(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
                                                (articolo 1, comma 4) 
 
                  Progetto di gestione semplificato 
 
    Ai sensi dell'articolo 1, comma 4, per gli invasi interessati  da
un volume di interrimento non superiore al 5  per  cento  del  volume
utile di regolazione e da un tasso di interrimento  medio  annuo  non
superiore allo 0,5 per cento rispetto al volume di  invaso,  che  non
presentino accumulo di sedimenti in corrispondenza  degli  organi  di
scarico, e' possibile presentare un progetto di gestione semplificato
contenente le informazioni di cui al presente allegato. 
    1. Caratterizzazione del bacino idrografico direttamente  sotteso
e dei bacini allacciati afferenti all'invaso. 
      corografia generale del bacino idrografico d'interesse e  degli
eventuali bacini idrografici allacciati all'invaso; 
      dissesti di versante aventi rilievo per il progetto di gestione
in esame; 
      presenza di invasi a monte di quello oggetto di studio lungo lo
stesso  corso  d'acqua  e  descrizione  delle  possibili  interazioni
reciproche; 
      indicazioni delle aree protette di cui alla  legge  6  dicembre
1991, n. 394 e dei siti della rete Natura 2000 di cui al decreto  del
Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357; 
      produzione  solida  annua  del  bacino  in  base   ai   rilievi
batimetrici dell'invaso, interpretati tramite  una  caratterizzazione
geologica, geomorfologica e di uso del suolo del  bacino  idrografico
sotteso dallo sbarramento; 
      regime idrologico allo sbarramento; 
      portata di progetto e/o portata di progetto rivalutata; 
      serie storica dei volumi derivati e dei volumi invasati a passo
giornaliero. 
    2.  Caratterizzazione  dell'invaso  e  dello  sbarramento,  degli
organi di scarico e derivazione. 
    Descrizione,  anagrafica  e   localizzazione   geografica   dello
sbarramento e dell'invaso, corredata di elaborati in formato digitale
per i dati grezzi acquisiti: 
      schema complessivo dell'impianto di  cui  il  bacino  e'  parte
funzionale; 
      riferimenti  (nominativo,  recapito,  sede  legale  ecc..)  del
concessionario e del gestore se diverso; 
      nome del corso d'acqua sbarrato; 
      tipologia e caratteristiche dello sbarramento; 
      quote   di   minima   e   massima   regolazione;   planimetria,
caratteristiche geometriche e  sezioni  della  diga,  caratteristiche
geometriche  e  di  funzionamento  delle  opere  di  scarico   e   di
derivazione   e,   se   presente,   caratteristiche   e    ubicazione
dell'avandiga; 
      volume di invaso, volume utile di regolazione e volume morto di
progetto; 
      curve quote/volumi di progetto dell'invaso; 
      caratteristiche  geometriche  dell'invaso:  area,  lunghezza  e
larghezza dello specchio liquido, perimetro spondale  alla  quota  di
massima regolazione; 
      dati  relativi  alla  concessione  di  derivazione   (utilizzo,
portate derivate, scadenza della concessione, impianti alimentati). 
    3. Caratterizzazione dei  sedimenti  nell'invaso,  del  grado  di
interrimento e delle acque invasate. 
    Rilievi    batimetrici    dell'invaso    e    relativa    analisi
quali-quantitativa dei sedimenti fornendo gli  elaborati  in  formato
digitale. 
    Gli elaborati dovranno contenere i seguenti dati: 
      data di effettuazione dei rilievi; 
      condizioni di riferimento; 
      modalita' di esecuzione (strumentazione usata, metodi  di  post
processamento dei dati di campagna usati e incertezza misure); 
      tipo e scala  di  restituzione  degli  elaborati  ottenuti  dal
rilevamento; 
      traccia della navigazione con indicazione punti di misura  (per
rilievo  batimetrico)  esplicitati   nel   sistema   di   riferimento
utilizzato; 
      carta delle isoipse del fondale (carta batimetrica); 
      carta di confronto con precedenti batimetrie, se esistenti, con
evidenziate le aree di deposito e di erosione; 
      DTM (Digital Terrain Model) dell'area rilevata; 
      localizzazione dei punti di prelievo dei campioni di sedimento; 
      caratterizzazione  dei  sedimenti  dell'invaso  secondo  quanto
previsto dall'Allegato 5, punto 2 (in assenza di specifiche  tecniche
da parte della regione, ai sensi dell'articolo 6 comma 3); 
      descrizione delle pregresse  attivita'  operative  di  gestione
dell'invaso; 
      indicazioni sullo stato ecologico e chimico dell'invaso secondo
il Piano di  gestione  delle  acque  del  Distretto  idrografico,  se
disponibili. Qualora il corpo idrico non sia oggetto di  monitoraggio
come  corpo  idrico  lacustre,  e'  richiesta  la   caratterizzazione
chimico-fisica della colonna d'acqua. 
      elenco delle specie ittiche presenti nell'invaso (nel  caso  di
svasi consistenti). 
    Al fine di caratterizzare il grado  di  interrimento  dell'invaso
devono essere indicati/allegati: 
      volume di materiale solido sedimentato nel serbatoio, il volume
di invaso  ed  il  volume  utile  di  regolazione  al  momento  della
redazione del  Progetto,  confrontati  con  quelli  originari  e  con
precedenti rilievi, nonche' il volume medio di materiale  solido  che
sedimenta in un anno nel serbatoio ed andamento  nel  corso  del  suo
esercizio; 
      planimetrie e relative  sezioni  basate  su  rilievi  idonei  a
definire la morfometria del fondo dell'invaso; 
      valutazione dello stato di interrimento  in  prossimita'  degli
organi di scarico profondi, di derivazione e del paramento  di  monte
della  diga  corredato  di  sezioni   trasversali   e   longitudinali
riportanti anche  il  profilo  geometrico  degli  imbocchi  in  scala
adeguata. 
    4. Caratterizzazione dei corpi idrici a valle. 
    La  caratterizzazione  riguarda  i  corpi  idrici  potenzialmente
ricadenti nella cosiddetta «area di influenza»: 
      nomi dei corpi idrici a valle; 
      portata massima transitabile a valle ai sensi  della  direttiva
del Presidente del Consiglio dei  Ministri  8  luglio  2014,  recante
«Indirizzi  operativi  inerenti  l'attivita'  di  protezione   civile
nell'ambito dei bacini in cui  siano  presenti  grandi  dighe»  (c.d.
«Direttiva Dighe»), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 256 del  4
novembre 2014; 
      presenza  di  altri  invasi  a  valle  e  individuazione  delle
possibili interazioni. 
    In  caso  sia  necessario   effettuare   operazioni   di   svaso,
sfangamento e sghiaiamento la  caratterizzazione  riguarda  anche  il
regime idrologico, la stima del trasposto solido a valle (se  rilasci
frequenti)  e  la  caratterizzazione  geomorfologica  del   corridoio
fluviale. 
    5. Parte operativa 
    Il  progetto  di  gestione  semplificato,  con  riferimento  alle
sezioni precedenti, riporta i contenuti effettivamente applicabili al
caso in esame, considerando  che  per  gli  invasi  con  interrimento
trascurabile di norma non sono previste operazioni  per  la  gestione
dei sedimenti. 
    Il Progetto semplificato comprende comunque  le  informazioni  di
dettaglio relative alle  operazioni  di  svaso  per  manutenzione  ed
ispezione ed alle operazioni a carattere  sistematico  e  ripetitivo,
ivi comprese quelle di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b), e  di
cui all'allegato  3,  lettere  C)  (Informazioni  necessarie  per  le
operazioni di svaso, sfangamento e sghiaiamento) ed E)  (Piano  delle
comunicazioni).