(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
 
                      Metodologia di produzione 
 
    La trasformazione del  latte,  proveniente  esclusivamente  dalle
zone indica te all'art. 3, deve  essere  attuata  in  ogni  sua  fase
presso caseifici ubicati all'interno della stessa zona tipica. 
    Caratteristiche del latte: 
      Il formaggio «Casatella Trevigiana DOP»  viene  ottenuto  dalla
trasformazione casearia di latte intero,  esclusivamente  di  origine
vaccina e proveniente dalle seguenti razze bovine:  Frisona,  Pezzata
Rossa, Bruna, Burlina e loro incroci. 
    Il grasso del latte, parametro merceologico fondamentale  per  la
buona riuscita del prodotto finale, deve  rientrare,  all'atto  della
trasformazione, nel seguente valore: grasso superiore al 3,2%. 
    Per quanto riguarda  i  parametri  igienico-sanitari  del  latte,
questi devano essere conformi alle normative in vigore. 
    Il latte impiegato perla caseificazione del formaggio  «Casatella
Trevigiana DOP»  deve  avere  odore  e  sapore  normali  e  non  deve
contenere conservanti. 
    Non e ammesso l'uso di latte colostrale o proveniente  da  bovine
con patologie conclamate. 
    Le bovine il cui latte e destinato alla produzione di  «Casatella
Trevigiana DOP» devano  essere  alimentate  rispettando  le  seguenti
disposizioni. 
    La razione deve essere composta almeno  per  il  60%  da  mangimi
originari della zona delimitata all'art. 3. 
    Nelle razioni alimentari delle bovine in lattazione  la  sostanza
secca gion1almente apportata deve provenire  almeno  per  il  60%  da
foraggi. 
    E' inoltre vietato l'uso dei seguenti mangimi, non  tipici  della
zona di produzione: barbabietola da foraggio, frutta e residui  della
lavorazione di agrumi e olive, lupinella e sulla, ortaggi integrali o
residui della lavorazione delle piante di carciofo, cavolfiore,  rapa
e pomodoro. 
    Tali mangimi, non di uso tradizionale, possono infatti  apportare
aromi o ferrnentazioni anomale nel latte e nel formaggio. 
    La conservazione del  latte  in  stalla  deve  avvenire  mediante
refrigerazione  secondo  le  disposizioni  previste  dalla  normativa
vigente. 
    La caseificazione deve avere inizio, in ogni caso,  entro  e  non
oltre le 48 ore dalla mungitura. 
    Fasi della trasformazione 
    Pastorizzazione:  e'  ammessa  la   pastorizzazione   del   latte
impiegato per la produzione di «Casatella Trevigiana DOP»  effettuata
in un tempo compreso tra 15 e 25 secondi ad una temperatura  compresa
tra i 70° e e i 75° C, o con rapporti tempo/temperatura  con  effetti
equivalenti, a seconda delte caratteristiche del latte. 
    Riscaldamento:  Il  latte  va   portato   alta   temperatura   di
coagulazione,  34°C  e  40°  C  e,  in  funzione  della  stagione   e
dell'acidita' del latte. 
    Acidificazione:  avviene  mediante  l'aggiunta  di   lattoinnesto
proveniente dalla zona di produzione prevista alt'art. 3 del presente
disciplinare.  Questa  fase  e'  particolarmente   importante   perla
easatelta, poiche' l'acidita' determina la consistenza  finale  delta
pasta  che,  in  questo  formaggio,  risulta   consistente   e   poco
spalmabile. Le popolazioni microbiche degli innesti  impiegati  nella
produzione del formaggio  «Casatella  Trevigiana  DOP»,  responsabili
della caratterizzazione nel formaggio della  struttura,  consistenza,
sapore e aroma,  sono  tutte  di  provenienza  autoctona;  esse  sono
costituite  da   ceppi   appartenenti   alla   specie   Streptococcus
thermophilus e  in  misura  minore  da  lattobacilli  termofili,  con
prevalenza tra questi ultimi  del  Lactobacillus  delbrueckii  subsp.
lactis. 
    Caratteristiche degli innesti: Il  lattoinnesto  va  ottenuto  da
latte riscaldato ad una temperatura compresa tra 6°  C  e  e  68°  C,
raffreddato a  temperatura  ambiente  e  lasciato  maturare  fino  ad
un'acidita' di 8- 12 SH/50 ml. Nel caso d'utilizzo di lattoinnesto le
quantita impiegate possono variare tra 1% e 5% dellatte di massa. 
    Coagulazione: determinata dall'aggiunta di caglio bovino  liquido
o in polvere. La quantita e il titolo del caglio devano  essere  tali
da garantire un tempo di coagulazione  compreso  tra quindici  minuti
primi e quaranta minuti primi. 
    Il titolo del caglio puo' variare tra  1:10.000  e  1:20.000.  La
temperatura dellatte al momento dell'aggiunta del caglio deve  essere
compresa tra 34 °C e e 40 °C. 
    Prima rottura della cagliata: La cagliata viene tagliata a croce,
operando con cautela per non sbriciolare la massa. 
    Sosta: A tale punto  nella  cagliata  lasciata  ferma  inizia  la
sineresi e l'espulsione di parte del siero. 
    Il tempo di sosta  pub  variare  da quarantacinque  minuti  primi
a cinquantacinque minuti primi. La fase di sosta  e  nettamente  piu'
lunga rispetto ai formaggi freschi di tipo cremoso,  ed  e'  tale  da
garantire una maggiore espulsione del siero, e quindi un coagulo piu'
consistente. 
    Seconda rottura delta cagliata: Sempre operando con  cautela,  si
pratica la completa rottura  delta  massa.  La  rottura  deve  essere
uniforme e completa, i granuli ottenuti  devano  avere  grandezza  di
noce. Il taglio piu' fine della cagliata rispetto a quelto  praticato
in altri formaggi freschi, garantisce una  piu'  completa  espulsione
del siero e una maggiore consistenza delta pasta nel prodotto finale. 
    Agitazione, estrazione della  cagliata  e  stufatura:  In  questa
fase, la cui durata puo'  variare  tra  i sette  e  i tredici  minuti
primi, attraverso la lenta agitazione della massa inizia lo spurgo. 
    Segue l'estrazione  delta  cagliata  e  la  formatura  in  stampi
cilindrici a parete forata di diametro e  altezza  tali  da  ottenere
forme con rnisure entro gli standard indicati,  tenendo  conto  delta
tendenza del prodotto ad assestarsi fino a due cm una volta  estratto
dalla stampo. Gli stampi sono posti in locale  di  stufatura  per  un
ternpo variabile in relazione al formato prescelto, fino  a  3.5  ore
per le pezzature grandi, tempi inferiori per le piccole. 
    La temperatura del locale di stufatura va compresa tra 25°C e 40°
C. In fase di spurgo si effettuano da 2 a 4 rivoltarnenti. 
    Salatura: La salatura pub avvenire in soluzione  salina  di  sale
marino a 16° - 20° Baume', con temperatura compresa tra 4° e e 12° e,
per un tempo variabile in  funzione  della  dimensione  delle  forme,
compreso tra 40 minuti primi e 50 minuti primi per le forme  piccole,
e tra 80 minuti primi e 120 minuti primi per le forme grandi. 
    Altresi' la salatura puo'  avvenire  a  secco  per  distribuzione
superficiale di sale marino, oppure  puo'  avvenire  in  caldaia  con
aggiunta di sale marino in quantita pari allo 0.8%- 1.2% della massa. 
    I tempi piu' lunghi della fase  di  salatura  rispetto  ad  altri
formaggi freschi, concorrono a definire  la  sapidita  a  consistenza
della «Casatella Trevigiana DOP». 
    Maturazione: Da effettuarsi in cella a 2° C - 8° C,  per  4  -  8
giorni, in stampi, rivoltando le forme almeno  ogni  due  giorni.  E'
ammessa la maturazione applicando a sostegno una fascetta  cilindrica
di  carta.  La  temperatura  piü  alta  e  i  tempi  piu'  lunghi  di
maturazione  rispetto  agli  altri  fonnaggi  freschi,  sono  aspetti
caratterizzanti il sapore della «Casatella Trevigiana DOP». 
    Confezionamento:  La  «Casatella  Trevigiana  DOP»  deve   essere
immessa al consumo confezionata. 
    Data la  natura  altamente  deperibile  e  la  delicatezza  della
«Casatella  Trevigiana  DOP»,  formaggio  «a  pasta  molle»,   lunghi
trasporti del prodotto non ancora imballato potrebbero  pregiudicarne
le caratteristiche organolettiche  e  chimico-fisiche,  alterando  in
particolare i tempi e il tipo di maturazione. 
    Al   fine   quindi   di   garantire   la   conservazione    delle
caratteristiche  qualitative  tipiche  del  prodotto  e'   necessario
prevedere   il   vincolo    territoriale    delle    operazioni    di
confezionamento, limitando i tempi tra produzione e imballaggio. 
    Il confezionamento deve pertanto avvenire all'intemo  della  zona
indicata nell'art. 3 per garantire la tipicita, la  rintracciabilita,
il controllo, oltre che per rnantenere inalterate le  caratteristiche
chimiche, fisiche e organolettiche della «Casatella Trevigiana  DOP»,
e  deve  essere  effettuato  utilizzando  materiale   conforme   alle
disposizioni  di  legge   relative   all'imballaggio   dei   prodotti
alimentari, riportando obbligatoriamente il contrassegno e la scritta
previsti dal presente Disciplinare.