(Allegato A-art. 3)
                               Art. 3. 
             Delimitazione zona di produzione delle uve 
 
    1)  La  zona  di  produzione  della  denominazione   di   origine
controllata «Valpolicella» comprende in tutto o in parte i  territori
dei Comuni di: Marano, Fumane, Negrar,  S.  Ambrogio,  S.  Pietro  in
Cariano, Dolce', Verona, S. Martino Buon Albergo,  Lavagno,  Mezzane,
Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna,  Grezzana,
Pescantina, Cerro Veronese,  S.  Mauro  di  Saline  e  Montecchia  di
Crosara. 
    Tale zona e' cosi' delimitata: la linea di  delimitazione  inizia
nella parte nord staccandosi dal confine occidentale  del  Comune  di
Sant'Ambrogio in faccia a  monte  Rocca  sullo  strapiombo  dell'ansa
dell'Adige, presso Ceraino. Da  qui  giunge  passando  attraverso  il
bosco a quota 410 mt fino ad immettersi sulla carrareccia che  arriva
alla frazione di Monte. Da qui devia a N-E  seguendo  via  M.  Kolbe,
segue il confine  S-E  del  foglio  4°  Comune  di  Sant'Ambrogio  di
Valpolicella. Il confine percorre quindi via Case Sparse Campopian  e
passa a nord di Monte Pugna a  (quota  740)  entrando  in  Comune  di
Fumane. Raggiunta subito Ca' Torre  e  Stravalle,  appartenenti  alla
frazione di Cavalo, sale Monte Castello (quota 676), e  raggiunto  il
Vaio Pangoni, discende con questo fino a  Ca'  Pangoni  (quota  230).
Risale poi per il breve tratto il progno di Fumane fino a  incontrare
il confine comunale di Marano  e  lo  segue  fino  presso  il  Molino
Gardane. Sale allora leggermente per Ca' Camporal e Monte Per  (quota
630) per discendere poi con la strada che  porta  a  San  Rocco  fino
all'ingresso della frazione omonima. Tocca poi la localita'  Tonei  e
risale fino ad incontrare e poi seguire la carrareccia che porta a S.
Cristina. Quando questa strada sbocca  nella  rotabile  comunale  che
porta a Prun, incontra  il  confine  comunale  di  Negrar,  abbandona
subito il limite comunale e, lungo la strada ora nominata, il confine
del territorio raggiunge i caseggiati di Pertega. Da qui ha inizio il
lato orientale del territorio delimitato. Il confine percorre via  A.
Aleardi, svolta e risale in via  Albarin  per  poi  scendere  in  via
Mendole, via Proale e raggiungere  la  strada  Mazzano  -  Fane.  Con
questa strada discende fino a Proale (quota 449) e  poi,  sinuoso  al
largo di Mazzano, segue il limite sud del foglio XIII° del Comune  di
Negrar sez. C e lo segue fino a via  Prael,  dove  tocca  Casa  Prael
(casa di quota 580). Prosegue in via Palazzina  di  Villa,  tocca  la
Palazzina (quota 534), casa La Conca  e  percorre  via  Colombare  di
Villa. Sempre discendendo, attraversa il Progno  Castello,  passa  ad
ovest di Case Antolini tocca  Casa  sotto  Sengia,  rasenta  Case  la
Fratta  e  Siresol,  raggiunge  Bertolini.   Da   questo   punto   la
delimitazione nord della zona del «Valpolicella», segue la  linea  di
quota  500  lungo  le  pendici  montuose  della  vallata  Valpantena,
partendo da localita' Sasso, in Comune di  Negrar,  e  con  andamento
sinuoso passa  nelle  vicinanze  di  localita'  Montecchio  e  quindi
Volpare e successivamente, dopo aver formato una leggera ansa a nord,
passa in prossimita' di localita' Righi e  Case  Vecchie.  Si  sposta
quindi  verso  il  monte  Dordera  e  proseguendo  con   orientamento
nord-ovest passa in prossimita' della localita' Salvalaio e Vigo fino
a raggiungere S. Benedetto, sulla strada Vigo-Coda. Da  S.  Benedetto
segue il Vaio Selsone fino al progno Valpantena, di qui sale lungo il
Vaio Sannava, per inserirsi sulla  comunale  che  porta  a  Praole  e
Rosaro. Di qui prosegue per i Busoni, per  i  Vai,  Ca'  Balai  ed  i
Molini raggiungendo Azzago, passando per la strada del cimitero;  per
la carrareccia che passando a quota 655 tocca contrada  Valena  e  si
inoltra nel Vaio Orsaro fino a raggiungere il confine del  Comune  di
Grezzana con Verona che percorre  fino  a  Vaio  Laraccio;  segue  la
comunale di Pigozzo e la risale fino a Vaio Bruscara che  segue  fino
ad incontrare la comunale Morago-Cancello. Segue la  strada  comunale
di S. Vito, tocca la frazione di Moruri e risale  la  strada  fino  a
inserirsi nel vajo di Tretto che percorre fino al progno di  Mezzane.
Risale questo Progno fino al Vaio dell'Obbligo per toccare C. Valle a
quota 502; da qui lungo  la  strada  che  passa  ad  ovest  di  Monte
Tormine, tocca la Bettola del  Pian,  prosegue  verso  est  lungo  il
confine comunale tra Tregnago e Badia Calavena, fino ad incontrare il
Progno di Illasi; fino ad incontrare il Progno di Illasi;  ridiscende
questo Progno per breve tratto fino al guado per Cogollo,  attraversa
la borgata, sale lungo via Bovi e ripiega verso sud  immettendosi  in
via F. S. Zerbato e giunge alla localita'  Carbonari  indi  si  porta
verso sud per la localita' Fonte, Croce del Vento, passa  nei  pressi
di Ca' Precastio, prosegue sempre verso sud passando ad est di  Vinco
e Pandolfi fino a raggiungere  l'incrocio  dei  confini  comunali  di
Tregnago, Cazzano di Tramigna ed Illasi; segue quindi il confine nord
del Comune di Cazzano fino ad incrociare  il  punto  di  confine  tra
i tre Comuni di Tregnago, Cazzano di Tramigna e  S.Giovanni  Ilarione
(dove incontra il confine della zona del Soave).  Di  qui  ridiscende
lungo il confine del Comune di Cazzano  fino  a  Soraighe;  segue  la
strada che da Soraighe correndo sotto le  pendici  di  Monte  Bastia,
prima verso nord e quindi verso est passa sotto C. Andriani. Di  qui,
seguendo la strada per Montecchia di Corsara raggiunge per  risalirlo
brevemente il Rio Albo. Raggiunta la strada proveniente  da  Tolotti,
devia verso sud per la quota 300 che  passando  sotto  C.  Brustoloni
raggiunge la strada che per quota 326 porta ai  Dami  e  quindi  alla
quota 400 sul confine comunale di Cazzano  a  sud  di  Monte  Bastia.
Ridiscende per detto confine fino all'altezza del Colle C. Beda e  di
poco superatolo prosegue per  la  strada  che  si  congiunge  con  la
provinciale  Cazzano  -  Soave  in  prossimita'   della   quota   54.
Proseguendo verso ovest attraversa la strada provinciale  e  prosegue
nella stessa direzione per quella che conduce a Cereolo  di  Sopra  e
poco prima di giungervi segue in direzione sud-est per la strada  che
attraversato  Cereolo  di  Sotto,  raggiunge  il  centro  abitato  di
S.Vittore. Da S.Vittore segue verso ovest la  strada  che  attraversa
Orniano e prosegue per Colognola ai  Colli  costeggiando  nell'ultimo
tratto l'acquedotto. Da Colognola ai  Colli  il  limite  prosegue  in
direzione nord per  la  strada  che  costeggia  C.  Canesella,  tocca
Ceriani costeggiando  anche  in  questo  ultimo  tratto  l'acquedotto
quindi lungo la strada in direzione nord, fino all'altezza di C. Brea
quindi prende la strada verso ovest in direzione  di  tale  localita'
per circa 350 metri e poi la strada verso nord per Campidello fino  a
superare di poco la quota 134 (Cisterna), piega  quindi  verso  ovest
per la strada che conduce a S. Giustina, supera il centro  abitato  e
giunto al torrente Illasi, supera il  guado  per  proseguire  poi  in
direzione ovest  per  la  strada  che  tocca  le  localita'  Casotti,
Contrasti, e 150 metri circa prima di  giungere  a  C.  Nuova,  piega
verso nord per la strada che va a incrociare il confine  comunale  di
Illasi all'altezza di C. Squarzego. Prosegue quindi per  via  Fienile
in direzione nord per Lione e giunto  all'altezza  di  Fienile  piega
verso  ovest  per  quella  che  superato  Fienile  conduce  a  Turano
all'incrocio con il Progno di Mezzane,  prosegue  verso  sud  per  la
strada che costeggia Turano, Val di Mezzo, attraversa  Boschetto,  S.
Pietro e raggiunge quota 56. Da quota 56 (localita' Monticelli) segue
verso ovest la strada che passa a nord  di  S.  Giacomo  e  raggiunge
quota 47 il confine del Comune  di  S.  Martino  Buon  Albergo  segue
questi verso nord e poco prima di giungere alla Tavolera piega  verso
ovest per via Palu' che seguendo una linea spezzata a sud di Fenilone
raggiunge a quota 52 la strada che da Marcellise raggiunge S. Martino
Buon Albergo e la  percorre  sino  all'abitato  di  quest'ultimo.  La
delimitazione segue quindi il corso del fiume Fibbio e lo risale sino
alla localita' Spinetta. Da  detta  localita'  segue  la  strada  per
Montorio, attraversa il centro abitato e prosegue lungo la strada che
passa per Olmo e Morin sino al ponte Florio: da qui segue  la  strada
per Corte Paroncini e Villa Cometti indi devia per la carrareccia che
attraversando la strada per S. Felice tocca Ca' dell'Olmo e raggiunge
la strada della Valpantena che la risale fino a villa Beatrice; segue
poi la carrareccia  per  Corte  Policanta  per  deviare  poi  per  il
sentiero che porta a  Castel  S.  Felice.  Da  Castel  S.  Felice  la
delimitazione segue la strada  delle  Torricelle  toccando  localita'
Villa Ferrari, Torre n. 1, Torre n. 2 e S. Mattia; da qui si  inoltra
lungo il sentiero per Villa Bottica e  discende  a  Valle  sino  alla
strada per Avesa in localita' S. Martino; prosegue  su  detta  strada
fino alla localita' Osteria, imbocca quindi la strada  che,  passando
in vicinanza del cimitero di Avesa, giunge nei pressi della localita'
Villa e prosegue fino al centro di Quinzano;  da  Quinzano  segue  la
strada che porta alla statale 12 fino all'incrocio con la stessa;  si
inserisce poi sulla statale 12  fino  alla  stazione  ferroviaria  di
Parona dove l'abbandona per seguire la  ferrovia  del  Brennero  sino
alla stazione di Domegliara; qui si reinserisce sulla statale  n.  12
sino  alla  localita'  Paganella;  da  detta   localita'   segue   la
carrareccia che porta alle fornaci Tosadori a sud  di  Volargne,  per
risalire la riva sinistra dell'Adige sino in prossimita' della Chiusa
di Ceraino congiungendosi al punto iniziale di partenza. 
    2) La zona di produzione delle uve per  la  produzione  dei  vini
della denominazione di origine controllata «Valpolicella» designabili
con la specificazione geografica Valpantena e' cosi' delimitata:  dal
confine nord occidentale che parte da  S.  Benedetto  segue  il  gia'
descritto confine della zona del Valpolicella fino a  quota  655;  da
qui si diparte verso sud seguendo la rotabile che passa per quota 626
e prosegue verso  sud  per  Erbino,  risale  sulla  strada  verso  la
localita' Croce di Romagnano. Indi prosegue per Casette, passa  sotto
il Monte Gazzo nei pressi della quota 458, poi nei  pressi  di  Corte
Gualiva, prosegue ad ovest di Monte Cucco sulla strada  che  porta  a
Villa Marchiori. Da qui si inoltra lungo la  carrareccia  che  supera
contrada Maroni  e  che  si  immette  in  via  Prove,  seguendola  in
direzione sud fino a C. Squizza per raggiungere  C.  Gazzol  da  dove
ripiega verso ovest per toccare la localita' Campagnola:  risale  poi
verso Novaglie e Nesente, quindi ridiscende verso sud  ed  ovest  per
toccare C. Maioli,  C.  Misturin  e  Poiano  per  risalire  lungo  la
carrareccia verso C. Zorzi. Tocca quindi il confine di zona e  risale
la carreggiabile per Torre n. 3, Torre n.  4,  Villa  Fiandin,  Villa
Tedeschi, Villa Barbesi; sale lungo via San Vincenzo e  prosegue  per
via Gaspari che lascia per via Carbonare. 
    Da qui prosegue lungo il sentiero posto sotto quota 469 fino alla
localita' Le Case Vecchie da dove si porta sul confine  di  zona  nei
pressi della localita' Casette, sotto il Monte  Dorzera  e  lo  segue
fino a raggiungere la localita' di partenza S. Benedetto. 
    3) La zona di produzione delle uve per  la  produzione  dei  vini
della denominazione di origine controllata «Valpolicella» designabili
con la menzione  classico  comprende  i  Comuni  di  Negrar,  Marano,
Fumane, Sant'Ambrogio, S. Pietro in Cariano ed e' cosi' delimitata: 
      la parte nord del perimetro si stacca dal  confine  occidentale
del Comune di Sant'Ambrogio in faccia a monte Rocca sullo  strapiombo
dell'ansa  dell'Adige,  presso  Ceraino.  Da  qui   giunge   passando
attraverso  il  bosco  a  quota  410  mt  fino  ad  immettersi  sulla
carrareccia che arriva alla frazione di Monte. Da  qui  devia  a  N-E
seguendo via M. Kolbe, segue il confine S-E del foglio 4°  Comune  di
Sant'Ambrogio di Valpolicella. Il confine percorre  quindi  via  Case
Sparse Campopian e passa a nord di Monte Pugna a (quota 740) entrando
in  Comune  di  Fumane.  Raggiunta  subito  Ca'  Torre  e  Stravalle,
appartenenti alla frazione di  Cavalo,  sale  Monte  Castello  (quota
676), e raggiunto il Vaio Pangoni, discende con  questo  fino  a  Ca'
Pangoni (quota 230). Risale poi per il  breve  tratto  il  progno  di
Fumane fino a incontrare il confine comunale di  Marano  e  lo  segue
fino presso il  Molino  Gardane.  Sale  allora  leggermente  per  Ca'
Camporal e Monte Per (quota 630) per discendere poi con la strada che
porta a San Rocco fino all'ingresso della frazione omonima. Tocca poi
la localita' Tonei e risale fino  ad  incontrare  e  poi  seguire  la
carrareccia che porta a S.  Cristina.  Quando  questa  strada  sbocca
nella rotabile  comunale  che  porta  a  Prun,  incontra  il  confine
comunale di Negrar, abbandona subito il limite comunale e,  lungo  la
strada ora nominata, il confine del territorio raggiunge i caseggiati
di Pertega. Da  qui  ha  inizio  il  lato  orientale  del  territorio
delimitato. Il confine percorre via A. Aleardi, svolta  e  risale  in
via Albarin per poi scendere in via Mendole, via Proale e raggiungere
la strada Mazzano-Fane. Con questa  strada  discende  fino  a  Proale
(quota 499) e poi, sinuoso, al largo di Mazzano, segue il  limite sud
del foglio XIII° del Comune di Negrar sez. C e lo segue  fino  a  via
Prael, dove tocca Casa Prael (casa di quota  580).  Prosegue  in  via
Palazzina di Villa, tocca la Palazzina (quota 534), casa La  Conca  e
percorre via Colombare di Villa. 
    Sempre discendendo, attraversa il Progno Castello, passa ad ovest
di Case Antolini tocca Casa sotto Sengia, rasenta Case  la  Fratta  e
Siresol, raggiunge Bertolini, Prosperi, Campi di  Sopra  (q.  410)  e
case Campi, fino ad incontrare  il  confine  comunale  tra  Negrar  e
Verona presso la Tenda (q. 426).  Segue  allora  questo  confine  fin
sotto Montericco, tra la quota 250 e quota 251. Da  questo  punto  ha
inizio il confine sud del  territorio  del  vino  «Valpolicella».  La
linea di demarcazione prosegue verso ovest continuando a  seguire  il
confine di  Negrar  fino  presso  a  casa  Acquilini;  tocca  poi  C.
Fedrigoni, la Chiesa di Arbizzano, Cambroga, casa  Albertini,  ed  il
Molino raggiungendo in questa localita' la curva di livello di q. 100
che delimita gran parte del confine sud del territorio. Questa  quota
segna il limite netto il terrazzo fluvio - glaciale ed eocenico e  la
pianura per buona parte irrigua, che degrada verso l'Adige.  Seguendo
detta curva attraversa il Ghetto e raggiunta la ex ferrovia Verona  -
Garda, la discende per breve tratto fino alla  localita'  Stella;  di
cui la linea di demarcazione, proseguendo  verso  ovest,  si  immette
sulla strada che, attraversando prima la comunale Parona -  Pedemonte
e poi Quar, raggiunge la linea di q. 100  passando  per  Ca'  Brusa'.
Sempre per la linea q. 100 prosegue  per  Cedrara  S.  Martino  Sotto
Corrubio, raggiunge ed attraversa dopo circa un chilometro il  progno
di Fumane e raggiunge subito il confine comunale  tra  S.  Pietro  in
Cariano e Pescantina e Sotto Ceo. Continua allora con questo  confine
fino a Prognetta Lena (sopra Ca' Cere') ed in seguito con confine tra
Pescantina e S.Ambrogio, toccando Ca' Sotto Ceo, fino  a  raggiungere
la carrareccia che  per  Vignega  di  sopra  porta  sulla  strada  di
Ospedaletto. Lasciato il confine comunale prosegue fino  alla  strada
di  S.  Ambrogio-Ospedaletto.  Da  questo  punto  il  nostro   limite
abbandona q. 100,  poiche'  il  terrazzo  bruscamente  si  eleva,  ma
continua sempre a correre  sull'orlo  superiore  in  esso:  circuisce
Montindon seguendo la linea di  quota  125,  attraversa  la  ferrovia
sotto S. Ambrogio,  sfiora  Ca'  de  Picetto,  aggira  la  valle  con
l'elevato dosso cretaceo soprastante le due stazioni di Domegliara  e
raggiunge seguendo la linea di quota  150  il  confine  comunale  tra
S.Ambrogio e Dolce', a casa Sotto  Sengia.  In  seguito  continua  di
conserva con questo confine fino presso casa Fontana  costituendo  il
lato occidentale del territorio del «Valpolicella», e chiudendone  il
perimetro.