(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato

Indicazione  geografica  protetta I.G.P. «Acciughe sotto sale del Mar
                 Ligure» Disciplinare di produzione

                               Art. 1.
                     Denominazione del prodotto

    L'Indicazione  geografica  protetta  «Acciughe sotto sale del Mar
Ligure»,  e'  riservata  alle  acciughe  salate,  prodotte e lavorate
nell'area  geografica  di  cui  all'art.  3,  che abbiano i requisiti
stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
                               Art. 2.

                      Descrizione del prodotto

    L'Indicazione  geografica  protetta (I.G.P.) «Acciughe sotto sale
del   Mar   Ligure»,  viene  riservata  al  prodotto  ottenuto  dalla
lavorazione  e successiva conservazione sotto sale delle acciughe. Le
acciughe, riferite esclusivamente ad individui della specie Engraulis
encrasicolus L., sono pesci migratori e gregari che transitano, dalla
primavera all'autunno, in prossimita' della costa ligure e in inverno
si stanziano tra 100 e 150 metri di profondita'. La taglia massima e'
di  20  centimetri  di  lunghezza. Il prodotto definito maturo, cioe'
pronto  per  essere  commercializzato  dovra'  presentare le seguenti
caratteristiche:
      Aspetto esterno: le acciughe devono risultare intere; la pelle,
molto fine, deve risultare in parte ancora visibile.
      Consistenza:  i  filetti devono risultare morbidi e compatti ed
aderenti alla lisca
      Colore: differente a seconda della porzione del corpo varia dal
rosa al bruno intenso.
      Sapore: asciutto, vivacemente sapido. Le carni risultano magre,
poco untuose al palato.
                               Art. 3.

                  Delimitazione area di produzione

    La  zona  di  pesca,  trasformazione  e condizionamento della IGP
«Acciughe  sotto sale del Mar Ligure» interessa le acque prospicienti
la  costa  ligure  ed il territorio dei comuni della Regione Liguria,
che si affacciano sul versante tirrenico delimitato dalla linea dello
spartiacque.
    In  particolare  l'area  di  pesca  indicata  ricade  nella  zona
antistante  la  costa ligure, ad una distanza dalla costa in funzione
della profondita' di pesca (batimetria da 50 a 300m) con una distanza
massima   dalla   costa   di   20   km.  e  della  tecnica  di  pesca
tradizionalmente  utilizzata  che  e' quella della lampara con reti a
circuizione.
    Il bisogno di delimitare la zona di pesca deriva dalla necessita'
di  lavorare  le  Acciughe  sotto sale del Mar Ligure entro le 12 ore
dalla cattura.
                               Art. 4.

                        Origine del prodotto

    Ogni   fase  del  processo  produttivo  deve  essere  monitorata,
documentando  per ognuna i prodotti in entrata e in uscita. In questo
modo   e   attraverso   l'iscrizione   in  appositi  elenchi  gestiti
dall'organismo  di  controllo, dei pescatori, dei trasformatori e dei
condizionatori   nonche'   attraverso  la  denuncia  tempestiva  alla
struttura  di  controllo  delle  quantita'  pescate e delle quantita'
condizionate   e'   garantita  la  tracciabilita'  del  prodotto.  In
particolare la struttura di controllo effettuera' verifiche ispettive
per  accertare  che  la  pesca avvenga nel mare prospiciente la costa
ligure.
    Tutti  gli  operatori, persone fisiche o giuridiche, iscritti nei
relativi   elenchi,   saranno   assoggettati   controllo   da   parte
dell'organismo di controllo.
                               Art. 5.

                 Metodo di ottenimento del prodotto

    a) metodi di cattura.
    Le  acciughe  sotto sale del Mar Ligure devono essere pescate con
il   metodo  tradizionale  «della  lampara»,  sulla  base  di  quanto
stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria vigente.
    Il  periodo  di  pesca  e'  compreso  fra  il  1° aprile ed il 15
ottobre,  quando  l'acciuga  ha  raggiunto  la  maturita'  sessuale e
dimensioni  corporee  fra  un  minimo  di  12  ed  un  massimo  di 20
centimetri.  Ad  ogni  chilogrammo  di prodotto deve corrispondere un
numero di acciughe compreso fra 35 e 50 individui.
    b) metodi di lavorazione.
    Dopo  la  cattura  le  acciughe  devono  essere  sistemate  nelle
tradizionali  cassette  di  legno  (dimensioni cm. 50 X 33 X 10), che
contengo circa 10 Kg di prodotto.
    Le  acciughe  devono  essere avviate alla lavorazione entro le 12
ore dalla cattura del pescato.
    E'  consentita  una  fase  di  presalagione,  per  un periodo non
superiore  alle  24 ore, al fine di consentire un ottimale spurgo del
sangue presente in eccesso, nelle carni.
    La   pulizia  delle  acciughe  deve  essere  effettuata  a  mano,
asportando   la  testa.  Le  acciughe  pulite  devono  quindi  essere
collocate  a raggiera in barili di legno adatti ad uso alimentare, in
strati  sovrapposti.  Eammesso  l'affinamento  in  barili di legno di
castagno  o  in vasi di terracotta che si deve protrarre per tutto il
periodo   necessario  alla  maturazione,  definito  al  punto c)  del
presente articolo «metodi di stagionatura».
    Ogni  strato  di  acciughe  va coperto con sale alimentare marino
comune  di  media  grammatura;  sull'ultimo  strato  va  collocato un
apposito  disco in materiale ad uso alimentare di adeguato spessore e
sopra  di  esso  deve  essere  esercitata una pressione di circa 0,04
Kg/cm2;  che  corrisponde  a  titolo  di esempio, per contenitori del
diametro  di  35 cm, ad un peso di circa 40 chilogrammi; la pressione
deve rimanere costante per tutto il periodo della maturazione.
    Non sono consentiti pesi metallici.
    c) metodi di stagionatura.
    La  stagionatura  deve  essere  effettuata  in  locali in cui sia
possibile  tenere  costante la temperatura per tutto il periodo della
durata di 40/60 giorni. Il sale deve consentire una lenta maturazione
delle carni e il controllo delle fermentazioni.
    La  pressione  esercitata  sulle  acciughe dai pesi posti sopra i
barili deve permettere la formazione del liquido di estrazione.
    Dopo  i  primi 4/5 giorni di maturazione il liquido ottenuto deve
essere   sostituito   con  una  salamoia.  La  salamoia  deve  essere
controllata ed integrata per tutto il periodo della maturazione delle
acciughe  in  modo  da  mantenere  costante  sia  il  livello  sia la
concentrazione della soluzione.
    Per la maturazione del prodotto e' ammesso l'utilizzo di salamoie
di media (18-25%) o forte (25- 33%) concentrazione.
    La  temperatura  del locale di stagionatura puo' variare dal tipo
di  salamoia  utilizzata  che  e'  compresa tra 20 e 28°C nel caso si
utilizzano salamoie forti, mentre e' compresa tra i 6 e 20°³C qualora
si  utilizzino  salamoie  medie.  A  maturazione avvenuta le acciughe
salate  devono  essere  trasferite dai barili in appositi contenitori
cilindrici in vetro denominati «arbanelle»
    I   contenitori   devono   essere  di  dimensioni  sufficienti  a
consentire un adeguato confezionamento senza danneggiare il prodotto.
    Sono  possibili  confezioni di dimensioni diverse ma le arbanelle
cilindriche in vetro trasparente devono contenere acciughe salate con
un peso netto complessivo tra 200 e 3000 gr.
    Le   acciughe   devono   essere  disposte  in  strati  successivi
interponendo  un  lieve  strato  di  sale  marino  comune,  di  media
grammatura.  Al fine di prevenire l'ossidazione del prodotto l'ultimo
strato   di  acciughe,  deve  essere  completamente  ricoperto  dalla
salamoia  preparata appositamente per il confezionamento del prodotto
le cui caratteristiche corrispondono a quanto indicato all'art. 5 del
presente disciplinare.
    Nelle  arbanelle,  sopra l'ultimo strato di acciughe, deve essere
posto  un  dischetto  di  ardesia,  di  vetro  o  in  plastica ad uso
alimentare che ha lo scopo di tenere pressate le acciughe.
    La  confezione  deve  essere  sigillata per evitare versamenti di
liquido o contaminazioni' esterne.
                               Art. 6.

                        Legame con l'ambiente

    La  reputazione  di  cui  godono  le  «Acciughe sottosale del Mar
Ligure»,  non  soltanto  sul  mercato  nazionale,  e'  cosa  nota  ed
ampiamente  dimostrata.  Questa  reputazione favorisce il consumatore
nel   riconoscere  immediatamente  l'unicita'  e  l'autenticita'  del
prodotto in argomento.
    La  conservazione delle acciughe sotto sale assume in Liguria una
notevole  importanza economica per via delle quantita' prodotte e del
notevole indice di gradimento da parte dei consumatori che si traduce
in  prezzi  di  vendita  superiori  a  quello di prodotti analoghi di
diversa  provenienza. La preparazione del prodotto coinvolge da tempi
antichissimi  una notevole percentuale della popolazione attiva, cosa
che  comporta  cosi' un vivo interesse nell'opinione pubblica e nelle
istituzioni,  per  le  sorti di questa rilevante attivita'. Al di la'
pero'   di  queste  considerazioni  di  carattere  economico,  e'  da
sottolineare che non c'e' casa di pescatore cosi' come di persone che
abitano  nei  centri  urbani  minori, dove piu' vive sono le pratiche
tradizionali,  che  non  prepari  a  casa  le  acciughe  sotto  sale,
avvalendosi   di   tecniche  antiche  tramandate  di  generazione  in
generazione.  Un'attivita', quindi, fortemente radicata nella cultura
degli  abitanti  del  versante  marittimo  della Liguria, ma altresi'
presente  come  nota  di  colore  nella  memoria della moltitudine di
turisti  internazionali  che  visitano  le  localita'  di  mare della
Liguria.
    Le  condizioni  ambientali  del  versante tirrenico della Liguria
sono  tali  da  permettere temperature miti, ideali per garantire una
naturale  maturazione  del  prodotto.  La  ridotta escursione termica
presente    sul   territorio   costiero,   condizionata   dall'azione
omeotermica del mare, favorisce una maturazione ottimale.
    Infatti  le  catene  montuose  delle  Alpi  e degli Appennini che
degradano   rapidamente  verso  il  mare,  costituiscono  una  valida
barriera  alle  correnti  fredde  del  nord  ed allo stesso tempo una
struttura  di  isolamento  dell'area litoranea. Non a caso la riviera
ligure e', grazie a questo clima, famosa nel mondo cosa che favorisce
un  notevole  flusso turistico e consente coltivazioni di pregio come
quella dei fiori.
                               Art. 7.

                              Controlli

    I  controlli saranno effettuati da un organismo conforme a quanto
previsto dagli articoli 10 e 11 del reg. CE n. 510/2006.
                               Art. 8.

                 Etichettatura e commercializzazione

    La  commercializzazione  delle  acciughe  deve  essere effettuata
negli  appositi  contenitori  in  vetro  denominati  «arbanelle»  con
sovrapposta  etichetta  riportante,  con  caratteri  di  stampa doppi
rispetto  a  quelli di altre indicazioni, la dicitura «acciughe sotto
sale  del  Mar ligure I.G.P. «Indicazione geografica protetta». Nella
medesima etichetta deve comparire , nome, ragione sociale e indirizzo
del  produttore e dell'eventuale confezionatore del prodotto, nonche'
il peso netto e sgocciolato del prodotto stesso.
    La dizione «Indicazione Geografica Protetta» puo' essere ripetuta
in  altra  parte  del  contenitore o dell'etichetta anche in forma di
acronimo «I.G.P.».
    Deve  essere  indicata la composizione della salamoia e tutti gli
ingredienti utilizzati cioe': Acciughe del Mar Ligure, acqua e sale.
    Deve inoltre essere indicata la data di confezionamento e la data
di  scadenza;  tale  data non dovra' superare i 24 mesi dalla data di
confezionamento.
    Sulle  etichette  verra'  riportato  il  logo  grafico, di cui al
successivo art. 9
                               Art. 9.

           Descrizione del logo e visualizzazione grafica

    Il  logo  grafico  riporta  un disegno di acciughe stilizzate. Le
indicazioni  colorimetriche  fanno  riferimento  ai  colori  CMYK e i
caratteri True type per PC.
    La scritta Acciughe in verdana grassetto pt. 61.078
    La  scritta  sottosale  del  Mar  Ligure in verdana grassetto pt.
22,999.


         ---->   Vedere Allegato da pag. 19 a pag. 25  <----