(Allegato 1-Allegato 12)
Allegato 12. Problematiche relative all'aggiornamento  del  personale
coinvolto nell'ambito della ristorazione collettiva scolastica 
 
E' opportuno un approccio  sistemico,  coinvolgendo  gli  alunni  sui
diversi piani del loro rapporto col cibo,  attraverso  una  didattica
interdisciplinare e trasversale che promuova  esperienze  dirette  in
laboratorio, nella ricerca d'ambiente, nella mensa scolastica. E' una
formazione  che  guarda  anche  alle  modalita'  per  coinvolgere  le
famiglie, la cui partecipazione ai progetti di educazione  alimentare
costituisce un elemento trainante per il loro successo. Alle famiglie
possono venir proposti momenti formativi su una pluralita' di  ambiti
legati al cibo e alla salute: dai corsi di cucina agli incontri  che,
attraverso una rielaborazione delle esperienze personali, motivino al
cambiamento  dei  consumi  alimentari.  Analogamente  e'   necessario
prevedere una formazione  rivolta  ai  componenti  della  Commissione
mensa (composta da una rappresentanza dei genitori e degli insegnanti
referenti della refezione) che rappresenta lo strumento che  consente
all'utenza  della  scuola   una   partecipazione   responsabile   per
contribuire, con funzioni consultive, propositive e di  verifica,  al
miglioramento  della  qualita'  del  servizio  di  ristorazione.   La
Commissione  mensa  collabora,  secondo  i  compiti  e  le  procedure
stabilite, nel monitoraggio e nella  valutazione  dell'accettabilita'
del pasto e delle modalita' di erogazione del servizio  nel  rispetto
delle Linee di indirizzo nazionali per  la  ristorazione  scolastica,
formula proposte ed osservazioni  sui  menu,  sul  miglioramento  del
servizio, sui progetti e le iniziative di educazione alimentare, e si
fa carico di riportare i suggerimenti  e  i  reclami  che  pervengono
dall'utenza." 
La sua composizione, le sue funzioni e competenze sono definite,  nel
caso degli istituti statali, dall'amministrazione comunale  e,  nella
scuola non statale, dal titolare della gestione. 
La  Commissione   mensa   e'   formata   anche   dai   rappresentanti
dell'Amministrazione comunale, dell'Asl, del gestore del servizio  di
ristorazione. In era  digitale,  il  portale  istituzionale  (comune,
scuola) rappresenta un luogo per informare, dialogare con i cittadini
e  definire  le  regole  di   comportamento   e   di   accesso   alla
rappresentanza.  Sono  anche  attivi  blog  gestiti  direttamente  da
genitori "blogger"  interessati  alla  ristorazione  scolastica,  che
ovviamente hanno una portata sia locale  sia  nazionale,  in  qualche
caso internazionale:  un  buon  motivo  per  impiegare  la  rete  per
informare, essere informato e partecipare al  dibattito  culturale  e
scientifico relativo a una corretta alimentazione. 
I "commissari" devono pero'  essere  formati  sulla  materia  propria
dell'attivita': conoscere la struttura  dell'appalto,  del  servizio,
delle verifiche e  controlli  predisposti  dall'Ente  che  ne  ha  la
responsabilita'; essere consapevoli di  quali  sono  gli  ambiti  che
competono   alla   commissione   mensa   senza   frapposizioni    con
responsabilita' di altri; condividere gli obiettivi di salute che  la
ristorazione  scolastica  si  prefigge  con  la  struttura  sanitaria
locale. 
Una speciale riflessione va posta al concetto di fiducia degli utenti
della ristorazione nei confronti dell'Ente erogatore: la  fiducia  si
basa   sulla   soddisfazione,   sul   ritorno   delle   informazioni,
sull'esperienza personale. Come rafforzarla? Ad esempio individuando,
in modo condiviso, indicatori misurabili e verificabili  che  possono
essere identificati a inizio anno scolastico e monitorati durante  lo
stesso. I progetti di cambiamento e di miglioramento che derivano  da
osservazioni condivise potranno  trovare,  ove  possibile,  forme  di
attuazione che soddisfino tutti gli attori coinvolti nel servizio  di
ristorazione. Affidare l'alimentazione fuori casa dei propri figli  a
un gestore di cui si ha fiducia, puo'  rendere  davvero  efficace  un
progetto collettivo. Se l'Ente pubblico  ha  redatto  una  carta  dei
servizi, e ancor meglio, se l'ha fatto con  la  partecipazione  degli
stakeholders, essa puo'  rappresentare  lo  strumento  attraverso  il
quale porsi obiettivi sfidanti di miglioramento, che  comportino  una
migliore soddisfazione dell'utenza,  una  maggiore  consumazione  del
pasto proposto, una conseguente riduzione degli sprechi derivanti dal
rifiuto volontario, un monitoraggio  delle  attivita'  informative  e
educative rivolte alle scuole e alle famiglie.