(Allegato A)
                                                           Allegato A 
 
Legge 21 ottobre 2005, n. 219 
«Nuova disciplina delle attivita' trasfusionali  e  della  produzione
nazionale di emoderivati» 
Articolo 14, comma 2 
 
PROGRAMMA  DI  AUTOSUFFICIENZA  NAZIONALE  DEL  SANGUE  E  DEI   SUOI
PRODOTTI, 
ANNO 2023 
 
Indice 
 
1  CONTESTO,  CONSUMI  STORICI  E  RACCORDO  CON  LA   PROGRAMMAZIONE
PRECEDENTE 
  1.1 ELEMENTI SALIENTI DEL SISTEMA TRASFUSIONALE NAZIONALE NEL 2022 
  1.2 PROGRAMMAZIONE REGIONALE E MONITORAGGIO  DELL'  AUTOSUFFICIENZA
      NAZIONALE 2022 
    1.2.1 I globuli rossi concentrati 
    1.2.2 Il plasma 
    1.2.3 Documenti di programmazione trasfusionale regionale 
2 FABBISOGNO REALE E LIVELLI DI PRODUZIONE NECESSARI 
  2.1 Raccolta  di  sangue  intero  e   produzione   di   concentrati
      eritrocitari (CE) 
    2.1.1 I volumi di sangue 
    2.1.2 Misure per l'appropriatezza: il  Patient  blood  management
          (PBM) 
  2.2 RACCOLTA  DI   PLASMA   PER   LA   PRODUZIONE   DI   MEDICINALI
      PLASMADERIVATI (MPD) 
    2.2.1 I volumi di plasma 
    2.2.2 Misure per l'appropriatezza 
  2.3 DONATORI DI CELLULE STAMINALI 
3 RISORSE E CRITERI DI FINANZIAMENTO DEL SISTEMA 
  3.1 PROGRAMMI FINALIZZATI  AL  RAGGIUNGIMENTO  DELL'AUTOSUFFICIENZA
      NELLA PRODUZIONE DI MEDICINALI PLASMADERIVATI (MPD) 
    3.1.1 Programma ai sensi dell'articolo 15, comma 9,  della  legge
          21 ottobre 2005, n. 219 per l'anno 2023 
  3.2 NUOVO PROGRAMMA NAZIONALE PLASMA E MEDICINALI PLASMADERIVATI 
4 MODALITA' ORGANIZZATIVE E PIANI REGIONALI ANNUALI 
  4.1 PIANI REGIONALI ANNUALI 
  4.2 TELEMEDICINA (TM) NEI SERVIZI TRASFUSIONALI 
  4.3 MONITORAGGIO DELLA QUALITA' ORGANIZZATIVA: COMMISSIONE  TECNICA
      NAZIONALE (CTN) 
  4.4 MAXI-EMERGENZE 
5 RIFERIMENTI TARIFFARI PER LA COMPENSAZIONE TRA LE REGIONI 
6 STRUMENTI DI MONITORAGGIO 
  6.1 MONITORAGGIO DELLA RACCOLTA DI SANGUE E PLASMA 
  6.2 MONITORAGGIO DELLA PRODUZIONE E DEI CONSUMI DI MPD 
7 CONCLUSIONI 
 
1 CONTESTO,  CONSUMI  STORICI  E  RACCORDO  CON   LA   PROGRAMMAZIONE
  PRECEDENTE 
 
1.1 ELEMENTI SALIENTI DEL SISTEMA TRASFUSIONALE NAZIONALE NEL 2022 
 
La legge 19 maggio 2022, n. 52, recante «Conversione  in  legge,  con
modificazioni, del  decreto-legge  24  marzo  2022,  n.  24,  recante
disposizioni urgenti per il superamento  delle  misure  di  contrasto
alla diffusione  dell'epidemia  da  COVID-19,  in  conseguenza  della
cessazione dello stato di emergenza», ha disposto la cessazione dello
stato di emergenza tanto che le attivita' trasfusionali, analogamente
alle altre attivita' sanitarie,  hanno  subito  una  ripresa,  seppur
graduale, del loro normale svolgimento. Tale processo e' avvenuto con
gradualita'  e  con  velocita'  differenti  a  seconda  dei  contesti
regionali e non puo' dirsi ancora concluso, anche  in  considerazione
del fatto che il contesto sociale e sanitario in cui si  sviluppa  la
programmazione    delle    attivita'    trasfusionali     finalizzate
all'autosufficienza nazionale in sangue e suoi  derivati  per  l'anno
2023 risente ancora di elementi critici, quali la carenza di  risorse
umane  e   l'incompleto   adeguamento   organizzativo   dei   sistemi
trasfusionali regionali, elementi pre-esistenti alla  pandemia  e  da
questa aggravati. 
Per contrastare la diffusione  di  COVID-19  sono  stati  predisposti
interventi che hanno prodotto effetti - in parte positivi e in  parte
negativi - destinati a ripercuotersi sul medio-lungo termine: 
  • la chiamata alla donazione programmata  dei  donatori  volontari,
    che si e' resa necessaria per regolare gli accessi e prevenire la
    diffusione  del  COVID-19  e  di  infezioni  virali   delle   vie
    respiratorie, ha dimostrato, laddove attentamente strutturata, di
    garantire un'attivita' quali-quantitativa di raccolta  di  sangue
    ed  emocomponenti  commisurata  al  fabbisogno  delle   strutture
    sanitarie, prevenendo  sia  carenze  episodiche  sia  l'eccessiva
    eliminazione di unita' per scadenza; tuttavia, la  programmazione
    degli accessi non e' stata governata in  maniera  omogenea  nelle
    diverse realta' regionali  e,  in  alcuni  contesti,  sono  state
    rilevate difficolta'  nell'approvvigionamento  di  emocomponenti,
    soprattutto nel periodo estivo; 
  • le attivita' di sensibilizzazione, reclutamento e  fidelizzazione
    dei donatori di sangue ed emocomponenti sono state adattate  allo
    scenario epidemiologico della pandemia, tanto da subire modifiche
    che, inizialmente pensate  in  un  contesto  emergenziale,  hanno
    successivamente assunto il carattere di  cambiamenti  sostanziali
    all'organizzazione delle  attivita'  di  raccolta.  La  riduzione
    delle  attivita'  di  reclutamento  nelle  scuole  e   in   altre
    collettivita'  e'  stata  solo  in  parte   compensata   da   una
    programmazione della donazione molto rigorosa;  per  incrementare
    l'attivita' di raccolta, infatti, sono stati estesi gli  orari  a
    disposizione  dei  donatori  volontari  ed  e'   stata   adottata
    regolarmente la donazione  su  prenotazione,  imposta,  peraltro,
    anche dalla necessita' di prevenire la diffusione di COVID-19 tra
    donatori ed operatori sanitari; 
  • la mitigazione dell'outbreak  epidemico  ha  dato  luogo  ad  una
    ripresa  delle  attivita'  elettive,   sottoponendo   i   Sistemi
    trasfusionali  delle  regioni  e   province   autonome   italiane
    tradizionalmente  eccedentarie  ad  un  eccesso  di  domanda   di
    prodotti, imponendo il dirottamento dei donatori  sulla  raccolta
    di sangue intero e a sfavore della plasmaferesi  produttiva,  con
    una conseguente riduzione della disponibilita' alla compensazione
    verso le regioni tradizionalmente  carenti;  di  conseguenza,  si
    sono verificate situazioni di carenza di emocomponenti in  quelle
    regioni italiane con piu' alta prevalenza di pazienti affetti  da
    anemia  cronica,  quali  talassemici  ed  emoglobinopatici,   che
    necessitano di supporto trasfusionale in maniera costante.  Anche
    durante il periodo estivo  2022,  come  gia'  accaduto  nel  2021
    (quando gia' il fenomeno aveva assunto  connotati  preoccupanti),
    le Associazioni dei pazienti hanno fatto pervenire  al  Ministero
    della  Salute  e  al  CNS  numerose   segnalazioni   di   terapie
    trasfusionali criticamente sottodimensionate  rispetto  a  quanto
    raccomandato dalle linee guida delle societa' scientifiche; 
  • e' cessato quasi completamente  l'impegno  nel  reclutamento  dei
    pazienti convalescenti da COVID-19 e  nella  successiva  raccolta
    del loro plasma, giacche' si sono resi disponibili dati sostenuti
    da evidenze scientifiche (anche derivanti dallo studio  nazionale
    «Tsunami»)  sulla  mancanza  di   efficacia   generalizzata   del
    trattamento dei pazienti con  quadro  polmonare  grave,  sia  nel
    contesto  di  trial  clinici  sperimentali,  sia  nell'ambito  di
    impieghi compassionevoli. I finanziamenti ricevuti dalle  regioni
    e province autonome da parte della  Commissione  europea  per  la
    realizzazione del progetto Emergency  Support  Instrument  (ESI),
    ancora disponibili, potrebbero essere convogliati sulla  raccolta
    di plasma per frazionamento industriale. 
Tra gli elementi che hanno influito  sul  Sistema  trasfusionale  del
Paese,  la  carenza  di  personale  sanitario,  soprattutto   medico,
operante nei Servizi trasfusionali (ST) e piu' ancora nelle Unita' di
raccolta  (UdR)  gestite  dalle  Associazioni   e   Federazioni   del
volontariato  del  sangue  ha  determinato   un'ulteriore   emergenza
nell'emergenza. L'impatto del fenomeno  ha  consistenza  variabile  a
seconda della  diversa  distribuzione  delle  attivita'  di  raccolta
sangue ed  emocomponenti  nelle  regioni  italiane,  risultando  piu'
critico laddove la raccolta  associativa  rappresenta  la  principale
fonte di prodotti trasfusionali. 
La cessazione dello stato di emergenza da COVID-19 ha consentito  una
progressiva, seppur lenta, ripresa delle  attivita'  di  reclutamento
dei  donatori  volontari  di  cellule  staminali  emopoietiche  (CSE)
attraverso manifestazioni collettive, quali gli eventi nelle  piazze.
A  questo  si  deve  aggiungere  il   parziale   consolidamento   del
reclutamento  da  remoto   del   donatore   di   CSE,   che   risulta
sistematicamente impiegato, seppur ancora in poche regioni. In questo
scenario, il Registro nazionale  IBMDR  (Italian  Bone  Marrow  Donor
Registry - Registro Italiano dei  Donatori  di  Midollo  Osseo),  che
conta complessivamente 483.406 donatori attivi, nel 2022 ha  iscritto
28.813 nuovi  donatori  (24.227  nel  2021),  di  cui  piu'  del  99%
appartenenti alle classi di eta' 18-25  e  26-35  anni.  Questo  dato
consolida la convinzione che il reclutamento da remoto e'  apprezzato
da parte delle fasce piu' giovani della popolazione  e  che  una  sua
piu' estesa applicazione sul territorio nazionale potrebbe  sostenere
la crescita  del  Registro  in  termini  quantitativi  e  in  termini
qualitativi. Infatti, rimane obiettivo prioritario della  rete  IBMDR
aumentare   la   disponibilita'   di   nuovi   donatori   giovani   e
prevalentemente di sesso maschile. Nel  2022,  i  donatori  volontari
italiani hanno effettuato 329 donazioni di CSE, di cui 272 da  sangue
periferico, che si conferma essere la sorgente maggiormente richiesta
dai centri trapianto. 
 
1.2 PROGRAMMAZIONE REGIONALE  E  MONITORAGGIO  DELL'  AUTOSUFFICIENZA
    NAZIONALE 2022 
 
Il  Programma  nazionale  di  autosufficienza  per  il  2022  (1)  ha
esplicitato  la  necessita'  che  gli  assetti  delle  diverse   Reti
trasfusionali   regionali   richiedessero   l'adozione   di    scelte
organizzative differenziate, in funzione dei bisogni locali  e  dello
stato di evoluzione del Sistema stesso,  per  il  raggiungimento  del
comune obiettivo dell'autosufficienza nazionale. In particolare,  era
stato richiesto che le Regioni adeguassero le loro azioni sul Sistema
trasfusionale ai valori soglia per l'autosufficienza  (40  unita'  di
sangue intero per 1.000 unita' di popolazione  e  18  kg  plasma  per
1.000   unita'   di   popolazione/anno),   programmando   azioni   di
mantenimento o di incremento dei propri indici di raccolta di  sangue
e plasma. 
 
1.2.1 I globuli rossi concentrati 
Il 2022 ha segnato una sostanziale stabilita'  nella  produzione  dei
concentrati eritrocitari rispetto al 2021  (-  0,3  %)  (Tabella  1).
L'indice di produzione di globuli rossi (GR) per il 2022 (42,3 unita'
per 1.000 unita' di popolazione) e' uguale a  quello  registrato  nel
2021 e confrontabile con quello registrato nel periodo  pre-pandemico
(42,2 unita' per 1.000 unita' di  popolazione  nel  2019).  Tuttavia,
considerata la differente  resilienza  delle  regioni  e  il  diverso
impatto determinato  dagli  elementi  sopra  analizzati  (di  cui  al
paragrafo 1.1), si osserva una variabilita' di risultato fra regioni,
peraltro  non  sempre  corrispondente  all'atteso.  In   particolare,
rispetto al 2021 si osserva  un  incremento  nella  raccolta  per  le
regioni Molise (5,6%), Toscana (4,9%),  Sardegna  (4,4%),  Basilicata
(2,6%), Umbria (2,2%)  e  Abruzzo  (2,0%).  Un  lieve  incremento  si
osserva anche per le regioni Valle d'Aosta  (1,9%),  Liguria  (1,8%),
Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna (1,1%), Puglia (0,9%) e Lazio
(0,7%). Di contro, si osserva  una  riduzione  della  produzione  GR,
soprattutto  per  le  regioni  Campania  (-2,7%),  Piemonte  (-3,8%),
Lombardia (-2,5%) e Calabria (-2,5%), ma anche per la PA di Trento  e
la PA di Bolzano (-1,3%) e per  le  regioni  Marche  (-0,9%),  Veneto
(-0,6%) e Sicilia (-0,1%). 
Analizzando complessivamente i dati di raccolta di GR,  in  relazione
al valore soglia di raccolta, tutte le regioni e PPAA superano le  40
unita' di sangue  intero  per  1.000  unita'  di  popolazione,  fatta
eccezione delle regioni Campania (29,3 unita'/1.000 pop), Lazio (31,6
unita'/1.000 pop) e Calabria (38,6  unita'/1.000  pop),  portando  la
media  nazionale   a   42,3   unita'/1.000   pop,   con   conseguente
raggiungimento  dell'autosufficienza  in  GR.  Una  modesta   e   non
significativa flessione si manifesta nel numero delle unita' trasfuse
che, nel 2022, hanno registrato un  decremento  dello  0,7%  rispetto
all'anno 2021, mostrando altresi' un  indice  di  trasfusione  di  GR
(40,6 unita' per 1.000 unita' di popolazione) sostanzialmente analogo
a quello registrato  nel  2021  (40,7  unita'  per  1.000  unita'  di
popolazione); la riduzione dell'utilizzo di unita' trasfuse e'  stata
piu' ampia in  Emilia-Romagna  (-5,8%),  Calabria  (-4,3%),  Campania
(-2,5%), e PA di Bolzano (-2,4%), mentre  un  massimo  incremento  di
unita' trasfuse si e' registrato  in  Valle  d'Aosta  (6,8%),  Puglia
(3,4%), Abruzzo (2,3%) e Umbria (2,2%). Si conferma, comunque, che la
complessita'  sanitaria  nelle  regioni  italiane  e'   differenziata
(indice  di  case-mix,  Tabella  2,  dati  2020,  ultima  rilevazione
disponibile),  anche  in  associazione  a  fenomeni   di   migrazione
sanitaria interregionale, il  che  implica  differenziati  fabbisogni
trasfusionali  in  funzione  della  complessita'   degli   interventi
sanitari  erogati.  Anche  se  la   compensazione   economica   delle
prestazioni sanitarie e degli scambi di  emocomponenti  e'  garantita
dai flussi di mobilita' sanitaria, non e' trascurabile  la  pressione
generata dalla mobilita' sanitaria attiva sui  Sistemi  trasfusionali
regionali, i quali hanno un limite nella disponibilita' di donatori e
donazioni. Pertanto, nel concetto di «autosufficienza  regionale»  va
distinta la produzione di emocomponenti finalizzata a  soddisfare  la
domanda interna della singola regione da quella originata dal  flusso
di mobilita' sanitaria. 
In Italia la trasfusione eritrocitaria si attesta  ancora  su  valori
tra i piu' elevati tra quelli registrati nei Paesi europei,  dove  le
40,6 unita' per 1.000 unita' di popolazione/anno trasfuse nel 2022 si
confrontano solamente con il medesimo tasso trasfusionale  registrato
in Germania nel 2019 (ultimo  dato  disponibile),  mentre  gli  altri
Paesi di livello socioeconomico e sanitario a noi  paragonabile  sono
in generale ben al di sotto delle 40 unita' per mille (2) . 
Nel  complesso,  come  dimostrato  dalla  Tabella   3,   la   ridotta
disponibilita' alla compensazione di alcune regioni  tradizionalmente
eccedentarie e la riduzione del numero delle unita' trasfuse rilevata
nel Paese hanno confermato la tendenza  (ormai  presente  dall'inizio
della  pandemia  da  COVID-19)   alla   riduzione   della   mobilita'
interregionale delle unita' di GR. Tuttavia, la Tabella  4  evidenzia
come persista, sia pure su livelli inferiori rispetto al passato,  il
fenomeno degli squilibri infra-annuali tra produzione e domanda: cio'
e' ben testimoniato dalla persistenza, nel quadriennio,  del  ricorso
costante alla compensazione nazionale da parte di alcune regioni  con
un  indice  di  produzione  pari  o  superiore  alla  soglia  teorica
dell'autosufficienza (Tabella 5). 
La differenza tra unita' prodotte e unita' trasfuse non  descrive  in
maniera  efficace  lo  stato  dell'autosufficienza   nazionale,   ne'
rappresenta la somma delle  autosufficienze  regionali  raggiunte  in
ogni periodo  dell'anno.  Infatti,  le  due  regioni  strutturalmente
carenti rimangono solamente la Sardegna - le  cui  carenze  rimangono
stabili per ragioni epidemiologiche - ed il Lazio  -  che  manifesta,
tuttavia,  una  riduzione  della   dipendenza   dalla   compensazione
nazionale del 31% nel quadriennio; le  altre  regioni  che  ricorrono
alla compensazione nazionale manifestano carenze relative episodiche,
che si concentrano in periodi dell'anno sempre piu' lunghi. Le Figure
1-6 descrivono l'andamento della produzione  e  quello  dell'utilizzo
trasfusionale dei GR nelle singole regioni e PPAA nel corso del 2022,
confrontato con il 2021, e mettono bene  in  evidenza  quanto  finora
espresso. 
Appare evidente  che  la  fotografia  «statica»  dell'autosufficienza
nella produzione di GR concentrati, rappresentata dall'indicatore  di
autosufficienza annuale (Tabella 5), che  vede  valori  positivi  per
tutte le regioni e PPAA, fatta eccezione per Sardegna  e  Lazio,  sia
pure per motivi differenti, non costituisce un buon descrittore della
reale autosufficienza nazionale, in quanto non evidenzia  le  carenze
che interessano i sistemi trasfusionali  regionali  in  diversi  mesi
dell'anno. 
E' quindi necessario ripetere alcune conclusioni  gia'  espresse  nel
2021: 
  • il  sistema  delle  compensazioni  nazionali,  supportato   dallo
    strumento della Bacheca nazionale  presente  in  SISTRA  (Sistema
    Informativo  dei  Servizi  TRAsfusionali),  ha   dimostrato   una
    parziale efficacia nel  gestire  le  carenze  relative,  perche',
    basandosi sul dato registrato dal  sistema  informativo,  per  lo
    piu' evidenzia offerte di prodotti nei periodi dell'anno  in  cui
    quasi tutte le regioni e PPAA sono autosufficienti o eccedentarie
    e, viceversa, registra richieste di prodotti nei periodi  in  cui
    non ci sono offerte;  il  suo  ruolo  preminente  consiste  nella
    sostanziale diffusione della conoscenza delle  carenze,  o  delle
    eccedenze, stimolando azioni conseguenti di mitigazione; 
  • mancano stabili meccanismi di reazione rapida che  consentano  di
    intervenire nei periodi stagionali critici; 
  • nel 2022 il saldo tra le unita' prodotte  e  quelle  trasfuse,  a
    livello nazionale, e' di  101.724  unita',  dato  sostanzialmente
    sovrapponibile a quello del 2021 (91.645 unita') e  confrontabile
    con i livelli pre-pandemici: questo testimonia che i due fenomeni
    di carenza relativa e di eccedenza relativa hanno come  risultato
    netto un'eccedenza  strutturale  cospicua  su  base  annuale.  Si
    ribadisce che, se  generata  anche  nei  momenti  di  contrazione
    dell'offerta, quest'eccedenza strutturale sarebbe  potenzialmente
    finalizzabile   a   supportare   meccanismi   di    compensazione
    programmata attraverso azioni coordinate, contrastando il rischio
    di eliminazione per scadenza, per raggiungere auspicati  «livelli
    costanti» di autosufficienza nazionale. 
 
1.2.2 Il plasma 
La raccolta di plasma per frazionamento industriale, nell'anno  2022,
si e' attestata su un indice di conferimento pari a 14,2 kg per 1.000
unita' di popolazione, ovvero 14,6 kg per 1.000 unita' di popolazione
se si considerano anche i 20.576  kg  inviati  all'industria  per  il
trattamento    Solvente-Detergente    (c.d.    «plasma    di    grado
farmaceutico»).  Questo  valore  risulta  sostanzialmente  appiattito
negli ultimi 4 anni: 14,2 (14,5) nel 2019, 14 (14,2) nel 2020 e  14,5
(14,9) nel 2021 (i valori tra parentesi sono  comprensivi  anche  del
plasma di grado farmaceutico - Tabella 6)  nonche'  sottodimensionato
rispetto a quanto necessario per garantire al  Paese  un'indipendenza
strategica nei confronti del  mercato  per  i  due  prodotti  driver,
rappresentati da immunoglobuline polivalenti (Ig) e albumina. Ai fini
di  tale  indipendenza  sarebbe  necessario  raggiungere  un   valore
regionale di almeno 18 kg per 1.000 unita' di  popolazione  all'anno,
come richiamato dai Programmi nazionali  di  autosufficienza  per  il
2020 e per il 2021; va,  tuttavia,  segnalato  che  una  parte  della
domanda e' probabilmente generata  da  indicazioni  cliniche  la  cui
appropriatezza risulta  non  del  tutto  documentata  o  discutibile,
soprattutto per quanto riguarda l'albumina. In merito  all'incremento
dell'indice di conferimento  non  va  sottaciuto,  inoltre,  il  bias
analitico  rappresentato  dal  progressivo  calo  della   popolazione
italiana che nel 2022 si attesta a -4,3 per mille rispetto al 2021  e
a -21 per mille rispetto al 2020. 
Anche per la raccolta del  plasma  sono  numerose  le  variabili  che
contribuiscono alla definizione  di  questo  quadro;  la  persistenza
delle misure di contenimento epidemiologico hanno limitato  l'accesso
alla donazione, mentre le criticita' sul versante della  raccolta  di
sangue intero per la produzione di GR hanno indotto, in diversi casi,
lo spostamento di donatori dalla donazione  di  plasma  a  quella  di
sangue. Inoltre, la persistente e critica difficolta' nel reperimento
di personale medico, sia nei  ST  sia  nelle  UdR  associative  (gia'
evidenziata  nel  programma  di  autosufficienza  per  il  2021),  ha
determinato l'annullamento di  diverse  sedute  esterne  di  raccolta
sangue. 
La maggior parte delle regioni italiane nel 2022  ha  conseguito  una
raccolta di plasma  per  frazionamento  e  produzione  di  medicinali
plasmaderivati (MPD) inferiore a quella  del  2021,  a  eccezione  di
Liguria, Lazio, Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia  e  delle  PPAA  di
Trento e Bolzano. La riduzione nella raccolta di plasma ha riguardato
anche regioni solitamente virtuose, ovvero quelle con  un  indice  di
conferimento superiore ai 18 kg  per  1.000  unita'  di  popolazione,
quali Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna  e
Marche. Queste regioni, eccetto  la  Valle  d'Aosta,  hanno  comunque
raggiunto un  valore  superiore  al  98%  dell'obiettivo  annuale  di
raccolta prefissato per l'anno  in  questione.  Le  regioni  Toscana,
Piemonte,  Campania  e  Basilicata  mostrano,  invece,  un  trend  in
diminuzione con valori prossimi o superiori al 10% rispetto alle  tre
annualita' precedenti (2019-2021). Dal confronto con i dati dell'anno
2019, ovvero in  epoca  pre-pandemia,  risulta  un  incremento  della
raccolta di plasma  per  frazionamento  solo  per  le  regioni  Valle
d'Aosta, Lombardia, PA di Bolzano, Emilia-Romagna,  Abruzzo,  Puglia,
Calabria e Sicilia. 
L'effetto complessivo si traduce, comunque, in  una  riduzione  della
raccolta totale di plasma, a livello nazionale, dell'1,9% rispetto al
2021 e dell'1,3 % rispetto al 2019, anno assunto a  riferimento  come
indicativo della performance del sistema nel  periodo  pre-pandemico.
Non accenna a ridursi l'ampia variabilita' tra regioni (range  6,1  -
23,9 kg per 1.000 unita' di popolazione/anno - Tabella 6), rinnovando
la richiesta di  interventi  urgenti  per  equilibrare  la  capacita'
produttiva. I dati attuali relativi alla domanda nazionale per i  due
prodotti driver della produzione confermano un trend in  aumento  per
l'albumina (Tabella 7) e un livello costante di utilizzo di  Ig,  con
andamenti  differenziati  per  le  formulazioni  per  uso  endovenoso
rispetto a quelle per uso sottocutaneo (Tabella 8),  che  si  ritiene
imputabile a un utilizzo contingentato delle stesse, a causa  di  una
minore  disponibilita'  di  prodotto   anche   a   livello   mondiale
conseguente  agli  eventi  pandemici.  La  soglia   di   indipendenza
strategica dal mercato per questi prodotti si attesta  attualmente  a
un indice di conferimento, in uno scenario estremamente  cautelativo,
di oltre 18 kg per 1.000  unita'  di  popolazione,  risultante  dalla
media tra il plasma per frazionamento necessario a coprire la domanda
osservata di Ig a uso endovenoso e quella di albumina,  sensibilmente
superiore al valore attualmente registrato in Italia di 14,2  kg  per
1.000  unita'  di  popolazione  (relativamente  al  solo  plasma  per
frazionamento in MPD). Fintanto che le regioni e PPAA si attesteranno
su livelli di  conferimento  inferiori  a  questa  soglia,  la  spesa
farmaceutica  destinata  all'acquisto  di  questi  MPD  sul   mercato
continuera' ad aumentare (Tabelle 9 e 10). Al riguardo, si ipotizzano
interventi complementari ai fini dell'incremento  della  raccolta  di
plasma: 
  • la    gestione    dell'appropriatezza    dell'utilizzo    clinico
    dell'albumina che, come noto, in Italia e' caratterizzata da ampi
    margini di miglioramento delle pratiche prescrittive, con il fine
    di  ridurne  sensibilmente  la  domanda,  in  linea  con   quanto
    richiesto,  ma  non  ancora  raggiunto,  dal   citato   Programma
    nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, anni 2016-2020  (3)
    ; 
  • il   miglioramento   tecnologico   operato   dalle   Aziende   di
    frazionamento convenzionate con le regioni che  ha  innalzato  di
    fatto, con ulteriori margini a regime, il livello di indipendenza
    strategica nazionale. 
Peraltro, il panorama attuale della disponibilita' di  MPD  manifesta
alcune criticita'. Nel 2021 e' stato istituito di concerto con il CNS
e  l'AIFA  e  con  la  collaborazione   delle   principali   Societa'
scientifiche  un   Tavolo   stabile   per   il   monitoraggio   della
disponibilita' di Ig, che  hanno  registrato  iniziali  dinamiche  di
incremento dei prezzi  verosimilmente  legato  alla  riduzione  della
disponibilita' di plasma  dal  mercato  internazionale.  Inoltre,  la
fattiva  collaborazione  tra  CNS,  AIFA  e  le  principali  Societa'
scientifiche  coinvolte  sul  tema  ha  esitato  nella  produzione  e
pubblicazione   del   «Documento   di   indirizzo   sull'uso    delle
immunoglobuline umane  in  condizioni  di  carenza»  (4)  ,  volta  a
favorire  la  gestione  del  fenomeno  della  carenza  e   migliorare
l'appropriatezza  di  utilizzo  clinico-terapeutico  delle   Ig.   E'
necessario mantenere attivo il monitoraggio per cogliere  rapidamente
i segnali di scarsa disponibilita' e possibilmente  estendere  questa
buona pratica ad altri MPD, al fine di adottare misure di mitigazione
e di priorita' nell'uso degli stessi. Al riguardo e'  in  valutazione
la possibilita' di istituire un «Tavolo Tecnico Permanente su  plasma
e MPD» con il coinvolgimento degli stessi attori e con l'obiettivo di
affrontare congiuntamente tali tematiche. 
 
1.2.3 Documenti di programmazione trasfusionale regionale 
Il Programma  nazionale  per  l'autosufficienza  dell'anno  2022,  in
coerenza con quanto definito dall'articolo 11 della legge n. 219  del
2005,  prevedeva  che  le  regioni  definissero   un   documento   di
programmazione trasfusionale regionale, contenenti la definizione  di
azioni, responsabilita',  tempi,  strumenti,  risorse  ed  indicatori
finalizzati a garantire l'autosufficienza regionale e  a  contribuire
all'autosufficienza  nazionale,   secondo   il   principio   di   non
frazionabilita'  della  stessa  e  della  sua   conseguente   valenza
sovra-aziendale e sovra-regionale. Al 31 dicembre 2022 solamente  sei
regioni/PPAA  (Abruzzo,  Emilia-Romagna,   Friuli   Venezia   Giulia,
Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria) hanno reso disponibile  il  proprio
documento di programmazione; inoltre, dall'analisi di tali documenti,
sono stati individuati alcuni elementi  di  criticita'  rappresentati
dall'irregolare approccio al contrasto della riduzione di  produzione
di GR nei periodi di maggiore  criticita'  (giugno-settembre),  dalle
modalita' per  affrontare  i  fabbisogni  trasfusionali  straordinari
derivanti da un  incremento  di  richiesta  trasfusionale  legata  al
recupero delle attivita' pregresse  rinviate  in  epoca  pandemica  e
dall'efficacia delle azioni di mitigazione  degli  impatti  derivanti
dalle conseguenze della riduzione della raccolta di plasma che alcune
regioni hanno previsto per  il  2022  rispetto  al  consuntivo  2021.
Inoltre, non vi e' evidenza che sia stata presa in considerazione  in
maniera esaustiva la definizione delle  modalita'  atte  a  garantire
l'impiego prioritario dei MPD ottenuti dalla lavorazione  del  plasma
nazionale e delle modalita' per favorire le acquisizioni e gli scambi
tra regioni, sia nell'ambito  degli  accordi  interregionali  che  le
vedono consorziate sia tra consorzi diversi. Al  riguardo,  e'  stata
presa in considerazione l'opportunita'  di  istituire  un  tavolo  di
lavoro che preveda la collaborazione  delle  Strutture  regionali  di
coordinamento per le attivita' trasfusionali e i Servizi farmaceutici
regionali, con l'obiettivo di valutare e programmare le  acquisizioni
di MPD dal mercato internazionale necessari a coprire  il  fabbisogno
nazionale oltre  ai  quantitativi  prodotti  dal  conto-lavoro  dalla
raccolta di plasma sul territorio nazionale. 
Tenuto  conto  dei  dati   storici,   ormai   consolidati,   relativi
all'autosufficienza nazionale, si puo' rilevare che: 
  • per quanto riguarda gli sforzi compiuti da  tutte  le  componenti
    hanno consentito al  Sistema  trasfusionale  nazionale,  nel  suo
    complesso, di garantire risultati prestazionali soddisfacenti  ed
    un sostanziale  mantenimento  dell'autosufficienza  nazionale  in
    emocomponenti labili, mentre per i MPD alcune positive esperienze
    regionali (sia in termini di volume complessivo di plasma inviato
    al frazionamento sia di distribuzione di farmaci)  si  affiancano
    ad altre di segno opposto, richiedendo, ancora una volta,  i  GR,
    si conferma un quadro complessivo di  autosufficienza  annuale  a
    consuntivo, malgrado le carenze  periodiche  rilevate  in  alcune
    regioni, soprattutto nel periodo estivo (da giugno a  settembre),
    durante il quale la Rete trasfusionale e' esposta a situazioni di
    fragilita' quasi costanti; 
  • gli obiettivi fissati dal Programma nazionale plasma e medicinali
    plasmaderivati, anni 2016-2020, di cui al  decreto  del  Ministro
    della salute 2 dicembre 2016 sono stati  raggiunti,  determinando
    un significativo incremento della raccolta di  plasma  nazionale,
    tuttavia, tali obiettivi, definiti nel 2016, risultano, tuttavia,
    sottodimensionati  nell'attuale  contesto   in   relazione   alla
    corrente domanda del Paese dei due prodotti driver, rappresentati
    da albumina e, soprattutto, immunoglobuline polivalenti. Inoltre,
    l'indice di raccolta plasma (per mille abitanti), sembra  essersi
    attestato, nell'ultimo triennio, su un  plateau  che  non  mostra
    segnali di incremento; tra le regioni si registra, altresi',  una
    differenza (fino all'80%) nella raccolta di plasma, tanto che  da
    una parte ci  sono  regioni  che  tendono  all'autosufficienza  e
    dall'altra  regioni   che   si   discostano   ancora   ampiamente
    dall'indice  soglia  nazionale,   venendo   meno   al   principio
    dell'autosufficienza  nazionale  in  sangue  e   derivati   quale
    interesse   nazionale    sovraregionale,    sovraziendale,    non
    frazionabile, come stabilito dalla legge n. 219 del 2005. 
Sulle base dei dati di attivita' dell'anno 2022 le  regioni  italiane
possono essere raggruppate come segue: 
  1) Regioni con un indice di conferimento plasma inferiore a  18  kg
     per 1.000 unita' di popolazione/anno e con un indice di raccolta
     di sangue intero inferiore a  40  unita'  per  1.000  unita'  di
     popolazione/anno o  con  carenze  relative,  ossia  riferite  ad
     alcuni periodi dell'anno, ma persistenti negli anni  e  tali  da
     determinare un costante ricorso  alla  compensazione  attraverso
     strumenti convenzionali operanti  nell'intero  anno  (I  gruppo:
     Calabria, Campania, Lazio). 
  2) Regioni con un indice di conferimento plasma inferiore a  18  kg
     per 1.000  unita'  di  popolazione/anno  ma  con  un  indice  di
     raccolta di sangue intero superiore a 40 unita' per 1.000 unita'
     di  popolazione/anno,  autosufficienti  o  eccedentarie  per  la
     produzione di GR, alcune  anche  in  grado  di  dare  importanti
     contributi    all'autosufficienza    nazionale    per     questo
     emocomponente (II gruppo); all'interno di  questo  gruppo  vanno
     ulteriormente suddivise le regioni il cui indice di conferimento
     plasma,  ancorche'  inferiore  a  18  kg  per  1.000  unita'  di
     popolazione/anno, e' superiore alla media nazionale (Gruppo IIb,
     rappresentato da Liguria, Lombardia, PA di Bolzano)  rispetto  a
     quelle in cui e' inferiore alla stessa (Gruppo IIa rappresentato
     da Abruzzo, Basilicata, Molise, PA di Trento, Puglia,  Sardegna,
     Sicilia e Umbria). Nel gruppo IIb si colloca  anche  la  regione
     Toscana la quale, pur avendo a consuntivo una produzione  di  GR
     superiore a 40 unita' per 1.000 unita' di  popolazione,  non  ha
     convenzioni  attive  per  la  compensazione  di  altre   realta'
     regionali carenti ed anzi ricorre,  in  maniera  costante  e  da
     diversi anni, alla  compensazione  interregionale  eritrocitaria
     nei periodi critici dell'anno. 
  3) Regioni con un indice di conferimento plasma superiore a  18  kg
     per 1.000 unita' di popolazione /anno e un indice di raccolta di
     sangue  intero  superiore  a  40  unita'  per  1.000  unita'  di
     popolazione/anno (III  gruppo:  Emilia-Romagna,  Friuli  Venezia
     Giulia, Marche, Piemonte, Valle d'Aosta  e  Veneto);  in  questo
     gruppo la  quasi  totalita'  delle  regioni  contribuisce  anche
     stabilmente alla compensazione interregionale  di  emocomponenti
     labili e di MPD, senza mai ricorrere  (o  solo  occasionalmente)
     alla compensazione interregionale di GR. 
 
2 FABBISOGNO REALE E LIVELLI DI PRODUZIONE NECESSARI 
 
2.1 Raccolta  di  sangue   intero   e   produzione   di   concentrati
    eritrocitari (CE) 
 
2.1.1 I volumi di sangue 
Gli  obiettivi  di  raccolta  e  compensazione  tra  regioni  per  la
produzione di concentrati eritrocitari  (CE)  per  l'anno  2023  sono
indicati  nella  Tabella  11.  Si  conferma  che  per  soddisfare   i
fabbisogni trasfusionali del Paese e' necessario che le  regioni  con
capacita' produttive importanti, in grado di soddisfare i  fabbisogni
interni, compensino le regioni carenti inviando i  CE  richiesti.  Le
regioni carenti storicamente sono Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia
(per ragioni e quantita' diverse) e,  in  alcuni  periodi  dell'anno,
anche  Toscana  e  Abruzzo.  Le  regioni  che  hanno  programmato  di
compensare quelle carenti sono: Lombardia, Piemonte,  Friuli  Venezia
Giulia, PA Trento, Veneto, Emilia-Romagna, PA Bolzano, Valle d'Aosta,
ST Forze armate e Marche. Inoltre, alcune regioni dichiarano di poter
soddisfare anche  esigenze  trasfusionali  non  programmate  e  fuori
convenzione, qualora se ne ravvisi la necessita': 
Le  regioni  hanno  utilizzato  approcci  diversi  nel  definire  gli
obiettivi  di  raccolta,  come  si  osserva  in  Tabella  12.   Hanno
utilizzato un approccio molto prudente, stimando una raccolta ridotta
rispetto  a  quella  del  2022:  Emilia-Romagna,  Toscana,  Umbria  e
Campania. Al contrario, Lombardia,  Friuli  Venezia  Giulia,  Veneto,
Marche, Abruzzo, Sicilia e Lazio hanno programmato di incrementare la
raccolta, in particolare il Lazio  prevede  un  incremento  del  10%,
mentre e' sostanzialmente confermata la raccolta effettuata nel  2022
per le altre regioni. 
Anche nel 2023 il benchmark sara' rappresentato dalle regioni che nel
2022  hanno  registrano  i  piu'   elevati   indici   di   produzione
eritrocitaria e di  conferimento  (III  gruppo).  Tali  regioni,  per
quanto attiene la raccolta di sangue intero, garantiranno il rispetto
delle convenzioni con le regioni del gruppo I, necessarie  a  coprire
la differenza tra quanto queste ultime hanno pianificato in  raccolta
e quanto stimato necessario a coprire la domanda di CE. 
Le regioni del II gruppo  dovranno  modulare  la  programmazione  nel
corso  dell'anno  attraverso  gli  aggiustamenti   quali-quantitativi
necessari  a  garantire  la  terapia  trasfusionale  eritrocitaria  e
piastrinica anche nei periodi critici ed il supporto alle regioni del
gruppo I, se sono previste convenzioni. 
Le regioni del I gruppo sono chiamate ad incrementare soprattutto  la
raccolta  del  sangue  intero,  contribuendo   cosi'   alla   propria
autosufficienza  eritrocitaria  e  contemporaneamente  all'incremento
della raccolta di plasma da scomposizione. Queste hanno negoziato con
le regioni tradizionalmente eccedentarie per la  raccolta  di  sangue
intero i quantitativi necessari a coprire la  differenza  tra  quanto
programmato e quanto stimato necessario a coprire la domanda interna,
e  a  tali   volumi   negoziati   dovranno   attenersi,   proseguendo
nell'evoluzione  registrata  nell'ultimo  triennio   di   progressiva
riduzione delle unita' da acquisire. 
Sara' infine necessario pianificare interventi  per  l'aumento  della
raccolta nel periodo giugno-settembre  per  le  regioni  con  carenze
assolute oppure relative, in modo da assorbire, per quanto possibile,
i deficit  relativi  ed  evitare  il  ripetersi  del  fenomeno  della
contrazione delle trasfusioni programmate  nei  pazienti  affetti  da
anemia cronica. A tal fine, le SRC delle  regioni  caratterizzate  da
tali  carenze  -  assolute  o  relative  -  concorderanno  specifiche
progettualita'  con  le  Associazioni  e  Federazioni  dei   donatori
volontari del sangue operanti nel loro territorio, anche  utilizzando
gli strumenti di cui all'Accordo Stato-Regioni 8 luglio 2021 (5) . 
 
2.1.2 Misure per l'appropriatezza: il Patient blood management (PBM) 
Il CNS promuove dal 2012, in linea con la  Risoluzione  WHA63.12  del
21/05/2010 dell'Organizzazione Mondiale  della  Sanita',  il  Patient
Blood Management (PBM), una strategia diretta a predisporre «metodi e
strumenti innovativi e piu' efficaci per  garantire  l'appropriatezza
della gestione,  organizzativa  e  clinica,  della  risorsa  sangue»,
affrontando tutti i fattori di  rischio  trasfusionale,  modificabili
ancor prima che sia necessario prendere in considerazione il  ricorso
alla terapia trasfusionale stessa. Esiste  una  grande  quantita'  di
evidenze scientifiche che dimostra come la  corretta  implementazione
del PBM sia  in  grado  di  determinare  un  rilevante  miglioramento
qualitativo delle prestazioni erogate, riducendo la necessita'  della
terapia trasfusionale, la morbilita' perioperatoria,  la  mortalita',
la durata della degenza e i costi ad essa associati.  Poiche'  vi  e'
evidenza  che  complessivamente  solo  un   terzo   delle   Strutture
ospedaliere   nazionali   ha   raggiunto   un   buon    livello    di
implementazione, persistendo inoltre una  consistente  disomogeneita'
tra le regioni, e al fine di estendere in maniera adeguata l'utilizzo
dei programmi di PBM per le  finalita'  sopra  esposte,  le  regioni,
attraverso le direzioni sanitarie ospedaliere e i CoBUS (Comitati  di
buon  uso  del  sangue),  daranno  attuazione   a   quanto   previsto
dall'articolo 25 del decreto del Ministro  della  salute  2  novembre
2015 (6) , dalla Linea Guida CNS 05 del 27/10/2016, dalle Linee guida
europee per l'implementazione di  programmi  di  PBM  e  dall'Accordo
Stato-Regioni 9 luglio 2020 sulle «Linee di indirizzo per il  governo
del paziente chirurgico programmato» (7) . 
Per l'anno 2023 le  regioni  sono  impegnate  a  definire  e  rendere
disponibili alla propria Rete trasfusionale e al livello  centrale  i
documenti contenenti l'identificazione  di  azioni,  responsabilita',
tempi, strumenti ed indicatori finalizzati a garantire e  documentare
in modo dinamico l'implementazione dei programmi di  PBM,  attraverso
atti   formali   per   la   costituzione   del   gruppo   di   lavoro
multidisciplinare,  la  nomina  del  coordinatore  del  gruppo  e  la
declinazione degli obiettivi specifici che devono prevedere almeno: 
  • l'elaborazione  di  un  PDTA  (percorso  diagnostico  terapeutico
    assistenziale) contenente la valutazione del rischio emorragico -
    tramite un questionario strutturato - o procedure per la gestione
    dell'anemia nel pre- e nel  post-operatorio  e  la  gestione  del
    sanguinamento  intraoperatorio  contenenti  la  valutazione   del
    rischio emorragico (questionario strutturato) 
  • l'elaborazione di un report annuale da inviare al  CoBUS  e  alla
    SRC. 
Per favorire la redazione dei documenti di cui al primo punto, il CNS
e l'Osservatorio Nazionale delle Buone Pratiche sulla sicurezza nella
Sanita'  renderanno  disponibile  alla  rete  un  «bundle»  (8)   per
l'approccio al rischio emorragico legato agli interventi chirurgici. 
 
2.2 RACCOLTA DI PLASMA PER LA PRODUZIONE DI MEDICINALI PLASMADERIVATI
    (MPD) 
 
2.2.1 I volumi di plasma 
La Tabella 13 esprime i volumi di plasma in chilogrammi (kg)  che  le
regioni hanno programmato di inviare alla lavorazione industriale per
la produzione di MPD nel 2023 e la differenza rispetto all'obiettivo,
espresso gia' nel programma nazionale 2022, di 18 kg per 1.000 unita'
di popolazione.  Tali  volumi,  in  alcune  regioni,  non  solo  sono
insufficienti a garantire l'indipendenza strategica dal mercato per i
prodotti driver, ma sono anche inferiori a quanto programmato per  il
2021 e/o registrato  a  consuntivo  nello  stesso  anno  e  che,  nel
complesso,  segnano  una  tendenza  alla  regressione   rispetto   ai
risultati  raggiunti  negli  anni  passati.   Sebbene   questo   dato
controtendenziale possa trovare giustificazioni nelle  condizioni  di
difficolta' in cui si sviluppa il  Sistema  trasfusionale  di  alcune
regioni, appare, tuttavia, evidente che esso  sia  in  contrasto  con
l'obiettivo  di  autosufficienza  regionale   in   emocomponenti   ed
emoderivati stabilito dalla legge n. 219 del 2005. La  previsione  di
conferimento  di  plasma  al  frazionamento   industriale   inferiore
rispetto  a  quanto  previsto  dal  Programma  nazionale   plasma   e
medicinali  plasmaderivati  relativamente   all'anno   2020   (ovvero
all'ultimo   anno   del   programma),   si   riflette   negativamente
sull'autosufficienza di MPD, in quanto concorre  ad  incrementare  il
fenomeno dell'indisponibilita' degli stessi. 
Al riguardo,  la  Tabella  13  descrive  le  necessita'  del  Sistema
relativamente ai fabbisogni regionali e nazionale di Ig polivalenti a
uso endovenoso e di albumina umana per il raggiungimento della  quota
corrispondente all'indipendenza  strategica  dal  mercato,  giudicata
pari alla copertura del 90%  della  domanda  osservata  nel  2021,  a
fronte dei quantitativi di  conferimento  plasma  previsti  nell'anno
2023. Alla luce dei dati riportati nella Tabella 13,  emerge  che  la
raccolta  di  plasma  sul  territorio  nazionale,  da  conferire   al
frazionamento  industriale,  programmata  per  l'anno  2023,  risulta
inferiore alla quantita' necessaria per rispondere  alla  domanda  di
MPD,  tanto  che  le  regioni  dovranno   necessariamente   ricorrere
all'acquisto di MPD dal mercato commerciale (MPD prodotti  a  partire
da plasma raccolto  all'estero),  con  conseguente  impatto,  nonche'
aggravio, sulla spesa farmaceutica (con riferimento  al  costo  medio
ponderato unitario di  acquisto  sul  mercato  osservato  nel  canale
distributivo delle strutture SSN e delle farmacie aperte al  pubblico
nel 2021). La Tabella esprime  anche  i  quantitativi  di  plasma  da
avviare al frazionamento  industriale  che  sarebbero  necessari  per
l'indipendenza strategica e il relativo delta negativo  per  ciascuna
regione e PPAA. Non e' da escludersi che i livelli di  programmazione
di raccolta di plasma per frazionamento abbiano un impatto  negative,
non solo sulla spesa farmaceutica, ma anche sulla regolare  fornitura
di immunoglobuline polivalenti ai pazienti in  terapia  continuativa,
considerata anche  la  persistente  riduzione  di  disponibilita'  di
plasma raccolto negli Stati Uniti. Infine, e' noto che l'analisi  dei
fabbisogni di plasma deve considerare anche i trend  di  domanda,  le
specificita' produttive di MPD e, in modo particolare quelle  di  Ig,
la cui  domanda  e'  fortemente  influenzata  dalle  dinamiche  degli
utilizzi delle formulazioni a uso sottocutaneo che, per necessita' di
sintesi e  semplificazione,  escludiamo  dal  contesto  del  presente
Programma. 
Tanto premesso, ferma restando l'impossibilita'  di  scendere  al  di
sotto dei target che le regioni si sono date, le  raccomandazioni  di
carattere generale prevedono che: 
  • anche nel 2023 il benchmark sia rappresentato dalle  regioni  che
    nel 2022 hanno registrano i piu' elevati indici  di  conferimento
    (> 18 kg per 1.000 unita' di popolazione/anno, III gruppo):  tali
    regioni sono impegnate a  mantenere  i  livelli  di  raccolta  di
    plasma per frazionamento; 
  • le regioni, la  cui  raccolta  di  plasma  per  frazionamento  e'
    inferiore al benchmark (regioni dei gruppi II e I),  incrementino
    la raccolta di  plasma,  definendo  nei  loro  piani  percentuali
    attendibili ma significative di incremento; tale incremento  puo'
    avvenire mediante la raccolta di sangue intero  o  di  plasma  da
    aferesi, a seconda del gruppo di appartenenza relativamente  allo
    stato  di  autosufficienza  per  la  produzione  di  CE;  e'   in
    particolare raccomandabile che  le  regioni  del  gruppo  IIa  si
    prefiggano quale obiettivo per il 2023 almeno  il  raggiungimento
    della media nazionale di conferimento plasma all'industria  (14,5
    kg per 1.000 unita' di popolazione); 
  • poiche' nello scorso triennio si e'  verificata  una  progressiva
    riduzione della compensazione da parte delle regioni  solitamente
    eccedentarie, questa  dovra'  comunque  essere  associata  a  uno
    spostamento  della  programmazione  in  tali  regioni  verso  una
    raccolta che ha come driver il plasma per frazionamento. 
 
2.2.2 Misure per l'appropriatezza 
Nella Tabella 7 e' riportata la domanda totale di albumina  (espressa
in g e g/1.000 pop) per  gli  anni  2019-2021,  che  e'  in  crescita
costante  nel  Paese,  pur  non  essendoci  evidenze  scientifiche  a
supporto di tale aumentato consumo, sebbene il  menzionato  programma
nazionale   plasma   e    medicinali    plasmaderivati    richiedesse
esplicitamente uno stretto monitoraggio nella domanda di  questo  MPD
considerando inappropriato un uso superiore a 400 g per 1.000  unita'
di popolazione/anno (9) . La variabilita' regionale e' comunque molto
elevata: nel 2021 si registra una domanda che va da 372 g  per  1.000
unita' di popolazione della PA di Bolzano (unica realta' italiana con
domanda inferiore a 400 g per 1.000 unita' di popolazione) a 874, 815
e 807 g per 1.000 unita' di popolazione rispettivamente di  Sardegna,
Sicilia e Abruzzo. E' quindi  opportuno  richiamare  integralmente  i
contenuti del citato  decreto  2  dicembre  2016  ribadendo  che  «E'
necessario  [.]  che  le  SRC,  come   previsto   dall'articolo   6.2
dell'allegato A all'Accordo Stato-Regioni del 13 ottobre 2011 (10)  ,
implementino metodi e strumenti per la promozione ed il  monitoraggio
dell'utilizzo clinico appropriato del plasma fresco congelato (PFC) e
dei MPD». 
Analogo incremento non si e', invece, osservato per la domanda di  Ig
nella  formulazione  endovenosa  (media  Paese)  che,  nel   triennio
2019-2021, e' rimasto costante, mentre e' stato rilevato un  notevole
incremento  nella  domanda  della  formulazione  sottocutanea,   come
riportato nella Tabella 8, nella quale e' riportata la domanda totale
di  immunoglobuline  polivalenti  (g  e  g  per   mille   unita'   di
popolazione) negli anni 2019-2021; come  gia'  visto  per  l'albumina
umana, anche in questo caso le  differenze  tra  le  regioni  e  PPAA
italiane sono molto evidenti, con variabilita' che, nel 2021, per  la
formulazione sottocutanea, vanno da 6,5 e 7,6 g per 1.000  unita'  di
popolazione in PA di Bolzano e in Friuli Venezia Giulia  e  Sardegna,
fino ai 48,5 e 50,1 g per 1.000 unita' di popolazione in Toscana e in
Umbria, mentre per la formulazione endovenosa si va da 43,1,  45,0  e
48,1 g per 1.000 unita' di popolazione (Campania, Calabria e Sicilia,
rispettivamente) a 127,8,  138,2  e  157,9  g  per  1.000  unita'  di
popolazione (Liguria, Toscana e Valle d'Aosta). 
Diversi fenomeni associati concorrono a  spiegare  questo  andamento:
certamente la pandemia da COVID-19 ha indotto a trasferire per quanto
possibile la somministrazione di Ig dalla  via  endovenosa  a  quella
sottocutanea  per  ridurre  gli  accessi  non   indispensabili   alle
strutture ospedaliere di pazienti fragili, quali  quelli  affetti  da
immunodeficienze  primitive  o  secondarie;  inoltre,   fenomeni   di
indisponibilita'  dei  prodotti  (anche  se  non   generalizzati   ma
sicuramente registrati in diverse  regioni  italiane)  e  (in  misura
minore) incrementi molto significativi dei prezzi  di  mercato  hanno
inciso sulla scelta terapeutica, laddove la somministrazione delle Ig
poteva  avere  alternative;  a   cio'   ha   anche   contribuito   la
pubblicazione, del gia' menzionato «Documento di  indirizzo  sull'uso
delle immunoglobuline umane in condizioni di carenza». Anche  per  il
2023 sara', dunque,  necessario  continuare  a  monitorare  l'impiego
delle Ig nelle due formulazioni. 
 
2.3 DONATORI DI CELLULE STAMINALI 
 
La donazione di cellule staminali emopoietiche (CSE) e il processo di
trapianto costituiscono livelli essenziali  di  assistenza  sanitaria
(LEA) e quest'ultimo  deve  essere  offerto  al  paziente  come  gold
standard terapeutico per  tutte  quelle  indicazioni  cliniche  ormai
consolidate dalle  evidenze  scientifiche.  Negli  ultimi  due  anni,
nonostante gli sforzi messi in campo dalla rete operativa  IBMDR,  la
riduzione di quasi il 50% del numero  dei  nuovi  donatori  iscritti,
rispetto al numero registrato nel 2019 (pre-pandemia), non  e'  stata
ancora  colmata.  Di  contro,  l'immissione  nel  Registro  di  nuovi
donatori giovani (classi d'eta' 18-25 e  26-35  anni),  avvenuta  nel
2022, ha dimostrato come questi siano rapidamente e  prioritariamente
selezionati  dai  trapiantologi.  Nonostante  queste   evidenze,   la
pandemia ha acuito alcune criticita' organizzative della Rete  IBMDR,
che rendono il relativo Registro ancora non competitivo rispetto agli
analoghi   registri   internazionali.   Le   criticita'    riguardano
prioritariamente il processo di reclutamento  dei  donatori,  sia  in
termini di incremento dei nuovi iscritti sia in termini di  riduzione
dei tempi di latenza tra reclutamento e messa in  disponibilita'  del
donatore per la ricerca. Il superamento di tali  criticita'  richiede
di ripensare l'assetto organizzativo della Rete  IBMDR,  sul  livello
regionale e nazionale, con la finalita' di  migliorarne  l'efficienza
complessiva ottimizzando l'impiego delle risorse umane e tecnologiche
disponibili.  In  questo  processo  il   Sistema   trasfusionale   e'
fortemente  coinvolto  e  deve  farsi  promotore   del   cambiamento,
aprendosi  da  un  lato  all'adozione  di  modalita'  innovative   di
reclutamento, anche attraverso il supporto delle tecnologie digitali,
gia' ampiamente sperimentate in contesti europei e internazionali  e,
dall'altro, attraverso l'adozione di soluzioni organizzative atte  ad
ottenere  la  massa  critica  di  tipizzazioni   HLA   dei   donatori
all'iscrizione adeguata  per  l'adozione  di  tecnologie  ad  elevato
output. 
 
3 RISORSE E CRITERI DI FINANZIAMENTO DEL SISTEMA 
 
Le  attivita'  trasfusionali  costituiscono  livelli  essenziali   di
assistenza sanitaria (LEA) e i relativi costi sono a carico del Fondo
sanitario nazionale. Inoltre, sono previsti dalla norma finanziamenti
specifici per il Sistema trasfusionale: 
  • l'articolo 6, comma 1, lettera c), della legge n.  219  del  2005
    prevede finanziamenti specifici per il funzionamento delle SRC; 
  • l'articolo 15, comma 9 della legge medesima autorizza  «la  spesa
    di 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 per interventi di
    miglioramento  organizzativo  delle   strutture   dedicate   alla
    raccolta, alla qualificazione e  alla  conservazione  del  plasma
    nazionale destinato alla produzione di medicinali emoderivati»; 
  • l'articolo 12, del decreto legislativo 9 novembre 2007,  n.  207,
    che attua la direttiva 2005/61/CE, in tema  di  rintracciabilita'
    del sangue e degli emocomponenti destinati  a  trasfusioni  e  la
    notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi, e l'articolo
    15, del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 208, che attua la
    direttiva  2005/62/CE,  sul  sistema  di  qualita'  dei   Servizi
    trasfusionali, prevedono finanziamenti da  destinare  annualmente
    al Sistema trasfusionale per tali attivita'. 
Tali finanziamenti vengono erogati per  il  conseguimento,  da  parte
della Rete trasfusionale nazionale, dell'autosufficienza e  dei  piu'
alti livelli di qualita' e sicurezza raggiungibili dell'ambito  delle
attivita' trasfusionali. Per la ripartizione  di  tali  finanziamenti
vengono calcolati annualmente, a cura del CNS in qualita'  di  organo
tecnico del Ministero della salute, sulla base dei  dati  di  cui  al
programma  di  autosufficienza  del   rispettivo   anno,   dei   dati
estrapolati dal SISTRA, nonche' dei dati ISTAT, obiettivi  e  criteri
con relativa pesatura. Periodicamente il Ministero della salute,  per
il tramite del CNS, effettua una ricognizione in  merito  all'impiego
dei fondi erogati, in quanto sono vincolati alle  finalita'  previste
dalle rispettive norme e  destinati  esclusivamente  a  garantire  la
necessaria  governance  della  Rete  trasfusionale   regionale,   pur
nell'ambito dell'autonomia nella programmazione e  organizzazione  di
ciascuna regione e PA. 
A  tali  somme   vanno   aggiunti   i   finanziamenti   straordinari,
eventualmente  derivanti  da   provvedimenti   ad   hoc,   quali   il
finanziamento  di  oltre  7  MLN  di  euro   pervenuto   al   Sistema
trasfusionale italiano nel corso del 2021  nell'ambito  del  progetto
ESI (finanziato dalla Commissione europea), finalizzato  a  garantire
la costante raccolta di plasma per frazionamento  industriale,  anche
in presenza del fenomeno pandemico, o, infine, quello  di  2  MLN  di
euro derivanti dall'articolo 39-bis del decreto-legge 17 maggio 2022,
n. 50, introdotto dalla legge di conversione 15 luglio  2022,  n.  91
(11) , questi ultimi specificamente  destinati  alle  Associazioni  e
Federazioni dei donatori volontari di sangue. 
 
3.1 PROGRAMMI  FINALIZZATI  AL  RAGGIUNGIMENTO   DELL'AUTOSUFFICIENZA
    NELLA PRODUZIONE DI MEDICINALI PLASMADERIVATI (MPD) 
 
L'articolo 15, comma 9 della legge 21 ottobre  2005,  n.  219,  cosi'
come modificato dall'articolo 19 della legge 5 agosto  2022,  n.  118
recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021», dispone
che «nell'esercizio delle funzioni di cui agli articoli 10, comma  2,
lettera i), e 14,  il  Ministero  della  salute,  sentiti  il  Centro
nazionale sangue e la Conferenza permanente per  i  rapporti  tra  lo
Stato, le regioni e le province autonome  di  Trento  e  di  Bolzano,
definisce   specifici   programmi   finalizzati   al   raggiungimento
dell'autosufficienza  nella  produzione  di  medicinali   emoderivati
prodotti da plasma nazionale derivante  dalla  donazione  volontaria,
periodica,  responsabile,  anonima  e  gratuita»   e   che   per   il
perseguimento di tali finalita' «e' autorizzata la spesa di 6 milioni
di euro annui a decorrere dal 2022 per  interventi  di  miglioramento
organizzativo  delle   strutture   dedicate   alla   raccolta,   alla
qualificazione e alla conservazione del  plasma  nazionale  destinato
alla produzione di medicinali emoderivati». 
Il successivo decreto del Ministro della salute 19 dicembre 2022 (12)
, ai sensi dell'articolo 15, comma 9, della legge 21 ottobre 2005, n.
219, nella sua forma attuale, stabilisce, a decorrere dall'anno 2022,
le modalita' mediante le quali il Ministero della salute, sentiti  il
Centro nazionale sangue e la Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e  di  Bolzano,
nonche' definisce specifici programmi finalizzati  al  raggiungimento
dell'autosufficienza nella produzione  di  medicinali  plasmaderivati
prodotti da plasma nazionale derivante  dalla  donazione  volontaria,
periodica, responsabile, anonima e gratuita, nonche' i criteri  e  le
modalita' di riparto, in favore  delle  regioni,  della  spesa  di  6
milioni di euro, per interventi di miglioramento organizzativo  delle
strutture  dedicate  alla  raccolta,  alla  qualificazione   e   alla
conservazione del  plasma  nazionale  destinato  alla  produzione  di
medicinali emoderivati. 
Per consentire alle regioni di implementare i  programmi  finalizzati
al raggiungimento dell'autosufficienza nella produzione di medicinali
emoderivati prodotti da plasma  nazionale  e  il  successivo  riparto
delle risorse stanziate, sono di seguito individuate le macroaree  di
intervento e gli elementi progettuali. 
In sede di prima applicazione del decreto del Ministro  della  salute
19 dicembre 2022 le risorse sono state ripartite  tra  le  regioni  -
nonche' gia' erogate nei termini e nei tempi definiti  -  sulla  base
dei dati riportati nel decreto del Ministro della  salute  26  maggio
2022 «Programma autosufficienza  nazionale  del  sangue  e  dei  suoi
prodotti per l'anno 2022», con le seguenti modalita': 
  a) per una quota pari al 50% della spesa  autorizzata  all'articolo
     1, sulla base dell'indice  di  popolazione  residente  (IP)  che
     rappresenta la complessita' relativa del sistema sanitario della
     regione; 
  b) per una quota pari al 30% della spesa  autorizzata  all'articolo
     1,  sulla   base   dell'indice   di   conferimento   di   plasma
     all'industria  (ICPI),  che  rappresenta  l'efficienza  relativa
     dell'attivita'  di  raccolta  del  sistema  trasfusionale  della
     regione   e   risente   degli   interventi   di    miglioramento
     organizzativo; 
  c) per una quota pari al 20% della spesa  autorizzata  all'articolo
     1, sulla base dell'indice di programmazione del conferimento  di
     plasma  all'industria  (IPCPI)  che   rappresenta   l'incremento
     dell'efficienza   dell'attivita'   di   raccolta   del   sistema
     trasfusionale della regione. 
Per le successive applicazioni e, con particolare  riguardo  all'anno
2023  oggetto  del  presente  Programma,  le  regioni,  da   sole   o
consorziandosi tra loro nell'ambito degli Accordi  interregionali  di
plasmaderivazione  (AIP)  individuano,  in  base  ai  propri  assetti
organizzativi e in autonomia, gli interventi  -  o  le  macroaree  di
intervento di cui al paragrafo 1.1 - di  miglioramento  organizzativo
delle strutture dedicate alla raccolta, alla  qualificazione  e  alla
conservazione del plasma nazionale destinato alla produzione  di  MPD
per  il  «raggiungimento  dell'autosufficienza  nella  produzione  di
medicinali emoderivati prodotti da plasma nazionale  derivante  dalla
donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima  e  gratuita».
Per consentire alle regioni di implementare i  programmi  finalizzati
al raggiungimento dell'autosufficienza nella produzione di medicinali
emoderivati prodotti da plasma  nazionale  e  il  successivo  riparto
delle risorse stanziate, sono di seguito individuate le macroaree  di
intervento, gli elementi progettuali e le modalita'  per  il  riparto
delle somme. 
 
3.1.1 Programma ai sensi dell'articolo 15, comma 9,  della  legge  21
      ottobre 2005, n. 219 per l'anno 2023 
Con il presente provvedimento viene  definite  il  programma  di  cui
all'articolo 15, comma 9 della legge 21  ottobre  2005,  n.  219  per
l'anno 2023, finalizzato al raggiungimento dell'autosufficienza nella
produzione di medicinali emoderivati  prodotti  da  plasma  nazionale
derivante  dalla  donazione  volontaria,   periodica,   responsabile,
anonima  e  gratuita.  Il  programma  individua   le   macroaree   di
intervento, gli elementi progettuali qualificanti,  i  criteri  e  le
modalita' di riparto delle risorse assegnate alle regioni, i  termini
per la presentazione dei  progetti  regionali  e  l'erogazione  delle
risorse,  nonche'  le   modalita'   di   monitoraggio   e   controllo
sull'utilizzo  delle  risorse  erogate  e  sul  raggiungimento  degli
obiettivi previsti nei progetti regionali. 
 
3.1.1.1 Macroaree di intervento delle progettualita' 
Per la definizione dei  progetti,  le  regioni,  in  base  ai  propri
assetti organizzativi e in autonomia, da sole  o  consorziandosi  tra
loro nell'ambito degli Accordi  interregionali  di  plasmaderivazione
(AIP), individuano gli interventi, ovvero le macroaree di intervento,
finalizzati al miglioramento organizzativo delle  strutture  dedicate
alla raccolta, alla qualificazione e alla  conservazione  del  plasma
nazionale  destinato  alla  produzione  di  MPD.  Gli  interventi  di
miglioramento organizzativo sono finalizzati al raggiungimento  degli
obiettivi   di   autosufficienza   previsti   dal    «Programma    di
autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti  per  l'anno
2023». 
Le macroaree di intervento riguardano in via prioritaria la logistica
(miglioramento o realizzazione ex novo di facilities  destinate  alle
attivita' di raccolta,  congelamento,  testing  e  distribuzione  del
plasma), le strumentazioni (tra cui,  a  titolo  di  esempio,  quelle
destinate alla diffusione delle pratiche di aferesi produttiva  o  al
congelamento del plasma), le risorse umane (con un focus  particolare
sulle prestazioni relative all'sincentivazione del personale  addetto
alla    raccolta    del    plasma),    l'innovazione     tecnologica,
l'efficientamento delle risorse economiche  e  l'efficientamento  dei
processi organizzativi, concentrando le  progettualita'  su  elementi
misurabili. 
 
3.1.1.2 Elementi progettuali qualificanti 
Gli elementi qualificanti delle progettualita' riguardano: 
  a) Pertinenza: gli obiettivi progettuali sono  basati  su  problemi
     reali (dei beneficiari, del territorio, delle organizzazioni che
     operano  in  quel  settore,  ecc.)  delineati  nell'analisi   di
     contesto; 
  b) Rilevanza: la progettualita' risulta rispondente agli  obiettivi
     del sistema; 
  c) Coerenza  interna:   la   logica   dell'intervento   (obiettivi,
     risultati,  attivita')  risulta  costruita   in   modo   solido,
     realistico e consequenziale. 
  d) Sostenibilita':   il   miglioramento   della   situazione    dei
     beneficiari generato dal progetto puo' considerarsi  duraturo  e
     sostenibile nel tempo. 
  e) Trasferibilita'/replicabilita'  della  proposta  progettuale  in
     altre realta' territoriali; 
  f) Capacita' di aggregazione: la proposta coinvolge piu' regioni. 
  g) Impatto:  valutazione  quali-quantitativa  degli  effetti  delle
     attivita'  svolte  sui  beneficiari  della   progettualita'   di
     riferimento rispetto all'obiettivo individuato. 
 
3.1.1.3 Riparto delle somme per l'anno 2023 
Per  l'anno  2023  il  Ministero  della  salute,  sentito  il  Centro
nazionale sangue, in sede di  seconda  applicazione  del  decreto  19
dicembre 2022, sulla base degli indicatori stabiliti  -  calcolati  a
partire dai  dati  di  programmazione,  di  cui  all'articolo  2  del
presente programma, riportati nella Tabella 14 del presente Programma
e dai dati consolidati ed estrapolati da SISTRA - e  degli  esiti  di
cui ai progetti, eroga le risorse entro  il  31  marzo  2024,  ovvero
l'anno successivo al programma oggetto di valutazione. 
 
3.1.1.4 Modalita' di monitoraggio  e  controllo  sull'utilizzo  delle
        risorse erogate e sul raggiungimento degli obiettivi previsti 
Il Ministero della salute, con il supporto del CNS, svolge  attivita'
di monitoraggio e controllo sull'utilizzo delle risorse erogate e sul
raggiungimento degli obiettivi previsti, tenuto conto in  particolare
dei seguenti indicatori: 
  1) raggiungimento degli  obiettivi  annuali  programmati  nell'anno
     2023 relativamente alla raccolta e  produzione  plasma  per  uso
     industriale; 
  2) esito degli interventi di miglioramento organizzativo. 
 
3.2 NUOVO PROGRAMMA NAZIONALE PLASMA E MEDICINALI PLASMADERIVATI 
 
Con il Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati per  il
quinquennio 2016-2020, conclusosi nel 2021, sono stati  definiti  gli
indirizzi strategici per l'incremento della raccolta di plasma e  per
l'attuazione  di  interventi  per  il   governo   dell'appropriatezza
dell'utilizzo clinico del plasma e dei MPD, tenendo conto dei diversi
modelli organizzativi e dell'adesione delle regioni  ad  aggregazioni
interregionali per  la  plasmaderivazione.  Gli  obiettivi  regionali
relativi  alla  produzione  di  plasma,  destinato  al  frazionamento
industriale,  sono  stati  declinati  per  anno  in  funzione   della
quantita' totale da conferire nel quinquennio. 
Ai fini del monitoraggio dell'autosufficienza di plasma  e  MPD  sono
stati adottati indicatori mediante i quali monitorare la raccolta  di
plasma  nei  ST  e  nelle  UdR  e  la  promozione  del  razionale  ed
appropriato utilizzo del plasma ad uso clinico e  dei  MPD  da  parte
delle regioni. 
Considerato il nuovo contesto normativo, derivante  dall'articolo  19
della  legge  5  agosto  2022,  n.  118,  si   prospettano   notevoli
cambiamenti nel sistema della plasmaderivazione, tanto  da  rimandare
la definizione del nuovo  programma  quinquennale  al  termine  della
ridefinizione dello scenario normativo e attuativo,  in  quanto  ogni
eventuale programmazione non risulterebbe attendibile. Pertanto,  per
l'anno  2023  si  fara'  riferimento   al   presente   programma   di
autosufficienza. 
 
4 MODALITA' ORGANIZZATIVE E PIANI REGIONALI ANNUALI 
 
4.1 PIANI REGIONALI ANNUALI 
 
Il Programma per l'autosufficienza 2023 ribadisce la  necessita'  che
gli obiettivi della programmazione  trasfusionale  nazionale  trovino
attuazione nella pianificazione regionale, attraverso  l'adozione  di
un Programma regionale per l'autosufficienza, ai sensi  dell'articolo
11 della legge n. 219 del 2005 che, nel definire i principi  generali
sulla programmazione sanitaria in materia di attivita' trasfusionali,
dispone, altresi', che venga «definito annualmente  il  programma  di
autosufficienza  regionale,  individuando  i  consumi   storici,   il
fabbisogno reale, i livelli di produzione necessari,  le  risorse,  i
criteri di finanziamento del sistema, le modalita'  di  compensazione
intra-regionale ed inter-regionale ed i livelli  di  importazione  ed
esportazione  eventualmente   necessari».   Coerentemente   con   gli
indirizzi della  legge,  l'Accordo  Stato-Regioni  13  ottobre  20119
(Allegato A,  punto  6.2)  identifica  nel  programma  regionale  per
l'autosufficienza,   formulato   secondo   il   principio   di    non
frazionabilita' dell'autosufficienza rispetto al livello nazionale  e
della  conseguente  valenza  sovra-aziendale  e  sovra-regionale,  lo
strumento con il quale, «con modalita' e tempi da condividere con  il
CNS» e previo «confronto, condivisione ed eventuale revisione in sede
nazionale [.] la SRC definisce  il  programma  per  l'autosufficienza
regionale  del  sangue  e  dei  suoi  prodotti,  di  concerto  con  i
rappresentati  delle  associazioni   e   federazioni   dei   donatori
riconosciute a livello  della  regione/provincia  autonoma  e  con  i
rappresentanti   dei   professionisti   e   delle   direzioni   delle
aziende/enti presso cui operano i servizi trasfusionali».  Anche  per
l'anno  2023  le  regioni  sono  impegnate  a  redigere   e   rendere
disponibili, alla propria Rete trasfusionale e al livello centrale, i
documenti contenenti l'identificazione  di  azioni,  responsabilita',
tempi, strumenti, risorse ed indicatori  finalizzati  a  garantire  e
documentare in modo dinamico: 
  • il rispetto dei volumi di raccolta sangue e plasma programmati  e
    il  rispetto  degli  accordi  concordati  per  la   compensazione
    nazionale di emocomponenti; 
  • l'incremento  di  produzione  di  GR  nei  periodi  di   maggiore
    criticita' (giugno-settembre), per evitare il  perpetuarsi  della
    carenza di supporto trasfusionale ai pazienti con anemia cronica;
    questa previsione e' soprattutto da concretizzarsi ad opera delle
    regioni del gruppo IIb e I, piu' interessate  al  fenomeno  delle
    criticita' estive; 
  • le  modalita'   per   affrontare   i   fabbisogni   trasfusionali
    straordinari che possono generarsi a causa di  un  incremento  di
    richiesta  trasfusionale  legata  al  recupero  delle   attivita'
    pregresse rinviate; 
  • il rispetto  delle  quote  negoziate  all'interno  degli  accordi
    interregionali per la lavorazione industriale del plasma (AIP); 
  • le modalita' per garantire l'impiego prioritario dei MPD ottenuti
    dalla  lavorazione  del  plasma  nazionale  e  per  favorire   le
    acquisizioni e gli scambi sia tra regioni, nell'ambito degli  AIP
    che le vedono consorziate sia tra accordi diversi; 
  • l'efficacia delle azioni di mitigazione degli  impatti  derivanti
    dalle conseguenze della riduzione della raccolta di  plasma,  che
    numerose  regioni  hanno  previsto  per  il  2023   rispetto   al
    consuntivo 2022; cio' in considerazione del fatto che, come  gia'
    visto  nella  parte  relativa  al  fabbisogno   di   plasma   per
    l'ottenimento di MPD destinati al soddisfacimento  della  domanda
    interna, la produzione nazionale prevista nel  2023  e'  distante
    dall'indipendenza strategica dal mercato:  e'  quindi  necessario
    che le regioni e le PPAA esplorino le strategie  per  contrastare
    la possibile carenza di MPD salva-vita e per garantirne l'impiego
    piu'  appropriato  e  definiscano,  altresi',  le  previsioni  di
    acquisto sul libero mercato delle quote di fabbisogno non coperto
    dai prodotti provenienti dal conto-lavoro. 
 
4.2 TELEMEDICINA (TM) NEI SERVIZI TRASFUSIONALI 
 
La telemedicina (TM), supportata dai  servizi  di  sanita'  digitale,
rappresenta un'opportunita' per l'evoluzione sostenibile dei  modelli
assistenziali, consentendo l'erogazione di attivita' di  prevenzione,
diagnosi e cura, attraverso l'integrazione tra assistenza ospedaliera
e territoriale/domiciliare.  In  tal  senso,  si  configura  come  un
prezioso strumento a  supporto  anche  degli  sviluppi  futuri  della
medicina trasfusionale assistenziale, che puo'  ugualmente  avvalersi
degli  strumenti   della   TM   per   l'erogazione   di   prestazioni
assistenziali proprie del Sistema trasfusionale.  L'articolo  10-bis,
della legge n. 52 del 2022 (13) , demanda al CNS  lo  sviluppo  delle
linee di indirizzo per l'erogazione delle  prestazioni  trasfusionali
in TM, supportando la realizzazione di sperimentazioni gestionali. Al
riguardo,  il  CNS  ha  istituito  un  gruppo  di   lavoro   per   la
realizzazione di una linea guida in merito al processo di valutazione
della idoneita' del donatore di sangue attraverso la digitalizzazione
del questionario anamnestico e la sua fruizione da  remoto  da  parte
dei donatori prima del giudizio finale  di  idoneita'  da  parte  dei
sanitari preposti. 
Nell'ambito delle azioni centrali del Ministero della salute, al  CNS
e' stata assegnata la realizzazione di un  progetto  CCM,  avente  ad
oggetto l'«Applicazione degli strumenti di Telemedicina nel  contesto
dei  programmi  di  PBM  in  relazione  agli  obiettivi  del  Sistema
trasfusionale  nazionale»,  con  particolare  riguardo  ai   pazienti
candidati ad interventi di chirurgia in elezione. 
 
4.3 MONITORAGGIO DELLA QUALITA'  ORGANIZZATIVA:  COMMISSIONE  TECNICA
    NAZIONALE (CTN) 
 
Il decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261 (14)  stabilisce  che
l'attestazione  della  conformita'  ai  requisiti  applicabili   alle
strutture trasfusionali  (ST  e  UdR)  sia  conseguita  attraverso  i
processi regionali di autorizzazione e accreditamento. Il processo di
armonizzazione   dei   Sistemi   regionali   di   autorizzazione    e
accreditamento  e'  stato  avviato  nel  2010  con  la   definizione,
l'Accordo Stato-Regioni sui requisiti minimi strutturali, tecnologici
e organizzativi delle strutture trasfusionali derivanti  dalle  norme
nazionali e di matrice europea applicabili al settore, e delle  linee
guida per l'accreditamento delle stesse (2012) (15)  .  L'avvento  di
nuova normativa  comunitaria  ha,  successivamente,  reso  necessario
adeguare i suddetti requisiti con quelli dettati dalle Good  Practice
Guidelines, divenute cogenti per i sistemi trasfusionali europei. Nel
2021, con  decreto  del  Ministero  della  salute  (16)  ,  e'  stato
istituito   il   sistema   nazionale   di   verifica,   controllo   e
certificazione di conformita' delle attivita' e dei prodotti dei ST e
delle  UdR  alle  normative  nazionali  ed  europee,   rilevando   la
necessita'  di  meglio  raccordare  i  sistemi  di  autorizzazione  e
accreditamento delle regioni e PPAA con il  livello  nazionale  e  di
affidare a quest'ultimo una funzione di monitoraggio della qualita' e
sicurezza complessiva del sistema stesso. Infatti, il  nuovo  sistema
nazionale  di  verifica  ha  lo  scopo  di  garantire,  su  tutto  il
territorio nazionale, «uniformi ed  elevati  livelli  di  qualita'  e
sicurezza e omogeneita' delle attivita' e dei prodotti trasfusionali,
anche  ai  fini  della  produzione  di   medicinali   plasmaderivati,
l'armonizzazione delle modalita' e il rafforzamento  della  terzieta'
delle procedure regionali di verifica, controllo e certificazione  di
conformita'   delle   strutture   trasfusionali,    quale    garanzia
propedeutica al rilascio da parte  delle  regioni  e  delle  province
autonome dell'autorizzazione e dell'accreditamento istituzionale  [.]
e a supporto delle stesse». Per  tali  finalita',  l'articolo  3  del
decreto 5 novembre 2021, ha definito le  modalita'  di  funzionamento
del sistema nazionale di  verifica,  controllo  e  certificazione  di
conformita' delle attivita' e dei prodotti dei servizi trasfusionali,
nonche' l'istituzione della Commissione tecnica nazionale  (CTN),  in
qualita' di componente del sistema stesso. 
 
4.4 MAXI-EMERGENZE 
 
Il piano strategico nazionale per  il  supporto  trasfusionale  nelle
maxi emergenze stabilisce che le regioni e  le  PPAA,  attraverso  la
propria  SRC,  definiscono,  in  accordo  con  i   rispettivi   piani
nazionali,  la  scorta  strategica  di  emocomponenti  da   mantenere
costante, assicurando il  raccordo  tra  gli  organismi  nazionali  e
regionali della rete trasfusionale e le Unita' di crisi  nazionale  e
locale ai fini dell'attivazione del piano strategico  nazionale.  Nel
corso del 2022, alcune regioni hanno piu' volte  fatto  ricorso  alle
scorte per le maxi-emergenze durante il periodo estivo  a  causa  dei
fenomeni di shortage stagionale di emocomponenti labili. 
 
5 RIFERIMENTI TARIFFARI PER LA COMPENSAZIONE TRA LE REGIONI 
 
L'Accordo Stato-Regioni 17 giugno 2021 (17) definisce le  tariffe  in
merito al prezzo unitario di cessione, tra aziende  sanitarie  e  tra
regioni e PPAA, delle unita' di sangue, dei  suoi  componenti  e  dei
farmaci plasmaderivati prodotti in convenzione, favorendo  azioni  di
incentivazione dell'interscambio tra le aziende sanitarie all'interno
della stessa regione  e  tra  regioni  diverse.  Le  tariffe  di  cui
all'accordo  del  2021  derivano  dalla  revisione  e   aggiornamento
dell'accordo 20 ottobre 2015 (Rep.  atti  n.  168/CSR);  eventuali  e
ulteriori revisioni potranno avvenire  previa  stipula  di  un  nuovo
accordo, fatta salva la possibilita' di effettuare modifiche, con  le
medesime modalita', che dovessero  rendersi  necessarie  al  fine  di
garantire  l'economicita',  l'efficienza  e  la  sostenibilita'   del
sistema. A tal fine,  le  regioni  e  le  PPAA,  attraverso  le  SRC,
effettuano un monitoraggio periodico con il  coordinamento  del  CNS.
Tale monitoraggio include, oltre alle tariffe di cui  all'Accordo  17
giugno 2021, anche i contenuti dell'Accordo  Stato-Regioni  8  luglio
2021, relativo alla «definizione dei criteri e dei principi  generali
per la  regolamentazione  delle  convenzioni  tra  regioni,  province
autonome e Associazioni e Federazioni di dinatori  di  sangue  e  del
relativo schema-tipo», in quanto le  tariffe  dei  due  accordi  sono
strettamente correlate. 
 
6 STRUMENTI DI MONITORAGGIO 
 
6.1 MONITORAGGIO DELLA RACCOLTA DI SANGUE E PLASMA 
 
L'inserimento dei dati di produzione relativi alla raccolta di sangue
e di plasma su SISTRA costituisce un obiettivo delle regioni e  PPAA;
tali dati consentono di effettuare  un  monitoraggio  costante  della
produzione. A cadenza mensile, anche per il 2023, il CNS, effettuera'
l'estrapolazione dei dati inseriti dalle regioni e PPAA su SISTRA,  i
quali verranno analizzati e discussi nel corso delle riunioni mensili
della rete trasfusionale.  Tali  incontri,  che  negli  anni  passati
venivano effettuati a cadenza trimestrale, sono coordinati dal CNS  e
vedono la partecipazione di tutti gli attori del  Sistema:  Ministero
della salute, SRC, Associazioni e Federazioni di  donatori  volontari
di sangue, Associazioni dei pazienti emopatici e politrasfusi e  sono
finalizzati a valutare lo stato  dell'arte,  analizzare  l'evoluzione
degli indicatori  di  autosufficienza  e  di  programmazione  (18)  ,
monitorare lo stato di avanzamento della programmazione  di  raccolta
sangue e plasma e la sua adeguatezza rispetto ai bisogni del Paese  e
implementare eventuali azioni correttive nel caso di  rilevazione  di
criticita'. 
 
6.2 MONITORAGGIO DELLA PRODUZIONE E DEI CONSUMI DI MPD 
 
Il  monitoraggio  dei  consumi  di  MPD,  condotto   dalle   SRC   in
collaborazione  con  i  servizi  farmaceutici  regionali,  ai   sensi
dell'Allegato A,  punto  6.3  del  citato  Accordo  Stato-Regioni  13
ottobre 2011, sara' integrato con l'analisi dei dati di produzione  e
consumo dei MPD effettuata dal CNS (in collaborazione con l'Ufficio 4
della  Direzione  generale  della   digitalizzazione,   del   sistema
informativo sanitario e della statistica del Ministero della salute),
per sviluppare attivita' di confronto  sistematico.  Nell'ambito  del
Tavolo di cui al paragrafo  1.2.3  verra'  condotto  un  monitoraggio
della produzione nazionale di  MPD  e  l'identificazione  precoce  di
eventuali carenze degli stessi. 
 
7 CONCLUSIONI 
 
La fine dello stato di emergenza sanitaria e la contestuale riduzione
delle limitazioni che  hanno  contraddistinto  il  biennio  2020-2021
hanno comportato una progressiva ripresa delle  attivita'  sanitarie,
tra cui le attivita' trasfusionali,  con  particolare  riguardo  alle
attivita'  di  raccolta  di  sangue  ed  emocomponenti,  in  modo  da
garantire la piena disponibilita' di questi  prodotti  allo  sviluppo
delle attivita' sanitarie nel Paese. Differenti strumenti,  normativi
e di finanziamento, sono stati resi disponibili in questo periodo per
superare le criticita' che, preesistenti al periodo  pandemico,  sono
state da questo esacerbate, ed altri verranno ancora posti in  essere
nel prossimo futuro. Sebbene non sia stata ancora  risoltala  carenza
di personale medico ed infermieristico operante nei ST e  nelle  UdR,
molte sono le azioni prese in esame  per  la  riorganizzazione  e  il
potenziamento  delle  attivita'  produttive  dei  ST,  adeguate  alle
disponibilita' tecnologiche, anche mediante i processi di adeguamento
ai disposti dell'Accordo Stato-Regioni 25  luglio  2012  (19)  e  del
decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015, n. 70 (20) . 
I dati di raccolta dell'anno 2022 e le  previsioni  per  l'anno  2023
mostrano  che  la  programmazione   annuale   per   l'autosufficienza
nazionale  e  regionale  del  sangue   e   dei   suoi   prodotti   e'
complessivamente in grado  di  garantire  il  sistematico  equilibrio
quanti-qualitativo,  sostanzialmente  adeguato,  fra   produzione   e
fabbisogni di emocomponenti labili a uso trasfusionale. 
Le  procedure  di  monitoraggio   intensivo,   a   cadenza   mensile,
implementate dagli attori del sistema trasfusionale,  coordinate  dal
CNS, consentono di valutare costantemente i programmi definiti  e  le
dinamiche dei fabbisogni assistenziali trasfusionali  e  di  adottare
tempestivamente i necessari interventi  correttivi,  a  garanzia  dei
livelli  essenziali  di  assistenza  sanitaria  (LEA),   nonche'   di
presidiare eventi, situazioni straordinarie  o  possibili  criticita'
eventualmente   emergenti,   anche   stagionali,   o   di   carattere
epidemiologico (come e' accaduto durante la pandemia da COVID-19). 
Un ulteriore strumento  indispensabile  a  garantire  la  complessiva
autosufficienza nazionale del  sangue  e  dei  suoi  prodotti  e'  il
mantenimento, da parte di tutti gli attori del Sistema, di un livello
elevato di attenzione alla gestione delle scorte e all'appropriatezza
dei consumi di emocomponenti labili e MPD, attribuendo il  necessario
rilievo  alle  strategie  innovative   per   la   prevenzione   della
trasfusione evitabile. 
Con le risorse disposte dall'articolo 15, comma 9 della legge n.  219
del 2005, gia' erogate alle regioni per  l'anno  2022,  si  attendono
interventi di miglioramento organizzativo  delle  strutture  dedicate
alla raccolta, alla qualificazione e alla  conservazione  del  plasma
nazionale  destinato  alla  produzione  di  medicinali   emoderivati,
nonche'  un  conseguente  incremento  della   raccolta   di   plasma,
finalizzato al raggiungimento dell'autosufficienza  nella  produzione
di medicinali plasmaderivati prodotti da plasma  nazionale  derivante
dalla  donazione  volontaria,  periodica,  responsabile,  anonima   e
gratuita. Per tali finalita', «il Ministero della salute, sentiti  il
Centro nazionale sangue e la Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e  di  Bolzano,
definisce specifici programmi». 
 
Tabella 1. Produzione e trasfusione di Globuli rossi concentrati  nel
2022 e confronto con il 2021. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 2. Indice di case-mix (ICM) regionale relativo all'anno  2020
(21) . 
 
              =========================================
              |           Regione           |   ICM   |
              +=============================+=========+
              |Valle d'Aosta                |     0,96|
              +-----------------------------+---------+
              |Piemonte                     |     1,04|
              +-----------------------------+---------+
              |Liguria                      |     0,99|
              +-----------------------------+---------+
              |Lombardia                    |     1,03|
              +-----------------------------+---------+
              |PA Trento                    |     0,95|
              +-----------------------------+---------+
              |PA Bolzano                   |     0,83|
              +-----------------------------+---------+
              |Friuli V. G.                 |     0,95|
              +-----------------------------+---------+
              |Veneto                       |     1,01|
              +-----------------------------+---------+
              |Emilia-Romagna               |     1,00|
              +-----------------------------+---------+
              |Toscana                      |     1,05|
              +-----------------------------+---------+
              |Umbria                       |     0,97|
              +-----------------------------+---------+
              |Marche                       |     1,03|
              +-----------------------------+---------+
              |Lazio                        |     1,00|
              +-----------------------------+---------+
              |Sardegna                     |     0,94|
              +-----------------------------+---------+
              |Abruzzo                      |     0,99|
              +-----------------------------+---------+
              |Campania                     |     0,97|
              +-----------------------------+---------+
              |Molise                       |     1,09|
              +-----------------------------+---------+
              |Puglia                       |     0,98|
              +-----------------------------+---------+
              |Basilicata                   |     0,94|
              +-----------------------------+---------+
              |Calabria                     |     0,95|
              +-----------------------------+---------+
              |Sicilia                      |     0,99|
              +-----------------------------+---------+
              |Italia                       |     1,00|
              +-----------------------------+---------+
 
 
Tabella 3. Unita' di globuli rossi acquisite extraregione: anni  2019
- 2020 - 2021 dati validati (Fonte  SISTRA  «compensazioni»)  e  dati
2022 preliminari. 
 
=====================================================================
|   Regione acquirente   |   2019   |   2020   |   2021   |  2022*  |
+========================+==========+==========+==========+=========+
|Valle d'Aosta           |         1|         8|        73|      125|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Piemonte                |          |          |        19|       11|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Liguria                 |         2|          |         1|        3|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Lombardia               |         5|       653|       467|        7|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|PA di Trento            |         4|          |         4|        1|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|PA di Bolzano           |         4|          |          |        1|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Friuli V. Giulia        |          |          |          |         |
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Veneto                  |       353|       195|       130|      245|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Emilia-Romagna          |         6|          |         5|         |
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Toscana                 |     2.929|     1.984|     2.201|      785|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Umbria                  |        20|       195|       440|      530|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Marche                  |         4|          |       100|         |
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Lazio                   |    34.381|    32.169|    31.302|   19.771|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Sardegna                |    27.601|    26.892|    26.452|   22.031|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Abruzzo                 |     1.844|       623|       102|      971|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Campania                |     7.435|     5.124|     2.809|      198|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Molise                  |          |          |          |         |
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Puglia                  |         5|       115|          |       15|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Basilicata              |     1.474|       485|       300|         |
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Calabria                |          |       105|          |      150|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Sicilia                 |     2.437|     1.999|     2.335|    2.147|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Ospedale Pediatrico     |          |          |          |         |
|Bambino Gesu'           |       609|       586|       623|      406|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
|Italia                  |    79.114|    71.133|    67.363|   47.397|
+------------------------+----------+----------+----------+---------+
 
*Dati preliminari relativi ai globuli rossi inseriti in SISTRA. 
 
Tabella 4. Dati mensili preliminari di acquisizione dei globuli rossi
nell'anno 2022*. Fonte SISTRA. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
*Dati preliminari inseriti in SISTRA compensazioni. 
 
Tabella 5.  Indicatore  di  autosufficienza  (variazione  percentuale
delle unita' di  Concentrati  Eritrocitari  (CE)  prodotti  nell'anno
esaminato rispetto alle unita' di CE trasfuse nello stesso anno) anni
2021 e 2022. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 6. Plasma per frazionamento e plasma  per  la  produzione  di
plasma virus inattivato conferito alle aziende convenzionate  con  le
regioni e province autonome (kg e kg per 1.000 unita' di popolazione)
negli anni 2019-2022. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 7. Domanda totale di albumina (g e g/1.000  pop)  negli  anni
2019-2021. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 8. Domanda totale di immunoglobuline polivalenti (g e  g  per
mille unita' di popolazione) negli anni 2019-2021. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 9. Domanda totale di Immunoglobuline  (DTOT  Ig)  per  l'anno
2021 (g e g/1.000 pop), livelli di autosufficienza rispetto al plasma
per frazionamento  programmato  per  il  2023  e  stima  della  spesa
farmaceutica per l'acquisto sul mercato. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 10. Domanda totale di albumina (DTOT) per l'anno  2021  (g  e
g/1.000 pop), livelli  di  autosufficienza  rispetto  al  plasma  per
frazionamento  programmato  per  il  2023   e   stima   della   spesa
farmaceutica per l'acquisto sul mercato. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 11. Unita' di concentrati eritrocitari (CE) da produrre e  da
acquisire extraregione nel 2023. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 12. Unita' di concentrati eritrocitari (CE) da  produrre  nel
2023, prodotti nel 2022 e variazione percentuale  tra  la  produzione
programmata e quella rilevata. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 13. Volumi di plasma (kg  e  kg/1.000  pop)  che  le  regioni
italiane hanno programmato di inviare  alla  lavorazione  industriale
per la produzione di MPD nel  2023  e  la  differenza  rispetto  allo
scenario di programmazione  di  18  kg/1000  unita'  di  popolazione,
commisurato all'evoluzione della domanda dei prodotti driver 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 14. Riparto alle regioni delle risorse  di  cui  all'articolo
15, comma 9, della legge 21 ottobre 2005, n. 219. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figure  1-6.  Andamento  mensile  della  produzione  e  dell'utilizzo
trasfusionale dei globuli rossi nelle  regioni  e  province  autonome
italiane negli anni 2021 e 2022. 
 
Figura 1 - Regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 2. PPAA di Trento e Bolzano e Regioni Friuli Venezia Giulia  e
Veneto. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 3. Regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 4. Regioni Lazio, Sardegna, Abruzzo e Campania. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 5 - Regioni Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 6. Regione  Sicilia,  Servizi  trasfusionale  Forze  Armate  e
Italia. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 

(1) Decreto  del  Ministro  della  salute  26  maggio  2022,  recante
    «Programma di autosufficienza nazionale del  sangue  e  dei  suoi
    prodotti per l'anno 2022». 

(2) European Directorate for the Quality of Medicines  &  HealthCare,
    The collection, testing and use of blood and blood components  in
    Europe 2017, 2018 and 2019 report, 2022. Strasbourg,  Council  of
    Europe.                Disponibile                 all'indirizzo:
    https://freepub.edqm.eu/publications/PUBSD-90/detail 

(3) Decreto  del  Ministro  della  salute  2  dicembre  2016  recante
    «Programma nazionale plasma  e  medicinali  plasmaderivati,  anni
    2016-2020». 

(4) https://www.centronazionalesangue.it/wpcontent/uploads/2022/02/Do
    cumento-uso-IG-in-condizionidi-carenza.pdf 

(5) Accordo, ai sensi dell'articolo 6, comma  1,  lettera  b),  della
    legge 21 ottobre 2005, n 219, tra il Governo,  le  Regioni  e  le
    Province autonome per «la definizione dei criteri e dei  principi
    generali per la regolamentazione delle convenzioni  tra  regioni,
    province autonome e Associazioni e  Federazioni  di  donatori  di
    sangue  e  adozione  del  relativo   schema-tipo.   Revisione   e
    aggiornamento dcll'Accordo Stato-Regioni  14  aprile  2016  (Rep.
    atti n. 61/CSR)» (Rep. atti n. 100/CSR dell'8 luglio 2021). 

(6) Decreto del  Ministro  della  salute  2  novembre  2015,  recante
    «Disposizioni relative ai requisiti di qualita' e  sicurezza  del
    sangue e degli emocomponenti». 

(7) Accordo, ai sensi dell'articolo  4  del  decreto  legislativo  28
    agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le  regioni  e  le  province
    autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante  «Linee  di
    indirizzo per il governo del  percorso  del  paziente  chirurgico
    programmato» (Rep. atti n. 100/CSR del 9 luglio 2020). 

(8) Un bundle e'  un  insieme  contenuto  (da  3  a  5)  di  elementi
    (interventi, comportamenti e/o pratiche  evidence-based)  rivolti
    ad una specifica tipologia di pazienti e setting  di  cura,  che,
    applicati  congiuntamente  e  in  modo  adeguato,  migliorano  la
    qualita' e l'esito dei processi con un effetto maggiore di quello
    che gli stessi determinerebbero, se ogni strategia fosse  attuata
    separatamente (Resar 2012). 

(9) Decreto  del  Ministro  della  salute  dicembre   2016,   recante
    «Programma nazionale plasma  e  medicinali  plasmaderivati,  anni
    2016-2020»: «E' necessario che l'impiego dei MPD venga ricondotto
    a  livelli  coerenti  con  le  migliori   evidenze   scientifiche
    disponibili   di   efficacia   clinica,   in   conformita'    con
    raccomandazioni e LG internazionali e/o nazionali aggiornate e di
    elevata qualita', supportate da Societa' scientifiche o Panel  di
    esperti. Fermi restando i  livelli  anche  inferiori  di  domanda
    registrati  in  Italia  e  in  Europa,  in  contesti  di  elevata
    appropriatezza   prescrittiva,   sulla   base   delle    evidenze
    disponibili» e' «da considerarsi inappropriata (e quindi  da  non
    superare) una domanda di albumina  superiore  a  400  grammi  per
    mille  unita'  di  popolazione,   in   assenza   di   documentate
    peculiarita' epidemiologiche e cliniche». 

(10) Accordo, ai sensi dell'articolo 6, comma 1,  lettera  c),  della
     legge 21 ottobre 2005, n. 219, tra il Governo, le regioni  e  le
     province autonome di Trento e di Bolzano sul documento  relativo
     a «Caratteristiche  e  funzioni  delle  Strutture  regionali  di
     coordinamento (SRC) per le attivita' trasfusionali»  (Rep.  atti
     n. 206/CSR del 13 ottobre 2011). 

(11) Legge 15 luglio 2022, n. 91 recante «Conversione in  legge,  con
     modificazioni, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50,  recante
     misure urgenti in materia di  politiche  energetiche  nazionali,
     produttivita' delle imprese  e  attrazione  degli  investimenti,
     nonche' in materia di politiche sociali  e  di  crisi  ucraina»,
     art.  39-bis  (Disposizioni  in  favore  delle  associazioni  di
     volontariato operanti nell'ambito dell'attivita' trasfusionale). 

(12) Decreto del Ministro della  salute  19  dicembre  2022,  recante
     «Programmi finalizzati  al  raggiungimento  dell'autosufficienza
     nella produzione di medicinali emoderivati  prodotti  da  plasma
     nazionale e riparto delle risorse stanziate». 

(13) Legge 19 maggio 2022, n. 52, recante «Conversione in legge,  con
     modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n.  24,  recante
     disposizioni  urgenti  per  il  superamento  delle   misure   di
     contrasto  alla  diffusione  dell'epidemia   da   COVID-19,   in
     conseguenza  della  cessazione  dello   stato   di   emergenza»,
     all'articolo 10-bis prevede che «al fine di ridurre  il  rischio
     di contagio degli operatori e degli assistiti e di garantire  la
     continuita' assistenziale nell'ambito  dello  svolgimento  delle
     attivita'  trasfusionali,  le  prestazioni  sanitarie   relative
     all'accertamento dell'idoneita' alla donazione, alla produzione,
     distribuzione e assegnazione del sangue e degli emocomponenti  e
     alla diagnosi e cura nella medicina trasfusionale sono  inserite
     nell'elenco delle  prestazioni  di  telemedicina  e  organizzate
     secondo le linee guida emanate dal Centro nazionale sangue sulla
     base delle Indicazioni nazionali per l'erogazione di prestazioni
     in  telemedicina,  di  cui  all'accordo  sancito  in   sede   di
     Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni  e
     le province autonome di Trento  e  di  Bolzano  il  17  dicembre
     2020». 

(14) Decreto legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, recante «Revisione
     del  decreto  legislativo  19  agosto  2005,  n.  191,   recante
     attuazione della direttiva 2002/98/CE che  stabilisce  norme  di
     qualita' e di  sicurezza  per  la  raccolta,  il  controllo,  la
     lavorazione, la conservazione  e  la  distribuzione  del  sangue
     umano e dei suoi componenti». 

(15) Accordo, ai sensi dell'articolo 4  del  decreto  legislativo  26
     agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni  e  le  province
     autonome di Trento e di Bolzano sul documento concernete  «Linee
     guida per l'accreditamento dei  servizi  trasfusionali  e  delle
     unita' di raccolta del sangue e degli emocomponenti» (Rep.  atti
     n. 242/CSR del 16 dicembre 2010). 

(16) Decreto del Ministro  della  salute  5  novembre  2021,  recante
     «Istituzione e modalita' di funzionamento del sistema  nazionale
     di verifica, controllo e  certificazione  di  conformita'  delle
     attivita' e dei prodotti dei servizi trasfusionali». 

(17) Accordo ai sensi degli articoli 2 comma 1, lettera b)  e  4  del
     decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il  Governo,  le
     regioni  e  le  province  autonome  di  Trento  e   di   Bolzano
     concernente l'«Aggiornamento dell'Accordo Stato-Regioni  del  20
     ottobre 2015 (Rep. atti n. 168/CSR) in merito al prezzo unitario
     di cessione, tra aziende sanitarie  e  tra  regioni  e  province
     autonome, delle unita' di sangue,  dei  suoi  componenti  e  dei
     famaci plasmaderivati prodotti in convenzione, nonche' azioni di
     incentivazione  dell'interscambio  tra  le   aziende   sanitarie
     all'interno della regione e tra le regioni» (Rep. atti n. 90/CSR
     del 17 giugno 2021). 

(18) Indicatore  di  autosufficienza:  variazione  percentuale  delle
     unita'  di  concentrati  eritrocitari  (CE)  prodotti  nell'anno
     esaminato rispetto alle unita' di CE trasfuse nello stesso anno.
     Indicatore  di  programmazione:  variazione  percentuale   delle
     unita' di CE prodotti nell'anno in esame rispetto alle unita' di
     CE programmate in precedenza per lo stesso anno. 

(19) Accordo, ai sensi dell'articolo 4  del  decreto  legislativo  26
     agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni  e  le  province
     autonome di Trento  e  di  Bolzano  sul  documento  concernente:
     «Linee guida per l'accreditamento dei  servizi  trasfusionali  e
     delle unita' di raccolta del sangue e degli emocomponenti» (Rep.
     atti n. 149/CSR del 25 luglio 2012). 

(20) Decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015, n. 70,  recante
     «Regolamento recante  definizione  degli  standard  qualitativi,
     strutturali, tecnologici e quantitativi relativi  all'assistenza
     ospedaliera». 

(21) Fonte            dati            disponibile            all'URL:
     https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_3_1.jsp?
     lingua=italiano&id=38 L'ICM e' calcolato come  rapporto  fra  il
     peso medio del ricovero di un dato erogatore ed  il  peso  medio
     del ricovero nella casistica standard (nazionale).