(Disciplinare-art. 5)
                               Art. 5. 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
    La "Burrata di Andria" viene prodotta tutto l'anno e il metodo di
lavorazione prevede le  fasi  e  i  relativi  passaggi  riportati  di
seguito. 
    5.1 - Produzione 
    La produzione della Burrata di Andria puo'  avvenire  utilizzando
latte crudo oppure latte pastorizzato a 72 °C per 15 secondi,  o  con
qualsiasi  altra  combinazione  tempo/temperatura  che  consente   di
ottenere un effetto di risanamento equivalente (fostaalcana  negativa
- ndr) 
    5.1.a - Acidificazione 
    Si procede alla fermentazione del latte con fermenti selezionati,
latte innesto, o  siero  innesto,  oppure  con  l'aggiunta  di  acidi
alimentari (acido citrico o lattico). 
    Nel  caso  di  acidificazione  con  l'inoculo  di   di   fermenti
selezionati, latte innesto o siero innesto, si  provvede  prima  alla
termizzazione del latte in caldaia alla temperatura di 36/39° C 
    5.1.b - Riscaldamento 
    All'acidificazione  del  latte,  effettuata  con  acidi  organici
alimentari, segue il riscaldamento in caldaia a temperature  comprese
tra 35-37° C. 
    5.1.c - Coagulazione 
    Segue  l'aggiunta  del  caglio  utilizzando  caglio  di   vitello
naturale, o con coagulante microbico - nel  rispetto  di  particolari
tradizioni alimentari. La coagulazione avviene  in  pochi  minuti.  A
coagulazione avvenuta si procede alla  rottura  della  cagliata  fino
all'ottenimento di grani della dimensione di una nocciola.  A  questa
fase segue un periodo di riposo nel corso del quale il siero  sgronda
dalla cagliata che si assesta e acidifica per la filatura. 
    5.1.d - Filatura 
    La cagliata viene poi filata con acqua bollente  e,  puo'  essere
salata. 
    5.1.e - Formatura-raffreddamento 
    Opportunamente lavorata, una parte di pasta  filata  deve  essere
ridotta in fettucce sfilacciate a mano, quindi raffreddate in  acqua,
fino a formare un ammasso, che miscelato  con  panna  costituira'  il
ripieno (stracciatella) della Burrata di Andria. Lo sfilaccio manuale
consente alla panna di amalgamarsi meglio alla pasta filata, inoltre,
al  fine  di  mantenere  le  sue  caratteristiche  e   di   garantire
l'artigianalita' del prodotto, lo sfilaccio  effettuato  manualmente,
non deve subire processi di  rottura/taglio  tali  da  trasformare  i
"lucini"/sfilacci irregolari in un ammasso "tritato". 
    La restante parte di pasta filata viene forgiata in sacchetti che
vengono riempiti con  la  stracciatella  il  ripieno  precedentemente
preparato. Dopo aver rinchiuso su se stesso il sacchetto con  il  suo
contenuto  e  modellata  con  cura  l'imboccatura,  la  forma   viene
immediatamente sigillata con acqua bollente e/o legata al  collo  con
legacci. Raffreddata in acqua per  un  tempo  che  varia  secondo  la
pezzatura. 
    5.1.f - Salatura 
    La  fase  di  salatura  puo'  avvenire  mediante  immersione   in
salamoia, dopo  raffreddamento,  o  essere  gia'  avvenuta  in  pasta
durante la filatura (cfr. 5.1.d). 
    5.2 - Confezionamento 
    La Burrata di Andria deve  essere  confezionata  nell'azienda  di
produzione all'interno della zona geografica delimitata  all'art.  3,
in quanto si tratta di un prodotto  fresco  che  tende  facilmente  a
deperire. 
    La Burrata di Andria puo' essere confezionata: 
      in sacchetti di materiale plastificato per alimenti, o in altro
materiale consentito  per  legge,  eventualmente  avvolta  con  carta
plastificata o di altro  materiale  consentito  per  legge  e  legata
all'apice. 
      avvolta con foglie plastificate o di altro materiale consentito
per legge, di colore verde; 
      in vaschette, in barattoli o bicchieri e/o immersa nel  liquido
di governo. 
    Il prodotto deve essere conservato ad  una  temperatura  compresa
tra 4 °C ± 2, altresi' in fase  di  servizio  logistico  puo'  essere
tollerata una  temperatura  di  6  °C  ±  2.  La  pezzatura  di  ogni
confezione e' compresa tra 100 gr e 1000 gr.