Art. 13 
 
       Disposizioni relative alle regioni e province autonome 
 
  1.  Sono  fatte  salve  le  specifiche  competenze  in  materia  di
reclutamento della Regione Autonoma Valle d'Aosta  e  delle  Province
Autonome di Trento e Bolzano. 
  2. Il Dirigente preposto all'Ufficio scolastico  regionale  per  il
Friuli Venezia-Giulia, anche mediante delega  al  dirigente  preposto
all'Ufficio di cui all'articolo 13, comma 1, della legge 23  febbraio
2001, n. 38, provvede ad indire apposito bando per i  posti  di  DSGA
presso scuole con lingua di insegnamento slovena e  con  insegnamento
bilingue sloveno-italiano. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 
    Roma, 28 giugno 2022 
 
                                                 Il Ministro: Bianchi 
 
Visto, il Guardasigilli: Cartabia 

Registrato alla Corte dei conti il 2 agosto 2022 
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC,  Min.  salute  e  Min.  lavoro  e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 2103 
 
          Note all'art. 13: 
              - Si riporta l'articolo 13, comma  1,  della  legge  23
          febbraio 2001,  n.  38,  recante:  «Norme  a  tutela  della
          minoranza linguistica slovena della regione  Friuli-Venezia
          Giulia», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 8 marzo  2001,
          n. 56: 
                «Art. 13 (Riconoscimento della minoranza slovena).  -
          1. La Repubblica riconosce e tutela i diritti dei cittadini
          italiani appartenenti alla  minoranza  linguistica  slovena
          presente nelle province di  Trieste,  Gorizia  e  Udine,  a
          norma  degli  articoli  2,  3  e  6  della  Costituzione  e
          dell'articolo 3 della legge costituzionale 31 gennaio 1963,
          n. 1, recante approvazione  dello  Statuto  speciale  della
          regione Friuli-Venezia Giulia, in conformita'  ai  principi
          generali dell'ordinamento ed ai principi  proclamati  nella
          Dichiarazione  universale  dei  diritti  dell'uomo,   nelle
          convenzioni internazionali e nei trattati sottoscritti  dal
          Governo italiano.».