Allegato E Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attivita' e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi previsto per il liceo musicale e coreutico. LICEO MUSICALE E COREUTICO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINEE GENERALI E COMPETENZE Lingua La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell'identita' di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali. Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana: e' in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprieta', variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l'uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico. L'osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione ordinata del discorso. Ha inoltre una complessiva coscienza della storicita' della lingua italiana, maturata attraverso la lettura fin dal biennio di alcuni testi letterari distanti nel tempo, e approfondita poi da elementi di storia della lingua, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell'Italia odierna, caratterizzato dalle varieta' d'uso dell'italiano stesso. Letteratura Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell'intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverra' progressivamente lungo l'intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterra' piu' proficuo mettere in particolare rilievo e della specificita' dei singoli indirizzi liceali. Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di paragone con altro da se' e di ampliamento dell'esperienza del mondo; ha inoltre acquisito stabile familiarita' con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede. E' in grado di riconoscere l'interdipendenza fra le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti e impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l'uso estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacita' di contribuire al senso). Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi via via degli strumenti indispensabili per l'interpretazione dei testi: l'analisi linguistica, stilistica, retorica; l'intertestualita' e la relazione fra temi e generi letterari; l'incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. Ha potuto osservare il processo creativo dell'opera letteraria, che spesso si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso del quinquennio matura un'autonoma capacita' di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di porre loro domande personali e paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell'oggi. Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle Origini ai nostri giorni: coglie la dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto; l'incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione letteraria (nel senso sia della continuita' sia della rottura); il nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Ha approfondito poi la relazione fra letteratura ed altre espressioni culturali, anche grazie all'apporto sistematico delle altre discipline che si presentano sull'asse del tempo (storia, storia dell'arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente con i docenti di Lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci fra la letteratura e le altre arti. Ha compiuto letture dirette dei testi (opere intere o porzioni significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), ha preso familiarita' con le caratteristiche della nostra lingua letteraria, formatasi in epoca antica con l'apparire delle opere di autori di primaria importanza, soprattutto di Dante. Ha una conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto il valore artistico e il significato per il costituirsi dell'intera cultura italiana. Nell'arco della storia letteraria italiana ha individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza e le opere di cui si e' avvertita una ricorrente presenza nel tempo, e ha colto altresi' la coesistenza, accanto alla produzione in italiano, della produzione in dialetto. La lettura di testi di valore letterario ha consentito allo studente un arricchimento anche linguistico, in particolare l'ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la capacita' di adattare la sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e il tono ai diversi temi, l'attenzione all'efficacia stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua PRIMO BIENNIO Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacita' linguistiche orali e scritte, mediante attivita' che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell'uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, cosi' come attenzione sara' riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale. Nell'ambito della produzione orale lo studente sara' abituato al rispetto dei turni verbali, all'ordine dei temi e all'efficacia espressiva. Nell'ambito della produzione scritta sapra' controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l'organizzazione logica entro e oltre la frase, l'uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell'interpunzione, e sapra' compiere adeguate scelte lessicali. Tali attivita' consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sara' in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista. Questo percorso utilizzera' le opportunita' offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l'arricchimento del lessico e sviluppare le capacita' di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalita' dell'insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata. Al termine del primo biennio affrontera', in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Nel secondo biennio e nell'anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilita' della lingua, considerata in una grande varieta' di testi proposti allo studio. L'affinamento delle competenze di comprensione e produzione sara' perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avra' particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso. Lo studente analizzera' i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarita' del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l'incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell'attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell'argomentazione. Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell'italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l'importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell'italiano parlato nella comunita' nazionale dall'Unita' ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive piu' recenti per quanto riguarda la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l'accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi. Letteratura PRIMO BIENNIO Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicita', da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civilta' occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole - nell'immaginario collettivo, cosi' come e' andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l'Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera' i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualita' artistica, il contributo decisivo alla formazione dell'italiano moderno, l'esemplarita' realizzativa della forma-romanzo, l'ampiezza e la varieta' di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si accostera', attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica. Attraverso l'esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.). SECONDO BIENNIO Il disegno storico della letteratura italiana si estendera' dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicita' di ogni fenomeno letterario, richiede di selezionare, lungo l'asse del tempo, i momenti piu' rilevanti della civilta' letteraria, gli scrittori e le opere che piu' hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realta', quanto attraverso la codificazione e l'innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorrera', dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo. Il senso e l'ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la citta', le forme della committenza), dell'affermarsi di visioni del mondo (l'umanesimo, il rinascimento, il barocco, l'Illuminismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non puo' non giovarsi dell'apporto di diversi domini disciplinari. E' dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrera' lo studio della storia, della filosofia, della storia dell'arte, delle discipline scientifiche - che troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sara' letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l'affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri). QUINTO ANNO In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessita' della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sara' studiato all'inizio dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andra' dall'Unita' d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l'assetto sociale e politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano piu' generalmente la modernita' e la postmodernita', osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che piu' hanno marcato l'innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d'Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; cosi' come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della "tradizione del Novecento". Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il percorso della poesia, che esordira' con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplera' un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprendera' letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potra' essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello...). Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica. LINGUA E CULTURA STRANIERA LINEE GENERALI E COMPETENZE Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacita' di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di analisi e interpretazione di aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a piu' discipline. Il valore aggiunto e' costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonche' sui fenomeni culturali. Si realizzeranno inoltre con l'opportuna gradualita' anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche. Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Cio' consentira' agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale e' percio' lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all'interno del nostro paese. Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realta' culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua PRIMO BIENNIO Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio. SECONDO BIENNIO Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilita' e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilita' ad altre lingue. QUINTO ANNO Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica. In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l'apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l'asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali. Cultura PRIMO BIENNIO Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualita', testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificita' formali e culturali; riconosce similarita' e diversita' tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana). SECONDO BIENNIO Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di piu' immediato interesse di ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche diverse, con priorita' per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio. QUINTO ANNO Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica, musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualita', cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. STORIA E GEOGRAFIA LINEE GENERALI E COMPETENZE Storia Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichita' ai giorni nostri, nel quadro della storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varieta' di prospettive e interpretazioni, le radici del presente. Il punto di partenza sara' la sottolineatura della dimensione temporale di ogni evento e la capacita' di collocarlo nella giusta successione cronologica, in quanto insegnare storia e' proporre lo svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D'altro canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe' lo spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante dell'apprendimento della disciplina. Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni, coglie gli elementi di affinita-continuita' e diversita-discontinuita' fra civilta' diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di societa', alla produzione artistica e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovra' essere riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei diritti umani), maturando altresi', anche in relazione con le attivita' svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile. E' utile ed auspicabile rivolgere l'attenzione alle civilta' diverse da quella occidentale per tutto l'arco del percorso, dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civilta' indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civilta' cinese al tempo dell'impero romano; alle culture americane precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civilta' nel Novecento. Una particolare attenzione sara' dedicata all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri dei diversi percorsi liceali. Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno spazio adeguato potra' essere riservato ad attivita' che portino a valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o confrontare diverse tesi interpretative: cio' al fine di comprendere i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della storia, la varieta' delle fonti adoperate, il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturera' inoltre un metodo di studio conforme all'oggetto indagato, che lo metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. Attenzione, altresi', dovra' essere dedicata alla verifica frequente dell'esposizione orale, della quale in particolare sara' auspicabile sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la padronanza terminologica. Geografia Al termine del percorso biennale lo studente conoscera' gli strumenti fondamentali della disciplina ed avra' acquisito familiarita' con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del territorio. Lo studente sapra' orientarsi criticamente dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avra' di conseguenza acquisito un'adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Sapra' in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di "lunga durata", i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realta' in chiave multiscalare. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Storia PRIMO BIENNIO Il primo biennio sara' dedicato allo studio delle civilta' antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civilta' dell'Antico vicino Oriente; la civilta' giudaica; la civilta' greca; la civilta' romana; l'avvento del Cristianesimo; l'Europa romano-barbarica; societa' ed economia nell'Europa altomedioevale; la Chiesa nell'Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell'Islam; Impero e regni nell'altomedioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sara' accompagnato da una riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l'archeologia, l'epigrafia e la paleografia. SECONDO BIENNIO Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell'Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed eta' moderna, nell'arco cronologico che va dall'XI secolo fino alle soglie del Novecento. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell'XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; societa' ed economia nell'Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l'avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell'unita' religiosa dell'Europa; la costruzione degli stati moderni e l'assolutismo; lo sviluppo dell'economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l'eta' napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalita' nell'Ottocento, il Risorgimento italiano e l'Italia unita; l'Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l'imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell'Ottocento. E' opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: societa' e cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l'Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti. QUINTO ANNO L'ultimo anno e' dedicato allo studio dell'epoca contemporanea, dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l'opportunita' che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, e' tuttavia necessario che cio' avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico e' ancora aperto. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l'inizio della societa' di massa in Occidente; l'eta' giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l'URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del '29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l'Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana. Il quadro storico del secondo Novecento dovra' costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla "guerra fredda" alle svolte di fine Novecento: l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'eta' di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualita' del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello stato d'Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali; 3) la storia d'Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all'inizio degli anni 90. Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura "geografica" (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sara' dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l'esperienza della guerra, societa' e cultura nell'epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico). Geografia PRIMO BIENNIO Nel corso del biennio lo studente si concentrera' sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa, dei continenti e degli Stati. Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l'urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversita' culturali (lingue, religioni), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e societa', gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversita'), la geopolitica, l'Unione europea, l'Italia, l'Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati piu' rilevanti. Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all'Italia, all'Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell'arco dell'intero quinquennio. A livello esemplificativo lo studente descrivera' e collochera' su base cartografica, anche attraverso l'esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un'attenzione particolare all'area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirera' a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sara' anche la capacita' di dar conto dell'importanza di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d'acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni). Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovra' acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densita' della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (poverta', livelli di istruzione, reddito, ecc.). Per questo tipo di analisi prendera' familiarita' con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificita' locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finalita', dalle origini della cartografia (argomento che si presta piu' che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS. FILOSOFIA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente e' consapevole del significato della riflessione filosofica come modalita' specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull'esistenza dell'uomo e sul senso dell'essere e dell'esistere; avra' inoltre acquisito una conoscenza il piu' possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il giudizio critico, l'attitudine all'approfondimento e alla discussione razionale, la capacita' di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversita' dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale. Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi lo avranno messo in grado di orientarsi sui seguenti problemi fondamentali: l'ontologia, l'etica e la questione della felicita', il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della bellezza, la liberta' e il potere nel pensiero politico, nodo quest'ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Lo studente e' in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline. Il percorso qui delineato potra' essere declinato e ampliato dal docente anche in base alle peculiari caratteristiche dei diversi percorsi liceali, che possono richiedere la focalizzazione di particolari temi o autori. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO Nel corso del biennio lo studente acquisira' familiarita' con la specificita' del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe piu' significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il piu' possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sara' inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni. Nell'ambito della filosofia antica imprescindibile sara' la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori giovera' la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L'esame degli sviluppi del pensiero in eta' ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurra' il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche. Tra gli autori rappresentativi della tarda antichita' e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d'Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d'Aquino, alla cui maggior comprensione sara' utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla "riscoperta" di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo. Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all'empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l'idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sara' opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l'Umanesimo-Rinascimento, l'Illuminismo e il Romanticismo, esaminando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia). QUINTO ANNO L'ultimo anno e' dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell'ambito del pensiero ottocentesco sara' imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all'hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell'epoca dovra' essere completato con l'esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonche' dei piu' significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza. Il percorso continuera' poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l'esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica. MATEMATICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso dei licei classico, linguistico, musicale coreutico e della scienze umane lo studente conoscera' i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in se' considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di semplici fenomeni, in particolare del mondo fisico. Egli sapra' inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprendera' il significato concettuale. Lo studente avra' acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avra' acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica nella civilta' greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica. Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio: 1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, assiomatizzazioni); 2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria analitica cartesiana, le funzioni elementari dell'analisi e le prime nozioni del calcolo differenziale e integrale; 3) un'introduzione ai concetti matematici necessari per lo studio dei fenomeni fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e alle nozione di derivata; 4) un'introduzione ai concetti di base del calcolo delle probabilita' e dell'analisi statistica; 5) il concetto di modello matematico e un'idea chiara della differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello della modellistica (possibilita' di rappresentare la stessa classe di fenomeni mediante differenti approcci); 6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo; 7) una chiara visione delle caratteristiche dell'approccio assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificita' rispetto all'approccio assiomatico della geometria euclidea classica; 8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la capacita' di saperlo applicare, avendo inoltre un'idea chiara del significato filosofico di questo principio ("invarianza delle leggi del pensiero"), della sua diversita' con l'induzione fisica ("invarianza delle leggi dei fenomeni") e di come esso costituisca un esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del ragionamento matematico. Questa articolazione di temi e di approcci costituira' la base per istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, la filosofia e la storia. Al termine del percorso didattico lo studente avra' approfondito i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscera' le metodologie elementari per la costruzione di modelli matematici in casi molto semplici ma istruttivi, e sapra' utilizzare strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Nel liceo classico un'attenzione particolare sara' posta alle relazioni tra pensiero matematico e pensiero filosofico; nel liceo linguistico, al ruolo dell'espressione linguistica nel ragionamento matematico; nel liceo musicale e coreutico, al ruolo delle strutture matematiche nel linguaggio musicale; nel liceo delle scienze umane, a una visione critica del ruolo della modellizzazione matematica nell'analisi dei processi sociali. Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L'insegnamento della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarita' con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il percorso, quando cio' si rivelera' opportuno, favorira' l'uso di questi strumenti, anche in vista del loro uso per il trattamento dei dati nelle altre discipline scientifiche. L'uso degli strumenti informatici e' una risorsa importante che sara' introdotta in modo critico, senza creare l'illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione di problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacita' di calcolo mentale. L'ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente richiedera' che l'insegnante sia consapevole della necessita' di un buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l'importanza dell'acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi. L'approfondimento degli aspetti tecnici, in questi licei, sara' strettamente funzionale alla comprensione in profondita' degli aspetti concettuali della disciplina. L'indicazione principale e': pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondita'. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Aritmetica e algebra Il primo biennio sara' dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente sviluppera' le sue capacita' nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprieta' delle operazioni. Lo studio dell'algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permettera' di approfondire la conoscenza della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisira' una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell'irrazionalita' di √2 e di altri numeri sara' un'importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornira' un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un'occasione per affrontare il tema dell'approssimazione. L'acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sara' accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori. Lo studente apprendera' gli elementi di base del calcolo letterale, le proprieta' dei polinomi e le piu' semplici operazioni tra di essi. Lo studente acquisira' la capacita' di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un'equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica. Geometria Il primo biennio avra' come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verra' chiarita l'importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si e' presentato storicamente, l'approccio euclideo non sara' ridotto a una formulazione puramente assiomatica. Al teorema di Pitagora sara' dedicata una particolare attenzione affinche' ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali. Lo studente acquisira' la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sara' in grado di riconoscere le principali proprieta' invarianti. La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sara' effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria. Lo studente apprendera' a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprieta' come il parallelismo e la perpendicolarita'. L'intervento dell'algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sara' disgiunto dall'approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica. Relazioni e funzioni Obiettivo di studio sara' il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all'introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprendera' a descrivere un problema con un'equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni. Lo studente studiera' le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = x , f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Sapra' studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscera' le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprendera' gli elementi della teoria della proporzionalita' diretta e inversa. Lo studente sara' in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati. Dati e previsioni Lo studente sara' in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni piu' idonee. Sapra' distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprieta' dei valori medi e delle misure di variabilita', nonche' l'uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sara' svolto il piu' possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprendera' la nozione di probabilita', con esempi tratti da contesti classici e con l'introduzione di nozioni di statistica. Sara' approfondito in modo rigoroso il concetto di modello matematico, distinguendone la specificita' concettuale e metodica rispetto all'approccio della fisica classica. Elementi di informatica Lo studente diverra' familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studiera' le modalita' di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali. Un tema fondamentale di studio sara' il concetto di algoritmo e l'elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilita' e alcuni semplici esempi relativi. SECONDO BIENNIO Aritmetica e algebra Lo studente apprendera' a fattorizzare semplici polinomi, sapra' eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondira' l'analogia con la divisione fra numeri interi. Apprendera' gli elementi dell'algebra dei vettori (somma, moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprendera' il ruolo fondamentale nella fisica. Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero ?, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo studente si introdurra' alla problematica dell'infinito matematico e delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisira' i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia mediante l'uso di strumenti di calcolo. Geometria Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondira' la comprensione della specificita' dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria. Studiera' le proprieta' della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprendera' le definizioni e le proprieta' e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell'ambito di altre discipline, in particolare nella fisica. Studiera' alcuni esempi significativi di luogo geometrico. Affrontera' l'estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, studiera' le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarita'. Relazioni e funzioni Lo studente apprendera' lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado. Studiera' le funzioni elementari dell'analisi e dei loro grafici, in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziale e logaritmo. Apprendera' a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonche' di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto cio' sia in un contesto discreto sia continuo. Non sara' richiesta l'acquisizione di particolare abilita' nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni, abilita' che sara' limitata a casi semplici e significativi. Dati e previsioni Lo studente, in ambiti via via piu' complessi, il cui studio sara' sviluppato il piu' possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, sapra' far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione. Studiera' la probabilita' condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonche' gli elementi di base del calcolo combinatorio. In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondira' il concetto di modello matematico. QUINTO ANNO Geometria Lo studente apprendera' i primi elementi di geometria analitica dello spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere. Relazioni e funzioni Lo studente approfondira' lo studio delle funzioni fondamentali dell'analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisira' il concetto di limite di una successione e di una funzione e apprendera' a calcolare i limiti in casi semplici. Lo studente acquisira' i principali concetti del calcolo infinitesimale - in particolare la continuita', la derivabilita' e l'integrabilita' - anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocita' istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sara' richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limitera' alla capacita' di derivare le funzioni gia' studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacita' di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonche' a determinare aree e volumi in casi semplici. L'obiettivo principale sara' soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, si trattera' di approfondire l'idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti. Dati e previsioni Lo studente apprendera' le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilita' (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua). In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell'ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avra' ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacita' di costruirne e analizzarne esempi. FISICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente avra' appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. In particolare, lo studente avra' acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l'esperimento e' inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilita' di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la societa' in cui vive. La liberta', la competenza e la sensibilita' dell'insegnante - che valutera' di volta in volta il percorso didattico piu' adeguato alla singola classe e alla tipologia di Liceo all'interno della quale si trova ad operare svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Universita', enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO Si iniziera' a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unita' di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avra' chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparera' ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato. Lo studio della meccanica riguardera' problemi relativi all'equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sara' affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relativita' di Galilei. Dall'analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincera' a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantita' di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentira' allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affrontera' concetti di base come temperatura, quantita' di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permettera' di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo portera' a generalizzare la legge di conservazione dell'energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. L'ottica geometrica permettera' di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprieta' di lenti e specchi. Lo studio delle onde riguardera' le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concludera' con elementi essenziali di ottica fisica. I temi indicati dovranno essere sviluppati dall'insegnante secondo modalita' e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica. QUINTO ANNO Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permettera' allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, gia' incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessita' del suo superamento e dell'introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si dara' anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. Lo studente completera' lo studio dell'elettromagnetismo con l'induzione elettromagnetica; un'analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo portera' a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. La dimensione sperimentale potra' essere ulteriormente approfondita con attivita' da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Universita' ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento. E' auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia. Alla professionalita' del docente si deve intendere affidata la responsabilita' di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali. SCIENZE NATURALI LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso del primo biennio liceale lo studente possiede le conoscenze disciplinari essenziali e, a livello elementare, le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di «osservazione e sperimentazione». L'acquisizione di questo metodo, secondo le particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce l'aspetto formativo e orientativo dell'apprendimento/insegnamento delle scienze. Questo e' il contributo specifico che il sapere scientifico puo' dare all'acquisizione di "strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realta", anche in indirizzi di studio in cui le scienze vengono trattate solo nel primo biennio. Anche in tale contesto la dimensione sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline e' da tenere sempre presente. Si potranno individuare quindi alcune attivita' sperimentali particolarmente significative da svolgersi lungo l'arco dell'anno, in laboratorio, in classe o sul campo, come esemplificazione del metodo proprio delle discipline, da privilegiare rispetto a sviluppi puramente teorici e/o mnemonici. Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi', a livello liceale, accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti gia' acquisiti negli anni precedenti, introducendo nuove chiavi interpretative. In termini metodologici, si adotta un approccio di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo, che tiene conto delle capacita' e delle conoscenze degli studenti del primo biennio. Al termine del percorso biennale lo studente avra' percio' acquisito le seguenti competenze: sapere effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni elementari, classificare, riconoscere nelle situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della societa' attuale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione- descrizione. Tale approccio va rispettato perche' e' adeguato alle capacita' di comprensione degli studenti. Si potranno inoltre realizzare, come opportuna introduzione pratica ai metodi dell'indagine scientifica, alcune attivita' sperimentali significative, quali ad esempio, osservazioni microscopiche dei viventi, esplorazioni di tipo geologico sul campo e osservazione di reazioni chimiche fondamentali. Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti gia' in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio di strutture e fenomeni che avvengono alla superficie della Terra, approfondendo in particolare quelli presenti nella realta' locale. che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera) e di fenomeni quali terremoti, vulcani ecc., con riferimento alle trasformazioni che frequentemente avvengono alla superficie del nostro pianeta. Per la biologia si riprendono aspetti di carattere osservativo riferiti ai viventi, facendo riferimento in particolare alla loro varieta' di forme (biodiversita'), ai loro diversi ambienti, alla complessita' della loro costituzione (la cellula, con cenni anche alle basi molecolari del suo funzionamento - per esempio, struttura e funzione del DNA), alle relazioni tra gli organismi (evoluzione, genetica mendeliana) e tra organismi e ambiente (ecologia). Vengono infine introdotti i principi e gli elementi essenziali della anatomia e fisiologia del corpo umano, ponendo particolare attenzione agli aspetti di educazione alla salute. I contenuti di chimica comprendono l'osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton; la formula chimica e il suo significato; la classificazione degli elementi secondo Mendeleev; la struttura dell'atomo e i legami chimici; i concetti di base della chimica organica e i principali composti organici, anche in relazione ai contenuti previsti per la biologia. Fatti salvi gli elementi di Scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalita' e con l'ordine ritenuti piu' idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate. STORIA DELL'ARTE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente ha una chiara comprensione del rapporto tra le opere d'arte e la situazione storica in cui sono state prodotte, quindi dei molteplici legami con la letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica, la religione. Attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, ha inoltre acquisito confidenza con i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed e' capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici. Fra le competenze acquisite ci sono necessariamente: la capacita' di inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro specifico contesto storico; saper leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; essere in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate. Lo studente infine ha consapevolezza del grande valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro paese e conosce per gli aspetti essenziali le questioni relative alla tutela, alla conservazione e al restauro. Fin dal primo anno e' dunque necessario chiarire che esistono molti modi di osservare le opere d'arte, fornendo agli studenti gli elementi essenziali di conoscenza dei principali metodi storiografici, e sottolineare che un'opera d'arte non e' solo un insieme di valori formali e simbolici, ne' il frutto di una generica attivita' creativa, ma comporta anche una specifica competenza tecnica. Inoltre e' importante che in una lezione, ad esempio, sull'Anfiteatro Flavio o sul "Giudizio" della Sistina trovino posto anche delle considerazioni sulle modifiche subite, sullo stato di conservazione, sulle problematiche del restauro. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Nel corso del primo biennio si affrontera' lo studio della produzione artistica dalle sue origini nell'area mediterranea alla fine del XIV secolo. La programmazione didattica dovra' prevedere anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti), in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi piu' significativi e le chiavi di lettura piu' appropriate. Appare opportuno includere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale, anche sotto il profilo della tutela, della conservazione e del restauro. Tra i contenuti fondamentali: l'arte greca, scegliendo le opere piu' significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che e' alla radice dell'arte occidentale; il teatro greco-ellenistico e quello romano; lo stretto legame con la dimensione politica dell'arte e dell'architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi di conoscenza della produzione artistica alto-medievale; l'arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell'architettura gotica come presupposto di una nuova spazialita'; la "nascita" dell'arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda meta' del Duecento e la prima meta' del Trecento. SECONDO BIENNIO Nel secondo biennio si prevedera' lo studio dei fenomeni artistici iniziando dal primo Quattrocento per concludere con il Romanticismo. Data l'ampiezza dell'arco temporale, occorre una programmazione didattica che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni a carattere monografico e individuando di volta in volta i temi piu' significativi e le chiavi di lettura piu' adeguate. Per l'arte del Rinascimento in particolare, data l'estrema ricchezza e la complessita' della produzione artistica di questo periodo, e' necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l'individuazione di un percorso e di criteri-guida capaci comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti. Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli "artisti precursori"; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della "terza maniera": Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica Classicismo-Manierismo nell'arte del Cinquecento; la grande stagione dell'arte veneziana. Data la grande varieta' delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potra' essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell'insegnante, dalla realta' territoriale del liceo. Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento, del Settecento e del primo Ottocento. Tra i contenuti fondamentali: le novita' proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l'influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del Barocco romano e dei suoi piu' importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococo'; il vedutismo; la riscoperta dell'antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l'arte romantica e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico. In relazione all'indirizzo di studi l'insegnante potra' prevedere degli approfondimenti sull'architettura teatrale, a partire dal Rinascimento fino al "prototipo" della Scala e agli altri teatri realizzati in Italia tra la fine del Settecento e i primi anni dell'Ottocento. QUINTO ANNO Nel quinto anno si prevede lo studio della produzione artistica del secondo Ottocento e del Novecento, a partire dal Realismo fino alla meta' dello scorso secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee. Tra i contenuti fondamentali: i riflessi del clima politico e sociale di meta' Ottocento nella pittura dei realisti; l'importanza della fotografia e degli studi sulla luce e sul colore per la nascita dell'Impressionismo; la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l'arte tra le due guerre e il ritorno all'ordine; la nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell'arte contemporanea; il contributo dei movimenti artistici del Novecento alle sperimentazioni in campo teatrale e scenografico. SEZIONE MUSICALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito la consapevolezza della propria corporeita' intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attivita' fisiche svolte nei diversi ambienti. Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando un'ampia gamma di attivita' motorie e sportive: cio' favorisce un equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle capacita' motorie dello studente, sia coordinative che di forza, resistenza, velocita' e flessibilita', e' sia obiettivo specifico che presupposto per il raggiungimento di piu' elevati livelli di abilita' e di prestazioni motorie. Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E' in grado di analizzare la propria e l'altrui prestazione, identificandone aspetti positivi e negativi. Lo studente sara' consapevole che il corpo comunica attraverso un linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi, volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza favorisce la libera espressione di stati d'animo ed emozioni attraverso il linguaggio non verbale. La conoscenza e la pratica di varie attivita' sportive sia individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e valorizzare attitudini, capacita' e preferenze personali acquisendo e padroneggiando dapprima le abilita' motorie e successivamente le tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e controllata. L'attivita' sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la personalita' dello studente generando interessi e motivazioni specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potra' sviluppare. L'attivita' sportiva si realizza in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti l'abitudine e l'apprezzamento della sua pratica. Essa potra' essere propedeutica all'eventuale attivita' prevista all'interno dei Centri Sportivi Scolastici. Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune. La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un'attivita' fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo. Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di attivita' favoriscono nello studente una maggior fiducia in se stesso. Un'adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente matura l'esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport ed al tempo libero. L'acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi tipi di ambiente non puo' essere disgiunto dall'apprendimento e dall'effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta reazione all'imprevisto, sia a casa che a scuola o all'aria aperta. Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunita' per familiarizzare e sperimentare l'uso di tecnologie e strumenti anche innovativi, applicabili alle attivita' svolte ed alle altre discipline. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell'istruzione si strutturera' un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialita' di ogni studente. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive Lo studente dovra' conoscere il proprio corpo e la sua funzionalita', ampliare le capacita' coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attivita' sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui. Lo sport, le regole e il fair play La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumera' carattere di competitivita', dovra' realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all'attivita' motoria e sportiva. E' fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilita', sia nell'arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente pratichera' gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnera' negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilita' personali; collaborera' con i compagni all'interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialita'. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Lo studente conoscera' i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adottera' i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l'efficienza fisica, cosi' come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscera' gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un'occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l'ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche. SECONDO BIENNIO Nel secondo biennio l'azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilita' degli studenti proseguira' al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva. A questa eta' gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre piu' ampia capacita' di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive La maggior padronanza di se' e l'ampliamento delle capacita' coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attivita' motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici. Lo studente sapra' valutare le proprie capacita' e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attivita' di diversa durata e intensita', distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimentera' varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un'autoriflessione ed un'analisi dell'esperienza vissuta. Lo sport, le regole e il fair play L'accresciuto livello delle prestazioni permettera' agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonche' la partecipazione e l'organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialita' sportive o attivita' espressive. Lo studente cooperera' in equipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti; sapra' osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo ed all'attivita' fisica; pratichera' gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Ogni allievo sapra' prendere coscienza della propria corporeita' al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Sapra' adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attivita', nel rispetto della propria e dell'altrui incolumita'; egli dovra' pertanto conoscere le informazioni relative all'intervento di primo soccorso. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Il rapporto con la natura si sviluppera' attraverso attivita' che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficolta', stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo. Gli allievi sapranno affrontare l'attivita' motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici. QUINTO ANNO La personalita' dello studente potra' essere pienamente valorizzata attraverso l'ulteriore diversificazione delle attivita', utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell'ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilita' molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Cio' portera' all'acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attivita' motorie sviluppate nell'arco del quinquennio in sinergia con l'educazione alla salute, all'affettivita', all'ambiente e alla legalita'. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive Lo studente sara' in grado di sviluppare un'attivita' motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale. Avra' piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Sapra' osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell'attivita' motoria e sportiva proposta nell'attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l'arco della vita. Lo sport, le regole e il fair play Lo studente conoscera' e applichera' le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; sapra' affrontare il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Sapra' svolgere ruoli di direzione dell'attivita' sportiva, nonche' organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Lo studente assumera' stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all'attivita' fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa e' utilizzata nell'ambito dell'attivita' fisica e nei vari sport. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Lo studente sapra' mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attivita' ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l'utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a cio' preposta. ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE LINEE GENERALI E COMPETENZE Il profilo d'entrata, tramite l'accertamento previsto, individua nello studente il possesso di un adeguato livello di competenze in ingresso in ordine alla formazione del suono, alle tecniche di base che consentono di affrontare brani di media difficolta', nonche' al possesso di un basilare repertorio di brani d'autore, per quanto attiene all'esecuzione e all'interpretazione con lo strumento scelto. Nel corso del quinquennio lo studente sviluppa notevoli capacita' tecnico-esecutive ed interpretative mediante lo studio di un primo strumento integrato, a seconda delle caratteristiche monodiche o polifoniche dello stesso, da un secondo strumento avente caratteristiche funzionali complementari (polifoniche, ovvero monodiche). Al termine del percorso liceale, lo studente avra' acquisito capacita' esecutive e interpretative alle quali concorreranno: lo sviluppo di un proprio adeguato metodo di studio e di autonoma capacita' di autovalutazione; l'acquisizione di un ricca specifica letteratura strumentale (autori, metodi e composizioni), solistica e d'insieme, rappresentativa dei diversi momenti e contesti della storia della musica (nell'evoluzione dei suoi linguaggi) fino all'eta' contemporanea; la progressiva acquisizione di specifiche capacita' analitiche a fondamento di proprie scelte interpretative consapevoli e storicamente contestualizzabili; la maturazione progressiva di tecniche improvvisative (solistiche e d'insieme) e di lettura/esecuzione estemporanea; la conoscenza dell'evoluzione storica delle tecniche costruttive degli strumenti utilizzati e della principali prassi esecutive a loro connesse. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Lo studente acquisisce anzitutto un significativo rapporto tra gestualita' e produzione del suono, affiancato da una buona dimestichezza nell'uso dei sistemi di notazione e una graduale familiarita' con le principali formule idiomatiche specifiche dello strumento con riferimento a fondamentali nozioni musicali di tipo morfologico (dinamica, timbrica, ritmica, metrica, agogica, melodia, polifonia, armonia, fraseggio ecc.). Apprende essenziali metodi di studio e memorizzazione e la basilare conoscenza della storia e tecnologia degli strumenti utilizzati. Al termine del primo biennio, in particolare, lo studente deve aver sviluppato: per il primo strumento, adeguate e consapevoli capacita' esecutive di composizioni di epoche, generi, stili e tradizioni diverse, supportate da semplici procedimenti analitici pertinenti ai repertori studiati; per il secondo strumento, gli essenziali elementi di tecnica strumentale. SECONDO BIENNIO Lo studente sviluppa le capacita' di mantenere un adeguato equilibrio psicofisico (respirazione, percezione corporea, rilassamento, postura, coordinazione) in diverse situazioni di performance, utilizzando anche tecniche funzionali alla lettura a prima vista, alla memorizzazione e all'esecuzione estemporanea. Lo studente da' altresi' dare prova di saper adattare metodologie di studio alla soluzione di problemi esecutivi (anche in rapporto alle proprie caratteristiche), di maturare autonomia di studio e di saper ascoltare e valutare se stesso e gli altri nelle esecuzioni solistiche e di gruppo. Piu' in particolare, al termine del secondo biennio lo studente avra' acquisito la capacita' di eseguire con scioltezza, anche in pubblico, brani di adeguato livello di difficolta' tratti dai repertori studiati per il primo strumento. Per il secondo strumento dovra' invece dare prova di saper eseguire semplici brani ed aver conseguito competenze adeguate e funzionali alla specifica pratica strumentale. QUINTO ANNO Oltre al consolidamento delle competenze gia' acquisite (in particolare nello sviluppo dell'autonomia di studio anche in un tempo dato), per il primo strumento lo studente conosce e sa interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della letteratura solistica e d'insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della musica, fino all'eta' contemporanea. Da' prova di saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell'esecuzione anche mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive. Sa' altresi' adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all'improvvisazione, nonche' all'apprendimento di un brano in un tempo dato. Sa' utilizzare tecniche adeguate all'esecuzione di composizioni significative di epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonche' di aver compreso le poetiche dei diversi autori presentati. TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE LINEE GENERALI E COMPETENZE Nel corso del quinquennio lo studente acquisisce familiarita' con le strutture, i codici e le modalita' organizzative ed espressive del linguaggio musicale, sia impadronendosi dei principali concetti legati ai sistemi di regole grammaticali e sintattiche maggiormente in uso (modalita', tonalita', sistemi popolari e contemporanei), sia maturando la capacita' di produrre semplici composizioni che utilizzino tali sistemi di regole. Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia i codici di notazione dimostrando di saperli utilizzare autonomamente e consapevolmente sia sul piano della lettura sia su quello della scrittura. E' in grado di leggere con la voce e con lo strumento brani monodici e polifonici, anche in contrappunto imitato e in differenti chiavi, di rappresentarne aspetti morfologici e sintattico-formali attraverso il corretto movimento e utilizzo del corpo e di trascrivere, sotto dettatura, semplici brani nella loro interezza individuandone l'ambito ritmico-metrico, armonico e intervallare, nonche' le dinamiche e l'agogica. Tale padronanza, fondata sul progressivo affinamento dell'orecchio musicale, conduce lo studente a saper analizzare, all'ascolto e in partitura, opere di vario genere, stile e epoca, cogliendone caratteristiche morfologiche (dal punto di vista ritmico, melodico, dinamico e timbrico) e relazioni sintattico-formali, rappresentandole anche attraverso schemi di sintesi pertinenti, utilizzando una terminologia appropriata e individuando i tratti che ne determinano l'appartenenza a un particolare stile e genere musicale. Sul piano compositivo lo studente padroneggia i diversi procedimenti armonici, anche contemporanei, rintracciandoli in brani significativi attraverso appropriate tecniche di analisi e servendosene per improvvisare, per armonizzare melodie e per produrre arrangiamenti e composizioni autonome o coordinate ad altri linguaggi (visivo, teatrale, coreutico), senza escludere il ricorso agli strumenti offerti dalla tecnologia attuale. La capacita' di scrivere e arrangiare per singoli strumenti ed insiemi strumentali/vocali dovra' fondarsi sulla conoscenza degli strumenti e delle tecniche di strumentazione, dello sviluppo delle forme musicali e degli elementi della retorica musicale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Nel corso del primo biennio lo studente consolida le competenze relative allo sviluppo dell'orecchio, alla padronanza dei codici di notazione, all'acquisizione dei principali concetti del linguaggio musicale, allo sviluppo di capacita' di comprensione analitica e di produzione di semplici brani attraverso l'improvvisazione e la composizione. E' opportuno che cio' avvenga in modo integrato attraverso percorsi organizzati intorno a temi concettuali (scale, modi, metri, timbri, forme, ecc.) e a temi multidisciplinari (musica/parola, musica/immagini), che offriranno lo spunto per attivita' di lettura, ascolto, analisi, improvvisazione e composizione. In questo segmento scolastico occorrera' condurre lo studente a leggere con la voce e con lo strumento e a trascrivere brani monodici di media difficolta' rispettandone le indicazioni agogiche e dinamiche, a trascrivere all'ascolto bicordi e triadi nonche' semplici frammenti polifonici a due parti, a cogliere all'ascolto e in partitura gli elementi fondamentali e le principali relazioni sintattico-formali presenti in un semplice brano, a padroneggiare i fondamenti dell'armonia funzionale producendo semplici arrangiamenti e brani originali, a improvvisare e comporre individualmente, o in piccolo gruppo, partendo da spunti musicali o extra-musicali anche sulla base di linguaggi contemporanei. Lo studente riproduce e improvvisa sequenze ritmiche e frasi musicali, nonche' semplici poliritmi e canoni, con l'uso della voce, del corpo e del movimento, curandone anche il fraseggio. SECONDO BIENNIO Nel corso del secondo biennio lo studente approfondisce i concetti e i temi affrontati in precedenza assumendo una prospettiva storico-culturale che evidenzi continuita' e discontinuita' nell'evoluzione dei sistemi di regole e delle modalita' di trasmissione della musica, sia sul piano della notazione sia su quello della composizione. E' opportuno che cio' si traduca in percorsi organizzati intorno a temi con implicazioni storiche (modalita', contrappunto, canone, evoluzione dell'armonia funzionale, storia delle forme musicali, ecc.) che consentano di affinare in modo integrato abilita' di lettura e trascrizione polifonica e armonica applicata a partiture di crescente complessita', di analisi all'ascolto e in partitura di brani appartenenti a differenti repertori, stili, generi, epoche, di improvvisazione e composizione che impieghino tecniche contrappuntistiche e armoniche storicamente e stilisticamente caratterizzate. Sara' approfondita la conoscenza delle caratteristiche e delle possibilita' dei diversi strumenti musicali, nonche' delle piu' importanti tecniche informatiche; tali conoscenze saranno messe alla prova in attivita' di composizione e arrangiamento, con o senza un testo dato, anche a supporto di altri linguaggi espressivi. Lo studente riproduce sequenze ritmiche complesse, poliritmi e polimetrie con pertinente uso del corpo e del movimento e brevi brani musicali, sia individualmente sia in gruppo, evidenziando l'aspetto ritmico, il fraseggio e la forma anche attraverso l'uso del corpo e del movimento. Lo studente da' prova di saper armonizzare e comporre melodie mediamente complesse e articolate, con modulazione a toni vicini e lontani, progressioni, appoggiature e ritardi, utilizzando anche settime e none. QUINTO ANNO Lo studente affina ulteriormente sia le capacita' di lettura e trascrizione all'ascolto di brani con diversi organici strumentali e vocali, sia gli strumenti analitici, che saranno prevalentemente esercitati su brani del XX secolo appartenenti a differenti generi e stili, ivi comprese le tradizioni musicali extraeuropee. Approfondisce la conoscenza dell'armonia tardo-ottocentesca e novecentesca, in modo di servirsene all'interno di improvvisazioni, arrangiamenti e composizioni. Consolida le tecniche compositive funzionali alla realizzazione di prodotti multimediali e di brani elettroacustici ed elettronici. A consolidamento del percorso precedente, lo studente dovra' essere in grado di armonizzare e di comporre melodie mediamente complesse e articolate con modulazione ai toni vicini e lontani, progressioni, appoggiature e ritardi e utilizzando anche settime e none. Alla fine del percorso lo studente dovra' essere in grado di elaborare e realizzare un progetto compositivo, con una forte vocazione multidisciplinare, atto ad essere eseguito a guisa di prova finale, presentandone per iscritto le istanze di partenza e gli scopi perseguiti. STORIA DELLA MUSICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso lo studente ha acquisito familiarita' con la musica d'arte di tradizione occidentale; conosce un'ampia varieta' di opere musicali significative d'ogni epoca, genere e stile grazie all'ascolto diretto di composizioni integrali (o di loro importanti porzioni) coordinato con la lettura e l'analisi sia del testo verbale, ove presente, sia della partitura; e' consapevole del valore in se' rappresentato da un ascolto attento di strutture musicali complesse che risponda, prima che al soddisfacimento di un obbligo scolastico, a un'autonoma curiosita' intellettuale ed estetica; conosce il profilo complessivo della storia della musica occidentale di tradizione scritta; sa riconoscere e collocare nei quadri storico-culturali e nei contesti sociali e produttivi pertinenti i principali fenomeni artistici, i generi musicali primari e gli autori preminenti, dal canto gregoriano ai giorni nostri; sa distinguere e classificare le varie fonti della storia della musica (partiture; testi poetici per musica; trattati; documenti verbali, visivi, sonori, audiovisivi; testimonianze materiali); riconosce per sommi capi l'evoluzione della scrittura musicale; descrive almeno le primarie caratteristiche strutturali e foniche degli strumenti dell'orchestra sinfonica; legge, interpreta e commenta testi musicali, attraverso gli strumenti della descrizione morfologica e stilistica, individuando sia la specificita' estetica dei fenomeni musicali in se', sia gli esiti della loro pianificata interazione con mezzi espressivi diversi (poetici, teatrali, filmici, architettonici, ecc.). Lo studente coglie le differenze che delimitano il campo della storia della musica rispetto al dominio di due territori contigui, ad essa peraltro collegati da importanti connessioni: da un lato, lo studio delle musiche di tradizione orale (con un'attenzione particolare per la musica popolare italiana, da nord a sud); dall'altro, la prospettiva sistematica nella descrizione e analisi dei fenomeni musicali (estetica musicale; psicologia della musica; sociologia della musica; ecc.). E' in grado di verbalizzare a voce e per iscritto l'esperienza dell'ascolto di musiche di varie epoche per mezzo di categorie lessicali e concettuali specifiche, e di tematizzare la dimensione storica implicita in tale esperienza, riconoscendo tanto l'attualita' estetica dell'opera d'arte musicale nel momento della sua fruizione quanto il suo significato di testimonianza d'un passato e d'una tradizione prossimi o remoti. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO E' opportuno che nel primo biennio l'avviamento all'ascolto critico della musica d'arte, sempre coordinato con la lettura del testo verbale (ove presente) e della partitura, segua un impianto prevalentemente tipologico e miri a una presa di contatto consapevole con generi, forme e stili musicali di varie epoche, senza assoggettarli a una sequenza cronostorica preordinata. Tale contatto investe sia i generi della cosiddetta 'musica assoluta' sia i generi fondati sull'interazione di linguaggi espressivi diversi (musica vocale, teatro d'opera, balletto, musica per film) e prevede nell'arco del biennio l'ascolto integrale di almeno un paio di opere d'ampia mole, costitutive per l'identita' occidentale moderna e radicate nell'immaginario collettivo (una Passione di Bach, Don Giovanni o Il flauto magico di Mozart, la Nona Sinfonia di Beethoven, Rigoletto o Otello o la Messa da Requiem di Verdi, qualche ampio estratto dai drammi musicali di Wagner, un balletto di ?ajkovskij, il Sacre du printemps di Stravinskij, e simili). Ai fini di una piu' efficace comprensione delle strutture metrico-ritmiche sia poetiche sia musicali, lo studente applica le conoscenze della versificazione italiana maturate nell'insegnamento di Lingua e letteratura italiana. Si familiarizza con gli strumenti primari della ricerca bibliografico-musicale e fonovideografica. Nel corso del biennio ascolta e legge personalmente un certo numero di "classici" riferiti a repertori diversi da quelli specifici dello strumento principale prescelto (p. es. concerti di Vivaldi, suites di Bach, quartetti di Haydn, sonate di Beethoven, lieder di Schubert e Schumann, sinfonie di Mendelssohn, Brahms, Mahler, ecc.); l'insegnante li introdurra' e a suo tempo ne accertera' l'avvenuta assimilazione. SECONDO BIENNIO Lo studente conosce il profilo storico della musica europea di tradizione scritta dal canto gregoriano e dalle origini della polifonia fino al secolo XIX e incontra alcuni grandi autori, quali Machaut, Dufay, Josquin, Palestrina, Monteverdi, Vivaldi, Rameau, Bach, Händel, Haydn, Mozart, Beethoven, Rossini, Schubert, Berlioz, Schumann, Chopin ecc. L'insegnante, nel valutare di volta in volta il percorso didattico piu' adeguato alla sezione di liceo e alla singola classe, stabilira' quale tratto dell'Ottocento includere nel biennio, se cioe' arrestarsi all'altezza di Beethoven e Rossini o se procedere oltre, anche al fine di non compromettere, nell'anno conclusivo, l'approdo all'eta' contemporanea. L'attenzione dello studente si concentra sull'ascolto, la lettura e la comprensione di opere musicali significative, schivando peraltro l'ambizione dell'enciclopedismo (del tipo 'tutto Bach' o 'tutto Beethoven') o, viceversa, del monografismo (del tipo 'storia del concerto dal Sei all'Ottocento'). In parallelo, potra' proseguire l'ascolto di opere selezionate anche da altri periodi storici. La comprensione di autori, generi e opere andra' sempre rapportata ai quadri storico-culturali e ai contesti sociali e produttivi, nonche' alle continuita' e discontinuita' che caratterizzano la trasmissione e tradizione del sapere musicale. Nel secondo biennio lo studente inizia ad approcciare le diverse tipologie di fonti e documenti della storia della musica, la storia della scrittura musicale, la storia e tecnologia degli strumenti musicali, la storia della vocalita', nonche' gli elementi basilari dell'etnomusicologia (modalita' della trasmissione dei saperi musicali nelle culture di tradizione orale; problematiche della ricerca sul campo). QUINTO ANNO Lo studente conosce il profilo storico dal secolo XIX ai giorni nostri e analizza autori come Liszt, Verdi, Wagner, Brahms, Puccini, Debussy, Mahler, Stravinskij, Schönberg, Bartok, Webern, Šostakovic, Britten, Berio, Stockhausen ecc., nonche' a margine fenomeni come il jazz, la 'musica leggera' e la cosiddetta popular music. Nel contempo apprende i principii della storiografia musicale (finalita' e metodi della musicologia storica), differenziandoli dagli approcci che contraddistinguono la musicologia sistematica da un lato, l'etnomusicologia dall'altro. Nell'accostarsi alle musiche di tradizione orale, europee ed extraeuropee ampliera' le proprie conoscenze alle musiche popolari dell'Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare. LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME LINEE GENERALI E COMPETENZE Nel corso del quinquennio lo studente si esercita nell'esecuzione/interpretazione di composizioni vocali e strumentali di musica d'insieme, diverse per epoche, generi, stili e tradizione musicale, e acquisire elevata padronanza: sia in contesti esclusivamente musicali, sia in forma scenica (ovvero in rapporto ad altre forme espressive artistiche performative quali la danza, il teatro ecc.). In particolare, al termine del percorso liceale, lo studente avra' maturato elevate capacita' sincroniche e sintoniche (nella condivisione espressiva degli aspetti morfologici: ritmici, metrici, agogici, melodici, timbrici, dinamici, armonici, di fraseggio), nonche' elevate capacita' di ascolto, di valutazione e autovalutazione, nelle esecuzioni di gruppo. Lo studente dovra' infine possedere appropriati strumenti di lettura e di interpretazione critica (anche filologica) delle partiture studiate, nonche' adeguate capacita' improvvisative nella musica d'insieme. Una maggiore e piu' pertinente specificazione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento del Laboratorio di Musica d'insieme non puo' prescindere dalla definizione delle quattro sottosezioni che tale materia necessariamente presuppone: 1. Canto ed esercitazioni corali 2. Musica d'insieme per strumenti a fiato 3. Musica d'insieme per strumenti ad arco 4. Musica da camera Dette sottosezioni saranno specificate, nell'ambito del Piano dell'offerta formativa e della collaborazione con le Istituzioni di Alta formazione musicale, tenendo conto della composizione delle classi e della maturazione delle competenze strumentali degli studenti. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Lo studente acquisisce principi e processi di emissione vocale nell'attivita' corale, nonche' le conoscenze dei sistemi notazionali, in partitura, di adeguati brani di musica vocale e strumentale d'insieme, utilizzando tecniche funzionali alla lettura a prima vista e all'esecuzione estemporanea e applicando semplici procedimenti analitici pertinenti ai repertori studiati. Al termine del primo biennio lo studente esegue e interpreta semplici brani di musica d'insieme, vocale e strumentale, seguendo in modo appropriato le indicazioni verbali e gestuali del direttore. SECONDO BIENNIO Lo studente sviluppa le conoscenze e abilita' gia' acquisite con particolare riferimento, nelle esecuzioni e interpretazioni di gruppo, all'appropriata padronanza tecnica, all'adeguatezza stilistica e all'applicazione di procedimenti analitici pertinenti ai repertori studiati (anche al fine di sviluppare la consapevolezza esecutiva degli elementi che connotano generi e stili diversi). Mediante strategie di miglioramento, sviluppa le capacita' di ascolto e valutazione (di se' e degli altri) anche in rapporto ad abilita' esecutive estemporanee ed improvvisative. QUINTO ANNO Lo studente sviluppa strategie atte alla conduzione di ensemble nella preparazione di un brano. Nell'affinare le proprie capacita' di ascolto e di autovalutazione, e sulla base della comprensione degli elementi che connotano generi e stili diversi nonche' della contestualizzazione storico-stilistica dei repertori studiati, lo studente acquisisce un elevato grado di autonomia nello studio (individuale e in gruppo) e nella concertazione di composizioni cameristiche o comunque scritte per organici ridotti. TECNOLOGIE MUSICALI LINEE GENERALI E COMPETENZE Nel corso del quinquennio lo studente acquisisce padronanza delle diverse tecnologie informatiche e multimediali. A partire dall'utilizzo di software di editing del suono e della notazione musicale, con particolare riferimento agli strumenti studiati, lo studente e' in grado di gestire le principali funzioni dell'editing musicale al fine di elaborare materiali audio di supporto allo studio e alle proprie performances (anche in direzione creativa) e di coordinare consapevolmente le interazioni tra suono e altre forme espressive (gestuali, visive e testuali). E' in grado di configurare/organizzare uno studio di home recording per la produzione musicale in rapporto a diversi contesti operativi e di utilizzare le tecniche e gli strumenti per la comunicazione e la creazione condivisa di musica in rete, giungendo ad eseguire basilari elaborazioni e sperimentazioni su oggetti sonori. Al termine del percorso liceale lo studente sa acquisire, elaborare e organizzare segnali provenienti da diverse sorgenti sonore (attraverso la rete o realizzando riprese sonore in contesti reali in studio, con un singolo strumento, un piccolo organico ecc.), utilizzandoli coerentemente nello sviluppo di progetti compositivi, anche riferiti alle opere ascoltate ed analizzate. A partire dalla conoscenza critica dell'evoluzione storica della musica elettroacustica, elettronica e informatico-digitale, delle sue poetiche e della sua estetica, lo studente padroneggia appropriate categorie analitiche relative all'impiego della musica in vari contesti espressivi musicali e multimediali e utilizza consapevolmente i principali strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie digitali e dalla rete in ambito musicale per giungere alla realizzazione di progetti compositivi e performativi che coinvolgano le specifiche tecniche acquisite. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Lo studente acquisisce le conoscenze di base dell'acustica e psicoacustica musicale, delle apparecchiature per la ripresa, la registrazione e l'elaborazione audio e dell'utilizzo dei principali software per l'editing musicale (notazione, hard disk recording, sequencing, ecc.), le loro funzioni e campi d'impiego/interfacciamento (protocollo MIDI); gli elementi costitutivi della rappresentazione multimediale di contenuti appartenenti ai diversi linguaggi e codici espressivi. SECONDO BIENNIO Lo studente apprende i fondamenti dei sistemi di sintesi sonora e delle tecniche di campionamento, estendendo la conoscenza dei software a quelli funzionali alla multimedialita', allo studio e alla sperimentazione performativa del rapporto tra suono, gesto, testo e immagine, e pone altresi' le basi progettuali anche per quanto attiene alla produzione, diffusione e condivisione della musica in rete. Lo studente acquisisce i principali strumenti critici (analitici, storico-sociali ed estetici) della musica elettroacustica, elettronica e informatico-digitale. QUINTO ANNO Lo studente sperimenta e acquisisce le tecniche di produzione audio e video e quelle compositive nell'ambito della musica elettroacustica, elettronica e informatico-digitale unitamente alla programmazione informatica. Tali aspetti saranno essere affiancati da un costante aggiornamento nell'uso di nuove tecnologie per l'audio e la musica, nei media, nella comunicazione e nella rete e da un approfondimento delle tecniche di programmazione. Lo studente analizza tali aspetti nell'ambito dell'evoluzione storico-estetica della musica concreta, elettronica e informatico-digitale. SEZIONE COREUTICA STORIA DELLA DANZA LINEE GENERALI E COMPETENZE Con l'introduzione della Storia della danza nel curricolo degli studi a partire dal secondo biennio e fino al termine del percorso liceale, lo studente si avvale di un insegnamento che, per la sua stessa natura di materia culturale di indirizzo, costituisce il necessario complemento per strutturare sul piano teorico quanto appreso nelle materie artistiche nelle classi di tecnica, nei laboratori e con la pratica scenica. Al contempo lo studente, chiamato ad adottare una visione interdisciplinare e organica, ha modo di mettere a frutto le conoscenze acquisite nel corso degli studi. Al termine del percorso lo studente adopera in modo pertinente le categorie concettuali e lessicali inerenti gli ambiti storici e teorici della danza, individua le relative fonti documentarie e si avvale di strumenti idonei per esaminare i differenti codici espressivi e i linguaggi comunicativi in campo coreutico. Attraverso la visione guidata di significativi esempi della danza in quanto espressione delle varie culture diviene consapevole delle molteplici occasioni della danza e delle funzioni da essa ricoperte in relazione all'appartenenza di genere, all'interazione con il potere politico e il contesto sociale e alla ritualita' e alla sacralita'. Seguendo un percorso cronologico e grazie a mirate scelte tipologiche che accompagneranno la visione guidata di importanti opere del repertorio coreografico, lo studente padroneggia il profilo storico della danza d'arte mostrando di conoscere le periodizzazioni del teatro di danza occidentale e sa individuare le tappe fondamentali, le personalita' preminenti e i rapporti con il sistema produttivo. Sa correlare i fenomeni coreutici e le differenti poetiche in ambito spettacolare e teatrale con i movimenti artistici e culturali e con i principali avvenimenti storico-politico coevi. Parallelamente, sul piano piu' squisitamente teorico, a coronamento del lavoro svolto congiuntamente dai docenti delle classi di Tecnica, dei Laboratori coreografici e di Storia della danza, lo studente e' in grado di attuare un'analisi strutturale coreografica focalizzando gli elementi costitutivi di linguaggi e stili differenti e di riconoscere i caratteri distintivi delle varie scuole. Giunto al termine del suo percorso di studi ed esercitatosi nel tempo a verbalizzare oralmente e per scritto il suo pensiero, lo studente e' in grado di realizzare ricerche ed elaborati anche multimediali, fondati su analisi critiche e corredati da adeguati apparati bibliografici e videografici. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO All'inizio del secondo biennio per introdurre lo studente ai rudimenti metodologici e storiografici inerenti la disciplina e' importante privilegiare un taglio per temi e problematiche svincolato da un rigido impianto cronologico. L'attenzione e' posta prevalentemente sui fenomeni coreici in quanto espressione delle varie culture e sul corretto uso da parte degli studenti della terminologia specifica, avviando contestualmente alla conoscenza degli strumenti primari della ricerca bibliografica e videografica in campo coreutico. Fra i temi affrontati hanno risalto le problematiche relative alla conservazione e alla trasmissione del patrimonio coreutico, con particolare riferimento alle forme della danza tradizionale in Italia e alle occasioni e funzioni della danza nelle varie culture, offrendo al contempo nozioni basilari di Etnocoreologia. Il profilo storico si estende dal Medioevo al XIX secolo ripercorrendo le origini e i successivi sviluppi del teatro di danza occidentale nei differenti contesti storico-culturali, sociali e produttivi, esaminando le principali tappe e le personalita' che segnarono lo sviluppo di un linguaggio a vocazione internazionale ma senza perdere di vista la linea italiana e la sua scuola (dai trattatisti del periodo umanistico e rinascimentale ai grandi maestri dell'Ottocento quali Carlo Blasis). E' cura del docente valutare, in base all'indirizzo della sezione liceale e al gruppo classe, come organizzare il programma del biennio, fatta salva l'esigenza di avvicinare lo studente ai "classici" del repertorio del teatro di danza dai piu' antichi quali I Capricci di Cupido di Vincenzo Galeotti ai capolavori del Romanticismo francese, danese e del ballo grande in Russia e in Italia (v. ad es. la trilogia di Marius Petipa e l'Excelsior di Luigi Manzotti) sempre piu' spesso oggetto di rivisitazione anche da parte dei coreografi contemporanei. Parallelamente in ambito teorico ed estetico sono potenziate la sensibilita' e le capacita' percettive dello studente attraverso la lettura di testi metodologici e la decodificazione della partitura coreografica per giungere a realizzare un'analisi strutturale che evidenzi gli aspetti ritmici, dinamici, spaziali e formali delle opere esaminate. Verifiche periodiche orali e scritte daranno modo al docente di saggiare l'effettiva comprensione degli argomenti trattati. QUINTO ANNO Nell'anno conclusivo e' delineato il profilo storico delle principali correnti, scuole, codificazioni e sperimentazioni dal XX secolo a oggi. Lo studente ha modo di conoscere le principali produzioni e personalita' che hanno contrassegnato l'eta' contemporanea senza tralasciare il ruolo fondante, nei primi decenni del Novecento, delle avanguardie storiche e delle innovazioni in campo ballettistico (v. ad esempio le enunciazioni teoriche di Rudolf Laban e le soluzioni stilistiche della danza libera centro-europea o quelle dei pionieri della danza moderna americana, non meno delle riforme attuate dai Ballets Russes di Sergej Djagilev). Lo studente nelle verifiche e' sollecitato a riconoscere e orientarsi nella complessita' dei codici e dei linguaggi espressivi che hanno caratterizzato a livello internazionale la danza e il balletto nell'eta' contemporanea. STORIA DELLA MUSICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Lo studente acquisisce familiarita' con la musica d'arte di tradizione occidentale. A tal fine, conosce una differenziata selezione di opere musicali significative di ogni epoca, genere e stile attraverso l'ascolto diretto di composizioni integrali (o di loro importanti porzioni) coordinato con la lettura della partitura e del testo verbale, ove presente, oltre che con la visione dello spettacolo, ove disponibile. Consegue un'avvertita capacita' di ascolto e di analisi del testo musicale, sia al fine di interagire con il testo musicale e la sua realizzazione sonora facendone uso attivo nel proprio lavoro artistico, sia come soddisfacimento di un'autonoma curiosita' intellettuale ed estetica. Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia a grandi linee il profilo complessivo della storia della musica occidentale di tradizione scritta, anche in rapporto con la storia della danza. Sa riconoscere e collocare nei quadri storico-culturali e nei contesti sociali e produttivi pertinenti i principali fenomeni musicali nonche' i generi e gli autori preminenti. Acquisito un orecchio 'storicamente competente', e' in grado di verbalizzare a voce e per iscritto l'esperienza dell'ascolto di musiche di vario genere ed epoca, valendosi di un lessico musicale specifico. Conosce il rapporto tra tradizione orale e scritta della musica, nonche' il concetto antropologico di 'cultura' (colto, popolare, etnico) applicato alla musica e, di riflesso, alla danza. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO E' opportuno che nel secondo biennio l'avviamento all'ascolto critico della musica d'arte, sempre coordinato con la lettura del testo verbale (ove presente) e della partitura, oltre che con la visione dello spettacolo (ove disponibile), segua un impianto prevalentemente tipologico e miri a una presa di contatto consapevole con generi, forme e stili musicali di varie epoche, senza obbligatoriamente assoggettarli a una sequenza cronostorica preordinata, ma prevedendo in ogni caso l'incontro con alcuni grandi autori (importanti anche per la storia della danza) quali Lully, Rameau, Gluck, Mozart, Beethoven, Rossini, Chopin, ?ajkovskij. E' opportuno che tale contatto abbracci tanto i generi della cosiddetta 'musica assoluta' quanto quelli fondati sull'interazione di linguaggi espressivi diversi, e segnatamente del teatro d'opera e del balletto. In ciascuno dei due anni e' bene che lo studente ascolti e legga personalmente di un certo numero di "classici", tra cui almeno quattro balletti importanti, dal Sette al Novecento; l'insegnante li introdurra', e a suo tempo ne accertera' l'avvenuta assimilazione. Lo studente si impadronisce degli strumenti primari di un approccio storico alla musica d'arte occidentale: la conoscenza della terminologia specifica riguardante forme, generi, stili, tecniche, strutture; la contestualizzazione storico-sociale dei principali fenomeni musicali e dei loro maggiori esponenti; la riflessione sulla relazione tra oralita' e scrittura, dalle origini della musica d'arte fino al secolo XIX, anche in rapporto al concetto di 'prassi esecutiva'; la tipologia delle fonti musicali e della scrittura musicale fino alla fine del secolo XIX. Tali prospettive si potranno utilmente arricchire attraverso la considerazione del concetto di 'cultura' in chiave antropologica, ricomprendendovi le tradizioni musicali popolari ed etniche. Lo studente conosce gli elementi fondamentali dell'analisi musicale, da verificare nel contatto diretto con le partiture, anche allo scopo di affinare le proprie capacita' d'ascolto. QUINTO ANNO Oltre ad approfondire le capacita' di ascolto e di analisi, lo studente completa il profilo storico dello sviluppo dei principali linguaggi musicali e dei loro maggiori esponenti dalla fine del secolo XIX a oggi (tra cui autori importanti anche per la storia della danza, quali Debussy, Stravinskij, Ravel, Falla, Prokof'ev, Cage), con particolare riferimento alla crisi del linguaggio armonico-tonale e delle strutture metrico-ritmiche nel corso del secolo XX, e all'incidenza che la varieta' degli stili musicali 'alti' e 'bassi' del Novecento esercita sul rapporto tra musica e coreografia. TECNICHE DELLA DANZA LINEE GENERALI E COMPETENZE Tecnica della danza classica Nel corso del quinquennio lo studente raggiunge una preparazione complessiva, tecnica e teorica nella danza classica, che gli consenta di accedere alla sezione danza classica dell'Alta Formazione coreutica. Il suo percorso sara' teso ad acquisire una piena padronanza del corpo e delle tecniche di movimento e a raggiungere un'esecuzione perfettamente bilanciata negli aspetti tecnici, stilistici, espressivi e creativi. Nel corso del quinquennio lo studente sviluppa capacita' di osservazione, di ascolto e di analisi, integrando tutte le esperienze maturate nell'ambito delle discipline coreutiche e musicali. Sara' inoltre in grado di affrontare la lettura critica di manuali della danza accademica dell'Ottocento e dei primi del Novecento, sapendone individuare le definizioni terminologiche, i principi teorici e le nozioni estetiche. Tecnica della danza contemporanea Lo studio della tecnica della danza contemporanea e' diviso in due fasi corrispondenti rispettivamente al primo biennio e al successivo triennio (secondo biennio e quinto anno). Nel primo biennio il lavoro si limita ad un primo approccio alla disciplina, il cui scopo e' di offrire allo studente il confronto con linguaggi diversi da quello della danza classica e di metterlo nelle condizioni di scegliere responsabilmente la sezione, classica o contemporanea, nella quale proseguire lo studio coreutico nei tre anni successivi. Nel secondo biennio e nel quinto anno la tecnica della danza contemporanea avra' una distribuzione oraria e programmi differenziati a seconda dell'indirizzo (classico o contemporaneo). Nella sezione contemporanea la Tecnica della danza contemporanea, seppur dividendo il monte ore con la Tecnica della danza classica, costituira' l'obiettivo primario dello studio, e a tal fine si integrera' con il Laboratorio coreografico. Al termine del quinto anno lo studente della sezione contemporanea avra' raggiunto una preparazione complessiva idonea all'accesso alla Scuola di danza contemporanea dell'Alta Formazione coreutica, avra' cioe' acquisito conoscenze, abilita' e strumenti per esibirsi in pubblico con sicurezza e padronanza dello spazio scenico, e maturato la capacita' di raccordare i principi teorici, tecnici e compositivi alla performance. Nella sezione danza classica la Tecnica della danza contemporanea, seppur importante ai fini di una completezza di studio e di esperienza, ricoprira' un ruolo complementare nel quadro formativo generale, e si limitera' ad approfondire e ad elaborare il programma svolto nel primo biennio. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Tecnica della danza classica PRIMO BIENNIO Nel corso del primo biennio lo studente consolida la preparazione tecnica attraverso interventi integrativi e correttivi tesi ad omogeneizzare la classe e ad inquadrare il lavoro in una precisa linea stilistica. Approfondisce conoscenze e esperienze che rivestono un ruolo centrale nella formazione di base (ad esempio l'allineamento/aplomb, la relazione del corpo con lo spazio, la finalita' tecnica ed espressiva della respirazione, l'uso funzionale della gravita' e dell'alternanza tensione/rilassamento). Fatti salvi i margini di liberta' dell'insegnante, sara' opportuno utilizzare metodologie di visualizzazione per acuire la sensibilita' visiva dello studente e la sua capacita' di correlazione della danza con le altre discipline scolastiche (in particolare Storia della danza e Storia dell'arte). Allo stesso fine, e per stimolare la curiosita' intellettuale, sara' utile introdurre una conoscenza generale dei principi basilari (stilistici, dinamici e ritmici) della danza accademica del Settecento e dell'Ottocento utilizzando gli strumenti dell'analisi testuale di manuali didattici (in particolare il trattato di Carlo Blasis) e dell'analisi estetica del repertorio iconografico del balletto. Al primo anno il lavoro alla sbarra, al centro, sull'adagio, sul giro, sullo sbalzo, sulla batterie e sulle punte sara' concentrato sull'affinamento tecnico e stilistico delle strutture di base con una particolare attenzione rivolta alla percezione/costruzione del movimento inteso come movimento globale. Esso procedera' per gradi verso un incremento di difficolta' tecniche che, pur valorizzando le singole personalita' e le capacita' individuali, dovra' comunque mantenere un equilibrio all'interno del gruppo. Al secondo anno gli esercizi della sbarra e del centro raggiungeranno un grado di media difficolta': nell'adagio si affronteranno le prime combinazioni di grande adagio; nell'allegro si sviluppera' la conoscenza dei passi di piccolo sbalzo, si iniziera' lo studio del medio sbalzo e si introdurranno i primi elementi del grande sbalzo. Nell'en tournant, nelle pirouettes, nei tours en l'air, nella piccola batterie e nelle punte ci si limitera' alla tecnica di base per ampliare al massimo il vocabolario dei movimenti e consolidare l'esecuzione, perfezionandola sul piano stilistico-espressivo. L'esecuzione di piccoli brani di danza storica e di danza di carattere dei balletti piu' conosciuti avra' lo scopo di preparare lo studente alla pratica scenica, e di sviluppare la sua capacita' di interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive. SECONDO BIENNIO sezione danza classica Incrementando le difficolta' tecniche alla sbarra, al centro, negli esercizi e negli enchainements di sbalzo, di batterie, di giro e di punte, si dovra' altresi' offrire allo studente gli strumenti per intervenire autonomamente sul lavoro con una capacita' di analisi e di autocontrollo. Bilanciare lo sforzo fisico-tecnico della lezione con il lavoro di defaticamento, interpretare lo stile con autonomia critica, relazionarsi in modo personale alla musica, sono tra i compiti richiesti allo studente perche' possa affrontare in modo consapevole lo studio del repertorio del balletto nelle lezioni del Laboratorio coreografico. Principali obiettivi tecnici saranno l'affinamento dell'equilibrio, l'incremento della resistenza e dell'elasticita' (dal ballon alla mobilita' del tronco) e, parallelamente, il perfezionamento della plasticita' del port de bras, il coordinamento funzionale tra le parti del corpo e la compenetrazione tra movimento/gesto e musica. Al centro si sviluppera' la tecnica del grande adagio. Per il giro, per l'en tournant a terra e in aria (pirouettes, tours nelle grandi pose, tours lents, tours en l'air, passi en tournant), per la batterie e per le punte si mirera' ad una tecnica avanzata pur commisurando l'impegno richiesto agli studenti con le risorse fisiche e le capacita' di concentrazione individuali. QUINTO ANNO sezione danza classica Con l'aumento della capacita' tecnica e della resistenza lo studente sara' in grado di intraprendere lo studio delle principali forme di virtuosismo che gli consentiranno di misurarsi, nell'ambito del Laboratorio coreografico, con brani piu' impegnativi del repertorio del balletto ottocentesco o del primo Novecento. Le conoscenze acquisite nel corso dei cinque anni gli permetteranno di orientarsi nell'analisi strutturale ed estetica dei balletti studiati e di accostarsi alle principali pubblicazioni a carattere tecnico-didattico della danza classica del Novecento (segnatamente della scuola russa). SECONDO BIENNIO sezione danza contemporanea Se optera' per l'approfondimento della danza contemporanea, lo studente trovera' sensibilmente diminuito lo spazio destinato alla danza classica. Cio' implichera' un programma ridotto di quest'ultima, che nondimeno dovra' prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile. Il lavoro sull'adagio, sul salto, sulla batterie e sul giro si manterra' su di un livello intermedio di difficolta', ma sara' concentrato sull'affinamento di strumenti (quali equilibrio, stabilita', prontezza, elasticita', velocita', coordinazione, dinamica, ritmo) di per se' altamente formativi, ma anche di grande utilita' per il raggiungimento di un alto profilo qualitativo nella danza contemporanea. QUINTO ANNO sezione danza contemporanea Nel quinto anno non vi sara' una progressione di difficolta', ma sara' richiesta una padronanza della tecnica di base di adagio, allegro, batterie e punte, e una capacita' di osservazione del movimento utilizzando in modo pertinente le metodologie analitiche e critiche apprese. Tecnica della danza contemporanea PRIMO BIENNIO Il primo biennio e' dedicato alla conoscenza degli elementi basilari, teorici e pratici, del linguaggio della danza contemporanea e ad una serie di esercitazioni volte ad acquisire una salda base tecnica e stilistica, nonche' a stimolare negli studenti la capacita' di concentrazione e di autocontrollo. Gli studi verteranno sull'interpretazione di sequenze dinamiche e disegni spaziali, utilizzando variazioni ritmiche e di velocita', fino ad arrivare a brevi elaborati coreografici. Fatti salvi i margini di liberta' dell'insegnante, sara' opportuno che il percorso formativo sia cadenzato sul passaggio per le diverse fasi di apprendimento (conoscenza, sperimentazione, appropriazione, interiorizzazione) per assicurare consapevolezza e creativita'. SECONDO BIENNIO sezione danza contemporanea Nel corso del secondo biennio e' opportuno un lavoro di consolidamento e di affinamento della preparazione tecnica, ampliando altresi' il vocabolario e articolando la sintassi di movimento sulla base di una precisa linea stilistica. In questo percorso e' indispensabile una parallela esperienza di approfondimento della terminologia, condotta in forma critica e in costante relazione con la struttura del movimento. Lo studio si svolgera' su vari fronti e tocchera' gli aspetti centrali della tecnica: la respirazione, lo spazio e la forma, il centro e il peso del corpo, il tempo (con la sperimentazione delle diverse qualita' e velocita' in relazione ai cambiamenti dinamici e spaziali); essi saranno elaborati in diverse esperienze e in brevi studi effettuati a terra, in piedi e attraverso lo spazio. QUINTO ANNO sezione danza contemporanea Alla fine del percorso quinquennale lo studente sara' in grado di interpretare in modo personale moduli dinamico-ritmici articolati nei diversi livelli dello spazio con l'utilizzo di cadute, giri, salti, sospensioni, swing nelle diversificate modalita' di accento. Avra' approfondito la conoscenza degli elementi strutturali del linguaggio della danza contemporanea sotto l'aspetto dell'esecuzione, dell'interpretazione e dell'improvvisazione. Avra' infine acquisito gli strumenti per analizzare e decodificare i movimenti secondo i parametri spazio, tempo, energia, forma. SECONDO BIENNIO sezione danza classica Se optera' per la sezione danza classica, lo studente trovera' pressoche' inalterato lo spazio destinato alla Tecnica della danza contemporanea. Cio' implichera' un programma ridotto di quest'ultima, che nondimeno dovra' prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile e qualitativamente pertinente. Pertanto il lavoro sara' rivolto al consolidamento delle conoscenze teoriche e pratiche della tecnica e del linguaggio della danza contemporanea studiata al primo biennio, per poi svilupparsi su livelli di difficolta' via via piu' avanzati. QUINTO ANNO sezione danza classica Il quinto anno della Tecnica della danza contemporanea sara' dedicato a rifinire tecnicamente e stilisticamente gli elementi acquisiti, consolidando altresi' le conoscenze teoriche e terminologiche. LABORATORIO COREUTICO LINEE GENERALI E COMPETENZE Il laboratorio coreutico e' concepito come articolazione della materia Tecnica della danza classica ed interessa esclusivamente il primo biennio. Suo compito principale e' seguire lo studente in un percorso di esplorazione e di approfondimento del movimento che lo conduca ad una piena consapevolezza del proprio corpo e degli elementi portanti della tecnica della danza. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Avvalendosi della conoscenza analitica ed esperienziale dell'apparato muscolo-scheletrico e dei principi basilari dell'analisi strutturale-anatomica del movimento della danza, lo studente seguira' un percorso sperimentale dedotto dalla Fisiodanza. Tali esperienze gli consentiranno di relazionarsi con consapevolezza e autonomia critica allo studio piu' propriamente coreutico. Servendosi degli strumenti della visualizzazione, della manipolazione e del tocco, lo studente giungera' a percepire e interiorizzare l'origine del movimento, esplorando le strutture scheletriche e articolari, la sensazione muscolare profonda e la respirazione. La consapevolezza propriocettiva consentira' allo studente di costruire un allineamento posturale bilanciato e di affrontare lo studio della danza con il giusto equilibrio strutturale e dinamico. LABORATORIO COREOGRAFICO LINEE GENERALI E COMPETENZE Sezione danza classica Il laboratorio coreografico della sezione danza classica e' concepito come articolazione della materia Tecnica della danza classica ed accompagna gli studenti per tre anni (dal terzo al quinto anno). Attraverso l'attivita' del laboratorio lo studente sperimenta e approfondisce i diversi registri tecnici e linguistici del repertorio ottocentesco e dei primi del Novecento, sviluppando al contempo la capacita' di interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive. Sezione danza contemporanea Il laboratorio coreografico della sezione danza contemporanea e' concepito come articolazione della materia Tecnica della danza contemporanea e accompagna gli studenti per tre anni (dal terzo al quinto anno). Principale finalita' e' offrire una serie di conoscenze e di esperienze che consenta allo studente di approfondire la danza contemporanea sul piano stilistico ed espressivo. Nel corso dei tre anni lo studente sara' introdotto ad aspetti e problematiche connessi con la produzione coreografica e dovra' confrontarsi con alcune tra le opere piu' significative del repertorio d'indirizzo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO sezione danza classica Nel corso del secondo biennio e' opportuno un lavoro di analisi dei caratteri stilistici ed espressivi del balletto ottocentesco che percorra tutte le fasi piu' significative della creazione coreografica e della produzione. Seguira' un lavoro piu' propriamente dedicato all'interpretazione che si avvarra' di elementi basilari del linguaggio dei gesti, conducendo gradatamente gli studenti a misurarsi in alcuni estratti coreografici. Partendo dalla danza storica e dalla danza di carattere, l'insegnante scegliera' di volta in volta le parti corali (ruoli di corpo di ballo) e le variazioni solistiche del repertorio codificato, dosando le difficolta' sulle possibilita' tecniche della classe e del singolo studente. Ugualmente, optera' per brani di scuola francese, russa o danese, tenendo conto del programma che si andra' parallelamente svolgendo nella lezione di Tecnica della danza classica e di Storia della danza. QUINTO ANNO sezione danza classica Il percorso formativo si concludera' con la sperimentazione di variazioni solistiche e di primi ruoli, la cui difficolta' dovra' essere proporzionata alla maturita' e al livello tecnico raggiunto dagli studenti. In tali esperienze si proporra' un approccio al linguaggio mimico del balletto, funzionale all'approfondimento del profilo espressivo del personaggio. Al termine del quinto anno lo studente dovra' essere in grado di realizzare performances, dimostrando padronanza dello spazio scenico e maturita' tecnica e artistica, e avra' al contempo raggiunto la capacita' di orientarsi nell'analisi strutturale e stilistica dei brani sperimentati. SECONDO BIENNIO sezione danza contemporanea Nel corso del secondo biennio dovra' essere sviluppata la capacita' di analisi dei principi dell'improvvisazione a tema finalizzata all'elaborazione di brevi forme compositive. Tale lavoro sara' condotto parallelamente all'approfondimento dei principi dinamici e ritmici della coreografia della danza del Novecento e ad un primo approccio all'interpretazione di composizioni coreografiche. QUINTO ANNO sezione danza contemporanea A conclusione del percorso lo studente dovra' conoscere le linee principali del linguaggio teatrale-coreutico contemporaneo e aver acquisito gli strumenti per analizzare la struttura ritmico-musicale di alcuni campioni coreografici. Dovra' altresi' essere in grado di affrontare esperienze di improvvisazione a tema complesse (per uno o piu' interpreti) sullo schema "tema e variazione", nonche' interpretare, con stile e tecnica pertinenti, brevi estratti di creazioni contemporanee, sapendo interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive e in allestimenti di spettacoli. TEORIA E PRATICA MUSICALE DELLA DANZA LINEE GENERALI E COMPETENZE Nel corso del biennio iniziale lo studente matura una piena consapevolezza degli elementi portanti del linguaggio musicale, con particolare riferimento al rapporto tra la musica e la danza: sa distinguere all'ascolto il tempo, l'andamento, il metro e il modello ritmico iniziale e finale di una composizione musicale; sa individuare e memorizzare in sequenza le frasi musicali in cui si articola una composizione; sa leggere e intonare facili melodie, nonche' utilizzare piccole percussioni. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Nel corso del biennio lo studente e' introdotto alla conoscenza e all'esperienza diretta, sia teorica sia pratica, degli elementi di base della grammatica e della sintassi musicale. In particolare l'apprendimento si incentrera' su: i parametri del linguaggio musicale, unitamente alla loro simbologia grafica; la nozione di 'testo musicale' e la sua realizzazione ritmica ed espressiva; i principi di base della fraseologia musicale e la loro traduzione in un fraseggio ben dosato; l'uso della voce e l'esercizio della corretta intonazione; il 'respiro' musicale, nell'unita' espressiva di voce, gesto e movimento. Tali apprendimenti sono corroborati dalla lettura e dall'analisi ritmica di brani importanti dei principali balletti del repertorio.