   da
utilizzare. La fertilizzazione reimpianto  consiste  nell'apporto  di
concimi contenenti fosforo e potassio nelle  quantita'  indicate  dal
piano di concimazione e con letame in quantita'  dalle  60  alle  100
t/ha. Le  concimazioni  a  base  di  azoto  vengono  effettuate  dopo
l'attecchimento delle zampe. La fertilizzazione negli anni successivi
puo'  essere  effettuata  nel  periodo  di  luglio-agosto,  dopo   la
raccolta,  sulla  base  dei  valori  medi  delle  asportazioni  della
coltura. 
    Alla fine dell'inverno puo' essere  effettuata  una  concimazione
organica di mantenimento. 
5.5. Reimpianto 
    Il reimpianto dell'«Asparago di Cantello» e' consentito  su  quei
terreni  che  da  almeno  sei  anni  siano   stati   destinati   alla
coltivazione di altre colture. 
5.6. Le cure colturali 
    Cure colturali del primo anno e di quelli successivi: 
      fresatura o sarchiatura interfila dopo la raccolta; 
      trattamenti fitosanitari solo alla comparsa dell'avversita'; 
      diserbo chimico, meccanico e/o fisico; 
      potatura estiva solo se necessaria; 
      taglio  autunnale  della   parte   aerea   dopo   il   completo
disseccamento; 
      rincalzatura con terreno (baulatura), per almeno 20 cm sopra le
gemme, sagomata e coperta con telo nero per favorire l'imbianchimento
dei turioni (eziolamento). 
    E' consentita l'irrigazione. 
5.7. Raccolta 
    La raccolta del prodotto inizia a  marzo  e  si  protrae  fino  a
giugno.  Viene  effettuata   manualmente,   con   apposito   attrezzo
denominato sgorbia, formato da un manico di legno  e  da  un'asta  di
metallo dalla parte apicale  concava  e  affilata,  che  permette  di
tagliare  nettamente  i  turioni.   La   produzione   massima   annua
dell'asparagiaia in piena produzione e' pari a 10 t/ha. 
    La durata dell'impianto e' di massimo 12 anni. 
5.8. Lavorazione 
    Trattandosi di un prodotto da commercializzare  molto  fresco,  a
breve distanza di tempo dalla raccolta, per il mantenimento delle sue
peculiari caratteristiche, gli asparagi vengono immediatamente puliti
e confezionati per la vendita. Dopo la raccolta, gli asparagi vengono
puliti, confezionati e possono essere immediatamente  venduti  oppure
conservati a 4°C per un breve periodo di tempo (massimo 48 ore).