(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
 
LINEE GUIDA PER  MISURE  DI  BIOSICUREZZA  PER  GLI  ABBATTIMENTI  DI
  CINGHIALI NELLE ZONE  SOTTOPOSTE  A  RESTRIZIONE  PER  PESTE  SUINA
  AFRICANA. 
 
    L'obiettivo degli abbattimenti del  cinghiale  all'interno  delle
zone sottoposte a restrizione e' quello di contribuire alla riduzione
della  popolazione.  Nelle  zone  di   restrizione   l'attivita'   di
abbattimento del cinghiale deve sempre essere considerata  a  rischio
di contaminazione da virus anche se condotta  in  modo  differenziato
tra zona infetta e zona  confinante,  corrispondenti  rispettivamente
alla Parte II e Parte I del dell'Allegato I regolamento di esecuzione
(UE) n. 2023/594 e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  che
stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana. 
    Ogni Istituto faunistico ed ogni azienda faunistico-venatoria che
intende praticare abbattimenti del cinghiale nelle aree sottoposte  a
restrizione (Parte I e II), deve  sviluppare  un  piano  di  gestione
della biosicurezza con l'obiettivo  di  prevenire  la  contaminazione
indiretta di operatori e  mezzi,  ivi  inclusi  i  cacciatori,  e  la
eventuale diffusione del virus  in  aree  indenni.  Le  attivita'  di
abbattimento del cinghiale nelle zone sottoposte a  restrizione  sono
vincolate all'approvazione da parte dell'Autorita' competente  locale
(ACL), del piano di gestione della biosicurezza  di  cui  sopra,  che
deve rispettare le linee guida riportate nel presente documento. Tale
piano deve essere redatto  da  ogni  Istituto  faunistico,  trasmesso
all'Autorita'  competente  locale  (ACL)  per  approvazione  e   deve
contenere l'elenco (i) dei nominativi e dei contatti degli  operatori
abilitati agli abbattimenti, dei cacciatori  autorizzati  ad  operare
nelle zone sottoposte a restrizione, e (ii) delle strutture designate
per il conferimento delle carcasse  e  (iii)  le  misure  messere  in
essere  come  di  seguito  descritte.  Anche  personale  diverso  dai
cacciatori e operatori, qualora venisse impiegato in azioni di campo,
dovra' adottare le misure  di  biosicurezza  di  cui  al  piano.  Non
possono essere abilitati ad operare soggetti, inclusi  i  cacciatori,
che detengono suini o lavorano  a  contatto  con  le  stesse  e  tali
condizioni devono essere riportate in forma di autocertificazione dai
soggetti interessati ed inserite nell'elenco di cui sopra. 
 
Formazione 
    Tutto il  personale  autorizzato  deve  ricevere  una  formazione
preliminare riguardo  l'individuazione  precoce  della  malattia,  la
mitigazione dei rischi di trasmissione  del  virus  e  le  misure  di
biosicurezza da  applicarsi.  Tale  formazione  viene  erogata  anche
tramite supporti informatici o in via multimediale dagli II.ZZ.SS.  e
dall'Autorita'  competente  locale  (ACL)   in   collaborazione   con
l'Autorita'  sanitaria  regionale  previa  richiesta  degli  Istituti
faunistici ricompresi nelle aree di restrizione. 
 
Trasporto del cinghiale dal luogo di  abbattimento  a  una  struttura
  identificata 
    E' vietato eviscerare gli animali abbattuti sul campo e  lasciare
gli organi interni sul terreno. Eventuali parti di  carcassa  che  si
ritrovassero sul terreno devono essere rimosse e l'area  disinfettata
utilizzando  disinfettanti  di  provata  efficacia  (principi  attivi
elencati nel Manuale operativo delle pesti suine). La  carcassa  deve
essere  trasportata  intera  e  in  sicurezza  direttamente  in   una
struttura identificata all'interno della stessa zona  di  restrizione
in  cui  l'animale  e'  stato  abbattuto  (punto  di  raccolta  delle
carcasse, centro di sosta, centro lavorazione selvaggina  o  casa  di
caccia) evitando ogni percolazione di liquidi e  in  particolare  del
sangue. A  tal  proposito  si  consiglia  di  porre  la  carcassa  in
recipienti di metallo o plastica rigida in quanto il solo utilizzo di
sacchi di materiale tipo nylon potrebbero  danneggiarsi.  Qualora  le
carcasse degli animali abbattuti si trovino in  luoghi  difficilmente
accessibili, ove sia per esempio necessario l'utilizzo di argani  per
il recupero, e non sia possibile porre immediatamente le carcasse  in
detti recipienti, il recupero puo' avvenire con  tale  strumentazione
ponendo le  carcasse  successivamente  nei  recipienti  e  applicando
idonee  misure  di  pulizia  e   disinfezione   alla   strumentazione
utilizzata. 
 
Campionamento 
    Le operazioni di  eviscerazione  e  campionamento  dei  cinghiali
abbattuti   andranno   condotte   esclusivamente   nella    struttura
individuata  e  previa  opportuna  identificazione  di  ogni  singola
carcassa. Il  campione  per  il  test  (preferibilmente  milza  e  in
subordine altri organi target) deve essere prelevato  dalla  carcassa
direttamente dal veterinario ufficiale oppure da personale formato, e
inviato  all'IZS  competente   del   territorio,   per   il   tramite
dell'Autorita' competente locale (ACL),  per  ottemperare  ai  flussi
informativi preposti. 
 
Gestione delle carcasse 
    Una   volta   ottenuto   l'esito   favorevole   al    test    per
l'identificazione della PSA,  le  carcasse  dei  cinghiali  abbattuti
possono essere inviate, sotto controllo veterinario, ad un Centro  di
lavorazione delle carni di selvaggina e  successivamente  presso  uno
stabilimento di trasformazione in grado di applicare uno  dei  metodi
di riduzione del rischio previsti dall'Allegato VII del reg. (UE)  n.
2020/687. Laddove non sia possibile l'invio presso lo stabilimento di
trasformazione, le  carcasse  degli  animali  abbattuti  in  zona  di
restrizione II sono destinate alla  distruzione,  le  carcasse  degli
animali abbattuti in zona I possono andare all'autoconsumo  ai  sensi
dell'art. 4, comma 1, lettera a), punto ii della presente ordinanza. 
 
Abbigliamento e attrezzature 
    Il personale autorizzato a svolgere le attivita' di manipolazione
e gestione delle carcasse deve: 
      indossare  indumenti  e   calzature   lavabili   e   facilmente
disinfettabili; 
      utilizzare strumenti dedicati  che  possono  essere  facilmente
puliti e disinfettati; 
      riporre tutti i prodotti monouso in  sacchetti  di  plastica  e
provvedere al corretto smaltimento; 
      utilizzare esclusivamente disinfettanti  autorizzati  (principi
attivi elencati nel Manuale operativo delle pesti suine). 
 
Requisiti della struttura identificata e delle attrezzature 
    In ogni istituto  faunistico  deve  essere  presente  almeno  una
struttura dedicata che riceve carcasse  di  cinghiali  abbattuti  che
deve essere facilmente raggiungibile dall'Autorita' competente locale
(ACL) e disporre dei seguenti requisiti: 
      disinfettanti per ambienti e attrezzature; 
      acqua corrente ed elettricita'; 
      cella frigo/frigorifero o congelatore; 
      pavimenti e pareti lavabili; 
      un'area  dedicata  per  le   attivita'   di   eviscerazione   e
scuoiamento; 
      barriere per evitare l'ingresso di animali nei locali; 
      un'area per la pulizia e disinfezione  degli  strumenti  e  del
vestiario; 
      contenitore per lo  stoccaggio  dei  sottoprodotti  di  origine
animale destinati allo smaltimento; 
      barriere di disinfezione all'ingresso  (vaschette  riempite  di
disinfettante). 
 
Corretto smaltimento dei visceri 
    I visceri degli  animali  abbattuti  devono  essere  stoccati  in
contenitori a tenuta, non accessibili  ad  animali  e  devono  essere
sistematicamente inviati, con le modalita' previste  dal  regolamento
(CE) n. 1069/2009, a impianti di smaltimento. 
 
Stoccaggio sicuro in loco  dei  cinghiali  abbattuti  fino  all'esito
  negativo del test per PSA 
    Nessuna parte dei cinghiali puo' lasciare la struttura  prima  di
aver acquisito l'esito negativo dei  test  di  laboratorio.  Dopo  le
operazioni  di   eviscerazione   l'intero   cinghiale   deve   essere
identificato individualmente  immediatamente  dopo  l'abbattimento  e
stoccato all'interno della  cella  frigo/frigorifero/congelatore.  Le
carcasse presenti in contemporanea  all'interno  della  struttura  in
attesa  del  risultato  dell'esito   del   campione   devono   essere
considerate come un unico  lotto  e  liberalizzate  esclusivamente  a
seguito  dell'acquisizione  del  risultato  del  test  di  tutte   le
carcasse. In ogni caso le  celle  frigorifere/frigoriferi/congelatori
devono essere puliti e disinfettati dopo aver rimosso le carcasse. 
 
Procedure per lo smaltimento dei cinghiali positivi alla PSA 
    In caso di esito positivo  per  PSA  l'utilizzo  della  struttura
viene sospeso e tutte  le  carcasse  presenti  vengono  avviate  allo
smaltimento a cura dell'Autorita' competente locale (ACL). 
 
Pulizia e disinfezione della struttura 
    Una volta riscontrata la  positivita'  ai  test  di  laboratorio,
tutta la struttura deve essere pulita e disinfettata  comprese  celle
frigo/frigoriferi/congelatori, veicoli, strumenti, vestiti  sotto  la
supervisione dell'Autorita' competente locale (ACL). Gli addetti alle
operazioni di pulizia e disinfezione devono  ricevere  una  specifica
formazione. La  soluzione  disinfettante  deve  essere  preparata  al
momento e utilizzata con un tempo  di  contatto  di  almeno  sessanta
minuti. I disinfettanti efficaci sono riportati nel Manuale operativo
delle pesti suine. L'Autorita'  competente  locale  (ACL)  verificato
l'avvenuta disinfezione dei locali e delle attrezzature.