(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
 
                    Legame con la zona geografica 
 
    I  terreni  di  Cantello,  di  derivazione  fluvioglaciale,   con
tessitura particolarmente sciolta, elevata permeabilita' e  drenaggio
rapido,  ricchi  di  sostanza  organica,  pH  variabile  da  5.3-7.5,
risultano molto adatti  alla  coltivazione  dell'asparago.  Il  clima
della localita' in  esame  afferisce  al  macroclima  Europeo  ed  al
mesoclima insubrico, mesoclima di transizione fra mesoclima padano  e
mesoclima alpino. La distribuzione delle precipitazioni presenta  uno
spiccato minimo invernale ed un massimo esteso dalla tarda  primavera
all'autunno.  Il  coincidere  di  precipitazioni  abbondanti  con  la
massima richiesta evapotraspirativa estiva rende  poco  frequente  il
verificarsi di situazioni di stress idrico estivo per le colture.  La
precipitazione   in   forma   nevosa   costituisce   una   fonte   di
approvvigionamento  idrico  ad  elevatissima   efficienza   oltre   a
garantire un buon effetto coibente sul terreno. 
    Possiamo pertanto concludere di trovarci di fronte  ad  un  clima
caratterizzato da abbondanti risorse termiche e  idriche,  mentre  le
limitazioni non appaiono  tali  da  pregiudicare  in  alcun  modo  le
attivita'  di   coltivazione   dell'asparago,   e   ad   un   terreno
particolarmente adatto. Tutto questo  ha  permesso  la  diffusione  e
l'affermazione della coltivazione dell'asparago a Cantello. 
    Notizie sulla coltivazione dell'asparago a  Cantello  sono  state
rinvenute negli archivi storici parrocchiali e risalgono al  1831.  I
documenti storici riportano  che  gli  asparagi  erano  offerti  alla
chiesa e successivamente messi all'asta  dal  parroco  per  sopperire
alle spese ecclesiastiche. Nel corso  degli  anni  l'asparago  si  e'
affermato sempre di piu' e ha conquistato un  ruolo  di  fondamentale
importanza per  il  paese.  Gli  agricoltori  di  Cantello  vendevano
l'asparago localmente o nella vicina Svizzera. 
    Un illustre avvocato di Cantello, Cesare Baj, destino' il reddito
di una parte della  sua  proprieta'  alla  premiazione  dei  migliori
produttori, con l'obiettivo di stimolare gli agricoltori a migliorare
anno dopo anno la produzione dell'asparago. 
    Nel 1939 in occasione di questa premiazione annua fu istituita la
"Fiera  dell'Asparago  di   Cantello",   divenuto   un   appuntamento
tradizionale che richiama sia gli abitanti del luogo che i  cittadini
dei  comuni  della  provincia.  Alla  fiera  erano  ammessi  solo  ed
esclusivamente gli asparagi  appartenenti  alla  varieta'  Argenteuil
precoce.  La  cronaca  prealpina  (31  maggio  1939)   pubblico'   la
graduatoria con i migliori coltivatori di asparagi. 
    L'affinarsi di particolari tecniche colturali, come la  baulatura
primaverile dei terreni che garantisce l'eziolamento dei turioni e la
raccolta, rigorosamente  manuale,  permettono  di  ottenere  asparagi
interamente bianchi o con la punta sfumata d rosa, lunghi fino  a  22
cm, completamente edibili. Con la cottura  l'"Asparago  di  Cantello"
mantiene  la  propria  integrita'.  La  colorazione   subisce   delle
variazioni rispetto al crudo, in particolare l'apice  puo'  acquisire
una leggera  colorazione  verde.  All'assaggio  il  prodotto  risulta
piuttosto dolce, accompagnato da una  caratteristica  nota  aromatica
amara delicatamente percettibile: il  tipico,  inconfondibile  sapore
dell'asparago di Cantello. La consistenza della parte apicale fino al
centro dell'asparago e' polposa, succosa etenera, la parte  rimanente
fino alla base risulta fibrosa. 
    La  bonta'  degli  asparagi  di  Cantello  negli  anni  e'  stata
apprezzata da molti buongustai ed i  ristoranti  del  posto  si  sono
specializzati  fornendo  diverse  specialita'  a  base  di  asparago.
L'affermarsi di questa tradizione ha portato a definire Cantello come
la "Mecca degli asparagi". 
    Attualmente la Fiera e' giunta alla 74° edizione  (2014)  e  ogni
anno l'arrivo di maggio  e'  caratterizzato  da  questo  evento,  che
richiama l'interesse di molti appassionati. 
    La  lunga  tradizione  di  coltivazione  ha  fatto  in  modo  che
l'associazione  del  nome  di  Cantello  con  l'asparago  sia   ormai
diventato un abbinamento spontaneo. 
    Nei  ristoranti,  nei  negozi  e   nella   grande   distribuzione
organizzata  l'«Asparago  di  Cantello»  viene  proposto  con  questa
precisa dizione identificativa. 
    La reputazione dell'«Asparago di Cantello» ha raggiunto  anche  i
moderni canali di comunicazione. Nel web sono  numerosi  i  siti  che
parlano di questo prodotto e persino su  youtube  sono  frequenti  le
riproposizioni di  trasmissioni  dedicate  all'alimentazione  e  alla
cucina che vedono l'"Asparago di Cantello"  protagonista,  presentato
da noti chef. 
    Il diffuso interesse economico, culturale e  sociale  per  questo
prodotto ha consentito di sviluppare  e  migliorare  le  tecniche  di
coltivazione, le strategie di vendita e promozione,  e  nel  rispetto
della  tradizione,  di  mantenere  viva   una   produzione   che   e'
integrazione  di  reddito,  motivo  di  aggregazione  a  salvaguardia
dell'ambiente rurale.