LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE
  PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO 
  Nella odierna seduta del 5 novembre 2009: 
  Visto l'art. 2, comma 1, lettera  d)  del  decreto  legislativo  28
agosto 1997, n. 281; 
  Visto l'art. 8, comma 6, della legge 5  giugno  2003,  n.  131,  il
quale prevede che il Governo puo' promuovere la stipula di intese  in
sede di Conferenza Stato-regioni, dirette a favorire l'armonizzazione
delle  rispettive  legislazioni  o  il  raggiungimento  di  posizioni
unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni; 
  Considerata la diffusione al territorio italiano della influenza da
nuovo virus pandemico A(H1N1), che rappresenta una  minaccia  per  la
salute pubblica, e  per  la  quale  l'Organizzazione  Mondiale  della
Sanita' in data 11 giugno 2009 ha dichiarato il passaggio alla Fase 6
di allerta pandemico globale, con indicazione agli Stati  membri  per
l'attuazione  di  quanto  previsto  dai  rispettivi  Piani  pandemici
nazionali; 
  Visto il «Piano  Nazionale  di  preparazione  e  risposta  per  una
pandemia influenzale»; 
  Considerati  i  dati  scaturiti  dalla   sorveglianza   a   livello
internazionale e nazionale sull'andamento delle  infezioni  da  nuovo
virus influenzale A(H1N1); 
  Rilevato che nella presente pandemia da virus  influenzale  A(H1N1)
si e' evidenziata, in  altri  Paesi,  un'incidenza  significativa  di
complicanze a carico dell'apparato respiratorio e, in particolare, di
polmoniti a rapida evoluzione in Acute Respiratory Distress  Syndrome
(ARDS); 
  Rilevato,   inoltre,   che   tale    complicanza    si    manifesta
prevalentemente  in  soggetti  giovani   adulti,   anche   privi   di
preesistente o concomitante comorbidita' o fattore di rischio; 
  Rilevato, infine, che il tempestivo ed  opportuno  trattamento  con
ECMO therapy delle forme piu' severe di ARDS refrattaria alle terapie
convenzionali ed alla  ventilazione  meccanica  puo'  portare  ad  un
contenimento del tasso di mortalita'; 
  Considerato che, in previsione di un possibile picco  epidemico  e,
dunque, di un potenziale aumento dei pazienti affetti da  complicanze
gravi della infezione da virus  influenzale  A(H1N1),  in  Italia  e'
necessario predisporre un sistema che consenta la  migliore  gestione
di tali casi gravi; 
  Rilevata  la  necessita'  di  costituire,  a  livello  regionale  e
nazionale, una rete di centri che disponendo  dei  requisiti  per  la
corretta applicazione della terapia ECMO a fini respiratori,  possano
costituire un presidio di riferimento per la cura della patologia  di
cui sopra; 
  Viste al riguardo le Circolari  del  Ministero  del  lavoro,  della
salute  e  delle   politiche   sociali   del   16   settembre   2009,
DGPREV.V/P/41827, del 1°  ottobre  2009  DGPREV.V/P/44320  e  del  14
ottobre 2009 DGPREV.V/P/46455, relative alla gestione del forme gravi
e complicate di influenza da virus A/H1N1); 
  Vista la proposta di intesa, formalizzata dal Ministro del  lavoro,
della salute  e  delle  politiche  sociali  nella  seduta  di  questa
Conferenza del 5 novembre 2009; 
  Acquisito l'assenso del Governo e delle regioni  e  delle  province
autonome sul testo della presente intesa; 
 
                           SANCISCE INTESA 
 
tra il Governo e le regioni e le Province autonome  di  Trento  e  di
Bolzano nei termini di seguito riportati: 
                               Art. 1 
  1.  Al  fine  di  fronteggiare  adeguatamente  il  corrente  evento
pandemico da virus A(H1N1), e' istituita la  Rete  nazionale  per  la
gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave  da
polmoniti da virus A(H1N1) e l'eventuale utilizzo della terapia ECMO. 
  2. La Rete  di  cui  al  comma  1  e'  costituita  dalle  strutture
specialistiche dei seguenti Centri: 
  Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni Battista di Torino -
Molinette; 
  Azienda ospedaliera San Gerardo di Monza; 
  IRCCS Ospedale Maggiore-Policlinico di Milano; 
  IRCCS San Raffaele di Milano; 
  IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia; 
  Azienda ospedaliera Bergamo; 
  Azienda ospedaliera di Padova; 
  Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna; 
  Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze; 
  Policlinico Gemelli di Roma; 
  Policlinico Umberto I di Roma; 
  Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli; 
  Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Bari; 
  ISMETT di Palermo. 
  3. Ulteriori Centri, dotati della  specifica  competenza,  potranno
essere inseriti nell'elenco di cui al  comma  2,  su  proposta  delle
regioni.