(Disciplinare-art. 6)
                               Art. 6. 
 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
    La Burrata di Andria e'  un  formaggio  tipico  pugliese  che  si
differenzia dagli altri per la sua particolare tecnica di lavorazione
e per le sue caratteristiche organolettiche. Queste ne fanno uno  dei
piu' pregiati e particolari  prodotti  caseari  della  Puglia  e  del
Mezzogiorno d'Italia. 
    Si tramanda oralmente che in un'antica masseria nei primi decenni
del secolo scorso  il  sig.  Lorenzo  Bianchino  abbia  inventato  la
Burrata di Andria. Si racconta che a causa di una forte nevicata, non
potendo  trasferire  il  latte  in  citta',  dovendo  necessariamente
trasformarlo  e  soprattutto  utilizzare  la  panna   o   crema   che
naturalmente affiorava, seguendo  il  concetto  di  produzione  delle
manteche (involucri di pasta filata stagionata in cui  e'  conservato
il burro), provo' a realizzare con lo stesso  principio  un  prodotto
fresco. A questo si aggiunga la  tipica  connotazione  della  cultura
contadina, refrattaria allo spreco e avvezza al  riutilizzo  di  ogni
avanzo di  produzione.  Cosi'  che,  il  sig.  Bianchino,  penso'  di
mescolare insieme i residui della lavorazione della pasta filata  con
della panna ed avvolgere il tutto in un involucro fatto anch'esso  di
pasta filata. 
    La Burrata di Andria, si presenta  come  un  sacchetto  di  pasta
filata foggiato a mano nel quale includere  "sfilacci"  della  stessa
pasta filata e panna. L'insieme di panna e "sfilacci" di pasta filata
e' detto stracciatella. Il termine Stracciatella deriva proprio dalle
modalita' di  preparazione  del  contenuto.  La  pasta  filata  viene
infatti stracciata a mano a formare dei "lucini" irregolari. 
    Una delle prime segnalazioni risale  al  1931  nella  "Guida  del
Touring Club e il successo della Burrata di Andria fu sin  da  subito
enorme, non solo in Italia, ma anche  all'estero,  tanto  da  trovare
nello Scia' di Persia uno dei suoi estimatori piu' fedeli.  Il  gusto
semplice e burroso di questo tipico prodotto  pugliese,  permette  di
soddisfare tutti coloro che, avvicinandosi alla cucina  mediterranea,
cercano prodotti semplici, genuini e poco elaborati. 
    La Burrata di Andria  ha  una  notevole  presenza  nei  menu'  di
numerosi ristoranti del mondo dove si evidenzia  il  pregio  di  tale
prodotto specificandone la provenienza andriese. Il prodotto  Burrata
di  Andria,  oltre  ad  aver  mantenuto  inalterato  il  legame   tra
tradizione produttiva  e  territorio,  ha  raggiunto  una  notorieta'
ancora  piu'  significativa  se  si  considera  la  durata   limitata
(shelf-life)  del  prodotto  che  ne  frena  la  commercializzazione.
Trattandosi, infatti, di un prodotto  che  va  consumato  fresco,  la
burrata sembrerebbe essere  trascurata  dagli  operatori  commerciali
piu' importanti e relegata ad un mercato di nicchia. Nonostante  cio'
il prodotto presenta una consolidata domanda evidentemente legata  al
raggiungimento di una ottima reputazione presso i consumatori. 
    Sono molti gli articoli sia sulla  stampa  nazionale  che  estera
dedicati a questo formaggio. Il "Corriere della Sera" in un'inchiesta
del 26 agosto 1977, parla della  "Burrata  di  Andria"  come  di  una
eccellenza casearia della Puglia e di tutto il mezzogiorno d'Italia. 
    Un articolo di  Repubblica  del  16/12/1999  tra  i  prodotti  da
salvaguardare cita espressamente la "Burrata di Andria". 
    Viene definita  poi  un  formaggio  fantastico  ed  unico  in  un
articolo di Allan Bay su www.vivimilano.it/atavola . 
    Il Sole 24 ore, in un articolo del 30/07/1999 parla della Burrata
come di una eccellenza della Puglia. 
    In un articolo de La Stampa, a  firma  di  Vanna  Pescatori,  "La
Mondanita'" il prezioso formaggio e' citato nel menu' della  cena  di
Gala organizzata dalla Ferrari prestigiosa  casa  automobilistica  di
Maranello. 
    Davide Paolini in  un  articolo  nell'inserto  domenicale,  Tempo
Liberato de  IL  SOLE  24  ORE  dal  titolo  "Giacimenti  gustosi  da
salvaguardare" associa "la Burrata di Andria" ad  altre  prelibatezze
della nostra cultura culinaria come la mozzarella di bufala  campana,
la coppa piacentina,  il  caciocavallo  silano,  etc..da  tutelare  e
salvaguardare. 
    Il 18 agosto  del  1990  Nicola  Dante  Basile,  nell'inserto  di
agricoltura de IL SOLE 24 ORE descrive come "impegnativa" la  Burrata
di  Andria,  sicuramente  a  significare  l'attenzione  e  la   quasi
venerazione  da  rivolgere  ad  un  formaggio   di   simile   fattura
nell'articolo "Formaggi, il pecorino guida l'export". 
    Nel 2000, a seguito della istituzione presso il  Ministero  delle
politiche agricole (con il decreto ministeriale 350/99) del  registro
dei prodotti tradizionali, la Burrata di Andria viene  immediatamente
inserita nel suo primo elenco dalla Regione Puglia. 
    Viene definita anche "Un gioiello di latte" nella rubrica i  week
end di "Slow Food" i profumi della Puglia di Federico II  di  Alberto
Pejrano  del  09/10/2000.  Nel  sito  web  www.stayinitaly.com  nella
sezione relativa alla Regione Puglia tra i formaggi  e'  citata  come
tipicita' della Puglia la "Burrata di Andria". Alcuni altri nel  sito
web   www.agipzone.com   definiscono   la   "Burrata    di    Andria"
raffinatissima. 
    Nonostante la sua breve shelf-life, la burrata di Andria e' molto
apprezzata all'estero anche in paesi lontani  come  gli  Stati  Uniti
dove settimanalmente il prodotto  viene  spedito  da  alcune  aziende
associate. Una testimonianza e'  il  menu'  di  una  nota  catena  di
ristoranti  "Il  Fornaio"  che  e'  solita  organizzare  dei  periodi
tematici in cui proporre determinate specialita' e prelibatezze.