Art. 3 
 
                     Ripartizione del Fondo 2023 
 
  1. Il fondo per le mense scolastiche biologiche e'  assegnato  alle
Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano  per  una  quota
parte dell'86%, al fine di ridurre i costi a carico  dei  beneficiari
del servizio di mensa scolastica biologica, sulla base del numero dei
beneficiari del servizio di  mensa  scolastica  biologica,  riportati
alla data del 31 marzo 2023, nell'elenco delle stazioni appaltanti  e
dei soggetti eroganti presenti nella piattaforma informatica, di  cui
al decreto direttoriale 24 maggio 2018, n. 39050. 
  2. Alla Regione Lombardia sono assegnati ulteriori euro  16.872,75,
quale recupero delle risorse che, per mero errore materiale, non sono
state assegnate con il decreto interministeriale 30 giugno  2021,  n.
299864, di riparto del Fondo relativo all'anno 2021. 
  3. Il Fondo per le mense  scolastiche  biologiche  e'  assegnato  a
tutte le regioni e le  province  autonome,  fatta  eccezione  per  la
Regione Emilia-Romagna, per la quale il  livello  di  informazione  e
promozione risulta gia' soddisfatto, per una quota parte del 14%  per
iniziative di informazione e di educazione alimentare in  materia  di
agricoltura biologica ed e' ripartito sulla  base  della  popolazione
scolastica accertata dal Ministero dell'istruzione e del merito,  con
riferimento all'anno scolastico 2022/2023,  fatta  eccezione  per  le
Province autonome di Trento  e  di  Bolzano  e  della  Regione  Valle
d'Aosta, i cui dati si riferiscono all'anno scolastico 2021/2022. 
  4.  Il  numero  totale  dei  beneficiari  del  servizio  di   mensa
scolastica biologica per l'anno 2023 e' pari a 37.973.727. 
  5.   La   popolazione   scolastica    accertata    del    Ministero
dell'istruzione e del merito relativa all'anno  scolastico  2022/2023
e'  pari  a  7.474.530  studenti,   comprensiva   della   popolazione
scolastica delle Province autonome di Trento e  di  Bolzano  e  della
Regione Valle d'Aosta  riferita  all'anno  scolastico  2021/2022,  ed
escludendo la Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 1, comma  4,
del decreto interministeriale 17 giugno 2019, n. 6401.