(Regolamento-Infermieristica)
 
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|                                |SAINT CAMILLUS INTERNATIONAL      |
|Universita'                     |UNIVERSITY OF HEALTH SCIENCES     |
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|                                |L/SNT1 Professioni sanitarie,     |
|                                |infermieristiche e professione    |
|Classe                          |sanitaria ostetrica               |
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|                                |Infermieristica (abilitante alla  |
|                                |professione sanitaria di          |
|Nome del corso in italiano      |Infermiere)                       |
+--------------------------------+----------------------------------+
|Nome del corso in inglese       |Nursing                           |
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|Lingua in cui si tiene il corso |italiano, inglese                 |
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  Obiettivi formativi qualificanti della classe:  L/SNT1  Professioni
sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 
    I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma  3,  del
    decreto  legislativo  30  dicembre  1992  n.  502  e   successive
    modificazioni e integrazioni e ai sensi  della  legge  10  agosto
    2000, n. 251, articolo 1, comma 1, sono i professionisti sanitari
    dell'area delle  scienze  infermieristiche  e  della  professione
    sanitaria ostetrica  che  svolgono  con  autonomia  professionale
    attivita'   dirette   alla   prevenzione,   alla    cura,    alla
    riabilitazione e alla salvaguardia  della  salute  individuale  e
    collettiva,  espletando  le  funzioni  individuate  dalle   norme
    istitutive  dei  relativi  profili  professionali  nonche'  dagli
    specifici  codici  deontologici  ed  utilizzando  metodologie  di
    pianificazione per obiettivi dell'assistenza nell'eta' evolutiva,
    adulta e geriatrica. 
    I laureati nella classe sono dotati di  un'adeguata  preparazione
    nelle discipline di base, tale da consentire loro sia la migliore
    comprensione dei piu' rilevanti elementi, anche in  relazione  al
    genere, che sono alla base dei processi fisiologici e  patologici
    ai quali e' rivolto il loro intervento  preventivo,  terapeutico,
    palliativo e complementare, sia alla massima integrazione con  le
    altre professioni. Devono inoltre  saper  utilizzare  almeno  una
    lingua  dell'Unione  Europea,   oltre   l'italiano,   nell'ambito
    specifico  di  competenza  e  per  lo  scambio  di   informazioni
    generali. 
    Le  strutture   didattiche   devono   individuare   e   costruire
    altrettanti percorsi  formativi  atti  alla  realizzazione  delle
    diverse figure di laureati funzionali  ai  profili  professionali
    individuati dai decreti del Ministero della sanita'. 
    Le  strutture  didattiche  individuano  a  tal   fine,   mediante
    l'opportuna selezione degli ambiti 
    disciplinari  delle  attivita'  formative  caratterizzanti,   con
    particolare   riguardo   ai    settori    scientificodisciplinari
    professionalizzanti,  gli  specifici  percorsi  formativi   delle
    professioni sanitarie ricomprese nella classe. 
    In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti
    percorsi   formativi,   devono    raggiungere    le    competenze
    professionali di  seguito  indicate  e  specificate  riguardo  ai
    singoli profili identificati con provvedimenti  della  competente
    autorita' ministeriale. 
    Il  raggiungimento  delle  competenze  professionali   si   attua
    attraverso una formazione teorica e  pratica  che  includa  anche
    l'acquisizione  di  competenze  comportamentali   e   che   venga
    conseguita nel contesto lavorativo  specifico  di  ogni  profilo,
    cosi' da garantire, al termine del percorso formativo,  la  piena
    padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro  immediata
    spendibilita' nell'ambiente di lavoro. 
    Particolare rilievo, come parte integrante e  qualificante  della
    formazione professionale, riveste l'attivita' formativa pratica e
    di  tirocinio  clinico,  svolta  con  almeno  60   CFU   con   la
    supervisione e la guida  di  tutori  professionali  appositamente
    assegnati, coordinata da un docente appartenente al piu'  elevato
    livello  formativo  previsto  per   ciascun   specifico   profilo
    professionale e corrispondente  alle  norme  definite  a  livello
    europeo ove esistenti. 
    I laureati  della  classe,  in  funzione  dei  suddetti  percorsi
    formativi,  devono  raggiungere  le  competenze  previste   dagli
    specifici profili professionali. In particolare: 
 
    nell'ambito della professione sanitaria di infermiere, i laureati
    sono  professionisti  sanitari  cui  competono  le   attribuzioni
    previste dal D.M. del Ministero della sanita' 14 settembre  1994,
    n. 739 e successive modificazioni ed  integrazioni;  ovvero  sono
    responsabili  dell'assistenza  generale  infermieristica.   Detta
    assistenza infermieristica, preventiva,  curativa,  palliativa  e
    riabilitativa, e' di natura tecnica, relazionale,  educativa.  Le
    loro principali funzioni  sono  la  prevenzione  delle  malattie,
    l'assistenza dei malati  e  dei  disabili  di  tutte  le  eta'  e
    l'educazione sanitaria. I laureati in infermieristica partecipano
    all'identificazione dei bisogni di salute della persona  e  della
    collettivita';   identificano    i    bisogni    di    assistenza
    infermieristica della persona e della collettivita' e formulano i
    relativi   obiettivi;   pianificano,   gestiscono   e    valutano
    l'intervento  assistenziale  infermieristico;   garantiscono   la
    corretta         applicazione         delle          prescrizioni
    diagnostico-terapeutiche; agiscono  sia  individualmente  che  in
    collaborazione  con  gli  altri  operatori  sanitari  e  sociali,
    avvalendosi,  ove  necessario,  dell'opera   del   personale   di
    supporto; svolgono la loro attivita' professionale  in  strutture
    sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e  nell'assistenza
    domiciliare, in  regime  di  dipendenza  o  libero-professionale;
    contribuiscono  alla  formazione  del  personale  di  supporto  e
    concorrono  direttamente  all'aggiornamento  relativo   al   loro
    profilo professionale e alla ricerca. 
    Nell'ambito  della  professione  sanitaria  di   ostetrica/o,   i
    laureati  sono   professionisti   sanitari   cui   competono   le
    attribuzioni  previste  dal  D.M.  Ministero  della  sanita'   14
    settembre  1994,   n.   740   e   successive   modificazioni   ed
    integrazioni; ovvero assistono e consigliano la donna nel periodo
    della gravidanza, durante il parto e nel puerperio,  conducono  e
    portano a termine parti eutocici con  propria  responsabilita'  e
    prestano assistenza  al  neonato.  Detta  assistenza  preventiva,
    curativa,  palliativa  e  riabilitativa  e'  di  natura  tecnica,
    relazionale, educativa. I laureati in ostetricia, per  quanto  di
    loro  competenza,  partecipano  ad   interventi   di   educazione
    sanitaria e sessuale sia nell'ambito  della  famiglia  che  nella
    comunita'; alla preparazione  psicoprofilattica  al  parto;  alla
    preparazione e all'assistenza ad  interventi  ginecologici;  alla
    prevenzione e all'accertamento dei tumori  della  sfera  genitale
    femminile;  ai  programmi  di  assistenza  materna  e  neonatale;
    gestiscono, nel rispetto dell'etica  professionale,  come  membri
    dell'equipe  sanitaria,  gli  interventi  assistenziali  di  loro
    competenza;   sono   in   grado   di    individuare    situazioni
    potenzialmente patologiche che richiedono l'intervento  medico  e
    di praticare, ove occorra,  le  relative  misure  di  particolare
    emergenza; svolgono la loro attivita' professionale in  strutture
    sanitarie,  pubbliche  o  private,  in  regime  di  dipendenza  o
    libero-professionale; contribuiscono alla formazione del  proprio
    profilo e del personale di  supporto  e  concorrono  direttamente
    alla formazione continua, alla ricerca. Le attivita' 
    pratiche e di tirocinio vanno svolte,  sia  qualitativamente  che
    quantitativamente,   in   applicazione   delle   relative   norme
    comunitarie vigenti, in particolare lo  standard  formativo  deve
    rispettare la direttiva 2005/36/CE. 
    Nell'ambito della professione sanitaria di infermiere pediatrico,
    i  laureati  sono  professionisti  sanitari  cui   competono   le
    attribuzioni previste dal D.M. del  Ministero  della  sanita'  17
    gennaio 1997, n. 70 e successive modificazioni  ed  integrazioni;
    ovvero   sono   responsabili   dell'assistenza    infermieristica
    pediatrica.   Detta   assistenza   infermieristica    pediatrica,
    preventiva, curativa, palliativa e  riabilitativa  e'  di  natura
    tecnica, relazionale, educativa. Le loro principali funzioni sono
    la prevenzione delle malattie,  l'assistenza  dei  malati  e  dei
    disabili in eta' evolutiva e l'educazione sanitaria.  I  laureati
    in infermieristica pediatrica partecipano all'identificazione dei
    bisogni di salute fisica e psichica  del  neonato,  del  bambino,
    dell'adolescente,  della  famiglia;  identificano  i  bisogni  di
    assistenza infermieristica  pediatrica  e  formulano  i  relativi
    obiettivi;  pianificano,  conducono   e   valutano   l'intervento
    assistenziale,  infermieristico,   pediatrico;   partecipano   ad
    interventi di educazione sanitaria sia nell'ambito della famiglia
    che  della  comunita',  alla  cura  di  individui  sani  in  eta'
    evolutiva nel quadro di programmi di promozione  della  salute  e
    prevenzione delle  malattie  e  degli  incidenti,  all'assistenza
    ambulatoriale,   domiciliare   e   ospedaliera    dei    neonati,
    all'assistenza  ambulatoriale,  domiciliare  e  ospedaliera   dei
    soggetti di eta' inferiore a 18 anni, affetti da malattie acute e
    croniche, alla cura degli individui in  eta'  adolescenziale  nel
    quadro dei programmi di prevenzione e  supporto  socio-sanitario;
    garantiscono  la   corretta   applicazione   delle   prescrizioni
    diagnostico-terapeutiche; agiscono  sia  individualmente  sia  in
    collaborazione  con  gli  operatori  sanitari   e   sociali;   si
    avvalgono, ove necessario, dell'opera del personale  di  supporto
    per  l'espletamento  delle  loro  funzioni;  svolgono   la   loro
    attivita' professionale in strutture sanitarie, 
    pubbliche   o   private,   nel   territorio   e   nell'assistenza
    domiciliare,  in  regime  di  dipendenza  o  liberoprofessionale;
    contribuiscono  alla  formazione  del  personale  di  supporto  e
    concorrono  direttamente  all'aggiornamento  relativo   al   loro
    profilo professionale e alla ricerca. 
    Le attivita' di laboratorio e  di  tirocinio  vanno  svolte,  sia
    qualitativamente che  quantitativamente,  in  applicazione  delle
    relative norme dell'Unione europea, in  particolare  lo  standard
    formativo deve rispettare la direttiva 77/452/CEE,  77/453/CEE  e
    2005/36/CE. 
    Nel  rispetto,  delle  norme  comunitarie  vigenti   (77/452/CEE,
    77/453/CEE,  80/154/CEE,  80/155/CEE,  2005/36/CE  e   successive
    modificazioni  ed   integrazioni),   concernenti   il   reciproco
    riconoscimento   dei   diplomi   e   certificati,   nonche'    il
    coordinamento delle disposizioni legislative e regolamentari  per
    le attivita' di infermiere e di ostetrica/o, il peso del  credito
    formativo  della  classe  prima   corrisponde   a   30   ore   di
    lavoro/studente. 
    Negli ordinamenti didattici delle classi di  laurea  deve  essere
    prevista l'attivita'  didattica  in  materia  di  radioprotezione
    secondo  i  contenuti  di  cui  all'allegato   IV   del   decreto
    legislativo 26 maggio 2000, n. 187. 
    Negli ordinamenti didattici devono essere previste  le  attivita'
    formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d), e) del
    D.M.  22  ottobre  2004,  n.  270,   con   un   numero   di   CFU
    rispettivamente di: 6 a scelta dello studente;  9  per  la  prova
    finale e per la lingua inglese; 6 per le  altre  attivita'  quali
    l'informatica, attivita' seminariali, ecc. e 3 per  i  laboratori
    professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 CFU sono
    riservati per il  tirocinio  formativo  nello  specifico  profilo
    professionale. 
 
  Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a
livello locale della produzione, servizi, professioni 
    Il giorno 23 maggio  2017  alle  ore  16:00  presso  la  sede  di
    Co.Si.P.S. Via di Grottarossa, 55 a Roma si e' tenuto un incontro
    tra l'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto  Salute,
    Ente  Promotore  della  SCIUHS  (Saint   Camillus   International
    University of Health Sciences) e il Coordinatore del  CIMO-COSIPS
    (Coordinamento  Sindacale   Professionisti   della   Sanita')   e
    Tesoriere dell'Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi  e
    degli Odontoiatri. 
    L'incontro  si  e'  svolto  nel  contesto  del   D.M.   270/2004.
    L'Amministratore Delegato della  Fondazione  Progetto  Salute  ha
    illustrato  ampiamente  il   progetto   della   Saint   Camillus,
    attraverso  i  suoi  ordinamenti  didattici  che  prevedono   una
    pluralita'  di  Corsi  di  Laurea   relativi   alle   professioni
    sanitarie. 
    L'interlocutore ha, peraltro,  una  competenza  specifica  affine
    alla  mission  della  Saint  Camillus,  in  Medicina   Tropicale.
    L'interlocutore ha evidenziato che gli studenti internazionali ad
    oggi presenti in Italia hanno difficolta' in virtu' del fatto che
    non dispongono di una Universita' come la Saint Camillus  che  ha
    il proposito di rivolgersi specificamente a loro. 
    Il Tesoriere e Coordinatore ha  manifestato  pieno  apprezzamento
    per   il   progetto   illustrato   nella    consapevolezza    che
    dall'integrazione tra  l'eccellenza  scientifica  italiana  e  la
    domanda di formazione dei giovani dei Paesi  del  Sud  del  Mondo
    maturera' un progetto di cui l'Italia della sanita' potra' essere
    orgogliosa. 
    Si e' detto altresi' sicuro che saranno  amplissimi  gli  sbocchi
    professionali di giovani che potranno operare  nella  sanita'  di
    Paesi  che  perdurano  nel  mostrare   gravissime   carenze.   In
    conclusione ci si propone di incontrarsi con cadenza annuale dopo
    l'avvio delle attivita'  dell'Universita'  al  fine  di  lavorare
    congiuntamente    per    l'implementazione    dell'Ateneo.     La
    collaborazione dei Medici-Chirurghi di Roma e  del  Coordinamento
    Sindacale Professionisti della Sanita' potra' avvenire attraverso
    un contributo di idee  e  proposte  anche  per  meglio  integrare
    l'iniziativa con il tessuto socio-professionale locale. 
 
    Il giorno 24 maggio 2017 alle ore 13:00  presso  la  ASL  ROMA  1
    -U.O.S.D. Medicina Sport di Roma a Piazza San Zaccaria Papa, 1 si
    e'  tenuto  un  incontro  tra  l'Amministratore  Delegato   della
    Fondazione Progetto Salute, Ente Promotore  della  SCIUHS  (Saint
    Camillus  International  University  of  Health  Sciences)  e  il
    Consigliere dell'Associazione Medico  Sportiva  di  Roma  -  FMSI
    CONI. 
    L'Ente Promotore dell'Universita' ha ritenuto utile incontrare la
    piu'  autorevole  organizzazione   rappresentativa   dei   Medici
    Sportivi di  Roma  poiche'  lo  sport  e'  ritenuto  un  elemento
    qualificante della possibilita' di interpretare i  profili  della
    sanita' in chiave positiva soprattutto per i Paesi  del  Sud  del
    Mondo. Si ritiene, infatti,  che  la  sanita'  non  debba  essere
    vissuta solo in termini di "cura", ma  anche  ed  auspicabilmente
    ancora piu' spesso per monitorare la qualita' della vita, di  cui
    lo sport rappresenta  probabilmente  uno  degli  indicatori  piu'
    evidenti e positivi. Molti Paesi cui la Saint Camillus University
    si  rivolge  (si  pensi   a   Kenya,   Etiopia,   Somalia)   sono
    paradossalmente affetti da gravissime emergenze sanitarie e  allo
    stesso  tempo  da  essi  provengono  i  migliori  sportivi  delle
    discipline olimpiche piu' nobili, a partire dalla maratona. 
    In questo  contesto,  con  un  occhio  prospettico  rivolto  agli
    operatori sanitari della Saint  Camillus  che  lavoreranno  nelle
    aree citate e che si misureranno con quei paradossi, si e' svolto
    l'incontro alla luce di quanto stabilito dal D.M.  270/2004  art.
    11, comma 4. L'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto
    Salute ha illustrato ampiamente il Progetto della Saint Camillus,
    attraverso il suo Regolamento generale di Ateneo e  i  suoi  vari
    Ordinamenti didattici che prevedono una pluralita'  di  Corsi  di
    Laurea relativi alle professioni sanitarie. 
    Il Consigliere dell'Associazione Medico Sportiva di Roma  -  FMSI
    CONI ha mostrato totale adesione non solo nei confronti dell'idea
    progettuale, ma ha valutato estremamente positiva l'iniziativa in
    termini sia di figure professionali che saranno formate,  sia  di
    conseguenti sbocchi professionali. 
    Nel valutare, peraltro, una ipotesi di futura collaborazione  tra
    l'Associazione e l'Universita'  vengono  immaginate  fin  da  ora
    talune tipologie di seminari extracurriculari e  altre  forme  di
    coinvolgimenti da prospettare agli studenti della Saint  Camillus
    nelle attivita' scientifiche dell'Associazione. 
    In definitiva il Consigliere ha manifestato grande  apprezzamento
    per il progetto della SCIUHS  che  attraverso  i  suoi  Corsi  di
    Laurea   potra'   svolgere   una   funzione   di   valorizzazione
    internazionale dell'eccellenza scientifica italiana. 
    L'incontro si e' concluso con la condivisione di  una  agenda  di
    massima che prevedra' incontri  annuali  che  potranno  decorrere
    dall'effettiva istituzione dell'Universita' di cui il Consigliere
    auspica la pronta formalizzazione. 
    L'Associazione  Medico  Sportiva  di  Roma  -  FMSI  CONI  potra'
    contribuire allo  sviluppo  dell'Universita'  attraverso  idee  e
    suggerimenti, sia sul piano scientifico, sia sul piano 
    delle informazioni che potranno essere trasferite  in  merito  al
    connubio sport-sanita', che sempre piu' nel mondo  sta  emergendo
    con forza, quale indice di maturita' dell'approccio ad una  nuova
    e piu' moderna concezione della salute. 
 
    Il  giorno  24  maggio  2017  alle  ore  15:30  presso  la   sede
    dell'Ordine  dei  Medici  Chirurghi  e  degli  Odontoiatri  della
    Provincia di Roma, in via G. B. De  Rossi,  9  si  e'  tenuto  un
    incontro tra l'Amministratore Delegato della Fondazione  Progetto
    Salute, Ente Promotore della SCIUHS (Saint Camillus International
    University of Health Sciences) e il Consigliere dell'Ordine e  di
    Proboviro della SIMFER (Societa' Italiana di  Medicina  Fisica  e
    Riabilitativa),  gia'  Professore  Universitario  di   ruolo   di
    Medicina  Fisica  e  Riabilitativa.  L'incontro  si  colloca  nel
    contesto del D.M. 270/2004. 
    L'Amministratore Delegato della  Fondazione  Progetto  Salute  ha
    illustrato  ampiamente  il   Progetto   della   Saint   Camillus,
    attraverso  i  suoi  ordinamenti  didattici  che  prevedono   una
    pluralita'  di  Corsi  di  Laurea   relativi   alle   professioni
    sanitarie. 
    Il Consigliere  dell'Ordine  e  di  Proboviro  della  SIMFER  ha,
    peraltro, una  esperienza  specifica  che  gli  deriva  dall'aver
    partecipato a programmi sanitari di cooperazione allo sviluppo in
    Somalia e nello Yemen del Nord.  L'interlocutore  ha  evidenziato
    come se da una parte la carenza nei Paesi in Via di  Sviluppo  di
    operatori sanitari (quali quelli indicati  nei  Corsi  di  laurea
    della  SCIUHS)  e'  sicuramente  una  emergenza  gravissima,   e'
    altrettanto vero che  anche  nei  Paesi  Occidentali  (a  partire
    dall'Italia)  tra  non  molto  si   registreranno   vuoti   nella
    professione  medica  (in  prima  battuta),  ma  anche  per  altri
    operatori sanitari a partire dai fisioterapisti. E' stato inoltre
    messo in evidenza come la SCIUHS  possa  svolgere  in  futuro  un
    ruolo importante  attraverso  i  suoi  laureati  extra-comunitari
    nella gestione dei punti di ingresso in Italia dei  migranti  del
    Mediterraneo.  Infatti,   essi   potrebbero   relazionarsi   piu'
    facilmente con i pazienti, superando  il  problema  della  lingua
    molto piu' 
    agevolmente di quanto accada  oggi,  essendo  le  difficolta'  di
    comunicazione uno dei piu' gravi handicap nel primo approccio con
    le migliaia di migranti appena sbarcati.  Il  Consigliere  si  e'
    inoltre  detto  convinto  che  la  tradizione  nella   formazione
    sanitaria  dell'accademia  italiana  (nel  cui  solco  la  SCIUHS
    certamente si  inscrivera')  ben  potra'  formare  gli  operatori
    previsti dagli Ordinamenti didattici in grado  di  affrontare  le
    esigenze che saranno  poste  loro  anche  nei  Paesi  in  Via  di
    Sviluppo,  pure  alla  luce  delle  peculiarita'   previste   nei
    programmi che, ove possibile,  anche  a  livello  della  Ricerca,
    tratteranno le grandi patologie del Sud del Mondo. 
    Le   risultanze   della   consultazione   confermano   ampiamente
    l'impianto progettuale della SCIUHS declinata  negli  Ordinamenti
    didattici che prevedono Corsi di laurea per le principali  figure
    di operatori sanitari. 
    In conclusione si manifesta l'intenzione di stabilire (a  seguito
    dell'istituzione dell'Universita') un calendario che  preveda  un
    incontro all'anno per contribuire allo sviluppo  dell'Universita'
    con apporti di idee e suggerimenti da implementare nei  programmi
    in fase attuativa. Si  manifesta,  infine,  la  disponibilita'  a
    lavorare (a seguito dell'istituzione  del  nuovo  Ateneo)  ad  un
    Protocollo  di  Intesa  che  sottolinei   il   grande   interesse
    dell'Ordine  dei  Medici  nei  confronti  della  Saint   Camillus
    University. 
 
  Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento 
    In data 28 febbraio 2013 il Comitato Regionale  di  Coordinamento
    si riuniva a Roma e al Punto 7 cosi' esprimeva  il  parere  sulla
    Saint Camillus University: 
    Il Presidente comunica che in data  14  gennaio  u.s.,  ha  avuto
    luogo la riunione della commissione ad hoc  formata  dai  Rettori
    Dalla Torre, Frati, Lauro e dallo studente Messano, istituita per
    approfondire la questione relativa  al  progetto  di  istituzione
    della Saint Camillus International University of Health Sciences. 
    Comunica inoltre di aver provveduto ad inviare al MIUR il verbale
    della riunione in oggetto ed il parere di generale  apprezzamento
    che ne e' risultato, per il necessario giudizio di competenza del
    Ministero sulle questioni di carattere normativo. 
    Il Comitato all'unanimita' prende atto del  lavoro  svolto  della
    Commissione e assume come proprio il parere da esso espresso. 
 
  Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del  percorso
formativo 
    Gli obiettivi formativi specifici comprendono: 
    il conseguimento di un'adeguata preparazione nelle discipline  di
    base al fine di conoscere e comprendere i piu' rilevanti elementi
    a fondamento dei processi fisiologici e patologici  ai  quali  e'
    rivolto l'intervento professionale, preventivo e terapeutico; 
    la  conoscenza  dei  principi  bioetici  generali,  deontologici,
    giuridici  e  medico  legali   necessari   per   lo   svolgimento
    dell'attivita'       professionale;       la       partecipazione
    all'identificazione dei bisogni di salute della persona  e  della
    collettivita'; 
    l'identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica della
    persona e della collettivita'  e  la  formulazione  dei  relativi
    obiettivi   assistenziali;   la   pianificazione,   gestione    e
    valutazione   dei   risultati    dell'intervento    assistenziale
    infermieristico;  la  corretta   applicazione   delle   procedure
    diagnostico-terapeutiche; 
    la  conduzione   dell'assistenza   infermieristica   svolta   sia
    individualmente che in collaborazione con altri professionisti  e
    operatori  sanitari  e  sociali,  avvalendosi,  ove   necessario,
    dell'opera del personale di supporto. 
 
    L'articolazione del percorso formativo prevede al primo  anno  di
    corso  l'acquisizione  delle  conoscenze  di  base  relative   ai
    fenomeni   biologici,   alla   struttura   e   al   funzionamento
    dell'organismo umano, alle generalita' sui fenomeni patologici  e
    ai fondamenti della risposta  assistenziale  infermieristica  nel
    primo anno di corso. A tale obiettivo concorrono alcuni contenuti
    relativi alle scienze umane per un  approfondimento  dell'aspetto
    relazionale dell'assistenza. 
    Nel  secondo   anno   vengono   affrontati   i   quadri   clinici
    medico-chirurgici generali e specialistici con  l'identificazione
    dei bisogni di assistenza infermieristica correlati e le relative
    risposte assistenziali, il corso  di  metodologia  della  ricerca
    introduce lo studente all'utilizzo della letteratura  scientifica
    per  un  approccio   critico   all'attivita'   assistenziale   in
    riferimento alle evidenze  scientifiche  che  la  supportano;  il
    corso vuole  inoltre  introdurre  lo  studente  all'attivita'  di
    ricerca. 
    Il terzo anno approfondisce alcune problematiche  prioritarie  di
    salute della popolazione relative  alla  patologia  psichiatrica,
    alle      problematiche      clinico-assistenziali       connesse
    all'invecchiamento, alle condizioni patologiche che richiedono un
    approccio di emergenza-urgenza e/o di terapia intensiva.  Vengono
    inoltre fornite durante questo ultimo anno di corso  elementi  di
    normativa e organizzazione dei servizi sanitari e  assistenziali,
    diritto del  lavoro,  medicina  legale  per  una  conoscenza  del
    contesto  professionale  in  cui  il  futuro  professionista   si
    inserira'. 
    L'insegnamento clinico (tirocinio) e' articolato nei tre anni  di
    corso   secondo   coefficienti   quantitativi   diversificati   e
    distribuito in parallelo alla  conoscenze  teoriche  gradualmente
    fornite allo studente durante l'insegnamento teorico. 
 
  Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite  i  Descrittori
europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) 
  Conoscenza   e   capacita'   di   comprensione    (knowledge    and
understanding) 
    I  laureati  in  Infermieristica  possiedono  le  conoscenze  dei
    fondamenti delle discipline di base,  delle  discipline  cliniche
    medico-chirurgiche, delle  discipline  della  prevenzione  e  del
    management sanitario e delle discipline umanistiche. 
    Inoltre,  possiedono  le  conoscenze  generali  della  disciplina
    infermieristica  in  riferimento   a   metodologia   scientifica,
    ricerca, clinica,  modelli  teorici,  deontologia,  management  e
    responsabilita'  professionale.   Inoltre,   saranno   messi   in
    condizione  di  agire  in  condizioni  di  emergenza,  attesa  la
    peculiarita' delle aree nelle quali si troveranno non di  rado  a
    fornire la propria opera, caratterizzate da  numerose  emergenze,
    anche belliche, con scarsa densita' di personale sanitario. 
    L'acquisizione  delle   conoscenze   avviene   mediante   lezioni
    frontali,   seminari,   approfondimenti,   lavoro   di    gruppo,
    laboratori, tirocini clinici,  attivita'  di  tutorato  e  studio
    individuale. 
    La  valutazione  in  itinere  e   certificativa   dei   risultati
    dell'apprendimento  avviene  attraverso  prove  scritte,   orali,
    pratiche e valutazione periodica del percorso di tirocinio. 
 
  Capacita'  di  applicare  conoscenza   e   comprensione   (applying
knowledge and understanding) 
    I laureati  in  Infermieristica  sono  in  grado  di:  effettuare
    l'accertamento infermieristico e individuare i  relativi  bisogni
    di  assistenza;  erogare  assistenza  infermieristica   generale,
    preventiva,  curativa,  palliativa,  riabilitativa   e   per   la
    promozione della salute; instaurare  e  promuovere  la  relazione
    d'aiuto; attuare gli interventi di natura tecnica  ed  educativa;
    garantire   la   corretta   applicazione    delle    prescrizioni
    diagnostico-terapeutiche; applicare  i  contenuti  della  ricerca
    alla   pratica    clinica    infermieristica;    avvalersi    con
    appropriatezza del personale di supporto; agire in modo integrato
    con le  altre  professioni  sanitario-sociali;  contribuire  alla
    formazione  del  personale   infermieristico   e   di   supporto;
    partecipare  a  progetti  di  ricerca;  promuovere   i   principi
    deontologici della professione. 
    La capacita' di comprendere e applicare le  conoscenze  acquisite
    viene raggiunta con l'attivita'  di  tirocinio,  integrata  dalle
    varie forme di attivita' tutoriale e di laboratorio. 
 
  Autonomia di giudizio (making judgements) 
    Descrittore di Dublino 3 - making judgements 
 
    Il laureato in infermieristica e' in grado di: 
    -	identificare  i  problemi  di   competenza   specifica   e   le
    problematiche di tipo collaborativo 
    -	definire i risultati assistenziali attesi 
    -	stabilire gli interventi assistenziali appropriati  sulla  base
    delle priorita', delle evidenze  scientifiche  e  della  volonta'
    della persona assistita 
    -	valutare i risultati raggiunti anche in termini  qualitativi  e
    il processo di assistenza 
    -	identificare, in collaborazione con altre figure professionali,
    i  bisogni  di  salute  della  persona,  della  famiglia,   della
    comunita' 
    -	identificare, in relazione alla complessita'  assistenziale,  i
    soggetti  da  coinvolgere  nell'assistenza   (caregiver/famiglia,
    personale  di  supporto,  altri  professionisti,  risorse   della
    comunita') 
    -	identificare  le  situazioni  cliniche  in  cui  e'  necessario
    avvalersi di consulenti 
    -	identificare  le  situazioni  in  contrasto  con   i   principi
    deontologici della professione 
    L'acquisizione delle conoscenze  e  la  capacita'  di  applicarle
    consapevolmente e responsabilmente  nell'attivita'  di  tirocinio
    clinico, permettono allo studente di sviluppare quella  capacita'
    di giudizio autonomo indispensabile per esercitare la professione
    infermieristica. 
 
  Abilita' comunicative (communication skills) 
    Descrittore di Dublino 4 -communication skills 
 
    Il laureato in infermieristica e' in grado di: 
    -	utilizzare i canali verbali e non verbali  della  comunicazione
    nell'assistenza infermieristica 
    -	lavorare in gruppo e promuovere tale modalita' operativa 
    -	utilizzare in forma scritta  e  orale  la  lingua  inglese  per
    l'assistenza, lo studio e la ricerca 
    -	utilizzare il  linguaggio  tecnico-scientifico  nell'uso  della
    documentazione infermieristica e nella produzione scientifica 
    Le abilita' comunicative vengono sviluppate durante il  tirocinio
    clinico, gli appositi laboratori, gli  incontri  di  tutorato,  i
    lavori di gruppo, le verifiche  di  profitto,  la  lettura  e  lo
    studio di articoli  scientifici,  l'elaborazione  della  tesi  di
    laurea.  E'  inoltre   importante   l'esperienza   di   tirocinio
    all'estero per il miglioramento delle competenze linguistiche  la
    cui verifica di apprendimento avviene con modalita' e-learning 
 
  Capacita' di apprendimento (learning skills) 
    Descrittore di Dublino 5 - learning skills 
    Il laureato in infermieristica e' in grado di: 
    -	identificare i propri bisogni  formativi  e  le  modalita'  per
    soddisfarli 
    -	selezionare i contenuti congruenti al proprio bisogno formativo 
    -	mantenere aggiornate le proprie competenze 
    -	partecipare alla vita delle associazioni professionali al  fine
    di   diffondere   e   sviluppare   la    cultura    professionale
    infermieristica 
    -	interpretare   correttamente   la   legislazione    concernente
    l'esercizio della professione infermieristica nel rispetto  delle
    norme deontologiche e nel quadro normativo generale La  capacita'
    di  apprendimento  si  sviluppa  nell'intero  percorso  di  studi
    nell'ambito delle diverse attivita' proposte: lezioni,  seminari,
    laboratori,  tutorato,  tirocinio,  confronto   con   docenti   e
    professionisti,  studio  individuale,  elaborazione  della   tesi
    finale. 
 
  Conoscenze richieste per l'accesso 
  (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) 
    Per essere ammessi  ai  Corsi  di  Laurea  occorrera'  essere  in
    possesso del diploma di scuola media superiore o di titolo estero
    equipollente, riconosciuto idoneo  dalla  normativa  vigente,  ed
    aver superato le selezioni per l'ingresso. Il numero  programmato
    di accessi al primo anno di corso  e'  definito  ai  sensi  della
    Legge 264 del 2.11.1999. 
    I titoli di studio esteri sono validi se conseguiti  dopo  almeno
    12 anni di scolarita'. Nel caso  in  cui  il  sistema  scolastico
    locale preveda 11 anni o 10 anni  di  scolarita',  il  titolo  e'
    valido se integrato con uno  o  due  anni  di  Universita'  e  il
    superamento di tutti gli esami previsti per gli anni frequentati.
    Ulteriori indicazioni sui titoli stranieri validi  per  l'accesso
    all'Universita' sono contenute  nelle  disposizioni  ministeriali
    del 18 maggio 2011. La prova di ammissione, una volta  verificati
    i  requisiti  di  base,  si  articolera'  in   una   preselezione
    internazionale e in tre differenti prove: 
    -	Prova di preselezione presso le  sedi  estere  a  cura  di  una
    struttura specializzata 
    -	Una prova basata sull' International  Medical  Admissions  Test
    (IMAT) 
    -	Una  prova  scritta  a  svolgimento   libero   finalizzata   ad
    evidenziare le motivazioni alla base della scelta della SCIUHS 
    -	Un colloquio con una commissione  integrata  da  psicologi  per
    evidenziare  l'attitudine  al  lavoro  di  gruppo  in  situazioni
    complesse. 
    E' altresi' richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata
    preparazione iniziale secondo  quanto  previsto  dalle  normative
    vigenti relative all'accesso ai  corsi  a  numero  programmato  a
    livello nazionale. 
    Nel caso in cui la prova di  ammissione  venga  superata  con  un
    punteggio inferiore ad  un  prefissato  valore,  stabilito  dalla
    Struttura competente,  verranno  individuati  specifici  obblighi
    formativi aggiuntivi (debiti formativi) da soddisfare  nel  primo
    anno di corso. 
    L'obbligo formativo aggiuntivo sara' calcolato tenendo conto  del
    punteggio ottenuto dai candidati  nella  prova  d'ammissione.  In
    particolare, tale obbligo sara' definito sulla base dei risultati
    conseguiti  dai  candidati  che  risulteranno   vincitori   nella
    formulazione della graduatoria. Il criterio  che  definisce  tale
    carenza  e'  rappresentato  dal  15%  inferiore   dei   candidati
    collocati nelle ultime posizioni della graduatoria.  Tale  valore
    sara' preso come riferimento per  calcolare  l'obbligo  formativo
    aggiuntivo. 
    Lo studente dovra'  obbligatoriamente  frequentare  un  corso  di
    recupero organizzato dalla Struttura  competente  allo  scopo  di
    colmare le carenze formative iniziali evidenziate. 
    La mancata attestazione del recupero  del  debito  formativo  non
    consente allo studente l'iscrizione ad anni successivi al primo. 
    Le  strutture  didattiche  promuovono  sia  lo   svolgimento   di
    attivita'   formative   propedeutiche   alla    verifica    della
    preparazione iniziale degli studenti che accedono ai  corsi,  sia
    attivita' formative integrative organizzate al fine  di  favorire
    l'assolvimento  degli  obblighi  formativi  aggiuntivi,  operando
    anche in collaborazione con  istituti  di  istruzione  secondaria
    sulla base di apposite convenzioni. 
 
    Quadro A 3 Requisiti di ammissione Documenti/Esplicitazioni 
 
    Svolgimento della prova presso le  sedi  estere  a  cura  di  una
    struttura specializzata 
    Ad  ogni  candidato,  dopo  il,  riconoscimento  da  parte  della
    Commissione di Sorveglianza, verra' distribuito un foglio con  le
    istruzioni  fondamentali  sullo  svolgimento  delle   prove.   Il
    candidato, ricevuto dalla Commissione il materiale necessario per
    lo svolgimento della prova, dovra' seguire  le  istruzioni  della
    Commissione di Sorveglianza che indichera' esattamente: 
    le modalita' per assegnare le risposte, e cioe': 
    -	la risposta deve  essere  data  annerendo  (con  il  pennarello
    appositamente   fornito    dalla    Commissione)    la    casella
    corrispondente  alla  soluzione  prescelta.  Si  precisa  che  le
    risposte valide ai fini della valutazione sono unicamente quelle 
    riportate sulla scheda delle risposte; 
    -	annerire piu' di una casella equivale ad una risposta omessa; 
    per prendere appunti o fare calcoli e disegni il  candidato  puo'
    utilizzare unicamente gli spazi bianchi del questionario  e/o  il
    retro del foglio con  le  istruzioni.  Si  precisa  che  appunti,
    calcoli e disegni riportati negli spazi bianchi del  questionario
    e/o sul retro del foglio con le istruzioni  non  sono  in  nessun
    caso utilizzabili  per  la  validazione  o  l'integrazione  delle
    risposte riportate sulla scheda delle risposte; tali  questionari
    e fogli  istruzioni,  non  essendone  disposta  la  conservazione
    cartacea,  verranno  raccolti  separatamente  ed   immediatamente
    smaltiti; 
    lo scadere del tempo a disposizione per la prova (al segnale  del
    Presidente   i   candidati    dovranno    immediatamente,    pena
    l'annullamento della prova, sospendere ogni attivita' e sollevare
    il pennarello in modo da facilitarne il recupero da  parte  della
    Commissione di Sorveglianza);  le  modalita'  di  riconsegna  del
    materiale (si segnala in particolare che l'indebita 
    apposizione  di  segni  di  riconoscimento  sulla  scheda   delle
    risposte comporta 
    l'annullamento della prova); 
    le modalita' di uscita dall'aula per casi particolari  sotto.  la
    vigilanza della Commissione di Sorveglianza. 
    Ai candidati, durante le prove, non e'  permesso  comunicare  tra
    loro verbalmente o per iscritto, ovvero mettersi in relazione con
    altri, salvo che con i membri della Commissione di  Sorveglianza.
    I candidati non potranno, altresi', tenere con se' borse o zaini,
    libri o appunti, vocabolari, carta,  penna,  telefoni  cellulari,
    calcolatrici e altri  strumenti  elettronici;  chi  ne  fosse  in
    possesso dovra' depositarli in un luogo che verra' indicato dalla
    Commissione di Sorveglianza all'inizio della prova. Il  candidato
    che venga trovato in possesso dei suddetti oggetti sara'  escluso
    dalla prova. ยท 
    La Commissione di Sorveglianza curera' il rispetto  delle  regole
    di svolgimento e adottera' eventuali provvedimenti nel  caso  non
    fossero osservate tali disposizioni. 
 
    International Medical Admissions Test (IMAT) 
    E	una prova  di  90  minuti  che  ha  per  oggetto  specifico  la
    selezione dei candidati ai corsi di medicina e  chirurgia  presso
    Universita' i cui candidati provengono  da  una  vasta  gamma  di
    contesti educativi. Ci si riferisce a corsi che  sono  tenuti  in
    inglese, aperti a studenti domestici e internazionali. In Italia,
    questo servizio di test di ammissione opera in collaborazione con
    il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita'  e  della  Ricerca
    (MIUR), per sviluppare e fornire la versione  in  lingua  inglese
    dei test di ammissione italiani gia' utilizzati per l'ingresso ai
    corsi tenuti in lingua italiana. 
    Il test non richiede studio supplementare da parte dei  candidati
    in quanto e' una prova di capacita' e conoscenze che gli studenti
    si prevede gia' posseggono 
 
    In considerazione del fatto che i corsi si svolgono sia in lingua
    italiana sia in lingua inglese sara' richiesta  e  verificata  in
    ingresso una competenza almeno di livello B2 per almeno una delle
    due lingue. 
 
  Caratteristiche della prova finale 
  (DM 270/04, art 11, comma 3-d) 
    L'Esame finale del Corso di Laurea ha valore di  Esame  di  Stato
    abilitante all'esercizio della professione infermieristica  e  si
    compone di: 
    a. Una prova pratica nel  corso  della  quale  lo  studente  deve
    dimostrare  di  aver   acquisito   le   conoscenze   e   abilita'
    teorico-pratiche  e  tecnico-operative  proprie  dello  specifico
    profilo professionale; 
    b. Redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. 
 
    Si svolge nei periodi e nei modi prescritti da  apposito  decreto
    del Ministero della Universita' e  della  Ricerca  Scientifica  e
    Tecnologica di concerto con il Ministero della Salute. 
 
    A  determinare  il  voto  di  laurea,  espresso  in  centodecimi,
    contribuiscono i seguenti parametri: 
    a)	la media dei voti conseguiti negli esami curriculari  espressa
    in centodecimi, 
    b)	i punti attribuiti dalla Commissione dell'esame finale in sede
    di discussione (massimo 5 punti), 
    c)	il punteggio conseguito nella prova pratica (massimo 6 punti). 
    La  lode  puo'  essere  attribuita  per  parere   unanime   della
    Commissione ai Candidati che conseguono il  punteggio  finale  di
    110/110. 
 
    I docenti relatori di tesi sono professori  di  prima  o  seconda
    fascia o ricercatori o professori a contratto. 
    Le attivita' formative per la preparazione della prova finale  si
    svolgeranno nelle strutture indicate  in  merito  alle  attivita'
    professionalizzanti. 
 
  Motivi dell'istituzione di piu' corsi nella classe 
    Il  Corso  di  Laurea  in  Infermieristica  e'  abilitante   alla
    professione  sanitaria  di  Infermiere.  Appartiene  alla  stessa
    classe (L/SNT1) del Corso di Laurea  in  Ostetricia  che,  pero',
    abilita  alla  professione  sanitaria  di   Ostetrica/o.   Appare
    evidente che, pur  appartenendo  alla  stessa  classe,  pertanto,
    rispondono alla finalita' di  formare  figure  professionali  che
    svolgono  ruoli  -per  quanto   affini-   profondamente   diversi
    nell'ambito del sistema sanitario. 
    
+-------------------------------------------------------------------+
|Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati      |
+-------------------------------------------------------------------+
|Il corso prepara alle professioni di Professioni sanitarie         |
|infermieristiche ( Codice ISTAT 3.2.1.1.1)                         |
+-------------------------------------------------------------------+
|funzione in un contesto di lavoro:                                 |
|Il laureato in Infermieristica, secondo il Decreto ministeriale 14 |
|settembre 1994, n. 739 e successive modificazioni e integrazioni,  |
|potra' svolgere i seguenti compiti: prevenzione delle malattie,    |
|assistenza dei malati e dei disabili di tutte le eta', educazione  |
|sanitaria, formazione del personale di supporto, aggiornamento     |
|relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. Tale     |
|assistenza preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa e' di  |
|natura tecnica, relazionale, educativa. Il laureato in             |
|Infermieristica puo' svolgere la propria attivita' in qualsiasi    |
|contesto di cura, assumendo la responsabilita' dell'assistenza     |
|generale infermieristica ed esprimendo competenze cliniche,        |
|relazionali ed educative associate allo specifico profilo          |
|professionale, puo' esercitare la propria attivita' in un contesto |
|territoriale o distrettuale per la presa in carico infermieristica |
|della persona al domicilio e (acquisendo ulteriore formazione      |
|post-base) puo' operare nel campo didattico, manageriale e della   |
|ricerca. Tali funzioni, per quanto stabilite in un contesto        |
|normativo italiano, appaiono comunque perfettamente spendibili     |
|anche nei Paesi extracomunitari dai quali proverranno              |
|prioritariamente gli studenti e nei quali poi svilupperanno la     |
|propria carriera professionale.                                    |
+-------------------------------------------------------------------+
|competenze associate alla funzione:                                |
|Il laureato in Infermieristica dovra' acquisire competenze connesse|
|alla gestione dei problemi di salute della persona e della         |
|comunita', che gli permettano di partecipare all'individuazione dei|
|fabbisogni di salute della persona e della collettivita', di       |
|identificare i bisogni di assistenza infermieristica e di          |
|elaborarne gli obiettivi, di pianificare, gestire e valutare       |
|l'intervento assistenziale infermieristico, di garantire la        |
|corretta attuazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, di|
|operare sia individualmente che in collaborazione con altri        |
|operatori sanitari, avvalendosi, ove necessario, del personale di  |
|supporto. Considerata la destinazione prioritaria del Corso a      |
|giovani provenienti da Paesi extracomunitari (che poi realizzeranno|
|il proprio percorso professionale nel Paese di provenienza) si     |
|tratteranno con specifica attenzione problematiche sanitarie       |
|collegate alle patologie dei Paesi del sud del mondo (dalla malaria|
|alla TBC, dall'HIV/AIDS all'Ebola, fino alle cosiddette malattie   |
|neglette) in modo da fornire competenze quanto piu' possibili      |
|spendibili nei Paesi di provenienza. Ovviamente l'approccio e il   |
|livello di competenze che saranno perseguiti riguardera' la        |
|peculiare figura dell'infermiere.                                  |
+-------------------------------------------------------------------+
|sbocchi occupazionali:                                             |
|Il laureato in Infermieristica potra' esercitare la sua professione|
|in strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private   |
|sia in regime di dipendenza che libero professionale, nei seguenti |
|ambiti lavorativi: ospedali in tutte le unita' operative di degenza|
|e unita' ambulatoriali, servizi di emergenza territoriale ed       |
|ospedaliera, strutture post-acuti, di lungodegenza, residenze      |
|sanitarie assistite, centri di riabilitazione, centri di assistenza|
|per disabili, hospice, servizi sanitari territoriali domiciliari,  |
|distrettuali/di comunita' e ambulatoriali, servizi di prevenzione e|
|sanita' pubblica. Considerata la peculiare prioritaria provenienza |
|degli studenti dai Paesi extracomunitari, sara' prevista e         |
|affrontata l'illustrazione di alcuni particolari contesti di       |
|emergenza in cui agiscono gli operatori sanitari in talune         |
|circostanze nei Paesi in Via di Sviluppo.                          |
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|Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)             |
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| - Professioni sanitarie infermieristiche - (3.2.1.1.1)            |
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  Attivita' di base 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Motivazioni dell'inserimento  nelle  attivita'  affini  di  settori
previsti dalla classe o Note attivita' affini 
    () 
    Non sono state riscontrate ripetizioni nelle attivita'  affini  o
    integrative  di  settori  inseriti  nelle  attivita'  di  base  o
    caratterizzanti. 
    L'inclusione  dei  settori  scientifico-disciplinari  L-LIN/12  e
    SECS-P/02 e' motivata dalla necessita' di integrare la formazione
    con  insegnamenti  utili  ad   una   piu'   ampia   articolazione
    dell'offerta formativa. 
 
  Note relative alle altre attivita' 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Note relative alle attivita' di base 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato. 
 
  Note relative alle attivita' caratterizzanti 
    La Saint Camillus International University of Health Sciences  e'
    in fase di istituzione: ne deriva che tale campo non puo'  essere
    compilato.