(Allegato A)
                                                           Allegato A 
 
                    Relazione tecnico finanziaria 
 
Modalita'  e  criteri  di  determinazione   del   contributo   dovuto
  all'Autorita' per l'anno 2023 dai soggetti che operano nel  settore
  delle comunicazioni elettroniche. 
 
1. Introduzione 
 
    L'Autorita', ai sensi del decreto legislativo 1° agosto 2003,  n.
259 recante «Codice delle comunicazioni  elettroniche»  (di  seguito,
anche «Codice») come refuso dal decreto legislativo 8 novembre  2021,
n. 207,  recante  «Attuazione  della  direttiva  (UE)  2018/1972  del
Parlamento europeo  e  del  Consiglio,  dell'11  dicembre  2018,  che
istituisce  il  Codice  europeo  delle  comunicazioni  elettroniche»,
svolgera' nel 2023 compiti finalizzati, inter alia, a  promuovere  la
concorrenza nella fornitura delle reti e dei servizi di comunicazione
elettronica, ad assicurare  l'uso  efficiente  delle  risorse  scarse
(frequenze e numerazioni), a contribuire allo  sviluppo  dei  mercati
delle comunicazioni elettroniche, nonche' a promuovere gli  interessi
dei consumatori e degli utenti di tali servizi. 
    Piu' nello specifico, si tratta di compiti concernenti,  tra  gli
altri, la gestione  delle  radiofrequenze  e  delle  numerazioni,  la
sicurezza  e  l'integrita'  delle  reti,  le  analisi   dei   mercati
(individuazione  e  loro  definizione),  l'imposizione  di   obblighi
regolamentari specifici (non discriminazione, separazione  contabile,
accesso e uso di determinate risorse di rete, controllo dei prezzi  e
contabilita' dei costi, separazione funzionale,  pubblicazione  delle
informazioni e relativo accesso etc.) e di  obblighi  in  materia  di
servizio  universale  (accessibilita'  delle  tariffe,  qualita'  del
servizio,  modalita'  di  calcolo  del   costo   netto   e   relativo
finanziamento etc.). Ulteriori compiti  riguardano  la  gestione  del
sistema di autorizzazione  generale  per  le  reti  e  i  servizi  di
comunicazione elettronica,  la  risoluzione  delle  controversie  tra
imprese e  la  risoluzione  extragiudiziale  delle  controversie,  la
tutela dei diritti degli utenti finali (contratti  ed  esercizio  del
diritto di recesso, trasparenza e pubblicazione  delle  informazioni,
qualita'   del   servizio   etc.),   nonche'   l'applicazione   delle
disposizioni relative a reti ed  impianti  (opere  civili,  scavi  ed
occupazione  di  suolo  pubblico,  co-ubicazione  e  condivisione  di
infrastrutture etc.). 
    Le spese che saranno sostenute dall'Autorita'  nel  2023  per  lo
svolgimento dei suddetti  compiti  attribuiti  dal  legislatore  sono
poste  a  carico  dei  soggetti  che  operano   nel   settore   delle
comunicazioni elettroniche, ai sensi della legge n. 266/2005. 
    L'entita' della contribuzione a carico  di  ciascun  soggetto  e'
determinata  attraverso  l'applicazione  dell'aliquota  contributiva,
fissata dall'Autorita' per l'anno 2023, ai  ricavi  conseguiti  dalle
imprese nei mercati delle comunicazioni elettroniche. 
    Tale aliquota e' data dal rapporto tra i costi amministrativi che
l'Autorita' stima nell'anno 2023 per l'esercizio delle competenze  ad
essa attribuite nel settore (fabbisogno) e i ricavi  complessivamente
maturati  dai  soggetti  operanti  nel  settore  delle  comunicazioni
elettroniche (base imponibile). 
    Di seguito sono forniti in dettaglio: 
      a)  il  quadro  delle  competenze  attribuite  dal  legislatore
all'Autorita' in materia di  servizi  di  comunicazioni  elettroniche
(par. 2); 
      b) le attivita' in programma nell'anno 2023 (par. 3); 
      c) i costi amministrativi stimati per lo svolgimento  nel  2023
delle attivita' di regolazione del settore (par. 4); 
      d) i ricavi stimati del  settore,  che  costituiscono  la  base
imponibile del contributo (par. 5); 
      e) l'aliquota contributiva per l'anno 2023 (par. 6). 
 
2. Le competenze attribuite dal legislatore all'Autorita' in  materia
di comunicazioni elettroniche 
 
    L'insieme delle competenze attribuite all'Autorita'  nel  settore
dei  servizi  delle  comunicazioni  elettroniche  risulta  definito -
oltreche' dalle relative previsioni istitutive di cui alle  leggi  14
novembre 1995, n.  481,  recante  «Norme  per  la  concorrenza  e  la
regolazione dei  servizi  di  pubblica  utilita'.  Istituzione  delle
Autorita' di regolazione dei  servizi  di  pubblica  utilita'»  e  31
luglio 1997, n.  249,  recante  «Istituzione  dell'Autorita'  per  le
garanzie   nelle   comunicazioni   e   norme   sui   sistemi    delle
telecomunicazioni e radiotelevisivo» - dal Codice delle comunicazioni
elettroniche (recepito con decreto legislativo  1°  agosto  2003,  n.
259) refuso dal decreto legislativo n. 207/2021  recante  «Attuazione
della  direttiva  (UE)  2018/1972  del  Parlamento  europeo   e   del
Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce  il  Codice  europeo
delle comunicazioni elettroniche». Completano il quadro normativo  di
riferimento una serie di disposizioni,  di  diverso  grado  e  natura
giuridica, tanto di fonte europea che nazionale, quali inter alia: 
 
Disciplina europea 
    Direttiva (UE) 2018/1972 dell'11  dicembre  2018  del  Parlamento
europeo e del Consiglio,  che  istituisce  il  Codice  europeo  delle
comunicazioni elettroniche, e che prevede l'abrogazione, a  decorrere
dal 21 dicembre 2020, della  direttiva  2002/19/CE,  della  direttiva
2020/20/CE, della direttiva 2002/21/CE e della direttiva 2002/22/CE; 
    Direttiva 2013/11/UE del Parlamento europeo e del  Consiglio  del
21 maggio 2013, sulla risoluzione alternativa delle controversie  dei
consumatori, che modifica il  regolamento  (CE)  n.  2006/2004  e  la
direttiva 2009/22/CE; 
    Regolamento  (UE)  n.  2018/1971  dell'11   dicembre   2018   del
Parlamento europeo e del Consiglio, che  istituisce  l'organismo  dei
regolatori  europei  delle  comunicazioni  elettroniche   (BEREC)   e
l'Agenzia di sostegno al BEREC (ufficio BEREC), recante modifica  del
regolamento (UE) n. 2015/2120 e abrogazione del regolamento  (CE)  n.
1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo al  quadro
applicabile  alla  libera  circolazione  dei   dati   non   personali
nell'Unione europea; 
    Regolamento  del  Parlamento  europeo  e  del  Consiglio  del  25
novembre  2015,  n.  2015/2120  che  stabilisce  misure   riguardanti
l'accesso  a  una  internet  aperta  e  che  modifica  la   direttiva
2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli  utenti
in materia di reti e di servizi di  comunicazione  elettronica  e  il
regolamento (UE) n. 531/2012 relativo al roaming sulle reti pubbliche
di comunicazioni mobili all'interno dell'Unione; 
    Regolamento  (UE)  n.  182/2011  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 16 febbraio 2011 che stabilisce le regole e i  principi
generali relativi alle modalita' di controllo da  parte  degli  Stati
membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite  alla
Commissione (Istituzione COCOM); 
    Regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio del  17  luglio  2006
che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA); 
    Regolamento (CE)  n.  1638/2006  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 24  ottobre  2006  recante  disposizioni  generali  che
istituiscono uno strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI); 
    Raccomandazione (UE) 2021/554 della Commissione europea,  del  30
marzo 2021, relativa alla  forma,  al  contenuto,  ai  termini  e  al
livello di dettaglio delle notifiche a norma delle procedure  di  cui
all'art. 32 della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento  europeo  e
del Consiglio che istituisce il codice  europeo  delle  comunicazioni
elettroniche; 
    Raccomandazione (UE) 2020/2245 della Commissione europea, del  18
dicembre 2020, relativa ai mercati rilevanti di  prodotti  e  servizi
del settore  delle  comunicazioni  elettroniche  che  possono  essere
oggetto di una regolamentazione ex ante ai sensi della direttiva (UE)
2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio  che  istituisce  il
Codice europeo delle comunicazioni elettroniche; 
    Raccomandazione  2013/466/UE  dell'11  settembre  2013   relativa
all'applicazione coerente degli obblighi  di  non  discriminazione  e
delle metodologie di  determinazione  dei  costi  per  promuovere  la
concorrenza e migliorare il contesto per gli  investimenti  in  banda
larga; 
    Comunicazione della Commissione europea 2018/C 159/01 concernente
gli «Orientamenti per l'analisi del  mercato  e  la  valutazione  del
significativo potere di mercato ai sensi del quadro normativo dell'UE
per le reti e i servizi di comunicazione elettronica»; 
    Comunicazione della Commissione  europea  2013/C  25/01,  del  26
gennaio  2013,  recante   «Orientamenti   dell'Unione   europea   per
l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in  relazione
allo sviluppo rapido di reti a banda larga»; 
    Statuto Independent Regulators Group (IRG) -  IRG  GA  (20)21  1°
settembre 2020; 
    EMERG (15) 10 Charter of the  European  Mediterranean  Regulators
Group (EMERG). 
 
Disciplina nazionale 
    Decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33, recante  «Attuazione
della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
del  15  maggio  2014,  recante  misure  volte  a  ridurre  i   costi
dell'installazione di  reti  di  comunicazione  elettronica  ad  alta
velocita'»; 
    Decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7 recante «Misure  urgenti  per
la tutela  dei  consumatori,  la  promozione  della  concorrenza,  lo
sviluppo di attivita' economiche, la nascita  di  nuove  imprese,  la
valorizzazione    dell'istruzione    tecnico-professionale    e    la
rottamazione di autoveicoli» convertito in legge 2  aprile  2007,  n.
40; 
    Decreto legislativo n. 206/2005 recante «Codice  del  consumo,  a
norma dell'art. 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229». 
 
3. Le attivita' dell'Autorita' nell'anno 2023 concernenti il  settore
delle comunicazioni elettroniche 
 
    Alla luce delle competenze attribuite  dalle  norme,  riepilogate
nel  paragrafo  precedente,  sono  state  individuate  le  principali
attivita'  che  l'Autorita'  prevede  di  svolgere   nel   2023   con
riferimento al settore delle comunicazioni elettroniche,  di  seguito
illustrate  sulla  base  delle  seguenti  macro-aree  (individuate  i
coerenza con l'ordinanza CGUE del 29 aprile 2020 (causa C-399/19)): 
      1)  gestione,  controllo   e   applicazione   del   regime   di
autorizzazione generale; 
      2) gestione, controllo e  applicazione  dei  diritti  d'uso  di
radiofrequenze e di numeri; 
      3) gestione, controllo e applicazione degli obblighi  specifici
prescritti  alle  imprese  che   forniscono   reti   e   servizi   di
comunicazione elettronica ai sensi dell'art. 61, paragrafi 1 e  5,  e
degli articoli 62, 68 e 83 o a quelli designati per la fornitura  del
servizio universale di cui  al  codice  europeo  delle  comunicazioni
elettroniche. 
    Macro-area 1 - Gestione, controllo e applicazione del  regime  di
autorizzazione generale: 
      definizione delle nuove norme per la fornitura del servizio  di
messagistica aziendale con identificativo del  mittente  alfanumerico
(Alias) (art. 11, commi 6, 7, 8); 
      definizione  delle  controversie  ordinarie  tra  operatori  di
comunicazione elettronica (art. 1,  comma  11,  legge  n.  249/1997),
nonche'  di  quelle  straordinarie  in  materia   di   accesso   alle
infrastrutture (decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33); 
      procedimenti sanzionatori  nei  confronti  degli  operatori  di
comunicazione elettronica per violazione della normativa  di  settore
(art. 1, comma 31, legge n. 249/1997); 
      collaborazione  con  il  Mise  per  le  verifiche  sui  servizi
regolati anche per il tramite  dei  Piani  di  numerazione  nazionale
definiti dall'AGCOM (art. 11, comma 2); 
      rilascio di pareri all'Autorita' garante  della  concorrenza  e
del mercato sui  relativi  provvedimenti  riguardanti  operatori  del
settore delle comunicazioni predisposti (art. 1, comma 6, lettera c),
n. 11, legge n. 249/1997); 
      predisposizione degli indicatori di performance dei servizi  di
comunicazione elettronica  forniti  ai  consumatori  finali,  con  la
revisione dei KPI  (decreto  legislativo  n.  259/2003  codice  delle
comunicazioni  elettroniche  modificato  da  decreto  legislativo  n.
207/2021, articoli 98-quindecies, 98-sedecies); 
      definizione di misure funzionali alla trasparenza dei prezzi  e
delle fatture, nonche' alla comparabilita' delle offerte  e  relative
attivita' di vigilanza; 
      procedimento per la revisione della regolamentazione in materia
di  trasparenza  dei  contratti  e  diritto  di  recesso,   controllo
tariffario,   confronto   delle   offerte   e   pubblicazione   delle
informazioni e offerte di pacchetti; 
      realizzazione  del  sistema  di  Confronta   offerte   (decreto
legislativo n. 259/2003  «Codice  delle  comunicazioni  elettroniche»
come  modificato  dal  decreto  legislativo  n.  207/2021,   articoli
98-quaterdecies, 98-quindecies, 98-septesdecies, 98-noviesdecies); 
      verifica  della  qualita'  dei  servizi  e   promozione   degli
strumenti di  trasparenza  e  informazione  sulle  prestazioni  e  la
qualita'   dei   servizi    (carte    dei    servizi,    codici    di
autoregolamentazione); 
      attivita'  di  coordinamento  dei  progetti  MisuraInternet   e
MisuraInternet Mobile, e relative attivita' di vigilanza; 
      revisione della disciplina in materia di qualita'  dei  servizi
telefonici di contatto (call center) nel settore delle  comunicazioni
elettroniche,  nonche'  revisione  della  disciplina  in  materia  di
qualita' e carte dei servizi di telecomunicazioni (legge n. 249/1997,
art. 1, comma 6, lettera b), n. 2; decreto  legislativo  n.  259/2003
«Codice delle comunicazioni elettroniche» come modificato dal decreto
legislativo n. 207/2021, art. 98-sedecies; legge n. 481/1995, art. 2,
comma 12, lettera p)); 
      definizione delle  controversie  tra  utenti  e  operatori  nei
mercati dei servizi di comunicazione elettroniche,  nei  mercati  dei
servizi media e nei mercati dei servizi digitali (ConciliaWeb); 
      vigilanza sulla corretta  applicazione  della  regolamentazione
definita dall'Autorita' in tema di tutela dei consumatori ed utenti; 
      gestione delle segnalazioni degli utenti  nei  confronti  degli
operatori  di  comunicazione  elettronica  (decreto  legislativo   n.
259/2003, art. 25, comma 5; legge 14 novembre 1995, n.  481,  recante
«Norme per la concorrenza e la regolazione dei  servizi  di  pubblica
utilita'. Istituzione delle Autorita' di regolazione dei  servizi  di
pubblica utilita'», art. 2, comma 12, lettera m)); 
      attivita' di vigilanza e sanzionatoria in  ordine  al  rispetto
delle disposizioni normative e regolamentari a tutela degli utenti di
servizi di comunicazioni  elettroniche,  anche  tramite  verifiche  e
attivita' ispettive, presso le sedi delle imprese (legge n. 481/1995,
recante «Norme per la concorrenza e la  regolazione  dei  servizi  di
pubblica utilita'. Istituzione delle  Autorita'  di  regolazione  dei
servizi di pubblica utilita'», art. 2, comma 12, lettera g)). 
    Per lo svolgimento di tali attivita' nel 2023  opereranno  tavoli
tecnici e gruppi di lavoro, anche di rilievo  internazionale,  fra  i
quali: 
      il tavolo tecnico con le associazioni consumatori; 
      il tavolo tecnico  con  gli  operatori  sull'adeguamento  della
normativa di settore alla luce dell'entrata  in  vigore  del  decreto
legislativo n. 207/2021; 
      il tavolo tecnico sulla qualita'  dei  servizi  di  accesso  ad
Internet da rete mobile (delibera n. 154/12/CONS  -  Progetto  Misura
Internet Mobile); 
      il tavolo tecnico sulla qualita'  dei  servizi  di  accesso  ad
internet da postazione fissa (delibera n. 131/06/CSP, art. 5); 
      il  gruppo  di  lavoro  per  l'attuazione   della   convenzione
MISE-Agcom del 24 dicembre 2020 per la «Realizzazione  di  iniziative
in materia di economia e mercati  digitali  ex  art.  6  del  decreto
Ministero dello sviluppo economico 10 agosto 2020»; 
      il   tavolo   tecnico   «Steering   committee»   (delibera   n.
590/20/CONS) in materia di tutela dei consumatori; 
      il tavolo tecnico  per  la  predisposizione  di  un  codice  di
autoregolamentazione in materia di corretto utilizzo dei call  center
da  parte  degli  operatori  di  comunicazioni  elettroniche,   avuto
specifico riguardo ai contratti e alla promozione e vendita di beni e
servizi (delibera n. 420/19/CONS - teleselling); 
      working group BEREC su Open Internet (OI) (Update NN Regulatory
Assessment  Methodology,  Collaboration   on   the   Net   Neutrality
Measurement tool, Implementation of  the  Open  Internet  Regulation,
Update to the GL on the Implementation of the OI Reg.); 
      working group BEREC su End User (EU)  (BEREC  Workshop  Article
123; BEREC Report on access and choice disables end  users;  Workshop
on digital divide; Report  on  Comparison  Tools  and  Accreditation;
Report on adequate broadband internet  access  service  (IAS);  BEREC
Opinion on Article 123); 
      working  group  BEREC  su  5G  Cybersecurity  (5GCS)   (Network
security and cybersecurity); 
      working group BEREC  su  Sustainability  (SUS)  (Indicators  to
measure environmental impact of ECNs/ECSs). 
    Macro-area 2 - Gestione, controllo  e  applicazione  dei  diritti
d'uso di radiofrequenze e di numeri: 
      regolamentazione del blocco delle numerazioni  dall'estero  per
incrementare la sicurezza delle comunicazioni e contrastare l'uso del
CLI spoofing per chiamate e messaggistica (art. 1, comma  6,  lettera
a), punto 3), legge n. 249/1997); 
      definizione delle nuove norme per la fornitura del servizio  di
messaggistica aziendale con identificativo del mittente  alfanumerico
(Alias), ivi comprese le specifiche per la  realizzazione  del  nuovo
registro Alias (Titolo II - Risorse di numerazione); 
      revisione del Piano  di  numerazione  nazionale  (Titolo  II  -
Risorse di numerazione); 
      vigilanza sull'esercizio del diritto  d'uso  delle  numerazioni
(geografiche, non geografiche, mobili) anche in  connessione  con  la
pratica illecita del mascheramento dell'identificazione del  soggetto
chiamante  (CLI  spoofing)  nelle  chiamate   sia   vocali   sia   di
messaggistica (Piano nazionale di numerazione, art. 6, comma 3); 
      regolamento per l'assegnazione delle frequenze nella  banda  26
GHz (Codice, art. 67); 
      pareri al  Mise  su  questioni  inerenti  alla  gestione  dello
spettro radio (es. sharing,  trading,  nuove  tecnologie,  coperture,
etc.) (articoli vari, codice); 
      analisi e gestione delle segnalazioni degli utenti  in  materia
di copertura delle reti radiomobili e FWA. 
    Per lo svolgimento di tali attivita' opereranno tavoli tecnici  e
gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali: 
      il tavolo tecnico 5G: supporto alla regolamentazione secondaria
per l'implementazione della delibera n. 131/18/CONS e  la  diffusione
del 5G; 
      il tavolo tecnico Refarming per  la  valutazione  dell'utilizzo
efficiente delle bande mobili nelle tecnologie 2G e  3G  e  possibile
refarming; 
      il gruppo nazionale  di  supporto  alla  predisposizione  delle
posizioni dell'Italia sulle Brief  CEPT  nell'ottica  della  prossima
conferenza mondiale delle TLC dell'ITU; 
      il tavolo Banda 26  GHz  di  supporto  alla  definizione  delle
misure proposte per l'utilizzo della Banda 26  GHz  per  il  servizio
fisso, istituito ai sensi della legge n. 15/2022; 
      partecipazione  ai  gruppi  di  lavoro  internazionali  (EMERG,
BEREC; RSPG; RSC; WRC). 
    Macro-area 3 - Gestione, controllo e applicazione degli  obblighi
specifici prescritti alle imprese che forniscono reti  e  servizi  di
comunicazione elettronica ai sensi dell'art. 61, paragrafi 1 e  5,  e
degli articoli 62, 68 e 83 o a quelli designati per la fornitura  del
servizio universale di cui  al  Codice  europeo  delle  comunicazioni
elettroniche: 
      analisi coordinata dei mercati dei servizi di accesso alla rete
fissa ex delibera  n.  637/20/CONS  (articoli  68  e  78  del  codice
europeo, corrispondenti rispettivamente agli articoli  79  e  89  del
Codice italiano); 
      valutazione (delibera n. 110/21/CONS) della proposta di impegni
presentata da TIM ai sensi degli articoli 76 e 79 del codice  europeo
(corrispondenti rispettivamente agli articoli  87  e  90  del  codice
italiano) riguardante  il  coinvestimento  nelle  reti  ad  altissima
capacita'  (articoli  76  e  79  del  codice  europeo  corrispondenti
rispettivamente agli articoli 87 e 90 del Codice italiano); 
      definizione delle condizioni economiche per  gli  anni  2022  e
2023 dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa  offerti  da
TIM ai sensi  delle  delibere  n.  348/19/CONS  e  n.  333/20/CONS  -
consultazione  pubblica  nazionale  (art.  23  del   codice   europeo
corrispondente all'art.  23  del  codice  italiano),  notifica  dello
schema di provvedimento finale alla Commissione europea per il parere
di competenza (art. 32 del Codice europeo corrispondente all'art.  33
del Codice italiano) - adozione del provvedimento finale (art. 74 del
Codice europeo corrispondente all'art. 85 del Codice italiano); 
      approvazione delle modifiche  e  integrazioni  al  Listino  dei
servizi all'ingrosso in aree bianche C&D proposte dal  concessionario
di Aiuti di Stato Open Fiber (comunicazione della CE 2013/C 25/01); 
      approvazione del Listino dei servizi all'ingrosso offerti sulle
reti finanziate con gli aiuti  di  Stato  assegnati  nell'ambito  del
Piano Italia 1 Giga - (comunicazione della CE 2013/C 25/01); 
      approvazione del Listino dei servizi all'ingrosso offerti sulle
reti finanziate con gli aiuti  di  Stato  assegnati  nell'ambito  del
Piano Italia 5G - (comunicazione della CE 2013/C 25/01); 
      approvazione delle offerte di  riferimento  TIM  per  gli  anni
2021-2022 relative  ai  servizi  di  raccolta  e  terminazione  delle
chiamate nella rete telefonica pubblica fissa (art. 69, comma 2,  del
Codice europeo  corrispondente  all'art.  80,  comma  2,  del  codice
italiano); 
      approvazione delle offerte di  riferimento  di  Telecom  Italia
S.p.a. relative ai servizi di accesso all'ingrosso  alla  rete  fissa
ULL/SLU, colocazione, WLR, infrastrutture NGAN, backhaul per gli anni
2022 e 2023 (art. 69, comma  2,  del  Codice  europeo  corrispondente
all'art. 80, comma 2, del Codice italiano); 
      approvazione della offerta di  riferimento  di  Telecom  Italia
S.p.a. relativa ai servizi VULA per gli anni 2022 e  2023  (art.  69,
comma 2, del Codice europeo corrispondente all'art. 80, comma 2,  del
Codice italiano); 
      approvazione delle offerte di  riferimento  di  Telecom  Italia
S.p.a. relative ai servizi di accesso all'ingrosso  alla  rete  fissa
Bitstream rame e Bitstream NGA per gli anni 2022  e  2023  (art.  69,
comma 2, del Codice europeo corrispondente all'art. 80, comma 2,  del
Codice italiano); 
      approvazione dell'offerta di riferimento di TIM per l'anno 2023
relativa ai servizi di raccolta e terminazione delle  chiamate  nella
rete telefonica pubblica fissa (art. 69, comma 2, del codice  europeo
corrispondente all'art. 80, comma 2, del codice italiano); 
      regolamentazione,  vigilanza  ed  enforcement  per   assicurare
l'effettivita', l'efficacia e la corretta  applicazione  delle  norme
per la salvaguardia del carattere aperto della  rete  internet  e  la
trasparenza  per   assicurare   l'accesso   ad   un'internet   aperta
(regolamento UE 2015/2120); 
      pubblicazione della contabilita' regolatoria della  rete  fissa
di Telecom Italia S.p.a. e delle relative  relazioni  di  conformita'
della contabilita' regolatoria, del sistema di contabilita' dei costi
e di separazione contabile, relative  all'esercizio  2021  (art.  74,
commi 1  e  4,  del  Codice  europeo  corrispondenti  rispettivamente
all'art. 85, commi 1 e 4 del Codice italiano); 
      procedimento   per   l'applicabilita'   del    meccanismo    di
ripartizione e valutazione del costo netto  del  servizio  universale
delle comunicazioni elettroniche per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013
(articoli 89-91 del  Codice  europeo  corrispondenti  rispettivamente
agli articoli 98-bis - 98-quater del Codice italiano); 
      definizione del servizio di accesso adeguato a internet a banda
larga necessario per la  partecipazione  sociale  ed  economica  alla
societa' (art. 84 del Codice europeo corrispondente all'art.  94  del
Codice italiano); 
      regolamentazione e vigilanza in materia di servizio  universale
offerto  dal  soggetto  designato   e   di   accessibilita'   e   non
discriminazione dei servizi di comunicazione elettronica agli  utenti
finali disabili, proseguendo, nel corso del 2023, la revisione  della
regolamentazione in materia di contenuto, qualita'  e  accessibilita'
del Servizio universale a seguito dell'entrata in vigore del  decreto
legislativo n. 207/2021, anche  con  riferimento  alla  tutela  degli
utenti  disabili  (decreto  legislativo  n.  259/2003  «Codice  delle
comunicazioni elettroniche» come modificato dal  decreto  legislativo
n. 207/2021, articoli da 94 a 97); 
      verifica del rispetto delle condizioni di offerta  dei  servizi
alle misure di armonizzazione al regolamento UE in materia di roaming
al dettaglio e net neutrality (regolamento (UE) n. 2015/2120); 
      mappatura geografica della copertura delle reti fisse e  mobili
di comunicazione elettronica  in  grado  di  fornire  banda  larga  e
relativo aggiornamento periodico  dei  dati  (decreto  legislativo  8
novembre 2021, n. 207, art. 22 e legge n. 9 del 2014). 
    Per lo svolgimento di tali attivita' opereranno tavoli tecnici  e
gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali: 
      tavolo tecnico di implementazione del servizio Multicast per  i
servizi VULA (delibera n. 80/22/CONS, art. 1, comma 4); 
      tavolo tecnico sugli impatti tecnici ed economici sulle reti di
comunicazione elettronica derivanti dall'aggiudicazione  dei  diritti
televisivi del campionato di calcio di  serie  A  da  parte  di  DAZN
(delibera n. 206/21/CONS); 
      condizioni tecniche ed economiche della procedura  di  verifica
tecnica di interoperabilita' tra le ONT (Optical Network Termination)
degli  OAO  e  gli   apparati   OLT   (Optical   Line   Termination):
provvedimento AGCM n. 30002 del 15 febbraio 2022; 
      gruppo di lavoro incaricato  di  ingegnerizzare,  aggiornare  e
validare i modelli di costo necessari per l'esecuzione  dei  test  di
prezzo (OdS n. 1/22/DRS); 
      partecipazione alle attivita' del BEREC ai sensi  dell'art.  10
del  codice  delle  comunicazioni  europee  e  dell'art.  7,  decreto
legislativo n. 207/2021 «Recepimento del Codice  delle  comunicazioni
elettroniche» (quattro riunioni plenarie  annuali  del  Comitato  dei
regolatori (BoR) e del MB,  quattro  riunioni  plenarie  annuali  del
Contact  Network,  contributo  tecnico  al   Work   Programme   2024,
Conduzione diretta (co-chairing) delle  attivita'  di  competenza  di
gruppi di lavoro BEREC quale  il  «Regulatory  framework»,  ai  sensi
della  decisione  BoR/2021/03  del   Comitato   dei   regolatori,   e
partecipazione ai  gruppi  di  lavoro  (WG)  «Regulatory  framework»,
«Planning future trend», «Sustainability»  e  (ENG)  «Communications»
etc.; 
      partecipazione alle attivita' dell'IRG  (Training  -  Senior  e
High-level workshop, Regulatory spotlight): quattro riunioni plenarie
annuali dell'Assemblea generale dell'IRG; quattro  riunioni  plenarie
annuali del Contact network  dell'IRG;  gestione  piattaforma  IRGnet
etc.; 
      organizzazione e coordinamento di progetti bilaterali con altre
istituzioni e regolatori; 
      partecipazione alle attivita' del  gruppo  dei  regolatori  del
Mediterraneo   (EMERG)   ai   sensi   dell'EMERG    Charter    (15)10
(partecipazione  al  Segretariato   permanente,   partecipazione   in
funzione di rappresentanza AGCOM alla riunione plenaria  del  Contact
network e dell'Assemblea generale, coordinamento del gruppo di lavoro
«Comunicazione e sito web», partecipazione al gruppo di lavoro per la
redazione della Mid term strategy); 
      supporto per la predisposizione, per  la  parte  di  competenza
Agcom, del contributo al Country report collegato al Digital Economic
and Society Index  (DESI)  pubblicato  ogni  anno  dalla  Commissione
europea; 
      gestione dei rapporti con il MISE e con la Commissione  europea
nella gestione del questionario di fact-checking, nella  preparazione
dell'incontro bilaterale con gli uffici della  Commissione  europea -
DG CNECT e nella revisione della  bozza  finale  del  rapporto  prima
della sua pubblicazione; 
      predisposizione di contributi nell'ambito  dei  tavoli  tecnici
nazionali istituiti presso il DPE-PCM per l'analisi delle  iniziative
legislative delle istituzioni europee che riguardano il settore delle
comunicazioni elettroniche e per la definizione della posizione unica
nazionale; 
      partecipazione diretta e predisposizione dei contributi per  le
relazioni del Presidente  e  dei  Commissari  in  eventi  e  convegni
internazionali su temi relativi alle comunicazioni elettroniche; 
      partecipazione alle riunioni del Comitato  delle  comunicazioni
(COCOM), in delegazione con il Ministero competente. 
    Le attivita' programmate per il 2023 in materia di  comunicazione
elettronica comprendono, trasversali alle  tre  macroattivita'  sopra
descritte, altresi' le attivita' di: 
      supporto/coordinamento dei  Corecom  per  l'attivita'  delegata
relativa alla tenuta del ROC e  per  l'attivita'  di  gestione  delle
controversie operatori/utenti (delibera n. 395/17/CONS); 
      vigilanza  e  sanzionatoria  in  ordine   al   rispetto   delle
disposizioni normative e  regolamentari  anche  tramite  verifiche  e
attivita' ispettive, presso le sedi delle imprese. Ispezioni presso i
soggetti regolati in base alle  richieste  di  intervento  presentate
dalle direzioni competenti (delibera n. 220/08/CONS); 
      data  management  propedeutiche  alle  funzioni   di   analisi,
regolamentazione, vigilanza e controllo dei mercati  da  parte  delle
strutture   di   AGCOM.    Attivita'    di    supporto    informativo
interno/esterno, anche con riguardo alle richieste di informazione di
organismi internazionali, che periodicamente necessitano di risposta; 
      produzione di  documentazione  informativa  (dati,  indicatori,
pareri, bollettini, osservatori, focus, rapporti) sia a  uso  interno
della stessa Autorita' che esterno per tutti gli stakeholder.  Output
attesi:   osservatorio   sulle    comunicazioni,    focus    bilanci,
predisposizione  reportistica  internazionale  e  fornitura  dati   a
istituzioni italiane, rapporti di ricerca; 
      predisposizione della  relazione  annuale  2023  sull'attivita'
svolta  dall'Autorita'  e  sui  programmi  di  lavoro;  la  relazione
conterra', fra l'altro, dati e rendiconti relativi al  settore  delle
comunicazioni elettroniche (legge  n.  249/1997,  art.  1,  comma  6,
lettera c, n. 12); 
      relazione sullo stato di attuazione dell'AIR e  della  VIR  nel
2022; 
      tenuta del registro degli operatori di  comunicazioni,  per  la
parte di competenza; 
      studi economico-statistici; 
      gestione  della  biblioteca  e  cura  delle  banche  dati   per
l'analisi  statistica  ai  fini  della  produzione   di   bollettini,
osservatori, ecc. 
 
4. Costi amministrativi stimati per lo  svolgimento  nel  2023  delle
attivita' di regolazione del settore delle comunicazioni elettroniche 
 
    Le attivita'  di  regolazione  del  settore  delle  comunicazioni
elettroniche prevista per l'anno 2023 (cfr. par. 3) saranno svolte in
via principale  dalla  Direzione  reti  e  servizi  di  comunicazioni
elettroniche e dalla Direzione tutela dei consumatori, nonche'  dalla
Direzione studi, ricerche e statistiche, dal  Servizio  rapporti  con
l'U.E.   e   attivita'   internazionale,   dall'Ufficio   Corecom   e
coordinamento ispettivo e dall'Ufficio Contact center e relazioni con
il pubblico del Segretariato generale. 
    Le unita' di personale assegnate a tali  unita'  organizzative  e
che saranno impiegate nel 2023 per  lo  svolgimento  delle  attivita'
inerenti al settore delle comunicazioni elettroniche sono stimate  in
90,4 risorse espresse in termini di Full Time Equivalent - FTE. 
    Lo  svolgimento  delle  attivita'  relative  al   settore   delle
comunicazioni elettroniche assorbira' nell'anno  2023,  inoltre,  una
parte dei  costi  comuni  relativi  alle  risorse  incardinate  nelle
strutture  di  supporto  e  di  indirizzo  politico  (c.d.  strutture
«trasversali») (1)  la cui attivita' e' funzionale  all'esercizio  di
tutte le  competenze  dell'Autorita',  comprese,  dunque,  quelle  in
materia di comunicazioni elettroniche. 
    Sulla  base  delle  risorse   direttamente   impiegate   per   lo
svolgimento dei compiti  in  materia  di  comunicazioni  elettroniche
(90,4 FTE) e del loro peso rispetto  al  personale  totale  impiegato
nelle attivita' di regolazione dei  settori  (oltre  a  comunicazioni
elettroniche, media, servizi postali e servizi digitali),  le  unita'
di personale delle  strutture  trasversali  attribuibili  al  settore
delle comunicazioni elettroniche sono stimate in 78,2 FTE. 
    Pertanto, le  risorse  direttamente  e  indirettamente  applicate
nell'anno  2023  all'esercizio  delle  competenze   in   materia   di
comunicazioni elettroniche sono stimate in 168,6 FTE. 
    In termini economici, sulla base delle previsioni  di  spesa  per
l'esercizio 2023, il costo medio  lordo  pro  capite  di  una  FTE  -
comprendente, dunque, le spese  per  le  retribuzioni  del  personale
(stipendi e  relativi  oneri  fiscali  e  previdenziali,  formazione,
assicurazioni etc.) e le spese per  beni  e  servizi  strumentali  al
funzionamento  dell'Amministrazione  (oneri  locazione   e   gestione
immobili, utenze, dotazioni e servizi informatici etc.) - e'  stimato
in circa 233 mila euro. (2) 
    In ragione di tale valorizzazione,  pertanto,  l'ammontare  delle
spese  che  si  prevede  di  sostenere  per  l'impiego  delle   sopra
richiamate unita' di personale  destinate  alla  realizzazione  delle
attivita' per il settore  delle  comunicazioni  elettroniche  risulta
pari a 39,22 milioni di  euro,  cui  va  aggiunto  l'ammontare  delle
previsioni di spesa per l'acquisto di beni e servizi specificatamente
correlati al settore delle comunicazioni elettroniche il  cui  valore
e' stimato in circa 2,67 milioni di euro. (3) 
    Conseguentemente, dunque, l'ammontare complessivo dei  costi  che
si prevede di sostenere nel 2023 per lo svolgimento  delle  attivita'
programmate di regolazione, vigilanza e controllo del  settore  delle
comunicazioni elettroniche (cfr. par. 3) e' stimato in  41,9  milioni
di euro (cfr. tabella 1). 
 
Tabella 1 - Comunicazioni elettroniche: articolazione per macro  aree
      di attivita' delle risorse FTE complessivamente assorbite 
 
=====================================================================
|                            |         |Spese per|       |      |   |
|                            |         |   il    |       |      |   |
|                            |         |personale| Spese |      |   |
|                            |         | e oneri |  per  |      |   |
|                            |         |   di    |beni e |      |   |
|                            |         | funzio- |servizi|Spese |   |
|                            |         | namento |diretti|totali|   |
|                            |   FTE   | (euro/  |(euro/ |(euro/|   |
|                            |assorbite| migl.)  |migl.) |migl.)| % |
+============================+=========+=========+=======+======+===+
|Area 1 - Gestione, controllo|         |         |       |      |   |
|e applicazione del regime di|         |         |       |      |   |
|autorizzazione generale     |     95,9|   22.300|  1.197|23.497| 56|
+----------------------------+---------+---------+-------+------+---+
|Area 2 - Gestione, controllo|         |         |       |      |   |
|e applicazione dei diritti  |         |         |       |      |   |
|d'uso di radiofrequenze e di|         |         |       |      |   |
|numeri                      |     11,7|    2.725|    168| 2.893|  7|
+----------------------------+---------+---------+-------+------+---+
|Area 3 - Gestione, controllo|         |         |       |      |   |
|e applicazione degli        |         |         |       |      |   |
|obblighi specifici          |         |         |       |      |   |
|prescritti alle imprese che |         |         |       |      |   |
|forniscono reti e servizi di|         |         |       |      |   |
|comunicazione elettronica ai|         |         |       |      |   |
|sensi dell'art. 61,         |         |         |       |      |   |
|paragrafi 1 e 5, e degli    |         |         |       |      |   |
|articoli 62, 68 e 83 o a    |         |         |       |      |   |
|quelli designati per la     |         |         |       |      |   |
|fornitura del servizio      |         |         |       |      |   |
|universale di cui al codice |         |         |       |      |   |
|europeo delle comunicazioni |         |         |       |      |   |
|elettroniche                |     61,0|   14.197|  1.312|15.510| 37|
+----------------------------+---------+---------+-------+------+---+
|Totale                      |    168,6|   39.223|  2.677|41.900|100|
+----------------------------+---------+---------+-------+------+---+
 
    Tali spese saranno finanziate con  il  contributo  richiesto  per
l'anno 2023 agli operatori attivi  nel  settore  delle  comunicazioni
elettroniche al netto di 3,1 milioni di  euro,  coperti  dall'uso  di
parte dell'avanzo di amministrazione, derivanti dalle  rettifiche  di
legge. 
    Infatti,   come   previsto   dal   Codice   delle   comunicazioni
elettroniche (decreto legislativo n. 259/2003,  art.  16,  comma  4),
eventuali differenze tra i  costi  amministrativi  sostenuti  per  le
attivita' relative al  settore  delle  comunicazioni  elettroniche  e
l'importo  complessivo  dei  diritti  riscossi  sono   contabilizzate
dall'Autorita' al fine di apportare opportune rettifiche  negli  anni
successivi. 
    Sulla base del rendiconto annuale 2021 adottato con  delibera  n.
297/22/CONS del 29 luglio 2022, la rettifica applicabile nel 2023  e'
di 3,1 mln di euro cosi' composta: 
      a. 0,008 milioni di euro  derivanti  dal  saldo  relativo  alla
gestione 2021 (4)  del contributo degli  operatori  di  comunicazione
elettronica; 
      b. 3,092 milioni di  euro  derivante  dai  surplus  degli  anni
precedenti, utilizzati per le rettifiche in  modo  graduale  su  piu'
esercizi non solo in virtu' di un principio contabile di prudenza  ma
anche al fine di garantire la stabilita'  nel  tempo  delle  aliquote
contributive. (5) 
    Conseguentemente, le entrate che dovranno essere assicurate dagli
operatori di  comunicazione  elettronica,  ai  sensi  della  presente
delibera, risultano pari a 38,8 milioni di euro (tabella 2). 
 
Tabella 2 - Comunicazioni elettroniche: fabbisogni  per  l'anno  2023
                            (euro/migl.) 
    
       +-------------------------------------+---------------+
       |Fabbisogno 2023 ante rettifiche      |         41.900|
       +-------------------------------------+---------------+
       |               Importo rettifica 2023|          3.100|
       +-------------------------------------+---------------+
       |Fabbisogno netto 2023                |         38.800|
       +-------------------------------------+---------------+
    
5. La base imponibile stimata  per  il  contributo  2023  dovuto  dai
soggetti che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche 
 
    La base imponibile del contributo 2023 dovuto  dai  soggetti  che
operano nel settore delle  comunicazioni  elettroniche  e'  data  dai
ricavi derivanti dalla fornitura di reti o servizi  di  comunicazioni
elettroniche da parte dei soggetti di cui  all'art.  16  del  codice,
titolari di  un'autorizzazione  generale  o  di  una  concessione  di
diritti d'uso ai sensi del medesimo codice,  esercenti  attivita'  di
reti o servizi di  comunicazione  elettronica,  che  rientrano  nelle
competenze attribuite dalla normativa vigente  all'Autorita'  per  le
garanzie nelle comunicazioni, come registrati nella voce A1 del conto
economico, o voce corrispondente per  i  bilanci  redatti  secondo  i
principi contabili  internazionali,  dell'ultimo  bilancio  approvato
prima dell'adozione della presente delibera. 
    Tali ricavi comprendono  i  ricavi  derivanti  dalla  vendita  di
servizi  intermedi  (servizi  wholesale)  e  di  servizi  finali   di
comunicazione elettronica destinati sia alla  clientela  residenziale
che alla clientela non residenziale (servizi retail).  Sono  inclusi,
altresi', i ricavi da servizi di operatore di rete forniti  ai  sensi
del codice e/o del decreto  legislativo  n.  208/2021,  i  ricavi  da
servizi interattivi associati o di accesso condizionato, ivi  inclusi
i ricavi realizzati per la fornitura al pubblico o a terzi  operatori
di servizi di accesso condizionato mediante distribuzione agli utenti
finali di  chiavi  numeriche  per  l'abilitazione  alla  visione  dei
programmi,  alla  fatturazione  dei  servizi  ed  eventualmente  alla
fornitura di apparati nonche' i ricavi derivanti  dall'uso  indiretto
delle risorse nazionali di numerazione. 
    I suddetti ricavi sono stimati per l'anno 2021 (base  di  calcolo
del  contributo  2023  in  quanto  registrati  nell'ultimo   bilancio
approvato  alla  data  di  adozione  della  delibera  impositiva  del
contributo), sulla base  dei  bilanci  delle  imprese  depositati  in
Camera di commercio e del gettito contributivo  2022,  opportunamente
attualizzato in base al tasso di variazione dei ricavi registrato tra
il 2020 e il 2021, come  registrato  nella  relazione  annuale  sulle
attivita' svolte e i programmi di lavoro  dell'Autorita',  presentata
al Parlamento nell'anno 2022. 
    La  stima  tiene  altresi'  conto  delle  vendite  di  apparecchi
hardware insieme ai contratti di servizi di comunicazione elettronica
(cd.  offerta  bundle)  che  concorrono  ai  ricavi  derivanti  dalla
fornitura di servizi di comunicazione elettronica e  delle  deduzioni
previste per i ricavi riversati ad operatori terzi attivi nel settore
delle comunicazioni elettroniche. 
    Sulla base della suddetta metodologia, i ricavi  complessivi  del
settore sono stimati in circa 27,5 miliardi di euro. 
 
6. L'aliquota contributiva del contributo 2023  dovuto  dai  soggetti
che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche 
 
    Tutto quanto sopra premesso, i costi amministrativi da remunerare
attraverso il contributo in questione sono stati stimati in 38,8  mln
di euro (cfr. paragrafo 4) e i ricavi del  settore  sono  stimati  in
circa 27,5 miliardi di euro (cfr. paragrafo 5). 
    Dal  suddetto  rapporto  deriva  un'aliquota  contributiva   pari
all'1,4 per mille dei ricavi realizzati nel settore  dei  servizi  di
comunicazione elettroniche. 
    Tale valore e' compatibile con l'art. 1, comma 66 della legge  23
dicembre 2005, n. 266, in  cui  e'  stabilito  che  l'Autorita'  puo'
fissare l'entita' della contribuzione (aliquota) nel  limite  massimo
del 2 per mille. 
 
__________ 

(1) Si tratta, nello specifico, delle spese imputabili a: Consiglio e
    relativo  staff,  Gabinetto,  Segretariato   generale,   Servizio
    sistema  dei  controlli  interni,  Servizio  giuridico,  Servizio
    programmazione   finanziaria   e   bilancio,   Servizio   sistemi
    informativi e digitalizzazione, Servizio risorse umane,  Servizio
    affari generali e contratti. 

(2) Tale valore e' stato determinato sottraendo  all'ammontare  delle
    spese che si prevede di sostenere nel 2023, pari complessivamente
    a 89,4 milioni di euro, l'importo delle spese dirette - ovvero le
    spese sostenute dalle diverse unita' organizzative dell'Autorita'
    per lo svolgimento delle specifiche  attivita'  attribuitele  con
    riferimento ai diversi ambiti settoriali  di  competenza,  i  cui
    oneri piu' rilevanti riguardano, i trasferimenti ai  Corecom  per
    l'esercizio  della  funzioni  ad   esse   delegate;   oneri   per
    l'acquisizione  dei  servizi  di  monitoraggio  in   materia   di
    radiotelevisione, ecc. - pari a 6,5 milioni di euro  e  dividendo
    il risultante importo -  pari  a  82,9  milioni,  per  il  numero
    complessivo delle risorse umane che l'Autorita' prevede di  avere
    a disposizione nel proprio organico  nel  corso  del  2023,  pari
    complessivamente a 356 unita'. 

(3) Nello specifico, tra le voci piu' rilevanti di spese per beni e i
    servizi specificamente destinati allo  svolgimento  di  attivita'
    correlate al settore delle comunicazioni elettroniche, rientrano:
    le risorse da trasferire ai  Corecom  per  lo  svolgimento  delle
    specifiche  attivita'  delegate  afferenti   al   settore   delle
    comunicazioni  elettroniche,  l'acquisto  di  software   per   la
    gestione  delle   spettro   radio   e   quelli   necessari   alla
    realizzazione del progetto "Broad Band Map" di cui alla  delibera
    614/20/CONS del 19 novembre 2020. 

(4) Nello specifico il saldo  pari  a  8  mila  euro,  relativo  alla
    complessiva gestione dell'anno 2021 evidenziato  nel  Rendiconto,
    e' stato determinato nel modo seguente: risultato della  gestione
    di competenza 2021 (pari  a  -1,206  mila  euro)  +  Entrate  per
    arretrati  contributivi  2013-2020  (pari  a  954  mila  euro)  +
    Economie di costo derivanti da cancellazione di  residui  passivi
    relativi al periodo 2013-2020 (pari a 260 mila euro). 

(5) La stabilita' delle aliquote contributive rappresenta un elemento
    di valore non sono per le aziende contribuenti,  che  possono  in
    tal modo confidare su previsioni di spesa affidabili  nei  propri
    bilanci,  ma  anche  per  la   stessa   Agcom,   che,   modulando
    opportunamente  le  rettifiche,  puo'  definire  un  sistema   di
    finanziamento stabile, compensando eventuali  fluttuazioni  della
    base imponibile dipendenti dall'andamenti dei mercati.