(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Con decreto del Presidente della Repubblica in  data  19  gennaio
2018, registrato  alla  Corte  dei  conti  il  25  gennaio  2018,  il
consiglio comunale di Ciro' Marina (Crotone) e' stato sciolto per  la
durata  di  diciotto  mesi,  ai  sensi  dell'art.  143  del   decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati  riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione  straordinaria  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta  gestione
delle risorse comunali, pur in presenza di  un  tessuto  economico  e
sociale  fortemente  permeato  dalla  ingerenza   delle   consorterie
criminali. 
    Come rilevato dal prefetto di  Crotone  nella  relazione  del  16
maggio 2019, con la quale e' stata chiesta la proroga della  gestione
commissariale, l'avviata  azione  di  riorganizzazione  e  ripristino
della  legalita',  nonostante   i   positivi   risultati   conseguiti
dall'organo straordinario, non puo' ritenersi conclusa. 
    Le motivazioni addotte a  sostegno  della  richiesta  sono  state
condivise dal  Comitato  provinciale  per  l'ordine  e  la  sicurezza
pubblica  nella  riunione  tenuta  il   16   maggio   2019   con   la
partecipazione del Procuratore della  Repubblica  di  Crotone  e  del
Procuratore  aggiunto  della  Direzione  distrettuale  antimafia   di
Catanzaro,  a  conclusione   della   quale   e'   stata   evidenziata
l'opportunita'  che  la  gestione  commissariale  sia  prorogata  per
l'ulteriore termine previsto dalla legge. 
    E'   infatti    emerso    che    le    attivita'    istituzionali
dell'amministrazione comunale continuano a svolgersi in  un  contesto
ambientale reso estremamente difficile per  la  presenza  di  potenti
gruppi 'ndranghetisti che rendono  tuttora  concreto  il  rischio  di
illecite interferenze da parte della criminalita' organizzata. 
    Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria  sono  state
improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato,  al  fine
di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per
interrompere le diverse forme di  condizionamento  riscontrate  nella
vita amministrativa dell'ente. 
    In  tale  direzione,  uno   dei   primi   interventi   effettuati
dall'organo straordinario ha riguardato l'apparato burocratico che e'
stato potenziato facendo ricorso a professionisti esperti nominati ai
sensi dell'art. 145 del citato decreto legislativo n. 267 del 2000 ed
assegnati  a  settori  nevralgici  quali   l'area   tecnica,   l'area
finanziaria  e  lo  specifico  settore  dei   tributi,   quest'ultimo
particolarmente rilevante atteso che  in  sede  ispettiva  era  stata
riscontrata  la  scarsa  capacita'  di  riscossione   delle   entrate
tributarie  da  parte  dell'ente,  ad  oggi  in  stato  di   dissesto
finanziario dichiarato con  deliberazione  consiliare  n.  11  del  2
settembre 2016. 
    Inoltre, a seguito di apposita selezione pubblica  ex  art.  110,
comma 1, del decreto legislativo n. 267 del 2000 e su conforme parere
della commissione per la stabilita' finanziaria degli enti locali, si
e' proceduto ad individuare un ulteriore professionista al  quale  e'
stata affidata la responsabilita' del delicato  settore  inerente  ai
lavori pubblici,  servizi  e  manutenzione  del  territorio,  con  la
finalita' prioritaria di improntare l'attivita' di  quel  settore  al
rispetto della legalita' ma anche di dare  impulso  ad  una  gestione
piu' efficiente ed oculata delle risorse ad esso destinate. 
    La commissione straordinaria  ha  altresi'  posto  in  essere  un
attento  monitoraggio  nei  confronti  dei  titolari  di  concessioni
demaniali marittime e degli assegnatari  di  box  dell'area  portuale
nonche'  nei  confronti  degli  esercenti  l'attivita'  di  commercio
ambulante, avviando, per le accertate situazioni di illegittimita', i
dovuti procedimenti sanzionatori. 
    Al fine di evitare che indebite interferenze,  condizionamenti  o
forme di ostruzionismo possano ostacolare il buon esito dei  predetti
procedimenti, si rende necessario che  gli  stessi  siano  portati  a
compimento dalla medesima commissione che li ha attivati. 
    Il prefetto segnala poi che,  con  riferimento  agli  alloggi  di
edilizia residenziale pubblica, e' in  corso  di  perfezionamento  un
accurato censimento  finalizzato  sia  a  sanzionare  le  occupazioni
abusive sia ad avere esatta contezza degli  alloggi  disponibili  per
l'assegnazione agli aventi diritto. 
    Il completamento di  tale  iniziativa  avra'  un  sicuro  impatto
positivo e favorira' il recupero di credibilita'  delle  istituzioni,
dimostrando come un'amministrazione efficiente ed il  rispetto  delle
norme possano tradursi in benefici per la popolazione. 
    Nel settore ambientale il prefetto evidenzia che  la  commissione
straordinaria ha ottenuto un finanziamento di circa sette milioni  di
euro per la progettazione  della  delocalizzazione  dell'impianto  di
depurazione comunale,  attualmente  ubicato  all'interno  del  centro
abitato. 
    Sono  stati   parimenti   stanziati   consistenti   finanziamenti
regionali per la riqualificazione  dell'area  portuale  e  del  porto
peschereccio, per l'adeguamento sismico della sede municipale  e  per
la delocalizzazione dell'Istituto scolastico «Butera». 
    L'entita'  dei  finanziamenti  in  questione  ed   il   carattere
strategico delle opere da realizzare rendono evidente l'esigenza  che
le procedure di scelta del contraente e di affidamento dei lavori  si
svolgano nel rispetto delle norme vigenti in materia ed in linea  con
il  crono-programma  approvato  dagli  organi  regionali,  risultando
pertanto necessario  che  le  stesse  siano  portate  a  termine  dal
medesimo organo di gestione straordinaria che ha avviato  l'attivita'
di risanamento dell'ente. 
    Le azioni intraprese iniziano a dare i primi segnali positivi  ed
hanno consentito di attivare percorsi  virtuosi  per  la  risoluzione
delle molteplici problematiche  che  hanno  causato  lo  scioglimento
degli organi elettivi. Nondimeno, la gravita' del condizionamento  di
tipo mafioso, tuttora presente nel tessuto economico  e  sociale,  e'
tale da richiedere una proroga del mandato della commissione sia  per
consolidare i risultati  conseguiti  nella  prima  fase  di  gestione
straordinaria  sia  per  portare  a  conclusione  le   procedure   di
risanamento attualmente in via di definizione. 
    Ritengo, pertanto, che, sulla base di tali elementi, ricorrano le
condizioni per prorogare, di ulteriori sei mesi, lo scioglimento  del
consiglio comunale di Ciro' Marina (Crotone), ai sensi dell'art. 143,
comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in modo che
la commissione straordinaria disponga di un maggior  lasso  di  tempo
per completare le attivita' in essere e per perseguire  una  maggiore
qualita' ed  efficacia  dell'azione  amministrativa,  essendo  ancora
concreto il rischio di ingerenze  della  criminalita'  organizzata  e
considerata  la  complessita'  delle  azioni  di   bonifica   avviate
dall'organo straordinario. 
    Roma, 20 maggio 2019 
 
                                    Il Ministro dell'interno: Salvini