(Allegato)
                                                             Allegato 
 
LINEE GUIDA PER LE RELAZIONI DEI COLLEGI DEI REVISORI DEI  CONTI  SUI
  BILANCI DI PREVISIONE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE  AUTONOME  PER
  GLI  ESERCIZI  2018-2020  (ai  sensi  dell'art.  1,  comma  3,  del
  decreto-legge  10   ottobre   2012,   n.   174,   convertito,   con
  modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213). 
 
    1. Le presenti Linee guida sono finalizzate alla predisposizione,
da parte degli Organi di revisione economico-finanziaria istituiti ai
sensi dell'art. 14, comma 1,  lettera  e),  decreto-legge  13  agosto
2011, n. 138, delle relazioni sul  bilancio  di  previsione  per  gli
esercizi  2018-2020  delle  Regioni  e  Province  autonome  ai  sensi
dell'art. 1, comma 3, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174.  Con
la  loro  approvazione,  la  Sezione  delle  autonomie  provvede   ad
aggiornare uno degli strumenti di collaborazione  tra  la  Corte  dei
conti e gli Organi di revisione contabile essenziali  per  sviluppare
un patrimonio informativo omogeneo per i diversi ambiti del controllo
sulle attivita' di programmazione  della  spesa  nel  rispetto  degli
equilibri di bilancio. 
    Tali  verifiche,  per  giurisprudenza  consolidata  della   Corte
costituzionale,  appartengono  alla  categoria  dei   «controlli   di
legittimità-regolarita' della Corte dei conti sui bilanci  pubblici»,
in quanto «rigorosamente ancorati  a  parametri  legali»,  che  hanno
assunto  progressivamente  caratteri  cogenti   nei   confronti   dei
destinatari, proprio per prevenire e contrastare  gestioni  contabili
non corrette, suscettibili di alterare l'equilibrio di bilancio (art.
81, 97 e 119 Cost.) e  di  riverberare  tali  disfunzioni  sul  conto
consolidato delle amministrazioni pubbliche (cfr. sentenza n. 228 del
2017 e le richiamate sentenze n. 80 del 2017, n. 39 e n. 40 del  2014
e n. 60 del 2013). 
    Nel sollecitare gli Organi di revisione contabile  ad  un'attenta
vigilanza  sulla  corretta  osservanza  dei  principi  sanciti  dalla
riforma dei sistemi contabili e degli schemi  di  bilancio  disegnata
dal decreto legislativo n. 118/2011, si richiama quanto  sottolineato
dal Giudice delle leggi nella richiamata sentenza  n.  80  del  2017:
«l'armonizzazione dei bilanci pubblici e'  finalizzata  a  realizzare
l'omogeneita' dei sistemi  contabili  per  rendere  i  bilanci  delle
amministrazioni aggregabili e confrontabili, in modo da soddisfare le
esigenze   informative   connesse   a   vari   obiettivi   quali   la
programmazione economico-finanziaria, il coordinamento della  finanza
pubblica, la gestione  del  federalismo  fiscale,  le  verifiche  del
rispetto  delle  regole  comunitarie,   la   prevenzione   di   gravi
irregolarita' idonee a pregiudicare gli equilibri dei bilanci». 
    Pertanto, la Sezione intende portare l'attenzione sulle  esigenze
informative   connesse   agli    obiettivi    della    programmazione
economico-finanziaria,  del  coordinamento  della  finanza  pubblica,
della gestione del federalismo fiscale e del  rispetto  delle  regole
comunitarie. 
    2. Attraverso le verifiche sui  bilanci  di  previsione  e  sullo
stato di attuazione dei programmi, si mira,  infatti,  ad  assicurare
che il processo di programmazione finanziaria si svolga nel  rispetto
dei   principi   contabili   generali    e    delle    compatibilita'
economico-patrimoniali   dell'ente,    nella    considerazione    che
l'attendibilita', la congruita' e la coerenza,  interna  ed  esterna,
dei singoli documenti di  programmazione  condizionano  il  grado  di
affidabilita' dell'intero sistema di bilancio. 
    In questa logica,  particolare  attenzione  andra'  rivolta  alla
gestione  delle  societa'  partecipate  e  degli  enti  del   Sistema
sanitario regionale, che per i loro riflessi sul  bilancio  dell'ente
pubblico influiscono sulla corretta valutazione degli andamenti della
finanza territoriale, con effetti,  a  cascata,  sui  conti  pubblici
nazionali. 
    Si e' pertanto tenuto conto, nella redazione del questionario, di
tutti quei  profili  che,  in  termini  di  giudizio  prognostico  di
attendibilita',  possono  rivelarsi  critici  per  la  sana  gestione
economico-finanziaria dell'ente. 
    Aspetti di particolare novita' emergono, altresi', dalle  recenti
sentenze della Corte costituzionale n. 247 e  n.  274  del  2017,  in
materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti  locali,
con le  quali  la  Corte  ha  rimarcato  il  pericolo  concreto  «che
l'accentuarsi  della  complessita'  tecnica  della  legislazione   in
materia finanziaria possa determinare effetti non  in  linea  con  il
dettato costituzionale e  creare  delle  zone  d'ombra  in  grado  di
rendere ardua la giustiziabilita'  di  disposizioni  non  conformi  a
Costituzione». Ulteriore monito del Giudice costituzionale  e'  stato
rivolto alla scarsa accessibilita' di  informazioni  da  parte  delle
collettivita' amministrate, in ordine alla  quale  la  determinazione
delle risorse disponibili e degli obiettivi in  concreto  programmati
non puo' andare disgiunta da una rappresentazione omogenea, puntuale,
completa e trasparente della complessa interdipendenza esistente  tra
fattori economici, politiche di bilancio e  responsabilita'  politica
delle strategie finanziarie adottate ai vari livelli di governo. 
    Massima attenzione dovra'  essere  rivolta  anche  agli  istituti
centrali della riforma, tra cui la corretta  costruzione  del  «fondo
pluriennale vincolato» e l'adeguatezza degli  accantonamenti  per  le
diverse tipologie di  rischio  (contenzioso,  passivita'  potenziali,
perdite  societa'  partecipate,  etc.).  Particolare   considerazione
merita il  «fondo  crediti  di  dubbia  esigibilita'»,  in  relazione
all'elevato  rischio  di   riscossione   dei   crediti   fondati   su
accertamenti risalenti. 
    3. Lo schema di relazione del Collegio dei revisori dei conti sui
bilanci regionali  di  previsione  2018-2020  e'  strutturato  in  un
questionario  a  risposta  sintetica  da  scaricare   e   trasmettere
compilato   mediante    l'applicativo    Con.    Te.    (Contabilita'
Territoriale),  all'occorrenza  utilizzabile  anche  da   parte   dei
responsabili degli Uffici regionali. 
    Il questionario, come gia' negli  anni  precedenti,  e'  composto
soltanto da quesiti, in coerenza con la politica istituzionale intesa
ad evitare richieste di dati ed elementi informativi  gia'  acquisiti
mediante la Banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP). 
    Al riguardo, si richiama la necessita'  di  osservare  i  termini
previsti dall'art. 18, comma 1, lettera a),  decreto  legislativo  n.
118/2011, al cui mancato  rispetto  dei  termini  sono  correlate  le
sanzioni indicate nell'art. 9, comma  1-quinquies,  decreto-legge  n.
113/2016.   Inoltre,   il   sistema   informativo    consente    alle
Amministrazioni  regionali  di  inviare  gli  schemi  contabili   del
bilancio di previsione anche  nella  loro  versione  provvisoria  non
ancora approvata dalla Giunta regionale. 
    E' opportuno sottolineare l'importanza della correttezza e  della
tempestivita' dei flussi informativi nella BDAP e nelle altre  banche
dati pubbliche. Non si tratta, infatti, di meri  adempimenti  a  fini
statistici. Tali banche dati - per la realizzazione e la manutenzione
delle  quali  si  impiegano  ingenti  risorse  -  sono  strumenti  di
monitoraggio e controllo ai  fini  del  coordinamento  della  finanza
pubblica  e  le  informazioni  ivi  presenti  sono  alla  base  delle
decisioni    di    politica    finanziaria.     Nella     prospettiva
dell'amministrazione digitale, poi, l'obiettivo cui si  deve  tendere
e' la piena conformita' dei dati inseriti con  i  documenti  prodotti
dai  software  gestionali  dei  singoli  enti  che  sono  oggetto  di
approvazione da parte degli organi di governo e consiliari. 
    Lo schema di relazione si compone di  otto  sezioni  di  quesiti,
distinte per aree tematiche, cosi' articolate: 
      la   prima   sezione   (Domande   preliminari)   contiene   una
ricognizione dei principali  adempimenti  di  carattere  contabile  e
finanziario utili alla programmazione; 
      la seconda sezione (Regolarita' della gestione amministrativa e
contabile) e' volta  a  intercettare  la  presenza  di  problematiche
gestionali riguardanti la spesa del personale; 
      la terza sezione (Gestione contabile) propone alcune  verifiche
in ordine alle coperture  finanziarie  finalizzate  al  conseguimento
dell'equilibrio di bilancio; 
      la quarta sezione (Sostenibilita' dell'indebitamento e rispetto
dei vincoli) e' intesa a valutare il rispetto delle norme in tema  di
indebitamento e a  far  emergere  eventuali  situazioni  anomale  e/o
potenzialmente elusive della specifica disciplina; 
      la quinta sezione (Organismi partecipati) mira  a  cogliere  le
iniziative intraprese in tema di razionalizzazione del sistema  delle
partecipazioni,  nonche'  ad  evidenziare  l'impatto  delle  relative
gestioni sui bilanci degli enti proprietari; 
      la sesta sezione (Rispetto dei saldi di finanza pubblica) tende
ad evidenziare situazioni di mancato rispetto dei vincoli  o  di  non
corretta determinazione del fondo pluriennale vincolato; 
      la settima sezione (Servizio sanitario regionale) e' diretta ad
evidenziare  la  presenza  di  eventuali  criticita'   nel   bilancio
preventivo  economico  annuale  consolidato,  nel  finanziamento  del
Servizio sanitario regionale e nella relativa gestione; 
      l'ottava  sezione  (Note)  e'   dedicata   all'inserimento   di
informazioni  integrative  utili  alla  miglior  comprensione   delle
risposte fornite ai quesiti. 
    In  ogni  caso,  le  Sezioni  regionali  di  controllo   potranno
effettuare tutte le necessarie integrazioni istruttorie,  laddove  il
canale informativo sopra richiamato non sia adeguatamente  alimentato
dagli enti ed ogni  qualvolta  ne  ravvisino  la  necessita'  per  il
compiuto esercizio delle proprie funzioni. 
    4. In ordine alle modalita' di  compilazione  e  di  invio  della
relazione-questionario sul bilancio  di  previsione  2018-2020,  come
gia' in passato, i fogli di lavoro dovranno essere trasmessi  per  il
tramite del sistema Con. Te. (Contabilita' Territoriale). 
    Per  procedere  alla  compilazione  della  relazione-questionario
occorre entrare nel sito della Corte dei conti, area Servizi on line,
selezionare  il  link  «Controllo  e  Referto»  e,   successivamente,
selezionare il sistema FITNET (Finanza Territoriale Network) per  poi
accedere al sistema Con. Te. 
    Occorrera' selezionare, poi, in successione, il link «Controllo e
Referto» e il sistema «Con. Te», attraverso il quale, utilizzando  la
funzione «Invio Documenti» presente  nel  menu'  «Documenti»,  potra'
essere    trasmesso    il     questionario.     Il     file     della
relazione-questionario  deve  essere  nominato  secondo  i   seguenti
parametri:         Bilancio_Previsione_Regione_Anni         (esempio:
Bilancio_Previsione_Molise_2017-2019). 
    Per  gli  utenti  sprovvisti  di  credenziali  di  accesso  sara'
necessario  eseguire  prima  la  registrazione  sul  Portale  «SOLE».
Quindi, dopo avere effettuato la  registrazione  per  il  profilo  di
pertinenza (Presidente del Collegio dei Revisori - PCR; Collaboratore
del Collegio dei  Revisori  -  CCR;  Responsabile  Ragioneria/Servizi
Finanziari della Regione - RSFR; Responsabile Dati Regione -  RDR)  e
ottenute, via e-mail, user-id e password, sara' possibile entrare  su
Con. Te. Al riguardo, si sottolinea che per i citati profili  RSFR  e
RDR l'individuazione del responsabile da parte dell'ente prescinde da
una diretta corrispondenza con i  profili  professionali  contemplati
dall'assetto organizzativo dell'ente stesso. 
    5. La possibilita' di soddisfare le esigenze informative connesse
al  sistema  di  controllo  e  referto  della  finanza   territoriale
analizzando i dati provenienti dal sistema gestionale BDAP -  per  le
richiamate esigenze di  semplificazione  -  non  esonera  i  Revisori
dall'onere di verificare i canali informativi sopra richiamati  siano
adeguatamente  alimentati  dagli  enti,  segnalando  alla  competente
struttura  dell'ente  la  necessita'  di  inserire  le   informazioni
mancanti. 
    In capo ai Revisori dei conti presso le  Regioni  e  le  Province
autonome e' anche l'onere di verificare la coerenza dei dati presenti
in BDAP con quanto risultante dai documenti  approvati  dall'ente.  A
tal  fine,  potranno  registrarsi  nel   sistema   BDAP   -   Bilanci
Armonizzati, per accedere in  visualizzazione  a  tutti  i  documenti
contabili dell'ente di competenza in esso presenti. 
    La registrazione potra' essere eseguita sia  dal  Presidente  del
Collegio dei revisori (PCR) sia dai collaboratori  del  Collegio  dei
revisori (CCR) e dovra' essere effettuata  selezionando  il  seguente
link  «Nuova  Registrazione»  presente  nella  Home  page  di   BDAP:
http://www.bdap.tesoro.it/Pagine/default.aspx 
    Per qualsiasi supporto  di  tipo  tecnico  alla  registrazione  e
all'utilizzo del sistema e' possibile selezionare la voce  «Supporto»
all'interno della Home page. Anche sul Portale «FITNET»  della  Corte
dei  conti  sara'  disponibile  una  sintetica  guida  operativa  per
effettuare la registrazione. 
    6. Le presenti Linee guida e la  relativa  relazione-questionario
costituiscono supporto operativo anche per l'attivita' delle  Sezioni
di controllo delle Regioni a statuto speciale e  delle  due  Province
autonome, le quali, sulla base dei principi richiamati dalle sentenze
n. 23/2014, n. 39/2014  e  n.  40/2014  della  Corte  costituzionale,
potranno  utilizzarle  nel   rispetto   dei   regimi   di   autonomia
differenziata  ad  esse  applicabili.   In   quest'ambito,   potranno
svolgere, ove ne ravvisino la necessita', approfondimenti  istruttori
su ulteriori profili contabili e gestionali ritenuti di interesse, in
ordine  ai  quali  le  Amministrazioni  e  gli  Organi  di  revisione
contabile dovranno garantire tutte le informazioni richieste  secondo
le indicazioni fornite dalle Sezioni  di  controllo  territorialmente
competenti. 
    A tal fine, i Revisori dei  predetti  enti  potranno  richiamare,
negli appositi quadri  riservati  ai  chiarimenti,  la  normativa  di
settore eventualmente applicata in luogo di quella  nazionale  citata
nel questionario, dando evidenza  degli  effetti  prodotti  da  detta
normativa in relazione  ai  profili  di  interesse  richiamati  nello
schema di relazione.