(Allegato A-art. 9)
                               Art. 9. 
 
                        Legame con l'ambiente 
 
A) Informazioni sulla zona geografica. 
 
    1. Fattori naturali rilevanti per il legame. 
    L'area di produzione dei  vini  DOCG  «Nizza»  comprende diciotto
comuni in Provincia di  Asti,  limitrofi  al  comune  di  Nizza  zona
tradizionale, di elezione per la coltivazione del vitigno Barbera. 
    Il  clima  di  tale  area   si   puo'   definire   di   tipologia
temperato-continentale:  caratterizzato  prevalentemente  da  inverni
freddi e  poco  piovosi  (mentre  non  sono  rare  le  precipitazioni
nevose); da primavere e  autunni  ricchi  di  precipitazioni;  estati
calde e secche, con scarse piogge di breve durata  (principalmente  a
carattere temporalesco). 
    Queste caratteristiche sono  pero'  parzialmente  mitigate  dalle
numerose  colline  presenti  nell'area   di   produzione   delimitata
denominata «Nizza»  dove,  salendo  di  quota,  le  minime  invernali
risultano essere meno rigide rispetto ai fondovalle, mentre  l'afa  e
le  temperature  estive,  grazie  alla  maggiore  ventilazione,  sono
sicuramente piu'  miti.  Questa  situazione  climatica  specifica  da
sempre risulta particolarmente favorevole per la  coltivazione  della
vite ed in particolare del vitigno Barbera. 
    L'area  di  produzione  del  vino   «Nizza»   puo'   considerarsi
totalmente collinare, con pendenze delle colline che, in questa  zona
della provincia  di  Nizza,  risultano  spesso  molto  rilevanti.  La
coltivazione e' concentrata prevalentemente su una fascia altimetrica
compresa tra i 150 e i 350 m s.l.m., anche se non sono  da  escludere
alcuni vigneti posti ad altimetrie maggiori, nella fascia che va  dai
350 ai 500 m s.l.m. 
    Per  le  forti  pendenze  e  per  le  altitudini   collinari   e'
fondamentale quindi l'esposizione dei vigneti, fattore che  influisce
sulla capacita'  della  pianta  di  ricevere  le  radiazioni  solari,
importante  soprattutto  per  il  vitigno  Barbera,  varieta'   molto
esigente in termini di luce e temperatura,  cosi'  come  un  adeguato
contenimento della produzione, le cure colturali,  ecc.  Al  fine  di
ottenere produzioni con perfetti equilibri  compositivi,  al  «Nizza»
sono infatti riservate esclusivamente le esposizioni migliori. 
    I  terreni  dell'area  di  produzione  del  «Nizza»  appartengono
geologicamente al bacino pliocenico astigiano, hanno origine  per  lo
piu' sedimentaria con  formazioni  prevalentemente  marnoso  arenacee
terziarie. Si tratta di suoli con elevato contenuto in  carbonato  di
calcio e  con  sostanza  organica  generalmente  ridotta.  Anche  gli
elementi  nutritivi  si  trovano  in  quantita'  contenuta,   ma   in
equilibrio ideale tra di loro. 
    In quasi tutti i terreni dell'area di produzione del  «Nizza»  la
profondita' del  suolo  e  la  profondita'  utile  alle  radici  sono
elevate. Solo nella zona caratterizzata  da  suoli  sabbioso-arenacei
questa profondita' e' inferiore per la  prevalenza  di  un  substrato
fortemente cementato. La disponibilita' di ossigeno per le radici  e'
generalmente  buona,  poiche'  la  pendenze  dovuta  alla   giacitura
totalmente collinare di queste zone, garantisce lo smaltimento  delle
acque  anche  nei  terreni  meno  permeabili  (suoli  limoso-marnosi)
evitando cosi il ristagno idrico. 
    La combinazione di tutte  queste  caratteristiche  pedoclimatiche
specifiche dell'area fa si che la vite, ed in particolare il  vitigno
Barbera, trovi un substrato unico ed ottimale per il suo sviluppo  ed
esprima le sue  migliori  caratteristiche  qualitative  nel  prodotto
finale. 
    2. Fattori umani rilevanti per il legame. 
    La perfetta sinergia tra l'ambiente e l'uomo nell'area del  Nizza
trova la sua sintesi nell'allevamento della vite con il  tradizionale
sistema a girapoggio, nella controspalliera con sistema di potatura a
Guyot e talvolta a cordone speronato, con contenimento delle rese  ed
una razionale gestione  della  chioma  che  unite  all'esposizione  a
mezzogiorno massimizzano l'espressione qualitativa dell'uva Barbera. 
    Qui l'uomo ha saputo integrare una moderna e qualificata  tecnica
di coltivazione, di vinificazione e di  affinamento  nelle  botti  di
legno  con  il  sapere  della  tradizione  e  con  l'attenzione  alle
peculiarita' pedoclimatiche, nel rispetto dell'ambiente. 
    Il vitigno Barbera e' la  varieta'  di  gran  lunga  predominante
nella composizione dei vigneti della zona di produzione del  «Nizza».
Infatti, questo storico vitigno  a  bacca  nera  e'  tradizionalmente
molto  legato  a  questo  territorio,  risulta   essere   per   molti
viticoltori la principale, se non l'unica,  fonte  di  sostentamento.
Per questi motivi, il «Nizza» e' l'espressione di un'identita' forte,
di un binomio che lega indissolubilmente la Barbera a questa  storica
area d'elezione e agli uomini che lo producono. 
    Proprio per questo i produttori del Nizza hanno deciso di operare
una scelta ben precisa andando  ad  utilizzare  esclusivamente  l'uva
Barbera  per  la  produzione  di  questo   vino,   rinunciando   alla
possibilita' di aggiungere (anche se in  piccole  percentuali)  altri
vitigni  che,  comunque,   porterebbero   a   snaturare   l'identita'
tradizionale del prodotto. 
B) Informazioni sulla qualita' o sulle caratteristiche  del  prodotto
  essenzialmente   o   esclusivamente    attribuibili    all'ambiente
  geografico. 
 
    L'ambiente geografico e pedologico dell'area di  produzione,  che
occupa  i  versanti  collinari  meglio  esposti  con  esclusione  dei
fondovalle, particolarmente  vocato  alla  coltivazione  del  vitigno
«Barbera», assai esigente in radiazione solare, consente di  ottenere
uve  e  vino  di  elevatissimo  livello  qualitativo  e   di   chiara
tipicizzazione organolettica. 
    Infatti, i vini «Nizza» e «Nizza riserva», anche con  indicazione
della  menzione  «vigna»,  risultano,  dal  punto  di   vista   delle
caratteristiche  organolettiche,  dal  colore  rosso  rubino  intenso
tendente al rosso granato con l'invecchiamento, in particolare per la
tipologia «riserva». 
    I profumi sono intensi,  con  accentuati  sentori  di  frutti  di
sottobosco,  ciliegia,  prugna,  di  lieve  spezia  e  talvolta   con
impressioni floreali. Grazie  all'affinamento  acquista  complessita'
sviluppando le note balsamiche, di cacao, liquirizia  e  vaniglia  in
varie combinazioni a seconda delle dimensioni delle botti, dei  legni
e delle tostature. 
    Al palato tre sono i  cardini  fondamentali  dal  cui  equilibrio
dipende la qualita' di questo vino, con le debite  differenze  dovute
all'annata: l'acidita', tipica delle uve  Barbera,  che  comunque  si
attenua dopo l'avvenuta fermentazione malolattica e l'affinamento; la
morbidezza, che si  puo'  tradurre  in  un'astringenza  piu'  o  meno
intuibile a seconda della durata del passaggio in legno. Il  corpo  o
struttura nel «Nizza» e' senz'altro pronunciato, consentendo a questi
vini una lunga vita in bottiglia. 
C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui  alla
  lettera A) e quelli di cui alla lettera B). 
 
    La combinazione dei fattori ambientali e pedoclimatici  descritti
alla lettera A) con il fattore umano di cui alla lettera B) divengono
nella zona del «Nizza» un substrato unico  per  il  vitigno  Barbera,
consentendone la migliore espressione e contribuendo  sostanzialmente
all'ottenimento di vini dal colore intenso, particolarmente ricchi di
estratto e di profumi fini, adatti anche al lungo affinamento,  molto
longevi. 
    Infatti,  il  comprensorio  di  Nizza,   nucleo   storico   della
produzione di vino Barbera in Piemonte, ha  una  notevole  tradizione
nel campo della trasformazione, affinamento e commercializzazione del
prodotto finito. E' patria di alcuni tra i piu'  rinomati  «negociant
elevateur», come si direbbe in Francia, o «negozianti»  come  usa  in
zona. Si tratta di cantine storiche come Bersano, Scarpa,  Guasti,  e
numerose altre, anche piu' recenti ma non  meno  prestigiose.  Alcune
tra le piu' antiche  cantine  cooperative  d'Italia  sono  sorte  nei
dintorni,  ad  esempio  quella  di  Mombaruzzo,  pluricentenaria.  E'
presente un'industria enologica che gia' nel secolo scorso era attiva
con cantine di invecchiamento - allora si usavano solo grandi  botti,
di  rovere  di  Slavonia  e  castagno,  alle   quali   negli   ultimi
quarant'anni si sono affiancate le barriques francesi da 225 litri ed
i tonneaux - con impianti di imbottigliamento  ed  un  vasto  mercato
nazionale ed internazionale, in particolare verso la Francia del  sud
colpita dalla fillossera, favorito dalla presenza della ferrovia. 
    Nizza Monferrato, come rileviamo da  documentazione  storica,  e'
stata da sempre un'importante sede di mercato del vino in Piemonte. 
    In proposito, l'emerito prof. Dalmasso cita una lettera del  1609
scoperta dal dottor Arturo Bersano, una  delle  figure  chiave  della
trasformazione del Barbera nel novecento  da  vino  popolare  a  vino
raffinato, nell'Archivio comunale di Nizza. In essa  risulta  che  in
quell'anno vennero  inviati  «nel  Contado  di  Nizza  de  la  Paglia
appositi incaricati per assaggiare il vino di questi  vigneti,  e  in
particolare lo vino Barbera per servizio di  S.A.  Serenissima  e  di
pagargli al giusto prezzo». Il che significa che  la  fama  del  vino
Barbera prodotto a Nizza «nell'Asteggiano» era giunta fino alla Corte
ducale di Mantova dove non mancavano le occasioni per  banchettare  e
per apprezzare i migliori vini d'Italia. Nizza ed il suo circondario,
compreso tra i fiumi Tanaro, Belbo,  ed  il  torrente  Nizza,  sembra
l'area dove il vigneto di Barbera e' consolidato  da  piu'  tempo  in
purezza varietale, e probabilmente non e' un caso. 
    Questo retroterra storico ha creato indubbiamente  i  presupposti
per la notorieta' del vino «Nizza» e  per  la  caratterizzazione  sul
mercato  come  vino  fine,  di  corpo,  adatto  ad   un   medio-lungo
invecchiamento per i prodotti con maggior struttura,  favorendone  la
presenza sui mercati del mondo. 
    Tuttavia il territorio del «Nizza», pur legato  alla  tradizione,
ha seguito l'innovazione  tecnologica  di  cantina  e  l'informazione
tecnica degli ultimi 25 anni,  consentendo  ulteriori  progressi  dal
punto di vista qualitativo. Tra i principali possiamo indicare: 
      il contenimento delle produzioni anche  attraverso  la  pratica
del  diradamento  in  vigneto,  e  la  raccolta  dell'uva   solo   al
raggiungimento del migliore equilibrio compositivo  e  fenolico,  con
attenzione alla riduzione dell'acidita' fissa; 
      il condizionamento termico dei locali di  lavorazione  e/o  dei
vasi vinari per meglio governare i vari processi chimico-fisici; 
    il governo della fermentazione malolattica, sia con il  controllo
delle temperature sia con l'inoculo di batteri lattici  appositamente
selezionati, che e' di fondamentale importanza per questo vino; 
      il miglioramento ed  il  rinnovo  dei  vasi  vinari  con  largo
utilizzo dell'acciaio inox, che garantisce superfici piu'  facilmente
lavabili,  nelle  prime  fasi  della  vinificazione,  e  di  botti  e
barriques per l'affinamento, con diversita' stilistiche  tra  i  vari
produttori quanto a scelta di legni, volumi e numero di  passaggi  ma
sempre cercando un buon equilibrio finale. 
    Pertanto  le  peculiari  caratteristiche  qualitative  dei   vini
«Nizza» sono dovute  all'interazione  dell'ambiente  naturale  con  i
fattori  umani  di  tradizione   e   conoscenza   nei   processi   di
coltivazione,  vinificazione  ed  affinamento.   In   particolare   i
produttori hanno perseguito delle scelte altamente qualitative per la
produzione delle uve (limitate rese, segnatamente  per  le  tipologie
qualificate con la menzione vigna) e per l'elaborazione dei vini DOCG
«Nizza», rinunciando ad avvalersi della pratica dell'arricchimento. 
    In sintesi,  le  peculiari  caratteristiche  di  questa  zona  di
produzione, unite al sapere tramandato tra vignaioli  di  generazione
in generazione ed all'accurato intervento dell'uomo  sia  in  vigneto
che in cantina, consentono al vitigno Barbera  coltivato  nell'areale
del «Nizza» di esprimere le sue migliori caratteristiche nelle uve  e
nel vino che ne deriva.