Allegato A Legge 21 ottobre 2005, n. 219 Nuova disciplina delle attivita' trasfusionali e della produzione nazionale di emoderivati Articolo 14, comma 2 PROGRAMMA DI AUTOSUFFICIENZA NAZIONALE DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2018 Indice 1. L'autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti nel quinquennio 2013-2017 2. Monitoraggio degli obiettivi del Sistema trasfusionale 3. Programmazione per l'anno 2018 3.1 Produzione e consumo di globuli rossi per il 2018 3.2 Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati: obiettivi 2018 3.3 Attivita' di programmazione regionale finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di reclutamento dei donatori di CSE stabiliti a livello nazionale 4. Conclusioni 1. L'autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti nel quinquennio 2013-2017 Nel quinquennio 2013-2017, il Sistema trasfusionale italiano ha complessivamente garantito l'autosufficienza nazionale per tutti gli emocomponenti labili a uso clinico [globuli rossi (GR), piastrine, plasma] nonostante le sensibili variazioni infra-annuali dei livelli di produzione di GR, soprattutto nel periodo estivo. E' confermata una rilevante carenza strutturata di GR nelle Regioni Lazio e Sardegna, che sono state supportate dalle Regioni e Province autonome (di seguito Regioni) a media o elevata capacita' di produzione aggiuntiva rispetto al proprio fabbisogno interno. L'equilibrio dell'autosufficienza nazionale di GR e' stato costantemente mantenuto mediante scambi tra Regioni a produzione eccedentaria all'uopo programmata e Regioni carenti. Tuttavia, anche le cessioni non programmate ed in emergenza hanno avuto un ruolo chiave, soprattutto nel supporto fornito alla Regione Lazio durante l'epidemia da virus Chikungunya che si e' verificata nel periodo dal 14 settembre all'8 novembre 2017. In tale periodo, mediante il coordinamento esercitato dal Centro nazionale sangue (CNS) sulla rete delle Strutture regionali di coordinamento per le attivita' trasfusionali (SRC) sono state fornite alla predetta Regione 5.448 unita' di GR da Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Trento, Bolzano, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto; le altre Regioni hanno contribuito indirettamente a favorire la compensazione per la Regione Lazio incrementando la propria produzione di GR. Il coordinamento della mobilizzazione degli emocomponenti attraverso la rete trasfusionale nazionale si e' avvalso della funzionalita' specifica per la gestione delle "scorte per le maxi-emergenze", istituita dal CNS all'interno del Sistema Informativo dei Servizi TRAsfusionali (SISTRA) e consultabile on-line da tutte le SRC e dal CNS stesso. La predetta funzionalita', istituita per poter attuare il "Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxiemergenze" (1) , e' strategica per il CNS che ha il compito istituzionale di fornire supporto tecnico-organizzativo affinche' sia garantita la costante disponibilita' di emocomponenti su tutto il territorio nazionale, avvalendosi della collaborazione delle SRC e delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue. I risultati quantitativi essenziali della programmazione per l'autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti nel predetto quinquennio sono riportati nelle Figure 1, 2 e 3 che, a partire dall'anno 2009, mostrano l'andamento dei dati inerenti ai prodotti "strategici" del Sistema, rappresentati dai GR e dal plasma destinato alla lavorazione industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati (MPD). I dati di produzione, consumo (2) e trasfusione dei GR e quelli relativi al plasma avviato alla lavorazione industriale per la produzione di MPD sono espressi annualmente, come numero di unita'/mille unita' di popolazione (unita' ‰) e chilogrammi/mille unita' di popolazione (Kg ‰), rispettivamente. I dati di produzione dei GR rappresentano i risultati consolidati del periodo 2009-2016 e i risultati preliminari relativi all'anno 2017, registrati nel SISTRA, come trasmessi e validati dalle SRC. I dati relativi al plasma inviato al frazionamento industriale e ai MPD da esso prodotti e restituiti alle Regioni, sono resi disponibili dalle aziende di frazionamento attualmente titolari delle convenzioni con le Regioni. I dati relativi alla domanda di MPD, necessari per la stima dei relativi livelli di autosufficienza regionale e nazionale, sono invece il frutto delle elaborazioni del CNS sui dati resi disponibili nell'ambito della convenzione tra Ministero della Salute (Direzione Generale del Sistema Informativo) e CNS. Figura 1 - Unita' di globuli rossi prodotte, consumate, trasfuse/1.000 pop nel periodo 2009-2017* Parte di provvedimento in formato grafico Nel periodo 2009-2017, la produzione nazionale di GR rispetto alla popolazione residente, dopo un incremento progressivo fino al 2012 (da 42,4 unita' ‰ nel 2009 a 44,5 unita' ‰ nel 2012), mostra una tendenza al graduale decremento (42,3 unita' ‰ nel 2017) (Figura 1) ma garantisce la completa copertura dei fabbisogni reali espressi dalla popolazione. Nel 2017, rispetto al 2016, si registra una riduzione complessiva del 29,9% delle unita' di GR eliminate per scadenza [25.423 (0,99% delle unita' prodotte) rispetto a 36.307 (1,4% delle unita' prodotte)]; tale riduzione e' stata del 92% in Valle D'Aosta, del 59% nelle Marche e del 57% in Basilicata. Le due Regioni caratterizzate da una rilevante carenza strutturata di GR (Lazio e Sardegna), si differenziano, tuttavia, per l'indice di produzione standardizzato per la popolazione residente che, anche nel 2017, si conferma particolarmente inferiore alla media nazionale nel Lazio (30,1 ‰ rispetto a 42,3 unita' ‰) e superiore alla stessa in Sardegna (51,5 rispetto a 42,3 unita' ‰). L'indice di produzione in Lazio (Tabella 1) e' stato ridotto anche a causa della epidemia di Chikungunya sopra ricordata. Gli indici regionali di produzione e consumo di GR (unita' ‰) nel 2017 confermano una rilevante variabilita' interregionale, con range nella produzione da 29,3 unita' ‰ (Campania) a 53,2 unita' ‰ (Molise) e un range nel consumo da 29,4 unita' ‰ (Campania) a 66,8 unita' ‰ (Sardegna). Figura 2 - Plasma (Kg/1.000 pop) inviato al frazionamento industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati nel periodo 2009-2017* Parte di provvedimento in formato grafico Il contributo all'autosufficienza nazionale di GR, mediante la cessione (programmata e non programmata) di unita' di emocomponenti alle Regioni carenti, e' stato prevalentemente fornito da: Piemonte (27%), Lombardia (16%), Veneto (14%), Trento (10%), Emilia-Romagna (9%), Ospedale Bambino Gesu' (7%), Friuli-Venezia Giulia (6%), Valle d'Aosta e Bolzano (circa 2% ognuna). Rispetto al 2016, alcune Regioni hanno presentato una dipendenza maggiore dalla compensazione interregionale di unita' di GR: Abruzzo (+1.455), Campania (+527), Sicilia (+229), Umbria (+307) e Veneto (+356); la predetta compensazione si e', invece, ridotta per Lazio (-2.659), Sardegna (-2.151) e Toscana (-190). Nel 2017, le cessioni interregionali di unita' di GR sono state pari a circa 70.000 unita', acquisite prevalentemente dalle Regioni Sardegna e Lazio. Il debito in mobilita' sanitaria interregionale delle suddette Regioni nel 2017 [Sardegna: euro 4.726.278; Lazio: euro 5.332.013; complessivamente circa l'83% del valore totale della mobilita' interregionale (euro 12.771.388)] e' sostanzialmente allineato ai dati consolidati del 2016. I dati quantitativi preliminari dell'anno 2017, relativi alla terapia trasfusionale con GR (Tabella 2), confermano il trend in riduzione registrato per la prima volta a partire dal 2013 (3) (4) , (Figura 1). L'utilizzo dei GR nel 2017 si conferma in calo in 12 Regioni (Tabella 2). Le previsioni globali di produzione dei GR contenute nel programma di autosufficienza nazionale del 2017 (43,2 unita' ‰) (5) sono risultate sovrastimate rispetto ai consumi effettivi rilevati mediante i dati preliminari relativi al 2017 (41,9 unita' ‰ - Tabella 1). La diminuzione dell'uso clinico dei GR, analogamente ad altri Paesi europei ed extra-europei comparabili all'Italia per condizioni socio-economiche, e' assai verosimilmente da porre in relazione all'implementazione delle nuove strategie e linee di indirizzo finalizzate alla prevenzione della trasfusione evitabile [Patient Blood Management (PBM)], definite nei Programmi per l'autosufficienza gia' a partire dal 2012 (6) e oggetto delle linee guida (7) di cui all'articolo 25, comma 5 del Decreto del Ministro della salute del 2 novembre 2015 (8) . Nell'anno 2017, la quantita' di plasma inviata al frazionamento industriale per la produzione di MPD (Kg 830.254) e' aumentata del 2,1% rispetto al 2016 (Kg 813.060) (9) (Figura 3); dal 2001 la suddetta quantita' ha fatto registrare una crescita media annua del 3,5%. L'incremento della quantita' di plasma inviata al frazionamento industriale nel 2017 e' riconducibile all'aumento dei volumi delle unita' di plasma da aferesi, conseguito dalle Regioni in ottemperanza al Decreto del Ministro della salute del 2 novembre 2015 (8)(+2,3% rispetto al 2016 pari a circa 4.800 chilogrammi) (9); ha contribuito, inoltre, all'incremento osservato anche la quota costituita dal plasma da separazione (+4,1% rispetto al 2016, pari circa 22.800 chilogrammi) (9). Si registra inoltre, in modo positivo, una significativa diminuzione del plasma congelato entro le 72 ore dal prelievo (-23% rispetto al 2016, pari circa 10.400 chilogrammi) (9). Figura 3 - Plasma (Kg) inviato al frazionamento industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati nel periodo 2009-2017* Parte di provvedimento in formato grafico 2. Monitoraggio degli obiettivi del Sistema trasfusionale I risultati di ordine quantitativo del monitoraggio degli obiettivi di produzione strategici per il Sistema trasfusionale (Figure 1, 2, 3 e Tabella 1), sono riportati nell'ambito del precedente capitolo 1. Il consumo di GR nel 2017 risulta diffusamente disallineato rispetto ai dati previsionali, definiti nella programmazione regionale. Per quanto concerne la donazione del sangue e degli emocomponenti, sono stati monitorati gli indicatori che si riferiscono al numero e alla tipologia dei donatori, agli indici di donazione per donatore/anno, alla variabilita' infra-annuale delle donazioni su base trimestrale, nonche' alla donazione differita e non differita. Si riportano, di seguito, i risultati preliminari di maggiore rilievo derivanti dal raffronto tra i dati del 2017 e 2016. - Lieve riduzione (-0,45%) del numero complessivo dei donatori (1.680.146 rispetto a 1.687.627); - stabilita' delle percentuali di ripartizione fra maschi (M) e femmine (F): 60% M - 40% F, per la categoria dei donatori nuovi; 71% M -29% F, per la categoria dei donatori periodici; - stabilita' degli indici di donazione per donatore/anno: 1,8 per tutte le tipologie di donazioni; 1,6 per le donazioni di sangue intero; 2,1 per le donazioni in aferesi; - persistenza di una variabilita' infra-annuale delle donazioni su base trimestrale (in particolare nel terzo e quarto trimestre dell'anno), seppure con un modesto trend in miglioramento nel quinquennio; - riduzione (-7,4%) degli aspiranti donatori sottoposti a screening e differimento della prima donazione; - riduzione dei donatori alla prima donazione non differita (-3,8%) e riduzione dei donatori alla prima donazione differita (-4,7%); - conferma dell'indice di fidelizzazione piu' elevato nei donatori alla prima donazione differita rispetto ai donatori alla prima donazione non differita; infatti, anche nel 2017, la percentuale di effettuazione della seconda donazione e' superiore (35,7%) nei donatori alla prima donazione differita rispetto ai donatori alla prima donazione non differita (14,4%). Il numero di pazienti trasfusi nel 2017 (637.203), come risulta dai dati preliminari, si e' ridotto del 3,3% rispetto al 2016 (659.486) (pazienti trasfusi con GR: -3,3%; con piastrine: -1,6%; con plasma: -7,2%). Con il programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati per il quinquennio 2016-2020, di cui al Decreto del Ministro della salute del 2 dicembre 2016 , sono stati definiti gli indirizzi strategici per l'incremento della raccolta di plasma, attraverso l'adozione di misure a favore dell'efficienza e della sostenibilita' nella produzione di plasma, e per l'attuazione di interventi per il governo dell'appropriatezza dell'utilizzo clinico del plasma e dei MPD, tenendo conto dei diversi modelli organizzativi e dell'adesione delle Regioni ad aggregazioni interregionali per la plasmaderivazione. Gli obiettivi regionali relativi alla produzione di plasma, destinato al frazionamento industriale, sono stati declinati per anno in funzione della quantita' totale da conferire nel sopracitato quinquennio; ai fini del monitoraggio dell'autosufficienza di plasma e MPD sono stati adottati indicatori mediante i quali monitorare la raccolta di plasma nei Servizi trasfusionali e nelle Unita' di raccolta e la promozione del razionale ed appropriato utilizzo del plasma ad uso clinico e dei MPD da parte delle Regioni. I predetti indicatori, gia' individuati dal "Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, anni 2016-2020" (10) , erano stati inclusi nel Programma di autosufficienzza nazionale del sangue e dei suoi prodotti dell'anno 2017 (5). Indicatori di appropriatezza I dati relativi alla domanda di MPD attualmente disponibili, che si riferiscono al quadriennio 2013-2016 (11) (12) , rilevano quanto segue. 1. Domanda standardizzata di albumina (grammi/mille unita' di popolazione): si evidenzia un costante trend in diminuzione (-5,1%) particolarmente evidente in Puglia (-51%), in Calabria (-23%) e in Molise (-16%). 2. Domanda standardizzata di antitrombina (unita' internazionali/unita' di popolazione): si osserva un andamento pressoche' costante (+0,3%), risultante da tendenze divergenti registrate a livello regionale. Alla domanda in diminuzione osservata in Abruzzo, Basilicata e Valle d'Aosta si contrappone quella in forte aumento osservata a Bolzano e in Emilia-Romagna (sebbene ampiamente inferiore alla domanda nazionale) nonche' in Molise. 3. Domanda standardizzata di immunoglobuline polivalenti (grammi/mille unita' di popolazione): si registra un aumento significativo della domanda di immunoglobuline polivalenti ad uso endovenoso (+11,2%) soprattutto in Valle d'Aosta (+34%), Campania (+29%) ed Emilia-Romagna (+26%). Di rilievo il raddoppio della domanda nazionale di immunoglobuline ad uso sottoscutaneo, con trend diversi tra le Regioni (massimo in Liguria e minimo in Basilicata: +648% e +19%, rispettivamente). 4. Domanda standardizzata di plasma fresco congelato (millilitri/mille unita' di popolazione): considerando l'utilizzo di plasma fresco congelato e plasma virus-inattivato, si registra un lieve aumento della domanda tra il 2015 e il 2016, pari al 2%, raggiungendo una domanda totale standardizzata di 1.600 millilitri ‰. Gli aumenti percentuali piu' evidenti si osservano in Calabria, Basilicata e PA di Trento (+117, +75 e +61). Per quanto riguarda altri MPD, per i quali non sono stati identitificati obiettivi di appropriatezza nei Programmi nazionali sopra citati (5),(10), si rileva: - un significativo aumento della domanda di concentrati di complesso protrombinico a 3 fattori (+18,2%), particolarmente in Puglia, Sicilia e Campania (+105%, +94% e +72%, rispettivamente); - un andamento costante della domanda di FVIII di origine plasmatica. Nell'ambito della promozione del razionale utilizzo dei MPD, nel corso del 2017, sono proseguite attivita' volte a sviluppare azioni e progetti di cooperazione internazionale finalizzati all'utilizzo etico dei prodotti eccedentari il fabbisogno nazionale, di cui all'Accordo tra il Governo e le Regioni (ASR) del 7 febbraio 2013 (13) . In particolare, sono state oggetto di donazione di concentrati di fattore VIII e fattore IX della coagulazione i seguenti Paesi: Afghanistan, Armenia, India e Serbia. Indicatori di produzione 1. Quantita' totale di plasma conferito (Kg): la quantita' di plasma conferita dalle Regioni alle aziende di plasmaderivazione nell'anno 2017 (Kg 830.254) e' stata complessivamente superiore all'obiettivo nazionale previsto (Kg 816.606). Tutte le Regioni hanno raggiunto gli obiettivi di produzione del plasma da destinare al frazionamento industriale assegnati per l'anno 2017, ad eccezione di Basilicata, Umbria e Valle d'Aosta (differenza tra valore ottenuto e valore atteso maggiore del -5%). Tuttavia, contrariamente agli indirizzi strategici contenuti nei Programmi nazionali gia' ricordati (5),(10), nel 2017 si e' verificata una significativa riduzione delle unita' di plasma raccolte tramite procedure di aferesi mono (-26.095 pari a -6,7%) e multicomponente (-5.558 pari a -7,6%). Ad eccezione di Basilicata ed Emilia-Romagna, tutte le Regioni hanno fatto registrare una riduzione compresa tra il 2 e il 20,7% (14) . 2. a) Percentuale di unita' di plasma eliminate per cause tecniche sul totale delle unita' prodotte: nel 2017, le unita' di plasma eliminate per cause tecniche sono state il 4,5% del totale delle unita' prodotte; e' stato, pertanto, conseguito l'obiettivo, di cui al programma di autosufficienza nazionale 2017 (5), di ridurle ad almeno il 5% di quelle prodotte. b) Percentuale di unita' di plasma eliminate per scadenza sul totale delle unita' prodotte: a fronte dell'obiettivo di azzeramento, si registrano ancora unita' di plasma eliminate per iperdatazione, sebbene con una marcata tendenza in diminuzione e con frequenze significativamente differenti tra le Regioni [range: 0-9,9% sul totale delle unita' eliminate] (11). 3. Programmazione per l'anno 2018 I prodotti strategici per l'autosufficienza nazionale (o prodotti driving) sono rappresentati dai GR, emocomponenti a maggiore utilizzo clinico, utilizzati per la terapia di anemie acute e croniche, e dal plasma, destinato al frazionamento industriale per la produzione di MPD. I responsabili delle SRC, in accordo con le Associazioni e Federazioni dei donatori, hanno condiviso con il CNS le linee di programmazione quantitativa dell'autosufficienza per l'anno 2018 di seguito riportate, relative alla produzione e consumo dei GR e alla produzione di plasma quale "materia prima" per la produzione di MPD. Allo scopo di poter garantire i livelli essenziali di assistenza trasfusionale in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, il presente programma impegna tutti gli attori del Sistema (Associazioni e Federazioni dei donatori, SRC, Servizi trasfusionali, Regioni, Aziende sanitarie, Servizio trasfusionale delle Forze armate e CNS) a un costante mantenimento e monitoraggio dei programmi definiti e all'adozione tempestiva delle misure necessarie per presidiare eventi, situazioni straordinarie o possibili criticita' eventualmente emergenti, anche stagionali. Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue e le SRC sono dunque tenute, per le rispettive competenze, ad attuare interventi definiti ed efficaci, volti a contenere la variabilita' infra-annuale della raccolta del sangue e degli emocomponenti, a modulare la chiamata dei donatori in relazione ai fabbisogni previsti e non prevedibili e ad agevolarne l'accesso ai Servizi trasfusionali e alle Unita' di raccolta territoriali, in particolare nella stagione estiva o in occasione di necessita' straordinarie. Il CNS e il Centro nazionale trapianti (CNT), in sinergia con il Registro Nazionale Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (Italian Bone Marrow Donor Registry, IBMDR) (15) , hanno avviato negli ultimi anni numerose azioni volte a migliorare la sostenibilita' del sistema nazionale di reclutamento e tipizzazione dei donatori di cellule staminali emopoietiche (CSE), promuovendo le opportune sinergie tra le unita' operative della rete IBMDR (16) , le reti trasfusionale e dei trapianti, e tra queste ultime e le Associazioni dei donatori volontari di CSE di riferimento. Attualmente, il Registro IBMDR ha piu' di 500.000 donatori iscritti; nel 2017 sono stati reclutati oltre 25.000 nuovi donatori ma oltre 11.000 hanno raggiunto i limiti di eta' per la permanenza nel predetto Registro; nel medesimo anno i donatori di CSE italiani hanno effettuato complessivamente 225 donazioni e 69 di esse sono state esportate per trapianti effettuati in altri Paesi. In Italia, i trapianti da donatore adulto volontario non correlato di CSE mostrano un trend in aumento che, nel 2017, ha fatto registrare il maggior numero di trapianti effettuati (572) (17) . Le Regioni sono chiamate nel 2018 a conseguire i seguenti obiettivi. 3.1 Produzione e consumo di globuli rossi per l'anno 2018 Nella Tabella 1 sono riportati i dati di programmazione della produzione e del consumo di unita' di GR per l'anno 2018, unitamente ai dati preliminari di produzione e di consumo del 2017. La produzione e il consumo di GR programmati per il 2018 (rispettivamente: +1,2,5% e +1,37%) sono in lieve incremento rispetto a quanto rilevato a consuntivo per il 2017 (Tabella 1). Si prevede un fabbisogno di GR in compensazione pianificata, a favore delle Regioni Sardegna, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Campania e Toscana per un ammontare complessivo di circa 55.000 unita' a fronte di una potenzialita' complessiva di produzione aggiuntiva, nelle Regioni autosufficienti, di circa 70.000 unita'. I piani di compensazione interregionale sono in grado anche di far fronte al significativo incremento del fabbisogno di GR in compensazione della Regione Campania, ascrivibile a interventi pianificati volti a modificare l'assetto organizzativo delle attivita' di raccolta del sangue e degli emocomponenti. Il monitoraggio costante dei fabbisogni e delle dinamiche del Sistema, il coordinamento in rete esercitato dal CNS, l'impegno costante al miglioramento continuo dell'appropriatezza nell'utilizzo clinico dei GR e l'ulteriore diffusa implementazione delle attivita' di PBM, si confermano strumenti indispensabili a garantire la complessiva autosufficienza nazionale di GR per l'anno 2017. 3.2 Produzione e consumo di plasma e medicinali plasmaderivati di globuli rossi per l'anno 2018 Obiettivi quantitativi • Conferire al frazionamento industriale per l'anno 2018 (18) la quantita' di plasma riportata nella Tabella 3, individuata sulla base dei programmi di raccolta regionali, delle indicazioni contenute nel sopracitato programma pluriennale (10) e dei livelli di produzione raggiunti nel corso del 2017. In particolare, si prevede, nell'anno 2018, il conferimento all'industria di 847.927 Kg di plasma, con un incremento percentuale piu' marcato per le Regioni che presentano un indice di conferimento all'industria convenzionata per il frazionamento industriale inferiore a 12,8 Kg ‰, come previsto dal predetto Programma (10). • Azzerare il numero delle unita' di plasma eliminate per iperdatazione e ridurre quelle eliminate per cause tecniche ad almeno il 4% di quelle prodotte. • Aumentare il numero delle procedure di aferesi (mono- e multi-componente) per singolo separatore cellulare, al fine di conseguire l'obiettivo quinquennale (10) di almeno 250 procedure all'anno e un numero medio minimo di procedure per Regione pari a 400. • Conseguire gli obiettivi regionali strategici per l'anno 2018, finalizzati alla promozione del razionale ed appropriato utilizzo del plasma e dei MPD, come declinati nelle Tabelle da 4 a 7 [domanda di albumina (Tabella 4), antitrombina (Tabella 5), immunoglobuline polivalenti (Tabella 6) e plasma ad uso clinico (Tabella 7)]. In assenza di documentate peculiarita' epidemiologiche e cliniche, consumi diversi da quelli indicati nelle predette tabelle sono da considerarsi inappropriati. Obiettivi qualitativi • Implementare modelli organizzativi che prevedano la concentrazione delle attivita' trasfusionali, anche con riferimento alle attivita' di raccolta del plasma in aferesi. • Ampliare l'accesso alla donazione anche attraverso forme di collaborazione e sperimentazione gestionale con le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue. • Promuovere la donazione in aferesi per il tramite delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue. • Sviluppare specifici progetti di collaborazione con le Associazioni e Federazioni dei donatori volti alla fidelizzazione di nuovi donatori alla plasmaferesi, utilizzando anche gli strumenti forniti dall'ASR del 14 aprile 2016 (19) . Al fine di conseguire i suddetti obiettivi strategici, le Regioni sono, inoltre, tenute ad utilizzare prioritariamente i prodotti da conto-lavorazione, ove equivalenti agli analoghi MPD commerciali, come gia' previsto dall'ASR del 20 ottobre 2015 (20) , che individua anche le tariffe nazionali di scambio dei prodotti all'interno dei flussi della mobilita' sanitaria, nonche' dall'articolo 1, comma 3 del Decreto del Ministro della salute 2 dicembre 2016 "Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, anni 2016-2020"(10). E', altresi', promossa la collaborazione tra CNS, SRC e Ministeri interessati per l'attuazione di accordi, programmi o progetti di cooperazione internazionale, nell'ambito dei quali puo' essere prevista la cessione dei MPD o dei prodotti intermedi di lavorazione del plasma con recupero dei costi di produzione e, comunque, senza fini di lucro e con riferimento all'ASR del 7 febbraio 2013(13). Nel corso dell'anno 2018 dovranno essere adeguatamente alimentate da parte delle Regioni e delle Aziende di frazionamento titolari delle convenzioni, ciascuna per l'ambito di propria competenza, le nuove funzioni di SISTRA per il governo della programmazione della produzione di plasma, inclusa la sezione relativa al monitoraggio dell'utilizzo dei separatori cellulari, della produzione e distribuzione dei MPD, nonche' delle compensazioni intraregionale e interregionali di plasma e MPD. 3.3 Attivita' di programmazione regionale finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di reclutamento dei donatori di CSE In coerenza con gli assetti organizzativi stabiliti in ciascuna Regione per il funzionamento della rete afferente al Registro nazionale IBMDR, le Regioni, in collaborazione con i Registri regionali, le SRC e i Centri regionali trapianti, sono chiamate a definire ed attuare gli interventi necessari per il reclutamento e la qualificazione dei donatori di CSE, avvalendosi di opportune sinergie tra il CNS, il CNT, le reti regionali sangue e trapianti nonche' le associazioni dei donatori volontari di CSE di riferimento. Le predette azioni sono finalizzate a: - mantenere un reclutamento di nuovi donatori (identificando come target i maschi con eta' inferiore a 35 anni) efficace almeno a garantire il ricambio dei donatori che raggiungono i limiti di eta' per la permanenza nel predetto Registro; - potenziare l'efficienza del Registro IBMDR aumentando il numero dei donatori con un elevato livello di tipizzazione HLA; e', infatti, noto che l'indice di donazione di questi ultimi e' venti volte superiore all'indice di donazione dei donatori non completamente tipizzati. 4. Conclusioni La programmazione annuale per l'autosufficienza nazionale e regionale del sangue e dei suoi prodotti, come mostrano i risultati del quinquennio 2013-2017 e le previsioni per il 2018, e' complessivamente in grado di garantire il sistematico equilibrio quanti-qualitativo, sostanzialmente adeguato, fra produzione e fabbisogni di emocomponenti labili a uso trasfusionale. Le cessioni/acquisizioni interregionali di unita' di GR a scopo compensativo mantengono un ruolo chiave per la garanzia dell'autosufficienza e si fondano soprattuto su rapporti convenzionali stabili tra Regioni. Al fine rafforzare la gestione programmata delle compensazioni interregionali e limitare il ricorso a compensazioni estemporanee o occasionali, e' stato costituito, in seno al CNS, un gruppo di lavoro con l'obiettivo di definire, auspicabilmente entro il 2018, uno schema tipo di convenzione per la cessione/acquisizione programmata di emocomponenti che includa i requisiti minimi dei predetti rapporti convenzionali (definizione quantitativa e delle caratteristiche gruppo-ematiche degli emocomponenti oggetto della cessione in convenzione; intervallo temporale, possibilmente annuale, di validita' dell'accordo stipulato; periodicita' delle cessioni definita; ambito di tolleranza ottimale della fornitura di emocomponenti e modalita' di assunzione dei costi di movimentazione degli emocomponenti). Tuttavia, il monitoraggio continuo delle dinamiche dei fabbisogni assistenziali trasfusionali, sia in relazione alle azioni promosse e intraprese dall'interno del Sistema sia a fronte dei complessi mutamenti evolutivi nei molteplici ambiti assistenziali in cui il Sistema stesso e' coinvolto, continua a giocare un ruolo strategico nella capacita' di identificare e adottare i necessari interventi correttivi nell'ambito della sopra citata programmazione. Alla luce degli attuali livelli nazionali di consumo di globuli rossi, in calo dal 2012 (Figura 1), analogamente ad altri Paesi Europei (21) ed extra-Europei (22) , e destinato a diminuire ulteriormente in virtu' dell'attuazione di programmi di PBM (l'implementazione dei quali e' prevista dall'articolo 25, comma 5 del D. M. 2 novembre 2015(8)) e' da escludere che, in un futuro a breve termine, la quota di plasma proveniente dal frazionamento del sangue intero possa compensare la diminuzione del plasma raccolto mediante le procedure di aferesi. Le Regioni sono pertanto invitate, in collaborazione con le Associazioni e Federazioni dei donatori, a potenziare la raccolta di plasma mediante aferesi. Tale provvedimento si rende necessario per evitare che la riduzione della quantita' di plasma raccolto mediante aferesi possa generare ripercussioni sull'autosufficienza nazionale in materia prima per la produzione di MPD da plasma nazionale. Tenuto conto dell'andamento dei consumi di concentrati di complesso protrombinico a 3 fattori e dell'allargamento del portafoglio di prodotti forniti dalle aziende convenzionate per il frazionamento industriale del plasma (fibrinogeno, immunoglobuline polivalenti ad uso sottocutaneo, associazione di fattore VIII e fattore di von Willebrand), si rende necessario, in collaborazione con le Regioni, avviare valutazioni congiunte circa l'utilizzo appropriato dei suddetti MPD. Al fine di verificare l'efficacia della programmazione regionale, attraverso specifici indicatori di produzione e consumo, per i GR, e di conferimento al frazionamento industriale, per il plasma, gli obiettivi declinati per il 2018 nel presente programma di autosufficienza nazionale, saranno monitorati anche attraverso il Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, di cui all'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 (23) . E' strategico, inoltre, che che tutti gli attori del Sistema mantengano un livello elevato di attenzione non solo agli aspetti produttivi, alla qualita' e sicurezza dei prodotti e delle prestazioni erogati e alla tutela della salute dei donatori e dei pazienti, ma anche alla gestione delle scorte e all'appropriatezza dei consumi di emocomponenti labili e MPD, attribuendo il necessario rilievo alle strategie innovative per la prevenzione della trasfusione evitabile. Sara', pertanto, monitorata, mediante il medesimo Comitato permanente, anche la adozione delle linee guida di cui all'articolo 25, comma 5 del Decreto del Ministro della salute del 2 novembre 2015(8), finalizzate alla prevenzione della trasfusione evitabile mediante l'implementazione delle strategie e tecniche multidisciplinari e multimodali del PBM. Infatti, considerato che i Programmi di PBM si basano su un approccio multiprofessionale e multidisciplinare che vede coinvolti oltre i Servizi trasfusionali anche le Direzioni sanitarie e tutti gli specialisti che hanno un ruolo nei percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici nel periodo peri-operatorio, essi costituiscono un ulteriore elemento strategico ai fini del mantenimento dell'autosufficienza per il loro potenziale significativo impatto sul contenimento del fabbisogno trasfusionale. I suddetti Programmi multidisciplinari di PBM hanno, inoltre, un ruolo chiave ai fini dell'erogazione di prestazioni terapeutiche efficaci, del miglioramento dell'assistenza sanitaria dei pazienti e del contenimento dei costi, non solo di quelli associati alla terapia trasfusionale. Gli obiettivi di autosufficienza sono strettamente connessi al complessivo mantenimento di livelli qualitativi del Sistema trasfusionale conformi e diffusamente adeguati al dettato normativo nazionale e comunitario. I processi produttivi dei Servizi trasfusionali devono essere conformi alle predette prescrizioni normative che stabiliscono l'obbligo per gli Stati membri di garantire pari livelli di qualita' e sicurezza del sangue e dei suoi prodotti su tutto il territorio dell'Unione Europea. Le Regioni sono chiamate ad attribuire il necessario rilievo alle attivita' di gestione per la qualita' dei sopra citati Servizi; le suddette norme, infatti, sono state integrate dal recente decreto legislativo 19 marzo 2018, n. 19 (24) , attuativo della direttiva 2016/1214 (25) (che modifica la Direttiva 2005/62/CE (26) per quanto riguarda le norme e le specifiche del sistema di qualita' per i servizi trasfusionali), con il quale sono state introdotte le linee guida di buone prassi (GPGs), che fanno riferimento ai piu' stringenti requisiti delle norme di buona fabbricazione di medicinali (articolo 47 della direttiva 2001/83/CE (27) ). Pertanto, in tale ottica, sara' necessario adeguare i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici, ai fini della piena conformita' del sistema trasfusionale alle nuove norme. In considerazione della distribuzione e valenza strategica delle attivita' di trapianto di CSE e al fine di migliorare l'efficienza del Registro nazionale IBMDR e supportare adeguatamente le predette attivita', si conferma la necessita' che le Regioni, in sinergia con il CNS, il CNT, l'IBMDR e le Associazioni dei donatori volontari di CSE di riferimento, definiscano interventi efficaci volti ad inserire nella programmazione delle attivita' sanitarie anche obiettivi che impegnino le dipendenti reti regionali trasfusionale e trapiantologica al reclutamento e alla tipizzazione di donatori adulti volontari di CSE. Tabella 1. Programma produzione e consumo unita' di globuli rossi 2018 e confronto con produzione e consumo 2017*. Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 2. Unita' di globuli rossi trasfuse nel periodo 2014-2017 e relative variazioni percentuali. Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 3. Quantita' totale di plasma da conferire al frazionamento industriale per l'anno 2018 (Kg). Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 4. Domanda regionale standardizzata di albumina (grammi per mille unita' di popolazione) identificata come obiettivo nel 2018 in funzione del programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati10. Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 5. Domanda regionale standardizzata di antitrombina (unita' internazionali pro capite) identificata come obiettivo nel 2018 in funzione del programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati10. Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 6. Domanda regionale standardizzata di immunoglobuline polivalenti (grammi per mille unita' di popolazione) identificata come obiettivo nel 2018 in funzione del programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati10. Parte di provvedimento in formato grafico Tabella 7. Domanda standardizzata di plasma fresco congelato (millilitri per mille unita' di popolazione) identificata come obiettivo nel 2018 in funzione del programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati Parte di provvedimento in formato grafico (1) Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131 sul "Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi-emergenze". Rep. Atti n. 121/CSR del 7 luglio 2016. (2) Si noti che, quando si parla di "consumo" di unita' di GR, si intende l'insieme delle unita' trasfuse ai pazienti e delle unita' eliminate per cause tecniche, sanitarie, controlli di qualita' e scadenza. (3) Decreto del Ministro della salute 24 settembre 2014. Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti, anno 2014, GU n. 155 del 14 novembre 2014. (4) Decreto del Ministro della salute 20 maggio 2015. Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti, anno 2015, GU n. 161 del 14 luglio 2015. (5) Decreto del Ministro della salute 20 luglio 2017. Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti, anno 2017, GU n. 158 del 11 settembre 2017. (6) Decreto del Ministro della salute 4 settembre 2012. Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per l'anno 2012. GU n. 241 del 15 ottobre 2012. (7) Linee guida per il programma di Patient Blood Management. LG CNS 05, Rev. 0, 27.10.2016. Disponibile all'indirizzo URL: http://www.centronazionalesangue.it/pagine/linee-guida. (8) Decreto del Ministro della salute 2 novembre 2015. Disposizioni relative ai requisiti di qualita' e sicurezza del sangue e degli emocomponenti, GU n. 300 del 28 dicembre 2015 - Supplemento Ordinario n. 69. (9) Fonte: Aziende di frazionamento convenzionate con le Regioni. (10) Decreto del Ministro della salute 2 dicembre 2016. Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, anni 2016-2020, GU n. 9 del 12 gennaio 2017. (11) Candura F et al. Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati in Italia. Anni 2011-2014. Roma: Istituto Superiore di Sanita'; 2016. (Rapporti ISTISAN 16/7). (12) AA. VV. Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati in Italia. Anni 2015-2016. Roma: Istituto Superiore di Sanita'. In pubblicazione. (13) Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per la promozione ed attuazione di accordi di collaborazione per l'esportazione di prodotti plasmaderivati ai fini umanitari. Rep. Atti n. 37/CSR del 7 febbraio 2013. GU n. 107 del 9 maggio 2013. (14) Fonte: Sistema Informativo Servizi TRAsfusionali. (15) Legge 6 marzo 2001, n. 52. Riconoscimento del Registro nazionale italiano dei donatori di midollo osseo. GU n. 62 del 15 marzo 2001. (16) Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per la definizione dei poli di funzionamento del Registro nazionale italiano Donatori di Midollo Osseo, sportello unico per la ricerca e reperimento di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo. Rep. Atti n. 57/CSR del 29 aprile 2010. (17) AA. VV. Registro Italiano donatori di midollo osseo. Report di attivita' 2017. Disponibile all'indirizzo URL: https://ibmdr.galliera.it/statistiche-1/report-di-attivita-anno- 2017. (18) In considerazione della pubblicazione alla data del 12 gennaio 2017 del Decreto del Ministro della salute del 2 dicembre 2016, gli obiettivi previsti per l'anno 2016 sono da considerarsi per l'anno 2017. (19) Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lett. b) e 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concernente la "Revisione e aggiornamento dell'Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 (Rep. Atti 115/CSR), relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue". Rep. Atti n. 61/CSR del 14 aprile 2016. (20) Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lett. b) e 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concernente "Indicazioni in merito al prezzo unitario di cessione, tra Aziende sanitarie e tra Regioni e Province autonome, delle unita' di sangue, dei suoi componenti e dei farmaci plasmaderivati prodotti in convenzione, nonche' azioni di incentivazione dell'interscambio tra le aziende sanitarie all'interno della Regione e tra le Regioni" in attuazione degli articoli 12, comma 4 e 14, comma 3 della legge 21 ottobre 2005, n.219. Rep. Atti. n. 168/CSR del 20 ottobre 2015. (21) Secondo i dati dell'European Directorate for the Quality of Medicines & HealthCare (EDQM), in Europa si e' passati da una media di 38 unita' di sangue intero (SI) raccolte ogni 1.000 abitanti nel 2010 [Janssen MP, Behr-Gross ME. The collection, testing and use of blood and blood components in Europe (2010), EDQM Report] a una media di 35 unita' di SI raccolte ogni 1.000 abitanti nel 2014 [Janssen MP, Rautmann G. The collection, testing and use of blood and blood components in Europe (2014), EDQM Report]. Facendo riferimento alle medesime fonti, in Europa si e' passati da una media di 36 unita' di globuli rossi (GR) trasfuse ogni 1.000 abitanti nel 2010 a una media 34 unita' di GR trasfuse ogni 1.000 abitanti nel 2014. (22) Ellingson KD et al. Continued decline in blood collection and transfusion in the United States-2015. Transfusion 2017; 57 Suppl 2: 1588-98. (23) Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazione dell'Articolo 1, comma 173, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. GU n. 105 del 7 maggio 2005 - Supplemento Ordinario n. 83. (24) Decreto legislativo 19 marzo 2018, n. 19. Attuazione della direttiva (UE) 2016/1214 della Commissione del 25 luglio 2016, recante modifica della direttiva 2005/62/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche del sistema di qualita' per i servizi trasfusionali. GU n. 66 del 20 marzo 2018. (25) Direttiva (UE) 2016/1214 della Commissione del 25 luglio 2016 recante modifica della direttiva 2005/62/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche del sistema di qualita' per i servizi trasfusionali. (26) Direttiva 2005/62/CE della Commissione del 30 settembre 2005 recante applicazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualita' per i servizi trasfusionali. (27) Direttiva 2001/83/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 novembre 2001 recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano.