(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Il  consiglio  comunale  di Seminara rinnovato nelle consultazioni
elettorali del 29 maggio 1988 presenta fenomeni di infiltrazione e di
condizionamento di tipo mafioso. Invero, dalla relazione del prefetto
di  Reggio   Calabria   risulta   che   l'influenza   e   l'incidenza
nell'attivita'  dell'ente  comunale della criminalita' organizzata e'
da tempo oggetto di attenzione  dell'autorita'  giudiziaria  e  delle
forze  di  polizia  per la presenza, all'interno dell'amministrazione
locale, di soggetti strettamente legati  alle  famiglie  protagoniste
della malavita di Seminara.
   In  particolare  le posizioni di alcuni consiglieri sono risultate
gravate da procedimenti penali pendenti nonche' da particolari legami
con esponenti di cosche mafiose.
   Fra i componenti del consiglio comunale di Seminara figurano:
    Carmelo Bugge', attuale sindaco, in carica dal 16 luglio  1988  e
gia'  sindaco  prima  del  1983.  Al  centro  di  numerose  inchieste
giudiziarie, il Bugge' risulta essere legato a Paolo  D'Elia,  figura
storica  e  carismatica negli ambienti mafiosi locali nonche' compare
ed assiduo frequentatore del padre di Carmelo Bugge'. Tale vincolo di
amicizia consente al Bugge' di assumere una posizione di "supremazia"
all'interno dell'ente condizionandone al di la' della propria  carica
l'attivita'  amministrativa.  Risulta,  inoltre,  che  di  recente il
Bugge' ha instaurato nuovi legami con la cosca mafiosa  dei  Gioffre'
ed in particolare con Rocco Gioffre', che di essa e' uno dei maggiori
esponenti. A carico del Bugge' risultano:
     procedimento  pendente  per  associazione a delinquere di stampo
mafioso  nel  quale  risultano  coimputati  Antonio   Tripepi,   gia'
consigliere   di   Seminara;   Pasquale  Lisciotto,  pregiudicato  ex
diffidato;
Gaetano  Piccolo  impiegato  presso  il   comune   di   Seminara   ed
appartenente  a  famiglia  mafiosa  in faida con i Parrello di Palmi;
Filippo Spinella incluso nella cosca  mafiosa  dei  Gioffre'.  Con  i
predetti   personaggi   il   Bugge'  mantiene  notoriamente  rapporti
amichevoli;
     un procedimento pendente presso la procura della Repubblica  del
tribunale di Palmi per interesse privato in atti d'ufficio;
     un   procedimento   pendente  presso  la  medesima  procura  per
peculato;
     denunce dell'Arma dei carabinieri di Palmi per omissione  d'atti
d'ufficio;
     un  provvedimento  del  questore  per la revoca della licenza di
porto di fucile per uso caccia a motivo  dell'assidua  frequentazione
con pericolosi pregiudicati locali;
    Andrea  Savo,  consigliere.  Gia' con provvedimento del 24 giugno
1986 veniva sottoposto alla misura di prevenzione  della  diffida  di
P.S.  poiche' era solito accompagnarsi a noti pregiudicati. Risultano
a suo carico condanne per violazione delle norme  sulla  circolazione
stradale  e  per  emissione di assegni a vuoto. Inoltre, a seguito di
sentenza irrevocabile di condanna ad un anno e sei mesi di reclusione
per favoreggiamento personale, il Savo  e'  decaduto  ex  lege  dalla
carica di assessore in applicazione dell'art. 4 della legge 1› giugno
1977, n. 286;
    Antonino  Celi,  consigliere,  vice sindaco, risulta essere stato
recentemente  condannato  -  in  relazione  a  fatti   attinenti   la
precedente  amministrazione  operante dal 1983 al 1987 - a due anni e
sei mesi di reclusione per il reato  di  interesse  privato  in  atti
d'ufficio commesso in favore di Rocco Gioffre' esponente dell'omonima
cosca.   Il   Celi,  unitamente  al  Pasquale  Gioffre'  -  anch'egli
consigliere in carica -  ed  al  Domenico  Marino,  tecnico  comunale
presso  il  comune  di  Seminara,  cosi' come viene evidenziato nella
parte motiva della sentenza resa dal tribunale di Palmi  in  data  22
maggio  1991,  "hanno operato una strumentalizzazione dell'ufficio ..
favorendo il Gioffre'".. per ".. assicurarsi  la  sua  benevolenza  o
protezione  in  un  ambito sociopolitico notoriamente assai degradato
per clientele e favoritismi".
   I descritti legami di stretta amicizia di  alcuni  dei  componenti
del  consiglio  comunale  di  Seminara,  evidenziano  la  mancanza di
autonomia nell'esercizio del mandato  rappresentativo  ed  appalesano
una chiara contiguita' tra malavita organizzata e sistema clientelare
di cui i personaggi di cui sopra citati sono emblematici.
   La     situazione     generale    dell'amministrazione    risulta,
conseguentemente, deteriorata sotto il profilo della imparzialita'  e
del  buon andamento dell'amministrazione e del regolare funzionamento
dei servizi.
   Tale stato di cose e' confermato anche  dalle  recenti  dimissioni
presentate  dai  quattro  consiglieri  di  minoranza,  motivate dalla
scarsissima funzionalita' democratica del consiglio comunale.
   Da quanto esposto, risulta che il comune di Seminara versa in  uno
stato di grave disagio per essersi radicata all'interno dell'ente una
situazione di timorosa acquiescenza rispetto ai metodi - adottati con
elevata  capacita'  d'influenza,  dai citati personaggi - e certo non
conciliabili con il conseguimento del pubblico  interesse  e  con  il
rispetto dei principi democratici.
   Anche   lo   stato  della  sicurezza  pubblica  appare  gravemente
pregiudicato, come testimonia l'atmosfera latente  intimidazione  che
inibisce  alla popolazione gli stimoli della partecipazione alla vita
sociale.
   Da quanto premesso emerge l'urgenza  dell'intervento  dello  Stato
mediante  provvedimenti  incisivi  in  direzione dell'amministrazione
comunale di Seminara.
   Il prefetto di Reggio Calabria, ai sensi dell'art. 1, comma 2, del
decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, come  convertito  in  legge  22
luglio 1991, n. 221, con relazione n. 111/91 del 21 settembre 1991 ha
dato  l'avvio  alla  procedura  per  lo  scioglimento  del  consiglio
comunale di Seminara.
   Ritenuto per tutto quanto esposto in narrativa, che  ricorrano  le
considerazioni indicate nell'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991,
n.  164,  come  convertito  nella  legge  22 luglio 1991, n. 221, che
legittimano lo scioglimento del  consiglio  comunale  del  comune  di
Seminara,  si formula rituale proposta per l'adozione della misura di
rigore.
    Roma, 28 settembre 1991
                                     Il Ministro dell'interno: SCOTTI