(Disciplinare)
 
           Disciplinare di produzione «Burrata di Andria» 
 
                               Art. 1. 
 
                     Denominazione del prodotto 
 
    L'Indicazione  geografica  protetta  «Burrata   di   Andria»   e'
riservata al prodotto che risponde alle condizioni  ed  ai  requisiti
stabiliti dal Reg.UE n. 1151/2012 e dal presente disciplinare. 
 
                               Art. 2. 
 
                    Caratteristiche del prodotto 
 
    La «Burrata di Andria» I.G.P. e' un formaggio prodotto con  latte
vaccino e ottenuto dall'unione di panna e formaggio a  pasta  filata.
L'involucro  e'  costituito  esclusivamente  da  pasta   filata   che
racchiude, al suo interno,  una  miscela  di  panna  e  pasta  filata
sfilacciata. 
    2.1 - Materia prima 
    Il latte vaccino impiegato nella  produzione  della  «Burrata  di
Andria» deve possedere le seguenti caratteristiche: 
      
 
           +-------------------------+-------------------+
           |Grasso p/p               |> 3,50 %           |
           +-------------------------+-------------------+
           |Proteine p/p             |> 3,30 %           |
           +-------------------------+-------------------+
           |Cellule somatiche        |≤400.000 cell / ml |
           +-------------------------+-------------------+
           |Inibenti                 |assenti            |
           +-------------------------+-------------------+
           |Indice crioscopico       |< 520 mc°          |
           +-------------------------+-------------------+
           |Lattosio p/p             |> 4.75 %           |
           +-------------------------+-------------------+
           |Linea con latte          |lattosio < 0,01 g /|
           |delattosato              |su 100 g           |
           +-------------------------+-------------------+
           |Carica batterica mesofila|                   |
           |30 °C                    |< 100.000 ufc / ml |
           +-------------------------+-------------------+
           |Acidita' gradi SH %      |6.50:6.70          |
           +-------------------------+-------------------+
           |Aflatossina M1           |< 0.05 ppb         |
           +-------------------------+-------------------+
           |Fosfatasi                |                   |
           +-------------------------+-------------------+
           |  se latte crudo         |positiva           |
           +-------------------------+-------------------+
           |  se latte pastorizzato  |negativa           |
           +-------------------------+-------------------+
 
    La panna utilizzata nella composizione della burrata di Andria e'
prodotta per centrifugazione da latte  o  siero  di  latte  fresco  e
successivo trattamento di  pastorizzazione  a  72°  per  15  secondi,
oppure con panna fresca pastorizzata e/o UHT  confezionata  e/o  loro
miscele, nel rispetto  dei  requisiti  microbiologici  dettati  della
normativa cogente. 
    2.2 - Prodotto finito 
    Caratteristiche morfologiche,  fisico-chimiche,  microbiologiche,
organolettiche 
      
 
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |                             |Il peso della «Burrata di    |
    |                             |Andria IGP» varia tra i 100 g|
    |Peso                         |e i 1000 g                   |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |                             |La «Burrata di Andria IGP» si|
    |                             |presenta di colore bianco    |
    |                             |latte, con involucro di      |
    |Aspetto                      |spessore≥ 2 mm circa         |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |                             |Massa sfilacciata spugnosa   |
    |Consistenza del ripieno      |immersa nella panna          |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |                             |Si presenta di forma         |
    |                             |rotondeggiante a forma di    |
    |                             |sacca, dalla caratteristica  |
    |Forma                        |chiusura apicale             |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |                             |Il ripieno e' ottenuto con   |
    |                             |pasta filata «stracciata»    |
    |                             |sfilacciata e immersa in     |
    |Stracciatella                |panna                        |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |Umidita'                     |compresa tra 60% e 70%       |
    +-----------------------------+-----------------------------+
    |Rispetto dei requisiti       |dettati dalla normativa      |
    |microbiologici               |cogente                      |
    +-----------------------------+-----------------------------+
 
    Gli indicatori riportati di  seguito  sono  stati  individuati  e
valutati dall'Organizzazione nazionale assaggiatori formaggio (ONAF): 
      fuoriuscita di panna al taglio; 
      sfilacci interni di dimensioni variabili; 
      all'aroma, piacevoli sentori di lattico fresco o cotto,  burro,
panna. 
 
                               Art. 3. 
 
                           Zona Geografica 
 
      L'area geografica di  produzione  e  di  confezionamento  della
«Burrata di Andria» IGP e' rappresentata dall'intero territorio della
Regione Puglia. 
 
                               Art. 4. 
 
                         Prova dell'origine 
 
    Ogni fase del processo produttivo del formaggio Burrata di Andria
viene monitorato documentando per  ognuno  gli  input  e  gli  output
durante la produzione della  materia  prima,  la  caseificazione,  la
marchiatura  e  l'etichettatura.  In  questo   modo,   e   attraverso
l'iscrizione in appositi elenchi gestiti dalla struttura di controllo
di tutti i soggetti della filiera,  nonche'  attraverso  la  denuncia
alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti,  e'  garantita
la tracciabilita' del prodotto. 
    Per poter risalire a tutte le fasi della  filiera,  dal  prodotto
finale alla  materia  prima,  i  produttori  devono  tenere  nota  su
apposito registro della quantita' di  latte  e  del  quantitativo  di
prodotto. Tutte  le  persone,  fisiche  e  giuridiche,  iscritte  nei
relativi elenchi saranno assoggettate al  controllo  da  parte  della
struttura di controllo secondo quanto disposto  dal  disciplinare  di
produzione e dal relativo piano di controllo. 
 
                               Art. 5. 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
    La «Burrata di Andria» viene prodotta tutto l'anno e il metodo di
lavorazione prevede le  fasi  e  i  relativi  passaggi  riportati  di
seguito. 
    5.1 - Produzione 
    5.1.a - Riscaldamento 
    La produzione della Burrata di Andria puo'  avvenire  utilizzando
latte crudo  o  pastorizzato  a  72  °C  per  15  secondi.  Segue  il
riscaldamento in caldaia alla temperatura compresa tra 35 °C e 37 °C. 
    5.1.b - Acidificazione 
    Si procede alla fermentazione del latte con fermenti selezionati,
latte innesto, o  siero  innesto,  oppure  con  l'aggiunta  di  acidi
alimentari (acido citrico o lattico). 
    5.1.c - Coagulazione 
    Segue  l'aggiunta  del  caglio  utilizzando  caglio  di   vitello
naturale, o con coagulante microbico - nel  rispetto  di  particolari
tradizioni alimentari. La coagulazione avviene  in  pochi  minuti.  A
coagulazione avvenuta si procede alla  rottura  della  cagliata  fino
all'ottenimento di grani della dimensione di una nocciola.  A  questa
fase segue un periodo di riposo nel corso del quale il siero  sgronda
dalla cagliata che si assesta e acidifica per la filatura. 
    5.1.d - Filatura 
    La cagliata viene poi filata con acqua bollente  e,  puo'  essere
salata. 
    5.1.e - Formatura-raffreddamento 
    Opportunamente lavorata, una parte di pasta  filata  deve  essere
ridotta in fettucce sfilacciate a mano, quindi raffreddate in  acqua,
fino  a  formare  un  ammasso  spugnoso,  che  miscelato  con   panna
costituira' il ripieno (stracciatella) della Burrata di Andria. 
    La restante parte di pasta filata viene forgiata in sacchetti che
vengono riempiti con  la  stracciatella  il  ripieno  precedentemente
preparato. Dopo aver rinchiuso su se stesso il sacchetto con  il  suo
contenuto  e  modellata  con  cura  l'imboccatura,  la  forma   viene
immediatamente sigillata con acqua bollente e/o legata al  collo  con
legacci. Raffreddata in acqua per  un  tempo  che  varia  secondo  la
pezzatura. 
    5.1.f - Salatura 
    La  fase  di  salatura  puo'  avvenire  mediante  immersione   in
salamoia, dopo  raffreddamento,  o  essere  gia'  avvenuta  in  pasta
durante la filatura (cfr. 5.1.d). 
    5.2 - Confezionamento 
    La Burrata di Andria deve  essere  confezionata  nell'azienda  di
produzione all'interno della zona geografica delimitata  all'art.  3,
in quanto si tratta di un prodotto  fresco  che  tende  facilmente  a
deperire. 
    La Burrata di Andria puo' essere confezionata: 
    in sacchetti  di  materiale  plastificato  per  alimenti,  quindi
avvolta in carta plastificata e legata all'apice con steli  di  rafia
per uso alimentare, 
    avvolta con foglie plastificate di colore verde; 
    in vaschette, in barattoli o bicchieri e/o immersa nel liquido di
governo. 
    Il prodotto deve essere conservato ad una temperatura di 4 °C ±2,
altresi' in fase di servizio  logistico  puo'  essere  tollerata  una
temperatura di 6 °C ±2. 
    La pezzatura di ogni confezione e' compresa tra 100 g e 1000 g. 
 
                               Art. 6. 
 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
    La Burrata di Andria e'  un  formaggio  tipico  pugliese  che  si
differenzia dagli altri per la sua particolare tecnica di lavorazione
e per le sue caratteristiche organolettiche. Queste ne fanno uno  dei
piu' pregiati e particolari  prodotti  caseari  della  Puglia  e  del
Mezzogiorno d'Italia. 
    Si tramanda oralmente che in un'antica masseria nei primi decenni
del secolo scorso  il  sig.  Lorenzo  Bianchino  abbia  inventato  la
Burrata di Andria. Si racconta che a causa di una forte nevicata, non
potendo  trasferire  il  latte  in  citta',  dovendo  necessariamente
trasformarlo  e  soprattutto  utilizzare  la  panna   o   crema   che
naturalmente affiorava, seguendo  il  concetto  di  produzione  delle
manteche (involucri di pasta filata stagionata in cui  e'  conservato
il burro), provo' a realizzare con lo stesso  principio  un  prodotto
fresco. A questo si aggiunga la  tipica  connotazione  della  cultura
contadina, refrattaria allo spreco e avvezza al  riutilizzo  di  ogni
avanzo di  produzione.  Cosi'  che,  il  sig.  Bianchino,  penso'  di
mescolare insieme i residui della lavorazione della pasta filata  con
della panna ed avvolgere il tutto in un involucro fatto anch'esso  di
pasta filata. 
    La Burrata di Andria, si presenta  come  un  sacchetto  di  pasta
filata foggiato a mano nel quale includere  «sfilacci»  della  stessa
pasta filata e panna. L'insieme di panna e «sfilacci» di pasta filata
e' detto stracciatella. Il termine Stracciatella deriva proprio dalle
modalita' di  preparazione  del  contenuto.  La  pasta  filata  viene
infatti stracciata a mano a formare dei «lucini» irregolari. 
    Una delle prime segnalazioni risale  al  1931  nella  «Guida  del
Touring Club e il successo della Burrata di Andria fu sin  da  subito
enorme, non solo in Italia, ma anche  all'estero,  tanto  da  trovare
nello Scia' di Persia uno dei suoi estimatori piu' fedeli.  Il  gusto
semplice e burroso di questo tipico prodotto  pugliese,  permette  di
soddisfare tutti coloro che, avvicinandosi alla cucina  mediterranea,
cercano prodotti semplici, genuini e poco elaborati. 
    La Burrata di Andria  ha  una  notevole  presenza  nei  menu'  di
numerosi ristoranti del mondo dove si evidenzia  il  pregio  di  tale
prodotto specificandone la provenienza andriese. Il prodotto  Burrata
di  Andria,  oltre  ad  aver  mantenuto  inalterato  il  legame   tra
tradizione produttiva  e  territorio,  ha  raggiunto  una  notorieta'
ancora  piu'  significativa  se  si  considera  la  durata   limitata
(shelf-life)  del  prodotto  che  ne  frena  la  commercializzazione.
Trattandosi, infatti, di un prodotto  che  va  consumato  fresco,  la
burrata sembrerebbe essere  trascurata  dagli  operatori  commerciali
piu' importanti e relegata ad un mercato di nicchia. Nonostante  cio'
il prodotto presenta una consolidata domanda evidentemente legata  al
raggiungimento di una ottima reputazione presso i consumatori. 
    Sono molti gli articoli sia sulla  stampa  nazionale  che  estera
dedicati a questo formaggio. Il «Corriere della Sera» in un'inchiesta
del 26 agosto 1977, parla della  «Burrata  di  Andria»  come  di  una
eccellenza casearia della Puglia e di tutto il mezzogiorno d'Italia. 
    Un articolo di Repubblica del 16 dicembre 1999 tra i prodotti  da
salvaguardare cita espressamente la «Burrata di Andria». 
    Viene definita  poi  un  formaggio  fantastico  ed  unico  in  un
articolo di Allan Bay su www.vivimilano.it/atavola. 
    Il Sole 24 ore, in un articolo del 30  luglio  1999  parla  della
Burrata come di una eccellenza della Puglia. 
    In un articolo de La Stampa, a  firma  di  Vanna  Pescatori,  «La
Mondanita'» il prezioso formaggio e' citato nel menu' della  cena  di
Gala organizzata dalla Ferrari prestigiosa  casa  automobilistica  di
Maranello. 
    Davide Paolini in  un  articolo  nell'inserto  domenicale,  Tempo
Liberato de  Il  Sole  24  Ore  dal  titolo  «Giacimenti  gustosi  da
salvaguardare» associa «la Burrata di Andria» ad  altre  prelibatezze
della nostra cultura culinaria come la mozzarella di bufala  campana,
la coppa piacentina, il caciocavallo silano,  etc...  da  tutelare  e
salvaguardare. 
    Il 18 agosto  del  1990  Nicola  Dante  Basile,  nell'inserto  di
agricoltura de Il Sole 24 Ore descrive come «impegnativa» la  Burrata
di  Andria,  sicuramente  a  significare  l'attenzione  e  la   quasi
venerazione  da  rivolgere  ad  un  formaggio   di   simile   fattura
nell'articolo «Formaggi, il pecorino guida l'export». 
    Nel 2000, a seguito della istituzione presso il  Ministero  delle
politiche agricole  (con  il  decreto  ministeriale  n.  350/99)  del
registro dei  prodotti  tradizionali,  la  Burrata  di  Andria  viene
immediatamente inserita nel suo primo elenco dalla Regione Puglia. 
    Viene definita anche «Un gioiello di latte» nella rubrica i  week
end di «Slow Food» i profumi della Puglia di Federico II  di  Alberto
Pejrano del 9 ottobre 2000. Nel sito  web  www.stayinitaly.com  nella
sezione relativa alla Regione Puglia tra i formaggi  e'  citata  come
tipicita' della Puglia la «Burrata di Andria». Alcuni altri nel  sito
web   www.agipzone.com   definiscono   la   «Burrata    di    Andria»
raffinatissima. 
    Nonostante la sua breve shelf-life, la burrata di Andria e' molto
apprezzata all'estero anche in paesi lontani  come  gli  Stati  Uniti
dove settimanalmente il prodotto  viene  spedito  da  alcune  aziende
associate. Una testimonianza e'  il  menu'  di  una  nota  catena  di
ristoranti  «Il  Fornaio»  che  e'  solita  organizzare  dei  periodi
tematici in cui proporre determinate specialita' e prelibatezze. 
 
                               Art. 7. 
 
                              Controlli 
 
    Il controllo sulla conformita' del prodotto  al  disciplinare  e'
svolto dalla struttura di controllo, conformemente a quanto stabilito
dai  regolamenti  comunitari  vigenti.   L'organismo   di   controllo
prescelto e' CSQA certificazioni S.r.l., Direzione generale,  via  S.
Gaetano n. 74, 36016 Thiene (VI), tel.: +39 0445 313011  -  Fax:  +39
0445 313070 E mail: csqa@csqa.it 
 
                               Art. 8. 
 
                            Etichettatura 
 
    8.1 - L'Indicazione geografica protetta «Burrata di Andria»  deve
essere apposta  sull'etichetta  in  caratteri  chiari  e  indelebili,
nettamente  distinguibili  da  ogni  altra  scritta  che  compare  in
etichetta; essa deve essere  immediatamente  seguita  dalla  dicitura
«Indicazione geografica protetta» e/o dall'acronimo «I.G.P.». 
    E'   vietata   l'aggiunta   di   qualsiasi   qualificazione   non
espressamente  prevista.  E'  tuttavia   consentito   l'utilizzo   di
indicazioni che facciano riferimento  a  nomi  o  ragioni  sociali  o
marchi privati e pubblici purche' non abbiano significato laudativo o
tali da trarre in inganno il consumatore. 
    8.2 - Il logo dell'Indicazione geografica  protetta  «Burrata  di
Andria» e' costituito  dall'insieme  grafico  dei  simboli  e  parole
raffigurato di seguito: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    8.3 - Il logo «Burrata di Andria I.G.P.» deve  essere  riprodotto
su etichette, confezioni e vesti  grafiche  in  genere  per  tutti  i
prodotti confezionati, con la prescrizione che il relativo ingombro -
calcolato rapportando alla superficie di un rettangolo corrispondente
all'altezza ed alla lunghezza  complessive  del  marchio  -  non  sia
inferiore al 10% e superiore al 25%  della  superficie  totale  della
veste grafica. 
    Indici colorimetrici 
    
 
            =============================================
            |               |   Bordo esterno, testo    |
            |               |«Burrata di Andria», tratto|
            |               |Burrata e elemento grafico |
            | Pantone 281 C |a simboleggiare le 2 «mani»|
            +===============+===========================+
            |               |Colore di riempimento      |
            |               |dell'elemento grafico a    |
            |               |simboleggiare il «latte» e |
            |Pantone 306 C  |del testo «I.G.P.»         |
            +---------------+---------------------------+