(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio   comunale  di  Casalvecchio  di   Puglia  (Foggia),
rinnovato  nelle  consultazioni  elettorali  del  16  novembre  1997,
composto  dal  sindaco  e  da  dodici consiglieri,  si  e'  venuta  a
determinare una  grave situazione di  crisi a causa  delle dimissioni
rassegnate  da  sette  componenti   del  corpo  consiliare  con  atti
acquisiti al protocollo dell'ente in data 25 ottobre 1999.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presentati  al  protocollo  dell'ente,   della  meta'  piu'  uno  dei
consiglieri,  hanno  determinato l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo.
  Il  prefetto  di  Foggia, pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 2690.13.4/Gab. del  26 ottobre 1999, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio  comunale di  Casalvecchio di  Puglia (Foggia)  ed alla
nomina del commissario  per la provvisoria gestione  del comune nella
persona della rag.ra Gerardina D'Addesio.
    Roma, 26 novembre 1999
                            Il Ministro dell'interno: Russo Jervolino