Art. 5. Metodo di ottenimento L'Arancia del Gargano e' ottenuta da uno specifico ambiente, con una tecnica consolidata nella tradizione, idonea ad ottenere arance con specifiche caratteristiche di qualita': 5.1. I terreni I terreni sono orograficamente inquadrabili nella fascia perimetrale del promontorio modellata in valli e vallecole. Geomorfologicamente si tratta di piccole valli calcaree con terreni della categoria suoli rossi mediterranei. 5.2. Il portainnesto Il portainnesto, come da tradizione agronomica, e' il Melangolo (Citrus x aurantium L.), sostituibile da altri portainnesti comunque certificati dalla normativa vigente. 5.3. Impianto e sesto d'impianto, forme di protezione L'impianto dell'aranceto e' fatto su terreni in pendio e su pianori, esposti a sud, sud-est, sud-ovest, e comunque nel pieno rispetto dei caratteri orografici e pedologici che hanno definito l'agrumicoltura garganica; su quelli in pendio si procede alla sistemazione a terrazzo, quali muretti a secco e ciglionamenti. Come da tradizione agronomica l'aranceto e' consociabile con il limone «Femminello del Gargano». Le protezioni dai venti, ove necessarie, sono assicurate da frangivento vivi di leccio e alloro ed altre essenze agrarie, ovvero da reti e canneti. Il sesto d'impianto e' quello tradizionale, a quinconce, e in ogni caso, con una densita' d'impianto compresa tra 250 e 400 piante per ettaro. Le varieta' da coltivare sono quelle definite all'art. 2. 5.4. L'allevamento La forma da dare all'albero d'arancio e' quella tipica della zona e precisamente una semisfera, localmente denominata «cupola»; l'impalcatura della stessa e' costituita da due branche principali e due secondarie facendo in modo che la chioma si sviluppi secondo un cerchio inscritto in un quadrato. Pertanto la cupola internamente e' cava, per favorire l'arieggiamento e le operazioni di raccolta. 5.5. Le cure colturali Nel periodo che va da maggio ad ottobre, le piante di arancio sono irrigate. Le lavorazioni al terreno si limitano alle zappature primaverili e alle concimazioni generalmente ancora organiche; in alternativa si ricorre a concimazioni a base di perfosfati. Prima della ripresa vegetativa, periodiche potature primaverili, generalmente annuali, modellano costantemente la «cupola» e, soprattutto, garantiscono il necessario equilibrio tra attivita' vegetativa e produttiva. Le cure colturali continuano con la difesa, sia da avversita' meteorologiche, fronteggiate con i frangivento, sia da attacchi parassitari. Le colture utilizzanti processi di natura biologica sono assoggettate alla specifica normativa. 5.6. Le rese Le rese non devono superare le 30 tonnellate per ettaro per il Biondo Comune del Gargano e le 25 tonnellate per la cultivar locale Duretta del Gargano. 5.7. L'epoca di raccolta L'epoca di raccolta, data la naturale e accentuata scalarita' di maturazione dell'Arancia del Gargano e' cosi' stabilita: 15 aprile - fine agosto per il Biondo Comune del Gargano; 1° dicembre - 30 aprile per la Duretta del Gargano. La raccolta e' fatta manualmente e con l'ausilio di forbici. I frutti raccolti devono presentarsi sani. E' vietata la maturazione artificiale dei frutti. Il confezionamento del prodotto IGP «Arancia del Gargano» puo' avvenire esclusivamente nella zona di produzione indicata all'art. 3 del presente disciplinare, al fine di garantire la tracciabilita' ed il controllo.