IL CAPO DEL DIPARTIMENTO 
                       della protezione civile 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare gli articoli 25, 26 e 27; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31  gennaio  2020,
con la quale e' stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza
sul territorio  nazionale  relativo  al  rischio  sanitario  connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; 
  Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
n. 630 del 3 febbraio 2020,  recante  «Primi  interventi  urgenti  di
protezione civile in  relazione  all'emergenza  relativa  al  rischio
sanitario connesso all'insorgenza di patologie  derivanti  da  agenti
virali trasmissibili»; 
  Viste le ordinanze  del  Capo  del  Dipartimento  della  protezione
civile n. 631 del 6 febbraio 2020, n. 633 del 12  febbraio  2020,  n.
635 del 13 febbraio 2020, n. 637 del 21 febbraio 2020, n. 638 del  22
febbraio 2020, n. 639 del 25 febbraio 2020, n. 640  del  27  febbraio
2020, n. 641 del 28 febbraio 2020, n. 642 del 29  febbraio  2020,  n.
643 del 1° marzo 2020 e n. 644 del 4 marzo 2020,  recanti  «Ulteriori
interventi urgenti di protezione civile  in  relazione  all'emergenza
relativa al rischio sanitario connesso  all'insorgenza  di  patologie
derivanti da agenti virali trasmissibili»; 
  Visto il decreto del Capo del Dipartimento della protezione  civile
rep. n. 414  del  7  febbraio  2020  recante:  «Nomina  del  soggetto
attuatore del Ministero della salute per la gestione delle  attivita'
connesse alla gestione dell'emergenza relativa al  rischio  sanitario
connesso all'insorgenza  di  patologie  derivanti  da  agenti  virali
trasmissibili»; 
  Visto il decreto del Capo del Dipartimento della protezione  civile
rep. n. 532 del 18 febbraio 2020  recante:  «Integrazione  compiti  e
funzioni del Soggetto attuatore, nominato con decreto  del  Capo  del
Dipartimento della protezione civile rep. n. 414 del 7 febbraio 2020,
per la gestione delle attivita' connesse alla gestione dell'emergenza
relativa al rischio sanitario connesso  all'insorgenza  di  patologie
derivanti da agenti virali trasmissibili»; 
  Visto il decreto-legge 23 febbraio  2020,  n.  6,  recante  «Misure
urgenti  in  materia  di  contenimento  e   gestione   dell'emergenza
epidemiologica da COVID-19»; 
  Visto il decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante «Misure  urgenti
in materia di contenimento e gestione  dell'emergenza  epidemiologica
da COVID-19»; 
  Vista la delibera del Consiglio dei  ministri  del  5  marzo  2020,
recante «Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi
in conseguenza  del  rischio  sanitario  connesso  all'insorgenza  di
patologie derivanti da agenti virali trasmissibili» con la quale sono
stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro a valere sul Fondo  per
le emergenze nazionali di cui all'articolo 44, comma 1,  del  decreto
legislativo 2 gennaio 2018, n. 1; 
  Considerato  lo  straordinario  numero  di  chiamate  registrato  a
partire dal 21 febbraio 2020 dal Servizio 1500 attivato dal Ministero
della salute sull'emergenza  in  rassegna  avvalendosi  di  personale
sanitario; 
  Tenuto conto della necessita' di destinare parte del contingente di
incarichi  a  personale  medico  gia'  autorizzati  dall'articolo   2
dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione  civile  n.
637 del 21 febbraio 2020, per  il  potenziamento  urgente  del  sopra
richiamato Servizio 1500; 
  Rilevata, conseguentemente, l'esigenza di  incrementare  in  misura
corrispondente il  numero  di  incarichi  conferibili  da  parte  del
Ministero della  salute  al  personale  medico,  per  far  fronte  al
fabbisogno degli Uffici periferici USMAF-SASN; 
  Dato atto  della  necessita'  di  un  ulteriore  potenziamento  del
Servizio 1500, attraverso l'attivazione  di  un  contact  center  non
sanitario,  per  assicurare   una   risposta   adeguata   all'attuale
straordinario numero di chiamate  al  numero  di  pubblica  utilita',
attraverso una idonea selezione delle  chiamate  da  far  gestire  al
personale sanitario; 
  Vista la richiesta del Ministero della salute del 28 febbraio 2020; 
  Acquisita l'intesa del Presidente della Conferenza delle regioni  e
delle province autonome in data 6 marzo 2020; 
  Di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
                     Potenziamento Servizio 1500 
 
  1. Il Soggetto attuatore del Ministero della salute,  nominato  con
decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile rep. n. 414
del 7 febbraio 2020, cosi' come integrato dal decreto rep. n. 532 del
18 febbraio 2020, nell'ambito dei poteri di cui  all'articolo  4  del
decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ai fini del superamento del
contesto  emergenziale  indicato  in  premessa,  e'  autorizzato   ad
affidare in outsourcing, per il potenziamento  del  Servizio  1500  -
numero  di  pubblica  utilita',  relativo  all'infezione   da   nuovo
coronavirus Covid-2019,  un  servizio  di  contact  center  di  primo
livello composto da un massimo di  200  postazioni,  attivo  tutti  i
giorni, 24 ore su 24, per un periodo di due mesi.