Allegato 1 RELAZIONE Designazione e classificazione delle acque dolci della Regione Campania che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci ai sensi del d. lvo 25 gennaio 1992, n. 130 di attuazione della direttiva 78/659/CEE Premessa Ai sensi del d. lvo 130/92, visti in particolare le prescrizioni sulla metodologia di designazione e classificazione (art 4), i criteri di designazione (art. 5) e i parametri chimico fisici e biologici previsti per la valutazione della qualita' delle acque (art. 8), si provvede ad individuare e designare i corpi idrici della Regione Campania che necessitano di protezione e miglioramento per essere idonei alla vita dei pesci. La designazione dei corpi idrici di seguito indicata e suddivisa per provincia, ha tenuto conto prioritariamente del rilevante interesse naturalistico, ambientale e scientifico degli stessi in quanto habitat di specie animali o vegetali di particolare interesse o sede di ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione. Elemento rilevante nella individuazione e designazione dei corpi idrici e' la insistenza degli stessi in zone protette quali parchi e riserve nazionali e regionali, zone umide di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar come da elenco ufficiale incluso nella deliberazione del Ministero dell'ambiente in data 2 dicembre 1996. In particolare sono stati valutati i corpi idrici interessanti il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, i parchi, regionali del Matese, del Taburno-Campo Sauro, del Partenio, dei Monti Picentini e le riserve naturali dei Monti Eremita-Marzano e del fiume Sele-Tanagro. Sono esclusi dalla designazione i laghi insistenti nel parco regionale dei Campi Flegrei per la natura salmastra delle acque ed il fiume Sarno pertinente ad un ambito di elevata crisi ambientale e oggetto di specifici programmi nazionali di intervento e risanamento. La designazione e' stata effettuata sulla base di risultanze di controlli analitici e valutazioni di qualita' chimica e biologica delle acque nonche' delle caratteristiche idrologiche e ittiologiche delle stesse, queste ultime integrate dalle informazioni degli uffici pesca delle provincie sulla presenza di specie salmonicole e ciprinicole nelle acque di competenza. Relazione di designazione dei corpi idrici idonei alla vita dei pesci La designazione e' stata limitata ad un elenco di corpi idrici di prime priorita'. Il numero dei corpi idrici designati potra' essere esteso a seguito di un piu' ampio sviluppo dei programmi di monitoraggio e delle misure e iniziative di protezione e miglioramento. Sono stati individuati corpi idrici corrispondenti a tratti di fiumi e laghi che per la loro valenza ambientale insistono prevalentemente entro i confini di zone protette e in particolare nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e nel parco regionale del Matese. Per il rilevante interesse ambientale, naturalistico e scientifico, i corpi idrici individuati sono meritevoli di protezione e tutela per la qualita' delle acque e per essere habitat di specie animali e vegetali rare e a rischio di estinzione e sede di ecosistemi complessi. I corpi idrici considerati si originano o attraversano alcuni tra i piu' importanti rilievi montagnosi della Campania (il Matese, i monti a sinistra e destra del Valio di Diano) costituiti da rocce calcaree che assorbono gran parte delle cospicue precipitazioni piovose e nevose della regione con punte fino a 2000 mm. Tali condizioni originano corpi idrici che alle sorgenti presentano acque di qualita' decisamente buona. Al di fuori delle zone protette considerate sono stati individuati corpi idrici costituiti da tratti del fiume Volturno nella parte alta del corso (in Irpinia e nel casertano) dove il fiume piu' importante della regione (175 km) presenta un relativa integrita' ambientale e acque non criticamente compromesse della immissione di inquinanti, in prevalenza di origine civile e agrozootecnico. La necessita' di proteggere e tutelare i corpi idrici designati deriva dalle pressioni antropiche, captazioni e derivazioni esercitate dagli insediamenti civili e industriali che pur non rilevanti creano stress ambientali che devono essere controllati. In base ai suddetti criteri vengono designati i seguenti corpi idrici come acque dolci che richiedono protezione e miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci: PROVINCIA DI CASERTA 01 Lago del Matese (lat. 41 24 50 gradi; long. 14 23 38 gradi) 02 fiume Volturno nel tratto tra il confine regione Molise (lat. 41 30 20 gradi; long. 14 07 23 gradi) al confine con provincia Benevento a monte confluenza Titerno (lat. 41 14 30 gradi); long. 14:14 58 ) PROVINCIA DI BENEVENTO 03 fiume Volturno nel tratto tra il confine con la provincia Caserta (lat. 41 14 30 gradi; long. 14 24 28 gradi) e localita' Biancano, comune di Limatola (lat. 41 09 05 gradi; long. 14 21 08 gradi) PROVINCIA DI SALERNO 04 fiume Sele: intero corso dalle sorgenti alla foce (lat. 40 29 05 gradi; long. 14 56 13 gradi) 05 fiume Calore: intero corso tra le sorgenti e la confluenza con il Sele (lat. 40 30 15 gradi; long. 15 01 18 gradi). 06 fiume Fasanella: dalla sorgente S. Angelo a Fasanella (lat. 40 26 20 gradi; long. 16 18 23 gradi) alla confluenza nel Calore (lat. 40 25 10 gradi; long. 15 16 03 gradi) 07 fiume Pietra: dalla sorgente (lat. 40 22 15 gradi; long. 15 19 33 gradi) alla confluenza nel Fasanella (lat. 40 24 10 gradi; long. 15 15 28 gradi) 08 fiume Sammaro: dalla sorgente (lat. 40 24 05 gradi; long. 15 21 50 gradi) alla confluenza nel Pietra (lat. 400 22 55 gradi; long. 15 21 13 gradi) 09 fiume Alento: intero corso dalla sorgente (lat. 40 18 50 gradi; long. 15 14 48 gradi) alla foce (lat. 40 09 35 gradi; long. 15 08 38 gradi) 10 fiume Bussento: intero corso dalla sorgente (lat. 40 14 20; long. 15 29 08 gradi) alla foce (lat. 40 03 4 gradi: long. 15 30 58 gradi) 11 fiume Mingardo: intero corso dalla sorgente (lat. 4011 00 gradi; long. 15 25 28 gradi) alla foce (lat. 40 01 40 gradi; long. 15 17 53 gradi). Relazione sulla qualita' delle acque e classificazione Vengono di seguito presentati i risultati dei programmi di controllo analitico delle acque relativamente ai parametri previsti dall'art. 8 effettuati in ottemperanza alle metodologie previste dall'art. 1 del d.lvo 130/92, e le caratteristiche idrologiche e naturalistiche dei corpi idrici designati. Lago del Matese Scheda 01. Intero lago (centro lago lat. 41 24 50 gradi; long. 14 23 38 gradi) Il lago del Matese a quote intorno ai 1000 m slm, di bassa profondita', e'caratterizzato da una ricca vegetazione, dalla presenza di canneti e costituisce zona di svernamento di svariate famiglie di uccelli migratori e acquatici. Il monitoraggio del Lago Matese, effettuato in una unica stazione localita' Miralago, comune di S. Gregorio Matese) su n. 16 parametri analizzati con frequenza mensile. rivela la conformita' di ossigeno, pH, nitriti, ammonio, cloro residuo, tensioattivi e metalli pesanti (Pb, Cd, Cr, Zn, Cu) ai valori guida e valori imperativi per le acque salmonicole e ciprinicole mentre la temperatura si attesta entro i valori imperativi per i ciprinicoli. Il BOD e il fosforo totale risultano occasionalmente non conformi. Sulla base di tali risultanze si classifica il corpo idrico quale idoneo alle specie ciprinicole. Misure di tutela Il corpo idrico richiede tutela secondo le modalita' previste dal decreto istitutivo del Parco regionale del Matese. Fiume Volturno Schede 02. Tratto tra il confine regione Molise (lat. 41 30 20 gradi; long. 14 07 23 gradi) e il confine con la provincia Benevento a monte confluenza Titerno (lat. 41 14 30 gradi; long. 14 14 58 gradi). E' il principale corso d'acqua della Campania con un bacino idrografico di 5.100 km quadrati, una lunghezza di 175 km e una portata media di 102 m2/s. I corpi idrici considerati corrispondono a tratti del Volturno appartenenti alle province di Caserta e Benevento. Il corso d'acqua e' interessato da due sbarramenti idroelettrici a Colli al Volturno e Venafro a monte dal punto di immissione dell'affluente Calore. Il tratto considerato, in provincia di Caserta, e' monitorato su 16 parametri in una unica stazione di monitoraggio. Tra essi 12 parametri rientrano nei valori guida e valori imperativi per salmonidi e ciprinidi, mentre il BOD, in un campionamento risulta conforme al valore imperativo per i salmonicoli e al valore guida per i ciprinicoli. Nel periodo estivo nel tratto tra il comune di Alife e la confluenza del Calore i parametri BOD, solidi sospesi e ossigeno disciolto occasionalmente non risultano conformi ai valori imperativi per i ciprinidi. Il tratto considerato e' classificato come corpo idrico salmonicolo. Fiume Volturno Scheda 03 Tratto tra il confine con la provincia Caserta (lat. 41 14 30 gradi; long. 14 24 28 gradi) e localita' Biancano comune di Limatola (lat. 41 09 05; long. 14 21 08 gradi) I controlli sul tratto in provincia di Benevento sono effettuati con l'analisi di 34 parametri in 5 stazioni di prelievo. Tutti i parametri previsti dalla normativa per le acque idonee alla vita dei pesci risultano conformi ai valori guida e ai valori imperativi previsti per i salmonicoli e i ciprinicoli ad eccezione del fosforo totale che nella stazione n. 3 (a valle confluenza Calore) risulta conforme al valore guida per i soli ciprinicoli. Il Calore incide sulla qualita' ambientale del recettore con apporti inquinanti di origine essenzialmente agrozootecnica Si osserva comunque una capacita' autodepurativa del corso d'acqua riflessa in un decremento progressivo dei valori dei parametri analizzati e nei valori di IBE riscontrati, corrispondenti a una II classe di qualita'. Sulla base dei risultati di qualita' riscontrati si classifica il tratto in provincia di Benevento come salmonicolo e ciprinicolo. Misure di tutela Il corso d'acqua nei tratti considerati richiede misure di tutela pur non evidenziandosi scarichi fognari e industriali di rilievo. L'apporto inquinante dell'affluente Titerno e' controllato dall'impianto di depurazione del comune di Cerreto Sannita. Corpi idrici del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Interessano il parco direttamente o hanno bacini ad esso confinante i seguenti corpi idrici: fiume Sele, fiume Calore, fiume Fasanella (dalla sorgente a S. Angelo a Fasanella alla confluenza nel Calore), fiume Pietra (dalla sorgente alla confluenza nel Fasanella), fiume Sammaro (dalla sorgente alla confluenza nel fiume Pietra), fiume Alento (tratto a monte dell'invaso omonimo), fiume Bussento, fiume Mingardo (tratto a monte delle fistole del Faraone). L'insieme dei corpi idrici considerati costituiscono un ecosistema complesso e di elevato valore naturalistico e paesaggistico con la presenza di numerose specie ittiche (alcune in via di estinzione come la trota macrostigma), di uccelli migratori e nidificanti, anfibi e crostacei e mammiferi tra cui di particolare interesse la lontra (lutra lutra). Fiume Sele Scheda 04. Tratto: intero corso dalle sorgenti alla foce (lat. 40 29 05 gradi; long. 14 56 13 gradi) Il bacino imbrifero del Sele ha una superficie complessiva di 3239 Km2, considerando gli affluenti Tanagro e Calore salernitano. Il bacino del Sele confina a sud con i bacini del Bussento, del Mingardo e dell'Alento. Il Sele dalle sorgenti (Monte Cervialto, AV) alla foce nel golfo di Salerno ha un corso di 64 km. Il fiume Sele subisce due importanti captazioni alle sorgenti principali (circa 4 m3/s) una captazione destinata all'Acquedotto pugliese (3000 l/s) e alla sorgente della Quaglietta (2500 l/s) per l'alimentazione idrica della omonima piana che, insieme ad altri minori prelievi civili e industriali, riducono la portata a valori intorno al minimo di 12 m3/s. La buona qualita' iniziale delle acque e' in parte compromessa dall'apporto di reflui civili e industriali (caseifici, macelli, frantoi) in particolare alle confluenze del Teme e del Tanagro dove si evidenzia un inquinamento prevalentemente di origine batterica. L'apporto del Tanagro, che si immette nel Sele a valle della localita' di Conturs, e' rilevante sia in termini di portata (dopo l'immissione del Tanagro la portata del Sele aumenta di circa 10 volte) ma anche in termini di inquinanti (reflui di stabilimenti di macellazione. caseifici e frantoi). L'insieme del sistema del Sele adduce per usi civili e produttivi circa 3.9 m3/s. Tuttavia anche a valle delle suddette confluenze il Sele dimostra capacita' di autodepurazione come indicato dal valore dell'indice IBE di classe II e solo alla confluenza del Calore, non distante dalla foce tale indice corrisponde alla III classe di qualita'. I parametri chimici (monitorati in n. 3 stazioni a monte e a valle della confluenza del Tanagro e alla stazione di Albanella) risultano per quanto riguarda temperatura, fosforo totale, nitriti, metalli pesanti conformi ai valori imperativi per i salmonicoli mentre l'ossigeno disciolto, il pH, solidi sospesi, BOD, ammoniaca totale risultano conformi sia ai valori guida che a quelli imperativi. Da segnalare alcuni dati occasionali che indicano un inquinamento da mercurio per effetto di apporti non controllati. Il corso d'acqua rappresenta un habitat per una grande varieta' di specie animali: crostacei, insetti odonati, pesci (alburnus albidus, alosa fallax, leuciscus soufflia. rutilius, rubilio, salmo trutta), anfibi (rana dalmatica e italica, bufo bufo), mammiferi (lontra) ed uccelli nidificanti e migratori (il Sele costituisce linea migratoria principale in particolare per uccelli caradriformi). Il tratto considerato e' classificato salmonicolo. Misure di tutela. E' stato istituito nel 1993 il Parco fluviale del Sele-Tanagro e per i tratti insistenti nel Parco Nazionale del Cilento si applicano le tutele previste dal decreto istitutivo dello stesso. Tale azione di tutela e' stata realizzata con l'istituzione del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano con DPR 5 giugno 1995 che prevede misure di tutela e di salvaguardia (art. 1 al DPR 5/619 gradi) che assicurano la conservazione delle specie animali e vegetali, delle comunita' biologiche e dei biotipi nonche' il mantenimento degli equilibri idraulici e idrogeologici. A tali fini sono vietate la cattura e uccisione di fauna selvatica e la protezione delle specie ittiche con restrittivi regolamenti di pesca nelle acque salmonicole, la raccolta e il danneggiamento della flora, l'apertura di cave e discariche. Nelle zone di massima protezione (zone 1) e' vietata la pesca sportiva, la realizzazione di opere che comportino la modifica del regime delle acque fatte salve le opere necessarie alla sicurezza della popolazione che comunque sono soggette a regime di autorizzazione. Nelle zone 2 vige un generale regime di autorizzazione per opere fluviali, bacini idrici e centrali, realizzazione di nuovi edifici e cambio d'uso di quelli esistenti. Fiume Calore Scheda 05. Tratto tra le sorgenti e la confluenza con il Sele (lat. 40 30 15 gradi; long. 15 01 18 gradi) Affluente del Sele ha un bacino idrografico di 780 km2 e con i suoi principali affluenti a regime torrentizio Sammaro, Ripiti, Fasanella. Pietra si estende interamente nel Cilento. Il profilo altimetrico del corso del Calore e' caratterizzato nel primo tratto da un elevato gradiente dell'8 per mille. Le sue elevate condizioni di naturalita', portate minime vitali garantite, qualita' delle acque, disponibilita' e varieta' alimentari, rifugi inaccessibili, garantiscono la presenza della lontra (luntra luntra) in tutto il suo tratto, crostacei, pesci (alburnus albidus, barbus plebejus, Leuciscus soufflia, rutilius rubilio, alosa fallax, salmo macrostigma salmo trutta), anfibi (triturus italicus, rana dalmatina e italica, bufo bufo, salamandrina terdigitata, bombina pachypus), uccelli migratori (linea migratoria principale in particolare per caradriformi). La qualita' dell'acqua rilevata nella stazione di monitoraggio in localita' Persano evidenzia la conformita' dei parametri temperatura e metalli pesanti ai valori imperativi per acque salmonicole e conformita' ai valori guida per ossigeno disciolto, pH, solidi sospesi, BOD fosforo totale, nitriti, ammoniaca non ionizzata, tensioattivi e arsenico. Il tratto considerato e' classificato salmonicolo. Misure di tutela I corpi idrici designati, che presentano un buono stato di naturalita' e di qualita' delle acque e per la diffusa presenza di specie animali protette quali la lontra. richiedono tutela e protezione per il mantenimento delle caratteristiche rilevate. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Fasanella Scheda 06. Tratto: dalla sorgente S. Angelo a Fasanella (lat. 40 26 20 gradi; long. 16 18 23 gradi) alla confluenza nel Calore (lat. 40 25 10; long. 15 16 03 gradi). Affluente del Pietra presenta un rilevante gradiente e natura torrentizia. Ha un elevato grado di naturalita' con presenza di svariate specie animali compresa la lontra. Non subisce immissioni inquinanti e evidenzia una buona qualita' delle acque e stato di naturalita'. Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo. Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione per il mantenimento della qualita' delle acque. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Pietra Scheda 07. Tratto: dalla sorgente (lat. 40 22 15 gradi; long. 15 19 33 gradi) alla confluenza nel Fasanella (lat. 40 24 10 gradi; long. 15 15 28 gradi). Affluente del Calore presenta un rilevante gradiente e natura torrentizia. Ha un elevato grado di naturalita' con presenza di svariate specie animali compresa la lontra. Non subisce versamenti inquinanti e conserva buona qualita' delle acque e naturalita' nell'intero corso. Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo. Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione per il mantenimento della qualita' delle acque. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Sammaro Scheda 08. Tratto: dalla sorgente (lat. 40 24 05 gradi; long. 15 21 50 gradi) alla confluenza nel Pietra (lat. 400 22 50 gradi; long 10 21 13 gradi; Affluente del Calore presenta un rilevante gradiente e natura torrentizia. Ha un elevato grado di naturalita' con presenza di svariate specie animali compresa la lontra. Non subisce sversamenti inquinanti e presenta buona qualita' delle acque e' stato naturalistico nel suo intero corso. Il tratto considerato e' classificabile come salmonicolo. Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione per il mantenimento della qualita' delle acque. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Alento Scheda 09. Tratto: intero corso dalla sorgente (lat. 40 18 50 gradi; long. 15 14 48 gradi) alla foce (lat. 40 09 35 gradi; long. 10 08 38 gradi) Ha un bacino di 415 km2. Subisce captazioni per uso civile ed energetico (invaso dell'Alento) ma conserva un deflusso superiore al minimo vitale e un elevato grado di naturalita' (presenza della lontra) e costituisce linea migratoria principale per uccelli in particolare caradriformi. Alla stazione di monitoraggio ponte SS 267 in agro di Casal Velino, risultano conformi ai valori imperativi per acque salmonicole i parametri: temperatura, fosforo totale, nitriti, metalli pesanti. Sono conformi ai valori guida i parametri: ossigeno disciolto, pH, solidi sospesi, BOD, tensioattivi. La buona qualita' delle acque e l'elevato stato di naturalita' del fiume consentono una classificazione quale corpo idrico salmonicolo. Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Bussento Scheda 10. Tratto: intero corso dalla sorgente (lat. 40 14 20 gradi; long. 15 29 087 alla foce (lat. 40 03 45 gradi; long. 15 30 58 gradi). Ha un bacino di 352 km3. Subisce captazioni per uso civile ed energetico (centrale idroelettrica di Casaletto e lago Sabetta) ma conserva un deflusso superiore al minimo vitale e un elevato grado di naturalita' che garantisce un habitat idoneo a crostacei (austropotamobius pallipes) pesci (rutilus rubilio, salmo trutta), anfibi, uccelli migratori (linea migratoria principale), mammiferi (lontra, neomys fodiens, martes putorius). Presso la stazione di monitoraggio SS 18 localita' S. Maria di Policastro Bussentino, risultano conformi ai valori imperativi per le acque salmonicole la temperatura, il fosforo totale, i nitriti l'ammoniaca totale e i metalli pesanti. Il piombo e' rilevato occasionalmente come indice di immissioni non controllate accidentali. Sono conformi ai valori guida per salmonicole i parametri: ossigeno disciolto, pH, solidi sospesi, BOD, cloro residuo. La buona qualita' delle acque classifica il corso come salmonicolo Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istruttivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Fiume Mingardo Scheda 11. Tratto intero corso dalla sorgente (lat. 40 11 00 gradi, long. 15 25 28) alla foce (lat. 40 01 40 gradi; long. 15 17 53) Il bacino del Mingardo si estende per 223 km2. Subisce captazioni per uso civile ed energetico (fistole del Faraone) ma conserva un deflusso superiore al minimo vitale. L'elevato grado di naturalita' si riflette nella presenza di svariate specie animali: pesci (alburnus albidus), uccelli migratori, mammiferi (lontra). Non subisce rilevanti sversamenti inquinanti e mantiene buona qualita' delle acque e stato di naturalita'. Il tratto considerato e' classificato come salmonicolo Misure di tutela Per le caratteristiche esposte il corpo idrico richiede tutela e protezione. Le principali misure di tutela sono quelle previste dai decreti istitutivi del Parco nazionale del Cilento sopra segnalati. Tabella. Classificazione dei corpi idrici della Regione Campania idonei alla vita dei pesci ai sensi del d.lvo 130/92 _____________________________________________________________________ ! ! ! N. ! Provincia ! Corpo idrico ! Classificazione ! ! ! delle acque ______!___________!_____________________________!____________________ 01 Caserta Lago del Matese: intero lago ciprinicole (centro lago lat. 41 24 50 gradi; long. 14 23 38 gradi) 02 Caserta Fiume Volturno nel tratto tra salmonicole il fonfine regione Molise (lat. 41 30 20; long. 14 07 23 gradi) e il confine con la Provncia Benevento a monte confluenza Titerno (lat. 41 14 30 gradi; long. 14 14 58 gradi) 03 Benevento Fiume Volturno nel tratto tra salmonicole / il confine con la provincia ciprinicole Caserta (lat. 41 14 30 gradi; long. 14 24 28 gradi) e localita' Biancano comune di Limatola (lat. 41 09 05; long. 14 21 08 gradi) 04 Salerno Fiume Sele. Tratto: intero salmonicole corso dalle sorgenti alla foce (lat. 40 29 05 gradi; long. 14 56 13 gradi) 05 Salerno Scheda 05: Tratto tra le salmonicole sorgenti e la confluenza con il Sele (lat. 40 30 15 gradi; long. 15 01 18 gradi) 06 Salerno Fiume Fasanella. Tratto: salmonicole dalla sorgente S. Angelo a Fasanella (lat. 40 26 20 gradi; long. 16 18 23 gradi) alla confluenza nel Calore (lat. 40 25 10 gradi; long. 15 16 03 gradi) 07 Salerno Fiume Pietra. Tratto: dalla salmonicole sorgente (lat. 40 22 15 gradi; long. 15 19 33 gradi) alla confluenza nella Fasanella (lat. 40 24 10; long. 15 15 28 gradi) 08 Salerno Fiume Sammaro. Tratto: dalla salmonicole sorgente (lat. 40 24 05 gradi; long. 15 21 50 gradi) alla confluenza nel Pietra (lat. 40 24 10 gradi; long. 15 21 13 gradi) 09 Salerno Fiume Alento. Tratto: intero salmonicole corso dalla sorgente (lat. 40 18 50 gradi; long. 15 14 48 gradi) alla foce (lat. 40 09 35 gradi; long. 15 08 38 gradi) 10 Salerno Fiume Bussento. Tratto intero salmonicole corso dalla sorgente (lat. 40 14 20 gradi; long. 15 29 08 gradi) alla foce (lat. 40 03 45 gradi; long. 15 30 58 gradi) 11 Salerno Fiume Mingardo. Tratto: salmonicole intero corso dalla sorgente (lat. 40 11 00 gradi; long. 15 25 28 gradi; alla foce (lat. 40 01 40 gradi; long. 15 17 53 gradi) _____________________________________________________________________ ALLEGATO 2 RELAZIONE Designazione e classificazione delle acque dolci della Regione Sicilia che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci ai sensi del d. lvo 2 gennaio 1992, n. 130 di attuazione della direttiva 78/659/CEE Premessa Ai sensi del d. lvo 130/92, visti in particolare le prescrizioni sulia metodologia di designazione e classificazione (art. 4), i criteri di designazione (art. 5) e i parametri chimico fisici e bilogici previsti per la valutazione della qualita' delle acque (art. 8,) si provvede ad individuare e designare i corpi idrici della Regione Sicilia che necessitano di protezione e miglioramento per essere idonei alla vita dei pesci. La designazione dei corpi idrici di seguito indicata e suddivisa per provincia, ha tenuto conto prioritariamente del rilevante interesse naturalistico, ambientale e scientifico degli stessi in quanto habitat di specie animali o vegetali di particolare interesse o sede di ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione. Elemento rilevante nella individuazione e designazione dei corpi idrici e la insistenza degli stessi in zone protette quali parchi e riserve nazionali e regionali, zone umide di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar come da elenco ufficiale incluso nella deliberazione del Ministero dell'ambiente in data 2 dicembre 1996. In tal senso sono stati valutati i corpi idrici interessanti il Parco nazionale dell'Etna e zone adiacenti (gole dell'Alcantara), la riserva naturale oasi del Simeto, la riserva naturale del fiume Platani, l'Anapo e il Ciane. La designazione e' stata effettuata sulla base di risultanze di controlli analitici e valutazioni di qualita' chimica e biologica delle acque nonche' delle caratteristiche idrologiche e ittiologiche delle stesse, queste ultime integrate dalle informazioni degli uffici pesca delle provincie sulla presenza di specie salmonicole e ciprinicole nelle acque di competenza. Relazione di designazione dei corpi idrici La designazione e' stata limitata ad un elenco di corpi idrici di prima priorita' con l'impegno di estendere il numero dei corsi idrici designati a seguito di un piu' ampio sviluppo dei programmi di monitoraggio e delle misure e iniziative di protezione e miglioramento. Si sono individuati corpi idrici di rilevante interesse ambientale, naturalistico, paesaggistico e scientifico meritevoli di protezione e tutela per la qualita' delle acque e per essere habitat di specie animali e vegetali rare e a rischio di estinzione e sede di ecosistemi complessi. La necessita' di proteggere e tutelare i corpi idrici designati deriva dalle pressioni antropiche, le captazioni e derivazioni esercitate dagli insediamenti civili e industriali (centrali elettriche) che creano stress ambientali che devono essere controllati al fine di garantire la portata minima vitale. Attivita' di escavazioni ed estrazioni sono proibite dalle normative regionali ma sono segnalate irregolarita'. In base ai suddetti criteri i corpi idrici designati come acque dolci che richiedono protezione a miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci sono: PROVINCIA DI MESSINA 01 Fiume Alcantara nel tratto: Sorgente Floresta (lat. 37 57 30 gradi; long. 14 50 48 gradi) Comune di Gaggi (a valle impianto di depurazione) (lat. 37 51 05 gradi); long. 15 12 58 gradi) PROVINCIA DI CATANIA 02 Fiume Simeto nel tratto: Sorgente (lat. 37 50 20 gradi; long. 14 47 38 gradi) - Comune Adrano (localita' diga Contrasto) (lat. 37 38 40 gradi; long. 14 48 28 gradi) PROVINCIA DI CALTANISSETTA 03 Fiume Platani nei tratti: Stazione di Acquaviva (Km 2,5 bivio Acquaviva Platani) (lat. 37 02 30 gradi; long. 13 40 18 gradi) - altezza impresa Joeplast (lat. 37 03 10 gradi; long. 13 41 28 gradi). 04 Fiume Platani nel tratto: a valle confluenza fiume Gallo d'oro (lat. 37 30 35 gradi; long. 13 41 28 ) - ponte della SV Palermo-Agrigento (lat. 37 28 40 gradi; long. 13 39 53 gradi) PROVINCIA DI SIRACUSA 05 Fiume Anapo: intero corso dalla sorgente (lat. 37 06, 40 gradi; long. 14 49 23 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 15 16 08 gradi) 06 Fiume Ciane: intero corso dalla sorgente (lat. 37 02 30 gradi; long. 15 13 58 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; bng. 18 27 08 gradi) Relazione sulla qualita' delle acque e classificazione dei corpi idrici designati Vengono di seguito presentati i risultati dei programmi di controllo analitico delle acque relativamente ai parametri previsti dall art. 8 e effettuati in ottemperanza alle metodologie previste dall'art. 1 del d. lvo 130/92, e le caratteristiche idrologiche e naturalistiche dei corpi idrici designati. Fiume Alcantara Scheda 01. Tratto: Sorgente Floresta (lat. 37 57 30 gradi; long. 14 54 48 gradi) - Comune di Gaggi (a valle impianto di depurazione) (lat. 37 51 05 gradi; long. 15 12 58 gradi) Il corso d'acqua ha rilevante valore naturalistico (Gole dell'Alcantara) e importanti usi irrigui. Si sviluppa per 48 km nelle province di Catania e Messina, tra le colate basaltiche dell'apparato etneo e presenta rilevante interesse geologico e naturalistico. La portata del corso idrico e influenzata da captazioni per usi domestici e energetico (due centrali idroelettriche) che comunque non inficiano la portata minima vitale. Il profilo altimetrico del corso d'acqua caratterizza un flusso torrentizio che consente una adeguata ossigenazione e una portata sufficiente alla diluizione di apporti inquinanti da affluenti e scarichi anche in periodi di magra se si eccettuano alcuni valori occasionali oltre i limiti. I controlli di qualita' delle acque eseguiti dal Settore Ecologia e Ambiente della Provincia regionale di Messina, mediante n. 16 punti di monitoraggio, pur indicando uno stress ambientale confermano le capacita' di rigenerazione e autodepurazione delle acque come attesta il valore dell'indice IBE (tra 8 e 12) tra le classi I e II. Si manifestano livelli significativi di inquinamento microbiologico in particolare in coincidenza della localita' Randazzo e del collettore di Francavilla S. Paolo con successivo sostanziale abbattimento dei parametri. Le acque nel tratto designato sono risultate conformi ai limiti imperativi per salmonidi e ciprinidi per quanto attiene ai parametri: temperatura, pH, ossigeno disciolto, ammoniaca indissociata (eccetto per un singolo campione), nitriti e solidi sedimentabili eccetto che in un punto di prelievo in cui le acque, risultano conformi al valore imperativo per i ciprinidi. Tale anomalia e' da ritenersi occasionale. Il monitoraggio per quanto attiene il BOD, sulla base delle correlazioni osservate rispetto al COD, indica valori inferiori a 5. In base alle risultanze suddette le acque confermano caratteristiche di idoneita' al mantenimento di specie ittiche salmonicole nell'intero tratto considerato. Misure di tutela. Le motivazioni alla base della designazione e i risultati dei monitoraggi confermano la necessita' di tutela e protezione per il corso d'acqua in particolare per quanto attiene la implementazione del sistema di depurazione degli scarichi civili e le intercettazioni di scarichi originati in altre provincie. Il programma di attuazione della rete fognante (PARF) ha previsto con una serie di decreti dell'Assessorato regionale territorio e ambiente (n. 1225/89, 912/86, 137/88, 469/88) la realizzazione di un sistema di depuratori al servizio degli abitati di Gaggi, Motta Camastra, frazione Fondaco Motta, Francavilla Sicilia, Mojo Alcantara autorizzando lo sversamento dei reflui depurati direttamente nel fiume Alcantara o in torrenti e fiumi affluenti dello stesso subordinatamente al rispetto dei limiti della tabella 5 della legge regionale n. 27/86. L'autorizzazione e' vincolata al controllo di qualita' delle acque del fiume Alcantara a monte e a valle del punto di immissione dei reflui depurati. Il corso d'acqua e' incluso nel Piano regionale di Risanamento delle Acque e prevede 3 stazioni di monitoraggio con un monitoraggio esteso a 37 parametri (pH, temperatura, conducibilita', ossigeno disciolto, solidi sospesi totali, MBAS, BOD, COD, oli e grassi vegetali, olii minerali, fenoli, pesticidi, azoto ammoniacale, nitriti, nitrati, fosforo totale e disponibile, silice, clorofilla A, As, Pb, Hs, Ni, Zn, Cu, Cd, Cr, Vi, Fe, B, Na, K, Ca, Mg, Cl, solfati e bicarbonati). Fiume Simeto Scheda 02. Tratto: Sorgente (lat. 37 50 20 gradi; long. 14 47 38 gradi) - Comune Adrano (localita' diga Contrasto) (lat. 37 38 40 gradi; long. 14 48 28 gradi) Ha il bacino idrografico piu' esteso della Sicilia (provincie di Catania, Messina e Enna) e un'asta principale di 116 km. Il Simeto presenta due situazioni ambientali differenziate. Un primo tratto risente di ridotti stress ambientali connessi con captazioni limitate e scarichi civili e zootecnici che non inficiano la capacita' autodepurative delle acque. Il secondo tratto a valle del ponte di Pietralunga subisce apporti inquinanti eccessivi di origine zootecnica, civile e agricola ed inoltre presenta tre invasi (Contrasto, Ponte La Barca e Lentini) che compromettono in periodi limitati dell'anno la portata del fiume. Il Simeto nel tratto designato evidenzia buone capacita' autodepurative cui corrispondono valori di IBE tra la I (torrente Cuto') e II classe di qualita' ma con evidenti livelli di inquinamento batterico fino alla foce. I parametri chimici evidenziati dalle campagne di monitoraggio indicano la conformita' ai limiti imperativi per temperatura, pH, ammoniaca indissociata e totale, nitriti, cloro, ossigeno disciolto, metalli, tensioattivi e pesticidi non rilevabili o conformi. Il monitoraggio per quanto attiene il BOD, sulla base delle correlazioni osservate rispetto al COD, indica valori inferiori a 5. I solidi sospesi sono conformi ai valori guida sia per ciprinicoli che salmonicoli mentre il fosforo risulta non conforme. Il profilo altimetrico nel tratto indicato evidenzia un gradiente elevato e implica una sostanziale ossigenazione delle acque. In base alle risultanze suddette le acque confermano caratteristiche di idoneita' al mantenimento di specie ittiche salmonicole. Misure di tutela. Le motivazioni alla base della designazione e i risultati dei monitoraggi confermano la necessita' di tutela e protezione per il corso d'acqua in particolare per quanto attiene la implementazione del sistema di depurazione degli scarichi civili, la proibizioni di escavazioni in alveo e di discariche in prossimita' delle rive come previsto dalle normative regionali. Il corso d'acqua e' incluso nel Piano regionale di Risanamento delle Acque e prevede 6 stazioni di monitoraggio. Il monitoraggio e' basato sul controllo di 37 parametri (pH, temperatura, conducibilita', ossigeno disciolto: solidi sospesi totali, MBAS, BOD,COD, oli e grassi vegetali, oli minerali, fenoli, pesticidi, azoto ammoniacale, nitriti, nitrati, fosforo totale e disponibile, silice, clorofilla A, As, Pb, Hg, Ni, Zn, Cu, Cd, CN, Fe, B, Na, K, Ca, Mg, Cl, solfati e bicarbonati). Fiume Platani Scheda 03. Tratto: stazione di Acquaviva (km 2,5 bivio Acquaviva Platani) (lat. 37 02 30 gradi; long. 13 40 18 gradi) - altezza impresa Joeplast (lat. 37 03 10 gradi; long. 13 41 28 gradi). Scheda 04. Tratto: a valle confluenza fiume Gallo d'oro (lat. 37 30 35 gradi; long. 13 41 28 gradi) ponte della SV Palermo-Agrigento (lat. 37 28 40 gradi; long. 13 39 53 gradi) Il monitoraggio del corso d'acqua ha riguardato 6 punti di prelievo relativi ai due tratti designati. Rientrato nei valori guida e imperativi per le acque salmonicole e ciprinicole il pH, la temperatura, l'ossigeno disciolto, i tensioattivi e i metalli, sono conformi ai valori imperativi i nitriti, l'azoto ammoniacale e il fosforo. Per i solidi sospesi si hanno valori entro i limiti imperativi per le salmonicole nel primo tratto e entro quelle ciprinicole nel secondo tratto. Il BOD appare al di sopra dei limiti evidenziando un eccesso di apporti di reflui civili. La valutazione della qualita' delle acque rende possibile l'attribuzione della classe di acque salmonicole al primo tratto e ciprinicole al secondo. Misure di tutela. Le motivazioni alla base della designazione e i risultati dei monitoraggi confermano la necessita' di tutela e protezione per il corso d'acqua in particolare per quanto attiene la implementazione del sistema di depurazione degli scarichi civili, la proibizioni di escavazioni in alveo e di discariche in prossimita' delle rive come previsto dalle normative regionali. Il corso d'acqua e incluso nel Piano regionale di Risanamento delle Acque e prevede 3 stazioni di monitoraggio con un monitoraggio esteso ai 37 parametri indicati in precedenza. Fiume Anapo Scheda 05. Tratto: intero corso dalla sorgente (lat. 37 06 40 gradi; long. 14 49 23 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 15 16 08 gradi). Si origina sul Monte Lauro a 986 m slm con un importante gradiente superiore in media al 10 per mille pur con un regime idrico stagionalmente molto variabile dovuto a scarse precipitazioni. L'effetto e' compensato da apporti sorgentizi dovuti alle caratteristiche geochimiche dell'altopiano ibleo in cui scorre l'Anapo. Influiscono captazioni di sorgenti per uso irriguo e una importante deviazione a scopo idroelettrico per la centrale di Petino (captazioni tra 200 e 1500 litri/s) che non viene restituito al fiume (il by pass di captazione, dopo la centrale, conferisce il flusso al canale Galermo) ma utilizzata per usi irrigui. I risultati conseguiti nei programmi di monitoraggio (n 2 stazioni di monitoraggio) dal 1996 indicano conformita' di BOD, pH, nitriti, ammonio e tensioattivi ai valori guida e imperativi sia per salmonidi che per ciprinidi, mentre i valori di ossigeno disciolto e temperatura sono conformi a valori guida per i ciprinidi. In base a tali risultati si ciassifica il corso d'acqua nell'intero tratto come idoneo ai ciprinidi. Misure di tutela. Le motivazioni alla base della designazione e i risultati dei monitoraggi confermano la necessita' di tutela e protezione per il corso d'acqua. Il corso d'acqua e' sotto continuo monitoraggio dagli anni 85. Tra i provvedimenti in atto la istituita riserva naturale della valle del fiume Anapo, con chiusura a libero transito motivata da valori naturalistici, paesaggistici e storici, mitiga i fattori ambientali di pressione connessi con immissione di reflui civili non depurati (comuni di Cassano e Fella attraverso il torrente Ferla) e del comune di Floridia. Sono in attivita' i depuratori per il trattamento dei reflui dei comuni di Solarino (che immette nell'Anapo tramite il torrente Cifalino) e di Palazzolo Acreide (che immette tramite i torrenti Mulini e Cangoro). Fiume Ciane Scheda 06. Tratto: intero corso dalla sorgente (lat. 37 02 30 gradi; long. 15 13 58 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 18 27 08 gradi). I programmi di monitoraggio annuali a partire dal gennaio 95, effettuati in n. 6 stazioni di prelievo. confermano le conformita' di temperatura, pH, nitriti, ammonio, e tensioattivi ai valori guida e imperativi per salmonidi e ciprinidi mentre l'ossigeno disciolto e conforme ai valori guida per ciprinidi. Il corso d'acqua presenta una vegetazione acquatica costituita da macrofite radicate emergenti (phragmites e cyperus papyrus) per una copertura del 40%. Il regime idrico e' caratterizzato da un alveo bagnato di circa 25 m con pendenza del 1 per mille con portata tra 800 e 2300 litri/s e assenza di turbolenza. L'indice IBE corrisponde ad una classe II in quasi tutto il corso che tende a ridursi a classe III verso la foce. Complessivamente lo stato di stress ambientale appare ridotto e la capacita' di autodepurazione rilevante. Date le caratteristiche idrologiche e il ridotto percorso del Ciane si propone la classificazione per specie ciprinicole per l'intero corso. Misure di tutela. il Ciane scorre in una riserva naturale protetta e non riceve scarichi industriali o civili. Per l'attuale qualita' delle acque e per l'assenza di pressioni ambientali di abitati civili e industriali lungo il suo corso di ridotte dimensioni, non sono in atto misure di tutela specifiche se non connesse con la tutela prevista dalla riserva naturale. Il corpo idrico non risulta incluso nel Piano regionale di risanamento delle acque e nel programma di Censimento dei corpi idrici. Tabella. Classificazione dei corpi idrici della Regione Sicilia idonei alla vita dei pesci ai sensi del d.lvo 130/92 _____________________________________________________________________ ! ! ! N. ! Provincia ! Corpo idrico ! Classificazione ! ! ! delle acque ______!___________!_____________________________!____________________ 01 Messina Fiume Alcantara nel tratto salmonicole sorgente Floresta lat. 37 57 30 gradi; long. 14 54 48 gradi) - Comune di Gaggi (a valle impianto di depurazione) (lat. 37 51 05 gradi; long. 15 12 58 gradi) 02 Catania Fiume Simeto nel tratto: salmonicole Sorgente (lat. 37 50 20 gradi; 50 20; long. 14 47 38 gradi) - Comune Adrano (localita' diga Contrasto) (lat. 37 38 40 gradi; long. 14 48 28 gradi) 03 Caltanis- Fiume Platani nei tratti: salmonicole setta Stazione di Acquaviva (Km 2,5 bivio Acquaviva Platani) (lat. 37 02 30; long. 13 40 18 gradi) altezza impresa Joeplast (lat. 37 03 10 gradi; long. 13 41 28 gradi) 04 Caltanis- Fiume Platani nel tratto: setta a valle confluenza fiume ciprinicole Gallo d'oro (lat. 37 30 35 gradi; long. 13 41 28 gradi) - ponte della SV Palermo - Agrigento (lat. 37 28 40 gradi; long. 13 39 53 gradi) 05 Siracusa Fiume Anapo: intero corso ciprinicole dalla sorgente (lat. 37 06 40 gradi; long. 14 49 23 gradi) alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 15 16 08 gradi) 06 Siracusa Fiume Ciane: intero corso ciprinicole dalla sorgente (lat. 37 02 30 gradi; long. 15 13 58, alla foce (lat. 37 03 10 gradi; long. 18 27 08 gradi) _____________________________________________________________________