(Allegato tecnico)
Allegato tecnico alle linee  guida  per  l'attuazione  dell'art.  11,
  commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge 16  gennaio
  2003,  n.  3,  come  modificato  dall'art.   41,   comma   1,   del
  decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76. 
 
Il supporto tecnico alle amministrazioni emananti ai sensi  dell'art.
  11, comma 2-ter, della legge n. 3/2003 
    Al momento, gli strumenti gia'  operativi  disponibili  a  favore
delle amministrazioni emananti non permettono  verifiche  agevoli  su
liste numerose di CUP/progetti da finanziare.  La  consultazione  del
sistema informativo CUP tramite i servizi  di  interoperabilita'  con
l'attivazione di web services sincroni o  asincroni,  riservata  agli
utenti accreditati, consente la verifica dei CUP  su  una  platea  di
codici aggiornata con  al  piu'  un  giorno  di  ritardo.  Quanto  ad
OpenCUP, non e' ancora possibile verificare a livello massivo  lunghe
liste di CUP associate ai progetti. Peraltro, OpenCUP viene  per  ora
aggiornato mensilmente, periodicita' insufficiente per verificare  la
correttezza e la validita' dei CUP aperti piu'  recentemente  per  la
richiesta  dei  finanziamenti.  Inoltre,  tutti   gli   strumenti   a
disposizione  richiedono,  per   un   tempestivo   utilizzo,   talune
competenze informatiche non sempre nelle disponibilita' delle singole
amministrazioni   coinvolte   nell'emanazione/verifica   degli   atti
amministrativi di finanziamento/autorizzazione. 
    Per questo motivo, soprattutto in una prima  fase  di  attuazione
dei citati commi 2-bis e 2-ter, dell'art. 11, della legge  n.  3  del
2003, sara'  necessario  predisporre  un  apposito  supporto  tecnico
dedicato  alle  amministrazioni  emananti,   tramite   strumenti   di
comunicazione «tradizionali», che consentano il colloquio diretto dei
soggetti coinvolti con le strutture deputate dalla  legge  a  fornire
supporto  tecnico  specialistico  per  l'attuazione  della  novellata
normativa. 
    Data la delicatezza delle implicazioni della nullita' degli  atti
amministrativi  di  finanziamento/autorizzazione  degli  investimenti
mancanti  dell'identificazione  tramite  codice  CUP,  la  norma   ha
stabilito  che  il  Dipartimento   per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica (DIPE), struttura servente del
CIPE titolare del  sistema  CUP,  il  Dipartimento  della  Ragioneria
generale dello Stato (RGS), titolare delle principali banche dati  di
monitoraggio  attuativo,  e  il  Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione (DPCoe), competente per la programmazione e il  monitoraggio
delle politiche di coesione forniscano un adeguato  supporto  tecnico
alle amministrazioni emananti. 
    Il coordinamento fra le tre citate strutture avviene nel rispetto
delle rispettive competenze amministrative. 
    Pertanto,  il  supporto  all'emanazione  degli  atti   rientranti
prevalentemente nelle competenze della programmazione e  monitoraggio
delle  politiche  di  coesione  sara'  fornito  secondo  le   vigenti
procedure della  programmazione  e  del  monitoraggio  delle  risorse
afferenti ai Fondi SIE e al FSC, anche in considerazione della logica
programmi-progetti gia' pienamente implementata all'interno  di  tali
programmi di spesa. 
    L'associazione    programmi-progetti    relativa    agli     atti
amministrativi  di  finanziamento/autorizzazione  prevalentemente   a
valere su risorse ordinarie richiede, invece, la  predisposizione  di
procedure e strumenti non ancora in essere  ai  sensi  della  vigente
normativa, e quindi richiedera' un apposito coordinamento  fra  DIPE,
con competenze sul supporto riguardante la generazione e il controllo
dei CUP, e RGS, con competenze sulla  riconciliazione  del  contenuto
dispositivo  degli  atti  con  il  complesso   della   programmazione
finanziaria e della contabilita' di Stato. 
    I modelli Microsoft Excel da utilizzare per le comunicazioni  con
le amministrazioni deputate  al  supporto  tecnico,  descritti  negli
allegati da B a D, possono essere scaricati  da  un'apposita  sezione
del sito del DIPE all'indirizzo: 
    www.programmazioneeconomica.gov.it/sistema-mipcup/ 
Disposizioni operative per le amministrazioni emananti 
    Il supporto alle amministrazioni emananti atti amministrativi  di
finanziamento/autorizzazione a valere prevalentemente  sulle  risorse
ordinarie, finalizzato al controllo dei CUP da inserire  nella  lista
dei progetti finanziati/autorizzati allegata all'atto medesimo, viene
fornito  dal  DIPE,  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri, titolare del sistema CUP. 
    Le amministrazioni emananti possono chiedere supporto tecnico  al
DIPE per il  controllo  dei  CUP  finanziati/autorizzati  secondo  la
procedura illustrata nel presente paragrafo. 
    L'associazione tra il provvedimento amministrativo e il progetto,
estesa a tutti gli  interventi  finanziati  a  valere  sulle  risorse
ordinarie,  e'  indispensabile   per   il   successivo   monitoraggio
attuativo. E' di estrema importanza raggiungere  la  completezza  del
patrimonio  informativo  utile  al   monitoraggio   attuativo   degli
investimenti pubblici, anche per  potere  ampliare  il  numero  degli
interventi  monitorati  e  raggiungere  valutazioni   congrue   circa
l'effettiva capacita' di spesa realizzata dai programmi. 
Modalita' di comunicazione al DIPE per il controllo dei CUP 
    L'amministrazione titolare del programma di spesa, a  conclusione
della  fase  istruttoria  e  prima   dell'emanazione   dell'atto   di
finanziamento/autorizzazione, puo' chiedere supporto al DIPE, tramite
l'indirizzo di posta elettronica: 
     dipecup.finanziamenti@governo.it 
    inviando comunicazione composta dai seguenti allegati: 
      1) nota di richiesta di  supporto  per  il  controllo  dei  CUP
identificativi dei progetti  di  investimento  finanziati  dall'atto,
contenente: 
        a)  il  titolo,  se  esistente,  del   programma   di   spesa
nell'esecuzione del quale viene emanato l'atto; 
        b) i riferimenti normativi relativi al programma di spesa  da
cui discende l'emanazione dell'atto di finanziamento/autorizzazione e
alle linee di finanziamento utilizzate; 
        c) l'indicazione del nome del template (vedi  piu'  in  basso
«Generazione guidata dei CUP da finanziare/autorizzare  -  template»)
se ne e' stato concordato l'utilizzo con il DIPE per  la  generazione
dei CUP; 
        d)  l'indirizzo  di  posta  elettronica  dell'amministrazione
emanante tramite cui poter inviare le successive comunicazioni; 
        e) un soggetto di riferimento competente a colloquiare con il
DIPE: nome,  cognome,  indirizzo  di  posta  elettronica,  numero  di
telefonia mobile (di servizio se in possesso). 
      2) l'elenco completo dei progetti da finanziare/autorizzare  in
formato tabellare  Microsoft  Excel,  secondo  lo  schema  illustrato
nell'allegato B, contenente le seguenti colonne (campi): 
        a) i CUP dei progetti finanziati/autorizzati; 
        b) l'importo del finanziamento assegnato dall'atto a  ciascun
progetto in euro; 
        c)  l'importo  complessivo  dei  finanziamenti  assegnati  al
progetto (valore totale del progetto) in euro, se  tale  informazione
risulta disponibile alle amministrazioni emananti; 
        d) la descrizione testuale del progetto  -  tale  descrizione
dovrebbe  coincidere,  se  disponibile,  con  quella  segnalata   dal
titolare   del   progetto   nell'anagrafica   CUP.   In   alternativa
l'amministrazione emanante puo' inserire altra descrizione o lasciare
la colonna (campo) vuota; 
        e)        la        denominazione        dell'amministrazione
beneficiaria/titolare del progetto; 
        f)      il      codice      fiscale      dell'amministrazione
beneficiaria/titolare del progetto. L'amministrazione  emanante  puo'
decidere di lasciare vuota tale colonna (campo); 
      3) una copia della bozza  dell'atto  emanando,  completa  delle
premesse normative. 
    L'elenco completo dei progetti, al punto 2, in formato  Microsoft
Excel di cui all'allegato B, deve essere compilato  senza  effettuare
alcuna modifica di formattazione (quale ad  esempio  i  titoli  delle
colonne o l'ordine delle stesse). 
    La comunicazione deve avvenire in tempo utile affinche'  il  DIPE
possa effettuare tutti i dovuti  controlli  sulla  correttezza  e  la
validita' dei CUP. 
    Dopo   l'invio   della   richiesta,    il    DIPE    trasmettera'
all'amministrazione emanante l'avviso di avvenuto ricevimento con  la
comunicazione della codifica del ticket aperto associato all'atto  in
argomento.  Per  le  successive  comunicazioni  l'amministrazione  e'
tenuta  ad  usare  tale  codifica   all'inizio   dell'oggetto   della
comunicazione (messaggio di posta elettronica). 
Attivita' di verifica e controllo dei CUP da parte del DIPE 
    In applicazione del comma 2-ter, dell'art. 11 della  legge  n.  3
del 2003, il DIPE ha l'obiettivo di assicurare un corretto avvio  del
processo  di  programmazione  e  di  monitoraggio  degli   interventi
supportando, in particolare, le amministrazioni  emananti  in  merito
alla validita' delle informazioni relative ai CUP che saranno apposti
sugli  atti  amministrativi  che  dispongono   il   finanziamento   o
autorizzano l'esecuzione dei progetti. 
    Il DIPE effettua i  controlli  in  merito  all'esistenza  e  alla
validita'  dei  CUP  comunicati  e  sulla  coerenza  fra  i   corredi
informativi   dei   CUP   e   le    informazioni    (se)    trasmesse
dall'amministrazione emanante nei campi 2.d) descrizione testuale dei
progetti e 2.f) codice fiscale dei titolari dei progetti. 
    In  esito  ai  controlli,  il  DIPE   trasmettera',   via   posta
elettronica all'indirizzo comunicato  dall'amministrazione  emanante,
una comunicazione contenente: 
      1) una  nota  di  risposta  contrassegnata  nell'oggetto  dalla
codifica del ticket aperto ed assegnata all'atto; 
      2) l'elenco completo dei progetti da finanziare/autorizzare  in
formato tabellare  Microsoft  Excel,  trasmesso  dall'amministrazione
emanante secondo lo schema illustrato nell'allegato B, integrato  con
le seguenti colonne (campi), secondo lo schema in allegato C: 
        a) una colonna riportante lo  stato  di  ogni  CUP  segnalato
dall'amministrazione  emanante:  inesistente/provvisorio  (non  trova
corrispondenza  all'interno  del  sistema   CUP),   attivo,   chiuso,
revocato,  cancellato:  solo  i  codici  attivi  possono  validamente
identificare un progetto  di  investimento  di  cui  il  titolare  ha
manifestato la  volonta'  di  realizzare,  e  quindi  possono  essere
validamente citati nell'atto di finanziamento/autorizzazione. A  tale
previsione  si  deroga  per   quanto   riguarda   gli   investimenti,
precedentemente  citati,  necessari   per   fronteggiare   situazioni
emergenziali di cui all'art. 7, comma 1, del  decreto  legislativo  2
gennaio 2018, n. 1, o  comunque  caratterizzati  dalla  necessita'  e
dall'urgenza  di  garantire  la  tutela  della  pubblica  e   privata
incolumita', anche ai sensi dell'art. 163, del decreto legislativo 18
aprile 2016, n. 50, i cui CUP possono essere  caratterizzati  da  uno
stato chiuso, ad eccezione dei CUP  relativi  alla  realizzazione  di
nuove opere che, invece, mantengono la necessita' di  essere  attivi.
Al riguardo si rappresenta che  il  CUP  deve  essere  chiuso  quando
l'intervento e' stato  realizzato  e  sono  stati  eseguiti  tutti  i
pagamenti e i relativi incassi; 
        b) una colonna riportante il confronto, CUP per CUP,  fra  il
codice  fiscale  del  titolare  del  CUP  e  il  codice  fiscale  del
beneficiario indicato dall'amministrazione emanante (ove  esistente):
uguale o diverso; 
        c)    una     colonna     riportante     la     denominazione
dell'amministrazione titolare del CUP nel sistema CUP (se il  CUP  e'
esistente); 
        d) una colonna riportante il confronto, CUP per CUP,  fra  la
descrizione testuale  del  CUP  nel  sistema  CUP  e  la  descrizione
testuale  del  CUP  indicata   dall'amministrazione   emanante   (ove
esistente): uguale o diverso; 
        e) una colonna riportante la descrizione testuale del CUP nel
sistema CUP (se il CUP e' esistente); 
        f)  una  colonna  riportante  la  natura  (opere   pubbliche,
acquisto di beni  o  servizi,  incentivi,  etc.)  degli  investimenti
segnalati nella lista dall'amministrazione emanante, che  consente  a
quest'ultima di controllarne la coerenza con il  perimetro  stabilito
dalla finalizzazione dell'atto. 
    Nei casi in cui le righe delle colonne 2.b  e  2.d  riportino  la
dicitura   «diverso»   l'amministrazione   emanante   dovra'    porre
particolare  attenzione  nell'appurare  l'effettiva   identita'   fra
l'investimento da finanziare con quello corrispondente al codice  CUP
segnalato nella comunicazione dell'amministrazione emanante. 
    La  colonna  2.f  consente,  all'amministrazione   emanante,   di
individuare eventuali  CUP  la  cui  natura  sia  incoerente  con  la
finalita' dell'atto (ad es. se  il  programma  di  spesa  prevede  il
finanziamento di opere pubbliche,  e  la  natura  del  CUP  riguardi,
invece, incentivi). 
    In ogni caso non dovranno essere riportati, nell'elenco  allegato
all'atto, CUP provvisori  o  che  abbiano  uno  stato  differente  da
attivo.  A  tale  previsione  si  deroga  per  quanto  riguarda   gli
investimenti,  precedentemente  citati,  necessari  per  fronteggiare
situazioni emergenziali di cui  all'art.  7,  comma  1,  del  decreto
legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,  o  comunque  caratterizzati  dalla
necessita' e dall'urgenza di garantire la  tutela  della  pubblica  e
privata incolumita',  anche  ai  sensi  dell'art.  163,  del  decreto
legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,  i  cui  CUP  possono  essere
caratterizzati da uno stato chiuso, ad  eccezione  dei  CUP  relativi
alla realizzazione di nuove opere che invece mantengono la necessita'
di essere attivi. Al riguardo si rappresenta che il CUP  deve  essere
chiuso quando l'intervento e' stato realizzato e sono stati  eseguiti
tutti i pagamenti e i relativi incassi. 
    Il  DIPE  fornira',  dunque,  all'amministrazione   emanante   le
segnalazioni delle eventuali anomalie riscontrate e potra' fornire il
supporto informativo utile alla loro gestione; sara'  responsabilita'
dell'amministrazione   emanante   stessa   contattare   i    soggetti
interessati (titolari dei CUP) per apportare le eventuali  correzioni
alla lista dei CUP finanziati/autorizzati. La corrispondenza fra  CUP
sottoposti e progetti  da  finanziare/autorizzare  e'  esclusivamente
sotto  la  responsabilita'  dell'amministrazione  che  deve   emanare
l'atto. 
    Tutte le modifiche  effettuate,  in  relazione  all'elenco  degli
interventi (ad esempio modifica del CUP o sostituzione del  progetto,
etc.) dovranno poi essere comunicate al  DIPE  prima  dell'emanazione
dell'atto,  con  la  stessa  procedura  descritta  in  precedenza  in
«Modalita' di comunicazione  al  DIPE  per  il  controllo  dei  CUP»,
indicando all'inizio dell'oggetto della comunicazione la codifica del
ticket aperto - la dicitura «modifica della lista». In  tal  modo  il
DIPE potra' effettuare, nelle stesse modalita' descritte dal presente
paragrafo, i controlli relativi alla validita' e  alla  coerenza  dei
CUP, il cui esito verra' trasmesso all'amministrazione emanante. 
Emanazione degli atti amministrativi di  finanziamento/autorizzazione
  dei progetti di investimento pubblico 
    Alla fine del processo di istruttoria e  controllo  dei  CUP  dei
progetti  finanziati/autorizzati,  successivamente   alla   data   di
efficacia dell'atto stesso, l'amministrazione emanante invia al  DIPE
una        comunicazione        al         medesimo         indirizzo
dipecup.finanziamenti@governo.it contenente: 
      1)  nota   di   avviso   di   avvenuta   efficacia   dell'atto,
contrassegnata all'inizio  dell'oggetto  dalla  codifica  del  ticket
aperto - la dicitura «efficacia dell'atto»; 
      2) l'elenco completo  dei  progetti  finanziati/autorizzati  in
formato tabellare  Microsoft  Excel,  secondo  lo  schema  illustrato
nell'allegato D, contenente le seguenti colonne (campi): 
        a) il CUP dei progetti finanziati/autorizzati; 
        b) l'importo in euro del finanziamento assegnato dall'atto  a
ciascun progetto; 
        c) l'importo complessivo in euro dei finanziamenti  assegnati
al progetto  (valore  totale  del  progetto),  se  tale  informazione
risulta disponibile alle amministrazioni emananti; 
      3) una copia dell'atto emanato da cui si possa evincere la data
di emanazione e la data di efficacia del medesimo (es. gli estremi di
registrazione  da  parte   dei   competenti   organi   di   controllo
amministrativo-contabile). 
    Tale ultima comunicazione consente  al  DIPE  di  alimentare  una
struttura informativa indispensabile per una prima  associazione  dei
CUP dei progetti finanziati con gli atti di finanziamento relativi ai
vari programmi di spesa  secondo  la  logica  programmi-progetti,  da
condividere con le amministrazioni competenti. 
    Anche nel caso in cui l'amministrazione emanante  non  chieda  il
supporto al DIPE per la fase di controllo dei CUP allegati  all'atto,
per  i  principi  di  trasparenza,  condivisione   amministrativa   e
razionalita'   della   programmazione   degli   investimenti,   sara'
necessario che le amministrazioni emananti pubblichino nei loro  siti
web istituzionali insieme  all'atto  di  finanziamento/autorizzazione
dei progetti di investimento pubblico, anche la  lista  dei  progetti
finanziati, in formato Microsoft Excel, con un contenuto  informativo
minimo pari a quello riportato nello schema di  cui  all'allegato  D,
ovvero contenente almeno le seguenti tre colonne (campi): 
      a) il CUP dei progetti finanziati/autorizzati; 
      b) l'importo in euro del finanziamento  assegnato  dall'atto  a
ciascun progetto; 
      c) l'importo complessivo in euro dei finanziamenti assegnati al
progetto (valore totale del progetto), se tale  informazione  risulta
disponibile alle amministrazioni emananti. 
Generazione guidata dei CUP da finanziare/autorizzare - template 
    Le amministrazioni emananti possono chiedere il supporto del DIPE
anche in una fase antecedente a quella  della  mera  redazione  degli
atti amministrativi di  finanziamento/autorizzazione:  possono  cioe'
chiedere   supporto   nella   generazione   dei   CUP,   che   rimane
responsabilita'  esclusiva  dei  soggetti  che  attuano  i  progetti,
finalizzati  alla  concessione  di   un   finanziamento   che   sara'
successivamente disposto da un atto amministrativo. 
    Al fine di assicurare una corretta procedura di  generazione  del
CUP,   e   una   puntuale    identificazione    degli    investimenti
finanziati/autorizzati per gli interventi oggetto  dei  programmi  di
spesa, in alternativa alla procedura di generazione libera  dei  CUP,
il DIPE mette a disposizione la possibilita' di creare  dei  template
dedicati, da concordare con l'amministrazione  emanante,  ovvero  dei
modelli che permettono la generazione  guidata  dei  suddetti  codici
attraverso dei campi precompilati e  indicazioni  specifiche  per  la
compilazione degli stessi, con l'obiettivo di garantire  la  coerenza
dei corredi informativi registrati nel sistema CUP alla tipologia  di
programma di spesa. 
    La procedura in  discorso  viene  descritta  in  dettaglio  nella
sezione tematica del sito del DIPE: 
    www.programmazioneeconomica.gov.it/sistema-mipcup/ 
    Tale modalita' consente molteplici  vantaggi  all'amministrazione
emanante,  tra  cui  intercettare  preventivamente  le  richieste  di
finanziamento, classificare correttamente i progetti per finalita'  e
settore di intervento, assicurare una migliore qualita'  dei  corredi
informativi dei progetti,  facilitare  le  verifiche  di  coerenza  e
correttezza dei CUP. 
    Tuttavia, il maggiore vantaggio e' quello di avere  una  maggiore
sicurezza che il CUP cosi'  generato  corrisponda  effettivamente  al
progetto da finanziare tramite l'atto  emanando,  data  la  specifica
finalizzazione della sua generazione. 
    Per la  creazione  dei  diversi  template  dedicati  occorre  che
l'amministrazione  emanante  contatti  preventivamente  il  DIPE  per
accordarsi sulla procedura di generazione dei CUP, che potra'  essere
indicata in una norma attuativa del  programma  di  spesa  precedente
all'emanazione dell'atto di finanziamento/autorizzazione,  dove  sono
definite le modalita' di presentazione dei progetti e dove si preveda
l'utilizzo dei suddetti template da parte dei soggetti  titolari  dei
CUP. 
    La richiesta dovra' essere inoltrata all'indirizzo: 
    dipecup.finanziamenti@governo.it 
    indicando nella parte iniziale dell'oggetto la dicitura template. 
Collaborazione con la Corte dei conti e con gli organi di controllo 
    Il DIPE fornira', ove richiesto, supporto tecnico agli organi  di
controllo nell'espletamento delle rispettive funzioni  istituzionali,
in quanto eventualmente svolte in relazione alla correttezza dei  CUP
allegati agli atti di  finanziamento  dei  progetti  di  investimento
pubblico. 
    Il DIPE fornira', inoltre, ove richiesto, supporto  tecnico  alla
Corte dei conti relativamente alla materia dell'identificazione degli
interventi finanziati/autorizzati dagli atti  amministrativi  emanati
ai sensi  delle  norme  che  dispongono  i  programmi  di  spesa  per
investimenti pubblici e del successivo monitoraggio attuativo.