Allegato 1 Asse viario Marche - Umbria e quadrilatero di penetrazione interna. Intervalliva di Macerata, tratto Sforzacosta (svincolo S.S. n. 77) - Pieve e collegamento al capoluogo, tratto Pieve - Mattei. Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Approvazione progetto definitivo (CUP F81B16001030001) Indice Premessa 1 Prescrizioni 1.1 Prescrizioni relative agli aspetti progettuali 1.2 Prescrizioni relative ad aspetti idrologici e idraulici 1.3 Prescrizioni relative agli aspetti ambientali, paesaggistici e di cantierizzazione 1.4 Prescrizioni relative agli aspetti di tutela paesaggistica e dei beni culturali 1.5 Prescrizioni relative agli aspetti archeologici 2 Raccomandazioni 2.1 Raccomandazioni Tratto 2: La Pieve - via Mattei 3 Indicazioni per la fase di verifica delle prescrizioni 3.1 Prescrizioni da recepire nella fase progettuale esecutiva. 3.2 Prescrizioni da recepire prima dell'avvio della fase di cantiere. 3.3 Prescrizioni da recepire in fase di cantiere. 3.4 Prescrizioni da recepire prima dell'entrata in esercizio dell'opera. 7 Premessa. Il presente documento, che forma parte integrante della delibera di approvazione del progetto definitivo relativo all'intervento denominato Intervalliva di Macerata, tratto Sforzacosta (svincolo S.S. 77 - Pieve) e collegamento al capoluogo, tratto Pieve - Mattei, riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata. 1 Prescrizioni. Le prescrizioni che seguono, raggruppate, per quanto possibile, secondo i vari ambiti di applicazione, risultano dall'esame compiuto sugli atti emessi nel corso del procedimento approvativo dalle amministrazioni e dagli enti interessati. Detto esame, i cui esiti sono sintetizzati nell'allegato A al presente documento, ha portato all'esclusione delle prescrizioni non pertinenti l'intervento in questione o non accettabili o gia' assolte ed alla riformulazione delle altre nei termini seguenti. 1.1 Prescrizioni relative agli aspetti progettuali. 1.1.1 Aspetti generali. 1.1.1.1 Siano risolte tutte le problematiche inerenti le interferenze della infrastruttura in progetto con le opere impiantistiche a rete o puntuali presenti sul territorio interessato, acquisendo tutte le autorizzazioni e nulla-osta necessari dagli enti gestori dei vari servizi; (Regione Marche) 1.1.2 Aspetti progettuali Tratto 1: Sforzacosta (svincolo SS77) - La Pieve. 1.1.2.1 Sia presentato un progetto esecutivo sottoscritto da tecnico faunista con comprovata esperienza in cui vengano dettagliate le caratteristiche dei sottopassi e gli altri accorgimenti finalizzati ad evitare le interferenze tra tratto stradale e fauna. (Regione Marche) 1.1.2.2 Prevedere in sede di progetto esecutivo la lieve traslazione verso est dell'asse principale «Ramo F» entro i limiti di cui all'art. 166, comma 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» decreto legislativo n. 163 del 2006. (Regione Marche) 1.1.2.3 In fase di progettazione esecutiva dovra' essere risolta la criticita' relativa alla distanza planimetrica tra il sostegno 61 dell'elettrodotto AT codice 23750 denominato «Casale Antici - Corneto» (ex Tolentino - Corneto campata 60-61) ed il confine stradale. (Terna) 1.1.3 Aspetti progettuali Tratto 2: La Pieve - via Mattei 1.1.3.1 Il proponente deve presentare un progetto di ripristino delle aree a verde e degli interventi di compensazione redatta da professionista specialista nel settore, per l'intero tratto dell'intervalliva dalla rotatoria sulla SS77 all'innesto, contenente specifiche sulle specie vegetali che si intende utilizzare, sulle modalita' di realizzazione, su modalita' e durata delle cure colturali e sui costi previsti; in tale documentazione dovra' tenersi in conto esplicitamente anche degli aspetti legati alla stabilita' delle specie vegetali (con particolare riferimento agli alberi di alto fusto) e gli aspetti legati all'impatto paesaggistico dell'intervento di piantumazione. (MITE) 1.1.3.2 In fase di progettazione esecutiva, sulla base di un maggiore dettaglio progettuale, e' necessario approfondire tali aspetti (corpi recettori, modalita' di riutilizzo, modalita' di contenimento degli sversamenti) in riferimento alle norme regionali applicabili, con un grado di dettaglio necessario ai fini dell'autorizzazione allo scarico ai sensi degli articoli 113, 124 e 125 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale». (Provincia di Macerata) 1.1.3.3 Il Piano di gestione delle terre e rocce da scavo dovra' essere, in fase di progettazione esecutiva, aggiornato tenendo conto del maggior grado di dettaglio rispetto al progetto in esame. L'aggiornamento dovra' riguardare anche le tavole di cantiere in cui siano riportati tutti i punti di campionamento e monitoraggio (incluso PZ05). 1.1.3.4 Preventivamente all'attivazione degli scarichi industriali, risulta necessario trasmettere il progetto esecutivo dello scarico delle acque reflue, completo degli elementi di cui all'art. 125 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006 ai competenti uffici provinciali ai fini dell'autorizzazione. La predetta autorizzazione potra' essere rilasciata al gestore dell'impianto, secondo la definizione di cui all'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 recante «Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'art. 23 del dcreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.» e secondo le modalita' ivi contenute. (Provincia di Macerata). 1.2 Prescrizioni relative ad aspetti idrologici e idraulici. 1.2.1 Tratto 1: Sforzacosta (svincolo SS77) - La Pieve. 1.2.1.1 per il ponte sul Fiume Chienti, dovra' presentarsi formale istanza di concessione idraulica al competente Settore genio civile Marche Sud, completa della documentazione prevista dalla normativa vigente nonche' ottenere, prima dell'inizio dei lavori delle stesse opere, l'autorizzazione idraulica. (Regione Marche - settore valutazioni e autorizzazioni ambientali) 1.2.2 Tratto 2: La Pieve- via Mattei. 1.2.2.1 Il proponente deve trasmettere il parere vincolante della competente autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale. (MiTE) 1.2.2.2 Relativamente al Rischio idrogeologico esistente, prima dell'approvazione del progetto esecutivo dovra' essere prodotta, ai sensi del comma 5 dell'art. 12 delle norme di attuazione al Piano assetto idrogeologico Marche la «(....) verifica tecnica, condotta anche in ottemperanza alle prescrizioni di cui al D.M.LL.PP. 11 marzo 1988, volta a dimostrare la compatibilita' tra l'intervento, le condizioni di dissesto ed il livello di rischio esistente....» ed acquisito il parere vincolante della competente Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale. (Regione Marche - settore valutazioni e autorizzazioni ambientali) 1.2.2.3 Con riferimento agli aspetti inerenti il vincolo idrogeologico ex regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 3267 recante «Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani» e la legge forestale regionale ex legge regionale Marche n. 6 del 2005 (nota ID 25549351 del 3 marzo 2022), si specifica che in fase di progettazione esecutiva dell'opera in argomento dovra' essere effettuato uno studio botanico vegetazionale; se da tale studio si rileva che l'opera in progetto interferisce con superfici boscate, come definite dall'art. 2 della citata legge regionale Marche n. 6 del 2005 sara' necessario: redigere specifico elaborato sulle interferenze dell'opera con il bosco finalizzato alla quantificazione della superficie ridotta (in tale elaborato dovranno essere riportate anche le piste di cantiere); qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 12 della richiamata legge regionale Marche n. 06 del 2005, sara' necessario prevedere misure di compensazione (nuovo rimboschimento ovvero monetizzazione); acquisire il nulla osta di cui al citato regio decreto-legge n. 3267 del 1923 per le opere in progetto all'interno del bosco. (Regione Marche). 1.3 Prescrizioni relative agli aspetti ambientali, paesaggistici e di cantierizzazione. 1.3.1 Tratto 2: La Pieve - via Mattei 1.3.1.1 Il proponente deve aggiornare il modello di valutazione del flusso di traffico e la conseguente emissione in atmosfera da questo prodotto, approfondendo e tenendo conto del possibile incremento prodotto dalla nuova arteria rispetto alla situazione attuale. (MiTE) 1.3.1.2 Il proponente deve presentare apposita documentazione in cui siano definiti caratteristiche delle acque (quantita' e qualita'), modalita' di convogliamento, trattamento e stoccaggio temporaneo, standard di qualita' che si intende garantire, punti di scarico nei corpi ricettori. Tale valutazione deve essere estesa sia alle acque prodotte in fase di cantiere, sia a quelle prodotte in fase di esercizio. A tale scopo le informazioni richieste dovranno essere presentate anche su idonea cartografia. (MiTE) 1.3.1.3 Il proponente deve aggiornare il Piano di gestione delle terre, differenziando le quantita' derivanti dalla realizzazione delle opere previste nei Tratti 1 e 2, anche al fine di precisare le modalita' temporali con cui le quantita' derivanti dalle attivita' previste nel Tratto 1 siano utilizzabili nel Tratto 2; dovra' essere altresi' verificata la disponibilita' dei siti di deposito temporaneo a tale scopo necessari e aggiornati e approfonditi il numero e la localizzazione degli impianti di trattamento e/o smaltimento delle quantita' in esubero. Il Piano di utilizzo ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, recante «Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'art. 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164», dovra' essere trasmesso alle autorita' competenti secondo i termini di legge. (MiTE) 1.3.1.4 Il rumore generato dovra' rispettare tutti i limiti previsti dalla legge 26 ottobre 1995, n. 447 recante «Legge quadro sull'inquinamento acustico» e successivi decreti attuativi, fatta salva la possibilita' di ottenere apposita autorizzazione da parte del comune interessato, in deroga ai limiti stabiliti dalla legge stessa. Verificare che la scelta di adottare, come misura di mitigazione del rumore, la posa di asfalto di tipo fonoassorbente garantisca le caratteristiche acustiche nel lungo periodo. (Regione Marche-Arpam) 1.3.1.5 Acque superficiali, dovranno essere specificati i recapiti delle acque meteoriche di dilavamento e delle aree di cantiere, specificando inoltre quali tipologie saranno sottoposte a trattamento e su quali impianti; per questi ultimi dovra' essere chiesta l'autorizzazione allo scarico (Regione Marche - P.F «Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa»). 1.3.1.6 Alla fine dei lavori le aree e le piste di cantiere dovranno essere ricondotte allo stato ante-operam ed i materiali derivanti dall'esecuzione dei lavori dovranno essere smaltiti in conformita' alle vigenti leggi in materia (Regione Marche). 1.3.1.7 Tenuto conto che in prossimita' dell'area interessata dal progetto sono presenti sia una ex discarica di rifiuti che un sito sottoposto alle procedure di bonifica ai sensi dell'art. 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006, qualora in fase di cantiere si rilevino anomalie dal punto di vista ambientale e/o difformita' rispetto a quanto rilevato in sede di indagine di caratterizzazione, dovra' essere data tempestiva comunicazione ad ARPAM ed agli enti competenti e dovranno essere adottate le procedure previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006. I materiali di scavo che non rispettano i requisiti ambientali previsti dal decreto del presidente della repubblica n. 120 del 2017 dovranno essere gestiti come rifiuti. 1.4 Prescrizioni relative agli aspetti di tutela paesaggistica e dei beni culturali. 1.4.1 Tratto 2: La Pieve - via Mattei 1.4.1.1 Dovranno essere evitate soluzioni di mitigazione dell'opera tali da rimarcare la linearita' del tracciato stradale con filari di alberature, preferendo soluzioni che presentino una disposizione piu' naturale con un sistema misto che preveda la compresenza di alberi, arbusti e siepi in essenze di tipo locale. (MiC) 1.4.1.2 Per la mitigazione dell'impatto acustico dovranno essere preferiti schermi naturali o che massimizzino la trasparenza e, per le parti opache dovranno essere fornite le specifiche cromatiche dei pannelli/barriere antirumore per valutarne l'effettivo impatto sul paesaggio. Si richiede, pertanto, che vengano successivamente presentati all'esame della competente Soprintendenza ABAP specifici elaborati e un rendering con fotoinserimento. (MIC) 1.4.1.3 Con riguardo al viadotto Pieve, dovranno essere sottoposti all'esame della competente Soprintendenza ABAP gli elaborati esecutivi, con specifica dei materiali e dei dettagli, e con fotoiserimenti al fine di valutarne l'effettivo impatto sul paesaggio e l'individuazione di eventuali soluzioni migliorative e ulteriori misure di mitigazione. (MIC) 1.4.1.4 Tutte le piante di olivo espiantate dovranno essere reimpiantate nei medesimi fondi, o eventualmente nelle immediate vicinanze, al fine di ricostituire il mosaico agrario interferito dall'opera. (MIC) 1.4.1.5 Al fine di ridurre la frammentazione generata dall'opera nel paesaggio e l'impatto cumulativo, dovranno essere utilizzate per il «tratto 2» soluzioni progettuali, materiali e cromatismi armonizzati con il «tratto l», in particolare si richiama un opportuno raccordo delle soluzioni per le barriere antirumore, il ricorso a soluzioni di ingegneria naturalistica per la realizzazione di trincee e scarpate, assicurando l'inerbimento delle stesse, evitando l'uso del cemento armato e, solo qualora cio' non fosse possibile, prevederne il rivestimento in pietra naturale. (MiC) 1.5 Prescrizioni relative agli aspetti archeologici. 1.5.1 Tratto 2: La Pieve - via Mattei. 1.5.1.1 Tutti i lavori di scavo dovranno essere eseguiti sotto la direzione scientifica della competente Soprintendenza ABAP, condotti in regime di sorveglianza archeologica da parte di un archeologo professionalmente qualificato, con oneri a carico della committenza. Il professionista incaricato, per espressa previsione dell'incarico ricevuto, prendera' accordi preventivi con la stessa Soprintendenza ABAP sullo svolgimento dei lavori. (MiC) 1.5.1.2 Il soggetto aggiudicatore dovra' mantenere informata la Soprintendenza ABAP sulle successive fasi autorizzatorie dell'opera in oggetto e su ogni eventuale modifica progettuale. (MiC) 2 Raccomandazioni. Le raccomandazioni che seguono, risultano dall'esame compiuto sugli atti emessi nel corso del procedimento approvativo dalle amministrazioni e dagli enti interessati e per i quali si rimanda all'allegato A al presente documento. 2.1 Raccomandazioni Tratto 2: La Pieve - via Mattei. 2.1.1 Verificare la possibilita' di ridurre l'altezza delle opere di sostegno conseguenti alla riconfigurazione del ramo di innesto nella rotatoria di via Mattei, al fine di un migliore inserimento paesaggistico - ambientale del progetto, agendo eventualmente sulla geometria dell'innesto stesso che, con lievi modifiche, potrebbe anche consentire un incremento del raggio di curvatura del ramo di connessione a via Mattei" (Comune di Macerata) 2.1.2 Si raccomanda, in alternativa alla piantagione di piantine forestali, un'idrosemina con specie erbacee, al fine di avere una copertura piu' immediata del versante, tale da ridurre l'effetto del dilavamento superficiale delle piogge, con impianti arbustivi di specie autoctone, in particolare appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. (Comune di Macerata) 2.1.3 Al fine del contenimento delle emissioni dei gas di scarico, dovranno utilizzarsi veicoli a servizio del cantiere omologati con emissioni rispettose delle vigenti normative. (Regione Marche - P.F «Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa») 2.1.4 Si raccomanda di effettuare approfondimenti relativi alla necessita' di prevedere dei sottopassi, in particolare per gli ungulati e corredare la progettazione delle piantagioni previste a ridosso dell'asse stradale, con un piano quinquennale di cure colturali, fino al completo attecchimento delle piante. Si raccomanda di evitate le cosiddette «trappole ecologiche», scegliendo attentamente la vegetazione che andra' collocata all'interno delle rotatorie, preferendo una reale compensazione boschiva a quella monetaria. (Regione Marche - settore valutazioni e autorizzazioni ambientali) 3 Indicazioni per la fase di verifica delle prescrizioni. 3.1 Prescrizioni da recepire nella fase progettuale esecutiva. Le prescrizioni di cui ai punti: 1.2.1.1; 1.2.2.1;1.2.2.2; 1.2.2.3;1.3.1.1; 1.3.1.2; 1.3.1.3; 1.3.1.4; 1.3.1.5; 1.4.1.1; 1.4.1.2; 1.4.1.3; 1.4.1.4; 1.4.1.5. 3.2 Prescrizioni da recepire prima dell'avvio della fase di cantiere. Le prescrizioni di cui ai punti: 1.5.1.2. 3.3 Prescrizioni da recepire in fase di cantiere. Le prescrizioni di cui ai punti: 1.3.1.7 ; 1.5.1.1. 3.4 Prescrizioni da recepire prima dell'entrata in esercizio dell'opera. Le prescrizioni di cui ai punti: 1.3.1.6