(all. 1 - art. 1)
                             Allegato 1
                              RELAZIONE
       Designazione e classificazione delle acque dolci della
            Regione Campania che richiedono protezione o
       miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci ai
       sensi del d. lvo 25 gennaio 1992, n. 130 di attuazione
                     della direttiva 78/659/CEE
Premessa
    Ai  sensi del d. lvo 130/92, visti in particolare le prescrizioni
sulla metodologia  di  designazione  e  classificazione  (art  4),  i
criteri  di  designazione  (art.  5)  e  i parametri chimico fisici e
biologici previsti per la  valutazione  della  qualita'  delle  acque
(art. 8), si provvede ad individuare e designare i corpi idrici della
Regione  Campania  che  necessitano di protezione e miglioramento per
essere idonei alla vita dei pesci.
    La designazione dei corpi idrici di seguito indicata e  suddivisa
per   provincia,  ha  tenuto  conto  prioritariamente  del  rilevante
interesse naturalistico, ambientale e  scientifico  degli  stessi  in
quanto  habitat di specie animali o vegetali di particolare interesse
o sede di ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione.
    Elemento rilevante nella individuazione e designazione dei  corpi
idrici  e' la insistenza degli stessi in zone protette quali parchi e
riserve   nazionali   e   regionali,   zone   umide   di   importanza
internazionale  ai  sensi  della convenzione di Ramsar come da elenco
ufficiale incluso nella deliberazione del Ministero dell'ambiente  in
data 2 dicembre 1996.
    In particolare sono stati valutati i corpi idrici interessanti il
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, i parchi, regionali del
Matese,  del Taburno-Campo Sauro, del Partenio, dei Monti Picentini e
le  riserve  naturali  dei  Monti   Eremita-Marzano   e   del   fiume
Sele-Tanagro.
    Sono  esclusi  dalla  designazione  i  laghi insistenti nel parco
regionale dei Campi Flegrei per la natura salmastra delle acque ed il
fiume Sarno pertinente ad un ambito di  elevata  crisi  ambientale  e
oggetto di specifici programmi nazionali di intervento e risanamento.
    La  designazione  e' stata effettuata sulla base di risultanze di
controlli analitici e valutazioni di  qualita'  chimica  e  biologica
delle  acque nonche' delle caratteristiche idrologiche e ittiologiche
delle stesse, queste ultime integrate dalle informazioni degli uffici
pesca  delle  provincie  sulla  presenza  di  specie  salmonicole   e
ciprinicole nelle acque di competenza.
Relazione di designazione dei corpi idrici idonei alla vita dei pesci
    La designazione e' stata limitata ad un elenco di corpi idrici di
prime  priorita'.  Il numero dei corpi idrici designati potra' essere
esteso  a  seguito  di  un  piu'  ampio  sviluppo  dei  programmi  di
monitoraggio   e   delle   misure   e   iniziative  di  protezione  e
miglioramento.
    Sono stati individuati corpi idrici corrispondenti  a  tratti  di
fiumi   e   laghi  che  per  la  loro  valenza  ambientale  insistono
prevalentemente entro i confini di zone protette e in particolare nel
parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e  nel  parco  regionale
del  Matese.  Per  il rilevante interesse ambientale, naturalistico e
scientifico, i corpi idrici individuati sono meritevoli di protezione
e  tutela  per la qualita' delle acque e per essere habitat di specie
animali e  vegetali  rare  e  a  rischio  di  estinzione  e  sede  di
ecosistemi complessi.
    I corpi idrici considerati si originano o attraversano alcuni tra
i  piu'  importanti  rilievi  montagnosi della Campania (il Matese, i
monti a sinistra e destra del Valio di  Diano)  costituiti  da  rocce
calcaree  che  assorbono  gran  parte  delle  cospicue precipitazioni
piovose e nevose della  regione  con  punte  fino  a  2000  mm.  Tali
condizioni  originano corpi idrici che alle sorgenti presentano acque
di qualita' decisamente buona.
    Al  di  fuori  delle  zone  protette   considerate   sono   stati
individuati  corpi  idrici  costituiti  da  tratti del fiume Volturno
nella parte alta del corso (in Irpinia e nel casertano) dove il fiume
piu'  importante  della  regione  (175  km)  presenta   un   relativa
integrita'  ambientale  e  acque  non  criticamente compromesse della
immissione  di  inquinanti,  in  prevalenza  di  origine   civile   e
agrozootecnico.
    La  necessita'  di proteggere e tutelare i corpi idrici designati
deriva  dalle  pressioni   antropiche,   captazioni   e   derivazioni
esercitate  dagli  insediamenti  civili  e  industriali  che  pur non
rilevanti creano stress ambientali che devono essere controllati.
    In base ai suddetti criteri vengono designati  i  seguenti  corpi
idrici come acque dolci che richiedono protezione e miglioramento per
essere idonee alla vita dei pesci:
PROVINCIA DI CASERTA
    01 Lago del Matese (lat. 41 24 50 gradi; long. 14 23 38 gradi)
    02  fiume Volturno nel tratto tra il confine regione Molise (lat.
41 30 20 gradi; long. 14  07  23  gradi)  al  confine  con  provincia
Benevento  a  monte  confluenza  Titerno (lat. 41 14 30 gradi); long.
14:14 58 )
PROVINCIA DI BENEVENTO
    03 fiume Volturno nel tratto tra  il  confine  con  la  provincia
Caserta  (lat.  41  14  30  gradi;  long. 14 24 28 gradi) e localita'
Biancano, comune di Limatola (lat. 41 09 05 gradi;  long.  14  21  08
gradi)
PROVINCIA DI SALERNO
    04 fiume Sele: intero corso dalle sorgenti alla foce (lat.  40 29
05 gradi; long. 14 56 13 gradi)
    05 fiume Calore: intero corso tra le sorgenti e la confluenza con
il Sele (lat. 40 30 15 gradi; long. 15 01 18 gradi).
    06 fiume Fasanella: dalla sorgente S. Angelo a Fasanella (lat. 40
26  20  gradi; long. 16 18 23 gradi) alla confluenza nel Calore (lat.
40 25 10 gradi; long. 15 16 03 gradi)
    07 fiume Pietra: dalla sorgente (lat. 40 22 15 gradi; long. 15 19
33 gradi) alla confluenza nel Fasanella (lat. 40 24 10  gradi;  long.
15 15 28 gradi)
    08  fiume  Sammaro: dalla sorgente (lat. 40 24 05 gradi; long. 15
21 50 gradi) alla confluenza nel Pietra (lat. 400 22 55 gradi;  long.
15 21 13 gradi)
    09  fiume  Alento:  intero  corso  dalla  sorgente (lat. 40 18 50
gradi; long. 15 14 48 gradi) alla foce (lat. 40 09 35 gradi; long. 15
08 38 gradi)
    10  fiume  Bussento:  intero corso dalla sorgente (lat. 40 14 20;
long. 15 29 08 gradi) alla foce (lat. 40 03 4 gradi: long. 15  30  58
gradi)
    11  fiume  Mingardo:  intero  corso dalla sorgente (lat.  4011 00
gradi; long. 15 25 28 gradi) alla foce (lat. 40 01 40 gradi; long. 15
17 53 gradi).
Relazione sulla qualita' delle acque e classificazione
    Vengono di  seguito  presentati  i  risultati  dei  programmi  di
controllo  analitico  delle acque relativamente ai parametri previsti
dall'art. 8 effettuati  in  ottemperanza  alle  metodologie  previste
dall'art.  1  del  d.lvo  130/92,  e le caratteristiche idrologiche e
naturalistiche dei corpi idrici designati.
Lago del Matese
    Scheda 01. Intero lago (centro lago lat. 41 24 50 gradi; long. 14
23 38 gradi)
    Il lago del Matese a quote  intorno  ai  1000  m  slm,  di  bassa
profondita',   e'caratterizzato   da  una  ricca  vegetazione,  dalla
presenza di canneti e costituisce zona  di  svernamento  di  svariate
famiglie di uccelli migratori e acquatici.
    Il monitoraggio del Lago Matese, effettuato in una unica stazione
localita'  Miralago, comune di S. Gregorio Matese) su n. 16 parametri
analizzati con frequenza mensile. rivela la conformita' di  ossigeno,
pH,  nitriti,  ammonio, cloro residuo, tensioattivi e metalli pesanti
(Pb, Cd, Cr, Zn, Cu) ai valori guida e valori imperativi per le acque
salmonicole e ciprinicole mentre la temperatura si  attesta  entro  i
valori  imperativi  per  i  ciprinicoli.  Il  BOD e il fosforo totale
risultano occasionalmente non conformi.
    Sulla base di tali risultanze si classifica il corpo idrico quale
idoneo alle specie ciprinicole.
Misure di tutela
    Il corpo idrico richiede tutela secondo le modalita' previste dal
decreto istitutivo del Parco regionale del Matese.
Fiume Volturno
    Schede 02. Tratto tra il confine regione Molise (lat.  41  30  20
gradi;  long. 14 07 23 gradi) e il confine con la provincia Benevento
a monte confluenza Titerno (lat.   41 14 30 gradi;  long.  14  14  58
gradi).
    E'  il  principale  corso  d'acqua  della  Campania con un bacino
idrografico di 5.100 km quadrati, una  lunghezza  di  175  km  e  una
portata media di 102 m2/s.
    I  corpi  idrici  considerati corrispondono a tratti del Volturno
appartenenti alle province di Caserta e Benevento.
    Il corso d'acqua e' interessato da due sbarramenti  idroelettrici
a  Colli  al  Volturno  e  Venafro  a  monte  dal punto di immissione
dell'affluente Calore.
    Il tratto considerato, in provincia di Caserta, e' monitorato  su
16  parametri  in  una  unica  stazione  di monitoraggio. Tra essi 12
parametri  rientrano  nei  valori  guida  e  valori  imperativi   per
salmonidi  e  ciprinidi,  mentre  il BOD, in un campionamento risulta
conforme al valore imperativo per i salmonicoli e al valore guida per
i ciprinicoli. Nel periodo estivo nel tratto tra il comune di Alife e
la confluenza del Calore i parametri BOD, solidi sospesi  e  ossigeno
disciolto occasionalmente non risultano conformi ai valori imperativi
per i ciprinidi.
    Il   tratto   considerato   e'  classificato  come  corpo  idrico
salmonicolo.
Fiume Volturno
    Scheda 03 Tratto tra il confine con la provincia Caserta (lat. 41
14 30 gradi; long. 14 24 28 gradi) e  localita'  Biancano  comune  di
Limatola (lat. 41 09 05; long. 14 21 08 gradi)
    I  controlli sul tratto in provincia di Benevento sono effettuati
con l'analisi di 34 parametri in 5  stazioni  di  prelievo.  Tutti  i
parametri  previsti dalla normativa per le acque idonee alla vita dei
pesci risultano conformi ai  valori  guida  e  ai  valori  imperativi
previsti  per  i salmonicoli e i ciprinicoli ad eccezione del fosforo
totale che nella stazione n. 3 (a valle  confluenza  Calore)  risulta
conforme  al  valore  guida  per i soli ciprinicoli. Il Calore incide
sulla qualita' ambientale del recettore  con  apporti  inquinanti  di
origine essenzialmente agrozootecnica
    Si  osserva  comunque  una  capacita'  autodepurativa  del  corso
d'acqua  riflessa  in  un  decremento  progressivo  dei  valori   dei
parametri  analizzati e nei valori di IBE riscontrati, corrispondenti
a una II classe di qualita'.
    Sulla base dei risultati di qualita' riscontrati si classifica il
tratto in provincia di Benevento come salmonicolo e ciprinicolo.
Misure di tutela
    Il corso d'acqua nei tratti considerati richiede misure di tutela
pur non evidenziandosi scarichi fognari e industriali di rilievo.
    L'apporto  inquinante  dell'affluente  Titerno   e'   controllato
dall'impianto di depurazione del comune di Cerreto Sannita.
    Corpi idrici del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
    Interessano   il  parco  direttamente  o  hanno  bacini  ad  esso
confinante i seguenti corpi idrici: fiume Sele, fiume  Calore,  fiume
Fasanella (dalla sorgente a S. Angelo a Fasanella alla confluenza nel
Calore), fiume Pietra (dalla sorgente alla confluenza nel Fasanella),
fiume  Sammaro  (dalla  sorgente  alla  confluenza nel fiume Pietra),
fiume Alento (tratto a monte dell'invaso  omonimo),  fiume  Bussento,
fiume Mingardo (tratto a monte delle fistole del Faraone).
    L'insieme   dei   corpi   idrici   considerati  costituiscono  un
ecosistema  complesso   e   di   elevato   valore   naturalistico   e
paesaggistico  con  la presenza di numerose specie ittiche (alcune in
via di estinzione come la trota macrostigma), di uccelli migratori  e
nidificanti,  anfibi  e  crostacei e mammiferi tra cui di particolare
interesse la lontra (lutra lutra).
Fiume Sele
    Scheda 04. Tratto: intero corso dalle sorgenti alla foce (lat. 40
29 05 gradi; long. 14 56 13 gradi)
    Il bacino imbrifero del Sele ha  una  superficie  complessiva  di
3239 Km2, considerando gli affluenti Tanagro e Calore salernitano. Il
bacino del Sele confina a sud con i bacini del Bussento, del Mingardo
e dell'Alento. Il Sele dalle sorgenti (Monte Cervialto, AV) alla foce
nel golfo di Salerno ha un corso di 64 km.
    Il  fiume  Sele  subisce  due importanti captazioni alle sorgenti
principali (circa 4 m3/s)  una  captazione  destinata  all'Acquedotto
pugliese  (3000  l/s) e alla sorgente della Quaglietta (2500 l/s) per
l'alimentazione idrica della omonima  piana  che,  insieme  ad  altri
minori  prelievi  civili  e industriali, riducono la portata a valori
intorno al minimo di 12 m3/s.
    La  buona  qualita'  iniziale delle acque e' in parte compromessa
dall'apporto di reflui  civili  e  industriali  (caseifici,  macelli,
frantoi)  in  particolare alle confluenze del Teme e del Tanagro dove
si evidenzia un inquinamento prevalentemente  di  origine  batterica.
L'apporto  del  Tanagro,  che  si  immette  nel  Sele  a  valle della
localita' di Conturs, e' rilevante sia in termini  di  portata  (dopo
l'immissione  del  Tanagro  la  portata  del Sele aumenta di circa 10
volte) ma anche in termini di inquinanti (reflui di  stabilimenti  di
macellazione.    caseifici e frantoi). L'insieme del sistema del Sele
adduce per usi civili e produttivi circa 3.9 m3/s.
    Tuttavia anche a valle delle suddette confluenze il Sele dimostra
capacita' di autodepurazione come indicato dal valore dell'indice IBE
di classe II e solo alla confluenza del Calore,  non  distante  dalla
foce tale indice corrisponde alla III classe di qualita'.
    I  parametri  chimici  (monitorati  in  n. 3 stazioni a monte e a
valle della confluenza del Tanagro  e  alla  stazione  di  Albanella)
risultano  per  quanto riguarda temperatura, fosforo totale, nitriti,
metalli pesanti conformi  ai  valori  imperativi  per  i  salmonicoli
mentre  l'ossigeno  disciolto,  il pH, solidi sospesi, BOD, ammoniaca
totale  risultano  conformi  sia  ai  valori  guida  che   a   quelli
imperativi.  Da  segnalare  alcuni  dati  occasionali che indicano un
inquinamento da mercurio per effetto di apporti non controllati.
    Il corso d'acqua rappresenta un habitat per una  grande  varieta'
di  specie  animali:  crostacei,  insetti  odonati,  pesci  (alburnus
albidus, alosa fallax, leuciscus soufflia.  rutilius, rubilio,  salmo
trutta),  anfibi  (rana  dalmatica  e  italica, bufo bufo), mammiferi
(lontra) ed uccelli nidificanti  e  migratori  (il  Sele  costituisce
linea migratoria principale in particolare per uccelli caradriformi).
    Il tratto considerato e' classificato salmonicolo.
Misure di tutela.
    E'  stato istituito nel 1993 il Parco fluviale del Sele-Tanagro e
per i tratti insistenti nel Parco Nazionale del Cilento si  applicano
le tutele previste dal decreto istitutivo dello stesso.
    Tale  azione  di tutela e' stata realizzata con l'istituzione del
Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano con DPR 5 giugno 1995  che
prevede  misure  di  tutela  e  di  salvaguardia (art. 1 al DPR 5/619
gradi)  che  assicurano  la  conservazione  delle  specie  animali  e
vegetali,  delle  comunita'  biologiche  e  dei  biotipi  nonche'  il
mantenimento degli equilibri idraulici e idrogeologici.
    A tali  fini  sono  vietate  la  cattura  e  uccisione  di  fauna
selvatica  e  la  protezione  delle  specie  ittiche  con restrittivi
regolamenti di pesca  nelle  acque  salmonicole,  la  raccolta  e  il
danneggiamento  della  flora,  l'apertura di cave e discariche. Nelle
zone di massima protezione (zone 1) e' vietata la pesca sportiva,  la
realizzazione  di  opere  che comportino la modifica del regime delle
acque  fatte  salve  le  opere  necessarie   alla   sicurezza   della
popolazione che comunque sono soggette a regime di autorizzazione.
    Nelle  zone 2 vige un generale regime di autorizzazione per opere
fluviali, bacini idrici e centrali, realizzazione di nuovi edifici  e
cambio d'uso di quelli esistenti.
Fiume Calore
    Scheda  05.  Tratto  tra  le sorgenti e la confluenza con il Sele
(lat. 40 30 15 gradi; long. 15 01 18 gradi)
    Affluente  del  Sele  ha un bacino idrografico di 780 km2 e con i
suoi principali  affluenti  a  regime  torrentizio  Sammaro,  Ripiti,
Fasanella.  Pietra  si  estende  interamente  nel Cilento. Il profilo
altimetrico del corso del Calore e' caratterizzato nel  primo  tratto
da un elevato gradiente dell'8 per mille.
    Le  sue  elevate condizioni di naturalita', portate minime vitali
garantite,  qualita'   delle   acque,   disponibilita'   e   varieta'
alimentari,  rifugi  inaccessibili,  garantiscono  la  presenza della
lontra (luntra luntra) in  tutto  il  suo  tratto,  crostacei,  pesci
(alburnus  albidus,  barbus  plebejus,  Leuciscus  soufflia, rutilius
rubilio,  alosa  fallax,  salmo  macrostigma  salmo  trutta),  anfibi
(triturus italicus, rana dalmatina e italica, bufo bufo, salamandrina
terdigitata,  bombina  pachypus), uccelli migratori (linea migratoria
principale in particolare per caradriformi).
    La qualita' dell'acqua rilevata nella stazione di monitoraggio in
localita' Persano evidenzia la conformita' dei parametri  temperatura
e  metalli  pesanti  ai  valori  imperativi  per  acque salmonicole e
conformita' ai  valori  guida  per  ossigeno  disciolto,  pH,  solidi
sospesi,  BOD  fosforo  totale,  nitriti,  ammoniaca  non  ionizzata,
tensioattivi e arsenico.
    Il tratto considerato e' classificato salmonicolo.
Misure di tutela
    I corpi idrici  designati,  che  presentano  un  buono  stato  di
naturalita'  e  di  qualita' delle acque e per la diffusa presenza di
specie animali  protette  quali  la  lontra.    richiedono  tutela  e
protezione  per  il  mantenimento  delle caratteristiche rilevate. Le
principali  misure  di  tutela  sono  quelle  previste  dai   decreti
istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Fasanella
    Scheda  06. Tratto: dalla sorgente S. Angelo a Fasanella (lat. 40
26 20 gradi; long. 16 18 23 gradi) alla confluenza nel  Calore  (lat.
40 25 10; long. 15 16 03 gradi).
    Affluente  del  Pietra  presenta  un rilevante gradiente e natura
torrentizia. Ha un elevato  grado  di  naturalita'  con  presenza  di
svariate specie animali compresa la lontra.
    Non  subisce immissioni inquinanti e evidenzia una buona qualita'
delle acque e stato di naturalita'.
    Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo.
Misure di tutela
    Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela  e
protezione  per  il  mantenimento  della  qualita'  delle  acque.  Le
principali  misure  di  tutela  sono  quelle  previste  dai   decreti
istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Pietra
    Scheda  07. Tratto: dalla sorgente (lat. 40 22 15 gradi; long. 15
19 33 gradi) alla confluenza nel Fasanella (lat.   40  24  10  gradi;
long. 15 15 28 gradi).
    Affluente  del  Calore  presenta  un rilevante gradiente e natura
torrentizia. Ha un elevato  grado  di  naturalita'  con  presenza  di
svariate specie animali compresa la lontra.
    Non subisce versamenti inquinanti e conserva buona qualita' delle
acque e naturalita' nell'intero corso.
    Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo.
Misure di tutela
    Per  le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e
protezione  per  il  mantenimento  della  qualita'  delle  acque.  Le
principali   misure  di  tutela  sono  quelle  previste  dai  decreti
istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Sammaro
    Scheda 08. Tratto: dalla sorgente (lat. 40 24 05 gradi; long.  15
21  50  gradi) alla confluenza nel Pietra (lat. 400 22 50 gradi; long
10 21 13 gradi;
    Affluente del Calore presenta un  rilevante  gradiente  e  natura
torrentizia.  Ha  un  elevato  grado  di  naturalita' con presenza di
svariate specie animali compresa la lontra.
    Non subisce sversamenti  inquinanti  e  presenta  buona  qualita'
delle acque e' stato naturalistico nel suo intero corso.
    Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo.
Misure di tutela
    Per  le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e
protezione  per  il  mantenimento  della  qualita'  delle  acque.  Le
principali   misure  di  tutela  sono  quelle  previste  dai  decreti
istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Alento
    Scheda 09. Tratto: intero corso dalla sorgente  (lat.  40  18  50
gradi; long. 15 14 48 gradi) alla foce (lat. 40 09 35 gradi; long. 10
08 38 gradi)
    Ha  un  bacino  di  415 km2. Subisce captazioni per uso civile ed
energetico (invaso dell'Alento) ma conserva un deflusso superiore  al
minimo  vitale  e  un  elevato  grado  di naturalita' (presenza della
lontra) e costituisce linea  migratoria  principale  per  uccelli  in
particolare caradriformi.
    Alla  stazione  di  monitoraggio  ponte  SS  267 in agro di Casal
Velino, risultano conformi ai valori imperativi per acque salmonicole
i parametri: temperatura, fosforo totale, nitriti,  metalli  pesanti.
Sono  conformi  ai  valori guida i parametri: ossigeno disciolto, pH,
solidi sospesi, BOD, tensioattivi.
    La buona qualita' delle acque e l'elevato  stato  di  naturalita'
del   fiume   consentono   una  classificazione  quale  corpo  idrico
salmonicolo.
Misure di tutela
    Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela  e
protezione.  Le  principali misure di tutela sono quelle previste dai
decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Bussento
    Scheda 10. Tratto: intero corso dalla sorgente  (lat.  40  14  20
gradi; long. 15 29 087 alla foce (lat. 40 03 45 gradi; long. 15 30 58
gradi).
    Ha  un  bacino  di  352 km3. Subisce captazioni per uso civile ed
energetico (centrale idroelettrica di Casaletto e  lago  Sabetta)  ma
conserva un deflusso superiore al minimo vitale e un elevato grado di
naturalita'   che   garantisce   un   habitat   idoneo   a  crostacei
(austropotamobius pallipes) pesci (rutilus  rubilio,  salmo  trutta),
anfibi,  uccelli  migratori  (linea migratoria principale), mammiferi
(lontra, neomys fodiens, martes putorius).
    Presso la stazione di monitoraggio SS 18 localita' S.   Maria  di
Policastro Bussentino, risultano conformi ai valori imperativi per le
acque  salmonicole  la  temperatura,  il  fosforo  totale,  i nitriti
l'ammoniaca totale  e  i  metalli  pesanti.  Il  piombo  e'  rilevato
occasionalmente   come   indice   di   immissioni   non   controllate
accidentali.  Sono  conformi  ai  valori  guida  per  salmonicole   i
parametri:   ossigeno  disciolto,  pH,  solidi  sospesi,  BOD,  cloro
residuo.
    La  buona  qualita'  delle  acque  classifica   il   corso   come
salmonicolo
Misure di tutela
    Per  le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e
protezione. Le principali misure di tutela sono quelle  previste  dai
decreti istruttivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Fiume Mingardo
    Scheda  11.  Tratto  intero  corso  dalla sorgente (lat. 40 11 00
gradi, long. 15 25 28) alla foce (lat. 40 01 40 gradi;  long.  15  17
53)
    Il bacino del Mingardo si estende per 223 km2. Subisce captazioni
per  uso  civile  ed  energetico (fistole del Faraone) ma conserva un
deflusso superiore al minimo vitale. L'elevato grado  di  naturalita'
si   riflette  nella  presenza  di  svariate  specie  animali:  pesci
(alburnus albidus), uccelli migratori, mammiferi (lontra).
    Non subisce rilevanti sversamenti  inquinanti  e  mantiene  buona
qualita' delle acque e stato di naturalita'.
    Il tratto considerato e' classificato come salmonicolo
Misure di tutela
    Per  le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e
protezione. Le principali misure di tutela sono quelle  previste  dai
decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati.
Tabella.  Classificazione  dei  corpi  idrici  della Regione Campania
idonei alla vita dei pesci ai sensi del d.lvo 130/92
_____________________________________________________________________
      !           !                             !
   N. ! Provincia ! Corpo idrico                !     Classificazione
      !           !                             !        delle acque
______!___________!_____________________________!____________________
01     Caserta     Lago del Matese: intero lago   ciprinicole
                   (centro lago lat. 41 24 50
                   gradi; long. 14 23 38 gradi)
02     Caserta     Fiume Volturno nel tratto tra  salmonicole
                   il fonfine regione Molise
                   (lat. 41 30 20; long. 14 07
                   23 gradi) e il confine con la
                   Provncia Benevento a monte
                   confluenza Titerno (lat. 41
                   14 30 gradi; long. 14 14 58
                   gradi)
03     Benevento   Fiume Volturno nel tratto tra  salmonicole /
                   il confine con la provincia    ciprinicole
                   Caserta (lat. 41 14 30 gradi;
                   long. 14 24 28 gradi) e
                   localita' Biancano comune di
                   Limatola (lat. 41 09 05;
                   long. 14 21 08 gradi)
04     Salerno     Fiume Sele. Tratto: intero     salmonicole
                   corso dalle sorgenti alla
                   foce (lat. 40 29 05 gradi;
                   long. 14 56 13 gradi)
05     Salerno     Scheda 05: Tratto tra le       salmonicole
                   sorgenti e la confluenza con
                   il Sele (lat. 40 30 15 gradi;
                   long. 15 01 18 gradi)
06    Salerno      Fiume Fasanella. Tratto:       salmonicole
                   dalla sorgente S. Angelo a
                   Fasanella (lat. 40 26 20
                   gradi; long. 16 18 23 gradi)
                   alla confluenza nel Calore
                   (lat. 40 25 10 gradi; long.
                   15 16 03 gradi)
07    Salerno      Fiume Pietra. Tratto: dalla    salmonicole
                   sorgente (lat. 40 22 15
                   gradi; long. 15 19 33 gradi)
                   alla confluenza nella
                   Fasanella (lat. 40 24 10;
                   long. 15 15 28 gradi)
08     Salerno     Fiume Sammaro. Tratto: dalla   salmonicole
                   sorgente (lat. 40 24 05 gradi;
                   long. 15 21 50 gradi) alla
                   confluenza nel Pietra (lat.
                   40 24 10 gradi; long.  15 21
                   13 gradi)
09     Salerno     Fiume Alento. Tratto: intero   salmonicole
                   corso dalla sorgente (lat. 40
                   18 50 gradi; long. 15 14 48
                   gradi) alla foce (lat. 40 09
                   35 gradi; long. 15 08 38
                   gradi)
10     Salerno     Fiume Bussento. Tratto intero  salmonicole
                   corso dalla sorgente (lat. 40
                   14 20 gradi; long. 15 29 08
                   gradi) alla foce (lat. 40 03
                   45 gradi; long. 15 30 58
                   gradi)
11     Salerno     Fiume Mingardo. Tratto:        salmonicole
                   intero corso dalla sorgente
                   (lat. 40 11 00 gradi; long.
                   15 25 28 gradi; alla foce
                   (lat. 40 01 40 gradi; long.
                   15 17 53 gradi)
_____________________________________________________________________
                                                           ALLEGATO 2
                              RELAZIONE
       Designazione e classificazione delle acque dolci della
             Regione Sicilia che richiedono protezione o
       miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci ai
        sensi del d. lvo 2 gennaio 1992, n. 130 di attuazione
                     della direttiva 78/659/CEE
Premessa
    Ai  sensi del d. lvo 130/92, visti in particolare le prescrizioni
sulia metodologia di  designazione  e  classificazione  (art.  4),  i
criteri  di  designazione  (art.  5)  e  i parametri chimico fisici e
bilogici previsti per la valutazione della qualita' delle acque (art.
8,) si provvede ad individuare  e  designare  i  corpi  idrici  della
Regione  Sicilia  che  necessitano  di protezione e miglioramento per
essere idonei alla vita dei pesci.
    La designazione dei corpi idrici di seguito indicata e  suddivisa
per   provincia,  ha  tenuto  conto  prioritariamente  del  rilevante
interesse naturalistico, ambientale e  scientifico  degli  stessi  in
quanto  habitat di specie animali o vegetali di particolare interesse
o sede di ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione.
    Elemento rilevante nella individuazione e designazione dei  corpi
idrici  e  la insistenza degli stessi in zone protette quali parchi e
riserve   nazionali   e   regionali,   zone   umide   di   importanza
internazionale  ai  sensi  della convenzione di Ramsar come da elenco
ufficiale incluso nella deliberazione del Ministero dell'ambiente  in
data 2 dicembre 1996.
    In  tal  senso sono stati valutati i corpi idrici interessanti il
Parco nazionale dell'Etna e zone adiacenti (gole dell'Alcantara),  la
riserva  naturale  oasi  del  Simeto,  la  riserva naturale del fiume
Platani, l'Anapo e il Ciane.
    La designazione e' stata effettuata sulla base di  risultanze  di
controlli  analitici  e  valutazioni  di qualita' chimica e biologica
delle acque nonche' delle caratteristiche idrologiche e  ittiologiche
delle stesse, queste ultime integrate dalle informazioni degli uffici
pesca   delle  provincie  sulla  presenza  di  specie  salmonicole  e
ciprinicole nelle acque di competenza.
Relazione di designazione dei corpi idrici
    La designazione e' stata limitata ad un elenco di corpi idrici di
prima priorita' con l'impegno di estendere il numero dei corsi idrici
designati a seguito di  un  piu'  ampio  sviluppo  dei  programmi  di
monitoraggio   e   delle   misure   e   iniziative  di  protezione  e
miglioramento.
    Si  sono  individuati  corpi  idrici   di   rilevante   interesse
ambientale,  naturalistico, paesaggistico e scientifico meritevoli di
protezione e tutela per la qualita' delle acque e per essere  habitat
di specie animali e vegetali rare e a rischio di estinzione e sede di
ecosistemi complessi.
    La  necessita'  di proteggere e tutelare i corpi idrici designati
deriva  dalle  pressioni  antropiche,  le  captazioni  e  derivazioni
esercitate   dagli   insediamenti   civili  e  industriali  (centrali
elettriche)  che  creano  stress   ambientali   che   devono   essere
controllati  al fine di garantire la portata minima vitale. Attivita'
di escavazioni ed estrazioni sono proibite dalle normative  regionali
ma sono segnalate irregolarita'.
    In  base  ai suddetti criteri i corpi idrici designati come acque
dolci che richiedono protezione a  miglioramento  per  essere  idonee
alla vita dei pesci sono:
PROVINCIA DI MESSINA
    01  Fiume Alcantara nel tratto: Sorgente Floresta (lat.  37 57 30
gradi; long. 14 50 48 gradi)
    Comune di Gaggi (a valle impianto di depurazione) (lat. 37 51  05
gradi); long. 15 12 58 gradi)
PROVINCIA DI CATANIA
    02  Fiume Simeto nel tratto: Sorgente (lat. 37 50 20 gradi; long.
14 47 38 gradi) - Comune Adrano (localita' diga Contrasto)  (lat.  37
38 40 gradi; long. 14 48 28 gradi)
PROVINCIA DI CALTANISSETTA
    03  Fiume Platani nei tratti: Stazione di Acquaviva (Km 2,5 bivio
Acquaviva Platani) (lat. 37 02 30 gradi; long.   13 40  18  gradi)  -
altezza impresa Joeplast (lat. 37 03 10 gradi; long. 13 41 28 gradi).
    04 Fiume Platani nel tratto: a valle confluenza fiume Gallo d'oro
(lat.   37  30  35  gradi;  long.  13  41  28  )  -  ponte  della  SV
Palermo-Agrigento (lat. 37 28 40 gradi; long. 13 39 53 gradi)
PROVINCIA DI SIRACUSA
    05 Fiume Anapo: intero corso  dalla  sorgente  (lat.  37  06,  40
gradi; long. 14 49 23 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 15
16 08 gradi)
    06 Fiume Ciane: intero corso dalla sorgente (lat. 37 02 30 gradi;
long.  15  13 58 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; bng. 18 27 08
gradi)
Relazione sulla qualita' delle  acque  e  classificazione  dei  corpi
idrici designati
    Vengono  di  seguito  presentati  i  risultati  dei  programmi di
controllo analitico delle acque relativamente ai  parametri  previsti
dall  art.  8  e effettuati in ottemperanza alle metodologie previste
dall'art. 1 del d. lvo 130/92, e  le  caratteristiche  idrologiche  e
naturalistiche dei corpi idrici designati.
Fiume Alcantara
    Scheda  01. Tratto: Sorgente Floresta (lat. 37 57 30 gradi; long.
14 54 48 gradi) - Comune di Gaggi (a valle impianto  di  depurazione)
(lat. 37 51 05 gradi; long. 15 12 58 gradi)
    Il   corso   d'acqua  ha  rilevante  valore  naturalistico  (Gole
dell'Alcantara) e importanti usi irrigui. Si sviluppa per 48 km nelle
province di Catania e Messina, tra le colate basaltiche dell'apparato
etneo e presenta rilevante interesse geologico  e  naturalistico.  La
portata  del  corso  idrico  e  influenzata  da  captazioni  per  usi
domestici e energetico (due centrali idroelettriche) che comunque non
inficiano la portata minima vitale. Il profilo altimetrico del  corso
d'acqua  caratterizza un flusso torrentizio che consente una adeguata
ossigenazione e una portata sufficiente alla  diluizione  di  apporti
inquinanti  da  affluenti  e scarichi anche in periodi di magra se si
eccettuano alcuni valori occasionali oltre i limiti.
    I controlli di qualita' delle acque eseguiti dal Settore Ecologia
e Ambiente della Provincia regionale di Messina, mediante n. 16 punti
di monitoraggio, pur indicando uno stress  ambientale  confermano  le
capacita' di rigenerazione e autodepurazione delle acque come attesta
il  valore  dell'indice  IBE  (tra  8  e 12) tra le classi I e II. Si
manifestano livelli significativi di inquinamento  microbiologico  in
particolare  in coincidenza della localita' Randazzo e del collettore
di  Francavilla  S. Paolo con successivo sostanziale abbattimento dei
parametri.
    Le acque nel tratto designato sono risultate conformi  ai  limiti
imperativi per salmonidi e ciprinidi per quanto attiene ai parametri:
temperatura,  pH, ossigeno disciolto, ammoniaca indissociata (eccetto
per un singolo campione), nitriti e solidi sedimentabili eccetto  che
in un punto di prelievo in cui le acque, risultano conformi al valore
imperativo   per   i   ciprinidi.   Tale  anomalia  e'  da  ritenersi
occasionale. Il monitoraggio per quanto attiene il  BOD,  sulla  base
delle correlazioni osservate rispetto al COD, indica valori inferiori
a 5.
    In   base   alle   risultanze   suddette   le   acque  confermano
caratteristiche  di  idoneita'  al  mantenimento  di  specie  ittiche
salmonicole nell'intero tratto considerato.
Misure di tutela.
    Le  motivazioni  alla  base  della designazione e i risultati dei
monitoraggi confermano la necessita' di tutela e  protezione  per  il
corso  d'acqua  in  particolare per quanto attiene la implementazione
del sistema di depurazione degli scarichi civili e le intercettazioni
di scarichi originati in altre provincie.
    Il programma di attuazione della rete fognante (PARF) ha previsto
con una serie di  decreti  dell'Assessorato  regionale  territorio  e
ambiente  (n. 1225/89, 912/86, 137/88, 469/88) la realizzazione di un
sistema di depuratori al  servizio  degli  abitati  di  Gaggi,  Motta
Camastra, frazione Fondaco Motta, Francavilla Sicilia, Mojo Alcantara
autorizzando  lo  sversamento  dei  reflui  depurati direttamente nel
fiume  Alcantara  o  in  torrenti  e  fiumi  affluenti  dello  stesso
subordinatamente  al  rispetto dei limiti della tabella 5 della legge
regionale n. 27/86.
    L'autorizzazione e' vincolata  al  controllo  di  qualita'  delle
acque  del  fiume Alcantara a monte e a valle del punto di immissione
dei reflui depurati.
    Il corso d'acqua e' incluso nel Piano  regionale  di  Risanamento
delle  Acque e prevede 3 stazioni di monitoraggio con un monitoraggio
esteso a 37  parametri  (pH,  temperatura,  conducibilita',  ossigeno
disciolto,  solidi  sospesi  totali,  MBAS,  BOD,  COD,  oli e grassi
vegetali,  olii  minerali,  fenoli,  pesticidi,  azoto   ammoniacale,
nitriti, nitrati, fosforo totale e disponibile, silice, clorofilla A,
As, Pb, Hs, Ni, Zn, Cu, Cd, Cr, Vi, Fe, B, Na, K, Ca, Mg, Cl, solfati
e bicarbonati).
Fiume Simeto
    Scheda  02. Tratto: Sorgente (lat. 37 50 20 gradi; long. 14 47 38
gradi) - Comune Adrano (localita' diga  Contrasto)  (lat.  37  38  40
gradi; long. 14 48 28 gradi)
    Ha  il bacino idrografico piu' esteso della Sicilia (provincie di
Catania, Messina e Enna) e un'asta principale di 116  km.  Il  Simeto
presenta  due  situazioni  ambientali  differenziate. Un primo tratto
risente di ridotti stress ambientali connessi con captazioni limitate
e scarichi  civili  e  zootecnici  che  non  inficiano  la  capacita'
autodepurative  delle  acque.  Il secondo tratto a valle del ponte di
Pietralunga  subisce  apporti   inquinanti   eccessivi   di   origine
zootecnica,   civile  e  agricola  ed  inoltre  presenta  tre  invasi
(Contrasto, Ponte La Barca e Lentini) che  compromettono  in  periodi
limitati dell'anno la portata del fiume.
    Il   Simeto   nel  tratto  designato  evidenzia  buone  capacita'
autodepurative cui corrispondono valori di IBE  tra  la  I  (torrente
Cuto')   e   II  classe  di  qualita'  ma  con  evidenti  livelli  di
inquinamento  batterico  fino  alla   foce.   I   parametri   chimici
evidenziati dalle campagne di monitoraggio indicano la conformita' ai
limiti  imperativi  per  temperatura,  pH,  ammoniaca  indissociata e
totale, nitriti, cloro, ossigeno disciolto, metalli,  tensioattivi  e
pesticidi  non  rilevabili  o  conformi.  Il  monitoraggio per quanto
attiene il BOD, sulla base delle correlazioni osservate  rispetto  al
COD,  indica  valori inferiori a 5. I solidi sospesi sono conformi ai
valori guida sia per ciprinicoli che salmonicoli  mentre  il  fosforo
risulta non conforme.
    Il profilo altimetrico nel tratto indicato evidenzia un gradiente
elevato e implica una sostanziale ossigenazione delle acque.
    In   base   alle   risultanze   suddette   le   acque  confermano
caratteristiche  di  idoneita'  al  mantenimento  di  specie  ittiche
salmonicole.
Misure di tutela.
    Le  motivazioni  alla  base  della designazione e i risultati dei
monitoraggi confermano la necessita' di tutela e  protezione  per  il
corso  d'acqua  in  particolare per quanto attiene la implementazione
del sistema di depurazione degli scarichi civili, la  proibizioni  di
escavazioni  in  alveo e di discariche in prossimita' delle rive come
previsto dalle normative regionali.
    Il corso d'acqua e' incluso nel Piano  regionale  di  Risanamento
delle  Acque e prevede 6 stazioni di monitoraggio. Il monitoraggio e'
basato   sul   controllo   di   37   parametri   (pH,    temperatura,
conducibilita',  ossigeno  disciolto:  solidi  sospesi  totali, MBAS,
BOD,COD, oli e grassi  vegetali,  oli  minerali,  fenoli,  pesticidi,
azoto  ammoniacale,  nitriti,  nitrati, fosforo totale e disponibile,
silice, clorofilla A, As, Pb, Hg, Ni, Zn, Cu, Cd, CN, Fe, B,  Na,  K,
Ca, Mg, Cl, solfati e bicarbonati).
Fiume Platani
    Scheda  03. Tratto: stazione di Acquaviva (km 2,5 bivio Acquaviva
Platani) (lat. 37 02 30 gradi;  long.  13  40  18  gradi)  -  altezza
impresa Joeplast (lat. 37 03 10 gradi; long. 13 41 28 gradi).
    Scheda  04. Tratto: a valle confluenza fiume Gallo d'oro (lat. 37
30 35 gradi; long. 13 41 28 gradi) ponte della  SV  Palermo-Agrigento
(lat. 37 28 40 gradi; long. 13 39 53 gradi)
    Il  monitoraggio  del  corso  d'acqua  ha  riguardato  6 punti di
prelievo relativi ai due tratti designati. Rientrato nei valori guida
e imperativi per  le  acque  salmonicole  e  ciprinicole  il  pH,  la
temperatura,  l'ossigeno  disciolto, i tensioattivi e i metalli, sono
conformi ai valori imperativi i nitriti,  l'azoto  ammoniacale  e  il
fosforo.    Per  i  solidi  sospesi  si  hanno  valori entro i limiti
imperativi per  le  salmonicole  nel  primo  tratto  e  entro  quelle
ciprinicole  nel secondo tratto. Il BOD appare al di sopra dei limiti
evidenziando un eccesso di apporti di reflui civili.
    La  valutazione  della  qualita'  delle  acque  rende   possibile
l'attribuzione  della  classe  di acque salmonicole al primo tratto e
ciprinicole al secondo.
Misure di tutela.
    Le  motivazioni  alla  base  della designazione e i risultati dei
monitoraggi confermano la necessita' di tutela e  protezione  per  il
corso  d'acqua  in  particolare per quanto attiene la implementazione
del sistema di depurazione degli scarichi civili, la  proibizioni  di
escavazioni  in  alveo e di discariche in prossimita' delle rive come
previsto dalle normative regionali.
    Il corso d'acqua e incluso nel  Piano  regionale  di  Risanamento
delle  Acque e prevede 3 stazioni di monitoraggio con un monitoraggio
esteso ai 37 parametri indicati in precedenza.
Fiume Anapo
    Scheda 05. Tratto: intero corso dalla sorgente  (lat.  37  06  40
gradi; long. 14 49 23 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 15
16 08 gradi).
    Si  origina  sul  Monte  Lauro  a  986  m  slm  con un importante
gradiente superiore in media al 10 per mille pur con un regime idrico
stagionalmente  molto  variabile  dovuto  a  scarse   precipitazioni.
L'effetto   e'   compensato   da   apporti   sorgentizi  dovuti  alle
caratteristiche  geochimiche  dell'altopiano  ibleo  in  cui   scorre
l'Anapo.  Influiscono  captazioni  di  sorgenti per uso irriguo e una
importante deviazione a scopo idroelettrico per la centrale di Petino
(captazioni tra 200 e 1500 litri/s) che non viene restituito al fiume
(il by pass di captazione, dopo la centrale, conferisce il flusso  al
canale Galermo) ma utilizzata per usi irrigui.
    I  risultati  conseguiti  nei  programmi  di  monitoraggio  (n  2
stazioni di monitoraggio) dal 1996 indicano conformita' di  BOD,  pH,
nitriti,  ammonio e tensioattivi ai valori guida e imperativi sia per
salmonidi che per ciprinidi, mentre i valori di ossigeno disciolto  e
temperatura sono conformi a valori guida per i ciprinidi.
    In   base  a  tali  risultati  si  ciassifica  il  corso  d'acqua
nell'intero tratto come idoneo ai ciprinidi.
Misure di tutela.
    Le motivazioni alla base della designazione  e  i  risultati  dei
monitoraggi  confermano  la  necessita' di tutela e protezione per il
corso d'acqua. Il corso d'acqua e' sotto continuo monitoraggio  dagli
anni 85.
    Tra  i  provvedimenti in atto la istituita riserva naturale della
valle del fiume Anapo, con chiusura a  libero  transito  motivata  da
valori  naturalistici,  paesaggistici  e  storici,  mitiga  i fattori
ambientali di pressione connessi con immissione di reflui civili  non
depurati  (comuni  di Cassano e Fella attraverso il torrente Ferla) e
del comune di Floridia.
    Sono in attivita' i depuratori per il trattamento dei reflui  dei
comuni  di  Solarino  (che  immette  nell'Anapo  tramite  il torrente
Cifalino) e di Palazzolo Acreide  (che  immette  tramite  i  torrenti
Mulini e Cangoro).
Fiume Ciane
    Scheda  06.  Tratto:  intero  corso dalla sorgente (lat. 37 02 30
gradi; long. 15 13 58 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 18
27 08 gradi).
    I programmi di monitoraggio annuali a  partire  dal  gennaio  95,
effettuati  in  n. 6 stazioni di prelievo.  confermano le conformita'
di temperatura, pH, nitriti, ammonio, e tensioattivi ai valori  guida
e  imperativi per salmonidi e ciprinidi mentre l'ossigeno disciolto e
conforme ai valori guida per ciprinidi.
    Il corso d'acqua presenta una vegetazione acquatica costituita da
macrofite  radicate  emergenti (phragmites e cyperus papyrus) per una
copertura del 40%.
    Il regime idrico e' caratterizzato da un alveo bagnato  di  circa
25  m con pendenza del 1 per mille con portata tra 800 e 2300 litri/s
e assenza di turbolenza.
    L'indice IBE corrisponde ad una classe II in quasi tutto il corso
che tende a ridursi a classe III verso la foce.  Complessivamente  lo
stato   di  stress  ambientale  appare  ridotto  e  la  capacita'  di
autodepurazione rilevante.
    Date le caratteristiche idrologiche e  il  ridotto  percorso  del
Ciane  si  propone  la  classificazione  per  specie  ciprinicole per
l'intero corso.
Misure di tutela.
    il Ciane scorre in una riserva naturale  protetta  e  non  riceve
scarichi industriali o civili.
    Per  l'attuale  qualita' delle acque e per l'assenza di pressioni
ambientali di abitati civili e industriali  lungo  il  suo  corso  di
ridotte  dimensioni,  non sono in atto misure di tutela specifiche se
non connesse con la tutela prevista dalla riserva naturale. Il  corpo
idrico  non  risulta incluso nel Piano regionale di risanamento delle
acque e nel programma di Censimento dei corpi idrici.
Tabella. Classificazione  dei  corpi  idrici  della  Regione  Sicilia
idonei alla vita dei pesci ai sensi del d.lvo 130/92
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      !           !                             !
   N. ! Provincia ! Corpo idrico                !     Classificazione
      !            !                             !        delle acque
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01     Messina     Fiume Alcantara nel tratto    salmonicole
                   sorgente Floresta lat. 37 57
                   30 gradi; long. 14 54 48
                   gradi) - Comune di Gaggi (a
                   valle impianto di depurazione)
                   (lat. 37 51 05 gradi; long.
                   15 12 58 gradi)
02     Catania     Fiume Simeto nel tratto:       salmonicole
                   Sorgente (lat. 37 50 20
                   gradi; 50 20; long. 14 47 38
                   gradi) - Comune Adrano
                   (localita' diga Contrasto)
                   (lat. 37 38 40 gradi; long.
                   14 48 28 gradi)
03     Caltanis-   Fiume Platani nei tratti:       salmonicole
       setta       Stazione di Acquaviva (Km 2,5
                   bivio Acquaviva Platani)
                   (lat. 37 02 30; long. 13 40
                   18 gradi) altezza impresa
                   Joeplast (lat. 37 03 10 gradi;
                   long. 13 41 28 gradi)
04     Caltanis-   Fiume Platani nel tratto:
       setta       a valle confluenza fiume       ciprinicole
                   Gallo d'oro (lat. 37 30 35
                   gradi; long. 13 41 28 gradi)
                   - ponte della SV Palermo -
                   Agrigento (lat. 37 28 40
                   gradi; long. 13 39 53 gradi)
05     Siracusa    Fiume Anapo: intero corso      ciprinicole
                   dalla sorgente (lat. 37 06
                   40 gradi; long. 14 49 23
                   gradi) alla foce (lat. 37
                   03 10 gradi; long. 15 16 08
                   gradi)
06     Siracusa    Fiume Ciane: intero corso      ciprinicole
                   dalla sorgente (lat. 37 02 30
                   gradi; long. 15 13 58, alla
                   foce (lat. 37 03 10 gradi;
                   long. 18 27 08 gradi)
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