(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il Comune di Camastra (Agrigento), i  cui  organi  elettivi  sono
stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 9 giugno 2013,
presenta forme d'ingerenza da parte della  criminalita'  organizzata,
che  compromettono  la  libera   determinazione   e   l'imparzialita'
dell'amministrazione, nonche' il buon andamento ed  il  funzionamento
dei servizi, con  grave  pregiudizio  per  l'ordine  e  la  sicurezza
pubblica. 
    A seguito di  un'operazione  di  polizia  giudiziaria  coordinata
dalla  Direzione  Distrettuale  Antimafia  di  Palermo,  sono  emersi
elementi  su  possibili  infiltrazioni   delle   locali   consorterie
criminali, che hanno indotto il Prefetto di  Agrigento,  con  decreto
del 27 giugno 2017 successivamente prorogato,  a  disporre  l'accesso
presso il comune, ai sensi dell'art. 143 del decreto  legislativo  18
agosto 2000, n. 267. 
    Al termine delle indagini effettuate, la  Commissione  incaricata
dell'accesso ha depositato le proprie conclusioni,  alla  luce  delle
quali il Prefetto, sentito il Comitato provinciale per l'ordine e  la
sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione  del  Procuratore
della Repubblica di Agrigento e di un delegato  della  Procura  della
Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia, ha  inviato
l'allegata relazione in data 12 febbraio 2018, che costituisce  parte
integrante  della  presente  proposta,  in  cui  si  da'  atto  della
sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti
diretti e indiretti degli amministratori locali con  la  criminalita'
organizzata e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando,
pertanto, i presupposti per l'applicazione del richiamato art. 143. 
    I lavori svolti  dalla  Commissione  d'indagine  hanno  preso  in
esame, oltre  all'intero  andamento  gestionale  dell'amministrazione
comunale, la cornice criminale ed il contesto ove si colloca  l'ente,
con particolare riguardo ai rapporti  tra  gli  amministratori  e  la
criminalita' organizzata. 
    Il comune di Camastra e'  un  piccolo  centro  di  circa  duemila
abitanti sito in un ambito territoriale rispetto al quale costituisce
un dato giudizialmente acquisito la consolidata presenza  di  potenti
famiglie malavitose, che operano in stretta sinergia con  i  sodalizi
radicati nelle aree limitrofe. 
    Il Prefetto evidenzia che in quel  territorio  all'organizzazione
tradizionalmente  denominata  «cosa  nostra»   si   e'   in   passato
contrapposta un'altra associazione di tipo mafioso - la c.d. «stidda»
- la quale, originariamente costituita da clan scissionisti, ad  oggi
esercita la propria sfera di influenza con il consenso della prima. 
    In tale contesto, a seguito della predetta operazione di  polizia
giudiziaria, a luglio 2016 e' stata data esecuzione  ad  un'ordinanza
di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per  le  indagini
preliminari presso il  Tribunale  di  Palermo  nei  confronti  di  un
personaggio apicale e di altri elementi della consorteria  localmente
egemone, indagati a vario titolo per i reati  di  cui  agli  articoli
416-bis, commi 1, 2, 3, 4 e 6; 56 e 629 del  codice  penale,  nonche'
per detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra. 
    In  particolare,  al   menzionato   personaggio   apicale   viene
contestato di «avere partecipato attivamente, direttamente e  tramite
terze persone,  alla  campagna  elettorale  del  Comune  di  Camastra
relativa alle  elezioni  amministrative  del  giugno  2013,  fornendo
supporto al candidato  Sindaco»  poi  effettivamente  eletto,  «anche
attraverso condotte intimidatorie nei confronti di esponenti politici
di altri schieramenti». 
    Dalle  risultanze  investigative  si  evince  altresi'   che   il
personaggio   in   questione   ha   indebitamente   condizionato   le
consultazioni amministrative del 2013 avvalendosi dell'ausilio di due
stretti parenti, uno dei quali  destinatario  della  medesima  misura
cautelare. 
    Fonti  tecniche  di  prova  hanno  inoltre  messo  in  luce  «gli
strettissimi rapporti» tra l'attuale organo di vertice del comune  ed
i componenti della  citata  famiglia  malavitosa,  i  quali  si  sono
adoperati anche economicamente per sostenerne la candidatura mediante
il pagamento di somme di denaro per la compravendita di voti. 
    Riferisce quindi il Prefetto che il sindaco - gia' a  capo  della
compagine di governo dell'ente da maggio 2003  a  giugno  2008  -  ad
ottobre 2013  ha  conferito  l'incarico  di  consulente  esterno  nel
settore  tecnico  ad  un  soggetto   descritto   negli   atti   della
magistratura inquirente come il «trait d'union» tra l'amministrazione
comunale e la consorteria territorialmente dominante. 
    E' significativo che il soggetto in  argomento  ha  mantenuto  la
posizione  di  consulente  in  un  settore  strategico  per  la  vita
dell'ente pur dopo che il primo cittadino - con atti del 2014  e  del
2015 - ha nominato un altro professionista in qualita' di esperto  in
materia di  lavori  pubblici  e  gestione  del  territorio  ai  sensi
dell'art. 14 della legge della regione Siciliana 26 agosto  1992,  n.
7. 
    L'Organo  ispettivo  evidenzia  altresi'  che  a  marzo  2015  il
sindaco,  in  assenza  di  documentate  specifiche   competenze,   ha
attribuito  l'incarico  di  «collaboratore»  a  titolo  gratuito  nei
settori dell'urbanistica  e  dei  lavori  pubblici  ad  un  assessore
dimissionario,  stretto  parente  del  predetto   soggetto   nominato
consulente esterno. 
    Il Prefetto rileva poi  che  l'organo  di  vertice  dell'ente  e'
legato da vincoli di parentela ad una persona vicina ad  un  soggetto
sottoposto ad indagini per  il  reato  di  cui  all'art.  416-bis  in
relazione agli articoli 56 e 629 del codice penale,  al  quale  viene
contestato di avere coadiuvato il piu' volte  menzionato  personaggio
apicale della consorteria localmente egemone «ponendo tra  l'altro  a
disposizione i locali del proprio esercizio commerciale  ...  per  la
materiale percezione delle  somme  corrisposte  dalle  vittime  delle
richieste estorsive e per l'effettuazione di riunioni  da  parte  dei
sodali». 
    Viene in proposito stigmatizzata la circostanza che  da  dicembre
2017 l'esercizio commerciale in parola -  utilizzato  come  luogo  di
ritrovo dei membri del sodalizio  criminale  -  risulta  gestito  dal
suddetto parente del sindaco. 
    Gli esiti del procedimento  penale  da  cui  ha  preso  le  mosse
l'accesso hanno  parimenti  fatto  emergere  i  rapporti  tra  taluni
soggetti controindicati ed il  vicesindaco,  titolare,  tra  l'altro,
delle deleghe ai  lavori  pubblici,  all'urbanistica,  al  patrimonio
immobiliare ed alla polizia urbana. Nello specifico,  sono  emersi  i
contatti intercorsi in occasione della  campagna  elettorale  per  le
consultazioni  amministrative  del  2013  tra   l'amministratore   in
questione e quello stretto parente del  personaggio  apicale  di  cui
sopra si e' detto, destinatario dell'ordinanza di custodia  cautelare
in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari  presso  il
Tribunale di Palermo. 
    Negli  atti  della  magistratura  inquirente  vengono   delineate
analoghe, pregiudizievoli convergenze di interessi tra elementi della
criminalita' organizzata ed esponenti dell'apparato  burocratico  del
comune, alcuni dei quali  annoverano  vincoli  di  parentela  con  un
soggetto coinvolto nel richiamato procedimento penale ed indagato per
associazione di tipo mafioso. 
    Sotto  tale  profilo,  assume  rilievo  emblematico  la   vicenda
dell'istanza di cointestazione di una concessione di area cimiteriale
e della relativa  cappella  gentilizia  presentata  ad  ottobre  2016
all'ufficio tecnico comunale da uno stretto congiunto del piu'  volte
menzionato personaggio apicale del sodalizio territorialmente egemone
e da due persone legate da rapporti di  affinita'  ad  un  dipendente
dell'ente - a sua volta stretto parente del sindaco -  del  quale  e'
stata documentata la vicinanza ad elementi di quel sodalizio. 
    Le verifiche espletate dalla Commissione di indagine hanno  fatto
emergere che a maggio 2017  il  predetto  congiunto  del  personaggio
apicale - peraltro, anch'egli indagato per il reato di  cui  all'art.
416-bis del codice penale -  ha  depositato  in  comune  un  atto  di
rinuncia a tutti i diritti sulla cappella gentilizia  in  favore  dei
cointestatari affini del dipendente  dell'ente,  i  quali  hanno  poi
presentato una richiesta di permesso di  costruire  in  sanatoria  ed
un'istanza  di   rilascio   della   certificazione   di   conformita'
urbanistica e di  ammissibilita'  con  riferimento  al  manufatto  in
argomento. 
    Segnala in proposito il Prefetto che  l'amministrazione  comunale
ha  omesso  di  svolgere  i  dovuti  accertamenti  in   ordine   alla
legittimita'  dell'operazione  negoziale   in   parola,   la   quale,
configurando un  vero  e  proprio  mutamento  di  intestazione  della
concessione, avrebbe dovuto comportare la  retrocessione  del  titolo
abilitativo al comune per la sua conseguente riassegnazione in base a
criteri di trasparenza ed imparzialita'. 
    Altra vicenda sintomatica e' quella  relativa  ad  un'impresa  di
onoranze funebri -  riconducibile  all'altro  stretto  congiunto  del
personaggio apicale  della  locale  famiglia  malavitosa  di  cui  in
precedenza si e' fatta menzione, sottoposto ad indagini per il  reato
di associazione di  tipo  mafioso  -  titolare  di  un'autorizzazione
rilasciata dal comune gia' a febbraio 2013 e risultata carente  della
dichiarazione di idoneita' prescritta dall'art. 20  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285. 
    Al  riguardo,  la  Commissione   di   indagine   sottolinea   che
l'operazione  di  polizia  giudiziaria  coordinata  dalla   Direzione
Distrettuale  Antimafia  di  Palermo  ha  fatto  emergere  come   gli
esponenti della menzionata famiglia malavitosa si siano adoperati per
«accaparrarsi» tutte le attivita'  del  settore,  ponendo  in  essere
estorsioni  e  minacce  ai  danni  dei  titolari   dell'unica   ditta
concorrente presente sul territorio comunale. Nondimeno -  nonostante
il clamore mediatico che tali accadimenti hanno  avuto  -  l'ente  e'
rimasto sostanzialmente  inerte,  omettendo  di  espletare  qualsiasi
controllo nei confronti della suddetta impresa al fine di  verificare
l'esistenza o comunque la permanenza dei presupposti per il legittimo
esercizio dell'attivita' a suo tempo autorizzata. 
    Specifica attenzione e' stata poi dedicata in sede  ispettiva  al
settore  dei  lavori  pubblici,  in  ordine  al  quale  sono   emerse
illegittimita' ed irregolarita' di cui hanno beneficiato anche  ditte
controindicate. 
    E' stato infatti accertato che diversamente  da  quanto  previsto
dal regolamento comunale per i lavori, le forniture ed i  servizi  in
economia - peraltro, approvato a novembre 2014 dalla giunta  anziche'
dall'organo  consiliare  in  violazione  dell'art.  42  del   decreto
legislativo n. 267 del 2000 - l'ente non  si  e'  mai  dotato  di  un
elenco di operatori economici tra cui individuare quelli da  invitare
alle procedure di cottimo fiduciario, in contrasto con i principi  di
rotazione e parita' di trattamento sanciti dall'art. 125 del  decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163, allora vigente. 
    Piu' nel dettaglio, gli esiti dell'accesso hanno  messo  in  luce
che  nel  2014  l'ente  ha  espletato  una  procedura  negoziata  per
l'affidamento  di  lavori  di  manutenzione  ordinaria  delle  strade
comunali invitando a partecipare alcune ditte all'epoca  destinatarie
di provvedimenti interdittivi ed omettendo di  svolgere  accertamenti
antimafia,  in  contrasto  con  le  cautele  che  sarebbe  necessario
adottare a tutela della legalita' in un ambito territoriale in cui e'
consolidata la presenza di sodalizi criminali. 
    Sempre con riferimento al settore dei lavori  pubblici,  l'Organo
ispettivo evidenzia che il  titolare  di  un'impresa  affidataria  di
lavori comunali annovera vincoli di  parentela  con  un  imprenditore
risultato contiguo alla criminalita' organizzata. 
    Infine, il Prefetto segnala che uno dei componenti  il  consiglio
di amministrazione  dell'impresa  gerente  la  discarica  comunale  -
recentemente destinataria di un provvedimento di sequestro preventivo
per illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi -  ha  rivestito
il ruolo di liquidatore di una societa' che ha  avuto  tra  i  propri
dipendenti il piu' volte citato personaggio apicale della consorteria
localmente egemone, coinvolto nell'operazione di polizia  giudiziaria
da cui ha preso le mosse l'accesso. 
    Le  circostanze  analiticamente  esaminate   e   dettagliatamente
riferite nella relazione del Prefetto hanno  rivelato  una  serie  di
condizionamenti nell'amministrazione comunale di  Camastra,  volti  a
perseguire  fini  diversi  da   quelli   istituzionali,   che   hanno
determinato   lo   svilimento   e   la   perdita   di    credibilita'
dell'istituzione locale, nonche' il pregiudizio degli interessi della
collettivita',  rendendo  necessario  l'intervento  dello  Stato  per
assicurare la riconduzione dell'ente alla legalita'. 
    Ritengo, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'adozione del
provvedimento di scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Camastra
(Agrigento), ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 276. 
    In  relazione  alla  presenza  ed  all'estensione  dell'influenza
criminale,  si  rende  necessario  che  la  durata   della   gestione
commissariale sia determinata in diciotto mesi. 
      Roma, 6 aprile 2018 
 
                                    Il Ministro dell'interno: Minniti 
 
                              --------- 
 
                                              PREFETTURA DI AGRIGENTO 
                                     UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO 
 
                                                      Prot. n. 38/OES 
 
                                          Agrigento, 12 febbraio 2018 
 
                                        Al sig. Ministro dell'interno 
                                                  Segreteria speciale 
                                                                 ROMA 
 
                                                               e p.c. 
 
                Al Dipartimento per gli affari interni e territoriali 
                                              Segreteria di sicurezza 
                                                                 ROMA 
 
    Oggetto: Comune di Camastra. 
    Il Comune di Camastra  (2083  abitanti)  ha  rinnovato  i  propri
organi  elettivi  nelle  consultazioni  amministrative  tenutesi  nel
giugno dell'anno 2013. 
    ... Omissis ... 
    Nel luglio 2016, la  Squadra  mobile  di  Agrigento  ha  eseguito
l'Ordinanza di custodia cautelare in carcere (O.C.C.) n. ...  omissis
... emessa dal  Tribunale  di  Palermo  su  richiesta  della  DDA  di
Palermo, nei confronti di ... omissis, capo mandamento di Canicatti',
... omissis ..., capo famiglia di Camastra, ...  omissis  ...  e  ...
omissis, per i reati di cui agli articoli 416-bis e 629 del c.p.  Gli
stessi, unitamente a ... omissis ... venivano indagati per aver fatto
parte di un'associazione mafiosa operante nel territorio di Camastra. 
    In particolare ...omissis: 
        per aver posto in essere richieste estorsive nei confronti di
imprenditori locali e per aver partecipato attivamente,  direttamente
e tramite terze persone,  alla  campagna  elettorale  del  Comune  di
Camastra relativa alle elezioni del giugno 2013, fornendo supporto al
... omissis ... anche attraverso condotte intimidatorie nei confronti
di esponenti politici di altri schieramenti; 
      ... omissis ... e ... omissis ... per aver coadiuvato il  padre
... omissis  ...  nelle  richieste  estorsive  e  nel  controllo  del
territorio,  ivi  compresa  l'attiva  partecipazione  alla   campagna
elettorale del Comune di Camastra del giugno 2013, fornendo  supporto
al ... omissis ...; 
      la Questura di Agrigento con nota n. omissis  del  omissis,  ha
reso prime informazioni in merito alla predetta O.C.C.  sottolineando
che l'attivita' di indagine aveva permesso di aprire uno squarcio sul
Comune  di  Camastra  e  individuare  ma  serie   di   reati,   quali
associazione a delinquere di stampo mafioso  ed  estorsioni,  le  cui
investigazioni avevano messo in luce anche possibili  condizionamenti
mafiosi delle istituzioni delle istituzioni comunali di Camastra  con
specifico riferimento  ad  avvenimenti  connessi  alle  consultazioni
elettorali del 2013. 
    A  seguito  della  disamina  dei   provvedimenti   dell'Autorita'
giudiziaria  e  della  relazione  della  Questura  che   sono   stati
attentamente e approfonditamente valutati nella Riunione  tecnica  di
coordinamento delle Forze di Polizia (R.T.C.) del 25 maggio  2017  il
Prefetto pro tempore, con nota n. 326/R/OES del 1°  giugno  2017,  ha
richiesto  la  delega  ad  esercitare  i  poteri  di  accesso  e   di
accertamento di  cui  all'art.  1,  comma  4,  del  decreto-legge  n.
629/1982,  convertito  dalla   legge   n.   726/1982   e   successive
modificazioni e integrazioni presso il Comune di Camastra. 
    Con decreto n. 17102/128/1(10)/R del 7 giugno  2017  il  Prefetto
pro tempore e' stato delegato ad esercitare i poteri di accesso e  di
accertamento con le modalita' e la tempistica indicati nell'art.  143
del decreto legislativo n. 267/2000,  come  sostituito  dall'art.  2,
comma 30, della  legge  n.  94/2009,  nei  confronti  del  Comune  di
Camastra. 
    Con provvedimento n. 180/OES/N.C. del 27 giugno 2017, il Prefetto
di  Agrigento  ha  disposto,  ai  sensi  dell'art.  143  del  decreto
legislativo n. 267/200 e  successive  modificazioni  e  integrazioni,
l'accesso  presso  il  Comune  di  Camastra  al  fine  di  verificare
l'eventuale sussistenza di forme di condizionamento  da  parte  della
criminalita' organizzata o di collegamenti diretti ed  indiretti  con
la stessa. 
    ... Omissis ... 
    La Commissione di Indagine ha iniziato la propria attivita' il  3
luglio  2017,  redigendo  verbale  di  insediamento  presso  la  Casa
Comunale, sottoscritto, oltre che dai  componenti  della  Commissione
stessa, dal Sindaco, dal Presidente  del  Consiglio  comunale  e  dal
Segretario Generale. 
    ... Omissis ... 
    In data 29 dicembre  2017,  i  componenti  della  Commissione  di
Indagine hanno presentato  la  relazione  sull'attivita'  svolta  ...
omissis ... 
    In ottemperanza alla disposizione  contenuta  nell'art.  143  del
decreto legislativo n. 267/2000, le  risultanze  della  relazione  di
accesso sono state esaminate  nella  riunione  omissis  del  Comitato
Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica - integrato  con  la
partecipazione anche del Procuratore della Repubblica di Agrigento  e
di un delegato della Procura della Repubblica di  Palermo,  Direzione
Distrettuale Antimafia - al termine  della  quale  i  componenti  del
consesso  hanno  espresso  concorde  avviso  sulla  sussistenza   dei
presupposti utili alla proposta di avvio del procedimento finalizzato
alla adozione della misura di rigore  prevista  dal  richiamato  art.
143. 
    ... Omissis ... 
    L'ordinanza  cautelare  e'  stata  adottata   a   seguito   delle
risultanze di un'articolata attivita'  d'indagine,  coordinata  dalla
DDA di Palermo ed eseguita dalla Squadra Mobile di Agrigento  tra  il
2012 e il 2014, che ha consentito, tra l'altro, di far luce su di una
serie di attivita' criminose  poste  in  essere  nella  cittadina  di
Camastra,  quali  associazione  a  delinquere   di   stampo   mafioso
pluriaggravata, estorsioni, detenzione  e  porto  illegali  di  armi,
illecita concorrenza aggravata dai metodi mafiosi,  danneggiamenti  a
mezzo incendio. 
    ... Omissis ... 
    Secondo quanto rappresentato dalla Commissione di Indagine  nella
Relazione d'accesso omissis: tra i  punti  rilevanti  della  suddetta
indagine, estremo interesse assume il profilo relativo  ai  possibili
condizionarnenti da parte della criminalita'  organizzata  di  stampo
mafioso sull'amministrazione  comunale  di  Camastra,  con  specifico
riferimento, tra l'altro, ad avvenimenti connessi alle  consultazioni
comunali del giugno 2013. 
    ... Omissis ... 
    Secondo  le  risultanze  dell'attivita'  di   indagine,   risulta
dimostrato che l'appoggio  della  famiglia  mafiosa  di  Camastra  si
sarebbe  concretizzato  anche  nell'uso  di   mezzi   particolarmente
«convincenti» come acquisto di voti o minacce. 
    ... Omissis ... 
    Inoltre, ... omissis ... si accertava come ... omissis ... avesse
effettuato  lavori  edili,  ...  omissis  ...;   nonche'   di   avere
pavimentato ... omissis ... e di avere collaborato in  alcuni  lavori
edili all'interno del omissis.». 
    Quanto sopra si  e'  ritenuto  opportuno  riportare  al  fine  di
evidenziare come gli elementi raccolti  in  fase  di  indagini  dagli
Organi inquirenti abbiano rassegnato  un  quadro  di  presenza  della
criminalita'  organizzata  nel  territorio  del  Comune  di  Camastra
talmente radicato  e  pervasivo  da  avere  influito  sulla  campagna
elettorale che ha portato al rinnovo degli organi  elettivi  di  quel
Comune nel 2013. 
    ... Omissis ... 
    Il forte radicamento della  criminalita'  organizzata  di  stampo
mafioso nella provincia di Agrigento e' un dato incontrovertibile  ed
acclarato da numerose indagini della magistratura. 
    ... Omissis ... 
    Quanto fin qui riportato, oltre ad offrire un quadro di rilevante
presenza della criminalita' organizzata nel territorio del Comune  di
Camastra, induce a ritenere che in un paese  di  ridotte  dimensioni,
quale Camastra con una popolazione di neanche tremila abitanti, certe
condotte e i loro esecutori sicuramente non  passano  inosservate  di
fronte  alla  collettivita'  cittadina.  Cio'  risulta  ancora   piu'
evidente  alla  luce  della  recentissima   operazione   di   polizia
giudiziaria che ha coinvolto i membri della famiglia  omissis,  tutti
residenti in quel piccolo centro. 
    ... Omissis ... 
    Dalle risultanze dell'attivita' di verifica posta in essere dalla
Commissione di indagine si ricava che il punto di partenza,  ai  fini
della  individuazione  e  della   qualificazione   del   livello   di
infiltrazione  mafiosa  nell'amministrazione  comunale  di   Camastra
omissis, e' stato rinvenuto negli elementi tratti sia  dall'ordinanza
cautelare sopra indicata sia dalle ulteriori informazioni in possesso
della squadra mobile. 
    In particolare: 
      ... omissis ... 
    In   tema   di   scioglimento   dei   consigli    comunali,    la
significativita' degli indizi addotti a sostegno  dello  scioglimento
non deve collegarsi ad una finalita' repressiva o sanzionatoria (cfr.
Consiglio di Sato Sez. IV n. 925/1994) dovendo piuttosto trattarsi di
elementi che rendono verosimile la  possibilita'  di  una  soggezione
tout court o comunque un sintomatico grado di permeabilita' dell'Ente
alle logiche e agli  obiettivi  del  crimine  organizzato  (cfr.  TAR
Campania  n.  162272006),  essendo  quindi  sufficiente,  oltre  alla
notoria presenza sul  territorio  di  organizzazioni  criminali,  una
situazione  di  diffuso  cattivo  funzionamento  di  alcuni   settori
dell'amministrazione locale sensibili agli  interessi  economici  dei
sodalizi criminali. 
    L'attivita' del ... omissis ... e' stata caratterizzata, come  si
rileva dagli esiti degli accertamenti esperiti nel corso dell'accesso
ispettivo, dal compimento di una serie di atti che  hanno  dimostrato
un legame con gli interessi della  criminalita'  organizzata  e  cio'
assume  maggiormente  rilievo,  ai   fini   della   sussistenza   dei
presupposti richiesti dall'art. 143, decreto legislativo n. 267/2000,
se letti in collegamento con le risultanze investigative  della  piu'
volte citata indagine "Vultur". 
    In particolare, tra gli atti adottati ... omissis ... nel periodo
preso in  considerazione  dalla  Commissione,  assumono  rilievo  gli
incarichi conferiti a ... omissis ... 
    Si fa riferimento in particolare ai seguenti atti: 
      ... omissis ... 
    Anche le suddette determine in favore del ...  omissis,  al  pari
della omissis in favore di omissis, sono un segno tangibile, a parere
degli  scriventi,  dell'intenzione  del  omissis  di  ricambiare   il
sostegno elettorale fornito nel corso della campagna elettorale dalla
omissis  e  cio'  in  quanto  omissis,  costituirebbero,  secondo  le
risultanze  investigative  il  trait  d'union  tra  l'Amministrazione
comunale e omissis». 
    ... Omissis ... 
    Ulteriore elemento sviluppato dalla Commissione di indagine  che,
a parere dello scrivente, denota il forte legame tra  omissis  e  gli
interessi della criminalita' organizzata a Camastra, fino a  ritenere
sussistente una vera e propria condotta di asservimento omissis e' la
vicenda dell'agenzia funebre ... omissis ... 
    Per quel che attiene la predetta agenzia funebre, ... omissis ... 
    Dall'esame degli atti  inerenti  le  ditte  di  onoranze  funebri
rassegnata dalla Commissione di indagine e' emerso quanto segue: 
      ... omissis ... 
    La vicenda in esame, legittima,  a  parere  dello  scrivente,  il
ricorso alla misura dello scioglimento  in  quanto  l'aver  mantenuto
operativa da parte dell'amministrazione comunale l'attivita'  di  ...
omissis  ...  evidenzia  una   sintomatica   disfunzione   nell'agire
dell'amministrazione comunale alla quale gli amministratori non hanno
saputo porre argine o che non hanno avvertito adeguatamente  e  dalla
quale si puo' desumere che interessi privati di uomini e  di  imprese
legati alla criminalita' organizzata hanno saputo giovarsene  in  via
continuativa. 
    Tale circostanza appare ancor piu' significativa  alla  luce  del
fatto che in un piccolo centro come quello di  Camastra,  il  sindaco
non poteva non sapere che ... omissis ... 
    Si condividono le considerazioni della  Commissione  di  indagine
laddove ... omissis ... viene riportato che: «... si reputa opportuno
evidenziare sulla vicenda in esame che il principio della separazione
fra funzione di indirizzo e controllo (rientrante nelle  attribuzioni
degli organi elettivi) e funzione di gestione (devoluta ai  dirigenti
dell'apparato burocratico) non esclude le responsabilita'  che  fanno
capo agli organi di vertice politico amministrativo,  i  quali  hanno
comunque  pregnanti  compiti  di  pianificazione,  di  direttiva,  di
impulso, di vigilanza e  di  verifica  che  impongono  l'esigenza  di
intervenire ed apprestare tutte le misure e le risorse necessarie per
una effettiva e sostanziale cura  e  difesa  dell'interesse  pubblico
dalla compromissione derivante da ingerenze estranee». 
    Ed ancora: 
      «Non puo' a tal proposito non rilevarsi che in una realta' come
quella di Camastra (centro di piccole dimensioni, con una popolazione
di poco superiore ai 2.000  abitanti),  coloro  che  ricoprivano  una
pubblica carica - ...  omissis  ...  erano  facilmente  in  grado  di
rendersi  conto  della  sussistenza  di  "situazioni  sensibili"  che
potevano incidere negativamente sulla trasparenza  e  l'imparzialita'
dell'azione amministrativa nella gestione della  cosa  pubblica.  Che
Camastra,  al  pari   degli   altri   centri   dell'agrigentino,   si
caratterizzi per la presenza della criminalita' organizzata di stampo
mafioso era  un  dato  assolutamente  notorio,  ...  omissis  ...  La
circostanza che nessuna iniziativa volta a verificare  la  permanenza
dei requisiti autorizzativi in capo  alla  citata  Ditta,  sia  stata
posta in essere dall'Amministrazione comunale, rimasta  inerte  anche
dopo  l'insediamento  della   Commissione   d'Indagine,   appare   un
comportamento che, dato il modesto ordine di grandezza del Comune  di
Camastra,  difficilmente  puo'  esaurirsi  nella  sfera  della   mera
omissivita' e  piu'  verosimilmente  va  a  inquadrarsi  in  un  poco
giustificabile  perdurante  comportamento   di   indifferenza   sulle
"attenzioni" e sul "rapporto  privilegiato"  riservato,  ...  omissis
...». 
    La Commissione ha altresi' osservato che: 
      «In tale quadro d'insieme va valutata la decisione da parte del
Comune di Camastra di non costituirsi parte civile  ...  omissis  ...
Neppure e' stata rinvenuta alcuna comunicazione tra  gli  Uffici  del
Comune  e  la  Prefettura  finalizzata  a  chiedere   chiarimenti   o
consulenze sull'applicazione della normativa antimafia». 
    ... Omissis ... 
    Quanto fin qui rassegnato, a parere dello scrivente,  delinea  un
quadro di eccessiva vicinanza tra alcuni amministratori  e  impiegati
comunali di Camastra ed i membri della famiglia mafiosa  ...  omissis
...  circostanza  che  assume  rilievo  ai  fini  della  proposta  di
scioglimento del Comune, ai sensi dell'art. 143, decreto  legislativo
n. 267/2000, in quanto idonea a dimostrare quel collegamento  diretto
o indiretto richiesto dalla norma in esame, tra i presupposti atti  a
giustificare l'adozione della misura di rigore in essa contemplata. 
    Ed invero, da quanto finora emerso, l'attivita' del  Comune  piu'
che per la sistematica commissione di atti concreti volti a  favorire
la criminalita' organizzata, si e' caratterizzata per il mantenimento
di uno status quo in grado di non  danneggiare  gli  interessi  degli
esponenti   mafiosi,    che    hanno    potuto    fare    affidamento
sull'acquiescenza e a volte anche sulla colpevole  inattivita'  degli
amministratori. 
    ... Omissis ... 
    Avuto riguardo al presupposto del diffuso  cattivo  funzionamento
di settori del Comune di Camastra sensibili agli interessi  economici
dei sodalizi criminali,  elementi  significativi  si  ricavano  dalle
risultanze dell'accesso ispettivo con riguardo al settore dei  lavori
pubblici. 
    Va, tuttavia, premesso  che,  come  piu'  volte  evidenziato,  il
Comune  di  Camastra  e'  un  piccolo  centro  in  cui  non  e  stata
riscontrata la presenza di rilevanti realta' economiche ne' tantomeno
di un numero rilevante di appalti pubblici. Cio'  e'  stato  rilevato
anche  in  sede  di  accesso  ispettivo,  tant'e'  che  le  verifiche
effettuate  hanno  consentito  di  rilevare  un  numero   esiguo   di
affidamenti di lavori pubblici. 
    Tale premessa si rende necessaria in quanto anche le  conclusioni
delle verifiche vanno parametrate alle su descritte caratteristiche. 
    Significativo appare, a parere dello scrivente, quanto e'  emerso
con riferimento al settore  dei  lavori  cimiteriali,  essendo  stato
accertato  dalla   Commissione   che   i   lavori   di   manutenzione
straordinaria del cimitero sono stati affidati alla ditta individuale
... omissis ... 
    ... Omissis ... 
    Con  riferimento  all'aspetto  delle  disfunzioni  amministrative
rilevate nel settore dei lavori pubblici, si ritiene utile  riportare
alcuni stralci delle risultanze dell'accesso sul punto. 
    Pag. ... omissis ... della relazione: 
      «L'esame delle procedure di assegnazione dei  servizi  e  delle
forniture da  parte  dell'amministrazione  comunale  di  Camastra  ha
consentito di rilevare una criticita' significativa  con  riferimento
all'affidamento dei lavori in economia mediante cottimo fiduciario. 
    In particolare, e' stato esaminato il ... omissis ... 
    Tale atto, che il decreto legislativo n.  267/2000  (Testo  unico
degli  enti  locali),  all'art.  42,  attribuisce   alla   competenza
esclusiva del Consiglio comunale e' stato invece approvato, in palese
violazione delle disposizioni legislative, dalla Giunta comunale  con
... omissis ... 
    ... Omissis ... 
    Ora, aldila' della formulazione poco felice di tale articolo,  si
e' avuto modo di verificare, nell'ambito delle  operazioni  ispettive
svolte presso  il  comune  di  Camastra,  che,  presso  le  Divisioni
interessate, alcun elenco - tantomeno "aperto" - risulta, in realta',
essere stato mai predisposto, e cio' in aperto contrasto al principio
di rotazione degli incarichi cui  e'  finalizzata  la  tenuta  di  un
registro dei fornitori cd. "di fiducia" gia' prevista  dall'art.  125
del decreto legislativo n. 163/2016. 
    Cio' non appare circostanza di poco conto, attesa la  sostanziale
predominanza dei  cottimi  fiduciari  nell'ambito  degli  affidamenti
complessivamente eseguiti dall'amministrazione comunale di  Camastra,
stante la ridotta dimensione territoriale di quest'ultima. 
    Durante l'accesso ispettivo e' stato,  altresi',  verificato  che
immediatamente dopo l'approvazione del  suddetto  Regolamento,  nello
stesso giorno, veniva emanata ... omissis ... 
    ... Omissis ... 
    Da quanto emerge nella relazione di accesso,  i  lavori  di  piu'
rilevante entita' nel mandato del Sindaco ... omissis  ...sono  stati
quelli relativi al: 
      ... omissis ... 
    Dall'esame  dell'incartamento  effettuato   presso   gli   Uffici
comunali in tutti e  tre  i  casi  e'  stato  possibile  rilevare  la
presenza  di  un  forte  rischio  di  ingerenze  della   criminalita'
organizzata. 
    Secondo quanto evidenziato dalla Commissione d'accesso,  «...  In
particolare, nei primi due casi sembra  plausibilmente  rilevarsi  un
rapporto di derivazione, anche operativa, dei formali  amministratori
delle societa' aggiudicatarie degli appalti rispetto ad  imprenditori
contigui alla criminalita' organizzata  di  stampo  mafioso  operante
nell'agrigentino, come verra' di seguito ampiamente esplicitato. 
    ... Omissis ... 
    Le sopracitate ditte, aggiudicatarie dei due appalti di  maggiore
rilievo all'interno  del  Comune  di  Camastra  risultano  legate  da
cointeressenze economiche e da  rapporti  di  parentela,  secondo  le
argomentazioni svolte dai componenti della Commissione di indagine al
gruppo imprenditoriale ... omissis ... 
    Si riportano le risultanze dell'accesso ispettivo ... omissis: 
      «... omissis ...». 
    La disamina effettuata dalla Commissione porta a ritenere che  le
modalita' di svolgimento dei procedimenti di evidenza pubblica  presi
in considerazione, seppure non presentino collegamenti diretti con la
criminalita'  organizzata,  restituiscono  comunque  un   quadro   di
compromissione, all'interno della macchina burocratica comunale,  dei
principi basilari di buon andamento  e  imparzialita'  dell'attivita'
amministrativa. Il  cattivo  funzionamento  del  settore  dei  lavori
pubblici rende il Comune  permeabile  agli  interessi  economici  dei
sodalizi criminali e conferma la mancanza di adeguate  cautele  volte
ad impedire la compromissione con  gli  ambienti  della  criminalita'
organizzata. 
    Non possono che condividersi, dunque, le considerazioni riportate
nella relazione ispettiva  secondo  cui:  «...  quell'amministrazione
comunale non e' in possesso dei necessari "anticorpi", per respingere
quelle forme di  infiltrazione  e  di  condizionamento  da  parte  di
imprese contigue alla criminalita' organizzata». 
    Anche  relativamente  ...  omissis  ...  sono  state   verificate
leggerezze nella procedura  che  ha  portato  all'aggiudicazione  dei
lavori affidati ... omissis ... 
    Dunque sembra poter concordare con il  giudizio  formulato  dalla
Commissione secondo cui: 
      «...  ...  gli  interessi   economici,   di   ridotta   entita'
parametrata alle ridotte dimensioni del comune di Camastra,  possano,
tuttavia, essere idonei ad attirare gli appetiti  della  criminalita'
organizzata  non  in  ragione  dell'ammontare   delle   commesse   in
aggiudicazione  quanto  per  la  ridotta  attenzione  agli   obblighi
normativi che l'Amministrazione pubblica e' tenuta ad osservare  e  a
fare osservare agli  operatori  economici.  Pur  non  essendo  emersi
elementi di chiara responsabilita' a carico dei titolari degli uffici
o degli amministratori comprovanti un loro coinvolgimento attivo  nel
favorire indebitamente propositi criminali, non  puo'  non  rilevarsi
che le procedure osservate nell'affidamento dei lavori in  argomento,
non sono atte ad approntare un  dispositivo  idoneo  a  tutelare  gli
interessi pubblici della  comunita'  amministrata,  ma  al  contrario
rivelano una permeabilita'  dell'istituzione  locale  alle  possibili
ingerenze del potere mafioso». 
    In tale  contesto  di  opacita'  nella  gestione  della  macchina
comunale assume rilievo, a parere dello  scrivente,  la  recentissima
operazione giudiziaria ... omissis ... che ha condotto,  ...  omissis
..., al sequestro preventivo d'azienda con  riferimento  ...  omissis
... 
    L'ipotesi   di   reato   ....   omissis   ...,   consiste   nella
dissimulazione del trattamento di rifiuti in realta' rientranti nella
categoria dei  rifiuti  cd.  "pericolosi",  i  quali  come  tali  non
potevano essere trattati dalla ... omissis  ...  poiche'  non  munita
delle specifiche autorizzazioni  attraverso  un  sistema  basato  ...
omissis ... 
    Elemento di rilievo che contribuisce insieme agli elementi finora
rassegnati del clima di compiacenza sussistente a  Camastra  e'  dato
dalla circostanza che ... omissis ... 
    Ai fini in esame risulta, altresi', significativo osservare  come
... omissis ... 
    ... Omissis ... 
    L'insieme  degli  elementi  conoscitivi   acquisiti   nel   corso
dell'attivita' di indagine presso il Comune, valutati nel  corso  ...
omissis ... del CPOSP - integrato con  la  partecipazione  anche  del
Procuratore della Repubblica di Agrigento  e  di  un  delegato  della
Procura della Repubblica di Palermo - porta a ritenere sussistenti  i
presupposti  previsti  dall'art.  143  del  decreto  legislativo   n.
267/2000 in tema di scioglimento degli organi elettivi conseguente  a
fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. 
    Nell'odierna riunione, il  consesso  ha  espresso  all'unanimita'
parere favorevole ad avanzare da parte  dello  scrivente  la  odierna
proposta di scioglimento del consiglio  comunale  di  Camastra  sulla
base della condivisione  delle  considerazioni  conclusive  formulate
dalla Commissione di Indagine  nella  relazione  di  accesso  che  si
riportano: 
      «Pur  non  avendo  gli  accertamenti  eseguiti  consentito   di
rilevare  elementi  da  cui  dedurre   univocamente   lo   stato   di
infiltrazione della criminalita' organizzata di  stampo  mafioso  nel
Comune di Camastra, si ritiene che essi non  possano  in  alcun  modo
escludere l'asservimento  dell'attivita'  amministrativa  propria  di
tale ente locale agli interessi  di  Cosa  Nostra  in  ragione  della
costante permeabilita' ad essi. 
    In questo senso, pur non  essendo  emerse  situazioni  di  palese
violazione  di  legge  nella  gestione  della  macchina   burocratica
comunale,  e'  altrettanto  vero  che  e'   stata   registrata,   nei
comportamenti  amministrativi,  una  sorta   di   acquiescenza   agli
interessi della criminalita', una  palese  "inattivita'",  una  serie
reiterata di comportamenti omissivi  che  vanno  nella  direzione  di
mantenere lo  status  quo  in  modo  da  non  turbare  gli  interessi
economici e patrimoniali della famiglia mafiosa operante a Camastra. 
    In definitiva, piu'  che  la  volonta'  decisoria  amministrativa
dell'ente locale appare determinante la  sua  acquiescenza  alla  pax
mafiosa, spesso foriera di maggiore redditivita' per  le  consorterie
criminali locali. 
    Tale carattere di asservimento appare concretamente  testimoniato
dalla permanenza dell'attivita' di ... omissis ..., mentre quello  di
permeabilita' pare costantemente propiziato dalla mancata istituzione
degli elenchi delle ditte da utilizzare per l'affidamento dei  lavori
a cottimo fiduciario. 
    In tal  senso,  come  gia'  argomentato,  emblematica  e'  la  su
descritta vicenda  del  mantenimento  dell'operativita'  dell'Agenzia
Funebre. 
    Nonostante il clamore mediatico suscitato in  un  piccolo  centro
come Camastra, dall'indagine di polizia giudiziaria ... omissis ... e
dai conseguenti provvedimenti di arresto e  fermo  per  indiziato  di
delitti ... omissis ..., nonostante svariati servizi giornalistici ad
opera sia di emittenti locali che  nazionali,  ...  omissis  ...,  la
circostanza che nessuna iniziativa ... omissis ... sia stata posta in
essere  dall'Amministrazione  comunale,  rimasta  inerte  anche  dopo
l'insediamento della Commissione d'Indagine, appare un  comportamento
che, dato il modesto ordine di  grandezza  del  Comune  di  Camastra,
difficilmente puo' esaurirsi nella sfera  della  mera  omissivita'  e
piu' verosimilmente  va  a  inquadrarsi  in  un  poco  giustificabile
perdurante comportamento di indifferenza  sulle  "attenzioni"  e  sul
"rapporto privilegiato" riservato, attraverso il ...  omissis  ...  A
cio' si aggiunga la mancata costituzione di parte civile  del  Comune
nel processo ... omissis ... 
    Anche l'esame delle procedure di affidamento dei lavori  pubblici
ha consentito di rilevare irregolarita', tra cui  l'approvazione  del
Regolamento sugli affidamenti dei lavori in economia, tramite un atto
della Giunta e non del Consiglio Comunale,  l'immediata  approvazione
con un  atto  immediatamente  successivo  della  Delibera  di  Giunta
Municipale ... omissis ... recante ...  omissis»,  la  previsione  in
tale atto della predisposizione di elenchi aperti e  la  mancanza  di
elenchi presso il Comune con  conseguente  violazione  del  principio
della rotazione negli incarichi. 
    Tali  elementi  valutati   unitamente   alle   risultanze   degli
accertamenti sulle ditte aggiudicatarie degli  appalti  riconducibili
... omissis ... restituiscono un quadro  d'insieme  preoccupante  sul
Comune di Camastra. 
    Chi era preposto alla guida e alla gestione della  cosa  pubblica
del Comune di Camastra  avrebbe  dovuto  adottare  ogni  accorgimento
utile e accorta iniziativa volta ad evitare che le pubbliche commesse
potessero essere svolte da imprese i cui  titolari  erano  legati  da
rapporti familiari ed  imprenditoriali  con  imprenditori  vicini  ad
ambienti di mafia. 
    Di converso, non  sono  state  poste  in  essere  le  auspicabili
cautele ne' intraprese iniziative volte a  prevenire  interferenze  e
condizionamenti da parte della  criminalita'  organizzata  di  stampo
mafioso, quali ad esempio le richieste di informative antimafia  alla
locale Prefettura, che sebbene non  obbligatorie,  atteso  il  valore
degli appalti, ben avrebbero potuto e dovuto  essere  chieste,  anche
attraverso l'applicazione del Protocollo di Legalita'  Carlo  Alberto
Dalla Chiesa. 
    L'insieme  degli  elementi  sopra  riportati  porta  a   ritenere
sussistenti  i  presupposti  previsti  dall'art.  143   del   decreto
legislativo n. 267/2000 in tema di scioglimento degli organi elettivi
conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di  tipo
mafioso». 
    In ragione di quanto sopra, si ritiene che sussistano, nel Comune
di Camastra, concreti, univoci e rilevanti elementi  di  collegamento
diretti o indiretti con la criminalita' organizzata di stampo mafioso
nonche' forme di condizionamento  degli  organi  elettivi  che  hanno
compromesso il buon andamento  e  l'imparzialita'  di  quella  civica
Amministrazione,  con  pregiudizio  del  regolare  funzionamento  dei
servizi comunali. 
    Si soggiunge  che  il  contesto  sopra  delineato,  esaminato  in
collegamento con le risultanze dell'operazione di polizia giudiziaria
... omissis ..., porta a ritenere sussistente  un  serio  rischio  di
condizionamento del voto anche in relazione  alle  prossime  elezioni
amministrative della primavera del 2018. 
    Appare, dunque, chiara la necessita'  di  elevare  la  soglia  di
prevenzione  che   caratterizza   la   misura   straordinaria   dello
scioglimento dei consigli comunali di cui all'art.  143  del  decreto
legislativo  n.  267/2000  proprio  in  considerazione  del   rischio
altamente probabile che le prossime elezioni possano svolgersi in  un
clima  pesantemente  condizionato  dall'influenza  esercitata   dalla
famiglia ... omissis ... 
    Il subentro di un periodo di gestione commissariale ex art.  143,
decreto legislativo n.  267/2000,  oltre  a  costituire  un  netto  e
significativo momento di cesura rispetto alle passate amministrazioni
e  un   adeguato   strumento   di   effettiva   ricostruzione   degli
indispensabili  percorsi  di  legalita'  e  trasparenza,   fornirebbe
maggiori  garanzie  in  ordine  alla  libera   determinazione   delle
prerogative costituzionali  connesse  all'esercizio  del  diritto  di
voto. 
    Tanto si rappresenta alla  S.V.  ai  fini  delle  valutazioni  in
ordine alla proposta di avvio della procedura di  cui  al  richiamato
art. 143 nei confronti del Comune di Camastra. 
    Si allega copia della  relazione  redatta  dai  componenti  della
commissione di indagine. 
 
                                                  Il prefetto: Caputo