(Allegato B)
                                                           Allegato B 
 
                           DOCUMENTO UNICO 
                      «Liquirizia di Calabria» 
 
                 n. UE: [esclusivamente per uso UE] 
                   DOP (X)                IGP ( ) 
 
1. Denominazione 
    «Liquirizia di Calabria» 
2. Stato membro o Paese terzo 
    Italia 
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare 
    3.1. Tipo di prodotto [cfr. allegato XI]. 
      Classe  1.8.  Altri  prodotti  indicati  nell'allegato  I   del
trattato (spezie ecc.) 
      Classe 2.3. Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria  o
biscotteria 
    3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica  la  denominazione
di cui al punto 1. 
      La denominazione di origine protetta «Liquirizia  di  Calabria»
e' riservata esclusivamente alla liquirizia fresca o essiccata  e  al
suo estratto. Tale liquirizia deve  provenire  dalle  coltivazioni  e
dalle piante spontanee di Glycyrrhiza glabra (Fam. Leguminose), nella
«varieta' typica» denominata in Calabria «Cordara». 
      All'atto dell'immissione al consumo la «Liquirizia di Calabria»
DOP presenta le seguenti caratteristiche: 
        radice fresca: 
          colore giallo paglierino; 
          sapore dolce, aromatico, intenso e persistente; 
          umidita' compresa ≤ 52 %; 
          glicirrizina ≤ 1,40 %; 
        radice essiccata: 
          colore dal giallo paglierino al giallo ocra; 
          sapore dolce, fruttato e leggermente astringente; 
          umidita': ≤ 12 %; 
          glicirrizina: ≤ 5 % su s.s; 
        estratto di radice: 
          colore dal marrone terra bruciata al nero; 
          sapore dolce-amaro, aromatico, intenso e persistente; 
          umidita' compresa tra il 9 % e il 15 %; 
          glicirrizina: ≤ 6 % su s.s. 
    3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale)  e  materie
prime (solo per i prodotti trasformati). 
      - 
    3.4. Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella
zona geografica delimitata. 
      Tutte le fasi di produzione, dalla coltivazione alla  raccolta,
nonche' le operazioni di essiccazione  e  di  trasformazione,  devono
avvenire nell'area delimitata al punto 4. 
    3.5. Norme specifiche in materia di  affettatura,  grattugiatura,
confezionamento, ecc. del prodotto cui si riferisce la  denominazione
registrata La «Liquirizia di Calabria»  DOP  e'  commercializzata  in
confezioni di cartone,  vetro,  metallo,  ceramica,  polipropilene  e
cartone e in tutti i materiali ammessi dalle leggi vigenti in materia
di confezionamento di prodotti  alimentari.  Le  confezioni  potranno
avere un peso compreso tra i 5 g e i  25  kg.  Ogni  confezione  deve
comunque essere sigillata in  maniera  che  l'apertura  della  stessa
comporti la rottura del sigillo. 
    3.6. Norme specifiche in materia di  etichettatura  del  prodotto
cui si riferisce la denominazione registrata. 
      Sull'etichetta  devono   essere   riportati   il   logo   della
denominazione, la numerazione progressiva attribuita dalla  struttura
di controllo. Il logo della denominazione  «Liquirizia  di  Calabria»
DOP raffigura, in maniera stilizzata, un  rombo  con  lati  uguali  e
angoli di 90°. La dimensione minima di stampa dell'intero logo e'  di
0,5 cm sia in altezza che in larghezza. Il logo  della  denominazione
puo' essere stampato in tutti i colori. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
4. Delimitazione concisa della zona geografica 
    La zona di produzione della «Liquirizia  di  Calabria»  comprende
tutti i territori  comunali  riportati  in  maniera  dettagliata  nel
disciplinare di produzione nei quali si registra  la  presenza,  allo
stato spontaneo o  coltivato,  della  pianta  di  Glycyrrhiza  Glabra
«varieta'  typica»,  denominata  in  Calabria   «Cordara»,   fino   a
un'altitudine di 650 mt s.l.m. Questa zona e' delimitata a  nord  dal
massiccio del Pollino che  degrada  dolcemente  a  nord-est  fino  al
territorio  di  Rocca  Imperiale,  risultando  cosi'  separata  dalla
Regione Basilicata. L'area comprende  i  territori  della  valle  del
Crati che si affacciano sull'argine destro e sull'argine sinistro del
fiume che, scorrendo da sud a nord, sfocia a nord-est nel Mar  Ionio,
attraversando  la  piana  di  Sibari.  Sul  versante  tirrenico  sono
interessate le aree che, procedendo da nord a sud, sono comprese  tra
il territorio comunale di Falconara Albanese e  quello  di  Nicotera.
Sul versante ionico sono inclusi gli areali che,  partendo  da  nord,
incontrano la Piana di Sibari, l'ampia  pianura  del  crotonese,  per
arrivare fino all'estrema punta della Calabria. 
5. Legame con la zona geografica 
    L'area  storica  di  produzione  della  liquirizia  era  la  zona
costiera della Calabria e in particolare  l'area  principale  situata
tra  i  Comuni  di  Villapiana,  Cerchiara   di   Calabria,   Cassano
Ionio-Sibari, Corigliano Calabro e Rossano  situati  nella  piana  di
Sibari, grazie alla naturale predisposizione dei terreni della piana,
dotati di elementi silicei, ricchi di scheletro e con un  fattore  pH
neutro. Anche dal punto di vista climatico la piana di  Sibari,  dove
ancora oggi  si  concentra  la  maggiore  produzione  di  liquirizia,
presenta condizioni favorevoli alla diffusione di questa  pianta  per
la vicinanza dei monti e l'assenza della traiettoria dei venti, visto
che il Pollino e  la  Sila  circostanti  rappresentano  una  naturale
barriera. Le piante di liquirizia nascono spontanee e coltivate lungo
i litorali e si diffondono dalle pianure  delle  fasce  costiere  del
Tirreno (Lamezia Terme, Falerna, Nocera Tirenese...)  e  dello  Ionio
(Crotone,  Isola  Capo  Rizzuto,  Chiaravalle,   Badolato,   Roccella
Ionica...) alle  aree  interne  collinari  attraverso  le  valli  dei
principali fiumi calabresi  fino  ai  rilievi  interni,  che  per  la
particolare conformazione godono dei benefici  effetti  dell'influsso
del  mare,  per  cui  la  liquirizia  e'  presente,  con  le   stesse
caratteristiche, anche a diversi chilometri dalla costa. 
    Il clima, decisamente mediterraneo, con  lunghe  estati  calde  e
asciutte e inverni miti,  determina  una  omogenea  diffusione  della
Glycyrrhiza glabra «var. typica» (detta Cordara)  su  tutto  l'areale
preso in considerazione. 
    La «Liquirizia di  Calabria»  DOP  si  distingue  decisamente  da
varieta' ad essa similari dal punto di vista  chimico-fisico  per  la
presenza di metaboliti secondari tra cui il principio attivo  che  ne
definisce  le  caratteristiche  commerciali  e  farmacognostiche:  la
glicirrizina. Si tratta di una saponina presente nella liquirizia  di
Calabria in percentuale mediamente piu'  bassa  rispetto  alle  altre
specie e varieta', cosa che la rende  particolarmente  ricercata  sul
mercato. I risultati di recenti studi hanno ulteriormente evidenziato
la differenza tra la liquirizia di Calabria e quelle  provenienti  da
altre regioni limitrofe per quanto riguarda  il  contenuto  di  acido
glicirizzico, nettamente inferiore a quello delle radici  provenienti
da altre regioni, ma anche per il minor  contenuto  di  zuccheri.  Un
ulteriore studio condotto sulla frazione volatile ha  evidenziato  la
netta differenza tra la composizione  della  liquirizia  di  Calabria
rispetto a quelle di altra provenienza sia italiana  che  estera.  Il
raffronto, infine, con gli  estratti  di  liquirizia  provenienti  da
altri  paesi  ha  evidenziato  nella  liquirizia  di   Calabria   una
differente composizione quali-quantitativa in composti fenolici. 
    In particolare  emerge  la  presenza  in  minima  percentuale  di
liquiritigenina    e    isoliquiritigenina,    mentre     percentuali
significative  sono  rappresentate  dal  licocalcone  A  che  risulta
assente in altri campioni o copresente con il licocalcone B. 
    La Calabria e' una regione che, per via della  sua  conformazione
ed orografia, presenta caratteristiche assolutamente uniche  rispetto
a tutte le altre  regioni  italiane.  Estremo  lembo  della  penisola
italiana, la Calabria e' essa stessa considerata una penisola lunga e
stretta circondata dal mare per circa 800 km che, se per certi  versi
puo' essere paragonata alla Puglia,  per  altri  dimostra  di  essere
totalmente differente da questa. 
    Infatti la Calabria e'  divisa  longitudinalmente  in  due  parti
dalle   alte   catene   montuose   appenniniche,   elemento    questo
assolutamente  unico  nel  panorama  delle   regioni   italiane.   La
conformazione  e  l'orografia  determinano  in  Calabria   condizioni
bio-pedo-climatiche assolutamente  uniche  e  peculiari  rispetto  al
resto della penisola in  termini  di  temperature  medie,  escursione
termica,  umidita',  piovosita',  precipitazioni,  vento,  eliofania,
radiazione solare e, quindi, temperatura del suolo,  elementi  questi
ampiamente dimostrati da numerosi studi scientifici. 
    Il particolare habitat ha, nel corso dei secoli, esercitato sulla
specie una forte pressione adattiva e quindi selettiva  condizionando
le   performance   in   termini   di   caratteristiche   compositive,
nutrizionali, aromatiche,  definendo  uno  specifico  chemiotipo:  la
Liquirizia di Calabria. 
    Questa particolare  tipologia  di  liquirizia  e'  identificativa
della Regione Calabria: infatti essa era ben nota gia' nel  Seicento,
come emerge da numerosi documenti, tra cui  il  famoso  «Trattato  di
terapeutica e farmacologia» Vol. I (1903) in cui si afferma che  «...
La specie che  li  fornisce  e'  la  Glycyrrhiza  Glabra  (Leguminose
Papillonacee), che appartiene al  sud-ovest  dell'Europa.  Talora  la
radice officinale e' designata con il nome di Liquirizia di Calabria,
per distinguerla dalla liquirizia di  Russia,  piu'  chiara,  fornita
dalla Glycyrrhiza Glandulifera o Echinata che si  trova  nel  sud-est
dell'Europa». Inoltre la celebre Encyclopaedia Britannica, nella  sua
quattordicesima edizione (1928) asserisce: «...  The  preparation  of
the juice is a  widely  extended  industry  along  the  Mediterranean
coast: but the quality best appreciated in Great Britain is  Made  in
Calabria  ...»  («La  fabbricazione  del  succo  di   liquirizia   e'
un'attivita' ampiamente diffusa lungo la costa  mediterranea,  ma  la
qualita' piu' apprezzata in Gran Bretagna e' quella della  liquirizia
fabbricata  in  Calabria»).  L'opinione  espressa  dall'Encyclopaedia
Britannica e' confermata in una relazione del Dipartimento  di  Stato
degli USA dal titolo «The licorice plant» (1985). 
    La Liquirizia di Calabria  identifica  un  «prodotto»  complesso,
frutto dell'interazione tra natura  e  opera  dell'uomo,  che  si  e'
tramandato nel corso dei  secoli  ed  e'  assurto  alla  dignita'  di
tradizione  della  Regione  Calabria  cosi'  come  riscontrabile  nel
dipinto di Saint-Non risalente alla fine del 1700, nel volume  «Stato
delle persone in Calabria - I concari» di Vincenzo Padula (1864), nel
documento  SVIMEZ  «Piante  officinali  in  Calabria:  presupposti  e
prospettive» del 1951, in «Pece e liquirizia nei casali cosentini del
Settecento: forma d'industrie e forze di lavoro» di Augusto Placanica
del 1980, in «I Conci e la produzione  del  succo  di  liquerizia  in
Calabria» di  Gennaro  Matacena,  redatto  nel  1986,  in  «La  dolce
industria. Conci e liquirizia in Provincia di Cosenza dal XVIII al XX
secolo» di Vittorio Marzi et al.,  (1991)  e  in  molti  altri  testi
pubblicati tra  il  1700  e  il  2000.  Nella  Calabria  del  secondo
Settecento la coltivazione della liquirizia si estendeva lungo  tutto
il litorale ionico, soprattutto  ai  confini  settentrionali  con  la
Lucania e nella vasta piana di Sibari, dove abbondava, fino a Crotone
e Reggio Calabria. Ma era anche abbondante nella valle del Crati  che
da Cosenza sbocca nella piana di Sibari, nonche' in ampie fasce della
zona costiera tirrenica. 
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare (art. 6, paragrafo 1,
  secondo comma, del presente regolamento). 
    Questa amministrazione ha  attivato  la  procedura  nazionale  di
opposizione pubblicando la proposta modifica della DOP «Liquirizia di
Calabria» nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  265
del 12 novembre 2022. 
    Il  testo  consolidato  del   disciplinare   di   produzione   e'
consultabile sul sito internet: 
      https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/
IT/IDPagina/18909