(all. 15 - art. 1)
                             Articolo 15
                    PIANI DI NUMERAZIONE NAZIONALI
Gli  utenti della rete pubblica di telecomunicazioni e delle relative
specializzazioni  sono  attualmente  individuati  dai  seguenti   tre
distinti piani di numerazione:
a)  piano  di  numerazione telefonico e ISDN: seguono questo piano di
numerazione gli utenti della rete telefonica/ISDN;
b)   piano  di  numerazione  telegrafico:  seguono  questo  piano  di
numerazione gli utenti della rete Telex-Dati;
c)  piano  di  numerazione  dati a commutazione di pacchetto: seguono
questo piano di numerazione gli utenti della rete Itapac.
Ogni  piano  di  numerazione  fa uso, al suo interno, di prefissi. Si
definisce prefisso un indicatore, di una o piu' cifre,  che  consente
la  discriminazione  di  diversi  tipi  di  formato per il numero (ad
esempio nazionale o internazionale) o  la  selezione  di  servizi.  I
prefissi  non sono parte del numero e non sono trasmessi attraverso i
confini tra reti (in ambito sia nazionale sia internazionale).
Nel  seguito  sono  indicati  i  criteri generali di numerazione e le
relative prospettive di evoluzione.
A) ATTUALE PIANO DI NUMERAZIONE TELEFONICO E ISDN.
La  numerazione  degli  utenti  e'  univoca  nell'ambito  di  ciascun
distretto:  in  relazione  al  traffico  distrettuale  ogni   utente,
pertanto,  e'  caratterizzato  da un proprio numero telefonico che lo
indentifica e che ha inizio con una cifra diversa da "0" (zero) e  da
1 (che sono utilizzate come prefissi).
L'accesso  alla  teleselezione  interdistrettuale  e'  caratterizzato
dalla cifra "0" (zero) che costituisce il prefisso interdistrettuale.
La  numerazione  dei  distretti  e'  univoca in ambito nazionale: per
quanto concerne il  traffico  interdistrettuale,  ogni  distretto  e'
individuato  da  un  proprio indicativo distrettuale costituito da un
numero di cifre variabile da una a tre.
L'insieme  delle cifre necessarie per individuare un utente in ambito
nazionale  (consistente  cioe'  dell'indicativo  distrettuale  e  del
numero   d'utente)   prende   il  nome  di  "numero"  (significativo)
nazionale". La lunghezza massima del numero (significativo) nazionale
e' di 9 (nove) cifre.
Di  conseguenza  la  numerazione  degli utenti non puo' superare otto
cifre nei distretti con indicativo ad  una  cifra  (Milano  e  Roma),
sette  nei  distretti  con indicativi a due cifre e sei nei distretti
con indicativi a tre cifre.
L'accesso  alla  teleselezione  internazionale  e' caratterizzato dal
gruppo di cifre "00" (zero, zero) denominato prefisso internazionale.
I  piani generali di distribuzione e di assegnazione degli indicativi
distrettuali sono riportati nell'Allegato 6.
Le   operatrici   addette  all'espletamento  del  traffico  terminale
(distrettuale e/o interdistrettuale) vengono chiamate combinando,  di
norma,  la  cifra  "0"  (zero)  dopo  l'indicativo  distrettuale; per
quattro distretti viene utilizzato il gruppo di cifre "0X" (zero,  X)
con X = 1,2,3.
Le  operatrici  addette  all'espletamento  del  traffico  di transito
interdistrettuale e  del  traffico  internazionale  vengono  chiamate
combinando indicativi a tre cifre. (1)
Gli  utenti  non possono accedere alle suddette operatrici combinando
gli indicativi sopra menzionati.
B) ATTUALE PIANO DI NUMERAZIONE TELEGRAFICO
La  numerazione  degli  utenti  telegrafici  nazionali  e'  a 6 cifre
(ABCDEF) con la prima cifra diversa da 1 e "0" (zero).
La  prima cifra pari ad 1 individua i servizi speciali (i quali hanno
una numerazione chiusa a tre cifre del tipo 1XY). L'accesso alle reti
telex  estere  attualmente  effettuato premettendo all'indicativo del
paese chiamato i prefissi internazionali "0"  (zero)  e  "00"  (zero,
zero) - rispettivamente per il traffico internazionale continentale e
per quello intercontinentale - dovra',  in  futuro,  allinearsi  alle
raccomandazioni CCITT che prevedono l'uso di un unico prefisso per il
traffico internazionale seguito dall'indicativo del  paese  chiamato.
Per l'Italia e' stato prescelto il prefisso "0" (zero).
Le  prime due cifre (AB) del numero nazionale individuano i centri di
distretto telegrafico ed assumono la denominazione di Indicativi  dei
centri  di  distretto  nell'Allegato  7  e'  riportato l'elenco degli
indicativi. La terza e quarta cifra del  numero  nazionale  (C  e  D)
possono essere impiegate per indentificare il tipo di utenza.
C) ATTUALE PIANO DI NUMERAZIONE DATI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO
La  numerazione  degli  utenti dati nazionali e' a 7 o 8 cifre con la
prima cifra sempre pari a 2 (numero d'utente = 2 ABCDEF  oppure  =  2
ABCDEFG);  la  prima cifra 2 e' detta cifra di rete. Le due lunghezze
coesistono all'interno della rete.
Il   territorio   nazionale  e'  suddiviso  in  aree  di  numerazione
indentificate univocamente da un indicativo di area costituito da  un
numero di cifre variabile da una a tre (cifre A, B e C) e coincidente
con un indicativo  distrettuale  telefonico.  In  prospettiva,  sara'
necessaria  una  revisione  anche  della  numerazione  delle  aree di
numerazione Itapac con gli stessi criteri che saranno adottati per il
futuro piano di numerazione della rete telefonica ISDN.
   L'accesso  alle  reti  dati  estere  e'  effettuato premettendo il
prefisso internazionale "0" (zero) al numero dati internazionale.
La  selezione  da parte dell'utente di una prima cifra diversa da 2 o
da "0" (zero) puo' essere impiegata come  codice  di  "uscita"  (come
definito   nell'Articolo   16)   per   far   fronte  ad  esigenze  di
interconnessione di utenti di reti diverse.
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1 un'ulteriore specializzazione dell'inoltro del traffico puo' essere
ottenuta con l'aggiunta di un'altra cifra finale.
D) FUTURO PIANO DI NUMERAZIONE TELEFONICO E ISDN
Come  gia'  indicato nell'Articolo 14, verra' adottata, per i servizi
telefonici/ISDN, una suddivisione del territorio innovativa  rispetto
a  quella  attuale  basata  sui  concetti  di  area  urbana, settore,
distretto  e  compartimento.  In  tale  ambito  il  territorio  sara'
suddiviso in "aree di numerazione", all'interno di ognuna delle quali
l'utente verra' univocamente individuato da  un  numero  d'utente  di
lunghezza  fissa.  Anche le aree verranno univocamente individuate da
indicativi di area di lunghezza fissa. (2)
Un piano di numerazione con tali caratteristiche e' denominato "piano
di numerazione chiuso".  L'insieme  dell'indicativo  di  area  e  del
numero   d'utente   costituira'  quindi  il  "numero  (significativo)
nazionale", la lunghezza massima di tale numero sara' di  10  (dieci)
cifre.
Il   numero   di   aree,  le  modalita'  di  costruzione  del  numero
significativo nazionale e la sua lunghezza saranno definiti  in  modo
da trarre il massimo vantaggio dal passaggio alla numerazione chiusa.
Cio' verra' stabilito da una apposita normativa tecnica del Ministero
P.T.,  entro il 1991 in modo da definire le modalita' di attuazione e
gli obiettivi temporali. Il rispetto di tale  scadenza  consentirebbe
di  coordinare  la  transizione  verso  la numerazione chiusa, per la
quale e' prevedibile occorrano almeno 5 anni, con l'entrata in vigore
del  "piano  di  numerazione  internazionale  per  l'era della ISDN",
prevista dal CCITT in occasione del cosiddetto tempo "T"  (mezzanotte
del   31  dicembre  1996).  Tale  piano  comporta,  tra  l'altro,  la
possibilita'  di  estendere  il  numero  internazionale  della   rete
telefonica - ISDN da 12 a 15 cifre.