1. PREMESSA
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali promuove interventi
finalizzati alla formazione professionale degli italiani residenti in
Paesi  non  appartenenti  all'Unione  Europea,  ovvero  i  Paesi  non
compresi  tra  i  venticinque  che  dal  1  maggio 2004 faranno parte
dell'UE (Trattato di adesione - GUCE n. L 236 del 23 settembre 2003).
Alla  corretta  ed  efficace  realizzazione  collabora,  in  base  al
Protocollo   d'Intesa   Interministeriale  del  24  Luglio  2000,  il
Ministero  degli  Affari  Esteri  che, in particolare, contribuisce a
fornire   le  informazioni  sul  mercato  del  lavoro  dei  territori
interessati  utili  ad  una  valutazione  di  opportunita'  e  svolge
attivita'  di  vigilanza  e  verifica  per  il  tramite  degli Uffici
Consolari  competenti  per  territorio o, in mancanza, per il tramite
delle Ambasciate dello Stato di riferimento.
Il  presente Avviso, delinea gli obiettivi delle azioni ammissibili e
definisce criteri e procedure, per accedere ai relativi contributi.

2. FINALITA' GENERALI
Con  il  presente  Avviso,  il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali  -  Ufficio  Centrale  OFPL  -  si  propone  di  promuovere e
finanziare  interventi  rivolti  a  italiani  residenti nei Paesi non
appartenenti all'Unione Europea.
La  finalita'  generale  e'  quella di favorire l'occupabilita' degli
italiani  all'estero  e  migliorare  la  presenza delle collettivita'
italiane  all'estero  e  la  loro  relazione con i sistemi produttivi
locali,  esteri  e  italiani,  accrescendo  le  dinamiche di sviluppo
locale e le interdipendenze produttive locali e transnazionali.
L'intervento  del  Ministero  del  Lavoro  delle Politiche Sociali si
articola in due Misure:

MISURA A
*  Misura  rivolta  alla  promozione  dello  sviluppo  locale  ed  al
rafforzamento delle collettivita' italiane all'estero

MISURA B
* Misura rivolta alla formazione individuale
Le  risorse  destinate  alla realizzazione degli interventi ammontano
complessivamente  ad  Euro  26  milioni, da ripartirsi secondo quanto
indicato nei successivi paragrafi.

3. DESTINATARI
I  destinatari  degli  interventi  sono  cittadini italiani residenti
all'estero per i quali si dovra' comprovare:
1)  il  possesso  della  cittadinanza  nei modi di legge, esibendo il
certificato    di   cittadinanza   e/o   il   passaporto   rilasciato
dall'Autorita' Consolare; tale requisito si riterra' comunque assolto
mediante  presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto notorio,
resa ai sensi dell'art. 47 DPR n. 445/2000, nella quale sia attestato
il  possesso  dei  requisiti  per  ottenere la cittadinanza italiana,
nonche' di aver presentato la relativa domanda di riconoscimento alla
Circoscrizione Consolare competente entro il 31/12/03;
2) l'effettiva residenza nel Paese in cui si svolge l'intervento.
L'approccio  di  genere  dovra' essere applicato in tutte le fasi del
progetto, a partire dalla rilevazione dei bisogni.

4. PROPONENTI E PARTENARIATO
Le  proposte devono essere presentate da operatore pubblico o privato
appartenente  ad  una  delle  categorie  specificate  nei  successivi
paragrafi con riferimento alle singole azioni.
Tale  proponente  deve  rappresentare  una  proposta  di partenariato
trasnazionale  per il quale occorrera' fornire la relativa lettera di
intenti,  da  allegare alla presentazione della proposta progettuale,
pena l'inammissibilita' della proposta stessa.
Il   partenariato   dovra'  avere  una  natura  "multiattore".  Nella
descrizione   del   partenariato   sara'   necessario   fornire   una
presentazione  generale sulle caratteristiche degli attori coinvolti,
sulla struttura generale, sulle modalita' operative e sull'esperienza
maturata.  Inoltre,  dovra'  essere  specificato  il  ruolo  dei vari
partner e le modalita' del loro coordinamento, per ottenere il valore
aggiunto  atteso.  Particolare attenzione sara' riservata ai progetti
che si fondano su partenariati volti a rafforzare la cooperazione tra
organismi   di  formazione  e  ricerca  (universita'  e  istituti  di
formazione  professionali  compresi), imprese (incluse organizzazioni
professionali e Camere di Commercio), enti locali e parti sociali.
E'    data   facolta'   ai   soggetti,   rispondenti   ai   requisiti
precedentemente  indicati,  di partecipare alla presente procedura in
forma  riunita,  ovvero come costituendi Raggruppamenti Temporanei di
Imprese  (RTI)  o  di  Scopo  (RTS).  In  tale ipotesi, la domanda di
ammissione a finanziamento (redatta secondo lo schema sub Allegato 1,
unito  al  presente  avviso, e sottoscritta da tutti i componenti del
Raggruppamento  medesimo)  dovra'  contenere,  oltre  all'indicazione
esplicita   del   soggetto   capogruppo,   l'impegno   a  costituirsi
formalmente  in  tale  forma  entro  30 giorni dalla comunicazione di
ammissione a finanziamento.
La  disciplina  valevole  per  tali  Raggruppamenti  sara', in quanto
applicabile, quella posta all'art. 11 del D.lgs. n. 157/1995.
I soggetti proponenti dovranno documentare di:
-  disporre  di strutture, mezzi e capacita' (organizzativa e tecnica
in genere) adeguati alla realizzazione del progetto;
-  avere  attivato  validi  e  specifici collegamenti, opportunamente
documentati,  con  Istituzioni  ed Organizzazioni del Paese in cui si
intende attuare l'intervento formativo.
In  particolare,  per  le  azioni comprese nella Misura A (di seguito
paragrafo 6), i proponenti devono esplicitamente indicare all'interno
del  Formulario  -  redatto secondo lo schema sub allegato 2 unito al
presente  Avviso  -  l'ubicazione  della propria sede operativa nella
Circoscrizione  Consolare  (o  in  ciascuna delle Sedi Consolari, nel
caso  di  progetti  interessanti  piu'  d'una  di  queste)  in cui si
intendono  realizzare le azioni formative (oppure, in assenza di Sede
Consolare, nel Paese di riferimento).
Per  le  azioni  invece comprese nella Misura B (di seguito paragrafo
6),   resta   comunque   necessaria   la   dimostrazione   di   avere
disponibilita'  delle  strutture  operative, anche locali, e di avere
approntato  i collegamenti istituzionali ed operativi tutti necessari
all'utile e regolare svolgimento degli interventi progettati.
Mancando  tale  sede operativa, dovra' essere indicata la Struttura o
l'Organizzazione locale fornitrice del necessario supporto logistico,
producendo l'accordo posto in essere con quest'ultima.
L'omissione  di  tali  indicazioni comporta l'esclusione del Progetto
dalla fase di valutazione.
OGNI  SOGGETTO  PROPONENTE (SINGOLARMENTE O IN RAGGRUPPAMENTO) POTRA'
PRESENTARE:
* NON PIU' DI UN PROGETTO PER CIASCUNA CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE;
* IN CASO DI ASSENZA DI STRUTTURA CONSOLARE, NON PIU' DI DUE PROGETTI
PER CIASCUN PAESE ESTERO;
* IN OGNI CASO, NON PIU' DI CINQUE PROGETTI COMPLESSIVAMENTE.
Si  sottolinea che, per il computo dei progetti presentati da ciascun
concorrente,   la   presentazione   di   un  progetto  attraverso  un
raggruppamento   temporaneo,   equivale  a  tutti  gli  effetti  alla
presentazione  di  un  progetto da parte di soggetto singolo, a nulla
rilevando  il  ruolo di capofila o non capofila rivestito dal singolo
soggetto nell'ambito del raggruppamento stesso.
Qualora   risulti  che  un  medesimo  soggetto  (singolarmente  o  in
raggruppamento)  abbia  presentato  un numero di progetti eccedente i
limiti  sopra  posti,  verra'  assegnata  preferenza (se presenti) ai
progetti presentati nell'ambito di raggruppamenti.
Qualora  tale  criterio  non  risulti  sufficiente  ad individuare un
numero  di  progetti  compatibile  con  i limiti massimi sopra posti,
l'Amministrazione invitera' il soggetto interessato ad indicare entro
termine  perentorio  e  sotto  pena  di decadenza da tutti i benefici
richiesti,  quali  progetti intenda confermare e quali invece intenda
ritirare.
Resta  inteso che la rinunzia ad un progetto presentato attraverso un
raggruppamento  temporaneo  comportera'  l'estromissione del progetto
stesso dalla procedura.

5. PIANO FINANZIARIO, COSTI AMMISSIBILI E DELEGA DI ATTIVITA'
Il  piano  finanziario deve essere predisposto sulla base del modello
previsto nel Formulario di presentazione.
Il  finanziamento verra' concesso secondo le modalita' del rimborso a
costo reale dei costi sostenuti.
Saranno  a  questo  effetto  ritenuti  ammissibili  i costi sostenuti
secondo  quanto  previsto  dalla Circolare n. 41/2003 del 05 dicembre
2003  (GU  serie  Gen.  N.  301  del 30/12/03) e dal Vademecum per la
gestione   e   il  controllo  amministrativo-contabile  delle  azioni
cofinanziate  dal  fondo  sociale  europeo - 2ª edizione maggio 2002,
consultabile           on-line           all'indirizzo           web:
www.welfare.gov.it/Europalavoro (prodotti editoriali).
La  possibilita'  di  delegare,  in  corso  di realizzazione, a terzi
soggetti  (non  co-proponenti  o  partner)  parte  delle attivita' di
progetto,  e'  esplicitamente esclusa, fatta salva la sola ipotesi in
cui,  gia'  nel  progetto originario, siano esattamente esplicitati i
seguenti elementi:
* oggetto e contenuto specifico delle attivita' delegate;
*  soggetto  beneficiario  della  delega  (con adeguata illustrazione
delle caratteristiche giuridiche e tecniche del medesimo, compatibili
con l'oggetto dell'incarico);
*  costo  delle  attivita'  delegate,  che  in  ogni  caso non potra'
superare il 15% del valore complessivo del progetto.

6. DESCRIZIONE DELLE MISURE E DELLE AZIONI

   MISURA A: Misura rivolta alla promozione dello sviluppo locale
     e al rafforzamento delle collettivita' italiane all'estero

Informazioni generali
La  misura  comprende  le azioni riferite allo sviluppo locale e allo
sviluppo  delle  collettivita'  italiane.  Per  lo sviluppo locale si
propone  di  considerare  le  determinanti  salienti  dello  sviluppo
locale:
* l'interdipendenza fra apparato produttivo e societa' locale
* il partenariato tra gli attori territoriali
*   le   connessioni   locali   ed  i  reticoli  sociali,  economici,
scientifici, educativi e amministrativo-istituzionali.
Per  lo  sviluppo  delle  collettivita'  si  considerano gli elementi
costitutivi delle collettivita' italiane all'estero, quali:
* le modalita' associative
* il senso di appartenenza
* le modalita' di soddisfazione dei bisogni
*  gli  elementi  evolutivi  che qualificano le attivita' progettuali
delle collettivita' e la loro programmazione futura.
I  concetti  portanti  questa  misura possono essere ricapitolati nel
termine di Learning Community e in quello di Struttura intermedia.
La  Learning  Community  richiama  i processi di apprendimento che si
sviluppano  nelle  collettivita' degli italiani all'estero, derivanti
sia  dalle  attivita'  associative  interne,  sia  dalle dinamiche di
sviluppo  endogeno  e  dall'attivita'  mirata  a costruire il proprio
progetto di sostenibilita' (in quanto collettivita) nel territorio di
insediamento.
La  Struttura  intermedia  del Paese interessato, e' l'organizzazione
gia'  esistente o che puo' essere progettata e realizzata a sua volta
(che  corrisponde  ad  una  struttura  organizzata posizionata tra la
sfera  pubblica  e la popolazione italiana che vive all'estero). Essa
richiama  il fine organizzativo e gli intenti operativi finalizzati a
tradurre  la  conoscenza  e  gli  apprendimenti  delle  collettivita'
italiane  in  piani  d'azione  locali  e transnazionali con i sistemi
produttivi italiani.
I  progetti  o  programmi  devono  essere caratterizzati dai seguenti
principi orientativi:
a. approccio di sistema
b.  partenariato  tra  attori  locali e attori dei sistemi produttivi
italiani
c. approccio dal basso
d. trasnazionalita'.
L'approccio  di sistema si traduce in una metodologia progettuale che
comprende piu' "parti" tra loro in relazione ed interdipendenti. Cio'
permette  di  "allargare" le collettivita' italiane all'estero fino a
comprendere  i  sistemi  produttivi  locali,  i  sistemi educativi, i
sistemi  istituzionali  locali.  L'approccio  di  sistema consente ai
progetti in questione:
* connessioni tra attori - le Parti sociali per esempio -
* connessioni tra attivita' - ad esempio, tra una attivita' formativa
e  un'attivita'  produttiva,  oppure  tra  un  evento fieristico e un
evento culturale -
Il   partenariato   accentua   l'interesse   a   presentare  proposte
progettuali   "plurali"  e  che  comportino  una  moltiplicazione  di
competenze:  una  sorta  di "paniere" dove ognuno contribuisce con la
diversita'  delle  proprie esperienze, conoscenze e strategie al fine
di generare il valore aggiunto atteso.
L'approccio  dal  basso  implica che le decisioni preventive (disegno
progettuale),  quelle  concomitanti  alla  realizzazione della misura
(management)  e  quelle  successive  (valutazione delle azioni) siano
ripartite  tra  ogni  partner  coinvolto  e  che  i beneficiari delle
attivita' siano chiamati nel processo decisionale (Ownership).
La  trasnazionalita'  denota  il  collegamento  tra  le collettivita'
italiane  all'estero  e  i  sistemi produttivi ed istituzionali delle
Regioni italiane. Ad esempio, le collettivita' italiane all'estero si
contraddistinguono  spesso  per  la  loro  radice  regionale, diventa
quindi  molto  utile la connessione tra i due sistemi sociali (quello
all'estero  e quello regionale) per accrescere gli scambi, i progetti
comuni e la cooperazione nei temi della formazione e dell'occupazione
lungo  i  riflessi  indotti  dai  processi di internazionalizzazione.
Mentre  all'estero dovranno essere delimitati i "sistemi locali", per
l'Italia,    potra'    essere   considerata   anche   la   dimensione
sovraregionale (per esempio UnionCamere, ANCI, UPI, Universita).

AZIONI FINANZIABILI
Le  proposte  di finanziamento dovranno essere presentate all'interno
di due Azioni:
A1 - Azione per lo sviluppo locale;
A2 - Azione per lo sviluppo delle collettivita' italiane.

A1 Azioni per lo sviluppo locale

1) Finalita' generale e risorse destinate
Con  questa  azione il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
si  propone di sviluppare e/o rafforzare le competenze degli italiani
all'estero  per  avviare o potenziare i processi di sviluppo locale e
le interdipendenze tra i sistemi produttivi esteri e quelli italiani.
Le  risorse  destinate  al  finanziamento  di progetti a valere sulla
presente  Azione ammontano complessivamente ad Euro 15 milioni, salva
la  possibilita'  di  recupero di somme ulteriori a carico del budget
destinato  al  finanziamento dell'Azione A2, secondo le previsioni di
cui al successivo paragrafo 11.
2) Descrizione dell'Azione
Per  accedere  a  questa  Azione e' necessario che i proponenti diano
adeguatamente  conto  della  ricorrenza,  nei  sistemi  locali esteri
corrispondenti  alla  localizzazione  delle  rispettive collettivita'
italiane,    dei    caratteri    strutturali   e   delle   condizioni
socio-economiche di seguito descritte.

A - Caratteri strutturali:
*  Specializzazione  produttiva  a  livello  locale individuabile sia
sulla  base  della  preponderanza  di  un comparto produttivo o di un
settore  (specializzazione  debole),  sia di un sistema di produzione
che collega diversi comparti e settori attorno ad uno stesso prodotto
tipico e fondamentale per l'economia locale (specializzazione forte);
*  Rilevanza  della  produzione  dell'area, tale da coprire una certa
quota  della  produzione  regionale  o  nazionale  del Paese extra UE
interessato;
*  Esistenza  di  una  molteplicita'  di  imprese, di piccola o media
dimensione,  e  mancanza di un'impresa leader e dominante sul sistema
produttivo  locale.  Le due circostanze devono essere coesistenti per
evitare  situazioni  di  monopsonio (Forma di mercato in cui si ha un
solo compratore di fronte a una moltitudine di venditori) sul mercato
della  subfornitura  e  l'eccessivo potere contrattuale delle imprese
"terminali" del ciclo di produzione;
*  Un'accentuata  divisione del lavoro tra imprese del sistema locale
che   origini   reticoli   di   interdipendenze   di   tipo  infra  e
intersettoriale;
*  Esistenza  di  un  sistema  informativo  a  livello  di  area  che
garantisca un'ampia e rapida circolazione delle informazioni relative
ai  mercati di sbocco, alle tecnologie alternative utilizzabili, alle
materie prime, alle nuove tecniche finanziarie;
*  Esistenza  di  un  patrimonio  professionale  fatto  di competenze
produttive di mestiere, di reparto, di comparto, di settore e di area
che  rappresenta  il  risultato  di  una  sedimentazione  storica  di
conoscenze relative al ciclo produttivo e alle tecniche utilizzate.

B - Condizioni socio-economiche:
*  Compagine sociale a livello territoriale sufficientemente omogenea
(comportamenti  culturali  e  aspettative), con una mobilita' sociale
elevata  (da  operaio  a  imprenditore)  e  una sistema culturale che
favorisca la mobilita' sociale;
*  Esistenza  di  un  consenso  sociale  sulla  struttura sociale che
"premia  e  promuove"  e  sulla  flessibilita' del mercato del lavoro
(diffusione part-time, lavori a tempo determinato etc.);
*  Identita'  socio-culturale  nella  collettivita'  che determini la
"fiducia"  tra gli attori territoriali nell'uso delle risorse e nelle
prospettive di sviluppo territoriali;
*  Esistenza di un ruolo "regolativo" dell'amministrazione pubblica e
di servizi pubblici (asili, assistenza sanitaria, trasporti pubblici,
sistema  scolastico  efficiente,  accessibilita'  alle  abitazioni in
termini di canoni o prezzi delle case);
*  Esistenza di un ricambio tra le imprese (alti tassi di natalita' e
mortalita' delle imprese e la presenza di una nuova imprenditoria);
*  Esistenza  di  un  reticolo  di  servizi  reali  e finanziari alle
imprese.
Qualora  non siano verificati i caratteri e le condizioni dei sistemi
produttivi  locali  dei territori esteri considerati (Assumptions), i
proponenti  possono  coinvolgere  sistemi produttivi di aree italiane
(distretti)  note  per l'esistenza dei prerequisiti progettuali sopra
elencati   con   una  funzione  "ausiliativa"  (best  practises)  per
sostenere  i processi di sviluppo locale da avviare o irrobustire nei
territori esteri.
I  collegamenti  con  i  sistemi  locali  e  le competenze produttive
settoriali   e  le  filiere  intra  e  intersettoriali  (per  esempio
agroalimentare  o  meccanico)  sono  importanti  per  irrobustire  la
dimensione di rete, che e' tipica dello sviluppo locale.
In questo senso, le competenze dei sistemi produttivi locali italiani
diventano  le  competenze  da utilizzare per avviare o irrobustire le
competenze dei sistemi produttivi locali dei Paesi extra UE.

C  -  Considerando  la fonte legislativa di riferimento, che richiede
una  natura  formativa  dell'intervento  da  finanziare,  la proposta
dovra'  essere  formulata  in termini di un PROGETTO FORMATIVO LOCALE
coerente con i caratteri dell'area e congruente con le prospettive di
sviluppo locale del territorio estero considerato.
La  popolazione destinataria e' quella degli italiani all'estero, che
diventa  la  "risorsa"  per  avviare processi di animazione economica
locali  (per  soddisfare  l'altra  condizione  posta  dalla  legge di
riferimento).

Nel Progetto Formativo Locale dovranno essere descritti:
1. il contesto economico e sociale di riferimento (Precondizioni);
2.  la  descrizione  dell'analisi  del  mercato del lavoro locale con
attenzione  specifica  all'osservazione  della  domanda  e offerta di
formazione professionale;
3. l'analisi delle competenze necessarie al territorio per accrescere
le sue prospettive di sviluppo;
4.  l'articolazione dei servizi formativi che si intendono offrire ai
cittadini    italiani,   necessari   per   ottenere   le   competenze
diagnosticate  e  le  modalita'  per  la  loro erogazione, precisando
popolazione  di  riferimento,  expertise  e  curricula  dei  percorsi
formativi.  I  servizi formativi dovranno essere concepiti in modo da
integrare piu' fasce di eta' e status dei beneficiari nel mercato del
lavoro  (in  cerca  di  occupazione,  occupati  e  imprenditori)  con
modalita'   di   erogazione   dei   servizi  (gruppali,  individuali,
seminariali,  informative  di  assistenza  tecnica)  coerenti  con la
popolazione destinataria;
5. le azioni di sostegno utili a conferire sostenibilita' al Progetto
Formativo  Locale,  con  riguardo  alle  imprese  e  alle istituzioni
locali, comprese le imprese italiane, al termine dell'intervento;
6.  le  attivita'  di  raccordo  e  di  partenariato  tra  i  sistemi
produttivi  e  sociali  dei  territori locali esteri considerati e le
imprese, associazioni imprenditoriali e Regioni italiane;
7. il piano finanziario;
8.  la valutazione del progetto nel suo complesso e l'autovalutazione
del  partenariato  con  l'esplicitazione  dei  punti  di  forza  e di
debolezza dell'intervento finanziato;
9.  il piano valutativo indispensabile per accertare il conseguimento
degli intenti del Progetto Formativo Locale e la sua economicita'.

3) Tipologia di attivita' ammissibili

Nell'ambito  del  Progetto Formativo Locale, le attivita' ammissibili
al finanziamento sono le seguenti:
* Sensibilizzazione degli attori locali
* Analisi dei fabbisogni
*   Attivita'   orientativa  e  formativa  (nelle  sue  articolazioni
ideative, organizzative ed esecutive, gestionali e valutative)
* Assistenza tecnica e accompagnamento
*  Azioni  di  retizzazione  con  i sistemi locali e con quelli delle
Regioni o sovraregionali italiani.

4) Tipologie di proponenti ammessi

I  proponenti,  con sede legale e domicilio (almeno per il pertinente
ramo di attivita) in Italia, dovranno rientrare in una delle seguenti
tipologie:
a) Organismi certificati di formazione;
b) Universita' pubbliche o private;
c) Centri riconosciuti di ricerca e/o di assistenza tecnica;
d) Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura (e loro
associazioni)   ivi   comprese   le   Camere  di  Commercio  Italiane
all'Estero;
e)  Agenzie  Regionali  di  sviluppo  e/o  di internazionalizzazione,
comunque denominate;
f)  Amministrazioni  regionali,  provinciali,  comunali,  altri  enti
locali (e loro associazioni);
g) Altri enti pubblici abilitati per statuto alla realizzazione delle
attivita' di progetto;
h) Imprese singole, consorzi o GEIE;
i) Associazioni sindacali, datoriali o enti bilaterali;
j)  Onlus abilitate per statuto alla realizzazione delle attivita' di
progetto, anche operanti nel settore dell'emigrazione;
k) Raggruppamenti temporanei fra due o piu' dei soggetti suindicati.

A2 Azioni per lo sviluppo delle collettivita' italiane

1) Finalita' generale e risorse destinate
La  finalita'  di questa misura e' quella di migliorare le competenze
delle  collettivita'  degli  italiani  all'estero,  per supportare le
dinamiche  di  sviluppo  locale,  le  reti e le relazioni tra sistemi
produttivi italiani ed esteri.
Le  risorse destinate per il finanziamento di progetti a valere sulla
presente  azione  ammontano complessivamente ad Euro 3 milioni, salva
la  possibilita'  di  recupero di somme ulteriori a carico del budget
destinato  al finanziamento della Azione A1, secondo le previsioni di
cui al successivo paragrafo 11.

2) Descrizione dell'azione
In  quest'azione  viene  posto l'accento sulla relazione tra sviluppo
locale  e  collettivita'  degli  italiani all'estero, con particolare
attenzione   al  collegamento  tra  le  collettivita'  ed  i  sistemi
produttivi  locali  esteri  e  italiani.  La  conoscenza  del sistema
produttivo  locale,  e  le  relazioni  tra  collettivita',  imprese e
sistemi  associativi,  diventano centrali per accedere a questa linea
di finanziamento.
Le  collettivita'  di  italiani all'estero hanno avuto una formazione
storica  eterogenea,  che potrebbe essere espressa lungo un continuum
caratterizzato  da due estremi. Da un lato, le comunita' storicamente
definite, organizzate, con stabili legami istituzionali con i vertici
dello  Stato,  dotate di risorse e mezzi (giornali, Tv, radio, centro
di  ricerche,  scuole),  attive  culturalmente,  che  includono anche
attivita'   sportive,   e,   dall'altro,  le  situazioni  comunitarie
caratterizzate da legami informali e sporadici.
All'estero,  accanto  a  queste  collettivita', definite o allo stato
nascente,  vi sono altri cittadini italiani con domicilio temporaneo,
dovuto  a  trasferimenti  professionali  riferiti  all'organizzazione
ministeriale  e delle istituzioni economiche; agli uffici consolari e
alle  rappresentanze  diplomatiche;  agli  uffici ICE; a quelli delle
Camere  di  commercio  degli  italiani  all'estero;  agli istituti di
cultura italiani che hanno le sedi all'estero; alle agenzie dell'ENIT
per  la  promozione  turistica  o ai Comites. Accanto a questi uffici
pubblici  e  privati,  possono  essere  aggiunti  quelli  localizzati
all'estero come diramazioni di uffici delle Regioni, Province o altri
Enti locali.
I  gruppi degli italiani all'estero sono un universo molto articolato
che potrebbe essere rafforzato dalle relazioni con i territori locali
e dalle stesse comunita' gia' esistenti.
Poiche'  il  termine  "comunita'"  e'  uno dei piu' controversi delle
scienze  sociali  e' stato scelto di usare il termine "collettivita'"
per  lasciare  aperte  piu'  prospettive progettuali, all'interno del
comune obiettivo di rafforzare la presenza organizzata degli italiani
all'estero.
In  questo senso, appare utile insistere sul significato di Struttura
intermedia,  al  fine  di  convogliare  le  collettivita' di italiani
all'estero lungo questa prospettiva di presenza sui territori esteri,
quale  nodo  di un sistema sociale, associativo o istituzionale molto
piu' complesso.
Posto  che  le  collettivita' degli italiani all'estero (quale sia la
loro  forma  organizzativa)  si posizionano nei sistemi locali esteri
come   "strutture  intermedie",  e'  necessario  sottolineare  alcune
condizioni  che facilitano il loro sviluppo. Gli elementi costitutivi
di   una   comunita',   accanto   alla   lingua   o  all'appartenenza
professionale,  sono  il  senso  di  appartenenza  (membership)  e la
soddisfazione dei bisogni individuali.
Condizioni  preliminari  di  cui  il  proponente dovra' dare adeguato
conto  per  accedere a questa linea di finanziamento sono le seguenti
(Assumptions):
*  Esistenza  di  valori  o  principi  che  riuniscono  le  persone a
cooperare per il loro raggiungimento;
*   Esistenza  di  mezzi  organizzativi  per  le  azioni  conseguenti
(Strutture, Persone, Risorse);
*  Conoscenza  dei  sistemi  produttivi  e  associativi dei territori
esteri di riferimento;
*   Competenze   organizzative  tali  da  fronteggiare  la  relazione
mezzi-fini indotta dal finanziamento.
Anche  se le comunita' di italiani all'estero, ben organizzate e gia'
presenti   sul   territorio,  appaiono  la  popolazione  destinataria
preferibile,  possono  essere  accolte  anche  proposte  da  parte di
collettivita'  in  fase  nascente  purche'  dimostrino  una strategia
adeguata di rafforzamento.
La  proposta  di questa misura dovra' essere formulata in un PIANO DI
RAFFORZAMENTO    DELLE    COMPETENZE    (capacity   building)   delle
collettivita' (PRC) che dovra' contenere:
1. descrizione storica dei flussi migratori degli italiani nell'area,
con  le  motivazioni delle migrazioni, le modalita' di insediamento e
le caratteristiche salienti del mercato del lavoro di insediamento;
2.  descrizione  delle  modalita'  organizzative  delle collettivita'
degli italiani all'estero;
3.  descrizione dei collegamenti con i territori e i sistemi sociali,
economici, culturali di origine;
4.  analisi  del  bisogno  di  finanziamento  e  rafforzamento  della
collettivita'  organizzata  per  poter  sostenere,  adeguatamente,  i
cittadini italiani residenti nell'area di riferimento;
5. descrizione dei sistemi produttivi delle aree interessate;
6.  progetto  di sviluppo della collettivita', definendo la strategia
di breve termine e quella a medio termine;
7. descrizione dei servizi a favore della popolazione destinataria;
8.  definizione  delle  competenze  necessarie al funzionamento della
collettivita' organizzate e delle modalita' per la loro formazione;
9.  descrizione  della  complementarieta'  dei  servizi erogati dalla
collettivita'  organizzata  con  le  prospettive  di  sviluppo locale
dell'area estera;
10. illustrazione del piano finanziario;
11.  descrizione  dei  collegamenti  stabili o saltuari con i sistemi
regionali italiani;
12. piano valutativo.

3) Tipologie di attivita' ammissibili
Nell'ambito   del  Piano  di  Rafforzamento  delle  Competenze  delle
Collettivita'  locali, le attivita' ammissibili al finanziamento sono
le seguenti:
* Studi e ricerche;
* Analisi organizzative;
*    Attivita'   formativa   (nelle   sue   articolazioni   ideative,
organizzative ed esecutive, gestionali e valutative);
*  Azioni  di  retizzazione  con  i sistemi locali e con quelli delle
Regioni o sovraregionali italiani.

4) Tipologie di proponenti
I  proponenti,  con sede legale e domicilio (almeno per il pertinente
ramo di attivita) in Italia, dovranno rientrare in una delle seguenti
tipologie:
a) Organismi certificati di formazione;
b) Universita' pubbliche o private;
c) Centri riconosciuti di ricerca e/o di assistenza tecnica;
d) Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura (e loro
associazioni)   ivi   comprese   le   Camere  di  Commercio  Italiane
all'Estero;
e)  Agenzie  Regionali  di  sviluppo  e/o  di internazionalizzazione,
comunque denominate;
f)  Amministrazioni  regionali,  provinciali,  comunali,  altri  enti
locali (e loro associazioni);
g) Altri enti pubblici abilitati per statuto alla realizzazione delle
attivita' di progetto;
h) Imprese singole o consorzi o GEIE;
i) Associazioni sindacali o datoriali o enti bilaterali;
l)  Onlus abilitate per statuto alla realizzazione delle attivita' di
progetto, anche operanti nel settore dell'emigrazione;
j)  Raggruppamenti temporanei fra due o piu' dei soggetti di cui alle
tipologie suindicate.

MISURA B: Misura rivolta alla formazione individuale

1) Informazioni generali
Accanto   alle   misure   stabilite  dal  Ministero  dell'Istruzione,
dell'Universita'  e  della  Ricerca, rivolte agli studiosi ed esperti
italiani impegnati all'estero in attivita' di ricerca, si presenta la
necessita'  di  finanziare  la formazione degli italiani all'estero e
migliorare le opportunita' di carriera in Italia e all'estero.
La   Misura   intende   promuovere   la  professionalizzazione  delle
competenze  a  livello  di  alta  formazione, o specializzazione, per
cittadini  italiani  residenti all'estero in possesso di un titolo di
studio  di  istruzione  superiore di terzo livello (livello ISCED 5 e
6).
Il  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali intende promuovere
la  professionalita'  dei  cittadini  italiani  residenti  all'estero
attraverso  azioni  formative  individuali  per  favorire  un maggior
raccordo  con  il  mercato  del lavoro locale estero e italiano e per
irrobustire gli interventi rivolti a "sistemi" di cui alla Misura A.
La   formazione   ha   natura   di  perfezionamento  e  aggiornamento
finalizzati  allo  sviluppo  di  competenze  e  capacita'  di livello
superiore (corsi di perfezionamento) e al perfezionamento scientifico
e  all'alta  formazione culturale (corsi per master universitari di I
livello)   e   dovra'  essere  certificata  attraverso  attestati  di
frequenza  (previa  verifica  finale  delle  competenze  acquisite) e
diploma di master universitario (giudizio di idoneita).

2) Finalita' dell'azione e risorse destinate
Accrescere  le  competenze  e specializzazioni dei cittadini italiani
all'estero     per     la    loro    occupabilita',    adattabilita',
imprenditorialita'.
Le  risorse destinate per il finanziamento di progetti a valere sulla
presente azione ammontano complessivamente ad Euro 8 milioni.

3) Descrizione dell'azione
Per   l'azione   di   cui   trattasi  viene  lasciata  al  proponente
l'individuazione del profilo e del percorso formativo.
I  pre-requisiti  per  accedere a questa linea di finanziamento sono,
con  riguardo  ai  destinatari  dell'azione, la cittadinanza italiana
(secondo quanto indicato al precedente paragrafo 3 ("Destinatari") ed
un   titolo   di   studio  superiore  o  il  possesso  di  esperienze
professionali   riconosciute,   congruenti   con   il   percorso   di
perfezionamento.
Per  la realizzazione di questi servizi formativi individuali vengono
previste  modalita'  di Fellowship, che prevedono il finanziamento di
borse  di  studio  individuali  sulla  base  di  un  piano  formativo
prevalentemente  basato  su  soggiorni all'estero. La formazione puo'
essere  riferita a master universitari gia' esistenti e ad iniziative
di  specializzazione  anche  di  tipo settoriale (settori economici e
industriali)  comunque  nell'ambito  di  percorsi  o istituzioni gia'
esistenti.   Il  piano  formativo  e'  mirato  alla  specializzazione
nell'area   disciplinare   individuata   e   include   la  componente
esperienziale.  La  durata  prevista non puo' superare i dieci mesi e
dovra' includere un periodo di stage.
Per  quanto  concerne  l'erogazione  di borse di studio, si specifica
quanto segue:
*  le  stesse  dovranno  essere  composte da una quota fissa e da una
quota  variabile, a copertura quest'ultima dei costi di trasferimento
dei borsisti;
*  la  quota  fissa  verra'  rimborsata  all'ente  proponente  previa
produzione:
- di idonea attestazione dell'ente erogante i servizi formativi circa
la  regolare fruizione dei medesimi da parte del borsisti, unitamente
alla   ordinaria   documentazione   amministrativa  di  iscrizione  e
frequenza prevista nella istituzione di riferimento;
-  di  idonea  quietanza/e  resa/e  dai  borsisti  circa  gli importi
effettivamente a tale titolo percepiti;
*  la  quota  variabile  sara'  rimborsata all'ente proponente previa
produzione  dei  documenti di viaggio (classe economy, o equivalente,
comunque  denominata) utilizzati dal beneficiario per i trasferimenti
necessari alla fruizione dei detti servizi formativi.

I proponenti dovranno indicare:
1. i fabbisogni formativi;
2. i criteri e le modalita' di selezione dei beneficiari;
3.  il  piano  formativo  individuale  (obiettivi, contenuti, metodi,
responsabilita'   amministrative,  modalita'  di  monitoraggio  e  di
valutazione, costi unitari, includendo la formazione a distanza);
4.  la  valutazione  delle  offerte  di Master o di altri percorsi di
specializzazione esistenti;
5.  le  motivazioni  delle  istituzioni  scelte  e  del  percorso  di
specializzazione;
6.   le  eventuali  azioni  di  tutoring  e  di  accompagnamento  per
raccordare i profili con i contesti produttivi di riferimento;
7. il programma di stage aziendale;
8. il piano di mobilita' dei beneficiari;
9. le modalita' di certificazione;
10. le modalita' valutative dell'azione complessiva;
11. il piano finanziario.

4) Tipologie di attivita' ammissibili
Le attivita' ammissibili sono:
* Analisi dei bisogni
* Progettazione e Disegno formativo (Predisposizione del Curricolo)
* Organizzazione, Coordinamento
* Borse di studio individuali (Erogazione e Gestione)
* Stage (Progettazione e Gestione)
* Gestione e monitoraggio
* Valutazione.

5) Tipologia di proponenti
I proponenti, con sede in Italia, dovranno essere:
a)   Organismi   certificati   di   formazione   e   specializzazione
professionale;
b) Universita' pubbliche e private;
c) Centri riconosciuti di Ricerca e di Assistenza Tecnica;
d) Altri enti pubblici abilitati per statuto alla realizzazione delle
attivita' di progetto;
e) Associazioni sindacali o datoriali o enti bilaterali;
m)  Onlus abilitate per statuto alla realizzazione delle attivita' di
progetto, anche operanti nel settore dell'emigrazione;
k) Imprese singole o consorzi o GEIE;
f)  Raggruppamenti temporanei fra due o piu' dei soggetti di cui alle
tipologie suindicate.

7. DURATA DEI PROGETTI ED AMBITO TERRITORIALE DEGLI INTERVENTI

Ogni  progetto  non deve avere durata di realizzazione superiore a 24
mesi   e   deve   avere   come  ambito  di  riferimento  una  o  piu'
Circoscrizioni Consolari, espressamente individuate. Solo nel caso di
mancanza  di  Circoscrizioni  Consolari,  l'ambito territoriale sara'
quello dell'Ambasciata.

8. MODALITA' E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

I soggetti proponenti sono tenuti a presentare domanda di contributo,
formulata  secondo  lo schema di cui all'Allegato 1, per ogni singolo
Progetto, sulla base delle indicazioni contenute nel presente Avviso.
La  domanda ed il Formulario di presentazione (redatto utilizzando lo
schema  di  cui  all'Allegato  2) devono pervenire in originale ed in
copia,  in unico plico (con all'esterno l'indicazione di tutti i dati
identificativi  del  mittente  e  della  Misura  di  riferimento), al
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - UCOFPL, Divisione V,
Via  Fornovo n. 8 - 00192 Roma, tassativamente, a pena di esclusione,
entro  le  ore  14.00  del  60  (sessantesimo) giorno successivo alla
pubblicazione sulla G.U.R.I.
Nel caso di spedizione a mezzo posta, fara' in ogni caso fede la data
di ricezione e non quella di invio.
Nel  caso  di  consegna  a mano o a mezzo corriere la consegna dovra'
avvenire tassativamente entro le ore 14.00 del giorno su indicato.
All'interno  del  medesimo  plico devono altresi' essere contenuti, a
pena  di  esclusione,  i  documenti  richiesti nel testo del presente
Avviso  per  l'ammissione dei progetti a valutazione (in particolare,
salvo  altre,  vedasi  le disposizioni di cui al successivo punto 9).
L'Amministrazione   resta   comunque  nella  facolta'  di  richiedere
integrazioni  e  chiarimenti  sui documenti presentati, in analogia e
nei  limiti  di  quanto disposto per le procedure di gara all'art. 16
del D.Lgs. 157/1995.
Nel  caso  in  cui un medesimo soggetto presenti piu' di un progetto,
per  ciascuno  di  essi,  dovra'  essere presentata la documentazione
prevista a corredo, non potendosi in alcun caso fare riferimento alla
documentazione presentata in relazione a progetti diversi.
I  plichi  pervenuti  successivamente  ai termini su indicati saranno
dichiarati inammissibili.
Entro  la  stessa  data,  una copia del Formulario (che dovra' essere
dichiarata  dal  proponente conforme all'originale trasmesso al MLPS)
deve essere inviata, a mezzo raccomandata a.r. o a mezzo corriere, al
Consolato   Generale   d'Italia  la  cui  Circoscrizione  costituisce
l'ambito  territoriale  di  riferimento  dell'attivita' proposta. Nel
caso  in  cui  il  progetto  riguardi  piu' Circoscrizioni Consolari,
dovra'  essere,  con  le  medesime modalita', trasmessa una copia del
Formulario a ciascuna struttura Consolare interessata.
In  caso  di  mancanza  di  struttura consolare, il Formulario dovra'
essere inviato all'Ambasciata d'Italia competente.
Gli  estremi  di tali invii devono essere comunicati al Ministero del
Lavoro   e   Politiche   Sociali   contestualmente  alla  domanda  di
finanziamento (vedi schema domanda sub Allegato 1).
Il   mancato   invio   dei   Progetti   agli   Uffici   Consolari,  o
all'Ambasciata,    competenti   per   territorio,   ovvero   l'omessa
attestazione di tale invio, comporta l'esclusione dei Progetti stessi
dalla valutazione.
Le  Autorita'  consolari,  in stretto coordinamento con le competenti
Ambasciate,  sentiti  i  rappresentanti  delle collettivita' italiane
all'estero  (COMITES)  e le competenti autorita' locali, formuleranno
un  parere,  non  vincolante, in merito all'efficacia del progetto in
rapporto  alle  politiche  del  lavoro  locali  ed  ai fabbisogni del
territorio   di   riferimento,  ed  inoltreranno  il  parere  stesso,
informandone  contemporaneamente  la  propria Ambasciata e gli stessi
COMITES,  al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Ufficio
Centrale  OFPL Divisione V - Via Fornovo n. 8 - 00192 Roma (anche via
fax  n°  0039.06.36754947  o  e-mail  EPatrizi@welfare.gov.it  oppure
MLippolis@welfare.gov.it), entro il 50esimo giorno dalla scadenza del
termine di presentazione dei progetti.

9. CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA'

A pena di inammissibilita', ciascun progetto dovra' essere presentato
con le modalita' ed entro i termini previsti al precedente paragrafo,
mediante  compilazione  (in  tutte  le parti pertinenti alla Misura o
Sottomisura  di  riferimento) dell'apposito Formulario sub Allegato 2
unito al presente Avviso.
Tale  Formulario dovra' essere sottoscritto in ogni pagina dal legale
rappresentante.
Sempre  a  pena  di  ammissibilita'  -  oltre alle lettere di intenti
relative  al  partenariato,  secondo  quanto  indicato  nel testo del
Formulario  (in  particolare  all'Allegato 4) - dovra' inoltre essere
trasmessa la seguente documentazione:
a)  richiesta  di  contributo,  redatta  secondo  lo schema contenuto
nell'allegato   1   del  presente  Avviso,  sottoscritta  dal  legale
rappresentante  e  corredata  di fotocopia del documento di identita'
del medesimo;
b)  copia  dello  statuto  o  dell'atto costitutivo dell'ente, da cui
risulti  in particolare la compatibilita' con l'oggetto sociale delle
attivita' comprese nel progetto presentato;
c)  certificato  di  iscrizione  al  Registro delle Imprese presso la
CCIAA  per  i  soggetti  a  cio'  tenuti  o,  altrimenti,  ad  atto o
dichiarazione  avente  contenuto equivalente nel caso di soggetti non
tenuti   a   tale   iscrizione.   In  ogni  caso  potra'  presentarsi
dichiarazione  sostitutiva di certificazione, resa ai sensi dell'art.
46 del DPR n. 445/2000;
d)  idonee  referenze  bancarie  rilasciate  da almeno un Istituto di
credito   in  ordine  alla  affidabilita'  finanziaria  del  soggetto
proponente;
e)   dichiarazione  sostitutiva  di  atto  notorio  resa  dal  legale
rappresentante, ai sensi dell'art. 47 DPR 445/2000, attestante che il
proponente  non  si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di
amministrazione  controllata,  di  concordato preventivo o situazioni
equivalenti,   ne'   di   sospensione   dell'attivita'  (vedi  schema
dichiarazione sub Allegato 3);
f)   dichiarazione  sostitutiva  di  atto  notorio  resa  dal  legale
rappresentante,  ai  sensi  dell'art. 47 DPR 445/2000, attestante, in
via alternativa:
f.1]  la  durata complessiva delle esperienze maturate dal proponente
in attivita' corrispondenti od analoghe a quelle di progetto;
oppure:
f.2]  il  numero dei progetti realizzati dal proponente, nel medesimo
settore  del  progetto  presentato,  nei  cinque  anni  precedenti la
pubblicazione del presente Avviso;
N.B. Sia nel caso di cui sub f.1 (periodo di esperienza) che nel caso
di  cui sub f.2 (numero di progetti analoghi), dovra' altresi' essere
fornito  elenco  dei  progetti  (o degli incarichi) considerati nelle
rispettive  dichiarazioni, formulato secondo i termini indicati nello
schema di dichiarazione sub Allegato 3 unito al presente Avviso.
g)   dichiarazione  sostitutiva  di  atto  notorio  resa  dal  legale
rappresentante,  ai  sensi  dell'art.  47 DPR 445/2000, attestante il
volume   di   attivita'  complessiva  del  proponente  nei  tre  anni
precedenti  la pubblicazione del presente Avviso, valutata in termini
di  fatturato  o di dato di bilancio equivalente. Tale volume, a pena
di  inammissibilita',  deve  essere  stato  non  inferiore ad 1/2 del
valore complessivo del progetto presentato.

Gli  enti  -  salvo  quelli economici - aventi personalita' giuridica
pubblica sono esentati dal presentare:
* le referenze di cui al punto d);
* la dichiarazione di cui al punto e);
* ogni altro documento ex lege incompatibile con la natura dell'ente.

In caso di raggruppamenti:
*  il  Formulario  di  presentazione, redatto secondo lo schema sub 2
allegato  al  presente  Avviso,  dovra'  essere  sottoscritto in ogni
pagina  dal  legale  rappresentante del soggetto capofila ed in calce
all'ultimo foglio anche da tutti i legali rappresentanti dei soggetti
partecipanti.
*  la  domanda  di  cui  alla lettera a) del presente articolo dovra'
essere formulata secondo le apposite indicazioni fornite nello schema
contenuto  nell'Allegato di cui sub 1, sottoscritta da tutti i legali
rappresentanti dei soggetti partecipanti e corredata dei documenti di
identita' degli stessi;
*  i  documenti  di  cui  alle  lettere b), c), d) ed e) del presente
articolo  dovranno  essere  presentate  da  ciascun componente (fatti
salvi i casi di esenzione su indicati);
*  le dichiarazioni richieste - in via alternativa - sub lettera f) e
lettera  g)  saranno  verificate  per  tutto il Raggruppamento, fermo
restando, che il soggetto indicato come capofila, dovra' risultare in
possesso  di  una  quota  dei  detti requisiti pari almeno al 50% dei
medesimi.

10. CRITERI E MODALITA' DI SELEZIONE DEI PROGETTI

Il   Ministero   del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali  -  UCOFPL
provvedera',  a  mezzo dei propri uffici, a verificare la sussistenza
delle  condizioni  di ammissibilita' di cui al precedente paragrafo 8
(nonche'  di quelle altre comunque discendenti dal testo del presente
Avviso  o  da  disposizioni  di  legge  o regolamentari), provvedendo
quindi  a  comunicare  entro  breve  termine  ai soggetti interessati
l'eventuale  esclusione  dalla  procedura. Nel caso di Raggruppamenti
temporanei,  tale  comunicazione sara' inviata unicamente al soggetto
indicato come capofila.
Cosi'   individuati   i   progetti   da   sottoporre  a  valutazione,
quest'ultima  sara'  affidata a Comitato Tecnico, composto di esperti
nominati con apposito decreto.
La  valutazione dei progetti avverra' in ragione dei seguenti criteri
e parametri:

=====================================================================
 |                    Criterio                     |Punteggio massimo
=====================================================================
 |Rilevanza (obiettivi, scopo del progetto,        |
1|risultati attesi)                                |       25
---------------------------------------------------------------------
2|Innovativita' della proposta progettuale         |       13
---------------------------------------------------------------------
3|Congruenza tra analisi e programma di intervento |       12
---------------------------------------------------------------------
 |Congruenza tra piano finanziario e attivita' e   |
 |rapporto mezzi finanziari richiesti/risultati    |
4|attesi                                           |       12
---------------------------------------------------------------------
 |Coerenza (concatenazione logica obiettivi e      |
5|risultati - Logical Framework Matrix)            |       10
---------------------------------------------------------------------
 |Adeguatezza della formulazione (analisi e        |
6|programma di intervento)                         |        8
---------------------------------------------------------------------
7|Congruenza tra competenze e attivita'            |        8
---------------------------------------------------------------------
 |Congruenza tra piano valutativo e scopo del      |
8|progetto                                         |        6
---------------------------------------------------------------------
9|Modalita' di automonitoraggio ed autovalutazione |        6
---------------------------------------------------------------------
 |Totale                                           |       100

Non  saranno  in  alcun  caso considerati finanziabili i progetti che
riportino valutazione inferiore a 60 punti.
L'attribuzione  dei  punteggi  e  la  relativa  graduatoria  avverra'
facendo uso di due decimali dopo il numero intero.

11. CONCESSIONE ED EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO

I  progetti,  che  a  seguito della valutazione, di cui al precedente
paragrafo  10, abbiano riportato un punteggio almeno pari a punti 60,
saranno  ammessi  a  finanziamento  sino ad esaurimento delle risorse
destinate  ad  ogni  singola  Azione,  a  cominciare naturalmente dal
progetto in posizione piu' elevata delle relativa graduatoria.
Nel  caso  di  progetti  che abbiano riportato il medesimo punteggio,
sara'  data  priorita'  ai progetti nel cui Paese di realizzazione il
PIL  pro capite risulti comparativamente piu' basso. Faranno a questo
effetto  fede  le  apposite  rilevazioni  dell'IMF  (Fondo  Monetario
Internazionale).
Nel  caso  in  cui  i  progetti  in  posizione  di  ex aequo siano da
realizzarsi  all'interno  di un medesimo Paese, verra' data priorita'
al progetto di importo complessivo piu' elevato.
In  ogni  caso l'Amministrazione si riserva espressamente la facolta'
di non procedere - con decisione di merito e quindi non sindacabile -
al   finanziamento  di  quei  progetti  relativamente  ai  quali  sia
pervenuto   parere  non  positivo  da  parte  dei  competenti  Uffici
Consolari  o  della  competente  Ambasciata,  senza  che  i  soggetti
direttamente o anche indirettamente interessati possano nulla opporre
in merito.
Qualora  il budget destinato al finanziamento dei progetti presentati
nell'ambito  della  Azione  A1, non risulti interamente assorbito dai
progetti  ammessi  su  tale  Azione,  il budget residuo potra' essere
utilizzato  per  il  finanziamento  di  eventuali progetti presentati
sulla  Azione A2, valutati idonei ma non finanziabili per esaurimento
del budget destinato a tale Azione.
Esattamente  l'inverso  vale  per  l'ipotesi in cui il residuo budget
faccia capo alla Azione A2.
L'approvazione   della   graduatoria   verra'  disposta  con  decreto
dirigenziale  che  sara'  tempestivamente pubblicato sulla GURI oltre
che  sul  sito  internet  ufficiale  dell'Amministrazione  procedente
(www.welfare.gov.it).
Successivamente  - previa acquisizione della documentazione del caso,
in  particolare per quanto concerne le verifiche prescritte dalla cd.
normativa   antimafia  -  sara'  stipulato  atto  di  concessione  di
finanziamento,  nel  quale  saranno  per  intero  regolati diritti ed
obblighi del beneficiario del finanziamento.
La   non  accettazione  da  parte  del  proponente  delle  condizioni
stabilite  nel detto atto di concessione di finanziamento comportera'
l'immediata revoca del finanziamento stesso.
L'erogazione dei contributi avverra' con le seguenti modalita':
-  il 50%, quale prima anticipazione, successivamente all'avvio delle
attivita',  da  documentare  mediante  dichiarazione  resa  ai  sensi
dell'art. 47 del DPR 445/2000;
-  il  30%,  quale seconda anticipazione, sulla base di dichiarazione
resa,   ai   sensi  dell'art.  47  del  DPR  445/2000,  dal  soggetto
beneficiario attestante l'avvenuta spesa di almeno il 50% della prima
anticipazione;
-  la  quota  residua,  a titolo di saldo, sino a concorrenza del 20%
dell'importo  massimo  del  finanziamento,  a  seguito della verifica
amministrativo-contabile   che   sara'   condotta   dalla   o   dalle
Rappresentanze  Consolari  (o dall'Ambasciata) di riferimento, previa
presentazione  a  tali  Rappresentanze e contestualmente al Ministero
del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali,  del  rendiconto finale di
progetto.
Entrambe  le anticipazioni di cui sopra, dovranno essere garantite da
apposita  polizza  fidejussoria  bancaria  o  assicurativa  (a  prima
richiesta,  senza  beneficio  di preventiva escussione e con espressa
rinuncia  alle decadenze di cui all'art. 1955 e segg. cod. civ.) o da
fidejussione   rilasciata   da   intermediari   finanziari,  compresi
nell'elenco   speciale  di  cui  all'art.  107  del  D.Lgs.  385/1993
autorizzati  al  ramo  cauzioni  dal  Ministero dell'Economia e delle
Finanze, da rendersi con sottoscrizione autenticata.
Ogni  altro  aspetto  negoziale  sara'  regolato  -  per  quanto  non
disciplinato  da  leggi  o regolamenti o da disposizioni del presente
avviso - nell'atto di concessione di finanziamento sopra citato.

12. VALUTAZIONE

La  rilevanza  dei  progetti  e  l'efficacia  dei  risultati  saranno
analizzati da una apposita azione valutativa in itinere ed ex post.

13.   OBBLIGHI   DEI  SOGGETTI  FINANZIATI  NELLO  SVOLGIMENTO  DELLE
ATTIVITA'

I  soggetti  finanziati,  nel  caso  di  rilascio  di attestazione di
qualifica   professionale,  devono  attenersi  alla  normativa  sulla
trasparenza  e  sulla  certificazione  formativa,  in conformita' con
quanto   disposto  dal  Decreto  del  Ministro  del  Lavoro  e  della
Previdenza  Sociale  del  12  marzo  1996  pubblicato  sulla Gazzetta
Ufficiale  n.  81  del  5  aprile  1996  e  successive  modifiche  ed
integrazioni.
Gli   obblighi  degli  stessi  a  questo  effetto  saranno  precisati
nell'Atto di concessione del contributo predisposto dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali.
    Roma, 5 marzo 2004


                                  Il direttore generale
                      dell'Ufficio centrale orientamento e formazione
                                       Bulgarelli