ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Celano (L'Aquila) e' stato rinnovato a seguito delle consultazioni elettorali del 6 giugno 1993, con contestuale elezione del sindaco nella persona del sig. Gaetano Bombacino. Il citato amministratore, in data 28 febbraio 1995, ha rassegnato le dimissioni dalla carica e le stesse, decorsi venti giorni dalla data di presentazione al consiglio, sono divenute irrevocabili, ai sensi dell'art. 20, comma 3, della legge 25 marzo 1993, n. 81. Si e' configurata, pertanto, una delle fattispecie previste dall'art. 20, comma 1, della legge 25 marzo 1993, n. 81, in base al quale alle dimissioni del sindaco conseguono la decadenza della giunta e lo scioglimento del consiglio comunale. Nel caso di specie l'ente e' stato posto in condizioni di impossibilita' di funzionamento, a causa delle precedenti dimissioni, verificatesi in tempi diversi, di tre assessori tra i quali il vice sindaco. Il prefetto di L'Aquila, pertanto, allo scopo di assicurare la gestione dell'ente, ha disposto, ai sensi dell'art. 19 del testo unico delle leggi comunali e provinciali 3 marzo 1934, n. 383, la nomina di un commissario prefettizio, nella persona della dott.ssa Luciana Crisi, con i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta e al sindaco. Per quanto esposto si ritiene che, ai sensi dell'art. 20, comma 1, della legge 25 marzo 1993, n. 81, e del successivo art. 21, che ha sostituito l'art. 39, comma 1, lettera b), n. 1), della legge 8 giugno 1990, n. 142, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Celano (L'Aquila). Roma, 24 aprile 1995 Il Ministro dell'interno: BRANCACCIO