ALLEGATO COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA TUTELA DELLE BELLEZZE NATURALI E PANORAMICHE DI AGRIGENTO Verbale n. 22 del 25 ottobre 1990. L'anno nillenovecentonovanta, il giorno venticinque del mese di ottobre, alle ore 17,10 in Agrigento, nei locali della Soprintendenza di Agrigento, a seguito di convocazione del Presidente con telegramma n. 2962/II del 23 ottobre 1990, si e' riunita la commissione per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche della provincia di Agrigento. Sono presenti il presidente: dott. Graziella Fiorentini; i componenti: avv. Gaetano Caponnetto e il dott. Luigi D'Angelo; il segretario: arch. Agostino Marrella. E' presente, altresi', l'arch. Pietro Meli, direttore della sezione P.A.U. della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Agrigento. Constatata la regolarita' della seduta, si procede a trattare l'argomento all'ordine del giorno: vincolo della fascia costiera del comune di Realmonte. Facendo seguito al sopraluogo del 19 settembre 1990 lungo la fascia costiera oggetto della proposta di vincolo; presa, dunque, conoscenza diretta e circostanziata dei luoghi; successivamente esaminato, nella seduta del 20 settembre 1990, lo stato di fatto e di diritto della situazione urbanistica del comune di Realmonte, limitatamente alle zone interessate, ed infine presa visione dello strumento urbanistico vigente, nonche' dell'ordine di sospensione dei lavori di costruzione di un complesso alberghiero in Punta Grande emanato dall'assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali nei confronti della societa' Scatur; la commissione ritiene di poter relazionare cosi' come di seguito. La zona costiera di Realmonte e' caratterizzata da formazioni geologiche di diversa natura che si susseguono in tutto il loro sviluppo in una grande varieta' di forme che raggiungono l'apice della singolarita' nella conformazione naturale in brevi e ripide terrazze della cosiddetta "Scala dei Turchi" a Punta Maiata. Emergente dai caratteristici calanchi argillosi che la rinserrano da est e da ovest, la bianca scogliera di Maiata si eleva quasi a picco sul mare, visibile, da esso, per la sua chiarezza da grandissima distanza, ponendosi come preciso riferimento geografico a chi quei mari solcava nell'antichita'. Subito ad occidente della "Scala dei Turchi", segue la formazione calanchifera di Lido Rossello altrettanto singolare e, quindi, cambiando repentinamente la formazione, l'altura di Capo Rossello con il faro; ancora piu' ad occidente l'altura delle Pergole nella quale si eleva la torre di avvistamento cinquecentesca di Monte Rosso, che dal naturale colore della roccia arenaria prende il suo nome. Queste due alture si costituiscono, per chi dalla loro sommita' ammiri il paesaggio costiero, come punti di vista privilegiati. Da esse, infatti, lo sguardo puo' spaziare libero per molti chilometri sino a dove, ad oriente ed occidente, la linea dell'orizzonte si unisce con la sottile e lontana striscia di terra. Ed e' da esse che si riesce soprattutto ad apprezzare l'incomparabile bellezza del tratto di costa di cui in argomento, cogliendo gli aspetti salienti e le qualita' essenziali di un paesaggio, a questa scala, ancora integro e seducente. Ai piedi della torre, in riva al mare, poco ad oriente di essa, il fabbricato dell'ex caserma della Guardia di finanza che, seppure di recente costruzione, segna fisicamente la parte piu' accessibile della costa dal mare. Ad occidente della torre, la costa, caratterizzata da vegetazione a macchia nella quale spiccano le palme nane, si fa piu' bassa e, nuovamente a calanchi, si apre alla breve piana che si addentra tra le colline costiere di Siculiana. In questo vario e per molti aspetti singolare tratto di costa gli insediamenti umani si concentrano in alcune zone ben circoscritte e abbastanza limitate: Punta Grande e Lido Rossello, dove si riscontra anche una notevole densita' edilizia. In tutta la restante parte gli insediamenti sono quasi del tutto assenti o poco concentrati. La suddetta fascia costiera e', in atto, a norma dell'art. 1 della legge n. 431/1985, quasi interamente sottoposta a vincolo paesaggistico, ai sensi della legge n. 1497/1939, ad esclusione di alcuni brevi tratti ricadenti in zona B del vigente strumento urbanistico: coincidenti con l'abitato di Punta Grande e Lido Rossello. Per quanto riguarda il Lido Rossello, la zona B come attualmente perimetrata e' quasi interamente edificata, ad esclusione di alcuni tratti marginali. Il versante occidentale di Punta Grande, proprio nella zona a vista della Scala dei Turchi zona B dello strumento urbanistico, risulta ancora quasi libero da costruzioni. Esso si distacca anche fisicamente dalla rimanente parte dell'abitato di Punta Grande, in quanto proprio da questo promontorio la costa, procedendo verso oriente, si arretra costituendo l'insenatura di Durrueli non visibile dalla costa di Punta Maiata. Pertanto, il breve tratto di costa compreso tra Punta Maiata e Punta Grande si costituisce come parte integrante di un unicum paesistico piu' esteso, non ancora completamente compromesso, sino ad oltre i territori costieri di Monte Rosso. Il breve promontorio di Punta Grande, subito prima di Punta Maiata, si abbassa repentinamente sino a frastagliarsi in una piatta scogliera. Questa particolare situazione morfologica del luogo accentua, per contrapposizione altimetrica, la maestosa bellezza solitaria del bianco e ripido versante orientale della scala dei Turchi. Cosicche', chi dal versante occidentale di Punta Grande si pone in cammino verso ponente lungo la spiaggia sabbiosa, scorge emergente dal mare, in quiete forme sinuose, la luce bianca emessa dalla marna levigata dai venti e dall'acqua. Pertanto, ritenendo che le caratteristiche naturali e l'interesse paesaggistico della detta zona di Punta Grande, pur se zona B dello strumento urbanistico vigente, impongono una migliore tutela di essa; considerato che la zona di Lido Rossello risulta, come si osservava gia', interamente edificata: considerato che la fascia costiera dei trecento metri di cui all'art. 1, lettera a) della legge n. 431 tutela gia' sufficientemente la costa e che occorre integrarla con l'inclusione di limitate parti del territorio attualmente escluse in quanto zona B dello strumento urbanistico vigente o in quanto immediatamente al di la' dei trecento metri; la commissione, al fine di una maggiore e piu' adeguata tutela della fascia costiera ricadente nel territorio di Realmonte, ritiene di dover vincolare, ai sensi della legge n. 431/1985 le aree delle zone B3 di cui allo strumento urbanistico vigente nel comune di Realmonte ricadenti a sud-ovest della strada "Guardia" e della strada provinciale costiera Porto Empedocle-Realmonte a partire dall'incrocio della suddetta stradella "Guardia" verso occidente. Cio' attesa l'immediata contiguita' con le aree di singolare bellezza costituenti il complesso della "Scala dei Turchi". Inoltre, sempre al fine di una maggiore tutela dell'altura sulla quale sorge la torre di Monte Rosso, decide di includere nel vincolo la porzione di territorio compresa tra l'arco di circonferenza del raggio di 250 metri con centro sulla torre e la fascia di metri 300 dal mare gia' sottoposta a vincolo a norma della legge n. 431/85. Eventuali costruzioni urbanisticamente consentite, sia da eseguire che in corso, potranno essere realizzate in maniera tale da inserirsi nell'ambiente non invasivamente conformandosi anche altimetricamente alla morfologia del terreno. La commissione ritiene di non dover includere nel vincolo la zona B3 di Lido Rossello in quanto, come gia' detto, quasi completamente urbanizzata. Per analogia con la predetta situazione, la commissione ritiene di dovere escludere dal vincolo la zona B3 di Punta Grande a nord della strada della "Guardia". A riguardo della questione posta dalla sospensione dei lavori per la costruzione di un complesso alberghiero in localita' Scavuzzo- Punta Grande nei pressi della zona costiera denominata "Scala dei Turchi", di cui al fonogramma assessoriale n. 2491 del 22 agosto 1990, in esecuzione a quanto disposto dall'art. 8, comma 2, legge n. 1497/1939, la commissione ritiene valida la preoccupazione in esso espressa circa il grave pregiudizio e l'alterazione alle bellezze naturali e panoramiche della zona interessata che i lavori, se interamente realizzati, verrebbero a comportare. Inoltre, non essendo la zona in oggetto sufficientemente tutelata nei suoi aspetti naturali e paesaggistici dalle norme dello strumento urbanistico vigente nel comune di Realmonte, la commissione ritiene che l'ultimazione dell'edificio, di cui sono stati sospesi i lavori, possa essere consentita nel rispetto delle gia' evidenziate regole generali per l'edificazione delle zone B3 poste a sud-ovest della strada "Guardia". Conseguentemente, il manufatto oggetto della concessione edilizia dovra' inserirsi in modo non invasivo nell'ambiente circostante, conformandosi anche altimetricamente alla morfologia del terreno, sicche', in ogni caso, la sua altezza dovra' essere limitata cosi' da non interferire nella visione del mare dalla strada panoramica e nella visione della Scala dei Turchi da Punta Grande. A tal fine, sara' opportuno che la nuova sistemazione sia il risultato di un adeguato studio di valutazione dell'impatto paesistico-ambientale. Il presidente: FIORENTINI Il segretario: MARRELLA -------------- (Omissis).