(all. 1 - art. 1)
                              PREMESSA
Ai  fini  della  applicazione dei requisiti minimi e tenuto conto che
con  il  termine  di  requisito  organizzativo  si  intende  l'azione
organizzativa, si definisce:
AZIENDA:   il  soggetto  giuridico,  pubblico  e  privato  che  offre
          attivita' o prestazioni sanitarie
PRESIDIO: Struttura fisica  (ospedale,  poliambulatorio,  ambulatorio
          ecc.)  dove  si  effettuano le prestazioni e/o le attivita'
          sanitarie
STRUTTURA ORGANIZZATIVA: Dimensione organizzativa  complessiva  della
          funzione svolta.
VALUTAZIONE  E  MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA': Tali attivita' hanno lo
scopo di  garantire  all'utente  che  le  prestazioni  od  i  servizi
ricevuti  siano  di  buona  qualita'. Per iniziative di valutazione e
miglioramento della qualita' si intendono progetti che prevedono:  1)
l'identificazione   di   un   problema   (intesa  come  occasione  di
miglioramento); 2) la determinazione delle  cause  possibili;  3)  la
definizione  dei  criteri,  degli  indicatori e dei livelli soglia di
buona qualita'; 4) la progettazione e l'effettuazione di uno  o  piu'
studi  per  precisare  la  differenza  tra  i  valori attesi e quelli
osservati nonche' per identificare le cause di tale  discrepanza;  5)
la  progettazione  e l'effettuazione dell'intervento migliorativo; 6)
la valutazione di impatto a breve  e  medio  termine  dell'intervento
migliorativo  nei confronti del problema affrontato; 7) la diffusione
dei risultati  a  tutti  gli  interessati.  Tali  iniziative  possono
riguardare  processi/esiti  di  prestazioni  dirette  agli  utenti  o
processi/esiti   delle    attivita'    di    supporto    (gestionali,
organizzativi, amministrative, etc.).
LINEE   GUIDA:   insieme   di   indicazioni   procedurali  suggerite,
finalizzate ad assistere gli operatori in specifiche circostanze.
REGOLAMENTI INTERNI: definiscono  le  modalita'  di  comportamento  o
successione   di   azioni  definite  da  documenti  formali  o  dalla
normativa, che devono essere sistematicamente ottemperate.
PROCEDURE:  insieme  di  azioni  professionali  finalizzate   ed   un
obiettivo.
               REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI GENERALI
Il  presente documento indica i requisiti minimi relativi ai seguenti
aspetti organizzativi:
1. - politica, obiettivi ed attivita';
2. - struttura organizzativa;
3. - gestione delle risorse umane;
4. - gestione delle risorse tecnologiche;
5. - gestione, valutazione  e  miglioramento  della  qualita',  linee
     guida e regolamenti interni;
6. - sistema informativo;
1) POLITICA, OBIETTIVI ED ATTIVITA'
La  Direzione  aziendale  provvede  alla  definizione delle politiche
complessive dell'azienda ed esplicita gli obiettivi  da  raggiungere,
sia  per  la  tipologia  ed  i  volumi  che  per  la  qualita'  delle
prestazioni e dei servizi che  intende  erogare.  La  Direzione  deve
esplicitare   ai   presidi,  alle  unita'  operative  ed  alle  altre
articolazioni organizzative, il ruolo, gli obiettivi  e  le  funzioni
assegnate agli stessi.
E' adottato un documento in cui sono esplicitati:
-  la  missione,  e cioe' la ragion d'essere dell'organizzazione ed i
  valori cui si ispira;
- le politiche complessive, e cioe' l'indirizzo dato dalla  Direzione
  Generale,  che consiste nel definire i campi prioritari di azione e
  quali metodi adottare per raggiungere gli obiettivi;
- gli obiettivi:
  a) devono essere articolati nel tempo;
  b) devono  risultare  congruenti  con  gli  obiettivi  dei  livelli
     organizzativi sovraordinati;
- l'organizzazione interna con particolare riferimento a:
  a)  l'organigramma  con il quale vengono individuati i responsabili
     delle articolazioni  operative  e  delle  funzioni  di  supporto
     tecnico- amministrativo e definite le loro funzioni;
  b) i livelli di responsabilita';
  c) le modalita' di erogazione del servizio;
  d) le prestazioni e/o le attivita' erogate;
La Direzione definisce annualmente il piano di lavoro che comprende:
- la tipologia ed il volume di attivita' previste;
- il piano organizzativo.
La   Direzione   predispone   materiale  informativo  a  disposizione
dell'utenza, che  specifichi  tipologia  delle  prestazioni  erogate,
operatori responsabili delle prestazioni, orari, costi.
2) STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La  Direzione  definisce ed esplicita l'organizzazione e le politiche
di gestione delle risorse umane ed economiche per:
- le attivita' ambulatoriali;
- le attivita' di ricovero a ciclo continuativo  e  diurno  (acuti  e
  post-acuti);
La Direzione definisce le modalita' con cui garantisce la continuita'
dell'assistenza  al  paziente in caso di urgenze od eventi imprevisti
(clinici, organizzativi, tecnologici).
3) GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
La Direzione definisce il fabbisogno di personale:
- in termini  numerici  (equivalenti  a  tempo  pieno)  per  ciascuna
  professione o qualifica professionale;
- per posizione funzionale;
- per qualifica;
-  in  rapporto  ai volumi ed alle tipologie delle attivita', secondo
  criteri specificati dalle normativa regionali.
E' indispensabile che tutti i ruoli e le posizioni  funzionali  siano
ricoperti   da  personale  in  possesso  dei  titoli  previsti  dalla
normativa vigente.
Deve essere predisposto  un  piano  di  formazione-aggiornamento  del
personale, con indicazione del responsabile.
Devono  essere  normalizzate  le modalita' per favorire l'inserimento
operativo del personale di nuova acquisizione.
4) GESTIONE DELLE RISORSE TECNOLOGICHE
Si  devono  prevedere  specifiche  procedure  di programmazione degli
acquisti delle apparecchiatura biomediche e  dei  dispositivi  medici
che  devono  tenere  conto  dell'obsolescenza,  dell'adeguamento alle
norme tecniche, della eventuale disponibilita'  di  nuove  tecnologie
per il miglioramento dell'assistenza sanitaria.
La Direzione adotta un inventario delle apparecchiature in dotazione.
Deve  esistere un piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria
delle apparecchiature biomediche; tale piano deve essere  documentato
per   ciascuna   apparecchiatura  e  reso  noto  ai  diversi  livelli
operativi.
La Direzione deve provvedere affinche' in ogni presidio sia garantito
l'uso  sicuro,  appropriato  ed   economico   delle   apparecchiature
biomediche.
5)  GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA', LINEE GUIDA
   E REGOLAMENTI INTERNI
La  Direzione  e'  responsabile  della  creazione  delle   condizioni
organizzative che facilitino e consentano la promozione e il supporto
ad attivita' valutative e di miglioramento dei processi di erogazione
dei  servizi e delle prestazioni, secondo le indicazioni contenute in
questo stesso documento o nella  normativa  gia'  emanata  a  livello
nazionale o locale.
In  tutti i presidi devono essere attivati programmi di valutazione e
miglioramento delle attivita'. I  programmi  vengono  selezionati  in
rapporto alle priorita' individuate.
In  ogni  azienda  deve  esistere  una  struttura organizzativa (o un
responsabile  in  relazione  alla  complessita'  della  stessa)   che
presiede   alle   attivita'  di  valutazione  e  miglioramento  della
qualita'.
Annualmente ogni struttura organizzativa effettua al proprio  interno
o  partecipa  ad  almeno  un  progetto  di  valutazione e verifica di
qualita' favorendo il coinvolgimento di tutto il personale.
Tale   attivita'   sara'   utilizzata    anche    per    lo    studio
dell'appropriatezza  nell'utilizzo  delle  risorse,  con  particolare
riferimento agli episodi di ricovero  e  all'utilizzo  di  tecnologie
complesse (RMN, TAC, Angioplastiche, etc.).
I  laboratori  di  analisi, i servizi di anatomia-istologia-citologia
patologica e i centri trasfusionali  devono  prevedere  attivita'  di
controllo di qualita' interne ed esterne e partecipare a programmi di
miglioramento della qualita'.
In   tutte  le  articolazioni  organizzativo-funzionali  e'  favorito
l'utilizzo delle Linee guida predisposte dalle Societa'  scientifiche
o  da  gruppi  di  esperti  per una buona pratica clinica nelle varie
branche specialistiche. Inoltre devono  essere  predisposte  con  gli
operatori, linee guida, regolamenti interni che indichino il processo
assistenziale  con  cui  devono  essere gestite le evenienze cliniche
piu' frequenti o di maggiore gravita'.
Ogni struttura organizzativa predispone una raccolta  di  regolamenti
interni,  linee  guida, aggiornati per lo svolgimento delle procedure
tecniche piu' rilevanti (selezionate per rischio, frequenza,  costo).
Il  personale deve essere informato sull'esistenza di tali documenti,
che sono facilmente accessibili, e che vanno confermati o  aggiornati
almeno ogni tre anni.
Devono  essere  predisposti documenti simili per lo svolgimento delle
principali   attivita'   di   supporto   tecnico-amministrativo,   in
particolare:
- criteri e modalita' di accesso dell'utente (programmazione liste di
  attesa, accoglimento e registrazione);
-  modalita'  di  prelievo,  conservazione,  trasporto  dei materiali
  organici da sottoporre ad accertamento;
- modalita' di pulizia, lavaggio, disinfezione e  sterilizzazione  di
  tutti gli strumenti ed accessori;
- pulizia e sanificazione degli ambienti;
-   modalita'   di  compilazione,  conservazione,  archiviazione  dei
  documenti comprovanti un'attivita' sanitaria.
6) SISTEMA INFORMATIVO
Il sistema informativo e' finalizzato alla raccolta, elaborazione  ed
archiviazione  dei  dati  di  struttura,  processo  ed esito, con gli
obiettivi di:
- sostanziare e ridefinire le politiche e gli obiettivi del  presidio
  e della azienda;
-  fornire  il  ritorno  informativo  alle  strutture  organizzative,
  necessario per le valutazioni di loro competenza;
- rispondere al debito informativo nei confronti dei  livelli  sovra-
  ordinati.
La Direzione assicura:
- l'individuazione dei bisogni informativi dell'organizzazione;
- la struttura del sistema informativo;
- le modalita' di raccolta;
- la diffusione ed utilizzo delle informazioni;
- la valutazione della qualita' del dato;
- l'integrazione delle informazioni prodotte nelle attivita' correnti
  delle singole unita' operative, sezioni, uffici, etc.
Deve   essere   individuato  un  referente  del  sistema  informativo
responsabile delle procedure di raccolta e  verifica  della  qualita'
(riproducibilita',  accuratezza,  completezza) e diffusione dei dati,
ferme  restando  le  responsabilita'  specifiche  previste  da  norme
nazionali.
         REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI GENERALI
Tutti  i  presidi  devono  essere  in possesso dei requisiti previsti
dalle vigenti leggi in materia di:
- protezione antisismica
- protezione antincendio
- protezione acustica
- sicurezza elettrica e continuita' elettrica
- sicurezza anti-infortunistica
- igiene dei luoghi di lavoro
- protezione delle radiazioni ionizzanti
- eliminazione della barriere architettoniche
- smaltimento dei rifiuti
- condizioni microclimatiche
- impianti di distribuzione dei gas
- materiali esplodenti
In merito a tali problematiche si ritiene di  fare  riferimento  alle
specifiche  norme  nazionali,  regionali,  locali  e, per la prevista
parte di competenza, alle disposizioni internazionali.
             REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E
        ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO
          PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SPECIALISTICA IN REGIME
                            AMBULATORIALE
               ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE
Per  ambulatorio  di  assistenza  specialistica  si deve intendere la
struttura o luogo fisico, intra od  extraospedaliero,  preposto  alla
erogazione di prestazione sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia
e  riabilitazione,  nelle  situazioni  che  non  richiedono  ricovero
neanche a ciclo diurno.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle prestazioni erogate.
La  dotazione  minima di ambienti per l'attivita' ambulatoriale e' la
seguente:
- sala per l'esecuzione delle prestazioni, che garantisca il rispetto
  della privacy dell'utente, in particolare  con  area  separata  per
  spogliarsi;
- spazi per attesa, accettazione, attivita' amministrative;
- servizi igienici distinti per utenti e personale;
- spazio/locali per deposito di materiale pulito;
- spazio/locali per deposito di materiale sporco;
-   spazi  o  armadi  per  deposito  materiale  d'uso,  attrezzature,
  strumentazioni.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
La dotazione minima impiantistica prevista deve essere:
-  in  tutti  i   locali   devono   essere   di   regola   assicurate
  l'illuminazione e la ventilazione naturali;
- impianto telefonico per utenti.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Il  locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presidi medico
chirurgici in relazione alla specificita' dell'attivita' svolta.
Inoltre,  deve  essere  prevista   la   seguente   dotazione   minima
tecnologica:
- carrello per la gestione dell'emergenza.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni  struttura  erogante  prestazioni ambulatoriali deve possedere i
seguenti requisiti organizzativi:
- durante lo svolgimento della attivita'  ambulatoriale  deve  essere
  prevista   la   presenza   di  almeno  un  medico,  indicato  quale
  responsabile delle attivita' cliniche svolte nell'ambulatorio;
- personale in numero proporzionale agli accessi ambulatoriali e alla
  tipologia dell'attivita' svolta;
- tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza,  devono
  portare in evidenza la data della scadenza stessa;
-  le  prestazioni  effettuate  devono  essere registrate e corredate
  dalle generalita' riferite dall'utente; le registrazioni e le copie
  dei referti vanno conservate secondo le modalita' e i tempi sanciti
  dalla normativa vigente.
                 SERVIZI DI MEDICINA DI LABORATORIO
L'attivita' di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute
con  metodi  chimici,  fisici  o  biologici  su  tessuti o liquidi di
origine umana o su materiali connessi alla patologia umana,  ai  fini
della  prevenzione,  della diagnosi, del monitoraggio della terapia e
del decorso della malattia e ai fini della ricerca.
La tipologia di prestazioni eseguite  nei  diversi  laboratori  e  la
dotazione   strumentale   hanno  un  diverso  grado  di  complessita'
commisurato alla realta' sanitaria  ed  alla  tipologia  dei  quesiti
diagnostici posti al laboratorio.
1.  Laboratori  generali  di  base: sono laboratori ad organizzazione
semplice e unitaria che possono svolgere indagini  nell'ambito  della
biochimica    clinica    e    tossicologica,    dell'ematologia    ed
emocoagulazione, dell'immunoematologia, della microbiologia.
2.  Laboratori   specializzati:   esplicano   indagini   diagnostiche
monospecialistiche  ad  elevato  livello  tecnologico e professionale
nell'ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell'ematologia
ed emocoagulazione, dell'immunoematologia, della microbiologia, della
virologia, della citoistopatologia, della biologia molecolare e della
genetica.
3. Laboratori  generali  di  base  con  settori  specializzati:  sono
laboratori ad organizzazione complessa che, per carico di lavoro, per
varieta'   di   tipologia   analitica   e  complessita'  dei  quesiti
diagnostici  posti,  necessitano  di  una  articolazione  in   unita'
operative o moduli specializzati e della disponibilita' di tecnologie
di  livello superiore e di competenze professionali particolari. Tali
laboratori possono svolgere indagini diagnostiche  nell'ambito  degli
specifici settori di cui ai punti 1 e 2.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima  di  ambienti  per  l'attivita'  di  medicina  di
laboratorio e' la seguente:
-  area  di  attesa  dotata  di  servizi igienici dedicati all'utenza
  ambulatoriale e di un adeguato numero di posti a sedere rispetto ai
  picchi di frequenza degli accessi;
- locale per il prelievo, che  consenta  il  rispetto  della  privacy
  dell'utente;
-  almeno un locale per l'esecuzione delle analisi, nonche' almeno un
  locale per ogni settore specializzato;
- servizi igienici distinti per il personale;
- locale per le attivita' amministrative e di archivio;
- locale per il trattamento del materiale d'uso.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Il personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla
tipologia e al volume delle prestazioni erogate.
E' presente un documento che  descriva  tutti  i  servizi/prestazioni
offerti  dal  laboratorio  ed  in  cui sono esplicitati gli esami che
vengono eseguiti direttamente - con quali procedure ed attrezzature -
e quelli che vengono inviati ad altre strutture.
Devono esistere documenti di servizio (regolamenti  interni  o  linee
guida)  per  lo  svolgimento  delle principali attivita' di gestione,
concordati con i servizi competenti.
In particolare:
- riconoscimento degli utenti;
- identificazione dei campioni;
-  trasferimento  del  materiale  biologico dalle zone di prelievo al
  laboratorio;
-  processi  di  sanificazione  (pulizia   ambiente,   procedure   di
  disinfezione e di sterilizzazione, decontaminazione, ecc.);
- smaltimento dei rifiuti.
Reagenti,  materiale  di  controllo, materiale di calibrazione devono
presentare  etichette  che  ne   indichino:   identita',   titolo   o
concentrazione,  condizioni  di  conservazione  raccomandate, data di
preparazione e di scadenza, ogni altra  informazione  necessaria  per
l'uso corretto. Nessun materiale deve essere utilizzato oltre la data
di scadenza.
Deve esistere un sistema di archiviazione che deve contenere almeno:
-  i  risultati  degli  esami  sugli utenti (conservati per almeno un
  anno);
- i risultati dei controlli di qualita' interno conservati per almeno
  un anno e quelli esterni per almeno tre anni.
Deve esistere un manuale delle procedure diagnostiche, contenente per
ogni esame almeno:
- preparazione dell'utente agli esami;
- modalita' di raccolta, trasporto e conservazione del campione;
- caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato;
- modalita' di compilazione, trasmissione e consegna dei referti;
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'
Il laboratorio  deve  svolgere  programmi  di  Controllo  Interno  di
Qualita' e partecipare a programmi di Valutazione Esterna di Qualita'
promossi dalle Regioni, o, in assenza di questi, a programmi validati
a livello nazionale o internazionale.
Presso ogni laboratorio:
- deve esistere uno opuscolo informativo sul Servizio per gli utenti,
  che deve contenere almeno le modalita' di accesso;
- deve poter essere possibile il ritiro dei referti in tutti i giorni
  feriali e in almeno alcuni pomeriggi della settimana.
                ATTIVITA' DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Le   strutture   di   diagnostica   per  immagini  svolgono  indagini
strumentali  ai  fini  diagnostici  e/o  di  indirizzo   terapeutico,
utilizzando   sorgenti  esterne  di  radiazioni  ionizzanti  e  altre
tecniche di formazione dell'immagine.
Le attivita' di diagnostica per immagini sono  assicurate  sia  dalle
strutture   pubbliche   e   private,  di  ricovero  e  cura  a  ciclo
continuativo e/o diurno sia da strutture extraospedaliere pubbliche e
private.
Poiche' le strutture di ricovero e  cura,  come  sopra  identificate,
assicurano   lo  svolgimento  di  attivita'  in  regime  di  elezione
programmata  oppure  in  regime  di  emergenza-urgenza,  i   relativi
requisiti  minimi  strutturali,  tecnologici  e  organizzativi devono
rispondere alle funzioni proprie di tali strutture.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle attivita' erogate.
La  dotazione  minima  di ambienti per l'attivita' di diagnostica per
immagini e' la seguente:
- area di attesa dotata di un  adeguato  numero  di  posti  a  sedere
  rispetto ai picchi di frequenza degli accessi;
-  spazi  adeguati  per  accettazione,  attivita'  amministrative  ed
  archivio;
- servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti;
- una sala di radiodiagnostica con annessi spazi/spogliatoi  per  gli
  utenti;
-   un  locale  per  l'esecuzione  degli  esami  ecografici,  qualora
  previsti;
- un locale per la conservazione  ed  il  trattamento  del  materiale
  sensibile;
- un locale per la refertazione;
-  un'area  tecnica,  di  stretta pertinenza degli operatori medici e
  tecnici;
- locale/spazio per deposito materiale pulito;
- locale/spazio per deposito materiale sporco;
-  spazio  armadi  per  deposito   materiale   d'uso,   attrezzature,
  strumentazioni.
Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica
o  di  diagnostica  plurispecialistica,  devono  possedere  requisiti
strutturali adeguati alla complessita' delle prestazioni erogate.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
La  dotazione  strumentale  minima  delle  strutture  di   radiologia
diagnostica che utilizzano radiazioni ionizzanti prevede:
-  generatore  A.T. trifase di potenza non inferiore a 30 KW e tavolo
  di comando;
- tavolo ribaltabile, preferibilmente telecomandato,  con  serigrafo,
  Potter Bucky, intensificatore di brillanza;
- tubo radiogeno a doppio fuoco anodo rotante;
- dotazione minima di primo soccorso;
- apparecchio radiologico portatile nelle strutture di ricovero.
Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica
o   di  diagnostica  plurispecialistica  devono  possedere  requisiti
tecnologici adeguati alla complessita' delle prestazioni erogate.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni struttura erogante prestazioni di diagnostica per immagini  deve
possedere i seguenti requisiti organizzativi:
-  il  personale  sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato
  alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate;
- attivazione di un sistema di controllo di qualita';
- presso ogni struttura  di  diagnostica  per  immagini  e'  previsto
  l'obbligo  di  comunicare all'utente, al momento della prenotazione
  dell'indagine diagnostica, i tempi di consegna dei referti.
          PRESIDI AMBULATORIALI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE
                             FUNZIONALE
Le attivita' di Recupero e Rieducazione funzionale sono finalizzate a
consentire il massimo  recupero  possibile  delle  funzioni  lese  in
seguito  ad  eventi  patogeni  o lesionali, prevenendo le menomazioni
secondarie  e  curando  la  disabilita',  per  contenere  o   evitare
l'handicap e consentire alla persona disabile la migliore qualita' di
vita  e  l'inserimento  psico  sociale,  attraverso  un  processo che
rispetta  tutti  i  passaggi/interventi  necessari  per  un  compiuto
intervento  sanitario e per il successivo passaggio alla fase sociale
della riabilitazione.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
La struttura garantisce sempre la completa fruibilita' degli spazi da
parte  di tutti i possibili utenti affetti dalle diverse tipologie di
disabilita';  e'  indispensabile  la  completa  assenza  di  barriere
architettoniche  che  limitino  l'accesso o gli spostamenti dentro la
struttura e l'utilizzo sicuro dei vari spazi e servizi.
Deve essere garantita la privacy degli utenti.
Le  strutture  devono  essere  dotate  di  ambienti   specifici   con
dimensioni,  arredi  ed  attrezzature adeguati allo svolgimento delle
attivita' coerenti con i  programmi  e  gli  obiettivi  propri  della
struttura. In particolare:
-  aree  attrezzate per attivita' di gruppo (palestre), per attivita'
  statiche e dinamiche;
- aree attrezzate per attivita' individuali  (motorie,  respiratorie,
  neuropsicologiche, ecc.);
-   box   (o   stanze  di  dimensioni  contenute)  per  attivita'  di
  massoterapia,  terapia  fisica  e   strumentale   e   manipolazioni
  articolari;
-  area  attrezzata per il trattamento, qualora previsto dei disturbi
  comunicativi/integrativi;
-  ambulatori  medici  per  visite   specialistiche   e   valutazioni
  diagnostico-prognostiche    cliniche   attinenti   alle   patologie
  trattate;
- servizi igienici per disabili;
- servizi igienici e spogliatoi per gli operatori;
- spogliatoi per i pazienti;
- spazi per attesa, attivita' di  segreteria  ed  archivio,  adeguati
  alle patologie e al volume di attivita' previste.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
La  dotazione  strumentale  deve essere correlata quantitativamente e
qualitativamente ai bisogni dell'utenza ed alle diverse tipologie  di
attivita'   assicurandone   uno   svolgimento   sicuro,  efficace  ed
efficiente.
In  funzione  degli  obiettivi  della  struttura  e  della  tipologia
dell'utenza devono essere presenti:
-   attrezzature   e  dispositivi  per  la  valutazione  delle  varie
  menomazioni e disabilita' di pertinenza riabilitativa;
- presidi necessari e risorse tecnologiche atti allo  svolgimento  di
  prestazioni da parte dei medici specialisti e degli altri operatori
  professionali della riabilitazione;
-  attrezzature  e  presidi  per  realizzare  le  varie  tipologie di
  esercizio terapeutico e di rieducazione funzionale  negli  ambienti
  dedicati, per attivita' individuali e/o di gruppo;
- attrezzature elettromedicali per la terapia fisica e strumentale di
  supporto e complemento all'esercizio terapeutico;
-   attrezzatura   essenziale   per  il  pronto  soccorso  e  per  la
  rianimazione cardiopolmonare;
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
-  Le  attivita'  di  recupero   e   rieducazione   funzionale   sono
  caratterizzate da modalita' di lavoro di gruppo;
-  si  deve  garantire  la  globale  presa in carico per tutto l'iter
  terapeutico  previsto;  la  dotazione  organica  del  personale  e'
  rapportata  alla  tipologia  della  struttura  ed  al  volume delle
  prestazioni rese.
               CENTRI AMBULATORIALI DI RIABILITAZIONE
Le  prestazioni ambulatoriali erogate dai centri di riabilitazione si
differenziano  dalle  attivita'   ambulatoriali   specialistiche   di
recupero  e rieducazione funzionale per la globalita' del trattamento
sull'handicap, che richiede un contestuale apporto  multidisciplinare
medico-psicologico-pedagogico.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI
Oltre  ai requisiti organizzativi strutturali e tecnologici generali,
i  Centri  devono  possedere,  in  relazione  alla  specificita'  del
trattamento riabilitativo, i seguenti requisiti organizzativi minimi:
-  esistenza di equipe pluridisciplinare composta da personale medico
  specialista,  da  personale  dell'area  psicologica  e  pedagogica,
  tecnici  della  riabilitazione, educatori e personale di assistenza
  sociale;
-  per  ogni  singolo  paziente  deve  essere  redatto  un   Progetto
  Riabilitativo,    con    monitoraggio   dell'evoluzione   e   delle
  modificazioni   della    disabilita',    da    parte    dell'equipe
  multiprofessionale comprendente uno o piu' programmi terapeutici;
-  devono  essere  garantiti  una  adeguata  informazione e l'accesso
  familiare alla struttura nonche' specifico addestramento prima  del
  rientro del paziente al proprio ambiente di vita;
-  le prestazioni ambulatoriali sono erogate in forma individuale o a
  piccoli gruppi anche a domicilio e in sede extramurale;
- i centri ambulatoriali funzionano per 7/8 ore giornaliere e  per  5
  giorni alla settimana.
                      CENTRO DI SALUTE MENTALE
Espleta le funzioni indicate per il CSM dal DPR 7/4/1994.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI:
Numero  locali e spazi in relazione alla popolazione servita. Ciascun
Centro di salute mentale dispone almeno di:
- locale per accoglienza utenti, segreteria informazioni;
- locale per attivita' diagnostiche e terapeutiche;
- locale visita medica;
- locale per riunioni;
- spazio archivio.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
- presenza di personale medico ed infermieristico per tutto  l'orario
  di apertura;
- presenza programmata delle altre figure professionali di cui al DPR
  7/4/1994, in relazione alla popolazione del territorio servito;
- apertura 12 ore al giorno per 6 gg. la settimana, con accoglienza a
  domanda,   organizzazione  attivita'  territoriale,  intervento  in
  condizioni di emergenza-urgenza;
- collegamento con il Dipartimento di Emergenza-Urgenza;
- collegamento con le altre strutture  per  la  tutela  della  salute
  mentale di cui al DPR 7/4/1994.
                        CONSULTORIO FAMILIARE
Espleta le funzioni di cui alle leggi 405/75 e 194/78.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI
Numero  locali e spazi in relazione alla popolazione servita. Ciascun
Consultorio familiare dispone almeno di:
- locale per accoglienza utenti, segreteria informazioni;
- locale per consulenza psicologica diagnostica e terapeutica;
- locali per visite ostetrico-ginecologiche, pediatriche, etc.;
- locale per riunioni;
- spazio archivio.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
-  Presenza  delle figure professionali mediche, laureati non medici,
  personale infermieristico e di assistenza sociale di cui all'art. 3
  della legge 405/75;
-  la  dotazione  di  personale  e  la   presenza   nelle   attivita'
  ambulatoriali   sono  programmata  in  relazione  alla  popolazione
  servita;
- le attivita' e le prestazioni consultoriali  in  ambito  sociale  e
  sanitario   sono  caratterizzate  da  unitarieta'  ed  integrazione
  funzionale.
          PRESIDI PER IL TRATTAMENTO DEI TOSSICODIPENDENTI:
                        CENTRO AMBULATORIALE
Per i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali si  richiama
la normativa sull'istituzione dei Sert di cui alla legge 62/90 e D.M.
444 del 30.11.1990, nonche' quella indicata nel DM 19 febbraio 1992.
             REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E
        ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO
        PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO A CICLO
                  CONTINUATIVO E/O DIURNO PER ACUTI
                     PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO
L'unita'  organizzativa  deputata  all'emergenza  deve assicurare gli
interventi diagnostico-terapeutici  di  urgenza  compatibili  con  le
specialita'  di  cui  e'  dotata la struttura, deve poter eseguire un
primo accertamento diagnostico strumentale e  di  laboratorio  e  gli
interventi necessari alla stabilizzazione dell'utente. Deve garantire
il trasporto protetto.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
L'unita' minima dovra' prevedere
- camera calda (area coperta e  riscaldata  di  accesso  diretto  per
  mezzi e pedoni);
- locale per la gestione dell'emergenza;
- locale visita;
- locale osservazione;
- locale attesa utenti deambulanti;
- locale attesa utenti barellati;
- locale lavoro infermieri;
- servizi igienici del personale;
- servizi igienici per gli utenti;
- deposito pulito;
- deposito sporco;
- spazio registrazione/segreteria/archivio.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Ogni  unita'  deputata  al  pronto soccorso deve possedere i seguenti
requisiti:
- impianto di illuminazione di emergenza;
- impianto di gas medicali.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Dotazione minima strumentale deve prevedere:
- elettrocardiografo;
- cardiomonitor e defibrillatore;
- attrezzature per rianimazione cardiopolmonare;
- lampada scialitica.
Le strutture deputate all'emergenza-urgenza  si  articolano  su  piu'
livelli  operativi legati alla complessita' delle prestazioni erogate
e devono possedere requisiti tecnologici adeguati  alla  complessita'
di tali prestazioni.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni struttura erogante prestazioni di Pronto Soccorso deve prevedere
i seguenti requisiti organizzativi:
-  la dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve
  essere rapportata alla tipologia della struttura e al volume  delle
  prestazioni e comunque, sull'arco delle 24 ore, l'articolazione dei
  turni  del  personale  medico  e  infermieristico deve garantire la
  presenza di almeno un infermiere e un medico.
                           AREA DI DEGENZA
L'area  di  degenza  deve  essere strutturata in modo da garantire il
rispetto della privacy dell'utente ed un  adeguato  comfort  di  tipo
alberghiero.
Devono essere garantiti spazi comuni di raccordo tra le degenze e/o i
servizi sanitari nei quali prevedere utilities per gli accompagnatori
o visitatori.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
La dotazione minima di ambienti per la degenza:
- camera di degenza: 9 mq per posto letto
                     non piu' di 4 posti letto per camera,
                     almeno un servizio igienico ogni 4 posti letto,
                     almeno il 10% delle stanze di degenza deve
                     ospitare un solo letto
- un locale per visita e medicazioni;
-  un  locale  di  lavoro,  presente in ogni piano di degenza, per il
  personale di assistenza diretta;
- spazio per capo-sala;
- un locale per medici;
- un locale per soggiorno;
- un locale per il deposito del materiale pulito;
- un locale per deposito attrezzature;
- un locale, presente in ogni piano  di  degenza,  per  il  materiale
  sporco, e dotato di vuotatoio e lavapadelle;
- una cucina di reparto;
- servizi igienici per il personale;
- spazio attesa visitatori;
- un bagno assistito.
Per le degenze pediatriche: devono essere previsti spazi di soggiorno
e  svago  ad uso esclusivo dei bambini, proporzionati al loro numero.
Deve essere previsto lo spazio per la presenza dell'accompagnatore.
Per le degenze psichiatriche deve essere previsto un locale specifico
per colloqui/visite specialistiche e soggiorno in relazione al numero
dei posti letto.
Nei locali di degenza per malattie infettive va attuato l'adeguamento
previsto dalla legge 135/90 e successive modifiche ed integrazioni.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Dotazione minima impiantistica:
- impianto illuminazione di emergenza;
- impianto forza motrice  nelle  camere  con  almeno  una  presa  per
  alimentazione normale;
- impianto chiamata con segnalazione acustica e luminosa;
- impianto gas medicali: prese vuoti e ossigeno.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
-  Carrello  per la gestione dell'emergenza completo di cardiomonitor
  con defibrillatore e unita' di ventilazione manuale;
- carrello per la gestione terapia;
-  carrello  per  la  gestione  delle   medicazioni   con   eventuale
  strumentario chirurgico;
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni   reparto   di  degenza  deve  prevedere  i  seguenti  requisiti
organizzativi:
- la dotazione organica del personale addetto deve essere  rapportata
  al volume delle attivita'.
                         REPARTO OPERATORIO
Il  numero  complessivo  di sale operatorie deve essere definito, per
ogni singola struttura, in funzione della  tipologia  e  complessita'
delle   prestazioni  per  specialita'  che  vengono  erogate,  ed  in
particolare in relazione alla attivazione o meno della Day Surgery.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle attivita' erogate.
La  dotazione  minima  di  ambienti  per  il  gruppo operatorio e' la
seguente:
- spazio filtro di entrata degli operandi;
- zona filtro personale addetto;
- zona preparazione personale addetto;
- zona preparazione utenti;
- zona risveglio utenti;
- sala operatoria;
- deposito presidi e strumentario chirurgico;
- deposito materiale sporco.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
La sala operatoria deve essere dotata di  condizionamento  ambientale
che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche:
- temperatura interna invernale e estiva          compresa tra 20-24
                                                  gradi C
- umidita' relativa estiva e invernale            40-60%
- ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 15 v/h
- filtraggio aria                                 99.97%
-  Impianto  di gas medicali e impianto di aspirazione gas anestetici
  direttamente collegato alle apparecchiatura di anestesia;
- stazioni di riduzione della pressione per  il  reparto  operatorio.
  Devono  essere  doppie  per  ogni  gas  medicale/tecnico  e tali da
  garantire un adeguato livello di affidabilita';
- impianto rilevazione incendi;
- impianto allarmi di segnalazione esaurimento gas medicali.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Per ogni sala operatoria:
- tavolo operatorio;
- apparecchio per anestesia con sistema di evacuazione dei gas dotato
  anche di spirometro e'  di  monitoraggio  della  concentrazione  di
  ossigeno  erogato,  respiratore  automatico dotato anche di allarme
  per deconnessione paziente;
- monitor per la rilevazione dei parametri vitali;
- elettrobisturi;
- aspiratori distinti chirurgici e per broncoaspirazione;
- lampada scialitica;
- diafanoscopio a parete;
- strumentazione adeguata per gli interventi di chirurgia generale  e
  delle specialita' chirurgiche.
Per ogni gruppo operatorio:
- frigoriferi per la conservazione di farmaci e emoderivati;
- amplificatore di brillanza;
- defibrillatore.
Per zona risveglio:
- gruppo per ossigenoterapia;
- cardiomonitor e defibrillatore;
- aspiratore per broncoaspirazione.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni   struttura  erogante  prestazione  deve  prevedere  i  seguenti
requisiti organizzativi:
- la dotazione organica del personale medico ed infermieristico  deve
  essere  rapportata  alla  tipologia  e  al  volume degli interventi
  chirurgici; l'attivazione di  una  sala  operatoria  deve  comunque
  prevedere  almeno  un  medico  anestesista,  due  chirurghi  e  due
  infermieri professionali.
                    PUNTO NASCITA - BLOCCO PARTO
Il Punto nascita costituisce unita' di assistenza  per  gravidanze  e
neonati fisiologici.
L'attivita'  viene  svolta  a livello ambulatoriale, area di degenza,
blocco parto.
All'interno dello stesso presidio devono essere comunque  disponibili
le  seguenti  prestazioni diagnostiche: radiologia, le comuni analisi
chimico-cliniche ed immunoematologiche.
Il blocco parto deve disporre di spazi per lo svolgimento del  parto,
anche  in regime di urgenza, per la prima assistenza ai neonati e per
l'attivita' chirurgica  di  tipo  ostetrico.  Deve  essere  garantita
l'assistenza al neonato in attesa del trasporto protetto.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I requisiti vengono articolati rispetto a:
Spazi degenza:
Oltre  agli  spazi  specifici  gia' individuati per l'area di degenza
indifferenziata, viene richiesta la seguente dotazione di ambienti:
- area di assistenza neonatale in continuita' con l'area  di  degenza
  di Ostetricia e Ginecologia, privilegiando il rooming-in;
- di culle rapportato al volume di attivita' svolta;
- n 1 culla per patologia neonatale lieve;
- n 1 incubatrice.
Blocco parto:
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per il blocco parto e' la seguente:
- zona filtro per le partorienti;
- zona filtro personale addetto;
- locale travaglio;
- sale parto;
-  isola  neonatale,  localizzata  all'interno  della  sala  parto  o
  comunicante con questa;
- sala operatoria, in assenza di blocco operatorio; deve garantire le
  stesse prestazioni richieste per il gruppo operatorio;
- zona osservazione post-partum;
- deposito presidi e strumentario chirurgico;
- servizi igienici per le partorienti;
- locale lavoro infermieri;
- deposito materiale sporco;
- spazio attesa per accompagnatore.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
I  locali  travaglio  e parto devono essere dotati di condizionamento
ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche:
- temperatura interna invernale e estiva          compresa tra 20-24
                                                  gradi C
- umidita' relativa estiva e invernale            30-60%
- ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 6 v/h
E' inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto di gas medicali e impianto di aspirazione  gas  anestetici
  direttamente collegati alle apparecchiature di anestesia;
-  stazione  di  riduzione della pressione per il reparto operatorio:
  Devono essere doppie  per  ogni  gas  medicale/tecnico  e  tali  da
  garantire un adeguato livello di affidabilita';
- impianto rilevazione incendi;
- impianto allarmi di segnalazione esaurimento gas medicali.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Sala travaglio-parto:
- testa letto con gas medicali;
- letto trasformabile per travaglio;
- lampada scialitica  mobile;
- cardiotocografo.
Isola neonatale:
- lettino di rianimazione con lampade radianti;
- erogatore di 02;
- erogatore o compressore per aria;
- aspiratore.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni   struttura  erogante  prestazioni  deve  prevedere  i  seguenti
requisiti organizzativi:
- la dotazione organica del personale medico ed infermieristico  deve
  essere  rapportata  al volume dei parti e comunque, sull'arco delle
  24  ore,  l'articolazione  dei  turni  del   personale   medico   e
  infermieristico  deve  garantire  la  presenza  di almeno un medico
  ostetrico e di una ostetrica;
- deve  essere  garantita  comunque  l'assistenza  al  neonato  anche
  attraverso il trasporto protetto.
                  RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
Le  attivita'  di  rianimazione  e terapia intensiva sono dedicate al
trattamento  intensivo  dei  soggetti   affetti   da   una   o   piu'
insufficienze  d'organo  acute,  potenzialmente  reversibili, tali da
comportare pericolo di vita ed insorgenza di complicanze maggiori.
La configurazione ambientale delle unita' di rianimazione  e  terapia
intensiva puo' essere a degenza singola o a degenze multiple.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione  minima  di  ambienti  per  la  rianimazione  e  terapia
intensiva e' la seguente:
- zona filtro per i degenti;
- zona filtro personale addetto;
- degenze;
- locale per pazienti infetti dotato di zona filtro;
- locale medici;
- locale lavoro infermieri;
- servizi igienici per il personale;
- deposito presidi sanitari ed altro materiale pulito;
- deposito materiale sporco.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
La terapia intensiva deve essere dotata di condizionamento ambientale
che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche:
- temperatura interna invernale e estiva          compresa tra 20-24
                                                  gradi C
- umidita' relativa estiva e invernale            40-60%
- ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 6 v/h
E' inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto di gas medicali;
- impianto rilevazione incendi;
- impianto allarmi di segnalazione esaurimento gas medicali.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
- letto tecnico;
- apparecchio per anestesia con sistema di evacuazione dei gas dotato
  anche  di  spirometro  e  di  monitoraggio  della concentrazione di
  ossigeno erogato, respiratore automatico dotato  anche  di  allarme
  per deconnessione paziente;
- monitor per la rilevazione dei parametri vitali;
- aspiratore per broncoaspirazione;
- lampada scialitica;
- diafanoscopio a parete;
- frigoriferi per la conservazione di farmaci e emoderivati;
- defibrillatore.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni   struttura  erogante  prestazioni  deve  prevedere  i  seguenti
requisiti organizzativi:
- la dotazione organica del personale medico ed infermieristico  deve
  essere  rapportata alla tipologia dell'attivita' svolta e al volume
  complessivo degli interventi chirurgici effettuati.
                          MEDICINA NUCLEARE
La  Medicina  Nucleare  consiste   in   attivita'   diagnostica   e/o
terapeutica  mediante  l'impiego  delle proprieta' fisiche del nucleo
atomico ed in particolare di radionuclidi artificiali. Questi  ultimi
sono impiegati per scopo diagnostico sia in vivo che in vitro.
             REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E
        ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO
        PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO A CICLO
                  CONTINUATIVO E/O DIURNO PER ACUTI
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per l'attivita' di medicina  nucleare
e' la seguente:
- area dedicata all'accettazione ed attivita' amministrative;
-    locale   destinato   all'attesa   degli   utenti   prima   della
  somministrazione;
- locale somministrazione all'utente di radio farmaci;
- sala di attesa calda per gli utenti iniettati;
- zona filtro con locali spogliatoio differenziati;
- servizi igienici con scarichi controllati;
- un locale destinato ad ospitare la gamma camera;
- camera calda -  locale  a  pressione  negativa,  per  stoccaggio  e
  manipolazione radio farmaci e altri prodotti radioattivi.
In caso di attivita' diagnostica in vitro, questa dovra' svolgersi in
locali chiaramente separati dall'attivita' in vivo.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
-  Sistema  di raccolta e monitoraggio degli effluenti per lo scarico
  dei rifiuti liquidi radioattivi collegato con il servizio  igienico
  destinato agli utenti iniettati con radiofarmaci e alla doccia zona
  filtro;
-  impianto  di  condizionamento  con  adeguato  ricambio  aria e con
  gradienti di pressioni progressivamente decrescenti verso la camera
  calda dove si dovra' avere il valore piu' basso. Filtri assoluti in
  uscita, per le aree classificate come "zona controllata".
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
La dotazione minima tecnologica delle strutture di medicina  nucleare
deve prevedere:
- adeguati sistemi di monitoraggio;
- una gamma camera;
- dotazione minima di Pronto Soccorso;
-  strumentazione base di un laboratorio di analisi chimico-cliniche,
  in caso di attivita' diagnostica in vitro.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
- Il personale sanitario laureato e/o tecnico  deve  essere  adeguato
  alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate;
- attivazione di un sistema di controllo di qualita';
- presso ogni struttura di medicina nucleare e' previsto l'obbligo di
  comunicare  all'utente, al momento della prenotazione dell'indagine
  diagnostica, i tempi di consegna dei referti;
- qualora vi fosse disponibilita' di una sola gamma camera, si dovra'
  provvedere alla formalizzazione di un protocollo di  collaborazione
  con  un'altra  unita'  operativa  di  medicina nucleare, in modo da
  garantire  la  continuita'  terapeutica  in  caso  di  guasto  alle
  apparecchiature.
                      ATTIVITA' DI RADIOTERAPIA
L'attivita'  di  radioterapia  e'  svolta mediante l'impiego di fonti
radioattive e di sorgenti di radiazioni ionizzanti ed e'  diretta  al
trattamento  della  malattia  neoplastica  e, in casi selezionati, al
trattamento di patologie non neoplastiche, a  carattere  malformativo
e/o cronico degenerativo.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per l'attivita' di radioterapia e' la
seguente:
- aree di attesa per gli utenti trattati;
-  spazi  adeguati  per  accettazione,  attivita'  amministrative  ed
  archivio;
- una sala di simulazione;
- un bunker di terapia;
-  un  locale  per la conformazione dei campi di irradiazione, per la
  contenzione e la protezione dell'utente in corso di terapia, per la
  verifica dosimetrica;
- un locale visita;
- un locale per trattamenti farmacologici brevi;
- un locale per  la  conservazione  e  manipolazione  delle  sostanze
  radioattive;
- servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti;
-  uno  o  piu'  spogliatoi  per gli utenti in relazione alle sale di
  terapia e alle sale visite presenti e comunicanti con le stesse.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
- Simulatore per radioterapia ovvero la piena disponibilita'  di  una
  diagnostica  radiologica  (convenzionale o computerizzata) dedicata
  alla definizione tecnica e pianificazione dei trattamenti;
-  unita'  di  terapia  a  fasci  collimati   (telecobalto   terapia,
  acceleratore lineare);
-  attrezzatura  per la valutazione della dose singola e dei relativi
  tempi di trattamento;
- apparecchiature per il controllo dosimetrico clinico.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni unita' di radioterapia  deve  assicurare  i  seguenti  requisiti
minimi organizzativi:
-  il  personale  sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato
  alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate;
- attivazione di un sistema di controllo di qualita';
- presso ogni struttura di  radioterapia  e'  previsto  l'obbligo  di
  comunicare  all'utente, al momento della prenotazione dell'indagine
  diagnostica, i tempi di consegna dei referti;
- ad ogni unita' di radioterapia deve essere garantita,  in  caso  di
  necessita', la possibilita' di accesso ad un settore di degenza ove
  sia possibile l'assistenza dei pazienti trattati;
-  qualora  vi fosse disponibilita' di una sola unita' di terapia, si
  dovra'  provvedere  alla  formalizzazione  di  un   protocollo   di
  collaborazione  con  un'altra  unita' operativa di radioterapia, in
  modo da garantire la continuita' terapeutica in caso di guasto alle
  apparecchiature.
                            DAY-HOSPITAL
Il day-hospital deve disporre di spazi per il trattamento diagnostico
-terapeutico  e per il soggiorno dei pazienti in regime di ricovero a
tempo parziale (di tipo diurno).
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per il day hospital e' la seguente:
-  spazio  da  dedicare  alle attivita' di segreteria, registrazione,
  archivio;
- spazio attesa;
- locale visita;
- ambienti dedicati alla degenza;
- locale lavoro infermieri;
- cucinetta;
- deposito pulito;
- deposito sporco;
- servizi igienici distinti per utenti e per il personale.
Ad eccezione degli  ambienti  dedicati  alla  degenza  in  regime  di
ricovero  diurno,  qualora  la  funzione  di  day  hospital si svolga
all'interno  di  un'area  di   degenza,   i   servizi   di   supporto
sopraindicati possono essere comuni.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Dotazione minima impiantistica prevista e' la seguente:
- impianto gas medicali;
- impianto rilevazione incendi.
Dotazione minima di arredi: camere di degenza:
- impianto chiamata sanitari con segnalazione acustica e luminosa;
- utilities per attivita' alberghiera.
Dotazione minima di arredi: locale visita trattamento:
- attrezzature idonee in base alle specifiche attivita';
- lettino tecnico.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni   struttura  erogante  prestazioni  deve  prevedere  i  seguenti
requisiti organizzativi:
- la dotazione organica del personale medico ed infermieristico  deve
  essere  rapportata  al  volume  delle  attivita'  e delle patologie
  trattate; nell'arco delle ore di attivita'  di  day  hospital  deve
  essere  garantita  la  presenza di almeno un medico e un infermiere
  professionale anche non dedicati.
                             DAY-SURGERY
Con il termine  chirurgia  di  giorno  (day-surgery)  si  intende  la
possibilita'  clinica,  organizzativa ed amministrativa di effettuare
interventi   chirurgici   od   anche   procedure   diagnostiche   e/o
terapeutiche  invasive  e  seminvasive in regime di ricovero limitato
alle  sole  ore  di  giorno,  in  anestesia  locale,  loco-regionale,
generale.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I  locali  e  gli  spazi  devono essere correlati alla tipologia e al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per il day surgery e' la seguente:
- spazio attesa;
- spazio registrazione archivio;
- filtro sala operatoria;
-  sala  operatoria: deve possedere gli stessi requisiti indicati per
  il gruppo operatorio;
- zona preparazione personale addetto;
- zona preparazione paziente;
- zona risveglio;
- deposito materiali sterili e strumentario chirurgico;
- locale visita;
- camera degenza;
- cucinetta;
- servizi igienici pazienti;
- servizi igienici personale;
- deposito pulito;
- deposito sporco.
Ad eccezione degli  ambienti  dedicati  alla  degenza  in  regime  di
ricovero  diurno,  qualora  la  funzione  di  day  surgery  si svolga
all'interno  di  un'area  di   degenza,   i   servizi   di   supporto
sopraindicati possono essere comuni.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Le caratteristiche igrometriche per la sala operatoria coincidono con
quelle del gruppo operatorio.
Dotazione minima di arredi: camere di degenza:
- impianto chiamata sanitari con segnalazione acustica e luminosa;
- utilities per attivita' alberghiera.
Dotazione minima di arredi: locale visita trattamento:
- attrezzature idonee in base alle specifiche attivita';
- lettino tecnico.
E' inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto gas medicali;
- impianto chiamata sanitari;
-    aspirazione    gas    medicali   direttamente   collegata   alle
  apparecchiature di anestesia;
- stazioni di riduzione delle pressioni per  il  reparto  operatorio.
  Devono  essere  doppie  per  ogni  gas  medicale/tecnico  e tali da
  garantire un adeguato livello di affidabilita';
- impianto allarmi di segnalazione di esaurimento dei gas medicali.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni  struttura  erogante  prestazioni  deve  prevedere  i   seguenti
requisiti organizzativi:
-  la dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve
  essere rapportata al  volume  delle  attivita'  e  delle  patologie
  trattate;  nell'arco  delle  ore  di  attivita' di day surgery deve
  essere garantita la presenza di almeno un medico  e  un  infermiere
  professionale anche non dedicati.
               GESTIONE FARMACI E MATERIALE SANITARIO
REQUISITI STRUTTURALI
Il Servizio di Farmacia se presente nella struttura, deve disporre di
spazi per il deposito dei medicinali, dei presidi medico chirurgici e
sanitari, del materiale di medicazione e degli specifici materiali di
competenza.
L'articolazione   interna   deve  consentire  percorsi  distinti  del
materiale in entrata e in  uscita,  con  accessibilita'  dall'esterno
autonoma rispetto al sistema dei percorsi generali del presidio.
Devono essere inoltre presenti:
- spazio ricezione materiale/registrazione;
- deposito per farmaci e presidi medico-chirurgici;
-  vano  blindato  o  armadio  antiscasso  per la conservazione degli
  stupefacenti;
- locale o spazio per preparazioni chimiche;
- studio del farmacista;
-  arredi  e  attrezzature  per  il  deposito  e  conservazione   dei
  medicinali,   dei  presidi  medico  chirurgici,  del  materiale  di
  medicazione e degli altri materiali di competenza;
- cappa di aspirazione forzata nel locale;
- pavimenti con superficie lavabile e disinfettabile;
- pareti con rivestimento impermeabile e  lavabile  fino  all'altezza
  massima di mt. 2 relativamente ai locali adibiti a laboratorio;
-  frigoriferi  atti alla conservazione dei medicinali da custodire a
  temperatura determinata, dotati di registratori di temperatura,  di
  sistema   di   allarme,  e  possibilmente  collegati  a  gruppi  di
  continuita' o ad una linea di alimentazione preferenziale;
- armadi chiusi a chiave per la custodia dei veleni;
- attrezzature ed utensili di laboratorio obbligatori, e  ogni  altra
  dotazione di strumenti atti ad una corretta preparazione galenica;
-  deposito  infiammabili  debitamente autorizzato nel rispetto della
  normativa vigente;
- sostanze obbligatorie come previsto dalla F.U.;
- spazi adeguati per il movimento  in  uscita  dei  farmaci  e  altro
  materiale sanitario.
Ove  non esista il servizio di farmacia, la struttura deve assicurare
la funzione ed essere dotata di:
- spazio ricezione materiale/registrazione;
- deposito per farmaci e presidi medico-chirurgici;
- vano blindato o  armadio  antiscasso  per  la  conservazione  degli
  stupefacenti;
-   arredi  e  attrezzature  per  il  deposito  e  conservazione  dei
  medicinali,  dei  presidi  medico  chirurgici,  del  materiale   di
  medicazione e degli altri materiali di competenza;
- pavimenti con superficie lavabile e disinfettabile.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Caratteristiche igrotermiche
- Temperatura interna invernale ed estiva  20-26 gradi C
- umidita' relativa                        50% +- 5%
- N. ricambi aria esterna/ora              2 v/h
- classe di purezza                        filtrazione con filtri a
                                           media efficienza
                     SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE
Il  Servizio  di  sterilizzazione  deve prevedere spazi articolati in
zone  nettamente  separate  di  cui  una  destinata  al  ricevimento,
lavaggio e confezionamento dei materiali, una alla sterilizzazione e,
infine,   una   al   deposito  e  alla  distribuzione  dei  materiali
sterilizzati.
Il  percorso  deve  essere  progressivo  dalla  zona  sporca a quella
pulita.
In ogni struttura, comunque  deve  essere  garantita  l'attivita'  di
sterilizzazione  in rapporto alle esigenze specifiche delle attivita'
svolte.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti per il servizio di sterilizzazione e'
la seguente:
- locali per ricezione, cernita, pulizia e preparazione;
- zona per la sterilizzazione;
-  filtro  per  il personale, preliminare all'accesso al deposito dei
  materiali sterili;
- locale per il deposito di materiale sterile;
- locale deposito per materiale sporco;
- servizi igienici del personale.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Il Servizio di Sterilizzazione deve essere dotato di  condizionamento
ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche:
temperatura interna invernale e estiva  20-27 gradi C
umidita' relativa estiva e invernale    40-60%
n. ricambi aria/ora esterna             15 v/h
E' inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto illuminazione di emergenza;
- impianto di aria compressa.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Dotazione minima tecnologica del Servizio di Sterilizzazione:
- apparecchiatura di sterilizzazione;
-  apparecchiatura  per  il  lavaggio  del  materiale da sottoporre a
  sterilizzazione;
- bancone con lavello resistente agli acidi ed alcalini;
- pavimenti antisdrucciolo nelle zone sporche con  adeguate  pendenze
  in modo da garantire i necessari scarichi.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni  servizio di sterilizzazione deve prevedere i seguenti requisiti
organizzativi:
- la dotazione organica del personale addetto deve essere  rapportata
  al   volume   delle   attivita'  e,  comunque,  si  deve  prevedere
  all'interno dell'equipe almeno un infermiere professionale.
                      SERVIZIO DI DISINFEZIONE
Il servizio di disinfezione deve garantire spazi per  il  trattamento
degli  effetti  personali,  letterecci, della biancheria, e in genere
dei materiali infetti.
L'articolazione  interna  degli  spazi  deve  consentire   la   netta
separazione tra le zone sporche e pulite.
Il  percorso  deve  essere  progressivo  dalla  zona sporca alla zona
pulita.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
I locali e gli spazi devono essere  correlati  alla  tipologia  e  al
volume delle attivita' erogate.
La dotazione minima di ambienti e' la seguente:
- locale filtro del personale, con servizi igienici e spogliatoi;
- locale di pre-trattamento e disinfezione;
- deposito materiale da trattare;
- deposito pulito.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Il  Servizio  di  disinfezione  deve essere dotato di condizionamento
ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche:
temperatura interna invernale e estiva  20-27 gradi C
umidita' relativa estiva e invernale    40-60%
n. ricambi aria/ora esterna             15 v/h
E' inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto illuminazione di emergenza;
- impianto di aria compressa.
REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI
Il servizio di disinfezione deve essere dotato di:
- apparecchiature idonee al trattamento del materiale;
- pavimenti antisdrucciolo nelle zone sporche con  adeguate  pendenze
  in modo da garantire i necessari scarichi.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
Ogni  servizio  di  disinfezione  deve prevedere i seguenti requisiti
organizzativi:
- la dotazione organica del personale addetto deve essere  rapportata
  al   volume   delle   attivita'  e,  comunque,  si  deve  prevedere
  all'interno dell'equipe almeno un infermiere professionale.
                         SERVIZIO MORTUARIO
Il Servizio mortuario deve disporre  di  spazi  per  la  sosta  e  la
preparazione delle salme e di una camera ardente.
In  termini  di  accessibilita'  devono essere consentite l'entrata e
l'uscita autonoma senza interferenze rispetto al sistema generale dei
percorsi interni della struttura.
Deve essere previsto un accesso dall'esterno per i visitatori.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
Il servizio deve essere dotato di:
- locale osservazione/sosta salme;
- camera ardente;
- locale preparazione personale;
- servizi igienici per il personale;
- servizi igienici per i parenti;
- sala per onoranze funebri al feretro;
- deposito materiale.
REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI
Il  Servizio  mortuario  deve  essere   dotato   di   condizionamento
ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche:
Temperatura interna invernale ed estiva  non superiore a 18 gradi C
                                         per i locali con presenza di
                                         salme
umidita' relativa                        60% +- 5
n. ricambi aria/ora esterna              15 v/h
E' prevista la seguente dotazione minima impiantistica:
- impianto illuminazione di emergenza.
             REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E
        ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO
          PRESTAZIONI DI RICOVERO, A CICLO CONTINUATIVO E/O
                               DIURNO
Trattasi  di presidi che erogano prestazioni sanitarie specialistiche
e sanitario assistenziali, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative
non erogabili in ambito ambulatoriale o  domiciliare  per  situazioni
che non richiedono ricovero ospedaliero.
Le prestazioni offerte sono rivolte:
-   alla   riabilitazione   funzionale   dei  soggetti  portatori  di
  disabilita' fisiche, psichiche e sensoriali;
- alla tutela della salute mentale;
- alla riabilitazione e recupero dei soggetti tossicodipendenti.
In ciascun settore le  prestazioni  di  ricovero  a  ciclo  diurno  e
continuativo,  nonche'  le  attivita'  ambulatoriali,  possono essere
svolte nel medesimo presidio in modo coordinato ed integrato.
          PRESIDI DI RIABILITAZIONE FUNZIONALE DEI SOGGETTI
      PORTATORI DI DISABILITA' FISICHE, PSICHICHE E SENSORIALI
Si  definiscono  presidi  di   riabilitazione   extraospedaliera   le
strutture  che  erogano prestazioni a ciclo diurno o continuativo che
provvedono al recupero funzionale e sociale di soggetti portatori  di
disabilita'  fisiche,  psichiche,  sensoriali  o  miste dipendenti da
qualunque causa.
Le   strutture   di   riabilitazione,   intervengono    nella    fase
immediatamente  post-acuta  (anche  dopo  la dimissione ospedaliera),
attraverso l'offerta di  tutela  sanitaria  capace  di  garantire  il
recupero  degli esiti derivanti da episodi acuti o di funzioni lese o
menomate, attraverso cicli a degenza diurna o continuativa
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI
-  Esistenza  di  equipe  pluridisciplinare  composta  da   personale
  sanitario   laureato,   da   personale   dell'area   psicologica  e
  pedagogica,  tecnici  della  riabilitazione,  educatori,  terapisti
  occupazionali, personale di assistenza sociale.
-   per  ogni  singolo  paziente  deve  essere  redatto  un  Progetto
  Riabilitativo dall'equipe multiprofessionale,  comprendente  uno  o
  piu' programmi terapeutici con monitoraggio dell'evoluzione e delle
  modificazioni delle disabilita';
-  devono  essere garantiti una adeguata informazione e l'accesso del
  familiare alla struttura nonche' specifico addestramento prima  del
  rientro del paziente al proprio ambiente di vita;
-  deve  esistere  un  sistema di raccolta e registrazione di rilievi
  funzionali presentati dagli utenti;
- in relazione alla tipologia trattata i  presidi  di  riabilitazione
  suddividono gli assistiti in moduli da 15 a 20 soggetti;
-  i  presidi a ciclo diurno funzionano per 6/7 ore giornaliere e per
  almeno 5 giorni alla settimana.
Per i presidi a ciclo diurno devono essere previsti:
- locali per accertamenti psicodiagnostici;
- locali e palestra per le terapie riabilitative;
- locale soggiorno/pranzo;
- cucinetta;
- locale attivita' pedagogico-educativa, addestramento professionale,
  tempo libero;
- locale spogliatoio/guardaroba.
In aggiunta per i presidi a ciclo continuativo:
-  camere  di degenza con wc (massimo 4 posti letto) con possibilita'
  di accesso e rotazione completa delle carrozzine;
- spazi di soggiorno;
- dotazione dei servizi igienici annessi alle camere e non,  conformi
  alla normativa sulle barriere architettoniche.
I locali di trattamento sono dotati di attrezzature e presidi medico-
chirurgici, diagnostico-terapeutici e riabilitativi in relazione alla
specificita'  della  riabilitazione  svolta  e  della tipologia della
struttura.
        PRESIDI DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE: CENTRO DIURNO
              PSICHIATRICO E DAY HOSPITAL PSICHIATRICO
Svolgono  le  funzioni:  terapeutico-riabilitative,   come   indicate
rispettivamente per il Centro diurno e per il DH psichiatrico dal DPR
7/4/1994.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI DEL CENTRO DIURNO:
-  locali  per attivita' prevalentemente di gruppo, in relazione alle
  attivita'  specifiche  previste  nel  Centro  Diurno,  senza  altre
  particolari connotazioni;
- locale per colloqui/visite psichiatriche;
-  collocati  in normale contesto residenziale urbano, per favorire i
  processi di socializzazione e l'utilizzo di spazi ed attivita'  per
  il tempo libero esistenti nella comunita';
-  numero complessivo di locali e spazi in relazione alla popolazione
  servita.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI DEL CENTRO DIURNO
-  presenza  di  personale  medico  specialistico  e  di  psicologici
  programmata o per fasce orarie;
- apertura 8 ore al giorno, per 6 giorni la settimana;
-  collegamento  con  le  altre  strutture per la tutela della salute
  mentale di cui al DPR 7/4/1994;
presenza  di  educatori  professionali,  personale   infermieristico,
istruttori in relazione alle attivita' previste.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI DEL DAY HOSPITAL PSICHIATRICO
-  La tipologia del Day Hospital deve essere adattata ed integrata in
  rapporto alle specifiche funzioni ed alle caratteristiche operative
  e strutturali di cui al DPR 7/4/1994;
- locali e spazi in relazione alla popolazione servita.
REQUISITI ORGANIZZATIVI DEL DAY HOSPITAL PSICHIATRICO
- apertura 8 ore al giorno, per 6 giorni la settimana;
-  di  norma  ubicato  in   presidi   territoriali   extraospedalieri
  (preferibilmente   Centri  di  Salute  Mentale  o  Centri  Diurni),
  garantendo comunque: il  riconoscimento  formale  dei  posti  letto
  equivalenti,    l'esecuzione    delle   prestazioni   diagnostiche,
  terapeutiche  e   riabilitative   specifiche,   ed   il   personale
  necessario;
-  collegamento  funzionale  con  una  struttura di ricovero e con le
  altre strutture per la tutela della salute mentale di  cui  al  DPR
  7/4/1994;
- presenza di personale medico ed infermieristico;
-  presenza di psicologi ed educatori professionali programmata o per
fasce orarie.
          PRESIDI DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE: STRUTTURA
                      RESIDENZIALE PSICHIATRICA
Esplica le funzioni terapeutico riabilitative  e  socio-riabilitative
per  utenti  di  esclusiva competenza psichiatrica, come indicato dal
DPR 7/4/1994, per  il  trattamento  di  situazioni  di  acuzie  o  di
emergenza per le quali non risulti utile il ricovero ospedaliero, per
fasi  di assistenza protratta successive al ricovero ospedaliero, per
l'attuazione di programmi  terapeutico-riabilitativi  di  medio-lungo
periodo   comprese  le  funzioni  riabilitative  ospedaliere  con  il
riconoscimento dei posti letto equivalenti.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI
- numero complessivo locali e spazi, in  relazione  alla  popolazione
  servita;
- numero massimo dei posti 20;
-  per  strutture fino a 10 posti letto, caratteristiche delle civili
  abitazioni ed organizzazione interna che garantisca sia gli spazi e
  i ritmi della normale vita quotidiana, sia le specifiche  attivita'
  sanitarie,  con  spazi  dedicati per il personale, per i colloqui e
  per le riunioni;
- per strutture oltre i 10 posti letto, i requisiti di  cui  al  DPCM
  22/12/1989, allegato A, limitatamente ai criteri 5, 7, 9 (punti a e
  b; punto f in relazione alle dimensioni della struttura), 10;
-  Collocate  in  normale  contesto  residenziale  urbano, in modo da
  agevolare i processi di socializzazione.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
- presenza di medici specialisti ed altre figure professionali di cui
  al DPR 7/4/94, programmata o per fasce orarie;
- per strutture residenziali terapeutico-riabilitative  per  acuti  e
  subacuti: presenza di personale di assistenza nelle 24 ore;
-  per  strutture  residenziali  socio-riabilitative  a  piu' elevata
  intensita' assistenziale: presenza di personale di assistenza nelle
  12 ore diurne;
- per strutture residenziali socio-riabilitative a minore  intensita'
  assistenziale:  presenza  di  personale  di  assistenza  per  fasce
  orarie;
- collegamento con le altre strutture  per  la  tutela  della  salute
  mentale di cui al DPR 7/4/1994.
Le  dimissioni di ex degenti degli Ospedali Psichiatrici, dismessi ai
sensi della L. 724/94 art. 3  comma  5,  con  prevalenti  bisogni  di
assistenza  psichiatrica  (in relazione ad una patologia in atto o al
livello di istituzionalizzazione), sono  effettuate  nelle  strutture
residenziali   psichiatriche;   le   dimissioni  di  ex  degenti  con
prevalenti bisogni di assistenza socio-sanitaria derivanti  dall'eta'
elevata;  da  condizioni di non autosufficienza, di disabilita', sono
effettuate in RSA.
         STRUTTURE DI RIABILITAZIONE E STRUTTURE EDUCATIVO-
                ASSISTENZIALI PER I TOSSICODIPENDENTI
I  requisiti  organizzativi  tecnologici  e  strutturali  di  presidi
riabilitativi  e  educativo-assistenziali  per tossicodipendenti sono
definiti dall'Atto d'intesa Stato-Regioni del  9  febbraio  1993,  in
riferimento  al  modello  assistenziale  adottato  dalla  Regione per
l'erogazione  delle  prestazioni  assistenziali  previste dai livelli
uniformi di assistenza di cui al Piano sanitario nazionale  approvato
con DPR 1› marzo 1994.
             RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (R.S.A.)
Le  RSA  sono  presidi  che  offrono  a soggetti non autosufficienti,
anziani e non, con esiti di patologie, fisiche, psichiche, sensoriali
o miste, non curabili a domicilio, un  livello  medio  di  assistenza
medica,  infermieristica  e riabilitativa. accompagnata da un livello
"alto" di assistenza tutelare ed alberghiera,  modulate  in  base  al
modello assistenziale adottato dalle Regioni e Province autonome.
Le R.S.A. sono destinate a soggetti non autosufficienti, non curabili
a  domicilio,  portatori  di  patologie  geriatriche,  neurologiche e
neuropsichiatriche  stabilizzate.  Sono  da  prevedere:   ospitalita'
permanenti,  di sollievo alla famiglia non superiori ai 30 giorni, di
completamento di cicli riabilitativi eventualmente iniziati in  altri
presidi del SSN.
REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI
Capacita'  recettiva  non  inferiore  a  20  e  non superiore, in via
eccezionale, a 120 posti articolata in nuclei da 10/20 soggetti.
Area destinata alla residenzialita':
- camere da 1, 2, 3, 4, letti; all'interno di ogni camera deve essere
  garantita la privacy di ogni  singolo  ospite  e  l'accesso  ed  il
  movimento di carrozzine;
- servizi igienici attrezzati per la non autosufficienza;
- ambulatorio-medicheria;
- locale controllo personale con servizi igienici annessi;
- cucina attrezzata;
- spazi soggiorno/gioco-TV/spazio collettivo;
- armadi per biancheria pulita;
- locale deposito biancheria sporca;
- locale per vuotatoio e lavapadelle;
-  locale  deposito  per  attrezzature,  carrozzine  e  materiale  di
  consumo, ecc.;
- attrezzature particolarmente adattate ad ospiti non  deambulanti  e
  non  autosufficienti.  (letti,  materassi  e  cuscini antidecubito,
  etc.)
Area destinata alla valutazione e alle tempie:
-  locali  e  attrezzature  per  prestazioni  ambulatoriali   e   per
  valutazioni specifiche;
-   area  destinata  all'erogazione  delle  attivita'  specifiche  di
  riabilitazione;
- locali e palestra con  attrezzature  per  le  specifiche  attivita'
  riabilitative previste.
Area di socializzazione:
- angolo bar;
- sale e soggiorni polivalenti;
- locale per servizi all'ospite;
- servizi igienici.
Aree generali di supporto:
- ingresso con portineria, posta e telefono;
- uffici amministrativi;
- cucina, dispensa e locali accessori (se non appaltate all'esterno);
- lavanderia e stireria (se non appaltate all'esterno);
- magazzini;
- camera ardente;
- depositi pulito e sporco.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI
La RSA deve utilizzare un modello organizzativo che, anche attraverso
l'integrazione  con  i  servizi  territoriali  delle Unita' sanitarie
locali, garantisca:
-  valutazione  multidimensionale   attraverso   appositi   strumenti
  validati  dei  problemi/bisogni  sanitari, cognitivi, psicologici e
  sociali dell'ospite al momento dell'ammissione e periodicamente;
- stesura di un piano di assistenza  individualizzato  corrispondente
  ai problemi/bisogni identificati;
- lavoro degli operatori deputati all'assistenza secondo le modalita'
  e le logiche dell'equipe interdisciplinare;
-  raccolta dei dati delle singole valutazioni multidimensionali tale
  da permettere il controllo continuo delle attivita' della RSA;
- coinvolgimento della famiglia dell'ospite;
- personale medico, infermieristico, di assistenza alla  persona,  di
  riabilitazione e di assistenza sociale in relazione alle dimensioni
  e alla tipologia delle prestazioni erogate.