ALLEGATO I TERMINOLOGIA 1.1. Contatori cronochilometrici detti tassametri I contatori cronochilometrici in appresso denominati "tassametri", sono strumenti che, tenuto conto delle caratteristiche del veicolo sul quale sono installati e delle tariffe per le quali sono regolati, calcolano automaticamente ed indicano in qualsiasi momento della corsa l'importo dovuto dagli utilizzatori delle auto pubbliche denominate tassi, in funzione delle distanze percorse e, al di sotto di una certa velocita', dei tempi di occupazione del veicolo, esclusi i vari supplementi la cui riscossione puo' essere autorizzata da regolamenti locali in vigore. I tassametri con dispositivi elettronici inseriti nella catena di misura, non sono contemplati dal presente allegato. 1.2. Termini speciali. L'indicazione di un tassametro dipende, a prescindere dalla posizione tariffaria, dalla costante k dello strumento e da un coefficiente caratteristico w del veicolo sul quale lo strumento e' installato. Questo coefficiente w e' funzione della circonferenza effettiva u delle ruote del veicolo e del rapporto di trasmissione del numero dei giri delle ruote al numero dei giri dell'elemento installato sul veicolo per il suo raccordo al tassametro. 1.2.1. Costante k del tassametro La costante k di un tassametro e' una grandezza caratteristica che indica il tipo ed il numero dei segnali che lo strumento deve ricevere per fornire correttamente un'indicazione corrispondente ad una determinata distanza percorsa. Questa costante k e' espressa: a) in "giri per chilometro" (giri/km) oppure b) in "impulsi per chilometro" (impulsi/km), se l'informazione relativa alla distanza percorsa dal veicolo e' introdotta nel tassametro sotto forma di numero di giri del suo asse di comando (asse motore all'entrata dello strumento) o sotto forma di segnali elettrici. 1.2.2. Coefficiente caratteristico w del veicolo Il coefficiente caratteristico w di un veicolo e' una grandezza che indica la specie ed il numero dei segnali destinati al comando del tassametro che appaiono, per una determinata distanza percorsa, sull'elemento appositamente predisposto sul veicolo. Questo coefficiente w e' espresso: a) in "giri per chilometro" (giri/km) oppure b) in "impulsi per chilometro" (impulsi/km) se l'informazione relativa alla distanza percorsa dal veicolo appaia sotto forma d'indicazione del numero di giri dell'elemento che comanda il tassametro, o sotto forma di segnali elettrici. Detto coefficiente varia in funzione di parecchi fattori, in particolare l'usura e la pressione dei pneumatici, il carico del veicolo, le condizioni del suo spostamento; esso deve essere determinato nelle condizioni normali di prova del veicolo (punto 1.2.7). 1.2.3. Circonferenza effettiva u delle ruote. La circonferenza effettiva u della ruota del veicolo che fa funzionare direttamente o indirettamente il tassametro e' la distanza percorsa dal veicolo durante una rotazione completa di questa ruota. Quando due ruote fanno funzionare in comune il tassametro, la circonferenza effettiva e' la media delle circonferenze effettive di ciascuna delle due ruote. Essa e' espressa in millimetri. La circonferenza effettiva u e' in correlazione con il coefficiente caratteristico w del veicolo (punto 1.2.2): per questo motivo anche la circonferenza u, se e' necessario conoscerla, deve essere determinata alle condizioni indicate al punto 1.2.7. 1.2.4. Dispositivo adattatore Il dispositivo adattatore e' destinato ad adattare il coefficiente caratteristico w del veicolo alla costante k del tassametro. 1.2.5. Zona degli errori ammissibili delle indicazioni La zona degli errori ammissibili di cui al punto 5 si riferisce soltanto allo strumento isolato dal veicolo (errori propri dello strumento). I valori veri (punto 5) da utilizzare nella ricerca degli errori sono determinati in base alla costante k e alle tariffe per le quali lo strumento e' stato regolato. La zona degli errori ammissibili determina lo scarto massimo tollerato tra le indicazioni massima e minima. 1.2.6. Velocita' di cambio del funzionamento La velocita' di cambio del funzionamento e' la velocita' con cui il funzionamento del dispositivo indicatore del tassametro passa dalla base tempo alla base distanza percorsa o viceversa. Essa si ottiene dividendo la tariffa "tempo per la tariffa "distanza". 1.2.7. Condizioni normali di prova del veicolo (in particolare per la determinazione del coefficiente caratteristico). Le "condizioni normali di prova del veicolo" sono realizzate quando: a) i pneumatici della ruota o delle ruote che fanno funzionare il tassametro sono di un modello la cui circonferenza effettiva u corrisponde a quella che e' servita a determinare il coefficiente caratteristico w. Essi devono essere in buono stato e gonfiati alla pressione corretta. b) Il carico del veicolo e' di 150 kg circa (Questo carico corrisponde per convenzione al peso di due persone adulte, compreso il conducente). c) Il veicolo si muove spinto dal motore, su terreno piano ed orizzontale, in linea retta, ad una velocita' di 40 ± 5 km/h. Se le prove vengono effettuate in condizioni diverse (per esempio: pesi diversi, velocita' diversa, come velocita' a passo d'uomo, prove al banco...), ai relativi risultati saranno applicati i coefficienti correttori necessari per riportare il loro valore a quello che sarebbe stato ottenuto nelle "condizioni normali di prova definite qui sopra. 2. UNITA' DI MISURA Le sole unita' di misura autorizzate per esprimere le indicazioni fornite o riportate dai tassametri sono le seguenti: - il metro o il chilometro per la distanza. Tuttavia, le distanze potranno essere espresse in "yards" o in "miles" nei tassametri destinati al Regno Unito e all'Irlanda, ove tali Stati lo prevedano in applicazione di direttive comunitarie in materia di unita' di misura. - il secondo, il minuto o l'ora, per il tempo. Il prezzo della corsa deve essere espresso in lire o nell'unita' monetaria legale del paese di destinazione del tassametro. 3. CARATTERISTICHE TECNICHE 3.1. Dispositivo di misura, dispositivo calcolatore 3.1.1. Il tassametro deve essere realizzato in modo da calcolare ed indicare il prezzo della corsa basandosi unicamente sui dati seguenti: a) distanza percorsa (funzionamento in base alla distanza percorsa) quando la velocita' del veicolo e' superiore alla velocita' di cambio del funzionamento; b) tempo (funzionamento in base al tempo) quando il veicolo si muove ad una velocita' inferiore alla velocita' di cambio del funzionamento ovvero quando il veicolo e' fermo. 3.1.2. Il funzionamento in base alla distanza percorsa deve essere comandato dalle ruote; una retromarcia non deve pero' far regredire l'indicazione del prezzo o della distanza percorsa. Il funzionamento in base al tempo deve essere comandato da un congegno ad orologeria che puo' essere messo in funzione soltanto azionando il dispositivo di comando del tassametro. Se il congegno ad orologeria meccanico e' a carica manuale, esse deve funzionare almeno per otto ore senza essere ricaricato, oppure per due ore qualora si abbia una ricarica ad ogni manovra manuale che precede la messa in funzione del tassametro. Se il congegno ad orologeria meccanico e' a carica elettrica, esso deve ricaricarsi automaticamente. Il congegno ad orologeria elettrico deve essere in grado di funzionare in qualsiasi momento. 3.1.3. Nel caso di funzionamento in base alla distanza percorsa e per ciascuna posizione tariffaria, l'indicazione deve cambiare per la prima volta dopo che sara' stata percorsa una distanza iniziale stabilita in base ai regolamenti in materia di tariffe nazionali o locali o dello Stato membro di destinazione del tassametro. I successivi incrementi dell'indicatore debbono corrispondere a distanze uguali tra di loro. Nel caso di funzionamento in base al tempo e per ciascuna posizione tariffaria, l'indicazione deve cambiare per la prima volta dopo un tempo iniziale stabilito in base ai regolamenti in materia di tariffe nazionali o locali o dello Stato membro di destinazione del tassametro. I successivi incrementi dell'indicatore debbono corrispondere a tempi uguali tra di loro. In assenza di cambio della base di funzionamento il rapporto esistente fra la distanza iniziale e la distanza corrispondente agli incrementi successivi deve essere uguale, qualunque sia la posizione tariffaria applicata, al rapporto esistente tra il tempo iniziale ed il tempo corrispondente agli incrementi successivi. 3.1.4. Il dispositivo adattatore deve essere costruito in modo che l'apertura del suo involucro non consenta l'accesso agli altri organi del tassametro. 3.1.5. Il tassametro deve essere progettato in modo che si possono apportare facilmente al meccanismo calcolatore le modifiche necessarie per conformarsi ai cambiamenti di tariffe imposti dai regolamenti in materia di tariffe nazionali o locali o dello Stato membro di destinazione del tassametro. Qualora il numero delle posizioni tariffarie dell'apparecchio sia superiore al numero delle tariffe in vigore, i tassametri debbono calcolare ed indicare in tutte le posizioni in sovrannumero un prezzo basato su una delle tariffe autorizzate dai relativi regolamenti in materia di tariffe nazionali o locali o dello Stato membro di destinazione del tassametro. 3.2. Dispositivo di comando 3.2.1. Gli organi del tassametro debbono poter essere messi in movimento soltanto dopo essere stati innestati mediante il dispositivo di comando su una delle seguenti posizioni autorizzate: 3.2.2. Posizione "LIBERO" Nella posizione "LIBERO" a) non deve apparire alcuna indicazione di prezzo da pagare oppure l'indicazione deve essere uguale a "zero"; tuttavia tale indicazione puo' essere quella del valore della presa in carica alla data del 21 dicembre 1976 in applicazione di disposizioni nazionali o locali o del Paese di destinazione del tassametro. b) il funzionamento in base alla distanza percorsa e quello in base al tempo non devono agire sul dispositivo che indica il prezzo da pagare; c) la finestrella che indica gli eventuali supplementi (punto 3.3.7) deve essere vuota o recare l'indicazione "zero". 3.2.3. Altre posizioni Il dispositivo di comando deve essere costruito in modo che, partendo dalla posizione "LIBERO", il tassametro possa essere messo successivamente nelle seguenti posizioni di funzionamento: a) nelle varie posizioni tariffarie, secondo l'ordine di grandezza crescente delle tariffe o un altro ordine autorizzato dai regolamenti in materia di tariffe vigenti nei vari Stati membri, il funzionamento in base al tempo, quello in base alla distanza percorsa, nonche' l'eventuale indicatore dei supplementi devono essere inseriti; b) in una posizione "IMPORTO", che indica l'importo finale dovuto, indipendentemente da qualsiasi supplemento. In questa posizione, il funzionamento in base al tempo deve essere interrotto e quello in base alla distanza percorsa deve essere inserito sulla tariffa autorizzata in applicazione di disposizioni nazionali o locali o del Paese di destinazione del tassametro. 3.2.4. Manovra del dispositivo di comando La manovra del dispositivo di comando e' soggetta alle seguenti restrizioni: a) partendo da una posizione tariffaria qualsiasi, il tassametro non deve poter essere riportato nella posizione "LIBERO" senza passare per la posizione "IMPORTO". Il passaggio da una posizione tariffaria all'altra deve pero' rimanere possibile; b) partendo dalla posizione "IMPORTO", il tassametro non deve poter essere riportato in una posizione tariffaria qualsiasi senza passare per la posizione "LIBERO"; c) il tassametro deve essere progettato in modo che un cambiamento di posizione tariffaria effettuato passando per la posizione "LIBERO" sia possibile soltanto se le condizioni stabilite per il dispositivo di comando in corrispondenza di questa posizione (punto 3.2.2) sono interamente rispettate nel momento in cui esso passa per questa posizione; d) deve essere impossibile manovrare il dispositivo di comando in modo che il tassametro rimanga in posizioni diverse da quelle in precedenza considerate. 3.2.5. Disposizioni speciali Indipendentemente dalle precedenti prescrizioni, la commutazione tra le varie posizioni tariffarie puo' effettuarsi anche automaticamente in funzione di una determinata distanza percorsa o di un determinato tempo di occupazione in applicazione di disposizioni nazionali o locali o del Paese di destinazione del tassametro, in materia di tariffe. 3.3. Dispositivo indicatore 3.3.1. Il "quadrante" o "faccia di lettura" del tassametro deve essere realizzato in modo da permettere all'utilizzatore di leggere facilmente, di giorno e di notte, le indicazioni che lo riguardano. 3.3.2. L'importo da pagare, indipendentemente dagli eventuali supplementi, deve risultare da semplice lettura di un'indicazione in cifre allineate, di un'altezza apparente minima di 10 mm. Quando l'apparecchio viene messo in funzione partendo dalla posizione LIBERO, manovrando il dispositivo di comando deve essere segnalato un importo fisso corrispondente alla "presa in carico". L'indicazione dell'importo deve progredire in maniera discontinua per incrementi successivi di valore monetario costante. 3.3.3. Il tassametro deve essere munito di un dispositivo che indichi in qualsiasi momento sul quadrante la posizione di funzionamento inserita, conformemente alle prescrizioni nazionali, o locali o del Paese di destinazione. 3.3.4. Il tassametro deve essere progettato in modo da potervi applicare un dispositivo ripetitore del dispositivo di comando, che indichi all'esterno del veicolo la posizione di funzionamento o la tariffa applicata. Questo dispositivo ripetitore non deve in nessun caso perturbare il funzionamento corretto dello strumento ne' permettere l'accesso al meccanismo o alle trasmissioni del tassametro. 3.3.5. Se le indicazioni obbligatorie non sono segnalate mediante cifre o lettere autoluminose, il tassametro deve essere munito di un dispositivo per l'illuminazione di tali indicazioni, che non abbagli ma abbia un'intensita' sufficiente per consentire una facile lettura. Le sorgenti luminose di questo dispositivo debbono poter essere sostituite senza aprire le parti sigillate dell'apparecchio. 3.3.6. Il tassametro deve poter essere munito dei totalizzatori imposti o autorizzati dai regolamenti nazionali locali o del Paese di destinazione, in particolare di contatori che forniscano le seguenti indicazioni: a) distanza totale percorsa dal veicolo; b) distanza totale percorsa in carico; c) numero totale di "prese in carico"; d) numero di incrementi intervenuti nell'indicazione dell'importo (scatti). Tali contatori debbono svolgere correttamente le funzioni per le quali sono previsti. Essi devono fornire l'indicazione in cifre allineate, alte almeno 4 mm. 3.3.7. Il tassametro deve poter essere munito di un indicatore dei supplementi conforme alle prescrizioni nazionali, locali o del Paese di destinazione, e indipendente dall'indicatore dell'importo che si azzeri automaticamente nella posizione "LIBERO". I supplementi devono essere indicati mediante cifre allineate di altezza apparente di almeno 8 mm che non possono superare l'altezza delle cifre che indicano l'importo della corsa. 3.4. Dispositivi complementari facoltativi Un tassametro puo' inoltre essere munito dei seguenti dispositivi complementari: a) contatori di controllo che interessano il proprietario del veicolo; b) dispositivo per la stampa dell'importo da pagare su scontrini o su nastri. La presenza di tali dispositivi ed il relativo funzionamento non devono alterare il corretto funzionamento del tassametro vero e proprio. 3.5. Costruzione 3.5.1. I tassametri devono essere solidi e ben costruiti. Le loro parti essenziali devono essere costruite con materiali atti a garantire solidita' e stabilita' sufficienti. 3.5.2. L'involucro del tassametro e quello del dispositivo adattatore, se quest'ultimo e' esterno all'involucro del tassametro, nonche' i rivestimenti degli organi di trasmissione devono essere costruiti in modo che gli organi essenziali del meccanismo siano irraggiungibili dall'esterno e protetti contro la polvere e l'umidita'. L'accessibilita' ai meccanismi che permettono la regolazione deve essere impossibile senza manomettere i sigilli di garanzia (punto 6). 4. ISCRIZIONI 4.1. Iscrizioni generali e identificazione Ogni tassametro deve recare sul quadrante o su una targhetta sigillata le seguenti indicazioni, facilmente visibili e leggibili in condizioni normali d'installazione: a) nome ed indirizzo del costruttore o suo marchio; b) designazione del modello dello strumento, suo numero ed anno di fabbricazione; c) contrassegno di approvazione CEE del modello; d) la sua costante k (indicata con un'inesattezza relativa dello 0,2% al massimo). Ogni tassametro deve avere superfici libere sulle quali sia possibile apporre quante segue: a) eventuali indicazioni complementari relative all'apparecchio o al veicolo, conformemente alle regolamentazioni nazionali, locali o del Paese di destinazione; b) il marchio della verifica prima parziale CEE, e altri marchi eventualmente prescritti dalle regolamentazioni nazionali, locali o del Paese di destinazione. 4.2. Iscrizioni speciali 4.2.1. In prossimita' delle finestrelle di tutti i dispositivi indicatori, debbono figurare ben visibili, leggibili e senza dar adito ad ambiguita', i significati dei valori indicati. 4.2.2. Oltre all'indicazione dell'importo della corsa ed all'indicazione dei supplementi da pagare deve essere riportato il nome o il simbolo dell'unita' monetaria del Paese di destinazione del tassametro. 5. ZONA DEGLI ERRORI AMMISSIBILI DELLE INDICAZIONI Per il controllo sul banco di prova di una tassametro pronto per essere installato e munito dei suoi accessori, il valore (convenzionalmente) vero delle grandezze misurate e' quello che risulta dal valore k indicato sull'apparecchio ed alla tariffa o alle tariffe per cui lo strumento e' stato regolato. Il valore vero di tali grandezze deve essere compreso tra le indicazioni massima e minima ammissibili. 5.1. Nel caso di funzionamento in base alla distanza percorsa, l'ampiezza della zona degli errori ammissibili per una determinata distanza percorsa e' fissata nel modo seguente: a) per la distanza iniziale (3.1.3): 2% del valore vero; tuttavia, quando tale distanza e' inferiore a 1000 metri, l'ampiezza della zona e' di 20 metri; b) per le distanze successive: 2% del valore vero. 5.2. Nel caso di funzionamento in base al tempo l'ampiezza della zona degli errori ammissibili per un tempo determinato e' fissata come segue: a) per il tempo iniziale (3.1.3): 3% del valore vero; tuttavia, quando tale tempo e' inferiore a 10 minuti, l'ampiezza e' di 18 secondi; b) per i tempi successivi: 3% del valore vero. 6. SIGILLI 6.1. I seguenti meccanismi dei tassametri devono essere costruiti in modo da essere sigillati con apposito marchio: a) l'involucro contenente il meccanismo interno del tassametro; b) l'involucro del dispositivo adattatore; c) le guaine dei congegni meccanici od elettrici che collegano gli organi di ingresso del tassametro con l'elemento corrispondente predisposto sul veicolo per il raccordo dello strumento, ivi compresi gli elementi smontabili del dispositivo adattatore; d) i collegamenti del cavetto elettrico, se la ricarica del meccanismo ad orologeria e il funzionamento del dispositivo di comando del tassametro avvengono elettricamente; e) le eventuali targhette recanti le indicazioni obbligatorie e i marchi di verifica; f) i collegamenti del cavetto elettrico di raccordo con il dispositivo ripetitore eventuale di cui al punto 3.3.4. 6.2. I sigilli devono essere tali da rendere impossibile l'accessibilita' agli organi e collegamenti protetti, senza danneggiare un marchio di sigillatura. 6.3. Il certificato di approvazione CEE del modello fissera' gli spazi riservati ai sigilli e, se necessario, la natura e la forma dei dispositivi con cui apporre tali sigilli. 7. VERIFICA PRIMA PARZIALE CEE, DA EFFETTUARE PRIMA DELL'INSTALLAZIONE DEL TASSAMETRO SUL VEICOLO. Il tassametro riceve il marchio di verifica prima parziale CEE quando: a) il suo modello ha formato oggetto di un'approvazione CEE del modello; b) lo strumento e' conforme al modello approvato e contiene le iscrizioni imposte al punto 4.1; c) l'ampiezza della zona degli errori e' conforme al disposto dei punti 5.1. e 5.2.