(Allegato I.7-art. 11)
                            Articolo 11. 
               Relazione di sostenibilita' dell'opera. 
 
1. La relazione di sostenibilita' dell'opera, declinata nei contenuti
in ragione della specifica tipologia di intervento  infrastrutturale,
contiene, in linea generale e salva diversa  motivata  determinazione
del RUP: 
a) la descrizione degli obiettivi primari dell'opera  in  termini  di
risultati per le comunita' e i territori interessati,  attraverso  la
definizione dei benefici a lungo termine, come crescita,  sviluppo  e
produttivita', che ne possono realmente scaturire,  minimizzando,  al
contempo,  gli  impatti  negativi;  l'individuazione  dei  principali
portatori di interessi e l'indicazione, ove pertinente, dei modelli e
degli  strumenti  di  coinvolgimento  dei  portatori  d'interesse  da
utilizzare   nella   fase   di   progettazione,   autorizzazione    e
realizzazione dell'opera, in coerenza con le risultanze del dibattito
pubblico; 
b) la verifica degli eventuali contributi significativi ad almeno uno
o piu' dei seguenti obiettivi ambientali, come  definiti  nell'ambito
dei regolamenti (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 18 giugno 2020 e 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 12 febbraio 2021, tenendo in conto il ciclo di vita dell'opera: 
1) mitigazione dei cambiamenti climatici; 
2) adattamento ai cambiamenti climatici; 
3) uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; 
4) transizione verso un'economia circolare; 
5) prevenzione e riduzione dell'inquinamento; 
6) protezione e ripristino della biodiversita' e degli ecosistemi; 
c) una stima della Carbon Footprint dell'opera in relazione al  ciclo
di vita e il contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici; 
d) una stima della valutazione del ciclo di vita dell'opera in ottica
di  economia  circolare,  seguendo  le  metodologie  e  gli  standard
internazionali  (Life  Cycle  Assessment  -  LCA),  con   particolare
riferimento  alla  definizione  e  all'utilizzo  dei   materiali   da
costruzione ovvero dell'identificazione dei processi che  favoriscono
il riutilizzo di materia prima e seconda  riducendo  gli  impatti  in
termini di rifiuti generati; 
e) l'analisi del consumo complessivo  di  energia  con  l'indicazione
delle fonti per il soddisfacimento del bisogno energetico, anche  con
riferimento a criteri di progettazione bioclimatica; 
f) la  definizione  delle  misure  per  ridurre  le  quantita'  degli
approvvigionamenti esterni (riutilizzo  interno  all'opera)  e  delle
opzioni di modalita' di  trasporto  piu'  sostenibili  dei  materiali
verso/dal sito di produzione al cantiere; 
g) una stima degli impatti socio-economici dell'opera, con  specifico
riferimento alla promozione dell'inclusione sociale,  alla  riduzione
delle  disuguaglianze  e   dei   divari   territoriali   nonche'   al
miglioramento della qualita' della vita dei cittadini; 
h) l'individuazione delle misure di tutela del lavoro  dignitoso,  in
relazione all'intera filiera  societaria  dell'appalto  (subappalto);
l'indicazione dei contratti collettivi nazionali  e  territoriali  di
settore stipulati dalle associazioni dei datori e dei  prestatori  di
lavoro comparativamente piu' rappresentative sul piano  nazionale  di
riferimento per le lavorazioni dell'opera; 
i) l'utilizzo  di  soluzioni  tecnologiche  innovative,  ivi  incluse
applicazioni  di  sensoristica  per  l'uso  di   sistemi   predittivi
(struttura, geotecnica, idraulica, parametri ambientali).