(Disciplinare-art. 5)
                               Art. 5. 
 
                 Metodo di ottenimento del prodotto 
 
    La produzione del «Radicchio Rosso di Treviso» precoce e tardivo,
inizia, indifferentemente, con la semina o il trapianto. 
    Le operazioni di semina, in pieno campo, devono essere effettuate
entro il periodo compreso tra il 1° giugno e il 31 luglio di  ciascun
anno. 
    In caso di trapianto, questo dovra' essere effettuato entro il 10
settembre di ciascun anno. 
    Per il «Radicchio Rosso di Treviso» tardivo e precoce la densita'
di impianto, al termine delle operazioni  di  semina  o  trapianto  e
successivo diradamento delle piantine, non deve superare le 8  piante
per mq. 
    Le operazioni di raccolta per il  «Radicchio  Rosso  di  Treviso»
tardivo si effettuano a partire dal 20 ottobre. 
    Le operazioni di raccolta per il  «Radicchio  Rosso  di  Treviso»
precoce si effettuano a partire dal 1° settembre.  Le  operazioni  di
coltivazione,  imbianchimento,  forzatura  e   l'acquisizione   delle
caratteristiche previste per l'immissione  al  consumo  dei  radicchi
destinati  alla  utilizzazione  della  I.G.P.  «Radicchio  Rosso   di
Treviso»,  compreso  il  confezionamento,  devono  essere  effettuate
esclusivamente nel  territorio  amministrativo  dei  comuni  indicati
all'art. 3. 
    I  radicchi  commercializzati   prima   dell'acquisizione   delle
caratteristiche previste nel precedente art. 2 fuori  dalla  zona  di
produzione perdono in via definitiva il diritto  di  fregiarsi  della
I.G.P. e di qualsiasi riferimento geografico. 
    Il processo di imbianchimento, forzatura e preparazione dei cespi
al confezionamento avviene attraverso fasi successive di  lavorazione
per ognuno dei due tipi di radicchio indicati all'art. 1. 
1) «Radicchio Rosso di Treviso» tardivo. 
    Il  tradizionale  processo  di  lavorazione   post-raccolta   del
prodotto si articola nelle fasi di seguito descritte. 
  Fase di preforzatura. 
    Per questa prima fase le piante raccolte con parte  dell'apparato
radicale, vengono pulite dalle foglie  piu'  esterne  e  dalla  terra
eventualmente rimasta aderente alla radice. 
    Quindi i cespi vengono raccolti  in  mazzi  oppure  collocati  in
gabbie retinate o traforate. 
    In  entrambi  i  casi  il  colletto  delle  singole  piante  deve
risultare alla medesima altezza. 
    I mazzi o le gabbie riempite dei cespi,  allineati  sul  terreno,
sono protetti con tunnel in modo da impedire maggiori bagnature degli
stessi in caso di precipitazioni atmosferiche o  di  scioglimento  di
brinate notturne. I tunnel devono garantire la  massima  ventilazione
dei cespi. 
    Questa ultima fase potra' essere svolta anche ponendo detti mazzi
o gabbie in locali condizionati. 
  Fase di forzatura - imbianchimento. 
    La  forzatura-imbianchimento  e'  l'operazione   fondamentale   e
insostituibile  che  consente  di  esaltare  i  pregi  organolettici,
merceologici ed estetici del «Radicchio Rosso di Treviso» tardivo. Si
realizza ponendo i cespi in condizioni di formare nuove  foglie  che,
in assenza di luce, sono prive o  quasi  di  pigmenti  clorofilliani,
mettono  in  evidenza  la  colorazione  rosso  intensa  della  lamina
fogliare, perdono la consistenza fibrosa, assumono croccantezza ed un
sapore gradevolmente amarognolo. 
    La forzatura del «Radicchio Rosso  di  Treviso»  tardivo  avviene
mediante utilizzazione di acqua risorgiva dalla temperatura di  circa
11 gradi C. 
    I cespi vengono collocati verticalmente in ampie vasche  protette
ed immersi fino in prossimita' del colletto per il  tempo  necessario
al raggiungimento del  giusto  grado  di  maturazione  contrassegnato
dalle caratteristiche indicate al precedente art. 2. 
  Fase di toilettatura. 
    Seguono le operazioni di toilettatura con le quali si liberano  i
cespi dai legacci o dalle gabbie, si asportano le foglie  deteriorate
o prive dei requisiti minimi fino ad ottenere un germoglio con le sue
caratteristiche previste, si taglia e si  scorteccia  il  fittone  in
misura proporzionale alle dimensioni del cespo. 
    L'operazione di toilettatura deve essere eseguita  immediatamente
prima dell'immissione nella filiera distributiva del prodotto. 
    Terminata la toilettatura  il  radicchio  si  colloca  in  capaci
recipienti con acqua corrente per essere lavato e confezionato. 
2) «Radicchio Rosso di Treviso» precoce. 
  Fase di legatura. 
    In questa fase i cespi, in pieno campo, vengono legati al fine di
inibire il normale processo di fotosintesi, per il  tempo  necessario
al raggiungimento del  giusto  grado  di  maturazione  contrassegnato
dalle caratteristiche indicate al precedente art. 2. 
  Fase di toilettatura. 
    Nella prima fase, successiva  alla  raccolta,  i  cespi  liberati
dalla legatura vengono mondati dalle foglie esterne  non  rispondenti
ai requisiti minimi e quindi si effettua la toilettatura del colletto
e  del  fittone.  Di  seguito  il  radicchio  si  colloca  in  capaci
recipienti colmi di acqua corrente per essere lavato. Si eliminano le
eventuali foglie prive dei  requisiti  di  qualita'  e  si  avvia  al
confezionamento. 
    Ai fini della qualificazione del prodotto con l'I.G.P. «Radicchio
Rosso di Treviso» le produzioni  massime  per  ettaro  di  superficie
coltivata non devono superare (esclusa ogni  tolleranza)  i  seguenti
limiti: 
      1) tardivo kg 12.000/Ha; 
      2) precoce kg 15.000/Ha. 
    Il peso massimo unitario dei cespi  che  compongono  il  prodotto
finito non puo' superare (esclusa ogni tolleranza) i seguenti limiti: 
      1) tardivo kg 0,400; 
      2) precoce kg 0,500.