Art. 6. Legame con la zona geografica La domanda di registrazione della I.G.P. «Cavolfiore della Piana del Sele» si basa sulle pregevoli caratteristiche qualitative dei corimbi, che manifestano colore e croccantezza apprezzabili, nonche' un elevato grado di consistenza alla raccolta che si traduce in una notevole resistenza alla cottura, un valore significativo di sostanza secca e grado rifrattometrico, concentrazioni considerevoli di elementi minerali fondamentali per il metabolismo umano, quali fosforo, calcio, potassio, magnesio e ferro, nonche' un alto contenuto di vitamina C. Tra i parametri menzionati, la sostanza secca, il residuo rifrattometrico e la vitamina C assumono un'importanza particolare, per cui sono stati prescelti per esprimere le caratteristiche distintive del prodotto individuato nonche' la superiorita' qualitativa dei corimbi di cavolfiore prodotti nella Piana del Sele rispetto a quelli ottenuti in altri areali produttivi. Questi parametri sono collegati, rispettivamente, al sapore (profumo e croccantezza), alla dolcezza e agli effetti benefici sull'organismo umano. Per tali motivi, i tre indicatori di qualita' menzionati sono stati inseriti tra i parametri da determinare per attribuire la «IGP» ai corimbi di cavolfiore ottenuti nella Piana del Sele. Le proprieta' descritte hanno determinato un giudizio storicamente molto favorevole dei corimbi di cavolfiore prodotti nella Piana del Sele, testimoniato dall'incremento continuo della produzione registrato negli anni, abbinato alla conclamata e diffusa reputazione del prodotto sui mercati nazionali ed internazionali. Queste caratteristiche qualitative rappresentano il risultato della coltivazione del cavolfiore sui terreni agricoli dell'areale di coltivazione del Cavolfiore della Piana del Sele costituiti da uno spesso strato superficiale di suolo, di natura vulcanico-alluvionale, formatisi in conseguenza delle diverse eruzioni del Vesuvio nonche' dell'attivita' alluvionale del fiume Sele e degli altri corsi d'acqua superficiali che si diramano sul territorio. Cio' ha generato suoli molto ricchi di macro- e microelementi, in particolare potassio, calcio e ferro, che sono coinvolti nei processi metabolici che conferiscono al prodotto le sue esclusive caratteristiche di consistenza, adattamento alle diverse condizioni di cottura e sapidita'. Inoltre, il clima della Piana del Sele interagisce positivamente con le peculiarita' pedologiche nel determinare le pregevoli caratteristiche qualitative del cavolfiore della Piana del Sele, poiche' consente alle piante di valorizzare il proprio potenziale genetico e riducendo ai minimi termini il rischio di stress idrici e termici compromettenti. L'importante specificita' climatica dell'areale descritta e' la risultante dell'azione termoregolatrice esercitata congiuntamente dal Mar Tirreno, che ne lambisce la costa occidentale e dalla catena montuosa degli Alburni, ubicata a nord-est, che protegge il territorio dai venti freddi provenienti dai Balcani e beneficia anche le coltivazioni raccogliendo le piogge provenienti da Ovest negli invasi sotterranei naturali. Pertanto, oltre all'evoluzione produttiva raggiunta ed il contributo antropico, la qualita' riconoscibile e riconosciuta del prodotto in questione e' favorita innanzitutto dalle peculiarita' ambientali (pedo/climatici e ventosita'), presenti esclusivamente nel predetto areale di coltivazione del Cavolfiore della Piana del Sele. Tali caratteristiche, rappresentano un unicum assoluto. L'areale di riferimento e' un bacino produttivo ottimale per la coltivazione del Cavolfiore anche nel periodo estivo. Infatti, le diverse altitudini assicurano nei comuni periferici (aree collinari del bacino individuato) condizioni climatiche favorevoli anche nel periodo piu' caldo dell'anno. I comuni di Albanella, Altavilla Silentina, Giungano, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, assicurano un adeguato impatto climatico tale da avviare una produzione anche nei mesi primaverili-estivi compresi tra maggio e settembre. Diversamente, i comuni di Battipaglia, Bellizzi, Capaccio Paestum, Eboli, Pontecagnano Faiano, rappresentano le aree pianeggianti maggiormente produttive che coprono il periodo autunno-vernino (da ottobre ad aprile). In particolare, il Comune di Eboli, areale con la maggiore superficie agricola utilizzata (SAU), e' tra i comuni con la piu' elevata estensione di produzione di cavolfiore. Le peculiarita' territoriali assicurano l'alta qualita' e la riconoscibilita' del prodotto. A dimostrazione della riconosciuta reputazione guadagnata, nel corso del tempo, dalla denominazione «Cavolfiore della Piana del Sele», oltre a considerevoli evidenze storiche tra cui: 1. «regesti» notarili - Coltivazione orto in Eboli anno 1543 e 1622; 2. fotografie risalenti agli anni '60/70, archivio Gallotta di Eboli (SA), che inquadrano coltivazioni di cavolfiore nel medesimo bacino produttivo; 3. documenti contabili, provenienti da diverse aziende gia' operanti nell'areale individuato; si annovera una variegata documentazione comprendente: a) etichette, documenti contabili, questionari e testimonianze video di produttori del Cavolfiore della Piana del Sele; b) pubblicazioni scientifiche tra cui: i. Fiume F., R. D'Amore, R. Santoro, S. Porcelli, 1983. Il controllo di alcuni parassiti ipogei del cavolfiore in successione col pomodoro. Agricoltura Ricerca, 22, 21-31; ii. Assessorato all'Agricoltura ed alle Attivita' Produttive - Se.S.I.R.C.A., 2005. Definizioni di liste varietali orticole in Campania; iii. Prova dimostrativa di orientamento varietale - Centro Orticolo Campano anno 2007. Cavolfiore tipo bianco a ciclo invernale; iv. Riccardi R., 2009. Confronto di cavolfiore «bianco» in ciclo autunnale. Eureco - Regione Campania, 1-13; v. Perrone D., B. D'Onofrio, A. Pentangelo, M. Zaccardelli, 2010. Varieta' di cavolfiore bianco per il ciclo invernale al Sud. L'Informatore Agrario, 24, 2-5; vi. Perrone D., Villecco D., D'Onofrio B., Ricciardi M., Pierri M., Ragosta G., Pane C., Lupo F., Ronga D., Zaccardelli M., 2012. Cavolfiore bianco, Liste varietali aggiornate per il Sud Italia. L'Informatore Agrario, 23, 59-63; c) pubblicazioni on-line su blog specializzati d'interesse gastronomico nazionale che citano il cavolfiore della Piana del Sele, le caratteristiche distintive del territorio e la ricchezza gastronomica che lo contraddistingue. Tra i diversi blog se ne segnalano alcuni, tra cui: quello di Luciano Pignataro, noto giornalista professionista e scrittore eno-gastronomico. Diversi sono i riferimenti nel blog di Pignataro al cavolfiore della Piana del Sele, dove si legge: «Nella piana del Sele questo ortaggio si esprime in condizioni ideali grazie alle condizioni territoriali e climatiche che, senza dubbio, conferiscono le rinomate qualita' al Cavolfiore della Piana del Sele, tra cui il colore bianco lucente nonche' la croccantezza dei corimbi». Svariate sono, inoltre, le ricette citate nel blog che nobilitano e esaltano il cavolfiore della Piana del Sele ed i suoi benefici sulla salute. Degno di nota e' Vins Extrêmes un blog creato per gli amanti della cucina ricco di note e curiosita', dove, a proposito del cavolfiore della Piana del Sele si legge: «... alcune aree dello stivale hanno una vocazione particolarmente adatta alla produzione di cavolfiori di eccellente qualita', per esempio - in Campania - il rinomato cavolfiore della Piana del Sele», oltre ad altre osservazioni come «Lo sappiamo da sempre, vi e' una ricca letteratura scientifica riferita alle sue proprieta' benefiche, soprattutto quando proviene da un areale ben individuato (Piana del Sele) e da pratiche ed esperienze consolidate nel tempo. Non inizia l'autunno e non e' inverno se non si raccoglie il cavolfiore della Piana del Sele». Ancora, su Nutritionhealth, un blog vetrina di tutto cio' che riguarda il benessere ed il tempo libero, si cita il cavolfiore della Piana del Sele tra i prodotti «patrimonio di grande valore identitario» per il territorio di riferimento; come su Agrofood, un blog gastronomico itinerante che attraversa l'Italia, dove il cavolfiore della Piana del Sele viene citato tra le preziose tipicita' di cui e' ricco il nostro Paese; d) pubblicazioni su quotidiano il Mattino di carattere tecnico scientifico dal titolo «Spremuta di Natura» circa le qualita' del Cavolfiore della Piana del Sele (del 21 aprile 2022), e su rivista «Unico» dal titolo «Sono cavolfiori nostri ricchi di effetti benefici» a pag. 14 (n. 39 dell'8 novembre 2014); e) una relazione commerciale (: Aspetti qualitativi e commerciali del «Cavolfiore della Piana del Sele») ed una gastronomica (: Ricette Storiche) circa il crescente gradimento del Cavolfiore della Piana del Sele riscontrato presso i consumatori; f) ricettari (on line) ed eventi nei quali si esaltano le qualita' nutraceutiche nonche' le caratteristiche del Cavolfiore della Piana del Sele riferite al colore, alla croccantezza e sapore; g) video promozionali (tra cui: programma televisivo La7 «L'ingrediente perfetto» e video on-line Cavolfiore della Piana del Sele); h) eventi dedicati (premio 2017) alla produzione del Cavolfiore della Piana del Sele. Si tratta di un riconoscimento rivolto alle professionalita' che da ambiti diversi (ricerca, gastronomia, giornalismo e produzione agricola), nel corso dell'anno hanno particolarmente valorizzato e promosso le eccellenze agricole del territorio. Tale documentazione, come si puo' notare, tocca diverse attivita' della filiera agricola tra cui: produzione, promozione, commercializzazione, ricerca.