IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEl MlNlSTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  l'art.  107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
29  novembre  2002,  con  il  quale  e'  stato dichiarato, fino al 31
dicembre  2003,  lo  stato  di  emergenza  socio-ambientale  a  causa
dell'inquinamento  delle  acque  del  lago Maggiore determinatosi nel
comune di Verbania;
  Vista  la  nota  del  13 novembre 2002 del Presidente della regione
Piemonte,  con  la  quale  e' stata rappresentata la grave situazione
d'emergenza  socio-ambientale,  venutasi  a creare nel territorio del
comune di Verbania, per effetto della presenza di sostanze gravemente
inquinanti  e pericolose per la salute dell'uomo e per l'ambiente nei
reflui  scaricati nell'impianto di depurazione della societa' Acetati
S.p.a., immessi nel Lago Maggiore;
  Vista  la  nota  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela del
territorio,   in  data  14  novembre  2002,  con  cui  si  chiede  la
dichiarazione  dello  stato  di  emergenza socioambientale al fine di
risolvere,  con  i  necessari provvedimenti straordinari, la predetta
grave  situazione  di  inquinamento  delle  acque  del Lago Maggiore,
interessate dai citati reflui industriali;
  Vista  la nota del Prefetto di Verbano-Cusio-Ossola del 19 novembre
2002,  con la quale si segnala la necessita' di adottare le procedure
relative allo stato di emergenza, ai fini di attivare, nel piu' breve
tempo  possibile,  interventi  radicali  per  il trattamento di acque
reflue;
  Vista  la  comunicazione della Provincia del Verbano Cusio Ossola -
VIII  Settore  tutela  dell'ambiente  -  Servizio scarichi e qualita'
delle  acque,  in  data 2 dicembre 2002, con la quale viene precisato
che  nell'impianto  di  trattamento acque reflue della Acetati S.p.a.
confluiscono anche i reflui della Italpet S.p.a. e della Expedio Otto
S.r.l., che vengono trattati promiscuamente;
  Considerata  l'urgenza  di  provvedere  immediatamente  a  porre in
essere  tutte  le idonee misure di messa in sicurezza, finalizzate al
contenimento delle fonti inquinanti;
  Considerato,   in   particolare,   che   a  causa  dell'alterazione
dell'habitat naturale sussiste una situazione di pericolo per la vita
acquatica,   con   conseguente   rischio  di  passaggio  di  sostanze
inquinanti  nella  catena  alimentare,  con  grave pregiudizio per la
salute degli individui;
  Considerato,  altresi',  che la predetta situazione di inquinamento
ambientale   ha   comportato   la  sospensione  dell'esercizio  delle
attivita'  produttive  della  Acetati  S.p.a.,  con conseguenti gravi
ripercussioni in materia occupazionale;
  Ritenuto,  inoltre,  di  dover assumere urgentemente iniziative per
consentire la sperimentazione di nuovi trattamenti depurativi in fase
operativa nell'ambito del contesto produttivo;
  Atteso  che  la  situazione  emergenziale  in atto, per i caratteri
d'urgenza, non consente l'espletamento di procedure ordinarie, bensi'
richiede  l'utilizzo  di  poteri  straordinari in deroga alla vigente
normativa;
  Acquisita  l'intesa  del  Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio, nei sensi di cui alla nota del 4 dicembre 2002;
  Acquisita l'intesa del Presidente della regione Piemonte;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;

                              Dispone:
                               Art. 1.

  1.  Il  Prefetto  di  Verbano-Cusio-Ossola  e' nominato commissario
delegato  per la realizzazione degli interventi urgenti necessari per
fronteggiare  e  superare la situazione di emergenza socio-ambientale
in ordine all'inquinamento causato dai reflui prodotti dalle societa'
Acetati  S.p.a., Italpet S.p.a. ed Expedio Otto S.r.l., immessi nelle
acque del lago Maggiore nel comune di Verbania.
  2.  Nell'esercizio  delle attivita' di cui alla presente ordinanza,
il  commissario  delegato  opera  nel  rigoroso rispetto delle misure
giurisdizionali  assunte  e  delle  iniziative  giudiziarie  in atto,
nonche'   di   quelle   eventualmente   adottate   o   da   adottarsi
successivamente   all'entrata   in   vigore   dell'ordinanza  stessa,
acquisendo,  se  necessario, i provvedimenti di competenza in materia
della Autorita' giudiziaria.